Categorie
trattare i problemi legali

Le informazioni si chiedono ai vigili urbani e ai passanti, non agli avvocati.

Agli avvocati, se mi dai retta, puoi solo chiedere ascolto, tempo e attenzione.

Se tu ti accosti ad un avvocato per chiedergli una informazione, non hai capito niente né di come funziona un avvocato, né di come funziona il tipo di conoscenza di cui disponi e il problema che devi trattare.

Nei problemi legali, le informazioni non servono quasi mai a niente.

Ti faccio un esempio, un paragone.

Ti ammali di qualcosa: hai mal di gola, mal di testa, mal di stomaco.

Vai dal dottore per «chiedergli informazioni»?

Cioè entri dentro al suo ambulatorio e ti metti a discutere con lui di sintomi, possibili significati dei medesimi, potenziali farmaci applicabili, studi sperimentali, contenuti di PubMed, come se foste ad un convegno medico, solo che a te cola in continuazione il naso e ti tieni i pantaloni in mano perché ogni dieci minuti devi scappare nel suo bagno?

Oppure gli dici i tuoi problemi e gli chiedi di darti una cura e farti una ricetta?

Se stai male e hai un problema di salute, le informazioni non ti servono a niente: ti serve una cura, una ricetta, di andare in farmacia e di iniziare a prendere la benedetta medicina e metterti a letto.

Tutto il resto è curiosità, con la quale non solo non risolvi niente, ma perdi e fai perdere tempo, anche tempo che hai già pagato proprio tu stesso, spesso caramente.

Il tuo compito, nel lavoro di trattazione dei problemi legali, inizia e finisce con la descrizione dei sintomi e cioè del tuo problema.

Non è un compito da poco e infatti nel 90% dei casi, per descrivere un problema che, in mano ad una persona centrata e in grado di formulare ed esprimere i propri pensieri correttamente, richiederebbe pochi minuti, non di rado ce ne vogliono 30, 40 o anche di più.

La realtà è che vorresti andare alla ricerca di informazioni giuridiche, ma non sei spesso neanche in grado di raccontare un fatto dall’inizio alla fine, in maniera ordinata, mettendo in fila le cose, distinguendo ciò che rileva da ciò che non ha nessuna importanza.

Vorresti conoscere cosa dice la Cassazione sul tuo problema, ma la verità ancora è che non sei neanche in grado di parlare ed esprimerti in modo corretto, tanto che bisogna mettersi lì con tanta pazienza e cavarti le cose una dopo l’altra, in ordine ovviamente sempre sparso, per poi rimettere, di nuovo pazientemente, tutto in ordine.

Se io ti dicessi cosa dice la Cassazione sul tuo problema, cosa per la quale comunque dovrei prima capire il tuo problema stesso, ciò che, come ti sto spiegando, richiederebbe almeno 20/30 minuti a causa dei tuoi limiti linguistici, non te ne faresti comunque nulla, perché, mancando di una preparazione sistematica giuridica, quell’informazione che io ti avrei dato non saresti neanche lontanamente in grado di leggerla.

Non sono, dunque, gli avvocati che vogliono approfittarsi di te, é solo che le cose non funzionano, non possono funzionare mai, come vorresti tu.

Come si fa a poter pensare anche solo alla lontana che un problema legale possa essere affrontato «chiedendo informazioni», così come si fa per la strada quando guidando si accosta, si abbassa il finestrino e si chiede a un malcapitato dov’è via del Merlo?

Se hai un problema legale, devi rassegnarti a relazionarti con un avvocato, non ci sono altre strade.

Prima lo capisci, prima puoi dedicarti alla cosa davvero importante, cioè sceglierne uno onesto, preparato, bravo e funzionale.

Il tempo che trascorri su google a cercare informazioni convertilo nella ricerca di un avvocato oppure vedilo da quel punto di vista; poi, appena avrai trovato una persona che ti ispira, prendi
appuntamento e vacci a parlare, di persona o tramite videocall.

