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è possibile cambiare avvocato?

Non sono molto soddisfatto del mio legale, che mi segue da un paio d’anni per una vicenda a mio giudizio molto semplice ma nella quale non si è concluso ancora niente di buono. Posso cambiarlo? (Ermanno, via mail).

Certo, è sufficiente inviare una raccomandata a/r o una posta elettronica certificata o anche portarla a mano presso lo studio, facendosene firmare una copia per ricevuta, in cui si dichiara di revocare il mandato di assistenza a suo tempo conferito (per un modello di lettera, si può vedere questo post). A seguito della revoca, il legale sarà tenuto a riconsegnare tutta la documentazione, in originale se detenuto o in copia, relativa alla pratica, ad eccezione delle lettere riservate che ha ricevuto da eventuali legali avversari durante la pratica stessa, che potranno essere consegnate solo al nuovo legale che andrai ad incaricare. Naturalmente, il legale revocato farà il conto, secondo le tariffe previste dalla legge (sempre che non fosse stato concordato un metodo di pagamento diverso, come quello a forfait o il patto di quota lite), di tutta l’attività compiuta fino al momento della revoca e questo conto bisognerà pagarlo.

Detto questo, mi pare opportuno aggiungere che il rapporto professionista – assistito si basa sulla fiducia e quando questa viene meno è sempre bene che l’assistito si rivolga altrove. Personalmente, non faccio mai nessuna difficoltà se un mio cliente vuole trasferire il mandato ad un altro studio, anzi, se non ha più fiducia perchè non condivide il mio approccio al suo problema addirittura lo preferisco, perchè altrimenti la prosecuzione del rapporto si tradurrebbe in uno strazio per entrambi. Se mi capita di perdere una causa in primo grado, nel momento in cui comunico l’esito infausto del primo giudizio rimetto sempre formalmente a disposizione dell’assistito il mandato che a suo tempo mi aveva conferito, richiedendo, se intende proseguire in secondo grado, un nuovo mandato e una conferma della fiducia.

Ciò precisato, l’attività dell’avvocato va valutata attentamente. Ci sono non pochi avvocati, purtroppo, che non sanno fare il loro mestiere, ma ce ne sono anche di bravi e in ogni caso per un certo novero di problemi è indispensabile servirsi di un avvocato se si vuole concludere qualcosa, non perchè è imposto dalla legge ma per la loro capacità professionale di fare cose che altri non sono in grado di fare, appunto perchè non è il loro mestiere.

Soprattutto, in ogni caso, la lentezza in sè e per sè non è mai un indice sicuro di inefficienza e di incapacità del professionista. Credo infatti che l’obiettivo principale sia la qualità del servizio di assistenza che si prodiga a chi ha bisogno. Ciò, spesso, richiede, al contrario di quanto pensa l’utente, di lavorare con lentezza, approcciando il problema dopo avere ben riflettuto sullo stesso e facendo una mossa alla volta, con ponderazione. Ci sono situazioni, la maggior parte di quelle per le quali ci si rivolge ad un legale, che richiedono di essere adeguatamente lasciate decantare per maturare verso una soluzione favorevole, come una transazione o un accordo che sia sufficientemente condiviso per durare nel tempo. L’avvocato è più uno stratega, che conduce una lenta partita a scacchi, che un maneggione, un mastino o un disturbatore, come a volte qualcuno lo pretenderebbe. Quindi se valuti il tuo legale sulla base del tempo impiegato per le sue prestazioni, considera di discernere tra tempo sprecato inutilmente e tempo naturale per la conduzione della tua pratica, per non dire del fatto che se si tratta di una causa giudiziale i tempi sono imposti dai giudici e – ti assicuro – niente affatto dagli avvocati.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

113 risposte su “è possibile cambiare avvocato?”

Gentile Avv. Solignani, dove aver revocato il mandato, l’avvocato è tenuto a restituirmi solo la documentazione che gli ho rilasciato inizialmente per l’espletamento dell’incarico?
Oppure comprende anche la restituzione della documentazione ricevuta dall’avvocato durante l’incarico dalla controparte?

E’ possibile cambiare avvocato?..Le rispondo io per tutti quanti visto che sono uno che le ha provate tutte per far valere le mie ragioni. Fino a Quando ci sono doppie triple parcelle per ogni avvocato legali e fino a quando non serve vincere una causa per ottenerle…tutti si comportano cosi’..Cambiare avvocato? Prego lo faccia…anzi lo deve ..solo che deve fare lei ogni minuziosa asserzione per la causa.come se fosse lei l’avvocato .se no perde anche quella…lei dovra’ diventare avvocato.Pare e le ripeto pare che ogni avvocato all’inizio le dia la massima disponibilita’ e conforto se non dopo non darle o farle avere mai mai mai i documenti dall’altro avvocato per proseguiie la causa..Nulla vale parlare con l’ordine con i consiglieri dell’ordine..si cagano letteralmente sotto e non fanno nulla se non tacere…ossia esiste una vera e propria omerta’ e illegalita da PARTTE DELA CATEGORIA…tutto legale per loro anche se per lei non lo e’ affatto ed ha anche ragione..ma se si ribella ne paga anche le conseguenze..CI SAREBBE UN METODO..MA E’ TROPPO DRASTICO E RISCHIA SE LA SCOPRONO DI ANDARE IN GALERAS QUINDI NON GLIELO DICO GLIELO FACCIO SOLO IMMAGINARE VISTO CHE NON PUO’ FARE ALTRO.. ….Le consiglio di affidarsi come sto’ facendo io poiche’ non c’e’ scampo non ha alternative mi creda..ma se vuole farsi del male provi ogni considerazione logica con loro.la provi ma esca subiro se percepisce all’inizio e non alla fine che ho letteralmente ragione da vendere… preghi quindi SANTA RITA patrona delle cose impossibili E SANTA CHIARA….E SANTA BARBARA PATRONA DEGLI A ARTIGLIERI..POICHE’ SE E’ VERO CHE ESISTE LA MAFIA LA CAMORRA L’ANDRANGHETA E LA CORONA UNITA..SI RICORDI CHE ESISTONO ANCHE GLI AVVOCATI….e non e’ dettop che le due cose non vadano come metodi d’accordo…LA FRASE SOLITA E’ QUESTA: PAGHI SE NO LA ROVINO….( ANCHE SE DETTA IN ALTRI TERMINI IL CONCETTO E’ QUESTO).E DOPO CHE VRA’ PAGATO QUESTE SOMME INGENTI..NON CREDA CHE L’AVOCATO LE RIDARA’ LE CARTE PER CONTINUARE A LOTTARE…MA QUESTO SE LO DEVE RICORDARE PRIMA NON DOPO IL FATTO..O I FATTI..SONO FATTI QUOTIDIANI….LOGICI PER LORO…

Gentile Avvocato,mio marito dopo una rovinosa caduta in bicicletta, dovuta alle pessime condizioni di una strada provinciale, è rimasto tetraplegico Ha quindi fatto causa all ‘Ente responsabile , per avere un adeguato risarcimento . Ora siamo terrorizzati dall’esito di tale procedimento, perché in tanti sostengono che contro le Istituzioni, noi poveri cittadini siamo insignificanti e con pochissime possibilità di un esito favorevole. Il nostro attuale avvocato ci ha già richiesto numerosi esborsi per un totale di 4000 Euro in un anno e mezzo.Inoltre ci sono stati alcuni episodi che ci hanno fatto dubitare della sua professionalità,non ultimo il fatto che a tutt’ora non ha neppure tentato di contattare i testimoni del sinistro. Attualmente ci ritroviamo in ristrettezze economiche e vorremmo cambiare legale , per essere patrocinati da un’associazione per le vittime della strada che ci assisterebbe gratuitamente. Il motivo economico può essere sufficiente per togliere il mandato al nostro attuale legale? La ringrazio infinitamente,Antonella.

Mi dispiace innanzitutto per la vostra vicenda. Se ho capito bene, si tratta di una causa per un danno da insidia stradale, purtroppo queste cause sono in effetti di esito poco prevedibile perché si tratta ancora di una zona in larga parte grigia della responsabilità civile. Ad ogni modo, non avete bisogno di nessun motivo per revocare il mandato al vostro attuale avvocato dal momento che il rapporto professionale si basa esclusivamente sulla fiducia con la conseguenza che se la fiducia per qualsiasi ragione anche ingiustificatamente al limite viene meno il cliente può sempre revocare l’incarico al suo legale. Per quanto riguarda i testimoni gli avvocati non possono per ragioni teologiche che sono poi anche abbastanza evidenti interloquire con i testimoni che dovranno essere sentiti dall’autorità giudiziaria salvo solo il caso delle indagini difensive in materia però penale. Vi consiglio di valutare adeguatamente l’operato del vostro avvocato perché da quel poco che mi avete detto non mi sembra che ci sia niente di anomalo eventualmente sentite da un altro avvocato un secondo parere questo può sempre essere utile. In bocca al lupo.

Buonasera Avvocato,
mi rivolgo a lei per un parere. Da due anni sono seguita da un Avvocato per la mia causa di separazione ( giudiziale ).
Abbiamo stipulato regolare mandato dove sono stati indicati i pagamenti, date ecc ecc.
Io ho sempre pagato puntualmente.
Ora abbiamo stabilito una somma forfait per la fine del procedimento ( che ahimè sta andando per lunghe e presumo ne avremo ancora per almeno un paio d’anni ).
Ebbene io ho sottoscritto a firmato tale mandato ma:

1-Due pagamenti non mi sono stati proprio fatturati nonostante le mie richieste;
2-Continua a chiedermi somme di acconto per la cifra da saldare a fine causa;
3-A scadenza regolare dice che è necessario modificare tale mandato perchè i costi stanno aumentando.

Personalmente sto cominciando a stancarmi.
Vedo inoltre che non segue più la mia causa col dovuto interesse, addirittura per un procedimento aperto presso il Tribunale dei Minori aveva promesso di rappresentarmi, si è intascato 250 euro a titolo di acconto ( sempre senza fattura ) e a richiesta del giudice di presentare una memoria integrativa si è tirata indietro a 10 gg dalla scadenza del termine.

Io vedo davvero poca professionalità in questa persona, eppure ho sempre fatto fronte ai pagamenti.

In ultima battuta ( io sono disoccupata ) non mi ha avvertita che avevo diritto al gratuito patrocinio.

Vorrei sapere da lei se è possibile recedere da tale mandato, avere le fatture di quanto ho pagato ( 3 pagamenti fuori fattura ) e se devo comunque pagare la somma forfettaria stabilita per la futura sentenza.

Grazie
Saluti
Manuela

Ho in corso insieme ad altri colleghi una causa collettiva di lavoro (siamo circa 40 colleghi). Il legale che ci segue giorni fa ha preteso che pagassi il contributo unificato pur non superando la soglia che determina l’obbligo a tale pagamento, perchè invece di verificare chi doveva e chi non doveva pagarlo ha pensato bene di fare un conto e dividere alla pari. Al mio rifiuto di sostenere una spesa che non mi spettava ha deciso di rinunciare al mandato solo relativamente a me e continuare per gli altri. Può farlo? Inoltre ha la faccia anche di pretendere il pagamento della parcella individualmente pur essendo una causa collettiva.
Grazie per la risposta.
Antonio

Dovrei vedere la procura, il mandato e così via ma in linea generale un legale può sempre rinunciare all’incarico così come il cliente revocarlo perché è tutto basato sulla fiducia.

Sono stato licenziato con motivo oggettivo. Ho più volte avvisato l’avvocato dei sindacati che tale licenziamento andava oltre il motivo oggettivo che visure, bilanci, emails ed estratto ufficio x impiego mostravano palesemente essere ingiustificato. Ho aggiunto concludendo che essendo stato l’unico, era da ritenersi discriminatorio. Oggi trovo delle sentenze che parlano appunto di licenziamento per rappresaglia/vendetta assimilabile al discriminatorio. L’avvocato ha mancato palesemente nei miei confronti dei principi di trasparenza e del diritto di informazione. Non ha quindi menzionato nel ricorso tutto ciò e quindi mi beccherò le 4 mensilità anziché il reintegro (il giudice lo aveva già stabilito in sede concigliativa che la controparte non ha accettato perché ho chiesto che mi fosse lasciata la possibilità di riservarmi per altro). Sentirò in merito il mio avvocato ma devo ovviamente avere un altro parere. Cosa posso fare perché l’attuale processo cambi o decada prima della prima udienza e venga rivalutato.

Buongiorno, ho un serio problema con un avvocato, in 2 anni dall’inizio della pratica per incidente stradale con danni permanenti (asportazione milza, rottura 3 costole e rottura braccio), non fidandomi più del suo operato a dicembre 2014 abbiamo affidato la pratica ad un altro avvocato. Il primo avvocato si è arrabbiato, insultando il nuovo, e non fornendo l’intera documentazione ed emettendo una parcella su un ipotetico indennizzo che potrei ricevere dall’assicurazione (indennizzo stimato 30000 €, parcella 3000 €). Questo avvocato in 2 anni ha fatto solo 2 raccomandate.
Il nuovo avvocato lo ha intimato con lettera di fornirci la documentazione previa diffida all’ordine.
Risposta del primo avvocato: non me ne frega nulla, lei “nuovo avvocato” è una cafona.

Io cliente come mi devo comportare per ricevere la documentazione necessaria per portare avanti la pratica? Mi presento con i carabinieri?
Aiutatemi grazie
Carmen

Sviluppi sulla vicenda… ha mandato un altra raccomandata dove vuole altri 1400.00 € perchè lui nel frattempo visto che la macchina era intestata a mio marito, solo per fare le fotocopie e prender la delega che la macchina la stavo usando io, e che nulla pretende dall’assicurazione e senza avvisarci di questa nuova pratica ha mandato questa parcella che se entro 10 gg nn pago manda l’agente giudiziario per il pignoramento.
Sono sconvolta.
Ma si possono fare pratiche senza dire nulla al cliente ed emettere queste parcelle?

Mi dispiace, ma non mi ricordo proprio la parte precedente, rispondo a oltre 40 commenti ogni giorno… Se hai ricevuto una lettera, è bene che tu la faccia vedere quanto prima ad un legale di tua fiducia per dare la risposta più corretta, altrimenti rischi di passare dalla parte del torto…

Ho effettuato una causa civile ed in un udienza il mio legale si e fatto sostituire da un collega che non conoscev essendo di un altro studio.dopo un anno e mezzo questo avvocato sostituto mi invia una richiesta spesa di euro 500 comprenslvo di spese sostenute, e possibile che questo avvocato senza nessuna mia nomina o delega che non conosco mi chieda tale parcella senza passare dal mio legale .faccio presente che se non pago mi in ia il decreto ingiuntivo,

Bisognerebbe capire meglio che cosa è successo e come sono andate le cose tra voi, però la richiesta non mi sembra almeno in prima approssimazione fondata. Noi comunque, proprio per evitare questi problemi, facciamo sempre preventivi comprensivi dei compensi di eventuali altri avvocati, sia in loco che su altri fori, che dovessero lavorare sulla pratica, in modo che sia tutto a nostro carico e il cliente abbia una cifra finale da tener presente.

Egregio avvocato chiedo gentilmente se potete darmi la risposta ad un mio dubbio….. Siccome ho cambiato avvocato, i compensi erano già stati pagati in anticipo, ho chiesto al mio ex avvocato la rinuncia al mandato ma lui si e’rifiutato a darmi la copia della rinuncia al mandato…. Cosa mi consiglia di fare? Per legge posso pretenderla? Grazie in anticipo

Grazie della risposta, ho firmato la rinuncia al mandato ma l’avvocato in questione si è rifiutato a rilasciarmi una copia di questa rinuncia dicendomi che non è obbligato ….. Ecco per cui vi avevo chiesto se posso pretenderla per legge …..

