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Patrocinio gratuito: quanto tempo occorre?

Note dell’episodio.

Oggi, partendo dal caso di una nostra lettrice, vediamo quanto tempo ci
vuole per avere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

Riferimenti.


blog.solignani.it/2014/05/09/se-lordine-degli-avvocati-non-mi-ammette-al-patrocinio-gratuito-cosa-posso-fare/
Se l’ordine degli avvocati non mi ammette al patrocinio gratuito …

Trascrizione

La seguente trascrizione dell’episodio é stata realizzata automaticamente
con un software di riconoscimento vocale. Non presenta punteggiatura, può
essere inaccurata in una o più parole essenziali per la comprensione e il
significato, anche giuridico, del testo e viene fornita solo per comodità,
per dare un’idea del contenuto e per consentire a chi cerca con google di
trovare questa puntata, se questa puntata può essergli utile. Ti consiglio
sempre di ascoltare, tuttavia, la puntata in originale.


la spesa dello Stato e tempi necessari per ottenere l’ammissione al
beneficio sempre a partire dalla domanda di una nostra ascoltatrice che
andiamo subito ad ascoltare e volevo sapere se si richiedono avvocato è
gratuito che paga lo stato non superando gli 11.000 e qualcosa a lui e poi
bisogna presentare una domanda e poi dopo quando tempo ci viene appunto
affidato questo avvocato siccome abbiamo una causa per civile che non
paghiamo un affitto e la proprietaria dobbiamo andare il 29 aprile 3:00 ci
vuole molto per favore se potete comunque rispondete al più presto Grazie
allora qui le osservazioni da fare quali sono innanzitutto il patrocinio a
spese dello Stato ed è liberato civile anche perché civile penale a
riguardo sono differenti ma il quesito della nostra ascoltatrice riguarda
se ho capito bene una pratica civile e deliberato nel civile dall’ordine
degli avvocati territorialmente competente è una deliberazione di tipo
anticipatorio che poi deve essere confermata dal giudice e può anche in
alcuni casi non essere confermata i tempi di esame e di deliberazione sul
ammissione al patrocinio a spese dello Stato sono estremamente variabili a
seconda della sede dell’ordine quindi non secondo dell’ordine territoriale
che deve deliberare Io in passato ho fatto molte pratiche di patrocinio a
spese dello Stato poi ho smesso per i motivi che dirò tra poco e batte un
po’ in tutta Italia e quindi posso proprio dire per certo che i tempi sono
molto variabili mi ricordo in particolare l’ordine di Macerata che per
darmi una ammissione al patrocinio a spese dello Stato per una separazione
e ci ha messo qualche mese non per colpa sua perché ci sono state anche nel
frattempo le elezioni rinnovo del consiglio diciamo mi ricordo questo ma ci
sono stati anche altri casi di ritardi di lungaggini Ecco Poi dipende dal
caso quindi è chiaro che se uno in marzo riceve un atto che che che
comporta un udienza il 29 di aprile mi sembra o comunque in aprile i tempi
possono essere troppo lunghi e questo è uno degli tanti svantaggi che
presenta questo Istituto perché io ho smesso di farlo ma perché è un
istituto che in realtà non garantisce nulla nel senso che intanto tu come
avvocato devi lavorare per anni senza poter nemmeno chiedere il rimborso
delle spese vive che hai affrontato perché quando una persona è ammessa al
gratuito patrocinio diventata book fare qualsiasi richiesta di somme di
denaro e dopo aver lavorato per anni quindi parliamo di 67 anni che magari
