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Se l’azienda presso cui faccio il custode viene sfrattata perdo la casa?

Sono il custode di una ditta dai primi anni ottanta e da allora vivo con la mia famiglia in una abitazione (annessa all’azienda) messa a disposizione gratuitamente dal datore di lavoro (e registrata in busta paga con la dicitura BENEFIT CASA). L’azienda ultimamente è in forte crisi e non sta più pagando l’affitto, per cui ha ricevuto un’ingiunzione di sfratto esecutivo (già rinviato una volta a gennaio 2014). Io però non ho ricevuto nessun tipo di comunicazione, né dall’azienda né dal proprietario o dall’ufficiale giudiziario (l’ho saputo per caso pochi solo pochi giorni fa). Quello che vorrei sapere è: ho qualche diritto di oppormi a uno sfratto immediato? Posso chiedere del tempo per cercare un’altra abitazione? E se sì, quanto e in che modo ?

Il proprietario dei locali otterrà un titolo che potrà azionare contro chiunque occupa l’immobile, tanto più che non si tratta di una vera e propria locazione, come tale trascrivibile e in qualche misura opponibile a terzi, ma di una forma di integrazione della retribuzione, eseguita tuttavia con un bene di cui a breve l’azienda non disporrà più per inadempimento.

Per cui purtroppo non ci sono disposizioni a tuo favore ed è diritto del proprietario ritornare ad occupare i locali. In questo contesto, si può solo negoziare per arrivare ad un rilascio non così immediato come sarebbe previsto dalla legge, ma che consenta a te di reperire un’altra abitazione; ovviamente è un tentativo che si può fare.

Ti suggerirei di iniziare a parlare del problema con l’azienda e, se possibile, di metterti anche in contatto con il proprietario dei locali, valutando a seconda delle circostanze.

Ovviamente un avvocato ti potrebbe essere molto d’aiuto nel condurre questi contatti e trattative.