se in un procedimento penale si viene condannati senza saperlo in quanto l’avvocato a cui si è dato mandato ed eletto domicilio presso il suo studio non vi ha informato né dell’ultima udienza né della sentenza, facendo inoltre finire questa in giudicato senza che il cliente lo sapesse né potesse fare appello (rassicurandolo ogni qualvolta il cliente gli chiedeva notizie sullo stato del procedimento dicendo che sarebbe finito tutto in prescrizione) il cliente ha i gli estremi per fare causa all’avvocato ed ottenere un risarcimento o deve provare un danno effettivo calcolato a livello monetario? La mancanza di professionalità oltre alla mancata chance del fare appello (senza quella del potersi difendere correttamente) non bastano?
Non ha molto senso parlare in generale, astraendo dal concreto, dei problemi legali, che invece vivono sempre appunto di concretezza. Nel descrivere il tuo caso, insomma, avresti dovuto dire che tipo di condanna hai riportato, per quale reato, a quale pena e così via.
Se, invece, si astrae, volendo formulare delle domande, senza al contrario limitarsi a raccontare i fatti, che è quello che dovrebbe fare chi si rivolge a un legale, un avvocato non è quasi mai in grado di aiutarti, o non è in grado di aiutarti come avrebbe potuto se tu gli avessi fornito la descrizione precisa della situazione.

Ormai sono venticinque anni che dico queste cose, un po’ in tutte le salse, e credo che non smetterò mai di farlo fino al giorno in cui andrò in pensione, anche perché si tratta di un problema risalente: anche Renzo dei Promessi Sposi, quando va da Azzeccagarbugli, si pone in questo modo, e infatti l’avvocato all’inizio non ne capisce niente, come ricordo in questo precedente post che ti invito a leggere.
Se tutto questo è vero in generale, è ancora più vero quando si va a trattare una materia delicata e spigolosa come la responsabilità professionale di un avvocato, che, prima di essere attivata, deve essere verificata con una certa precisione.
Sulla base del tuo racconto privo dei dettagli essenziali, l’unica considerazione che posso fare è che potrebbe esserci certamente una responsabilità del legale, che senz’altro deve comunicare le sentenze e i provvedimenti resi nel processo al cliente, ma, per quanto riguarda il danno, esso non può mai essere presupposto, ma deve essere esistente e comprovato, anche se ovviamente il danno risarcibile non è sempre monetario, ma può essere anche morale, nei limitati casi in cui la legge ne consente la risarcibilità.
Se vuoi approfondire, ti consiglio di acquistare una consulenza in cui appunto valutare tutti i dettagli del caso concreto e poi eventualmente inviare, tramite una diffida, una prima richiesta danni al legale, che, del resto, come tutti dovrebbe essere munito di una adeguata copertura assicurativa.
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