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riflessioni

Fallimentare: il vecchio libro dell’Università.

Fallimentare: il vecchio libro dell’Università.

A volte, ho bisogno di riprendere fuori i libri dell’Università, quasi 30 anni fa ormai, per alcune cose che devo approfondire per gli atti che scrivo nella professione.

Questo libro, poi, era vecchio già allora, ma il professore non voleva sentire ragioni, dovevamo studiare su questo.

Tra l’altro era fuori catalogo, non si poteva ordinare da nessuna parte. Ricordo che ebbi la fortuna di trovarne una copia presso una libreria di testi usati di Bologna, mi pare si chiamasse Tinarelli, non so se esiste ancora.

Aveva qualche evidenziazione molto scarsa, ma era utilizzabile.

Purtroppo, all’epoca feci l’errore di sostenere questo esame prima di quello di procedura civile e così diverse cose purtroppo mi
sfuggirono, sarebbe stato preferibile fare l’inverso.

Ad ogni modo l’esame andò bene, presi 30, insieme ad una mia amica che adesso fa la dirigente nella pubblica amministrazione.

Incredibile quante cose ti può fare venire in mente un vecchio libro.

Tra l’altro ho risolto anche il problema per cui l’avevo preso in mano, cioè controllare se per le azioni immobiliari nel concordato preventivo si applica o meno l’art. 24 della legge fallimentare, con conseguente competenza funzionale, e inderogabile, del tribunale fallimentare: non si applica.

Un avvocato conosce appena il 5% del diritto: il resto della sua professionalità consiste nel sapere sempre dove andare a cercare la parte che gli manca.

Buono a sapersi, perché devo mandare via un atto di citazione in questi giorni.

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pillole

Quando finirà la pandefuffa, compilerò un l …

Quando finirà la pandefuffa, compilerò un libro in cui racconterò tutti i posti in cui ho messo la faccia durante quegli anni

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libri

Nomadland: bellissimo il film, ancor meglio il libro.

Ieri ho visto Nomadland e devo dire che – nonostante gli oscar, premi ormai per lo più assegnati ad minchiam – é davvero meraviglioso.

Mi è piaciuto talmente tanto che sono andato subito a recuperare il libro, di cui sono in corso di lettura, come ormai avranno visto gli amici che mi seguono sui social, dove condivido sempre i passaggi che mi colpiscono di più di tutto quello che leggo.

Il libro, della giornalista Jessica Bruder, é molto più virato sulla denuncia sociale, mentre la pellicola, per ovvie ragioni, contiene anche in buona parte il tema del viaggio e della libertà.

Tutto parte dalla situazione di alcune persone che, negli Stati Uniti, pur dopo aver lavorato una vita, perdono il lavoro, a volte anche la casa – come accaduto agli abitanti di Empire, che lavoravano tutti per la stessa azienda / mamma che poi ha chiuso lo stabilimento a seguito della crisi dell’edilizia – e che si ritrovano a vivere in un «mezzo ricreativo» (RV), cioè un van o un camper, diventando vandwelling, appunti abitanti di van.

La libertà sta nel non avere più affitti, utenze e altro da pagare, ma solo carburante e costo, a volte, di campeggio o parcheggio. Queste persone continuano a lavorare, svolgendo mansioni umili, abitando nel loro mezzo e spostandosi all’occorrenza o lungo la stagionalità, esattamente come i lavoratori di un secolo fa in America, anche se con mezzi diversi, come ci racconta il celebre «Furore» di Steinbeck.

Come sempre da una grande sfortuna nascono delle opportunità, fatte di più leggerezza di vita, più libertà, più solidarietà tra persone che vivono in questa condizione, che in parte é sicuramente anche una scelta.

Ti consiglio di vedere il film appena puoi, ma di leggere anche il libro che é scritto benissimo, in maniera scorrevole e fa riflettere su tante cose.

Clicca qui per il libro.

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pillole

«Ci sono strane amicizie: i due amici voglion …

/n«Ci sono strane amicizie: i due amici vogliono quasi divorarsi l’un l’altro, e vivono cosí tutta la vita, ma intanto non possono separarsi. Separarsi anzi non è possibile in nessuna maniera: l’amico che si mettesse a fare i capricci e spezzasse il legame sarebbe il primo ad ammalarsi e magari a morirne, se ciò accadesse.»

