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Se la mia ex moglie cui è assegnata la mia casa ne riceve un donazione un’altra posso riavere la mia?

sono convivente di un uomo separato ed abitiamo nella mia casa di proprietà. premetto che il mio compagno ha lasciato la casa di sua esclusiva proprietà alla ex moglie e due figlie.Due anni fa la sua ex moglie ha ricevuto in donazione una casa , dove attualmente vive la madre. La mia domanda è: il mio compagno può chiedere che gli venga restituita la casa perchè lei ne ha un’altra nello stesso quartiere?la sua ex può vivere nella casa familiare con un nuovo compagno anche se ne ha una di sua proprietà ed ospitare anche i figli di lui tre volte a settimana? o può chiedere una riduzione del mantenimento delle figlie (lei lavora) perchè il reddito del mio compagno è diminuito con la grave crisi economica?per finire sta pagando anche dei lavori straordinari al palazzo (dove abitano le figlie) che stava quasi crollando.

Rispondo con ordine alle varie domande.

Non credo, lo scopo dell’assegnazione della casa familiare è quello di consentire ai minori, che già vivono il trauma della separazione, di conservare lo stesso ambiente di vita anteriore alla crisi familiare. Una modifica di questo senso sarebbe molto più facilmente ottenibile, per quanto difficile, in via negoziale, che tramite un ricorso giudiziale, che vedo abbastanza impegnativo, anche se conoscendo le caratteristiche del caso concreto qualche spiraglio potrebbe aprirsi: ad esempio caratteristiche delle case, loro ubicazione, comodità maggiore o minore per i figli e così via.

Sì certo, una volta che la casa familiare è stata assegnata, la titolare del diritto di abitarci può utilizzarla in tutti i modi che non siano pregiudizievoli ai minori che ci vivono.

Per la modifica delle condizioni, la diminuzione del reddito è un presupposto, che potrebbe essere interessante, ma ti invito a consultare la nostra scheda pratica in materia appunto di modifica condizioni, che spiega tra le altre cose come in questi casi i giudici godano di fatto di una ampia discrezionalità e come le loro decisioni siano assai poco predeterminabili.

Diciamo che, se ci sono buoni presupposti, come ci potrebbero essere nel tuo caso, si può fare un tentativo ma non ci sono mai sicurezze.

Le spese condominiali straordinarie confermo che competono al proprietario.

Mi rendo conto che la situazione economica sia assolutamente non facile, ma le leggi in materia sono abbastanza precise e i concetti di base che esprimono sono nei sensi di cui sopra, purtroppo.

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Se dono una casa a mio figlio in caso di separazione può venire assegnata a mia nuora?

mio figlio sta acquistando un appartamento con il mio aiuto e si sposera’ il prossimo anno. nel caso di separazione dei beni vorrei sapere:
se dovesse separarsi l’immobile rimane suo anche come diritto di abitazione nel caso avesse dei figli oppure non ne avesse? in poche parole la moglie deve andarsene dall’appartamento oppure se ci sono figli ha lei il diritto di abitare lì anche se e’ intestato a mio figlio ?
Nel caso invece di una futura eredità a chi andrebbe l’immobile? agli eventuali figli che dovessero nascere oppure alla mia famiglia e di conseguenza all’altro mio figlio? grazie x la risposta

In caso di separazione, il giudice potrebbe assegnare la casa alla moglie in quanto collocataria dei figli, nonostante il titolo proprietario o domenicale in capo a tuo figlio, questo a prescindere dal regime patrimoniale familiare adottato, che non ha niente a che vedere con questi aspetti.

In caso di decesso di tuo figlio, chiamati alla sua eredità, del cui asse farebbe parte anche l’appartamento in questione, sarebbero esclusivamente la moglie e i figli.

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Posso chiedere una rideterminazione retroattiva dell’assegno di mantenimento per mio figlio?

