In questi tempi, in cui sia i social sia google sono molto «ballerini» e le cose sono sempre più difficili da trovare, perché un algoritmo sceglie al posto tuo cosa farti vedere e cosa no, è fondamentale, assolutamente fondamentale che tu resti collegato alle fonti di informazioni che ti interessano.
In generale, ci sono molti modi per restare connesso al mio blog in modo stabile e permanente, sino ovviamente a revoca da parte tua, in modo da bypassare gli algoritmi stupidi sia di facebook che di google che di qualsiasi altra fonte intermedia, avendo un contatto diretto.
Innanzitutto, ti puoi iscrivere utilizzando la cara vecchia mail.
L’iscrizione via mail è quella che in fondo consiglio, soprattutto per un blog come questo che pubblica di norma solo un post al giorno.
Se segui questa strada, è fondamentale che insegni al tuo programma di posta a riconoscere come «buona» la posta che viene dal blog, cioè che tu gli dica che non è spam.
Sì perché anche qui, con la scusa della tua «protezione», possono mettersi in mezzo impedendoti di vedere dei contenuti.
Come fare questo, dipende dal sistema di posta elettronica che usi tu, sia dal fornitore che dall’applicazione che utilizzi. Se non sei in grado di provvedere da solo, puoi chiedere ad un amico più competente o ad un tecnico informatico, anche perché la gestione dello spam è fondamentale per qualsiasi cosa tu faccia, non solo per seguire questo blog.
Per iscriverti al blog via mail, puoi seguire le istruzioni più dettagliate rilasciate in questo precedente post, alla lettura del quale ti rimando.
Ulteriori metodi alternativi per seguire il blog, per utenti più avanzati, sono tramite telegram o via feed rss.
Se hai telegram, puoi cercare il canale «avvocati dal volto umano», oppure fare clic qui.
Il modo più avanzato, infine, è tramite un aggregatore come inoreader: in questo modo puoi seguire il feed del blog, che, come tutti i blog wordpress, si trova a questo indirizzo.
Grazie ancora per il tuo interesse all’iscrizione al blog.
Ho cambiato il tema del blog, ora dovrebbe essere molto più fruibile e soprattutto bello da vedere.
Se hai occasione di farci un salto, magari fammi sapere cosa ne pensi, con un po’ di clemenza mi raccomando, perché devo sistemare ancora un sacco di cose.
Gestire un blog richiede un sacco e una sporta di lavoro e diverse spese.. Sicuramente per chi produce contenuti, sono molto più comodi i social network.
Però secondo me vale ugualmente la pena di avere un blog, se i contenuti sono importanti per la tua vita professionale o personale – come lo sono nel mio caso, infatti devo grande parte della mia fortuna al blog.
Il blog è l’unico posto davvero tuo, dove nessuno può cancellare quello che scrivi, mentre sui social sei in balia di sconosciuti moderatori, algoritmi automatici o – ancora peggio – cretini delatori, come avviene spesso su facebook.
Se ci tieni, dunque, alle tue parole, vale sicuramente la pena di tenere un tuo blog, che deve rappresentare, come lo rappresenta per me, la «centrale» di tutto quello che scrivi, mentre sui social vai a diffondere i contenuti più importanti che si trovano sul blog tramite link.
Solo sui blog noi autori e voi lettori siamo liberi e immuni da condizionamenti commerciali. Ricordati che facebook ti fa vedere quello che interessa a lui, non quello che piace davvero a te. E così anche tutti gli altri social.
Non fare il tecnoleso, vale la pena sforzarsi per andarsi a cercare i contenuti più interessanti e questi li trovi per lo più nei blog, da seguire via mail o, ancora meglio, via feed rss, in sistema molto comodo e professionale per non perdersi nessun nuovo articolo dalle fonti che piú interessano (tra poco, sul blog la mia recensione di inoreader, un aggregatore molto bello tra i vari disponibili).
Compila questo modulo per iscriverti al blog di Tiziano Solignani, dove casi giuridici , e non solo, vengono trattati con un punto di vista unico nel web.
Medium é una piattaforma in cui si trovano ultimamente molti contenuti interessanti, una specie di realtà di giornalismo social su cui scrivono anche grandi firme o comunque persone che hanno cose rilevanti da trasmettere.
