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Amministratore di condominio che paga opere non autorizzate: che fare?

DOMANDA – -Giugno 2022: delibera di opere straordinarie: appalto in base al capitolato. Non viene istituito l’apposito fondo -Luglio/sett. 2022: svolgimento dei lavori: la ditta preventiva e fattura extra costi di un’opera prevista (in violazione del capitolato che esclude in assoluto extra costi per opere previste) e una variante in corso d’opera (in violazione del capitolato che prevede l’autorizzazione in forma scritta del committente). L’amministratore decide in autonomia: autorizza e paga parte di questi extra costi. -Settembre 2022 – assemblea ordinaria: l’amm non dice nulla di tutto ciò. -Settembre 22/maggio 23 – l’amm. salda gli extra costi. -Settembre 2023 – assemblea ordinaria: l’amm. sottopone il consuntivo straordinarie. L’assemblea constesta gli extra costi, non approva il consuntivo e chiede all’amm. di farsi rimborsare quanto da lui pagato, in violazione del capitolato, in assenza di delibere autorizzative. Non pare intenzionato a farlo. Che fare? Grazie!

— RISPOSTA – Il primo passo per trattare una situazione di questo genere è sempre l’invio di una diffida in cui i condomini richiedono all’amministratore di farsi restituire, o restituire in proprio, in caso di impossibilità, le somme che ha pagato in violazione delle disposizioni di legge in materia.

Per far fare questa diffida ad un avvocato, vi conviene, come condominio, nominare subito un nuovo amministratore che sia disposto a rappresentarvi anche in questa posizione nei confronti del vecchio, o, se non fosse possibile, nominare un vostro rappresentante che intrattenga i rapporti con l’avvocato.

Se vuoi approfondire ulteriormente la questione, o incaricarmi già di fare la diffida, chiama ora lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente.

Puoi anche acquistare online direttamente da qui: in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

Naturalmente, se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è qui, a Vignola, provincia di Modena, in Emilia – questo primo appuntamento potrà tranquillamente avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o persino tramite telefono, se lo preferisci; ormai più della metà dei miei appuntamenti quotidiani sono videocall.

Guarda questo video per sapere meglio come funzionerebbe il lavoro con me.

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Ti lascio adesso alcuni consigli e indicazioni finali che, a prescindere dal problema di oggi, ti possono sempre essere utili.

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Rifacimento facciata: chi lo decide?

Vivo in un condominio di due palazzine otto appartamenti per ognuna in tutto sedici condomini; ieri ho appreso attraverso un foglio appeso sulla parete della scala, che a breve mi comunicheranno i documenti utili da consegnare per restauro facciata, bene, nessuno mi ha comunicato l’intenzione, ne a voce, ne attraverso una riunione condominiale, l’ho appreso attraverso un foglio; funziona così?O dovevamo discuterne con tutti attraverso una riunione condominiale?Visto il periodo Covid-19 sono in cassa integrazione che oltre tutto lo stato non ha elargito, ed io non ho il denaro per affrontare la spesa di restauro, se continua ancora questa situazione cioè senza lavoro ne cassa integrazione io no potrò più pagare il mutuo; come funziona?Posso astenermi dal restauro?

Le spese per le parti comuni dell’immobile toccano a ciascuno dei proprietari delle singole unità immobiliare in base alle tabelle millesimali, non c’è modo di sottrarsi a queste spese se non cedendo l’immobile e anche in questo caso, tra l’altro, persiste, entro certi termini, una responsabilità solidale per le stesse anche dopo la vendita.

condominio casaPiuttosto, le spese devono essere deliberate con le formalità, le procedure e soprattutto la maggioranza prevista dalla legge e cioè nell’Assemblea dei condomini, da tenersi previa convocazione con esplicita indicazione dell’ordine del giorno.

Se intendi opporti a questa spesa, verifica, chiedendo a questo punto all’amministratore, come è stata approvato il rifacimento della facciata.

Ti consiglio di farti assistere da un legale, potrebbe non essere così semplice fare questa verifica.

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al termine della locazione commerciale si può recuperare il valore dei miglioramenti praticati nell’immobile?

Ho affittato un locale commerciale nel dicembre 2010 per aprire un franchising di accessori in localita’ cuorgne’ canavese,dopo un anno utilizzando solo una piccola parte del locale(m.30-totale locale 220)ho mandato la raccomandata per recedere dal contratto di locazione avendo trovato un locale idoneo con meno spese di affitto e condominiali.Quando entrai nel locale dovetti eseguire molti lavori tra cui pavimentazione dell’intero locale e impianto elettrico visto che lo stesso ne era sprovvisto.Ora vorrei gentilmente chiedervi se posso recuperare completamente o parzialmente i costi sostenuti per iniziare la mia attività.

È un aspetto che avreste dovuto regolamentare specificamente nel contratto, o comunque per accordi successivi con il proprietario. È vero, da un lato, che il locatore è tenuto a consegnare una cosa «idonea all’uso cui è destinata», ma bisogna, ancora una volta, vedere cosa prevede il contratto sul punto, e cioè se l’uso era stato specificamente indicato o meno. In alcuni contratti di locazione, poi, il conduttore non ha la facoltà di fare nessun lavoro e se viola questo divieto deve provvedere a sue spese alla riduzione in pristino prima della riconsegna al proprietario. Conviene che tu chieda una consulenza ad un legale, facendogli esaminare il contratto.