la durata di una causa civile in primo grado aspetti un altro hanno due o
tre per ottenere la liquidazione di quello che ti spetta la liquidazione
non è il pagamento è solo un giudice che accerta liquida stabilisce la
somma che ti è dovuta e poi aspetti un altro hanno due o tre per essere
effettivamente pagato la liquidazione per legge è pari alla metà di quello
che tu prenderesti se applicassi i parametri del libero mercato quindi
gratuito patrocinio per un avvocato significa prendere la metà di quello
che prenderebbe sul libero mercato dopo quasi 10 anni e volte più di 10
anni di lavoro un ciclo produttivo che non hanno neanche Quelli che
costruiscono i grattacieli ma nemmeno quelli che praticano la silvicoltura
secondo me hanno dei cicli produttivi così lunghi in 10 anni uno può anche
smettere di fare l’avvocato può può cambiare completamente vita può andare
all’estero in questi dieci anni chiaramente poi tu hai una burocrazia da
tenere sempre attiva quindi prima devi presentare la domanda e sperare che
ti accettino poi una volta accettato devi sperare che questa domanda venga
confermato perché in alcuni casi patrocinio viene poiliquidazione gli
uffici In pratica è che sono spalmate su tempi su su archi temporali così
lunghi spesso si perdono le cose quindi le devi presentare due o tre volte
io parlo per esperienza non parlo per sentito dire per arrivare alla fine
ad avere dopo 10 anni la metà del tuo compenso io sì non lo so che non so
che cosa dire a riguardo non mi sembra un sistema per assicurare
un’assistenza legale non abbienti Io piuttosto ho preso alcune decisioni
riguardo a ciò ed è stato quello di concedere degli sconti anche molto
sostanziosi a chi ha effettivamente un reddito inferiore a €10000 all’anno
ho mandato un codice sconto del 35% anche l’altro giorno a una persona che
vuole fare ricorso CEDU dove tra l’altro il gratuito patrocinio si presenta
come ancora più problematico e quindi gli ho detto io in gratuito
patrocinio non te lo faccio te lo faccio con uno sconto molto forte valuta
tu se lo vuoi considerare o meno quindi la mia politica è stata quella di
dire Pagani mi dai molto meno di quello che mi pagheresti ti faccio un
preventivo di favore però mi paghi subito perché altrimenti io
sostanzialmente essere pagato la metà comunque dopo comunque la metà
intanto dopo 10 anni e nel frattempo dover fare una burocrazia infinita di
domande domande presentate istanze cose che si perdono con rischio poi ti
arrivi un giudice che dica no l’ordine degli avvocati ha ammesso al
patrocinio ma non è corretto non ritengo tengo preferibile fare un bello
sconto subito bello sostanzioso e e andare in giro a libera professione
sembra per non dire di no nessuno sempre per poter aiutare tutti perché
accontentare tutti quindi questo è quello che consiglio anche la nostra
ascoltatrice di chiedere senza perdere troppo tempo col patrocinio a spese
dello stato un preventivo magari di favore agli avvocati che come me
praticano questo tipo di questo tipo di favore verso le persone che hanno
un reddito basso chiaramente se vuole un preventivo anche per lo studio lo
faccio volentieri dipende sempre dal lavoro che c’è da fare se invece
volesse insistere con il patrocinio a spese dello Stato potrebbe fare
questo andare all’ordine degli avvocati di persona e chiedere a loro che
sono quelli competenti quali sono i tempi medi presso la loro sede anche