Il commento di Andrea è tipico di quanti dal bar ne sono usciti da poco e
quindi son parole da buttare.
Certo che se un avvocato fa il suo lavoro con scienza e coscienza non deve esser trattato male e seppure non ottiene il risultato sperato dal
cliente – ove abbia messa in contrasto con il Giudice tutta la sua
sapienza giuridica – DEVE essere pagato.
Ma quando con insipienza prima, in combutta con i Giudici, o perchè
addirittura del tutto sprovveduto tratta la causa come e peggio di un praticante allora non solo non va pagato ma denunciato all’ ordine
e poichè questo non serve a nulla, se si è ottenuta per causa sua una evidente ingiustizia confermata da un Giudice svogliato od incapace si
deve denunciare anche questo esmplare di una corporazione che troppo spesso vuole esercitare un potere mentre il suo compito è offrire
appieno un servizio.
Rino Olivotti

Ma voi che scrivete e vi lamentate degli avvocati, quando lavorate volete essere pagati? Li pagate i vostri legali? Se non avete soldi non fate causa e andate sl bar a discutere davanti a un bicchiere

D’accordo sulla disonestà della mia controparte e del Suo collega. Ma
Lei seppure non difende affatto la Sua categoria certo non si esprime mai sull’operato dei Giudici. Nel mio caso il Giudice è stato oltre che poco terzo ed equo tanto disonesto quanto chi mi ha truffato.
disonesto quanto

….. avvocato Solignani cerchiamo di esser sei: Lei è UNO degli avvocati onesti, ce ne saranno anocora non ne dubito.
Ma che dire della mia causa nella quale mia cugina ha permutato con me quattro appartamenti e ne abbiamo fatta una scrittura privata e la sua dichirazione al Comune nella quale attraverso un Atto Notorio
tanto dichiarava e poi rivendeva al mfiglio i medesimi appartamenti venduti a me e tale figlio, bene istruito da un Suo collega immediatamente trascriveva l’atto di vendita ?
Ovviamente mi opponevo ed il Giudice mi condannava allo sfratto immediato attraverso ìl 282 cpc e nel contempo condannava la cugina doppia alienante, non concedendo nemmeno la richiesta della CTU fatta dalla mia difesa e condannandola la pagamento di 20.000 (ventimila) euro come controvalore dei miei appartamenti che alla stima ne valgono circa 150.000 (centocinquantamila) l’uno?
Son fuori casa, costretto a pagare un affitto, ed ho 79 anni !
Avvocato : Viva l’Italia !
rino olivotti

Grazie dei complimenti. I disonesti ci sono purtroppo in qualsiasi categoria non mancano mai, nella tua vicenda ti consiglio di tutelarti e farti seguire da un bravo – e onesto – legale.

Egregio avvocato Solignani,
mi trovo, nel giro di quasi 3 anni, a dovere sostituire l’ennesimo avvocato, per la precisione ora sono al numero 2 che, spero, di poter revocare senza troppi intoppi per me. Mi creda, sono davvero stanca e scoraggiata. Il mio problema principale (sono madre single con un figlio di dieci anni, senza alcun reddito dal 2008 nè proprietaria di alcun bene immobile) è un ricorso che debbo inoltrare al competente tribunale del lavoro di Roma per il re-ottenimento di un posto di lavoro dal quale ho dato, nel 2007, dimissioni volontarie in uno stato di incapacità naturale.
Il primo avvocato, che tutto sommato, stava procedendo bene, rispetto a questa seconda qua, a me sembrava davvero troppo lento perchè non è mai arrivato a redarre il ricorso ma solo una lettera di conciliazione all’ex datore di lavoro alla quale quest’ultimo non ha mai risposto. Ho deciso, pertanto, di sostituirlo (dopo però un anno e mezzo!) con la n. 2, un’avvocatessa. Questa donna, che all’inizio, forse perchè molto gentile mi aveva ben impressionato, alla quale ho pure condotto mio padre per un serio problema di casa all’asta, ha perciò assunto la mia difesa per proporre il ricorso verso l’ex mio datore di lavoro ma, al contrario, nonostante io le abbia dato l’ncarico formalmente stipulato in regime di patrocinio gratuito, ha sicuramente appioppato al mio mandato anche la causa di mio padre (che non è in regimo di patrocinio grauito nè mai potrebbe esserlo perchè pensionato) . La cosa assurda è che ella AFFERMA di aver redatto e depositato il ricorso per me ma alla mia richiesta di fornirmi una copia del ricorso (lei dice addirittura di averlo redatto prima delle ferie estive!) adduce mille scuse come quella di pochi giorni fa, ossia che “non riesco a trovare il file nel pc”! Oppure, con la scusa che “attendo comunicazioni dalla cancelleria”. Ma la cancelleria, a detta di un mio amico avvocato, non comunica nulla. E’ l’avvocato che deve controllare che il ricorso proceda.
Si rende conto? Se mai ella avesse spedito il ricorso via PEC almeno dovrebbe averne una copia ed io avrei avuto tutti il diritto di averne una e, ancora di più, se lo avesse fatto per raccomandata!!! Tra 2 giorni, lunedì pomeriggio, mi recherò presso lo studio del (a detta di tutti, io però non so) migliore avvocato dei questa provincia, sempre in regime di patrocinio gratuito. Lei mi crede che sono 4 notti che non chiudo occhio se non per pochi minuti e che la mattina, prima di portare mio figlio a scuola, ho delle scariche intestinali micidiali a causa dell’ansia? Temo che la signora avvocatessa, che oramai mi appare pure negli incubi addirittura con pizzetto e barba maschile, non mi restituisca i documenti ORIGINALI che Le consegnai circa 10 mesi fa! Temo, inoltre, che mi chieda compenso per qualcosa che non ha mai svolto. Lei cosa nel pensa? Come mi consiglia di comportarmi e cosa dire lunedì pomeriggio al nuovo avvocato, il tenzo che, SPERO, vorrà accettarmi come sua cliente? cosa scrivere all’avvocato n 2 per farmi restituire tutti i documenti originali che ora sono disgraziatamente in suo possesso? (ps. dimenticavo di dire che, nel passaggio tra il primo e il secondo avvocato, il primo, nonostante io fossi patrocinata dallo stato, perrestituirmi i documenti ha voluto un compenso di 300 euro, tra le cui voci risultavano anche le spese vive e non me li ha consegnati fichè non ho saldato).

Credo che tu abbia qualche problema di ansia, come tu stessa riconosci, per il quale dovresti farti seguire e chiedere consiglio al medico. Una causa è solo una pratica burocratica, che è quasi sempre deludente, se non per il risultato almeno per i tempi, mai collegare la propria felicità a cose come queste. Cerca di ritrovare la tua serenità e dopo occupati delle tue cause.

Salve, vorrei un parere riguardo un comportamento da tenere.
Sono una persona che ha un fratello tirocinante presso uno studio legale.
Purtroppo mi sono trovato nella situazione di avere alcune diatribe legali, ho chiesto consiglio a mio fratello e lui a sua volta ai titolari dello studio.
SOno stato spronato da questi legali a cominciare dei procedimenti giudiziari dopo aver sentito per giorni motivazioni e leggi che MAI MI AVREBBERO PORTATO A PERDERE IN ALCUN MODO. Sono sempre stato restio a risolvere le questioni così ma quando ti viene assicurato che non c’è nulla da temere ma solo da guadagnarci perchè non provare?
Quando ho fatto presente che non ero nelle condizioni di anticipare cifre per compensi e onorari mi è stato detto di non preoccuparmi perchè oltre a una cifra ridicola di acconto (oltre ovviamente ai contributi unificati) non dovevo versare altro fino alla fine delle cause.
Tranquillo quindi mi sono affidato a queste persone anche in virtù del fatto che c’era uno scambio con mio fratello TIROCINANTE/SGUATTERO a retribuzione zero.
Mio fratello (tra l’altro sembra anche bravo) più volte mi ha detto che ha passato nottate a studiare per me le cose da scrivere (le così dette memorie) e che questi avvocati si limitavano solo a dare una letta all’ultimo minuto prima di depositarle. Neanche la fatica di apporre il timbro.
Più volte ho chiesto in questo tempo se dovevo pagare qualcosa per non trovarmi poi con un conto salato da pagare in un’unica soluzione, mi è stato sempre detto di non preoccuparmi.
BENE: una causa di quelle vinte in partenza è stata persa con il totale addebito di spese (anche se i miei legali dicevano che sicuramente sarebbero state compensate), un’altra (che mi preme di più) è in corso ma ribadisco gli avvocati quasi non sanno di cosa si sta parlando perchè mio fratello fa tutto il grosso del lavoro (io non sono tranquillo tra l’altro visto che pur essendo bravo resta comunque un tirocinante).
Il metodo di lavoro di questi avvocati è sommario e poco chiaro. Uno ogni tanto sparisce per mesi… latitante proprio! l’altro lasciato nel casino si riduce la sera prima a visionare le mie questioni. NON MI PIACE E NON SONO TRANQUILLO. LE CIFRE IN BALLO SONO IMPORTANTI.

Di recente ho ricevuto una telefonata in cui mi invitavano a versare quanto prima un secondo acconto sul compenso. Migliaia di euro da reperire in pochi giorni!
Gli accordi anche se verbali erano totalmente diversi e ora non so che fare.
MIo fratello ovviamente è testimone di tutto. Posso revocare loro l’incarico senza per forza dover sborsare una cifra importante visto che non hanno poi fatto molto?
MIo fratello proprio perchè io avevo un trattamento di favore in questo studio non ha mai preso un euro neanche per i rimborsi spesa quando girava per tribunali per loro. E’ giusto questo comportamento?
SI sono accaparrati un cliente con l’inganno, ora devo tenermi per forza questa difesa?
saluti

Comunque non puoi non revocare prima possibile l’incarico perché la fiducia non c’è e non ci sarà mai più, poi vedrete con calma la questione dei pagamenti, magari con l’aiuto del tuo nuovo legale. Diffidare sempre da chi sostiene che una causa è vinta, non esiste in natura una causa vinta, specialmente nel civile!

puo’ un’avvocato che segue il cliente a patrocinio gratuito richiedere soldi extra se la controparte ricorre all’art. ex 700? dicendo in questa fase non è possibile avere il patrocinio gratuito? grazie

Salve…Ho finalmente trovato un sito in cui si discute sulla vera e non piu’ presunta e anche reiterata e riproposta anche alla discendenze future sugli abusi continuati e perpetui degli avvocati…che si autotutelano a vicenda ………………………..Me ne hanno fatte passate di tutti i colori e la cosa assurda e’ che anche seguendo i criteri per non farsi bidonare da loro….loro gli avvocati possono chiedere (sicuri di non venir mai ne’ estromessi dagli ordini e tanto meno incolpati e giudicati sulle parcelle folli che emettono………) . Si giustificano in vari modi ti intimano il pagamento….e se no ti mandano l’ufficiale giudiziario…..NORMALE PER LORO MANDARE DUE raccomandate e chiedere 1200 euro…SENZA SAPERE SE LA PRATICA E’ CHIUSA O MENO MA RICHIEDERE SUBITO 1200 EURO?..SE QUEGLI ALTRI TORNANO ALL’ATTACCO…DOVRO’ RIPAGARE UN SECONDO AVVOCATO CON ALTRI \1200 EURO…NON E’ MEGLIO A QUESTO PUNTO IL PICCIOTTO D’ONORE…E’ normale per loro richiedere gli atti di un processo in altra regione e chiedervi le spese di 700 euro…con nessuna docuemntazione delle spese-.-..-perche’ gia’ con costi assurdi…e fuori da ogni norma..?…E’ normale per loro avere ragione anche se pagando in anticipo con foglio firmato che nulla e’ì piu’ dovuto…ed emettere una fattura superiore……e richiedere la differenza..se no sono sicurissimi di vincere la causa..? E’ normale per loro andare in un processo non aprire bocca ….lasciare che ci sia la sentenza non trovare nei verbali nessuna risposta da parte del mio difensore….e poi richiedere una parcella folle?-………………E’ normale cambiare avvocato dopo che il primo ( per incompetenza ) decida di lasciarti ma ti richiede i soldi per il nulla di fatto?……e se no ti rimanda al giudice di pace………………E’ possibile che oltre alla parcella gli avvocati abbiano la seconda parcella di onorari…fatti o meno ma sempre messi fino al doppio della stessa?….E’ possibile che nessuno li voglia bruciare vivi……tutti…………………….ripeto tutti………..visto che piui’ cambiavo avvocato e piu’ mi rispondevano prima si puo’ fare..e poi eeeeeeeeeeeeee non posso farci nulla perche’ devo basarmi sugli altri…ossia nessuna difesa?….E’ POSSIBILE CHE IL CODICE DEONTOLOGICO MAI SEGUIOTO….CI SI SENTA RISPONDERE…..:”NON CONTANO NULLA IN SEDE DI GIUDICIO.SENTENZA?” IL GIUDICE NON NE TERRA’ AFFATTO CONTO….?????????????????

UN SALUTO……….QUESTA E’ LA VERA MAFIA ASSIEME ALLE BANCHE…QUESTA E’ LA LOBBY VERA ASSIEME ALLE MULTINAZIONALI…E AGLI ALLIBRATORI………..E’ POSSIBILE CHE QUESTI CON UNA SOLA LETTERA POSSANO GUADAGNARE COME UNO STIPENDIO MEDIO DI UN OPERAIO?……..E STO’ PARLANDO DI COSE SEMPLICI………MA CHE SE SI VUOLE LE POSSONO FAR DIVENTARE ENORMI..PUR DI FARCI PAGARE TUTTO…?….E’ POSSIBILE CHE QUESTI COMPORTAMENTI AVENDO IO CONSULTATO UNA NEO LAUREATA LL’INIZIO RISPONDE CHE HO RAGIONE…E METTENDOLA AL CONFRONTO CON QUESTI EMERITI..IMBECILLI…..RIPSONDA E’ TUTTO NORMALE….SUCCEDE SEMPREE COSI’…E NON SI CAMBIA.?
PERCHE’ AVERE UNA PARCELLA SIA CHE SDI PERDA O SI VINCA?….SE SI PERDE DEVE ESSERE PAGATO POCHISSIMO O NULLA…..NON COME LGI ALLIBRATORI CHE ANCHE SE PERDONO VENGONO UGUALEMNTE PAGATI……………….CHIEDIAMO UN ORGNAISMO CHE DIFENDA IL CITTADINO COME L’OMBUTSMAN..PER LE BANCHE DISONESTE…………VERSO I CITTADINI SONO A CONSULENZA GRATUITA SEDE INCREDIBBBBILE AROMA…E C’E’ UN GIUDICE CHE IMPONE ALLA BANCA DI ESSERE CORRETTI E NON PIU’ CORROTTI…..E FUNZIONA…………….MANDIAMO LE NOSTRE PROTESTE AL MINISTRO CANCELLIERI…..NON ABBIAMO PAURA DI FARLO………….ALLA FINE COEM SEMPRE CAPIRANNO……………E SCRIVIAMO AI GIORNALI…………NEI BLOG….NEI SITI……………RIPORTATE LE VOSTRE CAUSE INSITE DI RAGIONI CONTRO L’ABUSO DI CODESTI………………ABBIATE FEDE MANDIAMO SOLLECITO AL MINISTRO CHE CI RISPONDA.-………..IO PER ALTRE COSE HO SEMPRE OTTENUTO UDIENZA E RISPOSTE..FATELO ANCHE VOI ED INVITATE ALTRI A FARLO…

Cosa intende dire che se un avvocato sbaglia dovrebbe pagare..in quanto assicurato?il mio avvocato ha presentato dei documenti in ritardo(nella sentenza c’ e’ proprio scritto nn considerati perche’ tardivi)nn e’ poi cosi automatico essere risarciti dall’assicurazione…bisogna affrontare una causa?

non capisco perche e'stato censurato il mio post!!ho solo concordato con alba villa e detto la mia opinione asserendo che vi sono anche professionisti seri.Allora si pubblica solo cio'che e'di parte o che fa piu comodo.Grazie comunque

Non censuriamo mai niente per scelta precisa, ma tutti i commenti sono trattenuti finchè non veniamo a rispondere, cosa che facciamo quando abbiamo un po' di tempo. Non abbiamo paura di discutere con nessuno vai pure a vedere la lunga discussione sul tema dell'avvocato perfetto per sincerartene. Grazie di nuovo del tuo commento e della tua partecipazione.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it https://blog.solignani.it

SONO COMPLETAMENTE DACCORDO CON ALBA VILLA.SONO SICURO CHE VI SONO AVVOCATI CON MOLTA PROFESSIONALITA'ED ONESTI.DEVO AMMETTERE PERO CHE IO SIN ORA NON NE HO CONOSCIUTI.LA COSA PIU SGRADEVOLE CHE SPESSO UNA PERSONA VA DA UN LEGALE PER SERI MOTIVI SPESSO ESSENDO ANCHE PARTE LESA CON SITUAZIONI DELICATE,E NONOSTANTE LE ALTE PARCELLE,A VOLTE SUCCEDE DI DARE ANCHE L'IMPRESSIONE DI DISTURBARLI.A VOLTE SI FINGONO IMPEGNATI O FUORI SEDE MENTRE SONO AL LAVORO E TANTE ALTRE SCORRETTEZZE COME QUELLO DI ACCORDARSI DI NASCOSTO CON L'ALTRO LEGALE ALL'INSAPUTA DEL CLIENTE.NON VOGLIO GENERALIZZARE PERO' FIN'ORA LA MIA VASTA ESPERIENZA COME CLIENTE E'STATA DAVVERO DELUDENTE.

chiedo scusa per aver postato poco sopra in maiuscolo e'stata una svista non fatto volontariamente………………..

