Quelli che scrivono nei social sono nati cretini ma si sentono
intelligenti: occorre tuttavia rispettare la loro scelta d’identità
cerebrale.
Se non facciamo questo é intelligentismo, cioè discriminazione in base
alla realtà fattuale per cui ogni persona dispone di gradi e tipi
diversi di intelligenza.
L’unica forma possibile di rispetto é far finta, quando dicono una
cazzata, che sia una cosa brillante, cercando di considerarla come
tale e profondendosi in commenti di ammirazione, come «sacrosanto»,
«giustissimo» e, soprattutto, «vorrei avere io il tuo coraggio».
Di anche tu no all’intelligentismo: se possiamo fare finta che maschi
e femmine siano uguali per evitare il sessismo, possiamo anche
considerare uguali un cretino e un genio ?
Conclusioni
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