Buon giorno, mio marito è divorziato (con una figlia). Adesso insieme abbiamo una figlia. Ci siamo sposati con la separazione dei beni. Vorrei sapere come veranno divisi i beni nel caso in cui a mio marito succede qualcosa. Grazie (Laura, via posta elettronica)
Nel caso in cui il marito di Laura venisse a mancare, allo stato delle cose, quindi in assenza di altri figli, i beni saranno divisi tra Laura, la figlia avuta dal primo matrimonio e la figlia avuta nel secondo matrimonio.
In assenza di testamento i beni saranno divisi in tre parti uguali.
In caso di testamento, il marito potrà disporre della cosiddetta quota ‘disponibile’ pari al 25% dell’eredità totale (che potrà lasciare a chi vorrà), alla moglie e alle figlie spetterà la cosiddetta ‘legittima’ che, in questo caso, verrà divisa in tre parti uguali, in quanto alla moglie spetterà il 25% e alle figlie il 50% dell’eredità che sarà diviso in parti uguali.
287 risposte su “come dividere l’eredità tra la seconda moglie e i figli”
Sono divorziata dal 1 marito con lui ho avuto un figlio. Aveva una casa di sua proprietà avendo avuto un divorzio consensuale la casa è rimasta a lui. Dopo il divorzio ha venduto la casa dove abitavamo comprandone una di valore 4 volte maggiore.
Si è risposato con separazione dei beni e con la seconda moglie ha avuto un altro figlio. Adesso si è separato e divorziato anche con la seconda moglie. Ha venduto la casa di sua proprietà e con i soldi ha acquistato una grande casa per lei ed il figlio intestandola alla ex moglie.
Il mio ex non ha più nessun capitale perché investito nella ditta che adesso è in crisi. Mio figlio è rimasto annichilito della vendita della casa che era di suo padre prima del secondo matrimonio
Domando: mio figlio 35 enne adesso che ha famiglia vuole comprarsi una casa più grande visto che con i suoi soldi si era comprato in passato un bilocare.
Ha chiesto un aiuto al padre che gli ha risposto picche
Mio figlio può rivalersi sulla proprietà della seconda moglie dato che è stata acquistata con i soldi del padre vendendo la casa che era sua prima del secondo matrimonio ?
E dato che tutto è stato fatto a sua insaputa.
Grazie Marinella
Temo proprio di no, si potrebbe approfondire ma a naso direi che butteresti soldi inutilmente…
Quindi per legge il primo figlio non può pretendere la sua parte della vendita della casa di suo padre acquistata prima del secondo matrimonio e dove lui ha abitato fino a quando ha acquistato un suo bilocale? Ed è normale che con i soldi della vendita lui abbia comprato una casa alla seconda moglie dandole la buona uscita per il divorzio e tutelando il secondo figlio?
Tutto però potrebbe cambiare se i due risultano divorziati ma di fatto continuano a rimanere nella stessa casa vivendo come marito a moglie?.
Forse.
Salve , espongo un quesito riguardante la mia famiglia.
Mio padre ha avuto un figlio con la prima moglie (poi deceduta), si è risposato una seconda volta ed ha avuto due figli (me e mia sorella) nel mentre ha avuto una quarta figlia con un altra donna , mia madre è deceduta ora mio padre si sposerà per la terza volta con questa donna con cui ha avuto la quarta figlia.Inoltre ha donato una primo immobile al primo figlio , e un secondo immobile alla quarta figlia . il terzo immobile (la casa in cui attualmente abitiamo io mio padre e mia sorella ) appartiene 50% a mia madre(deceduta) e 50% a mio padre .Ora che si sta sposando per la terza volta con questa donna con cui ha avuto la quarta figlia , nel caso della morte di mio padre , la sua futura moglie insieme alla figlia ereditano una parte della casa in cui attualmente abitiamo nonostante abbia avuto in donazione un immobile(quarta figlia)? questo vale anche per il primo figlio?
Alla fiera dell’Est, per due soldi, un topolino mio padre comprò… 😉
Buongiorno,
dal testamento di una signora vedova e senza figlie emergono tre eredi ai quali sono stati divisi vari beni mobili (arredo antico , quadri….) specificando cosa è destinato e a chi.
Al momento del decesso non sono presenti in casa quadri destinati ad un erede. Si puo’ impugnare il testamento?
Non si può rispondere ad una domanda come questa senza vedere il testamento, mi dispiace.
Buongiorno gentilissimo avvocato,
ho un quesito apparentemente senza risposta chiara.
Mio padre è sposato in seconde nozze, è proprietario di una casa al 100% dai tempi del primo matrimonio (risolto).
So che quando mancherà, l’eredità verrà spartita fra me figlio unico e l’attuale coniuge, inoltre quest’ultima avrà il diritto di viverci.
E fin qui, d’accordo.
Quello a cui nessuno sa rispondere è:
La moglie ci può vivere, ma non è proprietaria dell’intero immobile, ma solo della sua parte.
Il 50% sarà di mia proprietà. Indi per cui mi auguro, non sia necessaria un’azione legale per pretendere la metà esatta dell’immobile fatto stimare, per sistemare i diritti di entrambe le parti.
Dubito fortemente che la giustizia permetta un doppio diritto al secondo coniuge senza tutelare e ignorando il diritto del figlio alla sua quota di casa ereditata.
Grazie saluti
Mauro
Il problema quale sarebbe che non ho capito?
SALVE, MIO PADRE DOPO ESSERSI DIVORZIATO DA MIA MADRE SI è RISPOSATO IN COMUNIONE DI BENI CON UN’ALTRA DONNA DALLA QUALE HA AVUTO UN’ALTRO FIGLIO, ORA VENENDO A MANCARE MIO PADRE COME SI DEVONO DIVIDERE I BENI CONSIDERANDO CHE DAL PRIMO MATRIMONIO CI SONO STATI DUE FIGLI, ME COMPRESO, E DAL SECONDO UNO E CHE RISULTA TUTTO INTESTATO AL 50% TRA MIO PADRE E LA NUOVA MOGLIE?
in caso di concorrenza tra un coniuge superstite e più figli l’eredità viene ripartita in ragione di un terzo al coniuge superstite e i rimanenti due terzi ai figli.
Buongiorno,
Avrei un quesito da porti, vi racconto brevemente il fatti.
Mia madre (Già divorziata) era sposata in seconde nozze con un uomo vedovo e con figli.
Alla morte del marito mia madre aveva ereditato il 50 per cento del conto in banca. Era andata in banca a firmare per la successione, ma avendo una brutta malattia è deceduta prima di riscuotere la somma.
Noi quando abbiamo fatto la successione abbiamo dichiarato che nell’asse ereditario c’erano quei soldi.
Il problema è che ora una delle figlie sostiene che dobbiamo dividere in parti uguali la somma, mentre la banca sostiene che loro pagheranno solo nel momento che noi ci mettiamo d’accordo.
Cosa dice la legge? Noi abbiamo diritto dell’eredità che spettava a mia madre o dobbiamo dividere con i figli del marito di mia madre in parti uguali?
In attesa di ricevere una vostra cortese risposta vi porgo i miei più cordiali saluti.
Per me tua madre è diventata erede, anche se per poco.
Ho un quesito da proporre:
Dunque mio padre alla morte di mia madre ha sposato un’altra donna e noi per la nostra parte siamo eredi di una certa percentuale ora avevamo chiesto alla signora di volerci liquidare con l’acquisto dell’immobile…se non che come da accordi lei avrebbe detto che una sua figlia sarebbe stata disposta ad acquistare l’appartamento…dopo molto tempo e dopo varie richiesta da parte nostra di concludere il tutto la figlia ci diceva che la banca gli faceva problemi perché anche i suoi fratelli non so per quale motivo dovevano acconsentire e non riesco a capire a quale titolo poiché la madre risulta ancora in vita e di buona salute…qualcuno sa dirmi se è un pretesto per tirare ancora alla lunga oppure c’è verità su quello che ci dice questa figlia
Ti consiglio di incaricare un avvocato per cercare di risolvere la situazione negozialmente.
buon giorno,
sono attualmente separata con mio marito e abbiamo 3 figli che vivono con me abbiamo affidamento congiunto ma io ho lasciato la casa visto che avevamo la divisioni dei beni. Lui chiede il divorzio, visto che la sua casa è frutto anche dei miei sacrifici non solo i sui ci tengo che rimanga tutto alle nostre figlie. Se lui si risposa cosa possono fare le mie figlie per far si che rimane a loro la casa dopo la sua morte e non alla nuova moglie.
Se lui facesse la donazione alle ragazze e si tenesse l’uso frutto dopo la sua morte rimarrebbe tutto a loro oppure lei avrebbe diritto.
È un problema classico una delle soluzioni che si utilizzano più frequentemente è proprio quella di fare come dici tu e cioè trasferire gli immobili direttamente ai figli riservandosi l’usufrutto. Sono soluzioni che non sono prive di problemi e di contraddizioni ma l’importante è che le parti che le realizzano e le pongono in essere sappiano bene come stanno le cose e come le devono gestire una volta che avranno realizzato l’operazione stessa . Sarebbe bene che tu andassi a parlarne con un avvocato all’interno di una consulenza a pagamento per poter approfondire adeguatamente.
Salve,gentili Avvocati.