Quanto è la parcella di un avvocato per un incidente stradale di cui ho ragione al 100%?
due settimane fa sono stata tamponata. eravamo in 2 in macchina e io con un mio sinistro siamo andati al pronto soccorso e mi hanno diagnosticato una rachide cervicale che fino ad oggi mi si è aggravato molto infatti ho iniziato un iter di fisioterapia dopo due settimane di colllare permanente. il mio fisioterapista mi ha consigliato di avvalermi dell'aiuto di un avvocato. ora chiedo quanto mi prenderà l'avvocato alla fine di tutto? ed è norale che l'assicurazione non mi paghi neanche le spese legali?? mi farebbe piacere non ricevere risposte con la percentuale che gli spetta ma desidererei avere l'ipmorto circa che puo percepire.. magari o sfortunatamente per esperienza personale. grazie mille.

Il discorso è molto complesso, perchè oggigiorno si possono praticare diversi sistemi tariffari: se guardi nel menu del blog, trovi una voce apposita con varie sottoschede, dedicate ognuna ad un sistema diverso. Direi che ti convenga concretamente chiedere dei preventivi. Se ne vuoi uno anche da parte nostra, puoi compilare questo modulo /assistenza-legale/richiesta-preventivo/, naturalmente è sempre meglio chiederne diversi e confrontarli. In bocca al lupo.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)

spett.le avvocato tiziano solignani, volevo chiederle un informazione…sono separata da mio marito da qlche anno, ora lui in sede di separazione ha chiesto indietro i soldi per la ristrutturazione della casa che era di mia proprietà, cosa tra l altro non vera,perchè lui ha contribuito solo in parte…ma cmq volevo sapere se ha diritto di riavere indietro i soldi…distinti saluti

È evidente che per rispondere a questa domanda occorrerebbe conoscere il caso in tutti i suoi dettagli, tra cui principalmente il modo in cui sono stati trasmessi i soldi. Ti consiglio di acquistare una consulenza, da noi http://consulenze.solignani.it o da un altro legale di tua maggior fiducia o comodità. In bocca al lupo e buona Pasqua.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6

spett.le avvocato tiziano solignani, le volevo chiedere , quali sono i tempi di recupero di un credito? le spiego meglio. Io ho fatto protestare dalla banca un assegno di 5600 per mancaza di fonti, fatto qsto ho portato l'assegno nel novembre del 2009 dall'avv per recuterare il credito, ma a tutt'oggi io ancora nn ho ricevuto nulla….le volevo chiedere anche se come recupero credito, io creditore devo pagare qlcosa all'avvocato? oppure le spese sono tutte a carico del debitore?

ho incaricato un avvocato che ritenevo in gamba ma mi sbagliavo,ora voglio cambiarlo perchè non sta facendo i miei interessi.
Mi hanno tamponato e mi hanno distrutto la macchina, il valore della macchina e di 4200 l 'avvocato mi ha contattato e mi ha detto che e arrivato l assegno di 3600 dal liquidatore della controparte ma se il perito me l'ha valutata 4200/4003 non mi dovrebbero dare il valore dell'auto più un passaggio di proprieta e la demolizione?in più se lo cerchi ho se chiedo alla sua segretaria di farmi richiamare questi non ti richiama neanche o addirittura mi lascia in attesa per 10 minuti finche non ti decidi poi a chiudere perchè devi lavorare vorrei togliergli il mandato e non dargli un euro perche mi sta reccando un danno.In più tramite la sua segretaria mi hanno detto cose inesatte come la valutazione del mio mezzo e altre inesattezze inerenti alla valutazione premetto che questo avvocato e famoso per le sue magagne

… ma avvocato,io poso comprendere fin che vuole la Sua difesa della categoria. E sono il primo a dire che ci sono avvocati onesti. Ma invariabilmente perdono le cause…. o le rifiutano.
Ma se il sottoscritto ha sottomano una senteza nella quale il Giudice di primo grado condanna la controparte come doppia alienante di un immobile che aveva precedentemente venduto a me, e poi mi respinge sia la rivendica, il 2058 .e la CTU che il mio legale aveva infilata in subordine "nella denegata ipotesi ecc:" e assodato, che il contratto fra le controparti ledeva i miei diritti, – ebbene in sentenza riteneva valido il contratto fraudolento, ma mi ordinava il rilascio dell' immobile immediato (3 appartamenti in un centro di villeggiatura vicino a Cortina) e mi metteva letteralmente in strada.
Però mi dava la soddisfazione di condannare la doppia alienante a pagare la somma di euro 20:000
(ventimila) per i tre appartamenti.
C'è l' Appello Lei mi dice. Certo, la sentenza e del 2006 e l'Appello a Venezia nell' aprile 2013. Io sono fuori di casa e la mia famiglia distrutta. Quattro figli, tre sposati….. sarebbe tutta da ridere.
Ma mica tanto. Io ho attualmente 76 (settesei) anni. Cosa mi consiglia di aspettare il 2013 o dire che ci sono Giudici indegni della toga che indossano ?

Puoi dire quello che vuoi, ci mancherebbe. Purtroppo non sei nè il primo nè l'ultimo che perde una causa ingiustamente e che si trova per questo in gravi problemi.

Personalmente, chi mi conosce e legge approfonditamente questo blog sa che io non mi ergo mai a difensore della mia categoria, perchè comunque non amo le generalizzazioni, preferendo giudicare caso per caso, e perchè inoltre mi rendo conto dei gravi problemi dell'avvocatura – che però on esauriscono affatto quelli della giustizia in generale. Spesso, mi trovi a riconoscere i gravi problemi della categoria a cui io stesso appartengo, la sua arretratezza per diversi punti di vista e la sua incapacità in diversi casi di venire davvero incontro alle esigenze dell'utente.

Per il tuo caso, per velocizzare, o comunque ottenere un risarcimento dalle lungaggini, puoi provare a presentare un ricorso per equa riparazione /assistenza-legale/richiesta-preventivo/.

In ogni caso in bocca al lupo.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da Mac http://ts.solignani.it

~ book http://bit.ly/gwjT6c, ebook: http://bit.ly/ie8rvv

Egregio Avv. avevo deciso di fare un Trust ed ho contattato un avvocato il quale mi ha chiesto il saldo per fare il trust e incominciare a lovorare di 18 mila euro. Io ne ho pagati 14.000 li ha voluti in contanti. Poi non sono piu' riuscito a pagare la differenza di 4 mila euro e lui ha detto che non avrebbe continuato il lavoro e che si ssarebbe tenuto i 14 mila perche io l'incarico glielo avevo dato ma poi non avevo proseguito.
Cosa posso fare per recuperare i 14 mila euro rapinati da detto avvocato il quale non ha fatto nessun lavoro???

Grazie per il suo aiuto

Il legale ha diritto di trattenere il compenso maturato in base alle tariffe professionali per l'attività che ha svolto, quindi chiedigli di farti la nota spese e valutane l'importo, le singole voci e la rispondenza all'attività svolta effettivamente, dopodiché potrai agire di conseguenza, naturalmente dovrai farti assistere da un altro avvocato.

ho revocato il mandato all'avvocato e ne ho preso un'altro. Il giorno dell'udienza era presente anche il primo che,non aveva comunicato al giudice la revoca. La revoca l'ho inviata via fax; è comunque corretta?

Sono in procinto di revocare l'avvocato che dovrebbe seguirmi nella procedura di risarcimento per una lesione subita in seguito ad un incidente stradale nel quale la mia responsabilità è nulla. Ad oggi scopro dalla mia assicurazione che il mio avvocato non ha ancora inviato la procura che gli ho firmato (in bianco purtroppo). Avevo scelto di farmi seguire da un avvocato per non essere costretta a rincorrere la mia assicurazione e mi ritrovo nel momento in cui prendo per la prima volta il telefono per chiedere al mio avvocato di informarsi in merito ad una quesione a sentirmi rispondere: "io non mi impiccio a me interessa solo chiuderle la lesione fisica" e quindi a dovermi ripetutamente assentare dalla mia postazione di lavoro per telefonare ad assicurazione, carrozzieri e periti vari.
Sa indicarmi cosa è conveniente scrivere sulla lettera di revoca? In cosa posso incorrere?
La ringrazio molto.

Buongiorno.
Sono leggermente disperata e spero che voi possiate aiutarmi.
A dicembre sono stata ammessa al gratuito patrocinio, nominando un Avvocato yz. A causa di varie episodi il rapporto di fiducia è venuto meno (ad esempio chiedendomi dei soldi di anticipo e spiegandomi che se il giudice avesse abbassato con sentenza la sua parcella la restante parte dovevo pagarla nonostante il gratuito patrocinio), costringendomi a revocare il mandato.
L'avvocato in questione ritiene che io debba liquidargli il lavoro svolto (redazione di un atto di citazione e prima udienza, rinviata per nullità della citazione. Nessuna spesa viva perchè per l'udienza sono andata a prenderlo di persona in studio e l'ho riaccompagnato. Tutte le incombenze di cancelleria le ho fatte da me perché non avevo i soldi da anticipare, come da lui richiesto).
Un secondo avvocato a cui ho chiesto informazione mi ha detto che l'avvocato yz dovrà aspettare la definizione del procedimento per avere la liquidazione perché sarà il giudice a determinarla.
L'ordine che mi aveva ammesso al gratuito patrocinio mi ha detto che sarà il nuovo avvocato a spiegarmi se devo pagare o meno…e il nuovo avvocato mi ha detto che non lo sa..
Ma finché non definisco con il precedente non può assumere la difesa.

Ora..a chi devo rivolgermi per sapere chi ha ragione? Ho visto che sulla legge relativa alle spese di giustizia c'è un articolo che stabilisce che l'Avvocato non deve chiedere soldi al cliente ammesso al gratuito patrocinio, ma non capisco se si applica anche al caso di revoca.
Non vorrei vedermi arrivare un decreto ingiuntivo per semplice ignoranza, ma neanche indebitarmi per pagare una parcella che magari non è dovuta (lavoro in un call center, con un contratto a progetto che va e viene, quindi non ho molte possibilità).

Spero che qualcuno possa aiutarmi.
Grazie

Ad una persona che è stata ammessa al patrocinio a spese dello Stato il legale non può mai chiedere alcun pagamento, nemmeno per le spese documentate, se lo fa commette un illecito anche deontologico.

Il legale di persona ammessa al patrocinio se gli viene revocato il mandato non deve assolutamente aspettare la fine del procedimento per farsi liquidare l'attività svolta fino al momento della revoca, ma può presentare subito l'istanza di liquidazione.

Non è assolutamente vero che il secondo avvocato non possa assumere la tua difesa sino a che tu non avrai definito i pagamenti con l'avvocato precedente, prevale il diritto di difesa dell'utente e quindi tu hai diritto di incaricare subito un nuovo avvocato.

Queste tre cose te le dò per certe, non parlo per approssimazione o per sentito dire ma per aver seguito centinaia di casi, quindi ti assicuro che le cose stanno esattamente in questo modo. La mia impressione è che ti abbiamo veramente detto un mucchio di inesattezze o comunque tu non abbia capito assolutamente bene come stanno le cose.

oggi ho trovato il Vostro sito.non mi sono meravigliato di quanto ho letto,perchè le medesime esperienze le ho subite di persona.Al tribunale di MANTOVA un giudice mi ha riso in faccia non bonariamente ma per umiliarmi davanti ad un amministratore inadempiente nominato dallo stesso giudice che per anni non aveva esercitato i suoi poteri doveri e ne avevo chiesto la revoca.IN quanto agli avvocati che ho contattato mi hanno solo rubato soldi.Non è possibile ricorrere in tribunale perchè non viene applicata una legge e ogni volta uscire sconfitto
GRAZIE

Non c'è nessun commento dell'avocato perchè la cosa è troppo zozza e non si ha il corggio di replicare. Ed è proprio questo che manca in Italia, cioè quello di prenderli a pedate questi lestofanti che sono deputati, grazie ad una Costituione che è forse incompleta ma che comunque nessuno di costoro intente rispettare. Quello che sopratutto interessa sono i vantaggi personali che si possono realizzare da uba sentenza fasulla che quand sia ancora possibile ribaltare
bisogna comunque avere molti soli per strapagare gli avvocati che sono per questo un tuttuno con i giudii: qusto soprattutt nel civile. Il mio cso dopo 20 anni di tortura impartiti da avvocati farabutti egiudici consensienti, questi ultimi per salvare un avvocato da un rocedimento penle e su questo
non ci piove, hano emesso una sentenza completamente e sbalorditivamente errata e di
parte. Adesso questi giudici sono denunciati per ciò che hanno fatto, ma sisa: Campa cavallo! Itento i condannati ingiustamente che siamo ioe la mia famiglia intanto ci rimettiamo tutte le penne ed anche la vita. Sarei grato per una risposta dell'avvocato, grazie

Sull'Eco di Bergamo del 5 c.m. alla pagina 25
c'è una buona parte della storia di quello che mi hanno procurato due avvocati veri e propri malviventi tra l'altro difesi in modo incomprensibile ed impossibile per una città del nord dove vivo da 40 anni e non ho mai pensato
che vi vivessero persone, o meglio, professionisti
che giungessero a tali livelli. Va detto che in tutto questo c'è stata una buona copertura della magistratura che non li ha sanzionato come sarebbe stato giusto. Oggi una famiglia non piangerebbe lacrime amare per tutto quello che le è stato fatto e sta perdendo anche la casa oltre il bene e la pace familiare.

salve, volevo sapere se è possibile cambiare avvocato visto che non mi fido di lui e vorrei che la mia pratica fosse seguita da un altro legale. Si tratta di una pratica per risarcimento danni derivati da un incidente stradale (coma, rottura arti, punti di sutura anche in viso etc ecc.) Ragione al 100%, il giudice ha anche annullato la multa per eccesso di velocità ..Premetto che con il mio avv abbiamo pattuito una percentualedel 20% come suo compenso a chiusura pratica. recidendo qs rapporto anticipatamente cosa devo pagargli?

voglio dire che una situazione simile alla signora la sto vivendo di persona a spese………..qesta gente anno studato come fare adissanguare la ocosa o cosa

Rispondo all'intervento del primo ottobre 2007 intitolato "E' possibile cambiare avvocato?"