Non dire mai che hai bisogno «solo 5 minuti» perché quella è una autentica dichiarazione di disabilità, prendi coscienza della realtà, della situazione e di come funziona la trattazione sia dei problemi legali che più in generale di tutti gli incidenti della vita.

Rock n’ roll!

Categorie
diritto

8 modi di ottimizzare una consulenza legale.

1) Un cliente acquista, a prezzo quasi mai modico, una consulenza da un avvocato, corrispondente ad un’ora di tempo, poi buona parte del tempo va purtroppo sprecata in attività poco utili.

2) Quando si decide di fare un investimento, piccolo o grande, meglio cercare di farlo fruttare al meglio, eliminando o riducendo al massimo le perdite di tempo.

3) Un primo spreco di tempo, riguardo al quale non c’è molto da fare, consiste nel parlare di fatti, circostanze ed elementi che non hanno rilevanza per il lavoro che c’è da fare; qui non c’è granchè da fare perché un cliente difficilmente può sapere cosa é rilevante o no e quindi, per prudenza, largheggia nella descrizione del fatto, lasciando poi all’avvocato la scrematura.

4) Un’altra perdita di tempo si ha quando ci si deve mettere a recuperare o sistemare documenti che sono magari in una mail del cellulare, su supporto cartaceo in mezzo a mille altri fogli e così via. Se prepari, metti in ordine e denomini correttamente i documenti prima, guadagni molto tempo prezioso.

5) Altro tempo si perde a cercare di capire il problema e la situazione di fatto sottostante: puoi migliorare cercando di esporre subito il problema per cui chiedi un aiuto ed esponendo i fatti in modo chiaro, semplice, ordinato, consequenziale, senza saltare di palo in frasca e rimanendo ben focalizzato sull’oggetto.

6) Altri sprechi di tempo spesso vengono da resistenze e timori a passare alla fasedelfare, cioè al momento di iniziare a scrivere una lettera con cui iniziare a trattare il problema; purtroppo o per fortuna, la fase del fare é necessaria, anzi meglio passarci il prima possibile.

7) Altre corrosioni del tuo investimento in consulenza legale si hanno quando è necessario spiegarti che no, la soluzione che hai intravisto su google o che ti ha suggerito tuocuggino purtroppo non sono modi idonei di trattare il problema.

8) Non c’è alcun fastidio da parte mia quando si divaga, tu puoi parlarmi di quello che vuoi e farmi le domande che preferisci: questi sono solo alcuni consigli per chi vuole ottimizzare il tempo che ha acquistato con me, ma io lavoro volentieri con tutti comunque, quindi si tratta di indicazioni del tutto facoltative, definite ed elencate solo nel tuo interesse, che deciderai di usare a tua esclusiva discrezione.

Categorie
riflessioni

10 cose sulle soluzioni magiche per i problemi legali.

1) Per i problemi legali, non esistono quasi mai soluzioni magiche: ciò significa che nella pressoché totalità dei casi, se anche ricoprissi d’oro il tuo avvocato, lo stesso non sarebbe in grado di darti una soluzione piena e immediata.

2) Chi è che non vorrebbe guadagnare un milione, dieci milioni, un miliardo di euro? Se anche tu li avessi e fossi disposti a spenderli, il tuo avvocato non avrebbe la soluzione pronta e garantita e dovrebbe, quindi, rifiutare.

3) Non bisogna confondere mai i servizi di assistenza legale con un acquisto su amazon: amazon ti vende una prestazione che rientra interamente nella sua sfera di dominio, un avvocato ti vende il suo tempo e la sua attenzione su cose che rientrano solo parzialmente nella sua sfera di dominio.

4) In altri termini, se ti devo vendere un oggetto, devo solo preoccuparmi di averlo disponibile e di potertelo consegnare, se ti devo far divorziare o un recupero credito, il risultato dipende da un’altra persona che non rientra sotto il mio controllo diretto.

