Una stradina privata in origine.Da20 anni il comune la considera ad uso pubblico.Nessun esproprio e/o compravendita.Residenti e propr.5 , altri 5 solo con diritto di passaggio perchè affi.Il vicolo è di 3 metri di larghezza per i primi 50 metri e 3,75 metri per i restanti 50 metri.Il vicolo, lunghezza pari a 100 metri ,ha decorso curvo e chiuso alla fine. Si parcheggia e si esce in retromarcia nella sua parte terminale.Ci sono 4 attività commerciali che però hanno tutte sede nella via principale ma adoperano esclusivamente l’entrata dal vicolo(con TIR,furgoni e clienti) pur avendo altri accessi carrabili fatti dall’Anas su via principale proprio per gli esercizi comm.li.Ora aprirà una pescheria,finora era solo per commercio all’ingrosso, che utilizza sempre il vicolo.Esiste anche l’ufficio per l’impiego con parcheggio di auto dappertutto.Possiamo richiedere al comune di limitare l’accesso ai soli residenti?Si rischia la vita con il traffico che si crea ad ogni ora del giorno.
Questa è una richiesta che può senz’altro essere fatta, niente e nessuno ve lo vieta, anche a prescindere dalla natura giuridica e dal conseguente regime giuridico della strada.
Si tratta di un percorso di negoziazione in cui vi consiglierei di farvi seguire sia da un bravo avvocato che da un tecnico (geometra, ingegnere civile, architetto) competente.
L’avvocato potete prenderlo in qualsiasi parte d’Italia, mentre il tecnico è preferibile che sia del luogo.
Come residenti, potete costituire un comitato o comunque un gruppo in modo da dividere le spese e abbatterle sino a renderle trascurabili.
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