Si diceva..che per revocare in mandato in una causa civile basta una bella raccomandata all'avvocato di cui non ci si fida con su scritto che lo si revoca e tutto finisce con un bel conticino e la restituzione delle copie fornite dal cliente. Ma le cose non sono così semplici!!! L'art 85 del codice di procedura civile recita proprio che in corso di causa la revoca non ha effetto nei confronti dell'altra parte finchè non sia avvenuta la sostituzione del difensore. Oltretutto la revoca del mandato non ha effeto sospensivo o interruttivo del processo civile in corso!!
Questo significa che il cliente che crede di stare tranquillo dopo aver comunicato la revoca al vecchio avvocato..in realtà continua agli occhi del giudice ad essere assistito dall'avvocato "revocato" finchè non fa depositare in cancelleria un atto di costituzione con nuovo difensore munito di procura con sottoscrizione autenticata dal difensore nuovo. E soprattutto se la controparte nel frattempo cita testi e interviene in udienza ..della raccomandata di revoca, che vale solo tra la parte e il vecchio avvocato, se ne frega!!! Nelle more tra la costituzione del nuovo avvocato e la "raccomandata" di revoca del vecchio avvocato la parte che ha revocato continua ad essere rappresentata dall'avvocato revocato che a questo punto non farà niente anche se il processo continua!!! Quindi in pratica non conviene mai revocare il mandato a un avvocato finche non si trova un avvocato nuovo disposto a sostituirlo!!! il bidone per i cittadini sta in questa fase…è ben difficile che un avvocato nuovo accetti di fregare il lavoro ad un suo collega!

nel senso che certi avvocati e giudici sono dei veri e propri fuorilegge protetti però da una impenetrabile rete di protezione voluta proprio
dalle nostre istituzioni. Facendo si che costoro facciano ciò che hanno voglia nelle cause e fuori dalle cause. Il mio è un caso esemplare (ma non è il solo) dove un giudice della Corte d'appello prima di essere trasferito alla Corte di Cassazione ( manedato a compiere altri massacri, esattamente come è avvenuto per il caso del povero Tortora) ha pensato bene di scrivere una sentenza infischiandosene di quando aveva stabilito la Suprema Corte in merito al trattamento di una querela di falso che può essere prodotta in qualsiasi grado di giudizio ed in pratica questa assume importanza definitiva ai fini della sentenza civile e va necessariamente discussa in sede collegiale presso il Tribunale da cui proviene la prima sentenza. (sentenza n. 12399 del 28.5.2007) Questa Corte d'appello ha deciso invece che la querela di falso era inammissibile senza dare alcuna motivazione e non solo, dichiara il documento
inammissibile e lo fa contestualmente con la sentenza a favore di chi aveva commesso il falso. In questo modo il querelante, cioè io, non ha alcuna possibilità di opporsi alla decisione della dichiarazione di inmmissibilità della querela di falso. Posto che la sentenza emessa si basa essenzialmente su una lettera di diffida ad adempiere inviata dalla controparte la quale era stata messa in mora da una lettera precedente( proprio quella lettera falsificata, oggetto della querela di falso) che chiedeva chiarimenti in merito ad una richiesta illecita di denaro alla quale questa non aveva ritenuto di rispondere, anzi aveva inviato la predetta lettera di diffida. Il mio avvocato in questo caso aveva giustamente risposto: " cosa vuoi diffidare se non hai prima risposto a quanto legittimamente ti è stato richiesto? (questo è il primo avvocato, mio ex collega di ufficio, che non ho potuto tenere per guai che gli sono capitati. Quello che l'ha sostituito era un delinquente: si è rivelato tale!
Come vanno giudicati questi giudici? Per me sono dei veri e propri carnefici. 20 anni è durata questa causa dove ho subito vessazioni e abusi di ogni sorta sotto lo sguardo assente dei giudici che hanno lasciato fare ogni possibile illecito ai due avvocati compagni di merenda. merende alle quali partecipavano anche quei tutori del diritto (calpestato, direi).
Questa e solo una parte della storia, ma c'è molto altro). Ecco in che senso caro avvocato.
Distinti saluti.
Francesco Di Lorenzo

nel senso che certi avvocati e giudici sono dei veri e propri fuorilegge protetti però da una impenetrabile rete di protezione voluta proprio
dalle nostre istituzioni. Facendo si che costoro facciano ciò che hanno voglia nelle cause e fuori dalle cause. Il mio è un caso esemplare (ma non è il solo) dove un giudice della Corte d'appello prima di essere trasferito alla Corte di Cassazione 8 manedato a compiere altri massacri, esattamente come è avvenuto per il caso del povero Tortora) ha pensato bene di scrivere una sentenza infischiandosene di quando aveva stabilito la Suprema Corte in merito al trattamento di una querela di falso che può essere prodotta in qualsiasi grado di giudizio ed in pratica questa assume importanza definitiva ai fini della sentenza civile e va necessariamente discussa in sede collegiale presso il Tribunale da cui proviene la prima sentenza. (sentenza n. 12399 del 28.5.2007) Questa Corte d'appello ha deciso invece che la querela di falso era inammissibile senza dare alcuna motivazione e non solo, dichiara il documento
inammissibile e lo fa contestualmente con la sentenza a favore di chi aveva commesso il falso. In questo modo il querelante, cioè io, non ha alcuna possibilità di opporsi alla decisione della dichiarazione di inmmissibilità della querela di falso. Posto che la sentenza emessa si basa essenzialmente su una lettera di diffida ad adempiere inviata dalla controparte la quale era stata messa in mora da una lettera precedente( proprio quella lettera falsificata, oggetto della querela di falso) che chiedeva chiarimenti in merito ad una richiesta illecita di denaro alla quale questa non aveva ritenuto di rispondere, anzi aveva inviato la predetta lettera di diffida. Il mio avvocato in questo caso aveva giustamente risposto: " cosa vuoi diffidare se non hai prima risposto a quanto legittimamente ti è stato richiesto? (questo è il primo avvocato, mio ex collega di ufficio, che non ho potuto tenere per guai che gli sono capitati. Quello che l'ha sostituito era un delinquente: si è rivelato tale!
Come vanno giudicati questi giudici? Per me sono dei veri e propri carnefici. 20 anni è durata questa causa dove ho subito vessazioni e abusi di ogni sorta sotto lo sguardo assente dei giudici che hanno lasciato fare ogni possibile illecito ai due avvocati compagni di merenda. merende alle quali partecipavano anche quei tutori del diritto (calpestato, direi).
Questa e solo una parte della storia, ma c'è molto altro). Ecco in che senso caro avvocato.
Disti saluti.
Francesco Di Lorenzo

Digli che non è serio prendere i soldi senza aver fatto niente! Quelli che gli hai dato sarebbe meglio lasciarglieli, perché se ti rechi all'Ordine rischi di dargliene ancora, proprio attraverso loro, perché questi diranno che l'avvocato merita quei soldi perché comunque ha lavorato per te. Non c'è niente da fare: anche se non hanno ragione in qualche modo l'Ordine degli avvocati o qualche giudice provvede alla loro assoluzione assicurando l'immeritato guadagno. In definitiva avvocati e giudici ( non tutti, ma generalmente ) sono una maledizione tutta italiana. Moralmente non c'è difesa.

ma un avvocato che non fa niente e si trastulla sapendo che c'è una scadenza di 60 giorni e mancano solo 10 giorni e non fa niente gli revoco perche chiede altri soldi e non fa il patrocinio perche la persona e un extracomunitario e ne ha dirito cosa devo fare voglio i soldi indietro tolte le spese che ha fatto se ci sono lui ha risposto che non è serio restituire i soldi……. ditemi cosa devo fare andare all'ordine degli avvocati? ditemi voi

Spett. avv, Solignani,
ci sono vari modi per DELEGITTIMARE… Come ad esempio il RIDURRE un'AMPIA esposizione, come quella della Sig.ra Alba Villa e/o i Tanti-TROPPI NOMI e COGNOMI di "avvocati" e 'Magistrati'… DISONESTI, da me indicati e Denunciati anche in http://WWW.GIUSZIADOVESEI.NET…:

in 'Casi Isolati"…
in "Presuntuosita'"…
in "Discorsi che vorrebbero essere Alti"…
ecc…

"dimenticando", Lei. che quando sono cosi' TANTI i 'magistrati" (compresi i loro "Superiori) che si penano a coprire i cosi' TANTI Suoi DISONESTI colleghi, CERTAMENTE NON si tratta di casi "Isolati" ma bensi' di una MOLTO Ben descritta "Punta d' Iceberg" della cosiddetta MALAGIUSTZIA in Italia.
Di cui anche avvocatri come Lei NON vogliono sapere e/o fanno finta di non sapere,,,
(E' forse questo l' unico modo per
poter continuare a coltivare il Suo
"orticello"… ?…, magari con la
speranza che "la Casta" Le conceda
qualche "solco in piu'"… ?… se non
il modo di arrivare a farne parte… ? …)

Pertanto e anche "GRAZIE"… ad avvocati come Lei che persone come me e la Sig.ra Alba Villa,
ad oggi, NON possiamo fare altro che limitarci
a "Scimmiottare DON CHISCIOTTE"…

Anche se, cliccando in Rete…, prescindendo dalle gia' personali convinzioni, troviamo "conforto"… NON tanto nel trovare conferma che PURTROPPO NON siamo casi " Isolati", .QUANTO nello sperare che proprio l'avvento della Rete possa servire a sgretolare quel Muro di Gomma che
ad oggi ha servito-Protetto i cosi Tanti-TROPPI
"avvocati e Magistrati" DISONESTI di cui gia' ampiamente descritti.

E anche a far si che avvocati come Lei, se in Buonafede, ad essere meno 'Ingenui"…

SalutandoLa Cordialmente Pino Zarrilli

Pino scusa tu quante cause hai seguito in vita tua?

Io centinaia.

Quindi penso di poter dare un giudizio più documentato e ragionato di chi ha subito una ingiustizia, anche grave, ma solo nel suo caso.

Io non delegittimo nessuno e ritengo che i pareri di tutti siano legittimi e giusti, ma penso anche che chi, avendo vissuto solo un caso, si ritiene in grado di dare un giudizio su un fenomeno sconfinato come la giustizia italiana sia un tantino presuntuoso.

A me non interessa fare l'eroe nella vita professionale di tutti i giorni, ma solo cercare di essere un onesto artigiano del diritto e aiutare, quando mi riesce, la gente, quindi i discorsi di principio, quelli che vorrebbero essere "alti" ma con i quali di solito non si conclude niente, in linea di massima non mi interessano, resto a quanto mi dice la mia esperienza quotidiana e il mio senso pratico e così a volte raggiungo persino dei risultati veri per persone vere, a differenza di tante associazioni, siti denuncia e così via che al di là di sollevare un po' di clamore spesso purtroppo non fanno.

Questo in linea di massima è il mio modo di vedere le cose, naturalmente ci possono essere sempre le debite eccezioni e le cose utili che si possono fare insieme, anche perchè la ragione non è mai tutta da una parte e viceversa…

Spett. avvocato Solignani, con riferimento alla signora Alba Villa e alle Sue risposte-deduzioni… SEMPRE con i DOVUTI distinguo.. e chiedendomi se Lei non sia un po "troppo" ingenuo per essere da dieci anni che svolge la professione…, per quanto da me vissuto e vivendi Le posso assicurare che la UNICA manchevolezza della Signora Alba, e stata quella di NON avere avuto il NORMALE coraggio di fare i NOMI e COGNOMI degli "avvocati" … e dei "Magistrati"… di cui e stata vittima. Dando TANTO atto alla Signora Alba della lucidita con cui e riuscita COMUNQUE a descriverne la SOSTANZA, A conferma, Le indico di guardare-dare un occhiata… a quanto in -www.giustiziadovesei.net-. Sperando Le possa servire ad essere meno "ingenuo",,, (un avvocato ONESTO NON puo permettersi di essere anche ingenuo…) NON mi dispiacera un Suo commento e/o contattarmi. Cordiali Saluti Pino Zarrilli

Ti ringrazio degli auguri avvocato, ma temo che non ci sarà una fase successiva perché I giudici della Corte d'appello di Brescia hanno fatto in modo che io non possa ricorrere in Cassazione in quanto loro sapevano che non ho neanche il necessario per vivere avendoglielo comunicato io stesso in un documento che avevo inviato alla Presidenza. E poi ad informarli ci avrà pensato quel signore dell'avvocato avversario, cioè quello
che ha falsificato le carte. Non si spiega diversamente in quanto la loro in ammissibilità della querela di falso doveva essere notificata prima non dopo 3 anni. E poi inserita nella sentenza senza dare la possibilità di replicare?
Ma vogliamo scherzare? Abbiamo per caso l'anello al naso, come si suol dire? O siamo dei salami che non riusciamo a capire le astuzie di chi necessariamente vuole fregarti? Perciò, hanno fatto in modo che io non potessi trovare un avvocato non avendo la benché minima possibilità di pagare un avvocato, perché l'avvocato va pagato. Così facendo la sentenza diventa definitiva. Infatti in una risposta pervenuta dalla segreteria del Capo dello Stato, al quale avevo rivolto un esposto, facendo presente queste ingiuste contrarietà, mi è stato comunicato che purtroppo la sentenza è definitiva. Ma chi gliel'ha comunicato a questo segretario che la sentenza è definitiva, se non la stessa Corte? Ma vogliamo veramente scherzare? Pertanto, avvocato, credimi, non mi diverto a pensar male ne tanto meno a scrivere queste cose:te l'assicuro. Grazie di tutto e tanti cari saluti. Francesco Di lorenzo
24030 Mozzo (BG)
tel.035615773

Guarda bene che io non faccio difese d'ufficio della mia categoria, anzi sono il primo che la critica, oltre che ad aver fondato un sito che muove da presupposti e idee in non pochi casi molto lontani dalla tradizione e piuttosto innovativi.

Inoltre se leggi il blog vedi che quando c'è da dare del cretino ad un collega, se ce ne sono veramente i presupposti, non mi sono mai tirato indietro.

Quello che comunque ancora non si capisce è come puoi per il fatto di essere capitato in mano ad una persona non corretta puoi affermare che tutti sono come quella persona, è una generalizzazione sbagliata nè più nè meno del più famoso e celebrato "razzismo".

Tu stesso dici che il tuo "caso è unico" e allora scusa se è unico a maggior ragione non ne puoi trarre delle conclusioni di sistema.

A me da solo fastidio quando una persona, che ha tutte le ragioni di lamentarsi del suo caso, vuole estendere le conclusioni che è giusto prendere nel caso stesso anche ad altri che sono completamente diversi e penso proprio che questo sia la presente ipotesi.