Vi scrivo in merito ad una situazione di eredità. Mia madre deceduta un anno fa, lei aveva una casa intestata ereditata dal padre. Ora questa casa è cointestata a mio padre, a me ed ai miei 2 fratelli.
Mio padre ha deciso di risposarsi con una donna senza figli. Alla morte di mio padre, la seconda moglie eredita una parte della casa che era di mia madre?
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
Maria.
Certo.
Buonasera sono sposata con un uomo che ha due figli con due donne diverse, noi non abbiamo figli: uno è nato da un precedente matrimonio, l’altra da una unione ormai cessata. Volevo chiedere in caso di difficoltà economica da parte di mio marito a sostenere il mantenimento dei figli la legge prevede che sia l’attuale moglie a provvedere? Nel caso in cui dovessimo comprare casa e io la intestassi a me medesima non credo dovrei lasciare in eredità alcunchè ai figli di mio marito. Aspetto una risposta, grazie
La disposizione di riferimento è l’articolo 433 del codice civile che ti invito a leggere.
salve sono un vedovo con due figli maggiorenni e vorrei fare seconde nozze con una donna divorziata con un figlio maggiorenne, lei nullatenente io proprietario di casa vorrei sapere in caso di:
morte mia:
morte della futura moglie:
separazione:
come verrebbe divisa l’eredità?
posso fare testamento e lasciare fin che in vita l’uso della casa alla futura moglie e poi che rimanga la casa ai miei figli?
È un problema classico, si può risolvere solo con dei workaround da praticare quando si è ancora in vita.
Buongiorno vorrei un informazione, sulla mia situazione: sto per avere un figlio con il mio compagno (non sono ancora sposata in quanto lui è separato ma non ancora divorziato). il mio compagno ha con la ex moglie due figlie una minorenne e l’altra maggiorenne, la casa che ha comprato lui, è intestata a lui ed alla ex moglie. mio figlio rientrà nell’eredità di quella casa? inoltre, una volta che mio figlio è nato, posso fare qualcosa per vantare diritti sull abitazione? (la stessa è stata concessa alla ex moglie con affido delle figlie) grazie.
Sì certo, nella quota del padre.
Buongiorno,
sono divorziato e ho un figlio dal primo matrimonio. A breve mi risposo con una donna anch’ella divorziata e con due figlie. Entrambi possediamo dei beni. I beni di cui siamo in possesso oggi possono rimanere ai nostri rispettivi figli in caso di decesso di uno di noi due?
Grazie della risposta
Sì, per effetto di due successioni consecutive.
Mio padre si è risposato alla sua morte non ho avuto nulla dalla matrigna.Premetto che immaginavo conoscendo lei è sua figlia.Mio padre muore a luglio del 2015 , la casa dove vive era della mia mamma precedentemente morta e nel 2011 passa di mia proprietà con uso frutto per mio padre e foglio privato diritto di abitazione per la matrigna.Più un altro bene immobile ,casa in montagna intestato alla matrigna ma pagato sicuramente da mio padre rogitato più di 10 anno fa (penso che oramai non posso campare diritti li).Mio padre dal 2012 fino alla morte è stato costretto su sedia a rotelle e succube della matrigna al 100 x 100 non essendo neppure più tanto lucido.Comunque alla sua morte mi vado in banca e vedo che sono rimasti solo 1200 euro ,faccio fare il resoconto storico e si vede che 370000 euro sono stati svincolati e girocontati sicuramente a favore della matrigna nel 2013 due anni prima che morisse .Dimenticavo ho anche un testamento olografo che mi lascia tutto a me che ho fatto notificare dopo la sua morte scritto da lui nel 2012.La mia domanda è questa posso aver diritto almeno della mia legittima oppure almeno avete la casa o proprio non posso avere nulla.Il notaio ha avuto un incontro il quale si sono presentati madre figlia e abbocato dicendo che non sanno nulla.sono andato da un legale che mi ha detto che sarà fatica a sono qui a scriverle anche perché ad ora il mio legale non mi ha dato risposte.In Italia esiste una giustizia che mi possa difendere o solo a quella divina bisogna affidarsi?Spero di essermi spiegato forse le date non sono precise perfettamente.
Non ti saprei dire senza vedere la documentazione, a partire dal testamento. Mi dispiace.
buongiorno complimenti per il sito il mio quesito è mio padre vedovo con due figli risposatosi, senza aver avuto figli dalla seconda moglie, oltre la legittima gli ha donato l’atra parte fino ad arrivare al 50% se mio padre vendesse la proprieta noi figli cosa possiamo fare ? possiamo impugnare la vendita e cosa ci spetta come eredità?
Finché è in vita tuo padre può disporre come vuole del suo patrimonio.
Buon giorno volevo porvi questa domanda mio nonno a lasciato a me e mia sorella in donazione con uso frutto a mio padre . Mio nonno dopo la donazione si è separto da mia nonna e si è poi risposato però senza avere figli . Mio nonno è morto mio padre è morto mia nonna è morta mia madre è morta . È in vita la seconda moglie di mio nonno ha diritti lei su questa donazione. Premetto mio nonno nel testamento prima di morire ha escluso suo figlio è noi nipoti . Aspetto una vostra risposta grazie
È un po’ come aspettare il bus in un luogo dove non c’è nessuna fermata, né magari è mai passato.
salve mia madre si e riaccompagnata dopo la separazione con mio padre. Dopo un po di tempo trascorso cn questa persona hanno comprato casa che con atto notarile mia madre ne e propietaria e lui usufruttuario.Da quell momento sono trascorsi 15 anni e loro nn I sono sposati, ora I figli del suddetto visto che lui non e piu in buona salute hanno soperto che il pade e solo usufruttuario e a loro non rimane niente. Premettendo che il padre nn ha mai detto a loro di aver si comprato casa ma di non esserne propietario, dicono che l’atto notarile non e valido (l’atto e tralatro stato firmato di fronte ad un notaio e un avvocato di mia madre) e loro spetterebbe parte della casa ala sua morte minacciando di rovinare mia madre se nn gli firma il consenso a divider casa al 50%. Hanno I figli del suddetto diritto a qualcosa o fa fede un atto notarile ed e solo uno saglio delpadre verso I figli?
Bisognerebbe vedere l’atto, ma penso sia valido.
Salve vorrei porre un quesito,mio padre vedovo si e risposato avendo già 3 figli,
dalla seconda moglie non ha avuto figli quando e morta nostra madre noi eravamo piccoli e la matrigna ci ha cresciuti.Mio padre e deceduto 8 anni fa e noi ci siamo presi cura della moglie fino al decesso lei di sua proprietà ha una casa e due pezzi di terra noi siamo suoi eredi? non avendo ne figli ne fratelli solo figli di un cugino? vi ringrazio della vostra disponibilità .
Purtroppo direi proprio che non siate chiamati alla sua eredità, per esserne eredi avreste dovuto esser stati adottati.
Salve,vorrei saperne di più sul discorso della successione di un bene immobile e nel mio caso specifico essendo io seconda moglie senza figli ma in comunione dei beni ,essendoci tre figli dal precedente matrimonio come verrebbe tutelata la mia posizione è cosa mi spetterebbe.Grazie infinite dell’attenzione
Dovresti avere 1/3 dell’asse oltre al diritto di abitazione. Ne abbiamo parlato diverse volte.
Salve. Mio padre e deceduto nel 2014, era in seconde nozze. La moglie ha un figlio hanno venduto casa cosa devo fare x avere la mia parte? Grazie rosario
Se la casa fosse stata intestata anche a tuo padre avresti dovuto partecipare anche tu alla vendita immagini fosse intestata solo alla moglie…
Gentilissimo Avvocato, dopo la morte di mia madre, il 50% della proprietà dell’abitazione è rimasto a mio padre, l’altro 50% per 1/3 a mio padre, i 2/3 a noi figli (6). Mio padre successivamente si è risposato. Qualche mese fa è venuto a mancare anche lui. La sua seconda moglie, dalla quale non ha avuto figli, risiede nella casa per la quale noi eravamo già proprietari di 2/3, adesso anche dei 2/3 della proprietà di mio padre. Non riesco a capire se noi figli dobbiamo pagare l’IMU perchè i pareri sono contrastanti. Alcuni dicono che essendo per lei abitazione principale, spetta a lei pagare la Tasi; altri dicono che essendo noi proprietari della quota di mia madre, deceduta per prima, spetta a noi pagare l’IMU per la nostra quota risultando la proprietà come seconda cosa. Le chiedo gentilmente se può darmi qualche delucidazione in merito. Grazie. Cordiali saluti.
Non sono molto preparato in materia mi dispiace vi consiglierei di chiedere ad un fiscalista.
Spettabile avvocato,mio padre rimase vedovo di mia madre quando avevo appena due anni.Mio padre si risposò in comunione dei beni con la mia nuova matrigna e non hanno avuto nessun figlio.La mia matrigna ha ereditato da suo padre una casa e dopo un po di tempo mio padre mi è venuto a mancare.Adesso la mia matrigna ha intenzione di donare la sua interamente la casa ad un suo nipote sangue del suo sangue..Ho io qualche diritto su questa casa o lei può fare ciò che vuole dell’immobile? Grazie della risposta. Cordialmente Maurizio A.
