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Rinuncia all’eredità: il minorenne che diventa maggiorenne può farla?

Mio nipote all’epoca della morte dei genitori era minorenne ed è stato affidato a me e come tutore il sindaco di Paitone. Egli è diventato maggiorenne il 28 novembre 2015 (il padre è morto nel 2005 e la madre nel 2010) può fare la rinuncia all’eredità per evitare di dover pagare debiti dei genitori? i fratelli maggiorenni all’epoca dei decessi l’avevano fatta.

Innanzitutto, essendo stato chiamato all’eredità quando era minorenne e addirittura sotto tutela in caso di accettazione è stata praticata la forma di accettazione con beneficio d’inventario, che garantisce che lo stesso non risponde dei debiti ereditari con beni propri, operandosi una distinzione tra il patrimonio che era del de cuius, e costituisce quindi l’asse ereditario, e quello dell’erede.

La legge, infatti, prescrive che l’accettazione da parte dei minori, a loro tutela, avvenga sempre con il beneficio d’inventario.

Se non fosse stata fatta alcuna accettazione, potrebbe sempre provare a rinunciare, ma per la validità della rinuncia bisognerebbe valutare la situazione e le circostanze in generale.

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Chi sarà erede di mio fratello che lascia una figlia senza essersi mai sposato?

a) ci eridità l’auto di mio fratello defunto?
b) chi eredità i debiti di EQUITALIA di mio fratello defunto?
Precisazione :
mio fratello defunto ha una figlia di 22 anni, non si mai sposato, e la figlia ora convive con un ragazzo.

All’eredità è chiamata tua nipote, la figlia di tuo fratello, che erediterà anche i debiti, compresi quelli assistiti da Equitalia insieme alle attività, salvo che non accetti con beneficio di inventario oppure che non rinunci.

In caso di rinuncia, all’eredità saranno chiamati gli altri parenti nell’ordine indicato dal codice civile.

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Posso attivarmi sinché mio padre è ancora in vita per evitare di ereditare dei problemi?

I miei genitori sono divorziati, ho 3 fratelli di cui uno è minorenne. Vivo in Francia da 2anni,ma risulto ancora residente in Italia a casa di mia madre.
Mio padre, con il quale non ho più relazioni, ha dei debiti (credo con equitalia e con terzi)dei quali non so molto (entrambi i genitori non ci hanno mai detto nulla, distorcendo la realtà, facendo credere che tutto vada bene).
Voglio quindi informarmi e agire per conto mio, ma non so ancora come ed a chi rivolgermi.(servizi sociali,caaf e federcommercio del mio comune non sanno cosa devo fare..)
Ora, mi preoccupo per quello che succederà quando mio padre verrà a mancare:
come funzionerà per l’eredità?
Io sono disposta a rinunciarvi, ma cosi facendo, potro’ evitare di ereditare i debiti?
Sono anche disposta a cambiare nazionalità se necessario.
Mi hanno detto che, in caso, il Tribunale si occuperà di mio fratello minorenne, quindi per questo sono tranquilla, ma come possiamo tutelarci noi fratelli maggiori? grazie in anticipo

Non ha il minimo senso preoccuparsi adesso di quello che succederà quanto tuo padre verrà a mancare, perché non puoi sapere che situazione ci sarà quando succederà, ad esempio se tuo fratello sarà ancora minorenne o quale sarà la situazione patrimoniale.

Non hai nemmeno diritto di informarti sul patrimonio di tuo padre, che potrebbe benissimo opporsi, dal momento che la tua qualità di eventuale e futura erede non ti conferisce la possibilità di esaminare la situazione di nessuno, finché è ancora in vita.

Quando si sarà aperta la successione, cioè quando tuo padre sarà morto, valuterai che cosa fare in base alla situazione esistente in quel momento. In caso di problemi, puoi sempre rinunciare all’eredità oppure accettare con beneficio d’inventario.

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I debiti dei genitori con Equitalia si trasmettono ai figli?

Mio papà ha accumulato un debito di 50000 euro con Equitalia. Ho sentito dire che per questo debito non pagato in caso di una sua morte questo debito dovra essere interamente pagato dai figli suoi eredi è vero? Funzionerebbe uguale se facessi un atto da un notaio per rinuciare a un eventuale eredità anche se non ha auto né case e rinunciare totalmente a debiti e crediti.

Sì, i debiti, compresi quelli con Equitalia, si trasmettono agli eredi insieme ai crediti, e alle altre risorse attive, per cui in caso di successione, se accetti, il debitore diventi tu.

Se vorrai evitare questo problema, dovrai fare, dopo che tuo papà non ci sarà più, la rinuncia all’eredità

Gli articoli 519 e seguenti del codice civile disciplinano la rinuncia dell’eredità.

Tali norme, appunto, del nostro codice stabiliscono che il chiamato all’eredità ha il diritto di rinunciare alla sua quota ereditaria.

Con la rinuncia, l’erede rinuncia a tutte le attività e le passività del de cuius ma è molto importante fare attenzione ai particolari: tenere un oggetto appartenente al de cuius può comportare un’accettazione di fatto dell’eredità.

Tuttavia, ci potrebbe essere anche un’altra soluzione, ossia l’accettazione con beneficio di inventario (articoli 484 e seguenti codice civile).

Con questa forma di accettazione, i beni dell’erede e del de cuius rimangono distinti in modo tale che i beni del de cuius vengano utilizzati per soddisfare eventuali creditori.

Alla luce di queste informazioni, potrai poi valutare tu, un domani, come è più opportuno agire.

Va solo precisato che, in base all’art. 8 del D.Lgs. n. 472/1997, il discorso riguarda solo le imposte e tasse, cioè la sorte capitale, mentre le sanzioni non sono trasmissibili agli eredi, che sono responsabili unicamente dei tributi e dei relativi interessi.