Comunque mi dispiace, sinceramente, per quello che ti è accaduto, in bocca al lupo, di cuore, per le fasi successive del giudizio.

in quale padella eravamo caduti. In ogni facevo affidamento, non avendo esperienza, sul fatto che prima o poi i giudici avrebbero fatto pulizia. Macché, l'anno lasciati fare visto che c'era anche un imprenditore da spennare, cosa importava che a soffrire fosse soprattutto un dipendente dello Stato(tanto odiati da giudici e avvocati-la cosa è reciproca) Sono passati 20 anni i giudici della Corte d'appello di Brescia contraddicendo completamente quello che stabilisce la Suprema corte nella sentenza n. 12399 del 28.5.2007 ritiene valida la diffida ad adempiere giudicando inammissibile la querela di falso per la manipolazione di un documento che rappresenta una messa in mora per la controparte, prodotta a suo carico. Inutile dire che durante i 20 anni trascorsi con questo assurdo procedimento che ci vede soccombere per mano di astuti personaggi che quando non fanno ciò tornano a casa, baciano le proprie mogli, i propri figli avendo sulla propria coscienza questi grossi macigni.
di scene grottesche ne ho viste in 20 anni di causa per cui la difesa dell'avvocato Solignani
è, come al solito, d'ufficio ma io posso assicurare che avendone conosciuti molti di avvocati, molti di loro o forse alcuni, mettiamola pure così, sotto i loro eleganti vestiti(molti indossano l'impermeabile bianco)
hanno sotto una coscienza sporca. Il consiglio
dell'Ordine di Bergamo solo dopo molti anni, per bocca di un consigliere, ammise le colpe di
questo avvocato ma quando gli contestato con lettera raccomandata, smentì ogni cosa.
Per quanto riguarda i giudici ricordo un episodio durante un'udienza, hanno bussato alla porta: erano appunto 2 avvocati con l'immancabile impermeabile bianco i quali si rivolsero al giudice ricordandogli che avevano appuntamento per quella mattina. Uno dei 2 disse: "abbiamo portato quella persona per testimoniare" "a bene"fece il giudice "ma adesso non posso, ne avrò fino alle 2" e loro
"noi avremmo pensato di farlo giurare qui da lei poi lo portiamo di la e lo facciamo deporre"
questa cosa mi è rimasta impressa e non la dimenticherò facilmente.
Tolgo il disturbo ringraziando.
Francesco Di Lorenzo

Il commento dell'avvocato mi costringe a spiegare bene come sono andate le cose perché non intendo prendermi del presuntuoso dopo quello che ho passato. Bene, allora diciamola tutta: il mio caso è unico a Bergamo dove vivo da 40 anni e non ho mai saputo di un simile comportamento.
Le cause proposte e fermamente volute dal primo legale furono 2: Possessoria e merito. Entrambe iniziate nel 1988. E' successo di tutto dal furto aggravato alla dispersione e forse vendita di cose personali prelevate furtivamente dall'interno di un immobile acquistato e presso il quale ci accingevamo ad
abitare. Il venditore che si è rivelato un delinquente nell'occasione si era riappropriato dell'appartamento con astuzia poiché aveva, forse, volutamente lasciata incompiuta una parete. Quindi chiese che gli fossero restituite le chiavi perché potesse finire il lavoro.
Restammo fuori ma non solo: fece sparire tutto quello che già era all'interno della casa.
Cambiò la serratura e non ci fu altro che fare
causa. Anzi l'avvocato ne propose 2: possessoria e merito. Nel frattempo era già scaduto il termine fissato in una diffida ad adempiere, inviata dal venditore, termine che non fu da me rispettato in quanto gli avevo spedito una raccomandata che chiedeva urgentemente chiarimenti su alcuni costi addebitatimi in fattura che secondo legge non gli erano dovuti. Non rispose alla più che lecita richiesta mettendosi in mora e quindi l'inadempimento si era realizzato per sua colpa ai sensi del c.c. 1206-1207. Questo l'avvocato
non l'ha mai detto in causa perché era d'accordo con l'avversario una sorta di delinquente anch'egli che ha falsificato personalmente le carte e l'ha anche spudoratamente ammesso nel corso di procedimento penale che riguardava la falsificazione della lettera e la manomissione di altre. Il mio legale si mostrò chiaramente un traditore in quanto ha disperso le prove a mio favore, ha permesso che mi portassero via i ricordi dei miei figli senza fare niente per fermare questi sciacalli. Mi ha visto piangere, uscire di casa a seguito di sequestro conservativo: i miei mobili, le mie cose fatte con sacrifici. Mi chiedevo: ma cosa gli ho fatto a questo qua? Non ho avuto il coraggio di liberarmene subito perché l'avevo conosciuto adesso e lo temevo, Anche perché ora la sua cattiveria si leggeva in faccia. Dell'altro l'avversario si sapeva che era un truffatore altro che avvocato. Quindi si può immaqginare

Francamente penso che la persona che, avendo visto e vissuto solo una causa, la sua, ritenga di poter esprimere un proprio giudizio su tutto il sistema giustizia, su "tutti i giudici e tutti gli avvocati", e ritenga di poterlo fare meglio di quelli che come me di cause ne hanno viste e seguite a centinaia, e non solo a Bergamo e Brescia ma in tutto il mondo, sembri più che altro un presuntuoso.

Capisco la delusione, e rispetto il fatto che ognuno debba poter avere la propria opinione, anche quando assomiglia fortemente ad un luogo comune, ma ci vuole quantomeno altrettanto rispetto, da parte di tutti.

sono pienamente solidale e d'accordo con la sig.
Villa. Leggendo la sua storia mi sembrava di ripercorrere la mia disavventura con gli avvocati e i giudici di Bergamo. Purtroppo questi sono uguali e della stessa razza dappertutto, senza distinzione di sorta. Purtroppo i miei oltre 20 anni di causa hanno avuto un epilogo drammat ico in quanto agli altri si sono aggiunti i giudici della corte d'appello di Brescia e il mio ultimo avvocato che si è comportato da finto imbecille. Non ce la faccio a ripetere tutta questa drammatica e al tempo stesso incredibile vicenda. Certo è che i responsabili del settore giustizia, siano essi avvocati o giudici, sembrano essere, in moltissimi casi, provenienti da altri mondi.
Pertanto non mi venga a dire, il giovane avvocato Solignani, che non è così: sono troppi i fatti che lo stabiliscono, purtroppo. Quello che mi sento di affermare è che una persona prima di intraprendere una causa farebbe bene a tagliarsi una gamba piuttosto. I particolari della mia vicenda sono più o meno analoghi a quelli della signora Villa. Tanti cari saluti. Mozzo (BG) via manzoni 22 035 615773

Beh… direi proprio di sì!

Pensaci un attimo, io avvocato sto facendo delle trattative con un altro avvocato per trovare un accordo in merito alla questione X.

Ad un certo punto il cliente della controparte decide di cambiare legale.

Io avvocato dovrò pur sapere con chi devo parlare per raggiungere l'accordo o per dire 'basta, vado in causa'.

Scusate in tema di attività stragiudiziale, in caso di sostituzione dell'avvocato è comunque necessario comunicare alla controparte il cambiamento? nel caso de quo le parti assistite da legali di fiducia si sono incontrate più volte per discutere la definizione di rapporti societari.
Successivamente ad una parte è giunta una richiesta di altro studio legale per conto della controparte relativa al contendere oggetto degli incontri.
in tal caso non è necessario comunicare cmq la sostituzione dell'avvocato, anche se l'attività del precedente legale è stata esclusivamente circoscritta alle riunioni?
Grazie
Arsenio

Guarda, io sul dovere di tenere informato il cliente, specialmente per telefono, ho una visione un po' particolare, che viene espressa dalla frase che non a caso ho citato nella mia raccolta delle "cose che forse non c'entrano" a proposito degli avvocati:

– “Preferiresti un medico che ti tiene la mano mentre muori o che ti ignora mentre guarisci?” (Dr. House)
https://blog.solignani.it/sugli-avvocati/cose-che-

che significa che è sicuramente molto più importante che un avvocato faccia effettivamente il suo lavoro piuttosto che stare tutto il giorno al telefono con gli assistiti.

Però, naturalmente, a tutto c'è un limite.

Un minimo di notizie, un minimo di dovere di informazione, compatibilmente con le esigenze di conduzione del lavoro, il legale deve darlo; se non riesce a farlo personalmente, deve organizzarsi affinchè ci sia qualcuno che, per lui, sia in grado di ragguagliare il cliente sullo stato della pratica.

Al personale di Eurodisney, a Parigi, per contratto è fatto espresso divieto di dire "non lo so". Posso dire quel che vogliono alle persone che gli chiedono una informazione, ma non possono dire "non lo so". Magari gli indicano dove guardare, a chi chiedere, cosa fare in alternativa, ma non possono fare la classica scrollata di spalle.

Similmente le mie due collaboratrici amministrative sono quelle che in un buon 80% dei casi rispondono al telefono ma non solo per smistare la chiamata bensì per dare al cliente le informazioni che gli servono. In questo modo, il cliente sa quello che gli serviva – che spesso è anche una cosa banale – mentre io posso continuare a lavorare indisturbato. Molti miei clienti, inoltre, mi scrivono per posta elettronica e allora li tengo aggiornati io personalmente, perchè la posta elettronica non mi interrompe come il telefono, mi consente di continuare il mio lavoro e dedicarmici quando ho tempo.

Abbiamo scritto anche una pagina su questo:
https://blog.solignani.it/strumenti-di-comunicazio

In questa pagina, dichiariamo il nostro amore spassionato per la posta elettronica, che ci consente di lavorare in modo più efficiente e più pieno.

Chiudiamo, però, la divagazione, che, con l'occasione è andata anche al di là del tuo quesito originaro, proprio perchè sono tematiche che mi hanno sempre un po' appassionato.

In conclusione, nel tuo caso devi verificare se questo avvocato è solo un po' pasticcione, e non sa organizzarsi per comunicare, ma sostanzialmente il lavoro dovuto lo sta facendo, magari anche meglio di un altro che comunica di più, ovvero se questa mancanza di comunicazione è sintomo sicuro di una sciatteria generale e di una prestazione di assistenza che, sostanzialmente, non viene erogata o non viene erogata con un livello di qualità minimo.

Capito questo, se si tratta della prima ipotesi puoi mantenere se te la senti la fiducia in questo legale, magari cercando altri canali di comunicazione come la email, nel secondo caso invece ti conviene cambiarlo.

Per quanto riguarda la retribuzione, il discorso è molto semplice: per le attività che ha correttamente svolto a tuo favore lo devi pagare, per le attività che non ha fatto o svolto negligentemente no. Bisogna vedere, per decidere, il caso nel concreto.

Quanto alle mail, puoi chiederne la cancellazione in base al codice della privacy, essendo sempre un trattamento di dati personali, anche se comunque c'è il segreto professionale che credo sia più assorbente e più importante ancora. Se sorge contenzioso, questo legale potrebbe utilizzare queste mail come prova del mandato e delle attività svolte, tuttavia.

Spettabile avvocato Solignani, ho trovato il suo blog ricercando informazioni in merito la revoca del mandato e relativi compensi.
Gradirei un suo consiglio in merito, se un'avvocato non espleta il propio ruolo di consulente legale, nel seno che ogni volta che chiamo lo studio, la segretaria mi liquida con un "è impegnato la faccio richiamare" ma poi nessuno richiama, secondo lei devo pagarlo per le prestazioni svolte precedentemente da un suo praticante? in caso di parcella ingiustificata a chi mi posso rivolgere ?
Come faccio ad assicurarmi che la documentazione inviata tramite e-mail venga cancellata?
La ringrazio anticipatamente per l'aiuto.

Se un legale non fa quello per cui è stato incaricato, c'è inadempimento, il contratto (di mandato) si risolve e non c'è diritto al corrispettivo, anzi l'utente, se ha ricevuto un danno da tale inadempimento, ha diritto di vederselo risarcito.

Ciò premesso, bisogna però valutare la situazione in concreto per capire se è l'avvocato che non ha fatto niente, in sei mesi, o se è il procedimento che è stato fermo per questo periodo. Sei mesi, infatti, in un contesto dove le cause civili durano in media 7-8 anni e quelle penali comunque diversi anni, potrebbero non voler dire niente.

Da quello che dici tu non si capisce bene che cosa è successo, se effettivamente ci sono delle omissioni o meno, devi cercare di valutare per bene. Ti preciso solo che l'istanza di patteggiamento si può fare anche in corso di indagini preliminari, senza, assolutamente, bisogno di attendere la formulazione dell'imputazione, però questo va calato nel caso concreto, che può avere le sue peculiarietà (a volte ad esempio sei mesi si spendono per cercare di concordare con il pm il consenso su una pena più mite in sede di patteggiamento).

Salve,
vorrei capire una cosa: se l'avvocato non svolge il suo lavoro e non segue il cliente, il cliente può cambiarlo ma deve pagare?!
Spiego il mio caso: Mi è stata ritirata la patente ad ottobre 2007 per guida in stato d'ebbrezza. Sono andato da un avvocato scelto a caso dall'elenco telefonico e gli ho chiesto di assistermi. Gli ho consegnato tutte le carte delle quali aveva bisogno e mi ha detto che mi conveniva patteggiare la pena. Successivamente per star tranquillo, ho telefonato un paio di volte per sentire come procedavano le cose. All'ennesima risposta che i tempi sarebbero stati lunghi ho apettato. Questa mattina (15 aprile 2008) ho ritelefonato. L'avvocato mi ha risposto che non si ricordava, ha guardato il mio fascicolo e mi ha risposto che dopo aver spedito la richiesta per assistermi non aveva più ricevuto risposta. Praticamente in sei mesi non ha fatto niente.
Sono preoccupato, non vorrei dover pagare io la negligenza del legale che si è dimenticato di me.
Per caso ci sono delle scadenze che non sono state rispettate per colpa sua? Cosa devo fare? Se volessi cambiarlo dovrei pagarlo comunque per quello che non ha fatto?
Vi ringrazio anticipatamente, mi scuso se per caso ho sbagliato a postare qui, ma vorrei un consiglio, una valutazione della mia situazione e non so a chi chiedere.
Cordiali saluti.
Andrea.

L'Avvocato Solignani, sicuramente è in buona fede, ma e anche un mosca bianca, e di mosche bianche nel nostro paese sono in fase di estinzione. Condivido ed esprimo solidarietà a tutti coloro che hanno subito ingiustizie legali, e da Giudici collegati ai poteri forti. Anchio sono vittima di ingiustizia.

No io non cambierei non vedo negligenze o simili che possano far effettivamente far venir meno la fiducia.

Anche io non alzo mai la voce e lascio che ognuno si comporti per l'educazione che ha lui stesso, mentre io utilizzo la mia, poi naturalmente vado avanti per la mia strada. Un avvocato non va visto come un "mastino" ma piuttosto come uno stratega, una persona che preferisce di gran lunga riflettere che urlare, tanto in queste situazioni urlare non serve a niente, basta solo, se se ne rimane vittima, non farci caso.

Personalmente quando mi trovo di fronte un collega che fa la sceneggiata provo solamente un sentimento di noia e di compatimento più per il suo cliente che per lui stesso e credo che sia lo stesso stato d'animo, più o meno, che hanno i giudici.

Naturalmente questa è la mia opinione, poi ognuno avrà i suoi gusti, come dicevo altrove c'è anche chi preferisce gli avvocati "urlatori" che fanno da grancassa, io li sconsiglio perchè poi stringi stringi non hanno veri contenuti da dare, ma si limitano ad essere dei megafoni dei propri clienti, cosa che, quando va bene, non serve a nulla e, quando va male, è addirittura controproducente.

Per quanto riguarda il mancato avviso circa la denuncia, è possibile che tra un controllo mensile e l'altro questa denuncia sia stata depositata e insieme notificata, non è possibile chiedere di essere avvertiti appena arriva una denuncia si può controllare per scrupolo ogni tanto, ma se intanto arriva e viene notificata non c'è colpa del legale, i problemi comunque si affrontano man mano che si presentano, naturalmente con lungimiranza e con una visione di sistema, ma vicende di questo genere, querela seguita da controquerela, sono tutt'altro che rare.

Circa l'errore di battitura del precetto, purtroppo è una cosa che può accadere, anche quando, come ad esempio nel mio caso, non sono più le segretarie che battono gli atti (ma davvero esistono ancora molti studi del genere?) ma li scrivono direttamente a computer gli avvocati. Mandando un secondo precetto, direi che l'errore sia stato rimediato, io non cambierei legale solo per questo, perchè non esiste nessun legale che è immune da errori come questi che essendo umani capitano a tutti.

Come avrai letto in altri miei intervneti, non ho peli sulla lingua e se devo criticare un collega lo faccio senza problemi, anche perchè ne ho incontrati diversi che non sono adeguatamente preparati, ma qui non vedo proprio elementi negativi di un certo peso, anzi sei stata fortunata che hai già ottenuto un titolo esecutivo e da ora in avanti potrai provare a fare qualche esecuzione. In bocca al lupo, io avrei fiducia nei tuoi attuali legali, poi vedi tu anche a seconda di come si evolve la situazione.