Con la tua matrigna mi pare tu abbia solo un rapporto di affinità che non prevede nessun diritto o aspettativa sui beni relativi…
Buonasera, la mia domanda è la seguente. E’ deceduto mio padre sposato in 2 nozze in separazione dei beni. Come funziona per l’asse ereditario? I conti in banca con la 2 moglie sono separati pur avendo lei la firma…. Come posso fare per sapere se ha lasciato testamento o se ha case di sua proprietà o intestate solo a lei? Come funziona in questi casi? Grazie per la risposta
Puoi valutare un ricorso per inventario, leggi la scheda relativa, anche se a volte bastano alcuni singoli accertamenti.
Spettabile avvocato, io e mia moglie ci siamo sposati in secondo matrimonio.
io dal primo matrimonio ho avuto 2 figli e 2 ne ha avuti mia moglie dal suo primo matrimonio.
Sette anni fa ci siamo sposati e ho comperato un appartamento intestato a me, e lasciando dal notaio lettera con dichiarazione che mia moglie rimane usufrutto, in quanto mia moglie nel precedente matrimonio ha firmato, fidandosi dell’ex marito, documenti che ora la rendono debitrice verso le banche, tre anni fa lex marito è morto in un incidente sul lavoro e i figli hanno dovuto rinunciare al risarcimento della assicurazione perché altrimenti avrebbero dovuto pagare anche i debiti del padre.
Come posso lasciare testamento in parti uguali alla nostra scomparsa senza che i miei figli legittimi possano un domani impugnare testamento?
Cordialmente Ger……A…..
Mi dispiace, ma non ti posso in alcun modo dare consigli volti ad eludere l’applicazione di norme di legge vigenti, tantomeno in questa sede…
Buongiorno, mio padre (vivente) mi ha donato dei soldi per l’acquisto di una casa e mi ha corrisposto dei bonifici per abbattere parte del mutuo. Il mio unico fratello ha ricevuto con atto di donazione da entrambi i genitori la nuda proprietà di 2 immobili, con dispensa da collazione ed imputazione. Alla loro morte come verrà calcolata la mia parte, ovvero avendo io pagato parte della casa e del mutuo (mio padre ha corrisposto per 1/3) del valore, come verrà considerata questa donazione indiretta, considerando tutto il bene immobile o rivalutando i soldi che mi sono stati dati?
Mah io direi proprio solo i soldi conferiti…
Buon giorno avrei un quesito da porVi: io sono separato ed ho tre figli dal precedente matrimonio, adesso convivo con lanmia compagna ed abbiamo un bambino, la domanda è se io acquistassi una casa e vorrei intestarla a tutti e 4 (compagna e 4 figli), in 25% a testa escludendomi, è possibile? Però vorrei rimanesse comunque la possibilità in caso di mio mancamento di poter rimanere la mia compagna ad usufruirne…grazie
È una operazione importante, da valutare con il giusto approfondimento, come spunto direi che forse potresti dare a lei l’usufrutto e la proprietà dividerla per il 25% in capo a ciascuno. Sarebbe una donazione indiretta, direi.
Intanto grazie per la risposta, quindi al momento dell acquisto acquisteremo intestandola al 25% tra i tre figli e la compagna specificando l usufrutto a lei…. i 4 figli sono tutti minori, hanno 17 16 14 e 17mesi, è possibile lo stesso essendo minori?se si bastano dicumenti d identità?
Per i dettagli è meglio far riferimento al notaio, sulla sostanza ribadisco quel che ho già detto.
Edesso e morta anche la mia madrina.siamo in tutto 10,2dallaprima e 8 dalla seconda,vorrei sapere come viene divisa questa casa?Grazie.
Non ho capito niente mi dispiace.
un immobile donato dal fratello(celibe) alla sorella può avere problemi successivamente se il fratello anni dopo si sposa e fa dei figli e la sorella nel frattempo vende l’immobile?
Sì ad esempio può venirci della muffa.
sono proprietario di un immobile.sposo ragazza madre e abbiamo un figlio. Alla mia morte gli eredi sono mia moglie e mio figlio.Alla succesiva morte di mia moglie sone eredi i due figli in parti uguali?
Se ho capito bene dovrebbe essere così.
Buongiorno, se posso, vorrei porre un quesito in merito ad un caso che, finora, non ho riscontrato in nessun intervento.
In pratica, mio padre, (proprietario, sia di un immobile acquistato da vedovo circa 10 anni fa, che di un ulteriore immobile ricevuto in successione da mia madre circa 20 anni fa), ha manifestato l’intenzione di sposarsi in seconde nozze con la compagna (mai sposata, proprietaria di un immobile nella medesima città, con un valore 4 volte superiore ai due immobili di mio padre, senza figli, con un solo fratello che, a sua volta, ha due figli).
A noi figli, è sorto un dubbio:
– se mio padre non dovesse fare testamento, in caso di decesso, un domani, potrebbe capitare che indirettamente, al fratello dell’attuale compagna, vada una quota dei beni (immobile) ricevuti dalla sorella?
In virtù del suddetto caso, ci chiediamo:
– quali sono i vantaggi per gli eredi nel caso in cui mio padre, dovesse redigere un testamento olografo?
– il testamento olografo, potrebbe servire per evitare un eventuale successivo impossessamento di beni, acquistati con sacrificio da nostro padre e da nostra madre, da parte di estranei, come ad esempio il fratello di lei o anche lei stessa?
– avendo lei una casa di proprietà, sposandosi conserverebbe il diritto ad occupare l’attuale casa di mio padre, dove abitualmente vive ma non risiede?
Grazie mille per l’eventuale risposta.
Certo che può capitare. Per il resto, credo che vi serva una intera strategia per la gestione della situazione che si verrà a creare con il decesso di vostro padre, cosa per iniziare tuttavia a lavorare sulla quale occorre comunque il consenso e la partecipazione di vostro padre.
Buongiorno,
Mio padre dopo la morte di mia madre si era sposato con un altra donna ( mia matrigna).Quando mio padre morì l’appartamento in suo possesso venne diviso nella misura di 1/3 in favore del coniuge e dei restanti 2/3 in capo ai figli ( che sono 4).Nel frattempo uno dei miei fratelli ( che è sposato senza figli ) è deceduto.
Poco tempo fa è morta la mia matrigna ( che ha una nipote ) ed ha redatto testamento dove lascia la sua quota di 1/3 di tale alloggio solo a noi 3 figli escludendo la moglie di mio fratello defunto.
Chiedo se tale testamento olografo ha valore cioè se può escludere con tale atto la moglie di mio fratello defunto ( moglie che è comunque non è rintracciabile, non sappiamo dove sia ) e la nipote ( che solo a voce ha dichiarato comunque di voler rinunciare a tale alloggio). Questo anche per capire con esattezza la mia quota di eredità per pagarci le relative tasse, come imu.
Un testamento è comunque valido e produttivo di effetti sino a che un avente diritto non lo impugna, io consiglierei di far riferimento allo stesso, almeno al momento.
Buonasera sono divorziata con tre figli di cui uno minorenne.Ho una casa di proprietà ereditata da mio padre defunto.Vorrei contrarre matrimonio con un uomo divorziato con che ha un figlio.In caso di mia morte oppure del padre vorrei evitare che possa succedere che il figlio possa in qualche modo diventare erede anche delle mie proprieta’.Mi risponda la prego
Se tu muori prima del tuo nuovo marito, costui diventa tuo erede. Quando morirà, diventerà erede il figlio. Per superare questa situazione di default, bisogna organizzare le cose in modo diverso, cosa per fare la quale è necessaria l’assistenza di un avvocato.
Salve
Mia madre e il suo nuovo marito (avente a sua volta altro figlio) avevano acquistato un abitazione accendendo un mutuo
Alla morte di mia madre sono stato liquidato con il 25% della quota.
È giusta la quotazione?
Non saprei bisognerebbe sapere con precisione com’era intestata la casa e quale era la situazione al momento dell’apertura della successione, se hai dei dubbi al riguardo l’unica è incaricare un avvocato di controllare con precisione tutto.
Mio padre ha la casa intestata solo a se (mia madre è deceduta) – se la vende, come funziona legalmente ? Lo puo’ fare? Entrano in gioco i figli?
Grazie per la cortesia e per la disponibilità che riserva a tutti!!
Lo può fare secondo me.
Spettabile Avvocato – Vorrei chiederle un’informazione – Mia sorella e’ divorziata con un figlio legittimo – a giorni il suo ex marito si sposa in municipio – Le chiedo la sua eredita’ il figlio legittimo e la moglie la perdono ? – La ringrazio
La moglie l’ha persa col divorzio il figlio la dividerà con la nuova moglie.
Complimenti per questo sito. chiaro ed esauriente.
Espongo brevemente (spero) il mio caso. Sono vedovo – due figli sposati a casa loro. ho una compagna che vorrebbe vivere con me nell’abitazione in cui abito di cui ho l’usufrutto avendola intestata a mio figlio. Dopodiche’ vorrebbe anche sposarsi. Nel caso in cui le viene ad abitare da me e vuole fare dei lavori all’appartamento (per sentirla piu’ sua) comprando anche mobili .. premesso che i lavori li vuole dividere come costi. Potrebbe lei un domani avanzare delle pretese ( in caso di morte mia o altro) per i lavori pagati anche se a meta’ sulla proprieta’ di cui sono solo usufruttuario ? Grazie infinite e mi scuso per la lungaggine. Spero di essermi espresso in maniera chiara.