5) Da questo punto di vista, le prestazioni di assistenza degli avvocati sono simili a quelle dei medici: entrambi effettuiamo i trattamenti che riteniamo più opportuni nella situazione che ci viene sottoposta, ma il risultato è influenzato da tanti fattori che non possiamo controllare ed esulano dalla nostra sfera di dominio.

6) Quello che si «compra», quando si acquista un servizio legale, non è di solito un bene preciso: il recupero di un credito, la
cittadinanza italiana, il divorzio, una linea di confine; quello che si compra é solo il tempo e l’attenzione del tuo avvocato sul problema, nella convinzione che potranno essere utili per il risultato che desideri.

7) Gli avvocati desiderano che tu consegua il tuo risultato, sia perché desiderano accontentarti, sia perché ne va del loro prestigio e della loro autostima: non è vero che ai legali non interessa nulla di come vanno le vertenze!

8) Per questi motivi, é fondamentale la scelta dell’avvocato, perché il tempo e l’attenzione che un certo avvocato può versare sul tuo problema non sono mai uguali a quelli che vi può versare un altro avvocato: ogni professionista ha una testa diversa!

9) Puoi dunque scegliere quell’avvocato che per intelligenza e capacità professionali pensi che possa risolvere più facilmente il tuo problema rispetto a quello che potrebbe fare un altro.

10) Quando devi acquistare un servizio legale, é meglio chiedere due o tre preventivi, ma non valutarli solo sulla base del prezzo, scegliendo quello che costa meno: scegli, se non ti costa troppo, l’avvocato che ha le migliori capacità strategiche.

(1) Condividi ora questo contenuto, se pensi che possa essere utile ad altri (2) Iscriviti subito al blog, al podcast, al canale youtube e tiktok e all’account instagram degli avvocati dal volto umano per ricevere altri contenuti gratuiti come questo (3) Se ti serve assistenza legale professionale, chiama ora il n. 059 761926 e prenota il tuo appuntamento.

Categorie
riflessioni

20 cose su come investire su di un bravo avvocato.

1) La tariffazione a tempo é uno dei modi di tariffare degli avvocati, di molti altri liberi professionisti e, in realtà, viene usato come base anche per la retribuzione dei lavoratori dipendenti, che é di solito oraria.

2) É l’unica forma di tariffazione ipotizzabile quando il lavoro che si deve svolgere é ancora indeterminabile per tipo e durata: in questi casi, il cliente «acquista» una o più ore del tempo e dell’attenzione dell’avvocato, almeno sino a che la situazione non sarà più chiara e sarà possibile tariffare il lavoro successivo a corpo, a forfait o flat.

3) Se un cliente viene per una situazione di crisi di coppia, non si sa ancora se ci sarà una separazione e nemmeno, nel caso vi sia, se la stessa sarà consensuale o giudiziale: si inizia a lavorare sulla situazione, con tariffazione ad ore, poi se si arriverà ad una consensuale si potrà applicare la tariffa a corpo per l’intera pratica.

4) É fondamentale che il cliente comprenda che con la tariffazione a tempo acquista il tempo e l’attenzione di un avvocato e che queste energie sono diversissime da professionista a professionista.

5) Per questo, é importante scegliere un professionista la cui attenzione sul tuo caso sia di valore: una persona che per modi di vedere le cose, preparazione, esperienza, professionalità, onestà e serietà pensi che possa realmente aiutare il tuo caso versandovi la sua attenzione e dedicandovi il suo tempo.

6) Noi avvocati non abbiamo idea di cosa ti consiglieremo di fare per il tuo caso sinché non ti abbiamo ascoltato e abbiamo riflettuto su quello che ci hai detto: é un lavoro che si fa insieme, man mano che procede l’approfondimento del tuo problema.

7) É solo dedicando tempo ed attenzione al tuo caso che ci verranno le idee necessarie, utili e opportune circa la strategia migliore per affrontare la tua situazione: come un meccanico capisce cosa non va solo quando inizia a smontare il motore della tua auto, anche noi avvocati non possiamo avere risposte preliminari, ma enucleare idee man mano che parli con noi e ci fai vedere i documenti del tuo caso.