Gentile Avv.Solignani
in Maggio 2007 ho denunciato una persona per truffa, appropiazione indebita, bigamia.
La mia legale civilista ha ottenuto ed inviato un decreto ingiuntivo alla persona nei primi giorni di Luglio 2007, dicendomi che la controparte aveva 40 giorni di tempo per rispondere cioe' sino al 1 Ottobre 2007, dal momento che i Tribunali chiudono dal 15 Agosto al 1 Ottobre, ( Ma e' vero?)
Questa persona e' ufficialmente nullatenente ma, lavora e l'anno prossimo iniziera' a percepire la pensione, quindi il mio legale punta al pignoramento del quinto.
Questa persona non ha fatto opposizione al decreto, altresi' il 7 Settembre ci ha proposto un incontro per trovare un accordo, il quale ho rifiutato perche', per me inaccettabile. Voleva pagarmi in rate mensili, per un periodo di piu' o meno tre anni, non voleva pagare le spese legali o gli interessi come da decreto, richiedeva che io ritirassi la denuncia e, per di piu', ero a conoscenza che nel 2008 si sarebbe trasferito in Sud America. Decisi, percio', di rifiutare non ritenendolo un accordo per me sicuro.
Durante l'incontro , in presenza dei miei legali civili e penali, il legale della controparte mi minacciava che se non avessi accettato l'accordo, non avrei comunque avuto nulla, essendo il suo assistito "nullatenente". Al che feci notare che la persona in questione lavora aveva uno stipendio e presto la pensione.
Fui molto scontenta nel vedere che le mie legali non dissero al legale della controparte che non aveva il diritto di alzare il tono di voce, come stava facendo, e tentare di intimidirmi. Ebbi la sensazione che erano loro ad essere intimidite da questo legale ultrasettantenne con il quale, da quanto capisco, e' difficile discutere.
Altresi', sempre durante l'incontro, i miei legali, in particolare la civilista, tentarono di convincermi ad accettare la proposta, dicendo che anche se avessi ritirato la denuncia, avrei comunque, avuto il decreto ingiuntivo su cui rivalermi. Per mia fortuna non accettai . Questa persona mi ha, nel frattempo denunciata per diffamazione, se avessi ritirato la mia denuncia ora non avrei molto contro di lui.
Il 9 Novembre fu inviato il precetto alla controparte, dopo essere stato reso esecutivo.
Richiesi una copia del precetto al mio legale,ricevuto finalmente dopo quattro giorni di richieste . Con grande sorpresa lessi che invece dei dieci giorni di tempo standard , sul precetto si dava alla persona centoventi giorni di tempo.
Telefonai alla legale sette od otto volte quel giorno giacche' la segretaria mi dava vari motivi per i quali l'avvocato era impossibilitata a parlarmi ( altri clienti/ riunione/ era al telefono con altre persone ecc…ecc…).
Finalmente riuscii a parlarle. Mi disse che non poteva darmi una risposta al merito dei 120 giorni invece che 10 siccome non aveva l'originale di fronte a lei ( eppure era nel suo studio…) e che avrebbe controllato e contattata il giorno seguente.
Cosa che fece, adducendo come scusante che la segretaria aveva fatto un errore di battitura ( ma non e' il legale sempre e comunque responsabile di controllare prima di inviare all'ufficiale giudiziario?).
Suggeri' di aspettare dieci giorni e poi inviare un secondo precetto con i dieci giorni di tempo sul quale avremo agito e che la controparte avrebbe comunque potuto farci causa per il primo precetto ma che il giudice avrebbe visto che era un palese errore di battitura..
Lo ha fatto il 22 Novembre.
Mi chiedo se sia una procedura regolare .
Sto pensando di cambiare legale, anche quello penale , la quale mi aveva assicurata che controllava almeno una volta al mese se la controparte avesse sporto querela o denuncia contro di me . Se lo faceva, come mai questa denuncia e' arrivata cosi' inaspettatamente?
Cosa mi consiglia? Farei bene a cambiare legali?
Grazie per l'attenzione

Noi non rispondiamo mai nell'interesse di chi scrive, ma soprattutto di quello di tutti gli altri che leggono

Per il resto mi dispiace che tu ti sia sentita offesa, e me ne scuso perchè in ogni caso non mi fa piacere urtare le persone, però il mio era un discorso ipotetico che, come dici tu stessa, non si applica al tuo caso, visto che la tua opinione è diversa, dal momento che non credi appunto che tutti gli avvocati o i giudici genericamente siano scorretti.

Per il resto sentenze bizzarre e problemi ti assicuro ci sono in ogni foro d'Italia purtroppo, ma il discorso di alba villa è troppo generalizzato e non aderente alla realtà, quindi a mio giudizio è opportuno fare i giusti distinguo.

Non ho detto che "tutti" gli avvocati sono scorretti, ho solo affermato che a Tivoli ci sono grandi problemi e soprattutto sentenze "bizzarre". Non accetto quindi che le mie opinioni vengano definite "grossoane e volgari". Le assicuro che riesco a leggere bene la realtà più di quacun altro. Non è necessario che mi risponda perchè non mi collegherò più a questo blog.

@alba villa
scusa ma perchè utilizzi questo blog per fare propaganda per un'altra associazione? Io lascio sempre spazio a tutti, ma non mi pare molto elegante incollare sempre sotto ad ogni post in cui intervieni il manifesto di un'associazione, al massimo metti un link al loro sito e poi quelli che se lo vogliono andare a vedere ci vanno. Io il testo te lo lascio, perchè non mi piace cancellare niente, ma se la finisci qui mi fai una cortesia, per carità continua pure a intervenire ma senza incollare manifesti e altre cose del genere, puoi dire tutto quello che vuoi senza trasformare la manifestazione di un'opinione in propaganda.

I comportamenti degli avvocati e giudici di Pisa vanno considerati come comportamenti dell'intera categoria degli avvocati italiani, fatto le dovute eccezioni che si possono
contare sulle dita di una mano, anche perché è noto a tutti che, di fronte a palesi abusi, non vengono mai condannati e continuano a svolgere l'attività come se avessero agito correttamente.
Non sono la sola a sostenere questa realtà, ma milioni di cittadini, vittime di operato scorretto e di malagiustizia.
Incollo quanto afferma l'associazione Avvocati Senza Frontiere nel loro Sito:
AVVOCATI SENZA FRONTIERE

Regione per Regione, i casi più eclatanti delle migliaia di abusi che ogni giorno vengono consumati da parte del potere nei confronti delle persone inermi,
nel totale silenzio dei media.
Un osservatorio permanente sul vasto fenomeno dell'illegalità istituzionale e della giustizia negata, che mette in luce come i valori di legalità e giustizia,
in cui tutti crediamo e che dovrebbero essere alla base della civiltà, possano venire sovvertiti e calpestati impunemente.
Una finestra aperta sul mondo sommerso della criminalità economica e giudiziaria e uno strumento di denuncia dell'inquietante fenomeno della malagiustizia,
ovvero un modo per non lasciare più sole le vittime dell'ingiustizia.
I NOMI DI MAGISTRATI, AVVOCATI, CANCELLIERI, PERITI, AMMINISTRATORI PUBBLICI, POLITICI E IMPRENDITORI RITENUTI RESPONSABILI DEGLI ABUSI CHE CI VENGONO DENUNCIATI.
Una banca dati in continua espansione per il susseguirsi di segnalazioni di "notitiae criminis", a carico di infedeli servitori dello Stato, che riceviamo
con ritmo crescente da ogni parte d'Italia.
Per ovvie ragioni vengono pubblicate solo le notizie verificabili e corredate da idonea documentazione, impegnandoci ad aggiornare i dati in base alle segnalazioni
che man mano riceviamo da parte dei diretti interessati, o a cancellare ogni riferimento a procedimenti in corso, in caso di assoluzione degli indagati,
con sentenza passata in giudicato e non impugnata dalle parti lese nelle sedi sovra-nazionali.
Il servizio, senza alcun onere, si propone di offrire ai cittadini, in tempo reale, una costante quanto obiettiva informazione sui crimini paraistituzionali
del potere, che la stampa di regime molto spesso cerca di occultare, essendo espressione delle cordate affaristico-giudiziarie che si scontrano nel paese.
Un elenco sempre più ricco di dati, con le informazioni che ci pervengono da parte delle vittime della falsa legalità e di quegli operatori onesti della
Giustizia, che credono nel principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e che la magistratura debba essere messa in condizione di fare il
proprio dovere fino in fondo senza guardare in faccia a nessuno.
Uno strumento per conoscere i perversi meccanismi di controllo del pianeta giustizia e le "oscure vie" attraverso cui i furbi ed i disonesti hanno spesso
la meglio sulle persone per bene, a cui è dovuto Giustizia, e che, invece di venire tutelati dalla legge, si ritrovano vittime di una ramificata rete di
protezioni illecite che, nonostante il vento di Tangentopoli, continua ad alimentare la corruzione politica-giudiziaria, soffocando la legalità ed il diritto
ad una Giustizia equa e rapida per tutto il popolo italiano.
La "mappa" consente di radiografare i comportamenti, non sempre trasparenti, di funzionari pubblici ed operatori di giustizia, che nell'esercito delle loro
funzioni dovrebbero garantire la legalità, e che, invece, spesso, appaiono come garanti di poteri occulti e criminali, protesi a difendere ad oltranza
gli interessi di potenti e farabutti di ogni risma.
Un ordine di falsa legalità soffoca la società ed annichilisce il profondo bisogno di Giustizia a cui ogni uomo libero aspira, impedendo ad un intero popolo
di progredire e vivere in pace. Nel nostro Paese vige un sistema per cui è pressochè impossibile per un comune cittadino ottenere Giustizia nei confronti
di un potente o di un amico degli amici di potenti.
La Giustizia è condizionata dai partiti e da pochi imprenditori di regime che a loro volta sono in grado di controllare la vita politica ed amministrativa.
Pendono oltre 9.000.000 (tra civili e penali) di procedimenti a livello nazionale, con una percentuale di impunità pari all'80%. Tale situazione di intasamento
della Giustizia viene volutamente mantenuta ed aggravata per impedire la definizione di tutti quei processi civili, penali, amministrativi che, in un modo
o nell'altro, avrebbero, già da tempo, determinato la soccombenza di potenti e personaggi vicini alle lobbies trasversali che controllano il Paese.
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AVVOCATI SENZA FRONTIERE è una rete di legali e professionisti, a livello nazionale ed europeo, istituita con la collaborazione di più associazioni, ad
iniziativa del Movimento per la Giustizia Robin Hood, a cui possono partecipare anche praticanti, iuris periti, consulenti tecnici, commercialisti, comuni
cittadini, studenti e volontari.
La struttura italiana si prefigge di tutelare con la necessaria fermezza e coraggio civile i cosiddetti "diritti negati" delle persone più deboli, contro
ogni forma di abuso della Pubblica Amministrazione e/o di soggetti privati in posizione dominante, contribuendo a fare crescere la legalità e l'etica deontologica
della professione forense, la cui nobiltà è troppo spesso offuscata da comportamenti non sempre improntati a lealtà professionale, ovvero dalla diffusa
debolezza dei Consigli dell'Ordine, incapaci di uscire dalle logiche dominanti e in genere più vicini agli
interessi del potere che a quelli della collettività.
A tale scopo stiamo cercando di trovare adeguate collaborazioni, in ogni Regione, per aprire sportelli di "S.O.S. GIUSTIZIA", in grado di rispondere al
diffuso bisogno di giustizia e seguire i molteplici casi che ci vengono segnalati, da ogni parte del Paese (sia in sede civile, penale che amministrativa).
Gli sportelli di "S.O.S. GIUSTIZIA" offrono, gratuitamente, orientamento legale e la necessaria assistenza alle persone bisognose. Tale attività viene svolta
da operatori del settore, a livello di volontariato, e comprende: consulenza telefonica gratuita e valutazione del caso; studio degli atti e classificazione
giuridica; individuazione dei rimedi più acconci; intervento sugli enti e parti controinteressate; assistenza legale tecnica, attraverso l'intervento di
legali civilisti, penalisti e amministrativisti; stesura di istanze di gratuito patrocinio; stesura di ricorsi alla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo;
patrocinio e intervento in giudizio dell'Associazione, ove il caso rivesta un interesse pubblico.
Nel caso si renda necessario formalizzare un rapporto giuridico tra la persona assistita e un difensore, l'Associazione fornisce ai suoi associati il nominativo
di uno dei legali aderenti e disponibili al momento, dopo che questi hanno assunto almeno due casi gratuitamente nell'arco di un anno.
Il legale, da parte sua, si impegna a seguire la causa in collaborazione con l'Associazione (che, nei casi più emblematici e di interesse sociale, si riserva
di costituirsi parte civile), nonchè a svolgere l'attività sulla base delle tariffe più basse, tenendo conto delle condizioni dell'Associato e delle indicazioni
difensive eventualmente ricevute dallo stesso e/o dall'Associazione.
I cittadini non abbienti, ricorrendone le condizioni di legge, vengono ammessi al patrocinio gratuito a spese dello Stato e fornite le necessarie informazioni
per adire la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo di Strasburgo, ove la parte abbia esperito, infruttuosamente, ogni ricorso interno.
I legali possono contribuire a promuovere qualsiasi iniziativa ritenuta utile nella loro Regione, volta a fare conoscere l'attività dell'Associazione, quali
conferenze, seminari e corsi di autodifesa legale, sui temi dell'etica e della tutela dell'ambiente, del diritto alla salute, alla casa, al lavoro, alla
sicurezza e alla pace, ovvero fornire modelli, documenti, bibliografia, e quanto necessario a sensibilizzare sul problema della tutela dei diritti umani.
Per corsi di autodifesa legale, seminari e conferenze sui temi telefonare al 329.21.58.780 o invia una e-mail a
movimentogiustizia@yahoo.it
Chi siamo:
Il Movimento per la Giustizia Robin Hood è una libera associazione di cittadini, senza fini di lucro, bandiere di partito e colori politici, creata da persone
comuni e aperta a tutti, per difendere la legalità e i diritti.
Siamo uomini e donne normali che lavorano onestamente, come la maggior parte degli italiani. Siamo gente di ogni età e condizione sociale che si è stancata
di essere derubata e presa in giro da partiti vecchi e nuovi.
Cittadini costretti a scendere in campo, nella lotta politica per difendere un'esistenza serena, laboriosa, dignitosa.
Non siamo politicanti di mestiere ed avremmo preferito non immischiarci direttamente nell'agone politico, ma siamo stati costretti a rispondere desolante
vuoto di tutela in cui versano i cittadini, anzi al vero e proprio imbroglio perpetrato dai soliti professionisti della politica che, da finte maggioranze
e finte opposizioni, dopo anni di malgoverno e di cattiva amministrazione, hanno portato il paese alle disastrose condizioni che tutti conosciamo.
Siamo gente che si è dovuta battere, il più delle volte controvoglia perché attaccata nei propri spazi vitali, dall'incedere di disegni criminosi, per i
diritti conculcati dalle varie mafie para-istituzionali che hanno usurpato la legittimità, controllando la pubblica amministrazione, le leve economiche,
i tribunali, i media.
Dietro ogni diritto negato, per cui abbiamo dovuto combattere – il diritto alla casa, al lavoro, alla libertà d'impresa, alla pensione, alla sanità, alla
giustizia giusta, alla dignità dei cittadini – abbiamo sempre trovato la prepotenza e l'arroganza dei vari comitati d'affari, legati al potere, organizzati
come vere e proprie associazioni a delinquere, il cui unico fine è quello di perseguire i loro interessi privati, a danno dell'interesse pubblico.
In queste lotte abbiamo più volte bevuto l'amaro calice della sconfitta, ma siamo anche riusciti a strappare delle vittorie, come nel caso del ritiro dei
decreti salvaladri, comprendendo che mai nessuno ci libererà dai poteri occulti e mafiosi che ci governano, se non lo faremo noi stessi.
Grazie alle nostre azioni siamo riusciti a fare aprire migliaia di procedimenti per reati contro la Pubblica Amministrazione che hanno portato alla condanna,
tra gli altri, dell'ex Presidente delTribunale di Milano, Diego Curtò e dell'ex Generale della G.d.F. Giuseppe Cerciello, nonchè del Comune di Milano e
della Regione Lombardia, in relazione al boicottaggio delle ns. attività associative, oggetto da anni di una violenta turbativa.
Intendiamo batterci per la tutela dei diritti dei cittadini in ogni sede, costituire una commissione di controllo sull'attività di giudici, politici e pubblici
amministratori, composta da cittadini, con potere di avviare indagini e richiedere la confisca dei patrimoni illeciti dei tangentisti.
Garantire il, diritto di autodifesa dei cittadini e una giustizia rapida ed equa per tutti, riformando i codici civile, penale e di procedura.
Abolire il ricorso all'uso della guerra quale mezzo per dirimere le controversie nazionali e internazionali, ponendo fine a ogni conflitto etnico.
Avviare la transizione dall'attuale regime oligopolico, nelle mani di poche imprese, al libero mercato, con un sistema dove l'economia sia al servizio dell'uomo
e dell'ambiente, e non viceversa (eco-economia).
Le attività principali dell'associazione sono:
Difesa delle persone più deboli da ogni forma di violenza e abuso, da parte della Pubblica Amministrazione o del potere, attraverso lo sportello "S.O.S.
GIUSTIZIA" e "AVVOCATI SENZA FRONTIERE" – strutture che offrono da un semplice orientamento legale a una vera e propria assistenza professionale contro
abusi giudiziari, patrocinio infedele, frodi processuali, falsità ideologiche commesse da pubblici ufficiali, usura, estorsioni, fallimenti pilotati, vendite
giudiziarie e sfratti illegittimi, violenze su minori, frodi in danno dei consumatori (banche, assicurazioni, Telecom, Enti Esattoriali, Istituti Case
Popolari), mobbing, cause collettive di lavoro, danni ambientali, etc.;

Diffondere un'etica universale dei diritti umani, attraverso l'educazione dei giovani alla cultura della legalità e della pace, coinvolgendo le Istituzioni
e le scuole nella promozione di iniziative culturali, campagne umanitarie, mostre itineranti, concerti, petizioni, seminari, convegni e manifestazioni;

Spezzare il silenzio dei media e dello Stato sulla grave piaga sociale della corruzione istituzionale e della malagiustizia, dando voce al diffuso bisogno
di legalità dei cittadini;

Sostenere il ruolo di assoluta indipendenza della Magistratura e del CSM dal potere politico, creando una commissione di controllo sulle attività di magistrati,
politici e pubblici amministratori, composta da cittadini e rappresentanti della società civile, con potere di avviare indagini;

Abolire il ricorso all'uso della guerra, quale mezzo per dirimere le controversie nazionali e internazionali, ponendo fine a ogni conflitto etnico, basandosi
sui principi della nonviolenza e il pensiero di Gandhi (Satyagraha);

Mantenere assoluta indipendenza dai partiti e dagli schieramenti ideologici, onde contribuire ad affermare in concreto il principio di uguaglianza dei cittadini
di fronte alla legge e a dare effettiva attuazione alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite del 1948.

