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Confini tra immobili: la sentenza si può annullare?

Sì può chiedere l’annullamento della sentenza che ritengo un puro atto persecutorio nei miei confronti in quanto il giudice non ha tenuto conto delle mie motivazioni e prove peggiorando gravemente la mia situazione. In sintesi ho chiesto una verifica confine in seguito ad un allargamento dello stesso con espropriazione di circa 30 metri da parte del mio vicino che ha reso impossibile l’accesso alla mia proprietà. Detta espropriazione segue un precedente procedimento x negatoria servitù intentato dallo stesso immediatamente dopo avermi venduto la parte che oggi il giudice gli restituisce con gli interessi. L’entità del contendere non giustifica i sei anni di attesa. Nessuna prova a sostegno delle mie ragioni foto, frazionamenti atti notarili, iscrizioni catasto e tavolare due Ctu favorevoli, è stata considerata preferendo dar credito al Ctu 1988 che riconosceva la difformità ma non era il suo compito verificarlo.

Così non si capisce quasi niente: potrebbe trattarsi di una causa di regolamento dei confini, che già di per sé non è comunque una causa semplice, di una vertenza in materia di servitù o di una rivendicazione di proprietà, magari basta su di un usucapione.

In ogni caso, una sentenza non si può annullare perché, in teoria, ingiusta; l’annullamento si può avere quando ci sono vizi di forma o talmente grandi da impedire che si possa parlare di sentenza, come ad esempio mancanza di un giudice nel collegio, mancanza di sottoscrizione, ecc., che nel tuo caso probabilmente non ci sono.

Quello che puoi fare è impugnarla con l’appello o l’altro mezzo di impugnazione previsto, chiedendo ad un giudice di secondo grado di rivalutare a situazione e decidere a tuo favore.

Per sapere se ci sono adeguate basi legali per presentare appello, non sono assolutamente sufficienti le poche righe di descrizione che hai riportato che, anzi, fanno solo capire quanto sia complessa la questione, mentre è assolutamente necessario esaminare approfonditamente sia la sentenza che il fascicolo del procedimento.

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Quanti anni occorrono per l’usucapione?

Mia madre, nel 1996 ha ereditato un appezzamento di terreno confinante con altri appezzamenti di terreno erditati da altri fratelli. A distanza di anni, uno dei fratelli confinanti ha venduto l’appezzam. di terreno ed il nuovo proprietario sta costruendo una casa. A distanza di 1 anno da quando è stata posizionata la nuova abitazione, il nuovo proprietario, per la realizzaz. del muro di cinta, ha chiamato un Geom. per controllare i confini. Dalla verifica è risultato che uno dei confini è errato e pertanto andrebbe rettifcato in danno per circa 1 mt e 1/2 nella proprietà di mia madre. Premetto che mio padre da circa 10 anni a questa parte, sui laterali dei confini, rispettando la dovuta distanza (1 mt) ha impiantato una fila di vigneti che nel tempo sono cresciuti. Domanda: ma è possibile opporsi alle richieste del nuovo proprietario, visto che la situaz.esistente è presente da circa 18 anni ed il vecchio proprietario (mio zio) non si è mai lamentato ?

Per l’usucapione occorrono 20 anni, quindi direi che nel tuo caso purtroppo non ci siano i presupposti.

Ciò anche se come sempre il caso andrebbe studiato e approfondito in tutti i suoi dettagli.