Il femminismo é nato da una donna cui tirava il culo cucinare.
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Insegna ai tuoi figli.
Il femminismo insegna alle donne che gli uomini fanno cagare e, al tempo stesso, che le donne devono sperticarsi per essere come gli uomini.
É il tipico casino femminile: l’unica novità è che stavolta, anziché essere contro gli uomini, é contro le donne.
Il femminismo e l’omosessualismo sono come due coglioni che vanno sempre in giro assieme ?
/nIl femminismo é stata la prima ed unica
rivoluzione della storia fatta per prendere il potere da chi il potere ce l’aveva già.
Per questo, ha dato luogo ad un tipico casino femminile irrisolvibile (buco quantico) dal quale l’Occidente, e soprattutto le donne stesse, non si riprenderanno più.
Resta per fortuna il fatto che le donne sono la causa e la soluzione al tempo stesso di tutti i problemi.
Una delle cose meno comprensibili delle donne è la smaccata tendenza a obbedire alle regole, sentendosi in colpa ogni volta che non lo fanno, fossero anche banali convenzioni sociali, quando io, se una cosa non la condivido e non la ritengo sensata, non ho alcun problema a violarla senza un nemmeno remoto senso di colpa.
Una delle cose che limita a tutt’oggi ancora molto le donne è la dipendenza dal giudizio altrui, cosa che in noi maschi si presenta esattamente rovesciata, in forma di indipendenza da tale giudizio.
È per questo che il potere conduce ormai da decenni una guerra ai maschi, dal primo di essi, il Padre, a tutti gli altri, e persino al maschile, che può essere presente – o anche no – a prescindere dal sesso. Di «character assassination» ha parlato, a riguardo, persino Claudio Risé.
Volendo far confluire tutte le persone verso una identità sessuale neutra – che in fondo non rappresenta più una identità, ma, all’esatto contrario – di quella identità rappresenta la perdita, il potere vuole ottenere un popolo di persone docili e confuse, come tali bravi consumatori e fedeli elettori.
Ecco perché oggi c’è più che mai bisogno sia del maschile in generale che di noi maschi in particolare perché è con le nostre gambe che può viaggiare il maschile, per quanto una donna possa svilupparlo non potrà mai essere come quello di un maschio. Io stesso ho sviluppato molto il femminile per il mio lavoro di counselor, ma resto sempre un maschio (almeno dall’ultima volta che ho controllato ?).
Il maschilismo, come la femminilità, non sono mai tossici, l’unica cosa tossica, demenziale e criminale è il femminismo.
Il maschilismo in cui credo io è quello degli uomini che cercano di sviluppare quanto più possibile la loro forza fisica e spirituale, per poi metterla a disposizione e a servizio degli esseri più belli e preziosi: le donne.
Oggi il maschilismo è quanto di più necessario.
Viva le differenze con cui siamo stati creati e di cui siamo grati al Padre: sii un vero uomo, sii una vera donna.
In tempi di grave crisi, i giornaloni del pensiero unico hanno una sola preoccupazione, continuare a diffondere le cazzate del femminismo ?.
La mascolinità tossica non esiste, esula completamente da qualsiasi piano dell’esistenza, così come la femminilità non è mai tossica di per sé.
L’unica cosa gravemente tossica, e molto più per le donne che per gli uomini, è il femminismo.
La mascolinità tossica non esiste, esula completamente dal piano dell’esistenza.
Esiste purtroppo, da qualche decennio più forte, il suo inventore: il femminismo tossico, basato sull’odio più viscerale di alcune donne per le altre donne.
Non parlo a riguardo di femminilità tossica, perché la femminilità non è, ovviamente, mai tossica in sé.
Il femminismo é stata l’ennesima cazzata portata avanti dalle donne per vedere se saremmo stati così coglioni da andare loro dietro.
Purtroppo molti di noi l’hanno fatto, quindi mi piace pensare che la colpa, e la responsabilità di rimediare, diventando sempre più forti ed evoluti come maschi, sia nostra.
Ovviamente la confusione dei ruoli faceva e fa molto comodo ai veri governanti del mondo, quindi le femministe in questa battaglia sbagliatissima hanno goduto di alleanze di forza determinante.
Ora ne pagano più loro le conseguenze di noi, infatti.
La donna occidentale é convinta di essere quella che sta meglio di tutte le altre, per collocazione storica e geografica, ed è quella che sta di gran lunga peggio di tutte: smarrita, nevrotica, inquieta, confusa, infelice, spesso profondamente.