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diritto sentenze

Iscriviti agli altri blog del circuito.

Oggi un post interlocutorio per ribadire alcuni recenti importanti cambiamenti avvenuti in questo blog.

É importante, infatti, che tu che mi segui da tanti anni capisca che in questo blog, da ora in avanti, non si parlerà più di:

  • counseling, libri, letteratura, anima, meditazione, arcani, sogni – questi argomenti li trovi nel nuovo blog terre dell’anima;
  • strategia di miglioramento della pratica legale per avvocati: le trovi nel blog solignani law academy
  • strategie di vita per i non vaccinati, anche a livello giuridico – queste cose le trovi nel nuovo blog noi non vaccinati;
  • integrazione alimentare e altri interventi sul corpo – le trovi nel nuovo blog naturopatiz;
  • argomenti di livello locale per Vignola e dintorni: qui andrà tutto nel blog vignola per me;

É importante che tu ti connessa ad ognuno dei nuovi blog di interesse per te, altrimenti rischi di perdere dei contenuti interessanti.

Trovi gli indirizzi in questo precedente post, alla lettura del quale ti rimando.

Resta con noi!

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news

Da oggi il blog si moltiplica.

Ti chiedo un po’ di pazienza, le novità che ti comunico oggi sono fondamentali per tutto quello che faccio in rete e, di conseguenza, per te che sei interessato a seguirmi.

A seguito di alcuni problemi manifestati nell’ultimo periodo su questo blog, ho deciso, con la consulenza dei miei tecnici, di specializzare questo blog sull’area giuridica, creando altri blog diversi per quanto riguarda le altre mie attività ed i miei interessi.

Al momento, i nuovi blog sono i seguenti, ma é possibile che ne vengano creati altri, di cui ti darò poi notizia man mano su questo blog, che, nonostante la specializzazione, resterà in qualche modo il principale:

  • terre dell’anima: dedicato al counseling e ai vari strumenti con cui lo pratico, tra cui mindfulness, ascolto, arcani, lettura dei sogni e così via;
  • le perle di tiz: dedicato, in questo caso, all’analisi dell’attualità, tramite commenti alle notizie, ma anche approfondimenti sui “mali” della società occidentale di oggi, sempre contro il politicamente corretto;
  • noi non vaccinati: costruito dopo la soppressione del gruppo Facebook omonimo, con 27.000 iscritti, per tutti coloro che sono interessati a sviluppare idonee strategie di vita in un mondo sempre più a favore del vaccino;
  • solignani law academy: per gli avvocati che seguo nel mio coaching per migliorare la loro pratica professionale, di interesse peraltro quasi sempre anche per chiunque abbia un’attività di lavoro autonomo;
  • vignolaperme: blog di interesse locale per chi vive a Vignola e dintorni

Collegati appena puoi a questi blog e iscriviti a tutti quelli che ti interessano, in modo da ricevere via mail ogni nuovo post pubblicato.

È fondamentale restare connesso con i blog che ti interessano, google potrebbe nasconderteli da un momento all’altro.

Un’altra novità significativa, di cui magari ti sarai già accorto, é che ho iniziato a fare molti più video, vincendo la ritrosia che ho sempre nutrito verso questo mezzo.

Mi sono accorto infatti che molte persone ormai si trovano poco a loro agio coi testi scritti, preferendo i video, che, per contro, offrono possibilità espressive in alcun caso maggiori dei testi, che pure continuo a preferire e ad amare.

Per questo motivo, troverai sempre più video sul mio canale YouTube, la quale ti invito ad iscriverti, canale che potrà moltiplicarsi in futuro in base alle aree di competenza: anche in quel caso, ovviamente, te ne darò notizia puntualmente.

Naturalmente, continua l’attività di radio solignani podcast, che, tuttavia, essendo collegato al blog principale, diventerà ormai di contenuto più che altro giuridico – divulgativo, mentre cercherò di creare altri podcast e/o canali video per quanto riguarda le altre competenze.

Molto probabilmente i contenuti già pubblicati verranno trasferiti ciascuno nel proprio blog di competenza, ovviamente ci sarà un meccanismo di redirect automatico.

Se questo cambiamento é fonte di confusione e appesantimento per te, ebbene me ne dispiace molto e ti chiedo di nuovo di avere pazienza. Nemmeno io avrei voluto uscire dal mio blog, purtroppo l’esigenza fondamentale di farlo andare d’accordo con Google, che consente alle persone di trovarmi, ha sostanzialmente imposto questa scelta, ormai non più rimandabile.

Da tale nuova impostazione, poi, come sempre quando si investe su qualcosa, verranno ulteriori vantaggi.

