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Comune e strade non carrabili: ha l’obbligo di asfaltarle?

Strada comunale non carrabile: deve intervenire il Comune? Un cittadino residente e titolare di concessione edilizia di un immobile ad uso residenziale in zona agricola, ha diffidato il Comune affinchè intervenga per rendere carrabile l’unica strada pubblica comunale che gli permetta di uscire dalla propria proprietà. Effettivamente la strada risulta da piano regolatore ma in tutti questi anni non è mai stata oggetto di interventi e/o di manutenzione straordinaria. Inoltre, si lamenta la condizione che a tutt’oggi l’unico modo per uscire dalla propria proprietò è quello di attraversare (illegalmente) il letto di un torrente. Vi chiedo se effettivamente il Comune ha l’obbligo di intervenire? Infine, sapete indicarmi se esistono delle sentenze in materia?

La prima cosa da fare è verificare, con estrema cura, attenzione e con il necessario grado di approfondimento, la effettiva natura giuridica della strada.

In materia di strade, infatti, la possibile classificazione è estremamente variegata e la sussunzione di una strada in una piuttosto che in un’altra categoria determina conseguenze rilevanti a livello giuridico.

Inoltre, classificare una strada non è quasi mai un’operazione facile o da dare per scontata, quindi occorre verificare che si tratti effettivamente di una strada comunale in senso proprio o non, invece, di un altro tipo di strada, potrebbe benissimo essere ad esempio una strada vicinale su cui insiste un uso pubblico, che in realtà è una strada privata su cui si sovrappongono posizioni di rilevanza pubblica.

Una volta determinata, con il massimo grado di precisione possibile, la probabilmente classificazione della strada, occorre, ulteriormente, studiare la situazione in cui la strada insiste e ciò sia dal punto di vista dello stato dei luoghi sia da quello della documentazione, a partire, ad esempio, dai rogiti di acquisto, che potrebbero contenere preziosi elementi a riguardo.

La situazione dei luoghi può essere rilevante per eventuali ipotesi di interclusioni, che ulteriormente potrebbero essere rilevanti per, sempre eventuali, costituzioni di servitù coattive di passaggio.

Avete fatto bene a diffidare il Comune, intanto, ad intervenire, state il probabile coinvolgimento dell’ente territoriale, se tuttavia tale iniziativa non è stata risolutiva, è richiesto un approfondimento ben maggiore.

Se credete, valutate l’acquisto di una consulenza per iniziare questo lavoro di approfondimento.

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È possibile asfaltare liberamente una strada privata?

ho trovato il blog cercando “norme su pavimentazione/asfaltatura” di strada privata, quale credo sia quella sulla quale sono frontista, in quanto proprietaria di una casa proprio lungo il primo tratto della stessa. Non abbiamo costituito un consorzio ma siamo pervenuti ad unanime accordo per provvedere ad asfaltare la suddetta strada. Ora è sorto il problema se sia o no lecito ricoprire di asfalto la strada. Parrebbe che ciò si vietato da norme che io non conosco e non riesco a rintracciare. Può aiutarmi? In sintesi la domanda è: quale norma, se esiste, vieta che si asfalti una strada privata? Può essere un’ordinanza comunale? Siamo nel comune di Arzachena.

Confermo che se c’è l’unanimità del consenso non c’è bisogno di costituire alcun consorzio, cosa che potrebbe servire solamente a determinare la compartecipazione del comune alle spese, ma che a mio giudizio non sarebbe conveniente per svariati motivi, né soprattutto di andare ad indagare, cosa ancora più complicata, sulla natura giuridica della strada.

Per quanto riguarda la possibilità di stendere un manto di asfalto sulla strada, ciò potrebbe avere rilevanza sotto il profilo urbanistico ed ambientale.

Anche per questo tipo di opera, probabilmente, infatti è comunque necessario ottenere un’autorizzazione da parte dell’autorità.

Il mio consiglio sarebbe quello di provare a sentire presso l’ufficio tecnico del comune di Arzachena, con l’assistenza di un tecnico (geometra, architetto, ingegnere civile) che comunque poi vi servirà per la pratica urbanistica e/o la gestione dei lavori.

Se vuoi approfondire ulteriormente, puoi valutare di acquistare una consulenza. Ti raccomando, con l’occasione, di iscriverti alla newsletter del blog, o, se non ti piace la mail, al gruppo Telegram, in modo da non perderti importanti e utili aggiornamenti quotidiani.

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Che fare se un frontista fa lavori sulla strada che rendono più difficile il passaggio?

Sono proprietaria di una villetta in campagna il cui viale di accesso è sterrato ed in comune con altri privati che da lì accedono ai propri terreni e abitazioni. Una parte di questo viale è limitata ad entrambi i lati da muri di proprietà privata, il cui proprietario ha anch’egli diritto di passaggio. Recentemente ha tinteggiato i muri e, nel fare ciò, ha allontanato dal muro le erbacce e le pietre che, in questo modo, hanno formato un piccolo cordolo che visibilmente e fattualmente riduce la larghezza del viale e costringendomi a sobbalzi con l’auto tutte le volte che attraverso il viale. mi chiedo se la pulizia e la manutenzione, in questo, ma in generale spetta al proprietario dei muri o a tutti coloro che hanno il diritto di passaggio.

La prima cosa da fare è chiarire l’esatta natura giuridica della strada, che tu stessa non riferisci correttamente. Non si capisce infatti se si tratti di una strada oggetto di proprietà comune a tutti i frontisti o comunque abitanti della zona interessata, oppure di una strada di proprietà di un solo soggetto sulla quale gli altri hanno solo un diritto di passaggio.

Il quadro, peraltro, vista la situazione, sempre per come la descrivi, relativa ad un gruppo di abitazioni site in campagna, potrebbe essere ulteriormente complicato. Infatti, in casi come questi non è raro che le strade abbiano natura vicinale. Le strade vicinali, di cui mi sono occupato molte volte, anche recentemente, sono strade oggetto di proprietà privata in comunione tra i frontisti, ma sulla stessa è «spalmato» un diritto di passaggio non a vantaggio di una persona determinata, ma della collettività in generale, cioè un uso pubblico. Ciò comporta che nella loro manutenzione possa, ed in alcuni casi anche debba, metter becco il Comune nel cui territorio si trova la strada.

Le strade vicinali sono, in base ad una legge molto risalente, censite in un apposito elenco tenuto dal Comune di riferimento, per cui suggerirei di vedere innanzitutto, presso l’ufficio tecnico o quello della viabilità, se la strada in questione vi fosse ricompresa o meno. Per gli altri profili, invece, occorre consultare i titoli di acquisto e chiarire bene la condizione giuridica della strada.

Una volta accertato lo stato in diritto della via, si può capire come muoversi nella maniera più corretta per eliminare il problema.