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Area confinante alla mia in completo degrado: cosa posso fare?

DOMANDA – io ed il mio vicino abbiamo problemi con una proprietà che confina con noi. Dopo la morte dei veri proprietari l’apprezzamento di terreno è diventato un immondia unica e purtroppo non facendo più manutenzione abbiamo problemi di topi e bisce . Abbiamo più volte in questi 4 anni chiesto ti tagliare l’erba e ripulire ma il signore che dice di affittare il podere per dispetto taglia e ripulisce la parte visibile dalla strada e la parte interna che confina da noi non la fa. E dice pure che non la farà perché per ora l’erba è le piante non vengono dalle nostre parti. Allora se fosse solo l’erba le foglie niente sarebbe. Ma al mese di giugno siamo stati 3gg con una biscia un casa e non riuscivamo prenderla. Abbiamo segnalato il tutto ma nulla. La mia vicina questa estate, lei ha una piscina nel prato, era disperata perché aveva le bisce che giravano . Noi abbiamo documentato tutto con foto e video. Cosa possiamo fare

— RISPOSTA – Bisogna individuare gli attuali proprietari, cioè gli eredi dei proprietari precedenti, per poi inviare a loro una diffida, tramite un avvocato, di provvedere alla manutenzione del fondo da cui provengono immissioni dannose e altri fatti pregiudizievoli.

Se è incerta la individuazione degli eredi, perché nessuno dei chiamati all’eredità ha ancora provveduto all’accettazione, bisogna fare un ricorso per la nomina di un curatore di eredità giacente in modo che i beni ereditari, nell’attesa dell’accettazione da parte di uno o più chiamati o della devoluzione allo Stato, venga regolarmente amministrata, sia nell’interesse dell’eredità stessa sia dei terzi, di cui fate parte ovviamente anche voi.

Coltivare una posizione di questo genere potrebbe diventare dispendioso in termini di spese legali, ma, trattandosi del valore e del godimento del vostro immobile, potrebbe valerne comunque la pena, per cui vi suggerirei di valutare di procedervi comunque, anche considerando che comunque le spese si possono valutare man mano.

Se vuoi approfondire ulteriormente la questione, o comunque iniziare già a lavorare sulla stessa, chiama ora lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente.

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Autoveicolo e successione ereditaria: come procedere?

DOMANDA – dopo la morte di mio padre che viveva in casa con me, ho chiamato tutti i fratelli (5) per far presente loro situazione monetaria e se potevo tenere la macchina del 2005 , tutti hanno risposto si, nel frattempo nessuno ha chiesto nulla neanche la chiusura del conto ecc, ora mia sorella mi sta facendo una guerra perché dice che firma il passaggio dell’auto solo per rottamarla oppure vuole la sua parte(valutata) ma da chi? Come devo muovermi, se la macchina è rimasta a casa mia dov’è sempre stata rischio qualcosa? Visto che non ho mai negato nulla o fatto senza chiedere il consenso, se lei continua posso chiedere le spese sostenute? Bollo revisione batteria ecc?

— RISPOSTA – Per una situazione del genere, direi che la cosa da cercare di fare è raggiungere un accordo con tua sorella per «liquidarle» la sua quota.

Fare la valutazione di un autoveicolo non dovrebbe certo essere un problema: puoi chiedere ad un venditore di comune fiducia, oppure ci sono le celebri tabelle della rivista «Quattroruote».

Considerato che hai utilizzato tu il veicolo, non credo proprio che tu possa chiedere la ripetizione di spese nei confronti di tua sorella.

Per quanto riguarda l’uso stesso, il medesimo è da ritenersi legittimo in base all’accordo che avevate raggiunto tra voi coeredi.

Con l’occasione dell’accordo con tua sorella, sarebbe bene fare anche il passaggio di proprietà dell’auto, che come sai è un bene mobile registrato e non può essere ceduto per scrittura privata; al passaggio di proprietà dovranno partecipare tutti i chiamati all’eredità che hanno accettato la stessa, sperando che non ci siano ancora degli «indecisi», altrimenti ci potrebbero essere ulteriori problemi.

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diritto

Posso rinunciare all’eredità di mia madre in favore di mio padre?

Mia mamma è da poco deceduta senza aver fatto testamento in età abbastanza giovane. Chiamati all’eredità siamo pertanto io (unico figlio) e mio padre ovvero il marito. I genitori di mia mamma sono morti da moltissimi anni e la loro successione è chiusa anch’essa da molti anni. Gli altri parenti “più vicini” di mia mamma sono due fratelli. Non ci sono debiti di nessun tipo ma sto valutando di rinunciare all’eredità per “motivi morali” miei, per quanto ciò possa sembrare strano (i miei genitori mi hanno da poco aiutato ad acquistare casa donandomi un’importante somma e “non mi sembra giusto” ottenere ora altri soldi/immobili che vorrei invece restassero a mio padre, ancora anch’egli abbastanza giovane). Se rinuncio all’eredità in questa situazione cosa succede? Eredita tutto mio padre (ho letto si chiami accrescimento, che è quello che vorrei) o vengono chiamati altri parenti (ad esempio i fratelli) cosa che non voglio e che, se fosse, mi porterebbe ad accettare l’eredità

Mi dispiace per la tua perdita.

In caso di tua rinuncia all’eredità, la devoluzione della stessa dovrebbe verificarsi unicamente a favore di tuo padre, con esclusione dei fratelli, che sono un altro ordine di potenziali chiamati.

Infatti, se l’applicazione del meccanismo della rappresentazione non è possibile – perché mancano gli eredi che possono succedere in luogo del rinunciante: a quanto ho capito non hai figli – la quota di eredità rinunciata viene divisa tra gli altri eredi i quali, di conseguenza, vedranno accrescere le proprie quote – accrescimento appunto in favore dei coeredi.