Resta sintonizzato, evviva noi.

Cosa puoi fare.

– entra in ognuno dei blog che ti interessano ed iscriviti per ricevere ogni nuovo post;

– iscriviti al mio canale youtube

– condividi il presente post

– per qualsiasi cosa, contattami su whatsapp al mio numero 059 761926

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counseling

Facebook: ecco perché rimanerci nonostante tutto

Non mi cancello da facebook.

La riterrei una cosa poco intelligente e poco rispettosa di tutti quegli amici che possono seguirmi solo colà, cui non posso chiedere il disturbo di installare altre applicazioni o raggiungermi altrove.

facebook iconInoltre, proprio adesso che molte persone di orientamento simile al mio stanno abbandonando la piattaforma, ritengo ancor più importante restare qui a proporre un punto di vista diverso con cui guardare il mondo.

Non si testimonia la bellezza o comunque non si testimoniano le proprie idee chiedendo a chi ti deve ascoltare di raggiungerti dove vuoi tu, ma si deve andare, o restare, dove le persone sono già.

Non ho mai avuto difficoltà a sopportare e ignorare le critiche di qualche idiota e non le avrò adesso, nemmeno se dovessero aumentare di numero.

Piuttosto, c’è un altro aspetto molto più importante di questo.

Per via delle cose estremamente esplicite che scrivo, molto poco in linea con il mainstream, sappi che il mio account, come già successo più volte in passato, può essere cancellato da facebook.

Per questo ti chiedo di iscriverti al mio blog, perché è l’unico modo di avere la sicurezza di restare in contatto o collegamento con me.

Se mi dovessero rimuovere l’account, ne creerò uno nuovo, dando le indicazioni sul blog per tutti quelli che vorranno riconnettersi.

Evviva noi, sempre.

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counseling

Blog: deve rimanere la centrale di tutto il tuo lavoro.

Sono su VK da oltre un anno e scrivo su quel social le stesse cose che scrivo qui, grazie alle mie automazioni.

Chi vuole aggiungermi, mi trova come tsolignani

Però ricordatevi ben bene che non c’è social che tenga.

Cambiare social é come cambiare il fidanzato/a solo per trovarne uno che all’inizio sembra meglio, ma poi alla fine é peggio.

Blogging

Gli unici strumenti che garantiscono davvero la libertà sono i blog self-hosted, cioè su una piattaforma tua, che paghi e curi tu.

Solo il blog, come predico agli studenti del mio coaching, é davvero tuo e deve sempre rimanere la «centrale» di tutta la tua attività di produzione e pubblicazione di contenuti: altrimenti metti il tuo destino e quello della tua attività nelle mani di altri, che sono immancabilmente sgodevoli.

Io ho un blog da oltre vent’anni, basta mettere «solignani» su google e viene fuori per primo.

Se vuoi essere sicuro di restare connesso con me, iscriviti a quello.

Se vuoi essere sicuro di restare connesso ai tuoi contatti e prospetti, creati immediatamente un blog e investi principalmente su quello.

Tra un anno o due ti troverai nella necessità di migrare di nuovo da VK a qualcos’altro. Ogni volta i tuoi contatti si disperderanno e il tuo lavoro finirà giù per il water…

Rock n’ roll

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informatica tecnologia

Come scrivo i testi per il blog.

Molti mi hanno chiesto come scrivo i miei testi per il blog, considerando che questo è il più antico blog giuridico, e non solo, esistente in Italia, che pubblica un post al giorno da oltre due decenni ormai ed ha richiesto quindi un lavoro enorme e costante nel tempo.

Oggi voglio spiegarti gli strumenti che uso, in modo che anche tu, se credi, possa creare un tuo blog o comunque usare questi stessi strumenti per il lavoro con i testi in altri ambiti.

Naturalmente, non ho sempre usato questi stessi strumenti. Quando ho iniziato ad usare il computer, più di venti anni fa, il mio sistema operativo era il DOS, un ambiente testuale e non grafico. Ricordo i primi giorni passati a studiare i comandi di questo sistema su vecchie dispense della mitica casa editrice Jackson – di cui poi anni dopo sarei diventato autore con «Il perfetto cybercittadino».

In quell’ambiente, usavo un wordprocessor sempre testuale, tutto in bianco e nero (non c’erano ancora i monitor a colori), che però funzionava egregiamente e che ancora oggi un po’ mi manca per il suo carattere spartano ed essenziale. Si chiamava Wordstar, bisognava caricarlo tramite floppy disk, su cui poi salvavi anche i tuoi documenti. Con Wordstar ho scritto la mia tesi di laurea. Era un sistema, considerato l’hardware oggi considerabile assurdo dell’epoca, velocissimo.

