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diritto

Il green pass é personale: fai attenzione.

Il green pass non può essere ceduto o prestato nemmeno
temporaneamente ad altri: ciò potrebbe costituire ipotesi di reato.

«Il ristoratori e gli altri gestori o titolari di attività devono verificare che i clienti abbiano il green pass, ma non spetta a loro la verifica dell’identità. È questo l’orientamento del governo che sarà specificato nelle prossime ore con una Faq (risposta a domande frequenti) oppure nella circolare del Viminale.»

Come vado dicendo da giorni, i ristoratori non possono chiedere i documenti di identità agli avventori, ma limitarsi a verificare il possesso del green pass sul cellulare.

Questo significa che ognuno é responsabile del proprio green pass e, se le cose hanno un senso, non può prestarlo né cederlo ad altri nemmeno
temporaneamente, perché se qualcuno venisse colto ad utilizzare un green
pass che non è suo da parte, ad esempio, delle forze dell’ordine, queste sì legittimate a chiedere i documenti di identità, ci sarebbe probabilmente un
reato sia da parte di chi ha usato il pass di altri sia da parte di chi lo ha consentito.

Quest’ultimo è un aspetto di cui si è parlato troppo poco.

Riferimenti


www.corriere.it/politica/21_agosto_09/ristoranti-green-pass-controllo-f509618c-f8ff-11eb-8531-faab9a3adcfb.shtml

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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