Secondo me sì e sarebbe anche giusto. In ogni caso, magari regolate queste cose con una apposita scrittura.
Buonasera, ho un caso particolare che vorrei sottoporvi. Mio padre è deceduto nel 2003 lasciando testamento pubblico nel quale è prevista la suddivisione della quota dell’immobile (40%) a favore dei suoi due figli per 2/4 con la possibilità di compensazione sul quarto a sua disposizione e eventualmente se non bastasse anche sul quarto del coniuge. La vedova, di secondo matrimonio, è deceduta nel 2014 lasciando a una figlia di un precedente matrimonio la sua quota dell’immobile (60%). Ora un avvocato interpellato da questa signora -la figlia di primo matrimonio della vedova- ha comunicato ai due figli che hanno diritto ad una quota di 8/45 dell’immobile. Fatti i dovuti calcoli, anche non considerando la compensazione prevista per l’usufrutto a favore della vedova, da rivalersi sulla quota disponibile del de cuius, a me risulta che i due figli abbiano diritto al corrispondente di 2/4 ossia 4,5/45 ciascuno, 9/45 insieme. Se i calcoli non sono sbagliati in questo caso l’avvocato con la sua pretesa non lede la legittima degli eredi? Poiché non è possibile arrivare ad un compromesso bonario, l’avvocato, dopo aver assurdamente richiesto il nostro consenso alla vendita dell’immobile, ha minacciato di procedere per vie legali, che ritengo in prima fase un tentativo di conciliazione. Dopo tanti anni dal decesso di mio padre noi due figli eredi legittimari siamo obbligati alla conciliazione e se sí siamo tenuti ad assumere un legale? Si può richiedere in caso di convocazione la non procedibilità in questo caso per essere stato il testamento depositato e pubblicato da più di dieci anni ?
Secondo me un avvocato vi converrebbe incaricarlo comunque per dare molte più chances alla conciliazione, ricordati che raggiungere un accordo è sempre preferibile rispetto ad un contenzioso, anche quando si ha piena ragione.
Vorremmo , per gentilezza un chiarimento. Siamo tre fratelli e alla loro morte i miei nonni, proprietari di casa popolare hanno lasciato senza testamento la casa ai solo due figli che avevano: nostra madre che è morta e nostro zio.
È la domanda quale sarebbe?
Buon giorno, avrei questo quesito….mia zia muore, era sposata ma senza figli.. suo marito non ha fratelli e sorelle io sono la figlia dell’unico fratello della deceduta che è già deceduto a sua volta. Visto che ci sono dei beni che appartengono alla mia famiglia da sempre, ho qualche possibilità di entrare nell’eredità di mia zia deceduta? Grazie in anticipo.
Eleonora
Mi pare che la rappresentazione non operi in linea collaterale in situazioni del genere, sempre andando a memoria c’è un solo precedente positivo in giurisprudenza, rimasto isolato, ma bisognerebbe approfondire.
Buongiorno volevo una delucidazione. Lui separato con un figlio avuto dalla ex moglie. Casa in comunione rimasta a lei dove vive con figlio. Ora lui ha una nuova compagna con cui convive da cui sta per avere un figlio. In caso di morte la casa dove vive la ex moglie a chi andra? Anche al nuovo nato? È possibile fare qualcosa perché resti solo al figlio della ex moglie?
Generalmente e con i mezzi ordinari no.
Buongiorno dottoressa
Avrei bisogno una delucidazione
Ho avuto una bambina dalla mia prima moglie e sono proprietario di un immobile(con mutuo), ora ho avuto un altro figlio dalla mia attuale compagna(non moglie) e vorrei sapere se possibile lasciare la mia eredita’ totale solo ai mie figli in quanto la mia compagna attuale e’ gia’ in possesso di un suo immobile di cui sia io sia la mia prima figlia non potremo sfruttare la mia compagna non ha mai contribuito al pagamento mutuo del mio appartamento e non vorrei che lei si ritrovasse con due immobili e che la prima figlia venisse tagliata fuori.
spero di non aver fatto troppo caos nel mentre la ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
Massimo
La tua compagna non ha diritti successori nei tuoi confronti.
questione ingarbugliata:
in una coppia con 4 figli muore lei
lui si risposa con la cognata nubile ( una delle 2 sorelle della moglie)
non hanno altri figli
muore prima lui e tutto ok
dopo muore lei
come suddividere eredità tra figliastri e nipoti?
in parti uguali vero?
Se ho capito bene i figliastri non ereditano come tali ma come nipoti, quindi…
Sono sposata in separazione dei beni in secondo nozze. Ci sono figli da entrambi da primo matrimonio. Abbiamo comprato casa insieme dopo matrimonio, abbiamo messo soldi insieme. In caso che muore un coniuge che cosa succede?
Eredita l’altro coniuge e i figli del morto
Mio padre si è risposato, dal secondo matrimonio non ha avuto figli, è morto e ha lasciato un solo conto corrente bancario. Fra le carte che ho trovato ho capito che “gestiva” un conto corrente più “sostanzioso” intestato solo alla seconda moglie(erano in separazione dei beni), su questo conto lui aveva una procura. Posso chiedere alla banca un estratto conto su quest’ultimo conto ? Come posso sapere delle operazioni fatte ? Debbo avviare una causa invocando la violazione della mia quota di legittima ed il giudice ordina alla banca di fornire i movimenti degli estratti conto ? C’è altro modo per averne gli estratti conto ?
Il punto di partenza sarebbe esaminare la procura che aveva tuo padre secondo me. È una situazione non facile, comunque.
Buonasera avvocato vorrei chiederle chi eredita in una situazione del genere….. Mia nonna ha due figli( mia madre e mio zio) avuti dal primo matrimonio….. In seconde nozze ha sposato un uomo dalle quale non ha avuti figli ma che ha un fratello e dei nipoti….se mia nonna se ne va prima di questo uomo chi eredita? Grazie per l aiuto
Il marito e i due figli per 1/3 ciascuno, direi.
Ci sono due eredi legittimi Tizio e Caio, per raggirare la quota spettante a Caio il de cuius in vita aveva acquistato degli immobili e la nuda proprietà anche se pagata da lui, veniva intestata a Tizio. Una volta dimostato questo, per ristabilire la quota spettante a Caio, si deve togliere dall’eredità la quota disponibile (1/3)? Il valore di partenza dell’asse ereditario è composto dal valore della nuda proprietà al momento dell’acquisto o, la simulazione accertata, fà si che ci vada l’intero valore del bene (usu+np)all’apertura della successione ?
È un classico caso di donazione indiretta, ovviamente a mio giudizio l’azione di riduzione può avere solo come oggetto la quota non disponibile, su tutti i beni facenti parte dell’asse.
Buonasera,sito veramente interessante complimenti.
Il mio quesito è questo,convivo con un uomo divorziato con un figlio,noi abbiamo una figlia in comune,stiamo per comprare casa al 50% successivamente ci sposeremo.Se un domani il mio futuro marito morirebbe,il figlio avuto dal suo precedente matrimonio cosa potrebbe pretendere sulla casa??Solo la percentuale di mio marito della nostra casa ossia il 50%(visto che è intestata ad entrambi) e cmq da dividere tra me,nostra figlia e lui(suo figlio)??Il mio 50% non verrebbe contato vero??Per tutelare mia figlia mi conviene fare testamento della mia parte(il padre è d’accordo a non impugnare il testamento un domani) se eventualmente morirei prima io,ed eventualmente i soldi ricevuti da eredità mie posso intestarli solo a mia figlia??Grazie
Grazie. Sì il figlio di tuo marito se questi morisse erediterebbe il 50% di proprietà di tuo marito, insieme a te e alla figlia che avete in comune. Il tuo 50% sarebbe coinvolto solo se tu morissi prima e tuo marito ereditasse da te, per la parte corrispondente. Il testamento è un’opzione tutta da valutare, anche perché qualsiasi impegno a non impugnarlo non ha la minima validità purtroppo.
Grazie per la risposta veloce 🙂
Noi abbiamo il conto in comune un domani i soldi verrano divisi tra me mia figlia e suo figlio.?Conviene dividere i risparmi ad esempio su un libretto personale e sul conto avere giusto il necessario per vivere??
Grazie ancora
Per fare queste valutazioni occorrerebbe approfondire maggiormente il caso, soprattutto in relazione alla vostra situazione familiare e agli obiettivi che volete conseguire. Se vuoi procedere, puoi valutare di acquistare una consulenza, anche se non so muoversi adesso quanto possa valerne la pena.
mia madre è morta, avevo un anno di vita ,mio padre si risposa e nascono 3 figli con la seconda moglie. nel 2014 i familiari della moglie di mio padre(mia madre adottiva) riceve un’eredità dalla sua famiglia, i miei fratelli mi hanno esclusa perchè non sono figlia legittima di lei. E giusto così oppure ho anche io il diritto come loro? Grazie anticipato per la risposta
Ma ti ha adottato o no? È un dettaglio fondamentale, non è che si possano usare le parole così a vanvera quando si espone un problema giuridico 😉
Buon giorno,vorrei chiedere informazione. Mi sono sposata con uomo divorziato, che ha dopo primo matrimonio 2 figli. Quando abbiamo fatto matrimonio in comune, abbiamo fatto anche seprazione dei beni. Vorrei sapere, se sucede che rimango vedova che cosa posso asspettare – pensione,,,oppure ho diritti per casa? tereno ? Oppure posso rimanere sensa niente…..mio marito dice che ho diritti 33 percenti di tutto.Grazie.