Ma chiudiamo la parentesi «retrocomputing» e facciamo un balzo in avanti di oltre 20 anni.

Oggi, e ormai da più di 10 anni, non uso più personal computer con Windows, un sistema operativo che ho sempre detestato, ma computer Mac che, pur essendo passato ad Android per quanto riguarda i dispositivi mobili, non abbandono, continuando a ritenerlo sempre il miglior tipo di computer oggi a disposizione.

Il computer, peraltro, ha perso di importanza, perché anche i programmi ormai sono diventati più dei servizi. Non uso più wordprocessor locali, per lo più, ma servizi come google documenti, di cui ho parlato diverse volte già nel blog, che offrono diversi vantaggi.

I miei post per il blog, dunque, nascono come documenti di google documenti. Il primo passo è la creazione di un nuovo documento, cosa che può avvenire sia dal mac che dal cellulare che dal tablet, con molta semplicità e disinvoltura.

Subito dopo la creazione, «sposto» il documento così creato in una cartella blog, per tenere insieme tutti gli articoli che ho in bozza e separarli da tutti gli altri documenti che ho in google, che utilizzo anche a volte per atti processuali, ricerche, appunti vari.

A questo punto, scrivo l’articolo, di solito in una unica soluzione ed utilizzando il mac. A volte, posso usare il cellulare. In questo secondo caso, se è un testo breve facilmente lo scrivo con la tastierina che, devo dire, è davvero efficiente. Se invece è un testo più lungo, lo «scrivo» in realtà utilizzando la funzione di dettatura che, su Android, è molto più efficiente di quanto avvenga su iOS e mi ha consentito di «scrivere» articoli anche molto lunghi con poca fatica o in situazioni che non mi consentivano di scrivere agevolmente – come al mare su uno sdraio ad esempio…

Ovviamente, nel caso in cui io utilizzi la funzione di dettatura, devo poi mettere in conto una successiva fase, abbastanza veloce, di revisione, da fare preferibilmente al mac, per sistemare se non altro la punteggiatura, spezzare i periodi che, dettando, tendono a venire eccessivamente lunghi, controllare eventuali errori e così via. Anche considerando la fase di revisione, comunque dettando al cellulare riesco a comporre il testo dei miei articoli molto più velocemente che se li battessi – e considera che io sono da anni velocissimo a battere, sin dagli anni dell’Università.

Se, invece, scrivo direttamente il testo con la tastiera, senza effettuare operazioni di dettatura, raramente faccio una fase di revisione. Cerco di stendere un periodo dopo l’altro, in modo logico e consequenziale, pensando bene a quel che devo scrivere, per cui alla fine mi basta una rilettura molto veloce e sporadica per poi passare alla pubblicazione.

Per quanto riguarda, specificamente, la pubblicazione, come avrai visto attualmente il mio blog, dopo essere passato per numerosi siti, piattaforme e software di gestione, tra cui anche il glorioso Plone, si trova su una versione di WordPress in self-hosting, cioè su un «mio» server, che è poi un server presso un fornitore di servizi terzo.

Per pubblicare su wordpress un testo contenuto su google documenti esiste un componente aggiuntivo, un plugin, che si chiama WordPress.com for Google Docs, che consente di salvare direttamente il testo creato con google docs dentro a WordPress come bozza, impostando la categoria e i tags.

A questo punto, dunque, invoco questo plugin, che determina l’apertura di un box a destra di google documenti, in cui posso impostare appunto la categoria del post e i tags del medesimo. Fatto questo, lo salvo come bozza in wordpress.

Una volta che è stato salvato come bozza, lo apro in anteprima in modo da fare le ultime modifiche, tra cui essenzialmente il salvarlo come «in sospeso» o pending review.

A questo punto il mio lavoro sul testo è finito. Il post finirà in una «coda» o elenco di post «in sospeso». Un apposito plugin installato su wordpress, chiamato Auto Post Scheduler, automaticamente, in base alle mie impostazioni, «pescherà» da questa coda o elenco un post al giorno, pubblicandolo.

L’unica cosa che faccio, per completare a questo punto il lavoro, è spostare di nuovo il documento di google docs, questa volta dalla cartella «blog» alla relativa sottocartella «blog/archivio», in modo da avere nella cartella principale «blog» solo le bozze di post ancora in attesa di completamento.

Buon lavoro, se vuoi chiedermi chiarimenti su questi strumenti lascia pure un commento risponderò volentieri!