8) Tutte le volte che si inizia un lavoro su di un problema legale si parte con la tariffazione oraria, perché molto raramente si può sapere prima che cosa c’è da fare, quindi il lavoro inizia sempre con l’avvocato e il cliente che si siedono insieme e iniziano a ragionare sulla situazione.

9) Questo è e resterà sempre un lavoro di alto artigianato e di profonda umanità e non potrà mai essere sostituito da alcun tipo di intelligenza artificiale. L’avvocato deve essere un umanista.

10) Si sceglie un avvocato non in base alla presunta specializzazione, che é il nulla, ma in base alla convinzione, o più spesso anche solo sensazione, che sia quella persona che potrebbe avere l’idea giusta per sbloccare, o trattare o lenire, la tua situazione e il tuo problema e che, inoltre, si comporterà con te in modo onesto e leale, evitando di farti adottare iniziative che potrebbero esserti più dannose che utili.

11) Le idee strategiche che ti servono per trattare la tua situazione l’avvocato non le prende, se non in minima parte, dai suoi studi di diritto: grazie a Dio, la maggior parte delle vertenze non si risolve applicando il diritto, ma in maniere molto più elastiche e creative.

12) L’avvocato «più bravo» non esiste. Semplicemente é un mito creato da alcuni clienti che volevano alternativamente essere rassicurati o pavoneggiarsi. Se mai esistesse, peraltro, sarebbe un avvocato che starebbe sul gozzo ai giudici, a quasi tutti, quindi assumerlo potrebbe essere di molto poco giovamento.

13) La verità è che l’avvocato viene scelto per risonanza, come tutte le altre persone con cui si entra in relazione nella vita: scegli quello che ti «sembra» bravo, preparato, onesto, leale, ma ti sembra così perché risuoni con lui.

14) L’avvocato deve darti la sensazione di essere quella persona che può darti il punto di vista che ti manca per guardare in modo più funzionale ed efficace alla tua situazione: un paio di occhiali nuovi con cui guardare il tuo mondo.

15) Questa cosa é fondamentale perché nel 90% dei casi il tuo problema legale sei tu stesso che te lo sei attirato o creato col tuo modo di essere, vivere e guardare alla realtà: dunque la prima cosa che ti serve é un cambio di prospettiva.

16) L’avvocato é dunque qualcosa di molto diverso da quel tecnico che oggi si vorrebbe che fosse: una specie di juke-box in cui infili una monetina e lui inizia a suonare la canzone che hai scelto.

17) Se vuoi iniziare a trattare il tuo problema, devi accettare di entrare in una relazione autentica con il tuo avvocato, per quanto la cosa possa all’inizio sembrarti strana, sgradevole o persino pericolosa, una relazione fatta di colloqui di persona, via videocall o telefono e mai di mail, whatsapp e altri surrogati del genere.

18) Avvocati e clienti sono entrambi insopportabili, ma la sfida é proprio quella di riuscire ad andare oltre questa insopportabilità per portare qualcosa di nuovo e autentico nei tuoi problemi e nella tua vita, vita che non è fatta solo di relazioni con persone con cui è facile stare in relazione…

19) Ecco dunque il vero costo di incaricare un avvocato: non solo devi pagare una tariffa oraria in denaro, ma devi anche investire il tuo tempo per lavorare con lui ed essere disposto a condividere sempre con lui fatti della tua vita a volte anche molto intimi e di cui altrimenti non parleresti volentieri.

20) Tutto ciò é tuttavia necessario per sbloccare le situazioni legali, spesso con enormi risvolti personali – pensa ad esempio ad una separazione, in cui ti trovi coinvolto: é un investimento che vale la pena di fare, piuttosto occorre porre molta cura nella scelta del professionista che farà questo percorso insieme a te.