Sì, hai una aspettativa sulla successione di tuo marito quale sua erede necessaria per legge, naturalmente insieme ai suoi figli.
Salve volevo chiederle un consiglio. Ho una figlia di 28 anni, successivamente alla sua nascita mi sono sposato con un altra persona con la separazione dei beni.
Sono proprietario a metà di un immobile (cointestato con la madre di mia figlia con cui non sono stato sposato) acqiustato prima del matrimonio, dove abitano mia figlia e sua madre..
Volevo chiedere se faccio atto di donazione a mia figlia con sua mamma.
mia moglie lo può impugnare?
Volevo ricordare è la mia unica figlia e sono sposato in separazione di beni.
Se ho capito bene il tuo quesito, credo che tua moglie non abbia nemmeno interesse ad impugnare, dovendo se non vado errato tenersi conto anche in questo caso delle donazioni quando si va a ripartire l’asse ereditario. Direi che trattandosi di aspetti di un certo valore non solo personale ma anche economico ti convenga acquistare una consulenza da un avvocato.
Mio padre rimasto vedovo dieci anni fà mi ha dato dei soldi per comperarmi l’appartamento dove vivo. Ora ha avuto un figlio dalla sua convivente, nel caso Lui morisse, i soldi che mi ha dato debbono essere conteggiati come quota ereditaria da me già goduta e quindi essere eventualmte da me restituiti l’ultimo nato come sua quota di legittima o avendoli Io avuti prima della sua nascita non lede nessun suo diritto ereditario?
Le donazioni indirette sono oggi considerate soggette a collazione (Cass. 31 gennaio 1989, n. 596), naturalmente il caso andrebbe visto molto più in dettagli per poter giudicare. Io ti consiglierei di attivarti solo nel momento in cui ci dovesse essere il problema, se invece vuoi farlo già da ora è necessario acquistare una consulenza per approfondire adeguatamente visionando i documenti del caso, analizzando lo stesso, ecc. ecc..
bgiorno Avvocato, sono una erede, è stata fatta già la successione senza testamento di mio padre, in questi giorni ho scoperto che mio padre aveva un conto corrente a mia insaputo cointestato con mio fratello che dopo qualche giorno dopo la morte ha svuotato ed estinto. Questo può avere un risvolto penale ? La quota da dividere in due (mia madre è morta) è il 50% del conto ? O l’intero importo ?
Potrebbe, ma bisognerebbe esaminare la documentazione del conto. Se cointestato cade in eredità solo il 50%.
ok AVV. Hai ragione non mi sembrava così facile , se non trovo altre vie lascio perdere ,comunque anche io sono contento di averti sentito di nuovo, spero che vada tutto bene, ti ringrazio molto della tua generosità che dimostri con noi, saluti da Maik48
Sei sempre il benvenuto!
Gent.mo Avv. Solignani , e da un po’ che non ci sentiamo , le vorrei fare qualche domanda : siamo tre fratelli di primo letto ,dopo la morte di nostra madre mio padre si e risposato ,e con la seconda moglie a avuto due figli ,nel 2010 e venuto a mancare nostro padre il quale con testamento ha lasciato una quota legittima a tutti e cinque i figli , nel 1992 la seconda moglie e mio padre hanno fatto la separazione dei beni , e lei con i soldi di nostro padre ha comprato un immobile intestandolo a nome suo, dopo qualche mese dall’ apertura del testamento di nostro padre noi figli di primo letto abbiamo scopeto che la seconda moglie ha donato ad una sua figlia tutto l’immobile che aveva comprato nel 1992 senza dare niente agli altri figli, ora la domanda: e giusto che questo immobile viene donato solo ad una figlia? quando poi dalla proprietà di nostro padre hanno goduto tutti ? non si dovrebbe dividere in parti uguali ? visto che tutti hanno goduto della quota legittima di nostro padre? spero di essere stato chiaro da poter far capire il problema la ringrazio e saluti da Maik48
Ciao Michele, è un piacere rileggerti. Direi che l’atto sia legittimo, però l’unico modo per saperne di più in una situazione come questa, che, come tutte le situazioni familiari, è piuttosto complessa, sarebbe approfondire tramite esame dell’atto e delle problematiche sottese, all’interno di una apposita consulenza. Non so però onestamente se ne possa valer la pena, di spendere questi soldi.
Salve a tutti,
volevo fare una domanda,28anni fa muore mia madre,lasciando 5 figli..Mio padre si risposa al secondo matrimonio con lei nessun figlio..7 mesi fa mio padre ci lascia…Adesso la moglie vuole la cuota di mio padre che gli spetta….con il primo matrimonio mio padre possedeva una casa più un pezzo di terreno che era in costruzione,ma con la morte di mamma si fermano i lavori…e dopo un anno si ricominciano i lavori e alla fine e lei con tutti noi che ci andiamo ha vivere..mio padre al secondo matrimonio compra un’altro pezzo di terreno,più una barca per lavoro.formando una società…assieme hai miei fratelli ….adesso lei vuole essere liguidata,e dice che vuole la cuota dalla casa del primo matrimonio e della seconda casa,cioè il terreno che poi e stato finito.che comunque mio padre ha comprato con la prima moglie. E giusto che noi dobbiamo dargli questi soldi?
La seconda moglie di tuo padre è chiamata alla sua eredità, sì. Poi bisogna vedere in che modo volete fare la divisione…
Si, la moglie di tuo padre erediterà in caso lui muoia prima di lei anche i beni che fossero pervenuti a lui da tua madre.
Salve vorrei chiedere una cosa mio padre rimasto vedovo 19 anni fa proprietario di una casa intestata a lui e a mia madre si é risposato con una signora con due figli. Noi siamo 3 sorelle come aspetta l eredità di casa in caso di morte di Papá perché lui é convinto che casa spetta solo a noi perché hanno la separazione dei beni ma non credo sia così veramente.. E so per certo che casa é ancora intestata a lui.. Grazie
con questo mi stai dicendo che solo se ancora in possesso del suo 50% al momento della morte io ho dei diritti sulla sua quota di proprietà altrimenti lui in vita può disporre di questo bene come vuole, senza che io possa in qualche modo interferire, e neanche dopo al momento della successione se la casa è stata ceduta posso in qualche modo farmi rivalere. Ti chiedo questo perché lui ha intenzione dopo il matrimonio di vendere o come si dice, passare i diritti di proprietà alla sua ex moglie e così liquidarla in una unica soluzione smettendo così di darle mensilmente l’assegno divorzile. Grazie infinite per la disponibilità
Non posso che confermare quello che ho già scritto…
Ciao, mi chiamo Lucia, mi sto sposando in comunione di beni con un uomo divorziato che possiede la metà della casa coniugale dove attualmente vivono i suoi due figli e l’ex moglie proprietaria del 50%, , volevo sapere che diritti ho io su questa sua proprietà , in caso di morte di mio marito e se posso impugnare una sua eventuale vendita in vita .Grazie per l’eventuale risposta
Non puoi impugnare nessuna vendita in vita, al momento del decesso succederai a tuo marito come previsto dal codice civile e quindi anche nella sua quota di 1/2 della casa coniugale, naturalmente se il provvedimento di assegnazione è stato trascritto (e forse anche in mancanza) sarai tenuta a rispettarlo.
Buongiorno,
desidero avere delle delucidazioni per una questione complicata che non so come risolvere. Io e mio marito ci siamo sposati in seconde nozze scegliendo la comunione dei beni, entrambi abbiamo un figlio.
Abbiamo costruito, in anni di sacrifici e mutuo, una casa sul suolo di proprietà della madre di lui.
Qualche anno fa mi sono giunti per successione alcuni beni e, usufruendo della vendita di un suolo, ho acquistato una seconda casa.
Siccome in regime di comunione, la casa acquistata cade, ovviamente, in comproprietà.
La madre di mio marito si accinge ora a dividere i suoi beni tra i suoi due figli.
Il problema sorge per quanto riguarda la casa che io e mio marito abbiamo costruito sul suolo di mia suocera e che appartiene quindi però a lei;
come poter fare per entrare in comproprietà al 50% visto che abbiamo entrambi un figlio da tutelare in un futuro?
Il notaio propone che noi si faccia: separazione dei beni e che mia suocera faccia donazione della casa al 50’% tra me e mio marito in modo che un giorno non si possa impugnare la donazione.
Io credo che separare ora i beni giunga soprattutto tardivo e inutile oltre che dispendioso e non so fino a che punto andrebbe a risolvere i problemi visto che ho già acquistato una seconda casa con il trasferimento di beni personali mettendola di fatto in comunione. Divenendo proprietaria del 50% della casa coniugale in realtà spetterebbe ben poco a mio figlio qualora io dovessi morire come poca cosa gli spetterebbe sull’altra.