solo indicativamente per ottenere la deliberazione di ammissione al
patrocinio a spese dello stato ovviamente in quella sede si può parlare con
un impiegata che può una una valutazione così delle cose viste dal di fuori
però non è una cosa su cui si possa fare poi in seguito affidamento al 100%
di solito comunque le indicazioni sono abbastanza verosimili fondate
piuttosto credo che ti dicano che non te la sanno dare piuttosto che darti
un’informazione sbagliata o completamente sballata quindi è comunque un
tentativo che si può fare sempre lì all’Ordine si può sentire come si può
presentare la domanda e quindi presentare immediatamente e poi si può
chiedere anche un elenco degli avvocati che esercitano con il patrocinio a
spese dello Stato tra cui scegliere quello per affrontare questa udienza
dunque l’udienza ultima osservazione che mi sento di fare è un udienza di
sfratto perché sei un udienza di sfratto giuridico probabilmente non c’è
molto da dire nel senso che se l’unica questione che non è stato pagato
direi che sia abbastanza poco utile prendersi un avvocato per sostenere che
cosa No io non so non ricordo adesso sei termine di Grazia può essere
proposto può essere richiesto dalla parte anche personalmente questa è una
cosa che si potrebbe opportunamente verificare se così fosse un ulteriore
motivo magari per non munirsi di un avvocato per andare in udienza
personalmente e richiedere questo termine di Grazia io ovviamente non lo so
se può essere richiesto anche senza l’assistenza di un avvocato perché io
l’ho sempre chiesti io come avvocato è mai capitato di essere sfrattato di
andare a chiedere personalmente In ogni caso sarei comunque sempre stato un
avvocato che comunque si può difendere i propriapprofondire magari anche
velocemente In questo modo non ho in questo momento non ho modo di fare
ricerche nemmeno su Google però magari facendo una ricerca o un
approfondimento su questo si può vedere Ovviamente bisogna stare attenti
alle ricerche che si fanno su Google non è che sia così immediato magari si
trova una sentenza che poi il giudice divide noi non viviamo in un sistema
precedente vincolante questa è una cosa che chi fa ricerche giuridiche su
Google non considera che in realtà invece una cosa molto importante perché
io ho sentito tante volte dire da parte di giudici di merito quindi giudici
di tribunale di bello Ah sì la Cassazione la pensa così benissimo fate
ricorso in Cassazione io la penso diversamente questa è una cosa che ogni
avvocato sostanzialmente sa quindi si portano dei precedenti Con lo scopo
di cercare di giudice ragionare uno stesso modo ma non sempre Anzi non così
spesso devo dire la verità si riesce in questo intento è solo un argomento
che si porta un giudice ma molti giudici su tante questioni hanno già la
loro opinione e non se ne discostano solo perché lo dice la Cassazione ho
un’altra Corte d’Appello un altro tribunale occorrono dei ragionamenti più
approfonditi quindi fare magari questo approfondimento ma con attenzione
per vedere se questa settimana mente una cosa assodata bene per oggi direi
che sia tutto ti ringrazio per avermi ascoltato ti ricordo di iscrivervi al
Podcast per non perdere puntate come queste con consigli utili per saper
trattare i problemi di tipo legale e ti ricordo che puoi mandare anche tu
la tua domanda anche tramite messaggio vocale con la g che non penso
blog.solignani.it e facendo tap sul bottone verde in basso a destra Grazie
e buona giornata