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cultura diritto

Mantenimento figli dallo Stato: l’avete visto?

Fake news

Il 7 gennaio 2016 ti scrivevo, in questo post che ti invito a rileggere attentamente, che la nuova legge sul matenimento dei figli pagato dallo Stato in caso di genitore inadempiente era pura fuffa.

Oggi, dopo un anno e mezzo, si conferma che purtroppo anche questa volta ho avuto completamente ragione e ci avevo visto giusto sin dall’inizio.

Quello che va sottolineato non è però tanto questo, ma il fatto che allora fui l’unico a scrivere come stavano davvero le cose.

E non capisco come l’informazione giuridica nel nostro Paese possa versare in una situazione così tragica.

Qui fanno cilecca innanzituto le testate generaliste come Repubblica e Corriere, dove comunque dovrebbero avere i mezzi per assoldare redattori in grado di «leggere» adeguatamente le riforme normative e dare una informazione corretta ai loro lettori, ma dove ciò purtroppo non avviene.

Fanno poi cilecca anche i blog giuridici – tutti tranne questo, e questa è la cosa che fa più piangere, perché la rivoluzione dei blog ha senso solo se, tramite il blogging, la gente può avere accesso ad informazioni che nel giornalismo tradizionale non poteva riuscire a trovare, informazioni preziose, vere, importanti – strumenti che ti mettono in grado di capire davvero la realtà, non farti fregare, non subire fregature, false illusioni, assurdità.

Anche oggi, a distanza di tempo da quella falsa riforma, nessuno dice nulla, tutti fanno finta di niente.

Solo questo blog torna a parlare di questa vicenda, non solo per confermare che la riforma non è mai partita, come anche un bambino avrebbe potuto capire allora, ma per denunciare di nuovo la scarsa qualità dell’informazione giuridica in Italia.

Capisci in che situazione ci troviamo?

Il governo, sia esso presieduto da Renzi, come allora, da Gentiloni, come oggi, o chissà da chi un domani, vara leggi che sono vere e proprie prese in giro.

Tutti i giornali, tutti i blog ne parlano come se fossero cose serie – provate ad aprire i link che ho messo nel post precedente, provate a fare una ricerca su google a riguardo.

L’unico che di fronte a queste stronzate spacciate per cose serie ha la capacità di dire che il re è nudo sono sempre solo io.

Ma questo non va bene perché questo è un blog solo e, per quanta diffusione e seguito possa avere, non sarà mai abbastanza per evitare che la maggior parte della gente riceva cattiva informazione, vera e propria disinformazione, rimanga cullata in una ignoranza dalla quale può ricevere solo danni.

Al di là del caso specifico di questa riforma ridicola, sono in gioco cose più grandi, che attengono alla stessa utilità della rete internet come strumento di conoscenza e di crescita.

Ogni grande mezzo tecnologico – radio, televisione, telefono – quando è stato introdotto avrebbe potuto comportare progressi notevoli, ma in realtà è stato spesso piegato ad esigenze politiche: per rendersene conto basta guardare un qualsiasi ignobile telegiornale italiano per vedere come i fatti davvero importanti siano relegati in secondo o terzo piano dopo le insulse e mortalmente noiose dichiarazioni dei politici di turno.

Ma così si finisce per innestare nella testa della gente idee e notizie prive di senso, con i bei risultati che sono sotto agli occhi di tutti.

Cerca di dare un senso a internet, ai blog, ai social network.

Segui e condividi la roba che vale davvero.

Le notizie del governo, di Corriere, di Repubblica, di molti blog giuridici sono le vere fake news.

Evviva noi.

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diritto news

Sei avvocato e hai voglia di scrivere?

Idee per scrivere

Se mi segui sui social, avrai forse già visto che in questi giorni ho lanciato una «campagna» per trovare nuovi autori per il blog.

Puoi collegarti alla pagina principale, e vedere le principali informazioni del caso, qui.

Ho deciso di aprire il blog anche a collaborazioni esterne per avere sempre più contenuti di qualità, e sempre più variegati, da proporre ai suoi lettori, anche nell’ottica della rete distribuita territorialmente di professionisti che pian piano sto costruendo.

Se anche tu vuoi, magari dopo tanto tempo che leggi il blog, provare finalmente a scriverci qualcosa, collegati alla «home» dell’iniziativa e manda la tua candidatura, che esaminerò con piacere.

Grazie per seguirmi sempre con così tanto affetto ed attenzione.

Evviva noi.

PS: la headline di questo post non è del tutto esatta… Puoi scrivere anche se non sei avvocato, in fondo l’importante è avere qualcosa da dire.