A me appare un giro troppo tortuoso e non molto chiaro l’effettivo e concreto risultato che otterremmo e soprattutto vi ravvedo disparità di trattamento di un figlio rispetto all’altro.
Potrebbe darmi delle delucidazioni in merito?
La ringrazio sentitamente.
Assolutamente no, mi dispiace, non ho che pochi minuti al giorno di tempo libero per rispondere ai commenti del blog e questa è una questione molto complicata in diritto, coinvolgente molti soggetti diversi, e riguardante valori molto importanti in denaro ed immobili, per la quale è assolutamente indispensabile che acquisti una consulenza da un avvocato in grado di studiare a fondo la materia, per almeno un paio d’ore, per poi darti le indicazioni più corrette. .
Mi rendo conto delle difficoltà ed impedimenti e comprendo scusandomi per aver preteso un consulto da un blog…La ringrazio anche per il consiglio.
Non c’è niente di cui scusarsi, sei la benvenuta.
Salve,
desideravo sottoporvi questa situazione venutasi a creare a seguito del decesso di una zia
” sposatasi in eta abbastanza avanzata dopo meno di 2 anni di matrimonio viene a mancare preciso che il marito era gia vedovo di 2 mogli e con 2 figli gia sposati ( naturalmente non hanno avuto figli) e si sono sposati in regime di separazione di beni abitavano in un appartamento avuto da mia zia in donazione dal padre anch’esso deceduto
LA DOMANDA E’ il patrimonio come viene diviso considerando che mia zia ha ancora in vita una sorella ed un fratello??? l’appartamento avendolo ricevuto in donazione prima del matrimonio entra pure a far parte dell’eredita’ grazie anticpatamente
L’appartamento entra nell’asse, che andrà diviso secondo le consuete previsioni del codice civile per le successioni legittime.
mia zia (acquisita) ha questo questo quesito da porre:
Il padre è rimasto vedovo con 5 figli dal primo matrimonio, successivamente si è sposato in seconde nozze con una signora nubile.
In caso di decesso del vedovo come avviene la successione ? quali sono le quote di successione? la casa come viene suddivisa e le proprietà mobiliari ? i parenti della seconda moglie hanno diritto a qualcosa ?
grazie.
L’eredità si devolve nei modi ordinari, non c’è niente di particolare rispetto a quello che è già descritto nel post.
vedovo io con due figli e pensione, incontrata un’altra vedova con figli con la pensione del gia’ marito . Abitiamo e conviviamo una casa del sottoscritto dove conviviamo da soli e ,TUTTO ma TUTTO x la casa compero e pago sempre io, sono obbligato ha dare mantenimento economico alla vedova con pensione ??? -le sue amiche dicono che debbo dare mensilitaì perche’ mi fa da domestica ……..i figli sono fuori dall’abitato e vivono per conto e responsabilita’ loro. si ringrazia del suggerimento
Se vivete come marito e moglie non è dovuta nessuna mensilità come domestica. Ovviamente, le risorse per il menage devono essere un po’ condivise, ma questo è un altro discorso molto più sfumato.
Chiedo scusa, ho dimenticato di preciso che la casa in cui la nostra patrigna vive come usufrutuaria è di proprietà di noi figliastri, avendo ella rinunciato alla sua quota parte morendo dismessa da nostro padre. L’unico bene che condividiamo con la matrigna è in realtà un conto titoli cointestato a lei e tutti noi figliastri. E’ possibile che la sua quota possa essere devoluta ai suoi parenti in linea laterale? Grazie per l’attenzione
La quota della sua roba senz’altro la vostra no di sicuro.
Vorrei sottoporVi il seguente quesito:
Il mio genitore, padre di tre figli, rimasto vedovo si risposa. Dalla seconda moglie non nasce alcun figlio. I figli crescono in perfetto accordo con la matrigna e nessun contrasto sorge alla morte del padre, tant’è che la casa in cui vivevano viene lasciata in usufrutto vita natural durante alla matrigna e i risparmi vengono suddivisi di comune accordo. Poichè il patrimonio della nostra matrigna è costituito anche da beni ereditati dalla famiglia di origine, noi figliastri ci chiediamo se, morendo in assenza di testamento, i suoi parenti in linea laterale a possono vantare diritti sui suoi beni. ”
Grazie per l’attenzione.
Non sono sicuro di aver capito bene, ma voi figliastri non avete nessun rapporto di parentela con la matrigna e non sarete chiamati all’eredità relativa.
Buongiorno
la ringrazio per il suo consiglio.
Prego, vedrai che è la strada migliore.
Buongiorno vorrei capire la posizione di mio padre mi spiego: da poco tempo la sorella di mio padre è deceduta, circa tre mesi fa una pronipote avendo la delega apre un conto corrente nella stessa banca dove mia zia aveva due libretti di risparmio, e all’insaputa di mia zia questa pronipote facendo due giroconti prosciugano i due libretti di risparmio. Mio padre sapendo tutto della sorella che era sempre in contatto ha chiesto delle spiegazioni, questa pronipote per tutta risposta dice che non solo quelle somme sono di sua proprietà, ma dichiara solo il 50% della somma. Ora mi chiedo questa pronipote può appropriarsi senza dare spiegazioni al fratello della defunta e a tutti gli eredi?
La prima cosa consigliabile da fare in questi casi è un ricorso per inventario, come in quasi tutte le situazioni ereditarie.
la domanda sarebbe: è possibile fare rientrare nella successione dei Beni donati ma non con donazioni ufficiali bensì artificiosamente “venduti” ad una minorenne a mia insaputa (!), inoltre, i Beni che il giudice ha assegnato alla 2° moglie a seguito di divorzio, quindi diciamo non alienati di nascosto da me, ma per atto pubblico, in teoria da me conoscibile se estraevo la sentenza di divorzio, sono anch’essi per caso riducibili e riportabili in successione ? grazie per info
Bisognerebbe esaminare i rogiti.
mio padre si è risposato e divorziato dalla 2° moglie, ed ha fatto sia donazioni durante il matrimonio di case che ne ha avute la moglie a seguito del divorzio, vorrei sapere se alla sua dipartita a me come figlio spetterà qualcosa come legittima sia sui beni donati che su quelli stabiliti dal tribunale come spartizione all’atto del divorzio, grazie per informazioni.
La tua situazione la descrivi in modo poco chiaro, in generale delle donazioni fatte in vita si tiene conto al momento della successione, ma sono aspetti che andrebbero approfonditi in modo ben più preciso.
Buon giorno vorrei capire di più ,mia moglie figlia nata dal primo matrimonio,mamma defunta,la seconda moglie di mio padre a chi lascia l’eredità,essendo l’unica superstite,dal primo e secondo matrmonio,premesso che all’età del secondo matrimonio era minorenne
Se vuoi «capire di più» bisogna che probabilmente inizi con lo spiegarti meglio 😉 io non ho capito niente, mi dispiace.
Salve a tutti, sarei molto grata se potessi avere una risposta sul seguente quesito. Posto che Tizio avesse un nonno deceduto, il quale si era risposato da vedovo in seconde nozze con un’altra moglie, anch’essa deceduta ma con figlie viventi, quindi “ziastre” di Tizio dal lato materno, come viene suddivisa l’eredità di Tizio in caso di sua morte senza testamento, tra tutti i parenti (altri nipoti dello stesso nonno, discendenti dal ramo delle sue prime nozze e altri parenti discendenti dal ramo del fratello del padre di Tizio, quindi dal ramo dello zio di Tizio)? Vi ringrazio per l’attenzione riposta e spero sia ben formulata la questione. Cordialmente
Non ho capito granché, ma l’eredità di Tizio verrebbe divisa in base alle regole ordinarie senza rilevanza di eventuali nonni premorti e cose del genere,
Buongiorno,
vorrei sapere la via piu breve ed economica per entrare in possesso della quota a me spettante di una palazzina in comune per poter richiedere un mutuo.
Nello specifico mia madre possiede il 50% ereditato dal primo marito,mia sorella il 50% ereditato dopo la morte del padre(1 marito di mia madre) mio padre(2 marito) ha la divisione dei beni ed io chiaramente niente.
le propieta sono una palazzina composta da 6 appartamenti e 2 negozi e altri due immobili in citta diverse.
ora Vi chiedo la via piu breve ed economica per far si che possa entrare in possesso della parte a me spettante cosi da poter chiedere un mutuo.
Vi ringrazio anticipatamente!!!
La domanda è semplicissima, la risposta molto complicata. La via più breve è quella sicuramente di negoziare e trovare un accordo, ma non sempre questa strada è percorribile. Quando non c’è verso di trovare un accordo, bisogna purtroppo iniziare un giudizio divisionale, che è quanto di più lontano si possa immaginare rispetto ad una via «breve ed economica». Ti consiglio di assumere un bravo avvocato e parlarne con lui.
mia sorella, proprietaria di una villa, sposera’ un divorziato con 2 figli maggiorenni, e la villa diverra’ la casa coniugale, nella quale ospiteranno anche i 2 figli maggiorenni di lui. Presumendo che non avranno loro figli data l’eta’, alla morte di mia sorella chi ereditera’ la villa? E se manchera’ prima il marito? grazie infinite
Erediterà suo marito, e viceversa, insieme in questo secondo caso ai figli.