Grazie dei complimenti, ma sugli avvocati, categoria di cui pur faccio parte ma che non difendo d'ufficio, ritenendola spesso carente, non sono d'accordo.

Cosa significa che un avvocato sbaglia? Quand'è che un avvocato sbaglia? Quando perde la causa? E se l'errore fosse del giudice, deve pagare l'avvocato? Ci sono errori giudiziari in continuazione, non capisco perchè dovrebbe pagarne le conseguenze chi ha assistito e consigliato la vittima per 6 o 7 anni…

Per il resto, gli avvocati sono fallibili come tutti gli esseri umani e quando sbagliano devono pagare, ad esempio se lasciano andare in prescrizione un diritto non facendo la raccomandata che gli era stata chiesta di fare dal cliente lo devono risarcire e per questo ci sono le assicurazioni (io ne ho una che pago profumatamente ogni anno); ma l'equazione sconfitta giudiziaria = colpa dell'avvocato non è valida, mi dispiace ed è un ragionamento anche, scusami, piuttosto volgarotto e gratuito.

Io nella giustizia non mi sento di dire che ci credo ciecamente, ma, pur con tutti i suoi limiti, i problemi e le contraddizioni, è l'unico strumento – lasciatelo dire da uno che lo usa tutti i giorni – per risolvere un certo novero di problemi, quindi l'unica cosa di costruttivo che si può fare è cercare di migliorarla, cosa che NON si fa sventolando luoghi comuni, generalizzazioni e sostanzialmente assurdità che non hanno rispondenza nella realtà come quelle della famosa "signora di Pisa" che mi rendo conto possano essere anche a prima vista suggestivi per i non addetti ai lavori ma che in verità – posso assicurare – non rispondono alla realtà delle cose.

Gentile avvocato, io ho da poco cambiato legale per complicazioni derivate da una causa di separazione. Il mio ex marito non ha corrisposto i primi sette mesi di mantenimento al figlio non ottemperando ai provvedimenti presidenziali e in 4 anni non ha mai condiviso una spesa straordinaria ludica, medica, sportiva o scolastica. Dopo 4 anni il mio legale decide che finalmente è ora di richiedere i sette mesi di mantenimento e lo fa utilizzando il precetto. La controparte fa opposizione, il mio legale risponde richiedendo anche il 50% delle spese straordinarie regolarmente documentate. Risultato? Siamo di fronte al giudice di pace, quindi devo continuare a pagare causa, avvocato e continuare ad anticipare tutte le spese straordinarie per le quali chiedo la condivisione che non arriva mai (attività scout che mio figlio segue da molti anni, prima ancora della separazione, analisi del sangue, libri scolastici, iscrizione a scuola, ecc.).
Il nuovo legale mi dice che il precetto non è lo strumento giusto per recuperare il credito, è anzi un errore madornale perché i provvedimenti presidenziali erano già di per sé esecutivi.
Lei cosa me pensa? Se il vecchio legale ha sbagliato devo continuare a pagarlo (lo sto pagando a rate)? Se ha sbagliato smetto di pagarlo e basta o devo procurarmi una dichiarazione di un legale che dichiari l’errore?

Il discorso che riferisci non ha senso, mi dispiace, non sono in grado di dare un giudizio, un precetto va sempre fatto prima di effettuare un’azione esecutiva, anche per provvedimenti che sono già muniti della natura di titolo esecutivo.

Spettabile avvocato Solignani, rispondo al suo blog ( trovato casualmente perchè alla ricerca di alcune risposte a questioni legali ,che noi cittadini non sappiamo a chi rivolgerci), mi fa piacere apprendere che ci sono ancora professionisti ,come Leiseri, che credono nella giustizia, in uno stato dove vige e s'incrementa la cultura dell'illegalità ma, devo mio malgrado confermare tutto quanto espresso dalla signora Alba Villa di Pisa, tutto ciò che racconta é quello che in realtà succede nelle controversie legali e purtroppo noi cittadini onesti siamo solo costretti a subire e pagare.
Sono un libero profesionista che ha come principio fondamentale l'onestà e se sbaglio pago a caro prezzo, al contrario della categoria degli avvocati che, anche se sbagliano ,vengono pagati e profumatamente.
Concludo che la legge é uguale per tutti ,é solo scritto e non corrrisponde a verità.
In attesa di un suo riscontro,
Cordialmente
A. Scarpitta

Se dici che ci sono avvocati disonesti, sono d'accordissimo, come ce ne sono in qualsiasi categoria, purtroppo, e ne ho visti e incontrati diversi.

Se invece dici che tutti sono così e per di più in combutta con tutti i magistrati in modo da formare un vero e proprio *sistema* che ha come oggetto quello di truffare i cittadini, allora si tratta di una grossolana e anche piuttosto volgare esagerazione che è del tutto fuori dalla realtà.

Non esiste nessun sistema, esistono solo professionisti seri e professionisti meno seri, professionisti ignoranti e impreparati che devono le loro lacune solo a se stessi e non certo ad accordi con altri soggetti per poter torchiare i cittadini, anche perchè con l'ignoranza che si portano dietro danneggiano solo se stessi e i loro assistiti facendo il gioco delle controparti e basta.

Il mio punto di riferimento è sempre la realtà, non mi piacciono le iperfetazioni che ci si costruiscono sopra, che senza che vi siano adeguati elementi rimangono solo teorie, in questo caso dal forte sapore di inverosimiglianza, per non dire di più.

Che poi la giustizia in Italia sia una cosa che non funziona come dovrebbe e piena di problemi e contraddizioni rimane verissimo, ma, proprio in questo contesto, se l'apporto della società civile alla risoluzione dei problemi della giustizia rimane quello della "signora di Pisa" che parla per luoghi comuni, esagera, generalizza, non dice nulla di concreto ma fa di tutta l'erba un fascio senza concludere niente, allora stiamo freschi davvero – ed in effetti io credo che a questi problemi non sarà proprio data soluzione, nè da parte della classe politica, che ne è incapace, nè da parte dei cittadini che evidentemente sono altrettanto incapaci.

Sicurameente la sua realtà è diversa. Lei è un giovane avvocato e sicuramente non si farà raggirare dalle persone con cui avrà a che fare. Ma per gente più vecchia, con attività imprenditoriali piccole, Le assicuro che non sono stati anni facili, e gli avvocati che approfittano della gente onesta se ne trovano a iosa. Non affermi di nuovo che non è così . Le assicuro che è così.

Ha ragione la Signora di Pisa. Ha raccontato fatti che accadono spesso e soprattutto alle persone oneste che vengono continuamente truffate da avvocati che pensano solo a chiedere soldi e soldi e si accordano con il legale della controparte, anche se quest'ultima è in palese difetto. Questo succede anche nella pretura di Tivoli e da tanti anni.

Guarda, io faccio la professione da oltre 10 anni e ti posso assicurare che non è assolutamente così, salvo casi isolati forse, che tuttavia a me non sono mai capitati, nè direttamente nè indirettamente. Mi dispiace comunque per la tua vicenda nella quale intuisco che non hai ottenuto soddisfazione.

PISA, 24.10.2007

OGGETTO: SIMULAZIONE DI DIFESA DEI DIRITTI DA PARTE DI GIUDICI ED AVVOCATI DI PISA.

Desidero esporre un grave problema cagionato dalla non funzione della Giustizia civile di Pisa.

Quanto dichiarerò è frutto purtroppo di lunghe e dolorose esperienze, iniziate da oltre 20 anni.

Non c’è in me l’intenzione di diffamare ed offendere nessuno, ma soltanto raccontare la disperazione e quanto siamo costretti a subire.
so benissimo che non crederà a quanto dichiaro, in quanto, una semplice cittadina, anche se racconta cose vere e dimostrabili, è destinata a non essere presa susserio.
E' inutile insistere sul fatto che ci sono avvocati bravi e altri non bravi: la realtà dimostra che essi lavorano tutti per se stessi e non per la Giustizia.
Cambiano le leggi, cambia il rito di procedura, ma avvocati e giudici civilisti applicano da sempre segretamente una propria procedura fatta di simulazione di difesa dei diritti dei comuni cittadini, e di costante violazione delle leggi e del Codice Procedura Civile.

Nei studio privato di avvocati e nel tribunale accadono cose gravissime: il vero materiale di giudizio viene completamente alterato, modificato prima di essere portato nelle cause in ruolo allo scopo di creare altri obiettivi lucruosi e abusivi.

Infatti, ciò che mi riferivano per telefono o nei loro studi non corrispondeva quasi mai a quanto scritto nelle memorie portate nelle cause in ruolo, scoperte a fine cause.

Queste sono principali ragioni per cui esiste un alto numero di processi civili, la loro lungaggine e la non funzionalità della Giustizia.

Vi sono decine di migliaia di processi civili arretrati, i quali durano dieci, venti ed anche trent’anni, oppure rimangono irrisolti dopo che gli avvocati hanno sfruttato la situazione fino all’ultima risorsa.

Ciò che dichiaro non sono novità per autorità giudiziarie e politici italiani, i quali accettano, continuano a far finta di non sapere e non intervengono, per ripristinare la Giustizia.

Quando protestavo e minacciavo i miei avvocati di denunciare e fare ricorso alle autorità giudiziarie, all’Ordine Avvocati, per omissioni, alterazioni di fatti e menzogne presenti nelle cause, mi ridevano in faccia, facendomi capire che da tali autorità, Anche in possesso di prove, un cittadino comune non viene difeso ed ascoltato, interessate a tutelare, non solo diritti e privilegi degli avvocati e giudici, ma anche gli abusi che essi commettono.

Non poteva essere diversamente, visto che in passato, membri dell'Ordine avvocati e di altre autorità, sono stati avvocati e giudici che hanno contribuito a mal funzionare la Giustizia.

Esiste un sistema diffuso di corruzione e abusi da parte di avvocati ben compatti tra loro, contro il quale un comune cittadino risulta impotente a difendersi.

Il cittadino che denuncia i loro atti di abusi, anche con schiaccianti prove, viene pesantemente danneggiato economicamente e quasi distrutto moralmente, privandogli ogni diritto di proprietà.

Una volta conferito il mandato e consegnato il materiale di giudizio, gli avvocati diventano padroni della questione, agendo di testa propria, senza che sia possibile opporsi ad un loro scorretto operato. Non lavorano per i diritti delle Parti che rappresentano.

Attraverso giudici e Ordine degli avvocati riescono sempre ad essere pagati anche quando sono infedeli al proprio cliente e operano contro la giustizia; pertanto non hanno nessun interesse a difendere onestamente le Parti.

Non sempre le vittime sono messe in condizione di poter denunciare in quanto i legali sono molto esperti a non lasciare prove contro di loro e sistemano le cose facendo ricadere ogni responsabilità sul proprio assistito.

Ma, ripeto, anche in possesso di prove, un cittadino comune non viene difeso ed ascoltato dalle esistenti autorità locali, attente a tutelare diritti, privilegi e abusi di avvocati e giudici.

Alle Parti non è consentito chiedere e parlare personalmente ai giudici civilisti per meglio chiarire i fatti e contraddire tempestivamente in caso di necessità, le dichiarazioni dei difensori. Rivolgendosi ad un altro avvocato, non si prende l’incarico di farlo.

Ho dovuto affrontare varie cause civili sia come attrice che come convenuta.

Spesso ho avuto la possibilità di consegnare in pochi giorni ai miei legali validi ed importanti elementi di giudizio. Tutto il materiale di giudizio da me fornito mostrava palesemente la questione, se avevo ragione o torto, se era il caso di avviare o continuare una causa.

Per il forte interesse ad esercitare prestazioni, vi sono avvocati abili a produrre falsi elementi di giudizio utilizzati per attivare processi civili, contro i quali è faticosissimo difendersi. Pertanto avviano cause anche quando hanno sotto gli occhi fin dall’inizio la chiara questione e che non vi sono ragioni per attivare processi civili.

Se depositassero in tribunale il vero materiale di giudizio in loro possesso e vi fosse stata una procedura corretta, i processi non sarebbero durati decenni.

Nelle questioni civili, molto spesso, non è difficile constatare la Parte colpevole in quanto vi sono norme e dati di fatto precisi, al contrario di quanto possa accadere nelle cause penali.

Gli attori dei processi civili non erano e non sono sempre i danneggiati, ma coloro che intendono truffare denaro servendosi degli strumenti della Giustizia e della disponibilità proprio degli avvocati.

Gli avvocati difensori di ambo le Parti non lavorano come avversari ed interessati ad operare ognuno per il proprio cliente ed in favore della Giustizia, ma si scambiano i fatti dei loro clienti, e, in comune accordo, stravolgono la verità per trovare moventi per attivare processi civili.

Infatti, spesso i difensori formulano segretamente, contro i propri clienti, atti di citazione d’accordo con colleghi delle controParti, ai quali affidano segretamente l'incarico di inviare un atto di citazione o chiedere altri provvedimenti mediante il giudice.

Fanno registrare gli atti di citazione sui beni immobili, vincolandoli allo scopo di minaccia, nel senso che, se non riescono ad ottenere soldi desiderati a nero, trovano il sistema di far pignorare i beni immobili attraverso una tortuosa procedura che dura anche 14, 16, 18 anni. Tale registrazione costituisce un vincolo molto grave per chi ha diritto di disporre legittimamente un immobile: per anni ed anni non è possibile sapere se conviene o no spendere soldi per migliorare un immobile; non è possibile accendere un mutuo per una ristrutturazione in quanto le banche non concedono mutui con la citazione registrata e gli immobili subiscono ulteriori gravi condizioni fino all’inagibilità;

non lo si può vendere finché la causa non finisce e tante altre privazioni che portano ad un uso non libero.

In molte occasioni ho constatato che i miei legali chiedevano nelle memorie cose di cui io non avevo diritto: la stessa cosa riscontravo in quelle del difensore delle mie controParti. Tale comportamento serviva per dar luogo ad accese discussioni e lite tra le Parti, tante udienze inutili e utilizzo di strumenti di procedura costosissimi. Per raggiungere tali obiettivi, dietro la minaccia di sequestri o di perdere la causa, costringono di fare, di dire, di scrivere e firmare atti che alterano la verità.