Ho un ex marito che vive in Danimarca ..molto ricco fa l’avvocato e il Professore all’ Università.
Mi sono sempre accontentata di circa 400 euro al mese per il figlio nato dal nostro matrimonio perchè ho sempre dato la priorità al fatto che lui venisse a trovare il figlio più che poteva e ho prediletto la buona relazione tra noi piuttosto che i soldi..ho fatto molti sacrifici per tirare su lui e gli altri tre figli nati successivamente da un altro matrimonio…adesso mio figlio ha 21 anni e da lui ho saputo che al figlio della sua seconda moglie il mio ex.marito ha comprato una casa….
Adesso con la crisi mi trovo anch’io in difficoltà e la notizia di cui sopra mi ha veramente irritato: io mi sono sacrificata per anni in modo che lui mettesse da parte i soldi per il figlio di un’ altra…( attenzione non è suo figlio nè l’ha adottato…ma il padre di costui non lo mantiene)….cosa posso fare posso chiedere ad un giudice che lui mi dia i soldi che mi avrebbe dovuto dare in passato ?

Non credo onestamente che si possa fare.

A suo tempo, hai fatto una valutazione di congruità dell’assegno di mantenimento, che va calibrato in primo luogo sui bisogni effettivi del figlio, che non puoi cambiare adesso, con effetto per di più retroattivo, solo perché hai saputo che il padre ha «donato» una casa ad un’altra persona.

Un possibile aspetto da approfondire potrebbe essere proprio quello del «titolo» in base al quale è avvenuta la dazione di questa casa, perché in certi casi potrebbe forse venire in considerazione al momento in cui si aprirà la successione del padre.

Capisco la tua amarezza e anche probabilmente l’ingiustizia della situazione, ma credo che a livello legale difficilmente ci possano essere basi per fare qualcosa. Per non dire del fatto che la dimensione internazionale della vicenda complicherebbe sicuramente la sua gestione a livello giudiziario.

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Come posso sapere a che titolo i miei genitori hanno dato 3 appartamenti a mio fratello?

Non parlo da 15 anni con i miei genitori e mio fratello a causa del mio divorzio: i miei sono ultra-cattolici. Al tempo mi sono trovata letteralmente per strada e in serissime difficoltà economiche: loro non mi hanno mai aiutata né si sono interessati, fino addirittura a sapermi ricoverata in ospedale per un incidente grave e ignorarmi. Io non gli ho mai chiesto nulla, ne sono uscita da sola. Ora apprendo da un conoscente che 5 anni fa hanno (non so con che formula) dato i loro 3 appartamenti e molto denaro a mio fratello, il quale potrebbe a breve metterli in un ricovero e chiedermi un contributo al loro mantenimento lì. Sono obbligata? C’è qualche modo per stabilire che non avendomi aiutato loro, non devo farlo io? E: se mio fratello non mi avviserà della loro morte, c’è qualcuno di istituzionale preposto a farlo tipo l’Agenzia delle Entrate per la successione?

Purtroppo, la prima cosa che bisognerebbe fare è invece proprio vedere con che formula sono state fatte queste cessioni, perché gli effetti giuridici sono diversissimi a seconda che si sia trattato, ad esempio, di una vendita oppure di una donazione. In casi come questi, inoltre, non è raro che si abbiano vendite simulate, con la necessità dunque di valutare anche questi aspetti.

Il primo passo che dovresti fare, dunque, è accertarti con precisione di quello che è successo, iniziando con il recuperare i contratti di cessione che, essendo stati necessariamente stipulati per atto pubblico, puoi recuperare presso i notai nei cui studi sono stati rogati.

Se non hai idea di chi possa essere stato il notaio, o i notai, devi passare prima da una visura sugli immobili presso la conservatoria. Da questa visura risulteranno le ultime vicende traslative e il nome del notaio rogante, al quale potrai chiedere copia degli atti per poi esaminarli con l’assistenza di un avvocato.

La questione degli alimenti, poi, è regolata nel senso che se c’è un donatario questi è tenuto prima degli altri obbligati a prestare il mantenimento, però prima di arrivare a questo bisogna fare tutti gli accertamenti di cui sopra.