Da quel che mi sembra di capire, devi contestare il testamento entro 10 anni dalla pubblicazione, invocando il diritto esercitare la riduzione della quota andata in successione alla seconda famiglia in virtù del diritto a non vedere decurata la tua legittima. Purtroppo il fratello morto non conta più nella linea (a meno che non abbia dei figli o una moglie). Tieni anche conto che se ha fatto vendite a seconda moglie e/o figli di secondo letto, hai il diritto, entro certi limiti che ti spiegherà l’avvocato, di far rientrare quei beni in successione. Fatto questo, la disponibile è 1/3 del totale, e quella andrà sicuramente alla seconda famiglia, ma la legittima dei 2/3 va divisa tra i tre figli (tu e gli altri due) per cui a te spetta circa 2/9 del patrimonio (poco meno del 25%). Il gioco vale la candela se il vecchio morto (che non chiamerei padre) ha fatto cose poco corretta in vita, come atti di vendita che ti hanno sottratto dei beni. La stessa cosa vale per i soldi in banca per cui ti consiglio di chiedere alla banca gli estratti conti degli ultimi 10 anni.
Buonasera, il marito della mia mamma è defunto. Prima di contrarre il matrimonio, nel 1992, ha lasciato le sue proprietà alle figlie. Infine, nel 2004 ha donato l’abitazione dove viveva insieme a mia madre ( ci vive ancora) sempre alle stesse. C’è la possibilità che la mia mamma, 78 anni, sia tutelata dalla legge per rimanere in quella casa? Inoltre vorrei sapere, se possibile, se le figlie abbiano titolo ad una parte della pensione di reversibilità del padre.
Grazie infinite
Buonasera, mio padre, vedovo, ha deciso di risposarsi entro quest’ anno con la nuova compagna per non disperdere la pensione nel momento in cui lui manchi.
Ora, la mia preoccupazione sta nel fatto che la casa in cui abito e che ha per me un grande valore affettivo, vada alla nuova moglie o ai futuri eventuali figli. Della casa io sono proprietaria al 25 per cento e mio padre al 75 per cento.
Al momento mio padre e la sua compagna vivono in affitto in un’ altra casa e non hanno alcuna intenzione di trasefrirsi, nemmeno in futuro, nella casa in cui vivo io, quella ereditata.
Per assicurarmi che l’ intero valore dell’ immobile mi spetti di diritto e non debba un domani pagare una parte alla futura coniuge di mio padre o a un mio ipotetico fratellastro, come posso tutelarmi?
Ho letto che si può far ricorso ad una donazione o ad un testamento, magari entrambi effettuati prima del nuovo matrimonio. Ci sono altre soluzioni? Per quanto riguarda la donazione, a quanto ammonterebbero le spese notarili se l’ immobile ha un valore di 200.000 euro? Ed è proprio necessario avvalersi di un notaio o esiste un modo meno dispendioso?
Grazie
Il testamento può essere sempre revocato, la donazione si fa per atto pubblico quindi bisogna per forza andare dal notaio, al quale si può chiedere un preventivo anche per quanto riguarda gli aspetti fiscali.
Buongiorno,
volevo sottoporle una questione che mi sta molto a cuore. Da circa 5 anni sto con un uomo che ha avuto un precedente matrimonio da cui è nato un figlio. Nel 2012, il mio compagno ha ottenuto il divorzio e adesso vorremmo sposarci. Io desidero fare questo passo, perchè vorrei avere dei figli. Vorrei però sapere se esiste un modo per tutelare i figli che nasceranno dal nostro matrimonio, per fare in modo che, nel caso in cui dovessi venire a mancare prima io, tutta la mia eredità vada a loro ed essi non perdano quella parte che, andando come quota legittima al coniuge, poi (alla morte di mio marito) spetterebbe oltre che a loro anche al figlio di mio marito nato dal primo matrimonio. C’è una “soluzione legale” a tutto ciò?
Ringraziandola anticipatamente per la sua disponibilità, porgo distinti saluti.
Sì ci sono vari sistemi che si possono valutare, ma ovviamente il discorso diventa un po’ troppo lungo per farlo in questa sede. Vista l’importanza del tema, ti consiglierei di acquistare un’ora di tempo di un avvocato bravo e di farti dare tutte le indicazioni del caso da lui.
Buongiorno,
sono figlia di seconde nozze di mio padre ( in comunione dei beni con mia madre ) e ho due fratelli, figli di papà e della sua ex moglie. Premetto che ho ottimi rapporti con loro, entrambi sposati, con prole.
L’abitazione dove viviamo è stata acquistata da entrambi i miei genitori con mutuo circa 13 anni fa e, poiché è composta da due piani, vorrei separare gli ingressi e richiedere mutuo di ristrutturazione.
Il mio timore è di investire in una casa ( non mia ) di cui ( tra 100 anni se verrà a mancare papà ) potranno per legge aver diritto i miei due fratelli ( o comunque ad una quota). Premetto che uno di loro ha avuto il posto di lavoro al pensionamento di papà quindi teoricamente potrebbe dichiararsi soddisfatto. Altresì, due anni fa, ho economicamente partecipato all’acquisto di un box auto pertinenziale, sebbene l’atto di compravendita era, anche in questo caso, fatto in comunione dei beni dai miei genitori, per cui, possono rivalersi anche su questo. Detto ciò, per avere ”diritto” totale all’appartamento dove attualmente vivo e che vorrei ristrutturare,ma soprattutto per vivere un futuro ‘sereno’ , vorrei effettuare un atto di compravendita REALE come prima casa, a tutti gli effetti, quindi rispettando valore catastale ed usare il valore del mutuo ( che materialmente andrebbe sul conto di mio padre ) per ristrutturare casa. In tal senso, una volta fatta tale ( onerosa ) operazione, sono completamente tutelata e ‘tranquilla’ ? O alla morte ( sempre tra 100 anni ) di mio padre, rischio che possa essere impugnato e inquadrato come ‘donazione’?
Ringrazio e mi scuso per essere stata un po’ prolissa.
Saluti.
Se la vendita è reale, in teoria non dovrebbe poter essere inattaccabile, anche se a tuo sfavore gioca il fatto che raramente si fanno reali vendite tra genitori e figli. Un’idea potrebbe forse essere quella di far partecipare anche i tuoi fratelli al rogito con la rinuncia a future azioni al riguardo, questo ovviamente è solo uno spunto tutto da verificare, puoi parlarne con il notaio che sarà incaricato dell’operazione.
Buona sera,
la situazione è surreale. Mia madre, malata terminale, è purtroppo ormai alla fine…non ha fatto testamento, ma ha semplicemente evocato le sue volontà. So perfettamente che non hanno valore, ma non ho premuto perchè le scrivesse per una sorta di scaramanzia. Premetto che la sua paura è che papà si risposi e dati i delicati rapporti con mio fratello, che quest\’ultimo ne faccia le spese. Ora, per parte mia, non avrei alcuna intenzione di chiedere la successione, se non al momento del decesso di entrambi, per motivi miei…mentre mamma ha chiesto di farlo ( regime di comunione dei beni). So anche che mio padre ha la \” possibilità\” di chiudere il conto ed aprirne altro a lui intestato ( ha più volte ovviato alla firma di mamma per spostare azioni). Vorrei quindi capire cosa sia meglio fare, o meglio…io, nel caso mio padre si risposi, prima ovviamente della celebrazione, posso fare qualcosa, o se non agisco subito rischio che parte dell\’eredità della mamma vada all\’eventuale nuova moglie? Grazie
La cosa migliore, se ci sono particolari volontà, è che tua madre faccia testamento, almeno olografo. Questo non comporta ovviamente la eliminazione dell’eventualità che tuo padre si risposi, con tutte le conseguenze di legge. Se la situazione ti preoccupa molto, ti consiglio di parlarne con un avvocato all’interno di un rapporto di vera e propria consulenza.
se mio padre in vita donerà la sua casa hai propri figli ,piu tutti i suoi risparmi ,intestandoli a noi propri figli ci saranno problemi?con la moglie?
Direi di no, ma bisognerebbe esaminare gli immobili e la consistenza del patrimonio anche per capire bene di che operazione si tratta.
farà parte anche della casa di mio padre?quindi io e mio fratello faremo parte anche della casa di propriatà della seconda moglie?in caso di morte di lei. in riferimento alle quote volevo dire che la seconda moglie ha casa di propriatà insieme alle due sorelle,, ma a me e mio fratello non tocca una parte di casa che era di mia madre?e in caso di morte di mio padre anche la sua parte visto che siamo figli legittimi?
delle quota volevo dire ,che io mio fratello e mio padre pagavamo l’ici ogniuno la nostra parte
Questo non ha nessuna rilevanza per gli aspetti successori.
Non ho capito niente, comunque la successione, se non ci sarà testamento, sarà regolata dalle disposizioni sulla successione legittima, per cui in caso di più figli alla morte di un coniuge eredità 1/3 l’altro coniuge e 2/3 tutti i figli insieme tra loro.
salve!mio padre quando era in vita mia madre,ha comprato casa, dopo la morte di mia madre io e mio fratello abbiamo ereditato parte della quata della casa ,mio padre si è risposato e sua moglie abita nella casa di mio padre ,lei ha insieme alle sorelle parte della quota di casa dove abitava prima di essere sposata,vorrei sapere in caso di morte di mio padre lei rientra nella quota di mio padre o no,e se farà parte del capitale economico di mio padre,e se noi faremo parte in caso di morte di lei della quota della sua casa grazie
Non ho capito niente delle quote, ma sicuramente la moglie di tuo padre ne sarà chiamata all’eredità in caso di morte.
