Il diritto di libertà dell’uomo contemporaneo coincide con l’accidia di quello medioevale e altre epoche: é il diritto di affrontare e vivere la vita senza capire mai un cazzo e, soprattutto, di astenersi, bellamente e solarmente, dal lavorare per passare ad un livello evolutivo superiore.
É il diritto concepito come la facoltà di fare tutto quello che si può fare, per il solo fatto stesso che lo si possa fare, usando della stessa logica di cui approfittano i cani quando si leccano le palle.
Il discernimento, in qualsiasi forma, sia pur minima, non è
contemplato; se mai lo venisse, verrebbe percepito come un ingiusto limite a questa libertà che, mai come prima di adesso, é stata fatta di vuoto.
L’uomo di oggi ha perso persino il senso dell’horror vacui, che non è un principio limitato solo al mondo della fisica, ma vale anche per quello spirituale.