Naturalmente, piuttosto che installarti l’ennesima app, quella di Medium, é meglio, se utilizzi già, come ti consiglio, un aggregatore – io uso InoReader, stai sintonizzato perché tra poco ti farò una recensione completa, con anche un codice sconto – seguire ogni nuovo contenuto usando sempre la stessa, unica applicazione, l’aggregatore appunto, senza dover girare ogni volta tra svariate fonti diverse.
Per poter fare questo, bisogna che i post di Medium siano accessibili via feed, divisi ovviamente per tag o etichetta, altrimenti sono troppi e solo in minima parte interessanti.
Personalmente, ho cercato quelli con il tag «mindfulness» perché, come sai, a me interessa molto questa forma di meditazione.
Per seguire un tag su Medium, bisogna usare una funzione non documentata, cioè di cui il supporto di Medium non parla e che io stesso ho trovato solo dopo aver spulciato per bene il web.
Ho pensato così di mettertela a disposizione, risparmiandoti tempo e fatica per cercarla.
La sintassi é la seguente, mantenendo il mio esempio del tag mindfulness:
https://medium.com/feed/tag/mindfulness
Ovviamente, puoi usare qualsiasi altro tag, sempre a condizione che esista almeno un post etichettato con esso.
Dopo essere passato ad Android provenendo da iPhone, uno dei pochi svantaggi di una scelta di cui sono ad oggi molto soddisfatto riguarda le applicazioni, che nel mondo Android sono generalmente meno presenti e meno rifinite di quanto accada nell’ecosistema Apple, dove probabilmente gli sviluppatori sono più tutelati nei loro investimenti, in quanto gli utenti della mela sono più abituati a sborsare per usare applicazioni belle e funzionali.
Uno delle applicazioni che non riuscivo a «trovare» era un decente lettore di feed rss o atom che fosse compatibile con feedly, il server dove inserisco i feed che voglio seguire.
Ho spiegato in un altro post cosa sono i feed e perché sono, ancora oggi, il sistema migliore per seguire fonti di notizie e aggiornamenti su internet, sicuramente di gran lunga preferibile ai social network che sono molto più disorganizzati, confusionari e dove l’utente viene lasciato sostanzialmente in balia dei suoi gestori – è di questi giorni la notizia che gli amministratori di facebook stanno rivedendo i criteri per la scelta delle cose da mostrare agli utenti nella loro timeline.
Purtroppo, siamo rimasti in pochi ad usare i feed, le nuove generazioni non sanno nemmeno che cosa siano e trascorrono buona parte del tempo a scorrere timeline abbastanza curiose come quelle di instagram, snapchat o dentro a gruppi privati su whatsapp, che spesso, rispetto a contenuti di qualità come si possono trovare sul vero web, sono vere e proprie cianfrusaglie.
Polemiche a parte, finalmente ho trovato un client di feed che mi soddisfa e che quindi ho installato sia sul mio Note 8 che sul tablet.
Si tratta di FeedMe, che si può scaricare, se avete Android ovviamente, a questo link.
Di questo client, compatibile non solo con feedly ma anche con altri server di feed, mi ha colpito la pulizia dell’interfaccia grafica, la sua semplicità e intuitività, che mi ha fatto finalmente riscoprire fonti che con le applicazioni precedenti non riuscivo più a vedere e consultare.
Inoltre presenta una configurabilità piuttosto granulare da parte dell’utente.
Una cosa che non mi è piaciuta molto è il supporto ai podcast, dal momento che a mio giudizio ogni applicazione deve essere focalizzata su una e una sola cosa, e farla bene, ma ovviamente la disponibilità di queste funzioni non guasta.
La documentazione di sviluppo di FeedMe è disponibile su GitHub a questo indirizzo.
Una funzione piuttosto avanzata è quella dei filtri, che personalmente trovo abbastanza utile, dal momento che tra tutte le fonti che seguo ci sono sempre articoli di poco interesse, che puoi quindi «tagliare fuori» dall’elenco delle notizie in modo che non ti vengano nemmeno mostrate. Questa funzionalità, che feedly ad esempio implementa anche a livello di server (ma per configurarla bisogna collegarsi con un computer da scrivania), è descritta qui.
In conclusione, consiglio di nuovo a tutti di imparare ad usare i feed rss o atom per seguire i contenuti più interessanti che vengono pubblicati su internet, lasciando perdere i social network, che sono una trappola ben organizzata dai loro gestori per mostrarvi solo quello che vogliono loro, mentre dovete essere voi ad andarvi a cercare i contenuti che volete seguire davvero.
