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Immissioni di fumi sgradevoli e nocivi: come ti puoi tutelare?

DOMANDA – ho problemi con i fumi della griglia del vicino che sono insopportabili e mi riempiono la casa non e condominio ma e la casa vicino alla mia anche se abbiamo un cortile interno in comune ho detto a questa persona e lui ha detto che si rende conto che tutto quel fumo nero si dirige verso le mie finestre eppure fa finta di niente come posso agire?

— RISPOSTA – Ne ho parlato ormai centinaia di volte sul blog, se vuoi puoi fare una ricerca nei vecchi post per sincerartene.

Il primo passo per trattare un problema di questo genere è quello di far confezionare e spedire da un avvocato una diffida in cui si chiede la cessazione dei comportamenti illeciti e dannosi.

Dopodiché bisogna valutare in base all’esito ottenuto.

Sono problemi di vicinato vecchi come il mondo, di cui si occupavano, oltre venti secoli fa, i giuristi romani, nostri antichi padri. Come sempre, non esistono soluzioni magiche, ma ci sono dei metodi che si possono mettere in pratica per trattare il problema e la situazione.

Se vuoi approfondire ulteriormente la questione, o incaricarmi già di fare la diffida, chiama ora lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente.

Puoi anche acquistare online direttamente da qui: in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

Naturalmente, se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è qui, a Vignola, provincia di Modena, in Emilia – questo primo appuntamento potrà tranquillamente avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o persino tramite telefono, se lo preferisci; ormai più della metà dei miei appuntamenti quotidiani sono videocall.

Guarda questo video per sapere meglio come funzionerebbe il lavoro con me.

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Ti lascio adesso alcuni consigli e indicazioni finali che, a prescindere dal problema di oggi, ti possono sempre essere utili.

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Esalazioni costanti di odori e fumo: che si può fare?

abito al primo piano di un condominio. Nell’appartamento sopra a me fumano in continuazione la sigaretta elettronica. Il cattivo odore penetra attraverso le pareti (intercapedine)
anche con finestre chiuse ed è insopportabile e molto molesto. Cosa posso fare, anche tecnicamente? Ho già isolato tutti i cassonetti.

Dal punto di vista tecnico, non sono il professionista giusto per aiutarti: devi sentire da un tecnico che si occupa di edilizia, cioè un geometra, un ingegnere civile o un architetto. Magari ci sono anche delle aziende private che sono specializzate in isolamento da odori, ma immagino che sarà eventualmente il tecnico a indicartene una.

Dal punto di vista legale, quello di mia competenza, posso confermarti che si tratta di un caso di immissioni, per maggiori approfondimenti sulle quali ti rimando alla apposita scheda.

Se le immissioni, prevede la legge, superano la normale tollerabilità, come in questo caso sembra, allora ci si può opporre.

Il primo passo per trattare un problema di questo genere è sempre l’invio di una diffida tramite avvocato, sulla quale pure rimando alla scheda pubblicata sul blog.

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Non ho soldi per un avvocato: come faccio?

Il mio dirimpettaio si rifiuta di alzare la canna fumaria, ho tollerato x circa 8 inverni x il quieto vivere adesso non ce la faccio piu’,.Sono asmatica e il cattivo odore che emana il termocamino,mi entra il fumo in casa. la prego mi aiuti a risolvere questa situazione.Mi sono recata alla asl di competenza, mi hanno fatto fare mille giri, risultato non e’competenza loro.SI rivolga ai vigili di Pisoniano,e anche questo se ne lava le mani, dicendomi che mi ci vuole un avvocato.Ma io non ho disponibilita’ economica.Cosa devo fare?

Il problema è che ti serve un avvocato, ma non hai i soldi per pagarlo.

A questo riguardo si possono fare queste osservazioni e dare questi spunti.

Innanzitutto, il primo passo per trattare un problema di questo genere consiste nell’invio di una diffida che, ad esempio, oggigiorno da noi costa 100€ oltre accessori di legge, in totale circa 126€. Altri avvocati potrebbero chiedere di più, altri di meno, ma comunque l’idea del costo è questa.

Se è vero che non si tratta di un importo alto, è anche vero che la diffida non è necessariamente risolutiva, ma è solo un primo passo, che tanto può essere utile quanto essere l’inizio di un percorso e di un lavoro più lungo. Ovviamente, se il lavoro diventa più lungo, l’avvocato dovrà essere compensato anche per tutte le altre cose che andrà a fare, con la conseguenza che i costi lieviterebbero.

Qui puoi se credi fare un tentativo e vedere che cosa succede.

Altri sistemi purtroppo non sembrano essere molto praticabili.

Il compenso a percentuale in un caso del genere è escluso in radice, visto che chiediamo semplicemente di fare delle opere e non un risarcimento del danno, che sarebbe comunque difficile da ottenere, con la conseguenza che, data l’alea, nessun legale accetterebbe un compenso a percentuale basato su quello.

Il patrocinio a spese dello Stato potrebbe essere più utile, ma solo nel momento in cui la cosa dovesse essere versata in una causa, perché nel nostro Paese il gratuito patrocinio vale solo per le cause e non per le attività stragiudiziali.

La vera soluzione per queste situazioni è quella di avere una polizza di tutela legale, cosa che io predico come necessaria da oltre dieci anni, ma che purtroppo in Italia non si è ancora affermata. Ovviamente nel tuo caso non puoi rimediare stipulandone una adesso, essendo una assicurazione avresti dovuto averla prima dell’insorgenza del problema (non puoi fare una polizza infortuni dopo essere caduto dalle scale…).

All’estero esistono enti – fondazioni, associazioni – finanziate con denaro pubblico o lasciti privati con il compito di fornire assistenza legale a coloro che sono privi di mezzi adeguati, di cui parla ad esempio John Grisham nel suo libro «I segreti di Gray Mountain» (lo «studio» per cui lavora Samantha, la protagonista, è la Mountain Legal Aid Clinic), ma in Italia, che io sappia, non esistono enti del genere.

Forse puoi provare a sentire dai servizi sociali se sono in grado di darti un aiuto.