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Minacce sul luogo di lavoro: cosa fare?

L’altro giorno durante il mio turno dei bimbi insieme al genitore hanno rubato alcuni dolci ,ed è stato fatto davanti ai miei occhi.
Al momento del pagamento questa merce messa nella tasca del giubbotto non mi è stata passata in cassa.
C’era con me anche il mio superiore, e abbiamo cercato di tenere d’occhio la situazione.
Dopo un po il padre mi paga la spesa (non la merce rubata ) saluta ,lascia i bambini in negozio e si dà il.cambio con la madre ,rifanno il giro del negozio ,tentano i bambini di prendere altra merce (non riuscendo probabilmente) e la madre viene in cassa a pagare 2 cose che aveva preso ,quando mi dice con aria strafottente questo lo.hanno già pagato indicando la merci che i bambini avevano in braccio ,le.chiedo di parlarle ,dicendo che una delle bambine innavvertitamente ha preso dei dolci,morale della favola ora la signora vuole denunciare me,e mi minaccia mentre lavoro ,può farlo ?

Ti consiglierei di far scrivere una diffida ad un avvocato a questa persona in cui le si intima di cessare questi comportamenti, sotto pena, in difetto di iniziative anche giudiziarie nei suoi confronti.

È importante, nel fare questo, che tu ti coordini con il tuo datore di lavoro.

Puoi provare a parlare tu con il tuo datore di lavoro oppure puoi chiedere all’avvocato cui rivolgerai di stabilire questo contatto e fare questo confronto sul punto.

Se vuoi incaricare me di fare questo lavoro, chiama ora lo studio al numero **059 761926** e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente; puoi anche acquistare da [qui](https://blog.solignani.it/assistenza-legale/consulenza/): in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

Se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è [qui](https://goo.gl/maps/sS4isyhSuYDnP3Nz5), a Vignola, provincia di Modena, in Emilia – questo primo appuntamento potrà tranquillamente avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o anche tramite telefono, se lo preferisci. Ormai più della metà dei miei appuntamenti sono videocall.

Guarda questo (https://youtu.be/ksoPba2DM1A) per sapere meglio come funzionerebbe il lavoro con me.

Ti lascio alcuni consigli finali che, a prescindere dal problema di oggi, ti possono sempre essere utili:

– 👋 entra comunque oggi stesso nelle community degli avvocati dal volto umano: su [telegram](https://t.me/avvocatidalvoltoumano) e su (https://bit.ly/3RT11JG) e (https://bit.ly/3YsE5Dx);

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Offese su playstation network: come procedere?

venerdì sera mi è stato rivolto un messaggio su playstation network da un utente tedesco, il contenuto offende la mia persona e pesantemente la mia famiglia. Ho segnalato il contenuto a sony che non ha preso alcun provvedimento, se non quello di bagnare il mio di profilo. Vorrei capire se posso fare qualcosa, vorrei querelare questo utente e chiedere i danni. Sono in possesso delle immagini che documentano quanto ricevuto

Una querela o un’altra iniziativa legale, anche in ambito civile, si può sicuramente valutare, ovviamente prima di procedere bisogna – ti stupirà molto, ma è così – esaminare accuratamente il testo del messaggio in questione per vedere quali sono i profili di illecito ravvisabili in esso.

«Bagnare il mio profilo» non so cosa significhi, forse hai commesso un errore di digitazione?

Il problema, comunque, in questi casi, è sempre la individuazione del responsabile, che è indispensabile per poter procedere efficacemente. Da quello che scrivi non si capisce se ci sono già abbastanza elementi adesso per poterlo verificare o se, invece, speri che siano le autorità a farlo una volta adottata un’iniziativa nei confronti del responsabile.

Ci sono, insomma, diversi aspetti da chiarire.

Ti consiglierei di acquistare una consulenza in cui approfondire insieme la situazione e vedere se e come può valer la pena procedere.

Se vuoi procedere chiama lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente.

Puoi anche acquistare on line direttamente da https://blog.solignani.it/assistenza-legale/consulenza/“>qui: in questo secondo caso, sarà lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso. Aprendo questo link, senza obbligo di acquisto, puoi anche visualizzare il costo.

Naturalmente, se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è a Vignola, provincia di Modena, in Emilia, questo primo appuntamento potrà avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o anche tramite telefono, se lo preferisci. Per inviarmi i documenti, potrai usare questa semplice https://blog.solignani.it/info/strumenti-di-comunicazione/invio-files-e-documenti/“>guida.

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«Vuoi che ti spacco la faccia?»: è una minaccia?

Da un po’ di mesi non parlo più con una mia ex amica spagnola e il suo compagno argentino per via del loro comportamento maleducato ed irrispettoso nei miei confronti. Dopo i risultati calcistici delle nazionali argentina e spagnola, ho inviato al suo account Facebook questo messaggio: “Cile-Argentina 4-2 e Italia-Spagna 2-0”. Come vede nulla di particolarmente offensivo. Dopo qualche giorno ho ricevuto, sempre su facebook, una risposta da parte dell’account di lei, la cui traduzione in italiano è la seguente: “Hey, la (parola volgare indicante l’organo genitale femminile) di tua madre! Vuoi che venga in Italia e ti spacchi per bene la faccia?” (Credo che l’abbia scritto lui utilizzando il profilo di lei). Secondo Lei ci sono gli estremi per sporgere denuncia per minacce? In caso affermativo cosa rischia la mia ex amica? Il fatto che sia residente in Spagna e non in Italia cambia qualcosa?