[la risposta è nel podcast]

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Ritardo nei canoni locazione commerciale: che succede?

il locatore del locale commerciale dove siamo da 11 anni mi ha inviato una email intimandoci a tornare regolari al pagamento (nel contratto si paga entro il 5 del mese, noi pagheremo il canone anticipato di Novembre (scadenza contrattuale 05.11.18) il 10 Dicembre, avendo anticipato al locatore copia della contabile del bonifico)…
Ci ha scritto che se dal 5 Gennaio non torneremo regolari non ci intimerà lo sfratto, ma direttamente procederà con lo sfratto esecutivo
Fino a quanti gg di ritardo potremmo ritardare il saldo del canone di locazione per non ricevere l’intimazione allo sfratto? E dopo l’intimazione, si potrebbe estinguere la convalida dello sfratto saldando l’arretrato con le spese legali? Infine, la carenza della sottoscrizione di una eventuale polizza obbligatoria è motivo di risoluzione del contratto? Da notare che altri inquilini non hanno sottoscritto questa polizza, e non hanno ricevuto questa lettera…

La presunta differenza tra intimazione di sfratto e sfratto esecutivo diretto non ha alcun senso, non so che cosa vi abbia scritto in effetti.

Ad ogni modo, lo sfratto può essere intimato quando la morosità supera l’importo di due mensilità di canone, mensilità che può essere dovuta anche per oneri accessori e non per il solo canone, e ciò dal giorno stesso in cui la morosità arriva ad avere questo ammontare, senza che siano previsti termini di alcun tipo.

Una volta che lo sfratto sarà stato intimato, non sarà più possibile alcuna forma di sanatoria. Nelle locazioni commerciali, non è previsto il termine di grazia. Inoltre, anzi soprattutto, vale il principio della cristallizzazione dell’inadempimento, per cui se anche pagate tutti gli arretrati dopo la notifica dello sfratto, lo sfratto viene poi comunque convalidato e dovete rilasciare l’immobile.

In conclusione, se superate le due mensilità di morosità potete ricevere una sfratto contro cui poi potrebbe non esserci rimedio, se non negoziale.

Nel caso, invece, vi rendeste morosi ma non di due mensilità, potreste sempre ricevere un decreto ingiuntivo per il pagamento.

Per quanto riguarda la polizza, bisognerebbe esaminare il contratto. Se questa fosse prevista a pena di risoluzione, la risoluzione non potrebbe tuttavia essere richiesta con lo sfratto, ma con un procedimento per rito locatizio.

Valuta, se vuoi approfondire, di acquistare una consulenza.

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Immobile commerciale sempre pieno di umidità: che fare?

ho un’attività di rappresentanza di testi scolastici con deposito e sono in affitto . da circa tre anni (un anno dopo il nostro ingresso nel locale ) il proprietario del locale adiacente ha dato in affitto il proprio spazio a una ditta che fa lavaggio auto. Sulla parete che separa il nostro locale dal locale del lavaggio c’è tantissima umidità al punto che l’intonaco si stacca cadendo sui ripiani dove noi abbiamo i libri Un anno fa circa hanno eseguito i lavori di impermeabilizzazione nel fondo del lavaggio ma l’umidità continua ad essere , pezzi importanti di intonaco che si staccano , quindi tutti i ripiani sulla parete interessata sono inutilizzabili (circa 10/12 metri di muro per un’altezza di 2 metri ) il proprietario ha in corso denunce e varie liti legali con il proprietario del locale adiacente , ci ha promesso che farà di nuovo i lavori di ripristino ma intanto noi abbiamo disaggio e difficoltà a lavorare, posso chiedere danni? una diminuzione del canone?

Certamente sembrano esserci adeguate basi di fatto per poter richiedere una diminuzione del canone e magari il risarcimento del danno subito.

Per la diminuzione del canone, è noto che non si può praticamente autonomamente, ma va o concordata o prevista da un giudice all’interno di una causa civile, che però molti rinunciano a fare perché trattandosi di locazioni spesso non vale la pena coltivarle in sede giudiziale. Se la riduzione non è concordata, o prevista da un giudice, nel momento in cui, a forza di ridurre ogni mese una parte di canone, si arrivano a superare le due mensilità, il proprietario dell’immobile può intimare lo sfratto.

L’inadempimento, quantomeno parziale, a mio giudizio c’è, considerando che l’immobile non viene mantenuto in stato da servire all’uso cui è destinato, specialmente considerando lo smercio di materiale librario, anche se a riguardo bisognerebbe vedere cosa dice esattamente il contratto di locazione.

Attenzione che nelle locazioni commerciali lo sfratto non è sanabile come in quelle civili, non esiste il termine di grazia e non giova nemmeno pagare dopo l’intimazione dello sfratto perché vale il principio della cristallizzazione dell’inadempimento.

Per quanto riguarda la voce, ulteriore, di danno, va ricordato che ogni danno di cui si chiede il ristoro deve essere, salvo i casi in cui è ammessa la valutazione equitativa, puntualmente comprovato e dimostrato. Nel vostro caso, trattandosi di un danno economico, bisognerà pur avere qualche elemento a sostegno.

