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Abito da sposa: posso disdirlo se lo trovo a molto meno dai cinesi?

mi sono recata presso un atelier e fra tanti abiti da sposa ne scelgo uno, do una caparra di 200 euro e firmo il contratto. Dopo 2 giorni do una sbirciatina su internet e vedo su un sito di abiti da sposa cinesi lo stesso abito che ho scelto in atelier…il modello è uguale ma l’atelier ovviamente ha aggiunto al corpetto qualche paillettes in più, rimango stupita io devo pagare una cifra di 1400.00 per poi vedere lo stesso modello pubblicato su un sito cinese, vorrei sapere se posso chiedere all’atelier un ulteriore sconto visto che questa non si chiama serietà, non è un’esclusiva ma neanche nuova collezione se già è un modello in vendita online

A livello legale, non ci sono norme che ti tutelino.

Il fatto è che dovevi pensarci, e guardarci, prima.

Generalmente, la legge non si interessa del contenuto economico dei contratti, che viene lasciato all’autonomia e all’iniziativa dei privati, e probabilmente anche alla loro diligenza, mentre riguarda più che altro le norme applicabili alle varie parti.

Sono salve solo le norme in materia di rescissione, che però si applicano in casi molto particolari, tra i quali non credo possa rientrare il tuo.

La stessa disciplina delle clausole vessatorie, dettata per la tutela dei contraenti considerati più deboli, come i consumatori, esclude espressamente che una delle parti possa impugnare il contratto solo perché in seguito trova ingiusto quello che ha concordato a livello economico, ed è ovvio che sia così perché i contratti, una volta sottoscritti, devono avere una loro «forza» e «tenuta», mentre se si ammettessero doglianze di questo genere, tanto varrebbe non fare nessun contratto, perché ogni accordo potrebbe essere annullato per effetto di un semplice ripensamento.

Credo che avresti dovuto fare le tue ricerche prima di negoziare e concludere l’ordine.

A questo punto, puoi solo vedere se il negoziante è disponibile a venirti incontro, ma lui in teoria non è tenuto a far niente e potrebbe semplicemente chiederti il rispetto del contratto.

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Se vendo una casa alla mia ex moglie al 25% del valore possono impugnare la vendita

La cassazione mi ha condannato a pagare 38.000 euro di arretrati di assegno di mantenimento. Io ho solo una casa al 50% con la mia ex moglie il cui prezzo di mercato é di circa 400.000 euro. Lei vorrebbe acquistarlo o alla metà del valore catastale o considerare l’appartamento occupato (da lei!!!) e quindi mi offrirebbe il 50% del mio 50% ( il 25% del valore di mercato). Le domande che pongo sono:
1- è percorribile l’ipotesi della mia ex moglie senza che un domani la mia nuova famiglia possa impugnare una vendita non “a giusto prezzo”?
2- in mancanza di accordo quali alternative può suggerirmi?

È una situazione che sarebbe necessario studiare in tutti i suoi dettagli per poter dare una risposta, ad esempio non si capisce bene se questa casa è gravata da un provvedimento di assegnazione o meno.

Inoltre, la impugnabilità della vendita dipende anche dalle formule concretamente utilizzate nel contratto preliminare ed in quello definitivo.

Direi che si possa far tutto, se trovate un punto d’incontro e vi affidate a professionisti che sanno fare il loro lavoro e tutelare le esigenze di tutti.