Contemporaneamente usano strategie per chiedere grosse somme di denaro oltre il loro onorario: accade ciò soprattutto nelle questioni di eredità o di rimborso da parte di Assicurazioni o altri Enti, facendo di tutto affinché rimanga a loro un’alta quota in denaro di detti beni.

Finchè avevo soldi ho ceduto alle minacce sperando di arrivare a conclusioni definitive come gli avvocati promettevano purtroppo con inganno.

I difensori, prima presentano le memorie con dichiarazioni e fatti alterati, poi, le volte che mi hanno invitata a comparire all’udienza, mi hanno imposto di confermare ai giudici le loro menzogne.

Con tali procedure, ogni causa avente come oggetto anche scarso valore, viene caricata di spese enorme.

Un avvocato ebbe il coraggio di dirmi che di solito una eredità se la mangia la Giustizia, ritenendo i loro operato abusivo, atti legali.

I fascicoli dei tribunali sono gonfi di memorie che il più delle volte i giudici non leggono nemmeno lasciando piena libertà ai difensori di commettere qualsiasi atto, non comportandosi, come suo dovere, da “super Partes”:

quando andai ad una udienza di comparizione delle parti, il giudice ignorava quasi tutto sia la realtà dei fatti che il contenuto e le falsità esposte dai legali nel fascicolo, anche se la causa era in corso già da sette anni.

Ogni provvedimento e dei giudici civilisti è voluto segretamente dai difensori di ambo le Parti, anche se nelle memorie depositate nel fascicolo risulta che ogni difensore domanda diritti ognuno per il proprio cliente.

I giudici civilisti, quasi mai sono loro a decidere l’esito della sentenza o altri provvedimenti, ma sono in concreto gli avvocati di ambo le Parti in comune accordo a suggerire al giudice il tipo di decisione: persino la scelta di un C.T.U. viene suggerito dagli avvocati, il quale non è quasi mai preciso nelle sue relazione e perizie, dando agli avvocati la possibilità di fare mille interpretazioni. Spesso ignorano il contenuto dei fascicoli. Altre volte sono consapevoli degli abusi degli avvocati e non prendono provvedimenti disciplinari. Quando ho avuto la possibilità di contraddire le falsità degli avvocati ad alcuni giudici, le cause sono passate ad altri che ignoravano la realtà dei fatti.

In altri processi civili, alcuni giudici, pur avendo fin dalle prime udienze tutti gli elementi per decidere, non hanno emesso sentenze in breve tempo ragionevole.

Vi sono giudici civilisti che esercitano contemporaneamente nei loro studi privati l’attività di avvocato, come ad esempio i giudici onorari: quando rivestono la carica di giudici, appare evidente di cedere alle richieste già preparate dagli avvocati senza che sappiano e tenere conto dei veri elementi di giudizio.

in concreto esiste una simulazione di difesa dei diritti: dalle carte risulta che decidono i giudici, in realtà loro si limitano ad accogliere e copiare all’ultimo momento pari pari ciò che hanno già deciso i difensori di ambo le Parti in comune accordo.

Nei casi in cui da parte degli avvocati vi sono forti interessi a riscuotere somme di denaro, solo in questi casi, i giudici emettono sentenze nel giro di tre mesi anche in questioni complesse.

Ciò vuol dire che tutto dipende dalla volontà degli avvocati e non dal giudice.

Con molta leggerezza emettono provvedimenti di sequestri e pignoramenti di beni immobili, Decreti Ingiuntivi e Sentenze non tenendo conto dei veri elementi di giudizio, ma in base a fatti alterati e falsi elementi preparati abilmente dagli avvocati, senza preoccuparsi di chiedere personalmente alle Parti come stanno realmente i fatti.

Un simile comportamento reca enormi danni anche ad un cittadino onesto non più risarcito nemmeno se facesse ricorso fino all’ultimo grado di giudizio.

Viene costantemente violato il C.P.C. in favore degli interessi degli avvocati: udienze inutili, rinvii, uso di strumenti e provvedimenti miranti a sottrarre denaro e beni immobili.

Le situazioni a volte sono tali che non si risolve cambiando difensore. Le volte che per disperazione sono stata costretta a revocare il mandato a certi avvocati, sono stata condannata a pagare, non parcelle uguali a quelle pagate dalle mie controParti per le stesse prestazioni e concordate precedentemente, ma alte parcelle che superavano moltissimo le tariffe previste dallo stesso Ordine degli avvocati, il valore dell’oggetto della causa e la somma che avrei dovuto dare a nero se non mi fossi opposta. Ciò accade perché il difensore infedele viene appoggiato e protetto da altri colleghi e giudici. Utilizzano gli strumenti dei giudici per raggiungere l’obiettivo: approfittano del fatto che l’Ordine degli avvocati vidima le parcelle di certi avvocati senza un minimo di controllo; i giudici, quando si presenta opposizione, ordinano la provvisoria esecuzione del pagamento non tenendo conto dei veri elementi di giudizio, limitandosi alla sola richiesta degli avvocati, accantonando poi la causa all’infinito: c’è in concreto tra giudici ed avvocati una confidenza amichevole che impedisce un corretto operato. Agli atti a volte risulta una eccellente difesa che si rivela poi una simulazione.

Giudici ed avvocati commettono abusi nel loro operato approfittando della loro autonomia ed indipendenza del potere giudiziario, e per il fatto che non sono responsabili dei loro atti e paga lo Stato ogni loro errore.

Vengono considerati errori anche atti di abusi, che pagano i cittadini con le tasse.

Le cause venivano e vengono dagli avvocati impostate su una serie di minacce per obbligare ad eseguire tutti i loro ordini. Vi sono azioni volute e compiute da loro contro la volontà del proprio cliente e che agli atti le fanno risultare come se fossero le Parti responsabili, specialmente quando hanno dichiarato menzogne.

A volte ho ricevuto una raccomandata dai miei legali in cui mi comunicavano di comparire personalmente davanti al giudice. Io ero dispostissima ad andare, ma i miei legali non volevano. E quando insistevo per presentarmi, mi dicevano che loro non si sarebbero presentati in modo che l’udienza senza il difensore sarebbe stata annullata. Forse il giudice mi aveva convocata per rispettare o far finta di rispettare qualche norma di procedura; ma poi hanno subito trovato il sistema per fare apparire me responsabile di non essermi presentata all’udienza.

Non era la prima volta che mi inducevano a sbagliare, a commettere errori e addirittura atti illeciti per l'interesse di attivare o continuare un processo civile. A volte mi sono recata da loro chiedendo se vi erano norme di legge che mi consentissero di realizzare una nuova opera edilizia legittima: dicevano di sì pur essendo loro consapevoli che tale opera non era del tutto legittima e per l’interesse di farmi attaccare da atti di citazione. Gli avvocati non consigliano, ma impongono di operare e di fare certe azioni: quando mi opponevo ad eseguire azioni palesemente illecite e negative per me, venivo minacciata dai legali di rinunciare al mandato conferito ed al successivo avvocato loro dichiaravano segretamente cose non rispondenti al vero, facendo sì che non operasse correttamente per i miei diritti.

Più di una volta ho consegnato al mio legale fin

all’inizio documenti di prova in mio favore che non sono stati portati nella causa in ruolo.

Anzi, a distanza di tempo, il mio legale negò di aver ricevuto da me i documenti.

Dopo tale esperienza, al successivo avvocato chiesi una ricevuta con l’elenco dei documenti a lui consegnati.

Gridando con un tono arrabbiato e battendo un pugno sulla scrivania, mi rispose malissimo: disse che del proprio avvocato bisogna avere fiducia.

Tale comportamento di numerosi avvocati mira invece alla possibilità di cambiare dichiarazioni e fatti secondo i loro piani, stando attenti a non lasciare prove contro di loro.

Nelle cause che vinto, i miei legali non mi hanno mai restituito gli acconti dati, anche se tutte le spese e onorari venivano rimborsati dalle mie controParti:

pubblicamente hanno pure il coraggio di denunciare che non vengono pagati sapendo che nessun cittadino è in condizione nemmeno di sottrarsi ai loro abusi.

In più cause civili nascondono le prove al primo grado proprio alla Parte che ha ragione per costringerla ad appellare.

Più volte mi hanno impedito di conciliarmi con la controparte proprio per l’interesse da parte loro di continuare un processo: le volte che sono riuscita a conciliarmi rimettendoci anche grosse somme di denaro ingiustamente, sono stata ingannata nel senso che hanno escogitato meccanismi per non chiudere il processo, alterando in mia assenza anche l’atto di conciliazione, approfittando proprio della scarsa serietà ed attenzione i alcuni giudici. Altre volte proponevano conciliazioni con somme di denaro da dare a nero.

A volte mi sono recata in tribunale per controllare personalmente gli atti del mio fascicolo per constatare se il mio legale avesse realmente depositate le prove in mio favore, visto che in precedenza sono stati omessi. Dal cancelliere seppi che non potevo farlo se non in presenza del mio legale: solo una volta riuscii a controllare il fascicolo ove mi accorsi che mancavano gli elementi di prova in mio favore.

Non so se questo è una disposizione di legge oppure abuso per non far conoscere anticipatamente il male operato dei difensori.

Spesso le memorie depositate nelle cause in ruolo dai legali delle mie controParti contenevano calunnie, dichiarazioni false e offese, senza che il mio avvocato ed il giudice prendessero provvedimenti disciplinari:

ciò significa che non c’è avversità tra difensori e i giudici non si comportano da super partes come dispongono le leggi.

Il comportamento dei giudici ed avvocati provocano una profonda e lunga sofferenza, rovinano economicamente e tolgono la pace di vivere.

Espongo i fatti di mia esperienza, ma il fenomeno è molto diffuso, tanto da rendere difficile trovare un legale che si comporti correttamente nel suo operato.

Proprio negli studi privati dei presidenti dell’Ordine Avvocati avvengono e partono abusi più elevati su cittadini comuni.

Ciò che accade nei tribunali è molto grave: per un debito di ventimilioni di Lire, ad un signore hanno pignorato quattro immobili distinti e separati del valore di oltre un miliardo di Lire, violando norme del Codice di Procedura Civilequando era possibilissimo, se gli avvocati difensori non avessero avuto l’interesse la possibilità di sottrarre oltre il dovuto illegalmente, pignorarne uno solo per recuperare il debito.

Ad un’altra persona hanno pignorato una casa del valore di trecentomilioni di Lire per spese giudiziarie di meno di unmilionesettecentomila Lire, quando questa cifra poteva essere recuperata pignorando semmai oggetti mobili di valore di cui la persona era proprietaria.

I casi di malagiustizia sono elevati, e i cittadini colpiti subiscono senza avere la possibilità di difendersi.

Vi sono spese extra giudiziarie inventate da avvocati a carico di cittadini, compreso me, di cui non hanno avuto da loro, dopo aver rilasciato documenti, nessun consiglio, parere o tipo di prestazione né positiva né negativa: in sostanza bisogna pagare per avere i documenti indietro anche se non si sono interessati del problema.

Spesso risulta che i presidenti dei tribunali sono al corrente di procedure non corrette e non fanno nulla per evitarle.

Per esser stata costretta ad eseguire i loro ordini e pagare gli abusi legali ho avuto, nel giro di pochi anni, truffe per oltre quattrocentomilioni di Lire: per tale ragione ho acceso un mutuo. Io ho una pensione di 800 Euro: i soldi che avevo erano frutto di eredità, liquidazione e di risparmio che mi hanno tolto gli avvocati attraverso un giro tortuoso di procedure di cause civili.

Vivo ogni giorno nella disperazione e mi sento come se fossi caduta in mano agli strozzini.

Soltanto per radio, nelle trasmissioni televisive e in altri mezzi di informazione, sento che giudici ed avvocati danno, anche a me, consigli corretti nel pieno rispetto di norme di legge; ma nei loro studi privati e tribunale, non ho mai capito se ho avuto a che fare con veri operatori di giustizia.

Le Autorità esistenti non difendono i comuni cittadini da questo scorretto operato. Anzi, in caso di denuncia da parte di un cittadino, abbuiano invece ogni questione e nascondono prove che sono contro i mali operatori di Giustizia.

In altri casi, consentono ai legali di vendicarsi con maggiore accanimento contro il comune cittadino che ha denunciato i loro abusi.

Non ci dovrebbe essere l’obbligo di pagare l’onorario ai difensori infedeli. Sia in passato che oggi accade esattamente il contrario e sono proprio i giudici e l’Ordine degli avvocati a favorire loro di riscuotere certe somme di denaro ingiuste.

Come cittadina comune è chiaro che non mi è dato di conoscere profondamente le leggi che regolano certe materie civili; ma quando gli avvocati e giudici alterano i fatti, nascondono i veri elementi di giudizio allo scopo di applicare altre norme per raggiungere altri obiettivi, penso che qualsiasi cittadino che conosca i fatti si renda conto degli imbrogli di procedura.

Per il fatto che ho in mano i beni immobili, nelle cause sono stati omessi gli elementi di prova di legittimità e di diritto di tali beni per sottrarmi un’alta quota di detti beni utilizzando cavilli e falsi elementi di giudizio.

Al mio rifiuto di dare soldi, è seguito una serie di minacce come sequestro degli immobili ed altri provvedimenti dei giudici di cui si servono gli avvocati. Chi possiede beni mobili e immobili legittimamente, per avvocati e giudici non ha diritto ad avere Giustizia, ma soltanto rapinato e truffato anche con mezzi della Giustizia.

Con stima e fiducia invio distinti saluti.

ho letto con attenzione tutta la tua storia,sappi che mi sono commosso per te e per me,perche mi rispecchio ugualamente nel tuo scritto e nella tua sofferenza,posso confermare tutte le cose che tu hai citato perche uguale e capitato e sta capitando a me,spero che x te sia finito e avrai ottenuto giustizia, ma a me questo tormento mi mette ko e poi mi rialzo e poi mi mettono ancora ko e mi rialzo di nuovo,ho 33 anni sono un papà che vuole prendersi cura della propia figlia,e per colpa di gente senza coscienza,senza scrupoli,la mia piccolina e inserena insieme a me,nel tuo caso e nel mio caso,il mio,e ancora piu preoccupante perche c'è di mezzo una bambina di solo 18 msi,e credimi,credetemi,sono rimasto scandalizzato sconcertato che ci sono uomini e donne, che dovrebbero tutelare i diritti,e i minori,e invece danno piu valore hai soldi che a l bene di un bambino.non voglio elencare la situazione perche non basterebbe pagine e tempo,vorrei che questo mondo non fosse così comè,e dire a quste singole persone che di questo dicastero dovrebbero i garanti,e al quale un cittadino onesto dovrebbe ottenere un iter giudiziario sano: di passarsi la mano per la coscienza perchè alla fine quello che conterà sarà il giudizio di DIO.. Da parte di un papà che combatte la corruzione di avvocati e giudici x il bene di sua figlia.

A me e’ capitato uguale, mi sono rivolto ad un tribunale per avere il reintegro del possesso di una servitu’ da oltre 24 anni su una strada privata, entro un anno dallo spoglio, ho speso 5000 euro e alla fine mi hanno tolto il possesso nonostante l’ art 1067 del cc. PAZZESCO!

Beh le cause in materia di servitù sono molto imprevedibili per la loro complessità e per la rilevanza delle situazioni di fatto riguardabili come possesso. Per dire di più bisognerebbe vedere il fascicolo.

CAMBIARE AVVOCATO…SONO CAZZI CAZZI E CAZZI……..RICATTI CHE PARLAR DI MAFIA E’ TROPPO POCO…..L’ORDINE….NULLA DA ECCEPIRE…

Verissimo! Anch’io sto vivendo una storia da 9 anni per una divisione ereditaria ed e’ terribild di comd si sia ingarbugliata matassa…..e’ tutto, tutto vero quello chd hai scritto: i giudice e gli avvocari sono una casta intoccabile

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