(l’eventuale condivisione é sempre gradita…)

Categorie
riflessioni

20 cose su quanto costa un avvocato.

1) In materia di compensi degli avvocati, chi non è dell’ambiente si avvicina quasi sempre ad un legale terrorizzato da risalenti e diffuse storie dell’orrore, in cui si narra come il tal dei tali, ad esempio, abbia dovuto pagare 5.000€ per una sola telefonata ad un avvocato.

2) Molte persone, che pur ne avrebbero bisogno, rinunciano addirittura a rivolgersi ad un avvocato per paura di essere dissanguate.

3) In realtà, se é vero che i servizi legali non costano poco, é anche vero che quelle storie sono vere e proprie esagerazioni, ma
soprattutto che esiste una soluzione molto semplice: acquistare sempre un servizio legale sulla base di un preventivo chiaro e magari per iscritto.

4) A Modena si dice «sta meglio un topo in bocca a un gatto che un cliente in mano ad un avvocato» – ma per fortuna non deve per forza essere sempre così ?.

5) Ogni avvocato deve dare la massima chiarezza possibile sui costi dei propri servizi al cliente: questo serve sia al cliente che all’avvocato stesso, che, se riesce a essere preciso sui costi, scopre presto di «vendere» e convertire molto di più.

6) La chiarezza, dunque, é un vantaggio sia per i clienti, che possono acquistare con tranquillità i servizi di cui hanno bisogno, sia per gli avvocati, che così trovano molte più occasioni di lavoro.

7) Una politica tariffaria professionale basata sulla chiarezza é una grande strategia di leadgeneration e marketing, come insegno agli avvocati che seguo nel mio coaching.

8) Il cliente ha diritto ad avere un preventivo scritto; in questo preventivo l’avvocato deve indicare anche, sia per obbligo di legge che deontologico, la compagnia di assicurazione che copre i suoi eventuali errori nei confronti del cliente.

9) Quasi nessun avvocato adempie all’obbligo di indicare la compagnia assicurativa nei preventivi, pur previsto da due ordini di norme, e questo è male e denota per l’ennesima volta la tradizionale sciatteria marketing-wise della categoria: offrire una garanzia serve sempre a vendere di più!.

10) I clienti ritengono che gli avvocati siano sgradevoli e
insopportabili, gli avvocati pensano la stessa cosa dei clienti ed entrambe le cose sono verissime nella maggior parte delle situazioni, tuttavia nessun rapporto, nemmeno quelli professionali, può mai basarsi sul puro antagonismo e sull’antipatia: occorre lavorare sulle cose che uniscono – i clienti devono riconoscere il valore degli avvocati e viceversa.

11) Ci sono dei temi, come la chiarezza sui costi, che sono di convenienza comune: questo è fondamentale da capire prima di tutto per gli avvocati.

12) I preventivi redatti sulla base dei parametri forensi previsti dalla legge da questo punto di vista non funzionano, perché non danno chiarezza sufficiente al cliente, che non è neanche in grado di «leggerli» adeguatamente e finisce così per non fidarsi del proprio avvocato a riguardo e ad avere sensazioni negative che certo non lo inducono a confermare.

13) Per questi motivi, non ho mai usato i parametri forensi – che rappresentano davvero il nulla, non li usano nemmeno i giudici quando fanno le loro liquidazioni – ma preferisco usare la tariffazione oraria o flat.

14) La tariffazione oraria è autoesplicativa, quella flat é un modo di tariffazione a forfait e può, ulteriormente, essere di due tipi a seconda della situazione: a corpo per l’intero lavoro o su base annuale.

15) É a corpo quando il lavoro è già determinato, ad esempio una separazione consensuale, mentre é su base annuale quando la durata é molto più incerta, ad esempio una separazione giudiziale che può durare anni.

16) Esiste anche un altro metodo tariffario che é il compenso a percentuale o parametrato al risultato, di cui parlerò meglio in un altro post.