Quello che vi consiglierei di fare è di mettere per iscritto le vostre richieste mediante una diffida tramite avvocato, dopodiché si potrà valutare in base alla risposta, o alla mancata risposta, della proprietà, restando inteso che mi sembra comunque una situazione in cui il metodo principe è quello della negoziazione volta alla ricerca di un accordo.

Se vuoi consultare la nostra offerta per la diffida, ti puoi collegare a questa pagina.

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Precetto dopo lo sfratto: cosa si può fare?

ho ricevuto l’atto di precetto per lo sfratto dal negozio, di seguito al tribunale il giudice ha convalidato lo sfratto, adesso sono in attesa del ufficiale giudiziario. cosa posso fare? hno bisogno di qualche consiglio

Prima di tutto, si riceve la notifica dello sfratto, che non c’entra niente con il precetto. Dopodiché, lo sfratto, se non ci sono valide forme di opposizione e il giudice lo ritiene fondato, viene convalidato, cioè diventa definitivo.

In quel momento, oppure, nel caso, analogo, in cui venga convalidato nonostante opposizione (nel qual caso, in sostanza l’intimazione di sfratto viene munita di una specie di provvisoria esecutorietà), il padrone di casa può mandare l’atto di precetto.

L’atto di precetto è un documento stragiudiziale, fatto generalmente dall’avvocato del padrone di casa, con cui si preannuncia l’esecuzione dello sfratto, e cioè si richiede all’inquilino di voler rilasciare spontaneamente l’immobile, avvertendo che in difetto vi provvederà l’ufficiale giudiziario assistito, in caso sia necessario, da un fabbro e dalla forza pubblica.

Il termine che deve trascorrere tra la notifica del precetto e l’inizio dell’esecuzione è per legge di 10 giorni.

Arrivati, comunque, alla notifica del precetto, non c’è molto che si possa fare.

Generalmente, è necessario attivarsi prima della convalida, per far valere eventuali ragioni per cui si è accumulata la morosità ovvero, in mancanza, per chiedere il termine di grazia, cosa con la quale si ammette l’inadempimento e ci si impegna a sanarlo entro, appunto, un certo termine concesso dal giudice. In questa fase, ovviamente, il termine di grazia non si può più chiedere.

L’unica cosa che si può fare è cercare di negoziare un accordo con il padrone di casa per ottenere, magari, un rilascio più graduale, con tempi che consentano di recuperare un’altra abitazione. A volte, inoltre, alcuni padroni di casa rinunciano a tutte o ad alcune delle mensilità arretrate, e quindi al relativo recupero del credito, in cambio del rilascio immediato.

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Che cos’è il termine di grazia nelle locazioni civili?

Pur pagando affitto metri Quadrati appena 45 da un anno e mezzo il propietario ci ha fatto lo sfatto. Abito con i miei figli minori in questo appartamento a villanova di guidonia purtoppo sono separata da pochi mesi, sono due mesi che non ricevo il mantenimento per i miei figli minori non lavoro mia madre mi dà una mano ma non può pagare affitto .HO ricevuto lo sfratto per morosità sono solo appena due mesi che non pago affitto andrò dal avvocato… cosa mi consigliate?

Purtroppo, nel momento in cui ti rendi inadempiente di due mensilità di canone il locatore può intimarti lo sfratto per morosità.

Per cui lo sfratto è stato fatto legittimamente.

Puoi andare all’udienza, con l’assistenza di un avvocato, e richiedere il termine di grazia

Se salderai entro il termine concesso dal giudice tutti gli arretrati e le spese legali (nella misura che determinerà al riguardo il giudice), lo sfratto sarà «annullato» e potrai continuare ad abitare nella casa.

Ovviamente, dovrai pagare regolarmente il canone, non facendolo per due mensilità consecutive il proprietario ti potrebbe mandare un nuovo sfratto.