È un caso un po’ di confine.

Potrebbe essere un reato, quindi una minaccia e una offesa, ma anche una frase di circostanza, il classico sfottò, che ci sta quando ci si prende un po’ in giro tra tifosi di squadre calcistiche diverse.

Dal punto di vista territoriale, il reato potrebbe essere, se esistente, perseguibile anche in Italia ai sensi dell’art. 6 del codice penale.

Prima ancora di questo, però, bisogna valutare se è il caso di occupare le risorse della giustizia penale per fatti di questo genere.

Forse può essere preferibile magari spedire prima una diffida stragiudiziale tramite un avvocato e poi valutare la situazione.

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Posso querelare un ex datore che mi ha offeso in pubblico?

come lavoro sono una promoter , le voglio raccontare il mio problema io il giorno 20 e 21 giugno ho lavorato in un C commerciale carrefour x una promozione e successo che sono stata buttata fuori senza una motivazione davanti alla gente dal responsabile di sicurezza offedendomi davanti alle persone publicamente , ho lavorato tutta la giornata di venerdi tranquilamente poi sabato fino alle 13 quando mi sono recata verso la guardia x consegnare il pass d mi si e avvicinato e mi ha deto che voleva parlare con me ,io nn mi sono rifiutata gli ho detto che verso le16 quando sarei rientrata x il lavoro avremo parlato lui con toni alti mi ha detto che io alle 16 nn potevo mettere piu piede in nel punto vendita e lui mi ha ripetuto piu volte sempre con toni alti e ero radiata a quel punto sono svenuta e sono stata socc dall a gente che stava li ora gli voglio fare una querela perche lui mi ha offesa publicamente tutto questo in assenza del direttore

Può darsi che il reato ci sia, anche se bisognerebbe approfondire maggiormente l’accaduto in tutti i suoi dettagli.

Al di là dell’esistenza del reato, però, devi valutare la disponibilità di prove a tuo favore: ad esempio, ci sono dei testimoni che possono essere sentiti circa il fatto?

Oltre a questo, e quand’anche tu avessi adeguate prove a tuo favore, devi valutare la convenienza di un’iniziativa come questa, facendo una adeguata considerazione dei costi benefici.

Nel fare questo, tieni presente che una denuncia di questo genere, soprattutto in ragione della necessità di corredarla di un adeguato apparato probatorio, è altamente sconsigliabile sia confezionata e portata avanti solo da te, mentre invece sarebbe assolutamente preferibile che tu ti facessi affiancare da un avvocato, cosa che comporta un costo di non certo recupero in seguito anche in caso di condanna della controparte.

Ti invito per il resto a leggere la nostra scheda in materia di denuncia querela.

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Se mi querelano per minacce come faccio a sapere che reato è e quando va in prescrizione?

sono stato querelato da mio cognato dicendo che ho effettuato numerose telefonate di minaccia (io non ho un telefono di casa). il reato è stato commesso a luglio 2009. volevo sapere che reato è di quale articolo si riferisce tale reato? e qual’è la prescrizione?

Sia per la qualificazione del reato che per la prescrizione è assolutamente indispensabile vedere il testo della denuncia che è stata redatta, perché le condotte o comportamenti evidenziati solitamente possono ricadere nell’ambito di più disposizioni del codice penale o della legislazione criminale in generale ed occorre valutare con attenzione qual è appunto il reato che si può ritenere esser stato commesso.

Soprattutto, se vuoi risolvere questo problema, queste informazioni sono abbastanza inutili per te, ti consiglierei di incaricare al più presto un bravo avvocato e vedere se la cosa può essere sistemata bonariamente con un chiarimento o magari un accordo, sempre che sia praticabile, sino a che il procedimento si trova nelle fasi preliminari.

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quando si raggiunge un accordo per la non presentazione di una denuncia ma una parte la viola

Qualche mese fa ho subito una aggressione da parte di una persona che poi sono diventate 3.. in breve un signore di 50 anni mi ha aggredito in un complesso condominiale io mi sono difeso e ho avuto la meglio sul signore.. che poi è arrivato il figlio e un terzo che in poco tempo mi hanno circondato e preso a calci e pugni…io dopo essermi liberato sono scapatto in un portone del complesso, trovando la salvezza perche i signori hanno preso una sbarra di ferro e gridando ad alta voce di uccidermi (ho 2 testimoni)…io ho chiamato la polizia ma dopo tutto questo sono riuscito a fuggire dal complesso,dopo 2 giorni abbiamo chiarito e verbalmente eravamo rimasti che nessuno faceva querela. per motivi di non metterci in situzioni di tribunale.. ma prima della scadenza dei 3 mesi mi hanno denunciato i signori per aggressione e minaccie..cioè una beffa vera è propia…ho anche 2 testimoni che hanno visto tutta la scena di quando mi hanno braccato con la sbarra di ferro… A cosa andrei incontro?

Avreste dovuto formalizzare almeno per iscritto la rinuncia a presentare denuncia in un apposito accordo transattivo. Adesso per te, che non puoi più presentare denuncia (salvo verificare se il fatto non possa essere ritenuto inquadrabile in un reato perseguibile d’ufficio, nel qual caso rientreresti nei termini) non puoi fare altro che difenderti dalle accuse che ti saranno state mosse.

Al riguardo, ti consiglierei di non sottovalutare la situazione e di incaricare al più presto un legale con il quale, oltre a concordare la strategia difensiva migliore, si potranno acquisire apposite indagini difensive che, per esperienza, in casi come questi possono essere fondamentali per la difesa.