17) In ogni caso, con questi sistemi, finalmente il cliente può sapere in anticipo che cosa va a spendere, non in modo assolutamente preciso, perché ad esempio non sai quanti anni dura una causa, ma certamente nella misura massima possibile, potendo sapere ad esempio che più di tanto all’anno non spende.

18) Se vuoi approfondire il funzionamento dei miei preventivi di tipo flat, c’è una puntata di radio solignani podcast dedicata
all’argomento che ti invito ad ascoltare, iscrivendoti ovviamente anche al podcast per ricevere automaticamente tutti i nuovi episodi.

19) I preventivi sono gratuiti, ma i preventivi si possono fare solo quando il cliente sa già il lavoro che ha bisogno di fare: se, invece, il cliente non lo sa e l’avvocato deve aiutarlo a capirlo, allora il cliente deve prima acquistare una consulenza, cioè tempo e attenzione dell’avvocato sulla sua situazione – questo è un aspetto che molti clienti non colgono, o vorrebbero non cogliere, ma é molto importante e non accantonabile. .

20) Accanto ai preventivi, ci sono una serie di servizi legali che possono essere «pacchettizzati» una volta per tutte così se il cliente sa già cosa gli serve può acquistarla direttamente senza nemmeno bisogno di chiedere prima un preventivo – nel mio sito c’è una sezione «shop» in cui ho pacchettizzato decine di servizi legali, e che incremento man mano, che appunto possono essere acquistati
direttamente.

? ti serve assistenza legale professionale? Chiama adesso il n. 059 761926 e prenota il tuo appuntamento.

Categorie
counseling

Problemi nelle relazioni: come fare.

Note dell’episodio.

In questa puntata, torno a parlare, a partire dalla domanda di una nostra ascoltatrice che si sfoga di un momento difficile vissuto – proprio il giorno del suo compleanno – col suo partner (in realtà si erano lasciati da poco), di problemi nelle relazioni: nella coppia, ma anche nelle relazioni di amicizia, parentela, genitori – figli e così via, in sostanza in tutte le relazioni della nostra vita.

Ti raccomando di ascoltare con attenzione questo episodio, in cui tocco molti punti della mia pratica di counseling ed in cui parlo di molte cose di cui parlo spesso durante la medesima con i miei clienti, tra cui:

  • ascolto
  • counseling come fenomeno che deve fare parte della vita di tutti i giorni
  • psicologia e erroneità di un’approccio che tratta la spiritualità con la scienza
  • grandi opere della letteratura e della poesia
  • anima
  • lentezza e suoi legami con l’ascolto
  • inutilità delle soluzioni e importanza delle connessioni
  • come trattare le persone che presentano un problema o un disagio
  • valore del mito, della letteratura e della poesia come cura per l’anima dell’uomo
  • amore egoico ed amore animico
  • e molto altro…

«Una cosa che facciamo a volte di fronte a conversazioni difficili, è cercare di migliorare le cose. Cercare di porle in una buona luce. Ma se io condivido qualcosa di molto duro con te preferirei che mi dicessi “non so nemmeno cosa dire in questo momento ma sono felice che tu me ne abbia parlato”. Perché la verità è che raramente una risposta può migliorare le cose. Quello che migliora le cose è la connessione.» (Brené Brown)

Approfitta dei riferimenti che ho compilato di seguito per fare il punto su ascolto, relazioni, lentezza: tre «cardini» della tua vita.

Ricordati di iscriverti al blog e a radio solignani podcast per non perdere contenuti come questi. Mai più di un post o puntata al giorno, e solo dal lunedì al venerdì: puoi seguirlo tranquillamente.

Un abbraccio.

Riferimenti.

Vuoi fare counseling con me?

Se abiti in zona, o vuoi comunque organizzarti per venire in zona, chiama lo studio al mattino al numero 059 761926 e concorda un appuntamento. Se sei lontano da Vignola, leggi questo post per capire come potremmo fare. Resta comunque in contatto, segui blog e radio solignani podcast.