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Quando l’avvocato non va all’udienza e lascia convalidare lo sfratto

il mio legale in seguito ad uno sfratto per morosità di spese condominiali, si è presentato alla prima udienza consigliandomi di pagare nonostante le quote imputatemi erano maggiori di quelli che dovevo dare e per farla breve dopo aver chiesto il temine di grazia per saldare il tutto, un giorno mi vedo recapitare a casa il precetto dove veniva comunicato che lo sfratto era stato convalidato per euro 263,00. Io premetto che prima dell’udienza avevo consegnato al mio avvocato l’assegno con il saldo di quello che dovevo ma scopro solo successivamente che l’avvocato non si era presentato in udienza e che la controparte reclamava altri soldi per importi che non mi erano stati comunicati.
Da lì, in assenza del mio legale ed anche la mia perché mi consigliò di non andarci perché avevo pagato
tutto, la convalida di sfratto.
Faccio presente che l’avvocato fa parte di un associazione di sindacati a tutela degli inquilini.
La mia domanda cosa posso fare nei confronti dell’avvocato?

I presupposti di responsabilità potrebbero esserci, dal momento che se tu gli hai consegnato l’assegno dell’importo esatto previsto dal provvedimento del giudice e lui non l’ha portato, si ha appunto una colpa difficilmente giustificabile.

Però, per poter dire con certezza che puoi procedere nei confronti del legale per sua responsabilità professionale, occorrerebbe esaminare quale documentazione tu abbia dell’intera vicenda e, in particolare, se risulta da qualcosa (lettera di consegna, testimoni, ecc.) che tu abbia consegnato l’assegno in questione al legale.

Certo che uno sfratto convalidato per una somma così bassa suscita in effetti qualche sospetto, però io sono sempre dell’idea che per aprire una vertenza, specialmente di tipo particolare come sarebbe questa, occorre avere basi il più possibile solide.

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Sfratto nelle locazioni commerciali: quando si può fare?

Mia madre è la proprietaria di un immobile dato in locazione commerciale da novembre 2008. Gli affittuari hanno sempre pagato in ritardo di un mese, ma nel 2011 hanno iniziato a saltare delle mensilità. A novembre 2011 gli abbiamo consegnato il calcolo del rinnovo del contratto comunicando quanto segue (firmato in calce da mia madre e dall’affittuario): – Vi ricordiamo che nonostante i nostri precedenti richiami l’ultimo pagamento del canone di affitto risulta versato in data 10/11/2011 e si riferisce al periodo 16/07/2011-15/08/2011. Con la presente quindi vi intimiamo in quanto conduttori morosi a procedere al pagamento dei canoni di affitto arretrati entro 15 giorni dal ricevimento della presente, onde evitare di adire le vie legali con beneplacito di spese e danni. Risultato: pagamento di alcune mensilità arretrate. Problema attuale: ad oggi l’ultima mensilità che è stata pagata è quella di nov-dic 2011. C’è quindi una morosità di 5 mensilità per un totale di 4260 euro. Abbiamo più volte domandato all’affittuario di adempiere all’obbligo di pagamento, il quale però si è lamentato chiedendo di ridurre considerevolmente l’importo dell’affitto che deve ancora pagare e di quello futuro, oppure di fare partire lo sfratto. Cosa comporta e quanto mi costa lo sfratto?

Dopo che il conduttore si è reso moroso di almeno due mensilità di canone, o oneri accessori per importo corrispondente, si può intimare lo sfratto, che rappresenta un modo «veloce» approntato per le locazioni dalla legge di realizzare la risoluzione per inadempimento.

Nelle locazioni commerciali, si ritiene per lo più che il conduttore non possa chiedere il termine di grazia, nè possa «annullare» lo sfratto dopo averne ricevuto la notifica, ad esempio anche pagando le mensilità arretrate, per il principio noto come «cristallizzazione dell’inadempimento».

All’udienza chiamata per lo sfratto, se il conduttore non presenta opposizione (i motivi possono essere più vari) o se, pur presentandola, non viene ritenuta sufficientemente credibile da parte del giudice, lo sfratto viene convalidato e viene fissata una data per il rilascio dell’immobile. A quel punto, se il conduttore non restituisce i locali si può iniziare l’esecuzione per il rilascio vero e proprio con l’assistenza dell’ufficiale giudiziario e della forza pubblica e del fabbro quando occorre.

Tutto sommato, ti occorre valutare cosa ti conviene fare, cioè: se ritieni, una volta riottenuto l’immobile, di trovare un inquilino più «bravo» forse conviene dare lo sfratto, altrimenti meglio quello che hai attualmente, che pur se in ritardo arriva a pagare.

Per quanto riguarda i costi, essi variano da studio a studio, se vuoi un preventivo da noi, non hai che da chiederlo è gratuito, basta compilare il modulo apposito

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si può sanare la morosità dopo la intimazione dello sfratto?

Premesso che l’ immobile e’ condotto da una sas di cui sono l’ accomandatario che si occupa di elaborazione dati ho qualche possibilita’ di oppormi al decreto di sfratto per un immobile commerciale sanando le mensilita’ pregresse prima dell’ udienza di convalida? 1) canoni scaduti alla data del 03-03-2012: 5 mensilita’ 10+11+12/2011 e 01+02/2012 2) versato il 03-03-2012 mensilita’ 01+02/2012 con assegno circolare a mezzo raccomandata ricevuta il 06-03-2012 e contestuale proposta di rientro delle mensilita’ pregresse entro 05-2012 per le mensilita’ 10+11+12/2012 con calcolo delgli interessi di mercato alle relative scadenze 3) ingiunzione di sfratto ricevuta il 14/03/2012 in cui si rifiuta il piano di rientro proposto e si chiede all’ a.G. La convalida dello stesso.

Purtroppo no, vale, secondo quasi tutti i giudici, il principio, di cui abbiamo già parlato diverse volte nel blog, della cristallizzazione dell’inadempimento, per cui, una volta che ti hanno intimato lo sfratto, se anche dopo sani la morosità, comunque gli effetti dello sfratto continuano a prodursi. Nè è possibile, nelle locazioni commerciali, chiedere il termine di grazia all’udienza. Puoi, in conclusione, solo provare a negoziare.

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si può chiedere l’indennità per la perdita dell’avviamento dopo aver ricevuto lo sfratto?

Sono un commerciante (informatica) che ha ricevuto uno sfratto per problemi di morosita’. Qui sul vostro sito leggevo che anche in caso di morosità è possibile richiedere l’indennita’ di avviamento. Andrebbe richiesta quando mi presento in tribunale? Ma lo leggevo su una vostra risposta del 2008, forse oggi non e’ più possibile? sono cambiate le leggi? Posso in tribunale almeno richiedere i 90 giorni dimostrando che ero in difficolta’ economiche tramite la mia dichiarazione dei redditi che risulta in perdita di 19.000 euro?

In caso di sfratto, non è mai stato possibile chiedere l’indennità per la perdita dell’avviamento, perchè in caso di sfratto la cessazione della locazione si verifica per «colpa» del conduttore, che non ha provveduto al pagamento dei canoni. Lo prevede l’art. 34 della legge 392 del 1978, che appunto concede l’indennità al conduttore ma solo in caso in cui l’esaurirsi del rapporto locatizio «non sia dovuta a risoluzione per inadempimento o disdetta o recesso del conduttore o a una delle procedure previste dal regio decreto 1 6 marzo 1942, n. 267».

L’ipotesi in cui si può paralizzare l’esecuzione del provvedimento di rilascio per mancato pagamento dell’indennità è quello in cui, ad esempio, la locazione è terminata alla sua scadenza naturale, il locatore vuole riprendere possesso dell’immobile ma al tempo stesso non corrisponde l’indennità prevista dalla legge al conduttore. L’ipotesi è prevista dal comma 3° della norma citata.

Il termine di grazia, quello che tu chiami «i 90 giorni», secondo la pressoché totalità della giurisprudenza non può essere richiesto nelle locazioni commerciali.