Fëdor Dostoevskij – I demoni

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pillole

«quel bacio fu l’ultimo ed è ancora qui sulla …

/n«quel bacio fu l’ultimo ed è ancora qui sulla mia fronte»

Alexandre Dumas – Il conte di Montecristo

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pillole

«L’amico ed io non possiamo patire la luna: a …

«L’amico ed io non possiamo patire la luna: al suo lume escono i morti sfigurati dalle tombe, particolarmente donne avvolte in bianchi sudari, l’aria si colma d’ombre verdognole e talvolta s’affumica d’un giallo sinistro, tutto c’è da temere, ogni erbetta ogni fronda ogni animale, una notte di luna.

E quel che è peggio, essa ci costringe a rotolarci mugolando e latrando nei posti umidi, nei braghi dietro ai pagliai; guai allora se un nostro simile ci si parasse davanti! Con cieca furia lo
sbraneremmo, ammenoché egli non ci pungesse, più ratto di noi, con uno spillo. E, anche in questo caso, rimaniamo tutta la notte, e poi tutto il giorno, storditi e torpidi, come uscissimo da un incubo infamante. Insomma l’amico ed io non possiamo patire la luna.»

Tommaso Landolfi – Le più belle pagine. Scelte da Italo Calvino

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pillole

Il prestito digitale, una grande opportunità …

Il prestito digitale, una grande opportunità per leggere specialmente durante i lockdown o le restrizioni alle biblioteche

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La più misteriosa capitale della letteratura …

La più misteriosa capitale della letteratura

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pillole

Oggi ti propongo una frizzante recensione di …

Oggi ti propongo una frizzante recensione di un bellissimo libro dalla nostra bravissima super-Giorgia.

Vieni per il clima, resta per le gemelle – come dico sempre ?

Trovarsi nel bel mezzo di una sofferenza -di qualsiasi tipo, tutte hanno la propria dignita?- 9 volte su 10 -se non sempre- equivale a convincersi di non poterne uscire e di morirci o, quantomeno, di stagnarci dentro, proprio sguazzandoci. Comodo, spesso, rectius, SEMPRE. Ebbene, e? pure questa una scelta, legittima e insindacabile. Gia? aprirsi, magari
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diritto

Da legaleso ad avvocato strategico: be smart!

Giovedì mattina mi son svegliato e non ho trovato l’invasor…

Bensì uno che, di notte, mi aveva comprato – e pagato – un ricorso per cassazione che scadeva ieri, lunedì.

leoneLa gazzella e il leone che corrono in Africa, all’avvocato che ha in Europa un e-commerce di servizi legali, insomma, gli fanno una ricca sega.

Penso a quello che avrebbe fatto il classico legaleso: restituito il bonifico, scritto un whatsapp al cliente «mi dispiace, ma é troppo tardi, doveva venire prima», screenshottato il messaggio e pubblicato sui vari gruppi di avvocati su facebook, per fare vedere quanto era stato bravo a blastare il cliente.

Invece le mie DAT sono queste: se un giorno mi vedeste restituire un bonifico, fate subito istanza per nominarmi un amministratore di sostegno.

Mi sono messo, ho raccolto tutti i documenti, li ho studiati e ho scritto il ricorso. Domenica mattina mi sono alzato alla sei per scrivere. Ieri sera tardi ho notificato.

In tutto questo c’è anche un altro concetto molto importante, anzi fondamentale, per tutti coloro che lavorano in proprio: il posizionamento (nella mente dei clienti).

Vuoi quanto più posizionamento possibile, quindi non devi MAI, MAI e poi MAI – mai significa anche quando avresti ragione – rivoltarti contro una persona che si è affidata a te per la tua classe di servizi, altrimenti caghi sul tuo posizionamento.

Te lo ripeto: se fai questo caghi sul tuo posizionamento e stai martellando sui chiodi che chiudono la bara del tuo studio legale – requiescat in pace.

Se proprio non riesci a servirla, DEVI trovarle una strada, devi aiutarla, devi darle una soluzione: altrimenti la prossima volta che avrà un problema di tua «competenza» non penserà più a te e il tuo studio finirà dimenticato…

Coltiva il tuo posizionamento e difendilo a ogni costo perché è centrale per la prosperità del tuo studio.

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