Se voleste, ad esempio, seguire anche questo blog via feed, l’indirizzo sarebbe questo.
Sapete già che il metodo di gran lunga migliore per seguire un sito, un blog, un autore o un gruppo di siti, solitamente compilati per argomento, è quello di usare i feed, come spiego meglio in questa guida.
Tra i vari servizi disponibili, per i feed, dopo la chiusura di google reader, per la quale Google non sarà mai abbastanza maledetta, ho scelto di usare feedly, di cui sono diventato già da qualche anno utente pro.
Feedly ha in questi giorni rilasciato una nuova funzionalità, le shared collection.
Praticamente, ogni utente pro, come me, può rendere pubbliche una o più categorie di argomenti tra quelle che ha definito all’interno del suo feedly, in modo da renderle disponibili e consultabili da chiunque altro, ad esempio tutte le fonti di notizie in materia di diritto, oppure salute, benessere, crescita personale, ecc..
Tra le mie svariate categorie, ad esempio, ne ho appunto una dedicata alle news giuridiche, dove ho riunito, nel corso degli anni, tutti quei siti, blog o altre fonti internet che, a mio modo di vedere, contenevano le notizie più interessanti in materia.
In sostanza, la mia shared collection «news giuridiche» è una selezione di fonti, da me curata, che per questi motivi potrebbe essere utile ad esempio a molti altri giuristi che vogliano leggere più o meno quotidianamente le varie novità del mondo del diritto.
Il valore della mia shared collection sta appunto nel lavoro di selezione da me svolto nel corso degli anni, tra le migliaia di siti che offrono notizie giuridiche, individuando quelli più seri, approfonditi, qualitativi, costanti e, perché no, sintetici.
Va notato che io, qui, ho selezionato solo le fonti, vi raccomando solo dei siti o web in generale, mentre non seleziono affatto le singole notizie. Se, ad esempio, approfitterete della mia shared collection «news giuridiche», riceverete tutte le notizie man mano pubblicate dai blog, web, siti che ne fanno parte.
Questo almeno sino al giorno in cui eventualmente decidessi di rimuovere una delle fonti, cosa che di solito faccio quando un blog smette di essere aggiornato o di presentare contenuti di qualità.
Ok, ma come fare a sottoscrivere una collezione?
Purtroppo, ancora non si può sottoscrivere una shared collection, come si poteva fare invece ai tempi del compianto google reader. Le collection di feedly funzionano, almeno per il momento, solo come «esposizione» delle fonti che un utente ha radunato sotto una determinata categoria: gli altri utenti possono spulciarle e decidere di aggiungere una o più singole fonti oppure tutte (pulsante verde «Add all»).
L’unico modo per poter fare agevolmente questo è usare feedly.
Se volete, dunque, approfittare delle mie shared collection, dovete iscrivervi a feedly, come spiego nella guida sopra richiamata, dopodiché vi dovrete nuovamente collegare a questa pagina, che rappresenta la mia home su feedly, dove compaiono tutte le categorie che ho deciso di rendere pubbliche – per il momento solo due, ma valuterò quali altre «aprire» a tutti.
A questo punto, consultate l’elenco delle mie shared collection, aprite quella che vi interessa e decidete se inserire una o più fonti al vostro feedly oppure se importarle tutte.
Oggi è un buon giorno per disintossicarsi – esattamente come lo sono tutti i giorni della vita.
Ma cosa vuol dire disintossicarsi?
Semplicemente, significa iniziare a dire «no» a tutta la merda che qualcuno ci vuole far mangiare, pensare, vivere, quindi entrare nel nostro stomaco, nella nostra testa o più in generale nella nostra vita.
Smettete di far decidere al Mulino bianco la vostra spesa e la vostra alimentazione. Mandate affanculo le autorità almeno finché sono costituite da un illegittimo sistema partitocratico che ha come unico scopo quello di rubare e arricchire raccontando demenziali menzogne a tutti.
Riprendete a leggere libri e rimettete al suo posto anche facebook.
Se avete un “amico” che posta solo stronzate, non siete obbligati a sorbirvelo, toglietelo: siete voi che vi costruite il vostro facebook, se seguite solo coglioni poi non vi potete lamentare.