Ovviamente, questa operazione è abbastanza poco rilevante, nel senso che se sei figlio unico sei comunque destinato, al decesso di tuo padre, ad essere nuovamente chiamato all’eredità.

E in ogni caso tuo padre sarebbe tutelato, almeno per quanto riguarda la casa familiare, dall’art. 540 del codice civile che, come noto, prevede il diritto di abitazione del coniuge superstite.

Credo che nella situazione un approfondimento potrebbe essere opportuno.

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Cartella INPS e successione: l’erede deve pagarla?

io non sono erede di mio padre deceduto nel 1993, sono figlio unico, sono in possesso della rinuncia all’eredità fatta a suo tempo.sono divorziato e ho due figli minori. Mia mamma è erede e dal 2004 ha sulla pensione una trattenuta dalla ufficio legale dell’inps.Ultimamente a causa dell halzeimer mia mamma se aggravata se venisse ha mancare come posso tutelarmi e tutelare i miei figli?l inps potreppe chiedermi estinzione del debito residuo?

Dipende sempre dall’accettazione o meno dell’eredità. Se non si verifica l’accettazione, non si determina la confusione tra il tuo patrimonio e quello del de cuius, cioè, in ipotesi, tua mamma.

Quando si verificherà purtroppo il decesso di tua mamma, potrai valutare di rinunciare all’eredità.

La cosa però potrebbe essere più complicata di così se hai due figli ancora minori. Infatti, in quel caso la devoluzione dell’eredità dovrebbe passare a loro, in tale ipotesi anche loro dovranno contemplare la rinuncia all’eredità, che però dovrà essere autorizzata dal giudice tutelare.

Ti consiglio, successivamente al decesso, di chiedere la consulenza di un avvocato, visti i valori in ballo e il rischio di conseguenze spiacevoli nel caso in cui non fosse gestito tutto bene.

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Eredità giacente e fastidi vari: come posso farli cessare?

Il fratello di mio padre è deceduto, esso aveva una moglie separata ed un figlio legittimo, ha lasciato una casa fatiscente, piena di ratti e igienicamente non adeguata. ora il mio comune e i vicini di casa non trovando la moglie e il figlio stanno tartassando di raccomandate mio padre. Ora ho già provveduto a trasmettere una lettera diffida redatta da me, al comune. Faccio notare che con questo fratello non avevamo nessun rapporto. il codice civile specifica, negli articoli 542 e 565 C.C., succedono la moglie e il figlio. Come posso far cessare il tutto? cosa mi consigliate.

Alla successione di una persona che lascia una moglie – sia pur in stato di separazione, considerato che la separazione non fa venir meno il rapporto di coniugio, che cessa solo con il divorzio – e un figlio sono chiamati in primo luogo esclusivamente appunto la moglie e il figlio superstiti.

L’eredità è quindi devoluta a queste due persone.

Ciò, tuttavia, non significa che queste due persone diventino effettivamente eredi, cosa per la quale occorre sempre l’accettazione dell’eredità. Con la devoluzione, l’eredità viene semplicemente messa a disposizione dei «primi in classifica» per la successione, mentre costoro non diventano automaticamente eredi.

Qualora costoro rinunciassero all’eredità, verrebbero chiamati i fratelli del defunto, cioè l’eredità verrebbe a loro devoluta, quindi messa a disposizione, con lo stesso, identico meccanismo. Nemmeno i fratelli diventano automaticamente eredi, ma occorre pur sempre un atto di accettazione, espresso o implicito.

Il problema dell’individuazione degli eredi, comunque, è di chi deve aver a che fare con l’eredità, per cui del comune e dei vicini, nel tuo caso, mentre voi potete limitarvi a dire che, intanto, l’eredità non è stata a voi ancora devoluta, perché nessuno ha ancora chiarito le intenzioni dei già chiamati, cioè delle moglie e del figlio del de cuius e che, qualora mai lo fosse, non avete la minima intenzione di accettare.

Il tuo errore è stato probabilmente solo quello di aver fatto una diffida tua in proprio, senza farla fare ad un avvocato, cosa che avrebbe avuto un peso sicuramente maggiore, sia per l’autore, sia perché sarebbe stata più chiara, circostanziata, articolata e munita dei giusti riferimenti giuridici.

Il primo passo, il prossimo passo, dunque è quello di far fare una diffida ad un avvocato. In seguito, bisognerà come al solito valuterà in base a come si sarà evoluta la situazione.

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Come faccio a non pagare i debiti che mi lascerà mio padre?

mio padre ha contratto alcuni debiti con una banca e una finanziaria. Ha inoltre un contenzioso con equitalia. Le cifre non sono rilevanti e mio padre non possiede alcunche’,dato che non ha la divisione dei beni con mia madre,al momento della sua scomparsa sarà’ lei a dover risarcire i creditori ? Preciso che mia madre percepisce pensione minima e non possiede beni di alcun tipo

Si seguono le regole solite che sono quelle per cui, in caso di devoluzione dell’eredità e successiva accettazione della stessa, dei debiti rispondono gli eredi.

Chi viene chiamato all’eredità, in questo caso tu e tua madre ed eventuali fratelli o sorella, per non rispondere dei debiti può rinunciare all’eredità, cosa che potrebbe essere abbastanza complessa nel caso in cui ci fossero ad esempio tuoi, o di altri fratelli, figli minori, che dovrebbero a loro volta rinunciare, dal momento che l’eredità viene devoluta sino al sesto grado di parentela.

Comunque è abbastanza poco utile pensarci sino a che l’eredità non si è aperta, cioè sino che non si verifica il decesso di tuo padre.