Categorie
trattare i problemi legali

Le domande generiche non hanno senso.

Quando ti rivolgi ad un avvocato devi esporre il fatto e il problema legale che hai, lasciando a lui ogni valutazione in diritto

nell’era della digitalizzazione dei flussi documentali e del valore legale dei messaggi di posta elettronica certificata, quale posto trova ancora il caro vecchio TELEGRAMMA come prova di avvenuta comunicazione formale, magari all’interno di un contenzioso tra privati?

È molto semplice, è una prova a valutazione libera del giudice, come peraltro accade con molte più prove di quello che comunemente si crede.

Parlarne in generale, peraltro, non ha molto senso. Ormai ho detto centinaia di volte che fare domande generiche serve a molto poco, bisogna parlare del fatto rilevante, del problema legale che ti interessa, aggiungendo tutti i dettagli possibili e rilevanti dello stesso, poi sarà l’avvocato a fare le valutazioni in diritto.

Come dicevano già gli antichi giuristi romani, nostri padri: da mihi factum, dabo tibi jus.

La parte si deve occupare sempre, dunque, del fatto, mentre le valutazioni giuridiche vanno lasciate all’avvocato.

Purtroppo google oggi non aiuta, perché fornisce l’illusione di conoscere ogni materia, tra cui il diritto, quando invece senza una adeguata preparazione sistematica di base, conseguibile solo con alcuni anni di formazione fatta bene e successiva esperienza sul campo, non si è quasi mai in grado di dare una adeguata «lettura» ai risultati di ricerca, al materiale che si raccoglie. Sarebbe come se io andassi a fare una ricerca su pubmed per poi trarne delle conclusioni: mi manca una preparazione di base in medicina, biologia e materie simili, per cui potrei anche azzardare qualche conclusione, ma sarebbero conclusioni di molto dubbia affidabilità, che dovrebbero poi essere sottoposte a chi dispone di quella preparazione generale ed esperienza clinica che a me manca.

Questo problema dell’illusione di conoscenza è oggi molto importante e credo che se ne dovrebbe parlare molto di più, perché le grandi reti ci consentono l’accesso a una quantità gigantesca di informazioni che tuttavia, senza disporre di un contesto in cui collocarle, non solo sono inutili, ma sono addirittura potenzialmente dannose.

La prossima volta che sottoponi un caso ad un avvocato limitati a descrivere il fatto e a dire come vorresti essere tutelato, lascia a lui ogni valutazione successiva.

Naturalmente, se vuoi approfondire ulteriormente il tuo problema, puoi chiamare lo studio al numero 059 761926 e concordare il tuo primo appuntamento, oppure acquistare direttamente da qui; se vivi e lavori lontano dal mio studio, questo primo appuntamento ovviamente sarà in videoconferenza, o tramite telefono o altri mezzi che consentono di lavorare da remoto.

Iscriviti comunque oggi stesso al blog, al podcast e al canale YouTube degli avvocati dal volto umano, per ricevere gratuitamente contenuti come questo, utili per sapere come sbrigarsi meglio in relazione alle situazioni legali della vita.

Ti è piaciuto il post? Usa qualche secondo per supportare Tiziano Solignani su Patreon!
Become a patron at Patreon!

Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

Tu che cosa ne pensi?

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: