Mio marito è un uomo violento e voglio separarmi. Tuttavia, avendo una bimba di due anni, preferisco una separazione consensuale. Premetto che non viviamo insieme già da un anno. In merito alle visite del padre alla bimba, intendo chiedere che avvengano alla presenza di terzi, nell’interesse della piccola e almeno finquando il padre non dimostri più buon senso anche nei confronti della figlia, che ha assistito spesso a questi episodi di violenza. A tal fine è necessario inserire in questo contratto particolari clausole affinchè mi senta blindata nelle condizioni da me richieste? (Valentina, via posta elettronca da Avellino)
Sicuramente nel caso descritto dalla nostra lettrice la separazione è l’unica soluzione possibile.
Ovviamente è preferibile una separazione consensuale, sia per i tempi che per le minori ripercussioni sulla figlia di Valentina
In questo caso il mio consiglio è di fare un ricorso molto dettagliato (e quindi un successivo verbale che verrà poi omologato dal giudice e sarà vincolante a tutti gli effetti tra i coniugi) in cui sia previsto che la bambina avrà diritto di stare con il padre in determinati giorni e solo alla presenza della madre o di altre persone di sua fiducia.
Inoltre, potrebbe essere previsto che il padre della bambina faccia delle sedute di terapia al fine di imparare a gestire la violenza in modo tale poi da poter trascorrere del tempo da solo con la figlia.
Infine, sarebbe utile fare delle sedute di mediazione familiare oppure chiedere l’aiuto dei servizi sociali affinchè supportino la famiglia in un percorso sicuramente difficile aiutando i genitori ad aiutare la figlia che sicuramente ha subito delle ripercussioni.