Seguite i blog che vale la pena di seguire, tramite un aggregatore feed che ve li rende un flusso comodamente consultabile, e smettete di leggere Corriere, Repubblica e gli altri giornali che, pagati coi nostri soldi, fanno gli interessi di industriali privati come De Benedetti, Berlusconi, gli Agnelli o di altri soggetti meno identificabili.
Mandate affanculo la partita o il film in tv su Sky, vestitevi e andate su un prato con vostra moglie, marito o i vostri figli e restate lì anche a non fare un cazzo, con un filo d’erba in bocca, oppure giocate coi vostri figli, fatevi una passeggiata, conversate con i vostri cari dal vivo e non tramite facebook.
Buttate nel cesso tutte le ossessioni che il sistema ci martella addosso in continuazione: devi essere bello, magro, sempre lucido, sempre sul pezzo, intelligente, corretto, amante degli animali, buon genitore, non sessista, politicamente corretto nelle azioni e nel linguaggio, buon elettore, buono, caritatevole, devoto, fiducioso, rispettoso… Iniziate a essere voi stessi e a vivere con leggerezza, che è l’unica cosa veramente indispensabile per la nostra specie, e sarete ancora meglio di questo. Le volte che sbaglierete chiederete scusa e non sarà morto nessuno. E se per qualcuno le scuse non dovessero bastare lo dovrete mandare affanculo, senza passare dal via, perché noi non sano perfetti e solo un presuntuoso idiota può pretenderlo dagli altri e mai da se stesso.
Non vivete la vita di qualcun altro, come ha detto una persona straordinaria che, da quando è scomparsa, sentiamo tutti ancora di più dentro di noi. Iniziare ad usare la vostra testa, ricordatevi che siamo animali sociali e le relazioni sono importantissime per noi ma nel nostro paese c’è una persona valida su 50 o 100 in qualsiasi categoria: avvocati, commercialisti, funzionari pubblici, insegnanti, idraulici, elettricisti, personal trainer, assicuratori, poliziotti, scrittori, quel che vi pare. Imparate a capire quali sono le persone di cui vi potete fidare, che vi possono arricchire, quelle coltivatele per bene come la cosa rara che sono e mandate affanculo tutte le altre senza il minimo rimpianto.
Non date mai spiegazioni, che sono sempre inutili perché alle persone intelligenti non servono mentre gli idioti non le capiscono, ma preoccupatevi di capire qual è la vostra strada e di seguirla.
Imparare a dire «no», e a dire «basta»: che siano il vostro mantra per il 2014.
Oggi è un bel giorno per far morire il vostro vecchio modo di vivere, e per inghiottire finalmente la pillola rossa.
Perché usare i feed e non ad esempio i social network o i «preferiti»?
Perché, ad esempio, aggiungere un sito ai preferiti è un eccellente modo per dimenticarsene per sempre, mentre inserirlo tra quelli che si seguono nei social network significa nella maggior parte dei casi fare confusione e rischiare di perdersi molti contenuti.
Il modo migliore per seguire tutti i siti che ti interessano è, invece, usare un aggregatore di feed, che è un software e/o un servizio fornito tramite internet, come ad esempio feedly, col quale puoi raggruppare tutti i siti che vuoi seguire in un comodo elenco unitario, suddivisibile poi ulteriormente per categorie, argomenti, temi, settori di interesse e così via.
Immaginiamo che tu voglia seguire, in qualche modo, un centinaio di siti internet, come faccio io, perché sai che in ognuno di essi potrebbero essere pubblicate notizie di tuo interesse. Col metodo tradizionale, dovresti collegarti ad essi tutte le volte, oppure sperare di vederli le volte che apri, ad esempio, facebook.
La cosa è improponibile, ovviamente.
Usando invece i feed puoi fare in modo di leggere in un unico posto i titoli (e, spesso, una breve anteprima) di tutti gli articoli pubblicati su tutti i siti che aggiungi alla tua lista di «osservazione».
In questo modo puoi scorrere appunto i vari titoli, per vedere se c’è qualcosa che ti sembra degno di approfondimento, e leggere poi solo ciò che ti interessa davvero, da una selezione di fonti molto più ampia rispetto a quella che potresti materialmente consultare sito per sito.
Per questi motivi, registrare un blog tra i feed che si consultano ogni giorno significa avere la sicurezza di non perdere nessun nuovo articolo. Con gli aggregatori, infatti, ogni nuovo articolo rimane in evidenza finché non decidi tu di marcarlo come «letto», un po’ come le mail contenute nella tua casella di posta elettronica.
Quasi tutti i blog si possono seguire via feed, anche se spesso non è così ben evidenziato nella loro home page.
Ecco, ad esempio, il feed per seguire questo blog.
Come usare i feed: un tutorial passo passo.
Vediamo i passi necessari per iniziare a usare i feed rss.
Il metodo proposto è solo uno dei tanti possibili, va bene per iniziare poi ognuno può fare le variazioni che crede in base alle sue preferenze e ai dispositivi di cui dispone.
Questo metodo è basato sull’utilizzo di un account sul server di un fornitore di servizio di feed, come il già citato feedly, ma a stretto rigore non è necessario. Serve per poter avere una locazione centralizzata della propria lista di feed, da consultare da computer e periferiche diverse, quindi è sicuramente il metodo consigliato e comunque quello che uso io.
I passi da seguire sono questi.
Crea un account 1 su feedly. Farlo è del tutto gratuito e richiede pochi istanti.
A questo punto, installa sul tuo dispositivo (computer, telefonino, tablet, ecc) un programma per leggere i feed scegliendo tra i seguenti che sono a mio giudizio i più consigliati:
Apri l’applicazione appena installata e configura un account, inserendo le credenziali usate al momento di creare l’account con feedly.
Verifica che l’applicazione comunichi correttamente con il server di feedly.
Inizia ad aggiungere i feed rss che vuoi seguire. Ad esempio, il feed per seguire questo blog è https://blog.solignani.it/feed.
Ripeti i punti precedenti, tranne ovviamente la creazione dell’account su feedly, su ogni dispositivo in cui vuoi leggere i tuoi feed. Grazie alla sincronizzazione col server centrale di feedly in ogni dispositivo troverai le fonti di notizie che hai inserito negli altri. La sincronizzazione riguarderà inoltre gli articoli non letti, quelli contrassegnati come preferiti e così via.
Se incontri qualche problema, lasciami un commento qui sotto e vedremo di risolvere volta per volta.
Una precisazione importante. Non è necessario usare un software apposito per consultare feedly, si può fare anche tramite l’interfaccia web, collegandosi al sito ed autenticandosi. Magari, in un primo momento, si può iniziare anche così, poi in seguito si può passare da un software (client) apposito, che offre più funzionalità.
Usando un feed reader o aggregatore per seguire i blog interessanti si ha anche la possibilità di condividere facilmente i contenuti via mail o sui social network, oppure inviarli al proprio account evernote, ad omnifocus o altro gestore di cose da fare.
È un po’ come farsi il proprio «palinsesto» di contenuti interessati, basato sui propri gusti, che poi diventa la base per ulteriori azioni di condivisione, di svolgimento di attività, di spunto, ecc. ecc.
Sì, ma poi come posso aggiungere un sito alla raccolta di quelli che seguo?
Questa è la parte più gustosa dell’usare i feed per leggere le cose su internet.
Quando trovi un sito o un blog che ti interessa, bastano pochi clic per aggiungerlo all’elenco di quelli di cui non vuoi perderti i nuovi contenuti.
Ad ogni modo, se usi feedly, come io consiglio di fare, basta andare nella home, cliccare su aggiungi feed e poi incollare l’indirizzo del feed precedentemente copiato. Molti browser come Safari, Chrome o Firefox poi consentono di aggiungere direttamente i feed a feedly. Oppure ci sono apposite estensioni per il browser stesso.
Esiste inoltre un bookmarklet, che funziona sia sul computer desktop che sui dispositivi mobili, molto comodo:
Infine, se usi un programma come Readkit, Reeder o Mr Reader che si sincronizza con feedly puoi aggiungere il feed anche all’interno di uno di questi programmi, per poi ritrovarlo su tutti i dispositivi.
Si possono, per la verità, usare anche altri server, o anche non usare nessun server del tutto. Io preferisco avere un server centralizzato con tante diverse applicazioni (sul computer, sui dispositivi portatili) che vi fanno riferimento per avere sempre lo stesso elenco di feed sincronizzato. Tra i server, quello che mi sembra funzionare meglio è feedly. ?