Gentile avvocato,è vero, e mi scuso di questo. Sposata in seconde nozze poichè mio marito era rimasto vedovo con quattro figli.A seguito di un intervento al cuore mio marito fu trasfuso con sangue infetto di conseguenza contrasse il virus HCV. A suo tempo fece domanda ed ebbe il riconscimento della legge 210/92 e riceveva l’indennizzo bimestrale riconosciuto dalla regione .PURTROPPO,sempre a seguito dell’epatopatia è deceduto,gentilmente vorrei sapere la restante somma che spetta agli eredi come andrebbe suddivisa,tra- quattro figli del primo matrimonio ,un figlio oggi ancora minore delle seconde nozze e me che sono sua vedova.In attesa di una sua risposta cordialmente la saluto.grazie!
1/3 a te e 2/3 a tutti i figli
Essendo rimasta vedova in separazione dei beni con un figlio minore più 4 figlio del defunto di primo letto come va divisa l’eredità in soldi?visto che la casa è di mia proprietà?grazie della risposta
Mi dispiace ma non è assolutamente possibile dare una risposta ad un tema di questo genere con una domanda di poche righe come la tua. Mancano molti dettagli importanti.
Salve volevo porvi un piccolo quisito.
Un coniuge vedovo e risposato in comunione dei beni, dona prima della morte la sua quota di 1/2 relativa all’abitazione alla seconda moglie. Il de cuius ha più figli mentre la seconda moglie non ha figli. A questo punto la sua quota sull’immobile va in successione????? o viene esclusa dalla successione perchè precedentemente donata con “atto registrato”??????
La comunione dei beni è una comunione definibile, secondo una nota formula coniata dalla Corte costituzionale, una comunione «senza quote». Quindi per prima cosa, per capire il caso, bisognerebbe vedere di che casa si trattava e che cosa è stato effettivamente donato, quindi vedere l’atto di donazione.
La casa è l’abitazione dei coniugi, l’abitazione prima della donazione era di proprietà di entrambi i coniugi per 1/2 ciascuno, con l’atto di donazione il marito donava alla moglie la sua proprietà di 1/2 mantenendo l’usufrutto vita natural durante.
Bisognerebbe vedere, ancora prima, il titolo di comproprietà, se tale per effetto di un acquisto comune, ad esempio, prima del matrimonio, ovvero se caduta in comunione in base alle norme sulla comunione tra i coniugi. La cosa non è così semplice, ti suggerirei di valutare l’acquisto di una consulenza, nel cui contesto si potrebbe esaminare – cosa che a mio giudizio rimane poi comunque necessaria – l’atto di donazione in copia. Buona giornata.
mio padre
1-matrimonio vende la casa alla nipote, (era una donazione , dunque vendita simulata ) poi l’ adotta,rimane vedovo e si risposa
2°-matrimonio nasco solo io,
la mia sorellastra ha voluto uno stralcio di quota dall’ eredità,( un appartamento) rogito le cui spese sono state pagate da noi tutti nel 33 % e con mia madre rimango in comunione, quando mia madre morirà a chi andrà la casa dove vive ?
nel frattempo la mia sorellastra è morta, i suoi figli cosa erediteranno da mia madre ( moglie secondo letto ) che ha già dato un’ appartamento pari a metà della sua casa ?
grazie
Una domanda come questa, non complicata in sè, ma molto articolata, tanto che richiede molto anche solo per leggerla e comprenderla mi impegna troppo tempo, francamente, per poter rispondere in un commento. Se credi, puoi valutare l’acquisto di una consulenza, dove il caso si potrebbe anche inquadrare meglio per trarne indicazioni più precise. I commenti sono fatti per brevi scambi veloci, non posso stare tutto il giorno sul blog, purtroppo, anche se mi piacerebbe molto. Spero che mi comprenderai, buona giornata.
Buonasera,
leggevo i vari post che mi hanno aiutato a capire un po' come funzionano le cose, ma ancora un punto non mi è chiaro. Poniamo il caso che ci sia una coppia sposata, lui ha tre figli da matrimonio precedente e lei una figlia da convivenza precedente. La donna eredita una casa. Nel caso lei manchi prima del marito, si divide l'eredità tra vedovo e figli. Con "figli" si tratta qui solo della figlia di lei o anche dei figli di lui precedenti, e quindi di 4 figli in tutto?
Grazie mille e buona serata
solo della figlia di lei
tiziano solignani, da ? iPad – http://ts.solignani.it (splash), http://goo.gl/p6Sb0 (libri)
grazie della risposta! Cambierebbe qualcosa se la casa fosse non ereditata bensì comprata dalla donna durante il matrimonio?
No, la cosa non cambierebbe.
Una sola precisazione rispetto all'esempio da te riportato: la casa in questione verrebbe ereditata da tua figlia e da tuo marito.
Un domani che tuo marito verrà a mancare, la quota di casa da lui ereditata andrà ai suoi figli (nulla a tua figlia) che diventeranno comproprietari dell'immobile in questione con tua figlia.
grazie della precisazione! C'è un modo per evitare che questo accada, ad esempio se lui fa una dichiarazione scritta che non vuole la sua parte mentre la moglie è ancora in vita?
Una simile dichiarazione non avrebbe alcun valore in quanto si può rinunciare all'eredità solo nel momento in cui si eredita. Tra l'altro i patti successori (ovvero tutte quelle convenzioni in cui si dispone di diritti derivanti da future successioni, quindi anche le rinunce 'preventive') sono nulli ex art. 458 cod. civ..
Una soluzione potrebbe essere un testamento in cui si lascia l'immobile al figlio (ad oggi con coniuge+un figlio: 1/3 di quota legittima + 1/3 di quota disponibile) avendo cura di lasciare al marito la quota di legittima (1/3 dell'eredità) con altri beni (altri immobili, denaro, titoli, …).
grazie mille!!!
Mio padre, rimasto vedovo alcuni anni fa, era proprietario di un appartamento al 50% con mia madre. La volontà di mia madre prima di morire (non scritta) era quella di lasciarmi il suo 50% ma essendo io all'epoca minorenne, mio padre le disse che quando avrei compiuto 18 anni mi avrebbe intestato tutto l'appartamento. Nel frattempo si è risposato e dal matrimonio sono nati 3 figli, ha acquistato una nuova casa al 50% con la mia matrigna, io ho compiuto 18 anni, ma ha sempre detto che l'appartamento era mio , ma senza alcun atto scritto, solo verbalmente, e tutti sapevano l'intenzione di mio padre, compresa la mia attuale matrigna che si è sempre dimostrata favorevole alla cosa, i suoi parenti, ed i parenti di mio padre. Mio padre, prima di morire mi ha ricordato che la casa era mia, ma non mi andava in quel momento di pensare agli affari (a differenza di altri che pensavano di essere in procinto di fare un ottimo affare……). Non ha lasciato testamento ed ora la mia matrigna, ha detto che la casa non è mia, ma "nostra". Potrei pensare che mio padre sia stato indotto a non testare, dietro false promesse, plagi o cose del genere….
Mi rendo conto che trattasi di una consulenza specifica che richiede l'assistenza di un legale, ma ci sono i presupposti per ricorrere?
La vedo molto grigia. L'appartamento ti sarebbe stato donato dai tuoi genitori, ma la donazione richiede a pena di nullità la forma scritta per atto pubblico (c.d. «forma solenne»), inoltre è discussa la validità della «promessa di donazione», per lo più si tende a negarla. Insomma, le basi legali vere e proprie scarseggiano, l'unica strada può essere quella di incaricare un avvocato molto bravo a negoziare, secondo me, e a far valere gli elementi extragiuridici della vicenda, come l'obbligo morale di rispettare le volontà di un defunto e tanti altri simili. A meno che non ci siano i presupposti, ad esempio, per una usucapione. Per vedere questo, bisognerebbe esaminare più nel dettaglio il caso. In bocca al lupo.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it https://blog.solignani.it
buongiorno buonasera.
vorrei delle info.
volevo sapere se una coppia sposata in separazione dei beni in caso che uno dei 2 coniugi venga a mancare ci sono delle diversi sui modi di suddividere la successione.
.
Non ha alcuna rilevanza la separazione dei beni.
La separazione dei beni è un regime patrimoniale della coppia, ma nel momento della successione questa non rileva.
La tua è solo apparentemente una domanda semplice. Purtroppo non è mai facile rispondere a queste domande prima dell'apertura della successione poichè le cose cambiano (e molto) a seconda che ci sia o meno testamento e dei parenti in vita.
In linea di massima, ti posso dire che erede della seconda moglie di tuo papà sono tuo papà e gli ascendenti. Lei può tuttavia decidere di lasciare la quota disponibile a chi ritiene opportuno.
Eredi di tuo papà sono la moglie e i figli. Ovviamente, vale anche per lui il discorso della quota disponibile.
grazie mille per la celere risposta. volevo aggiungere un ulteriore dettaglio. Per quanto riguarda le quote ereditarie di mio padre per caso sono 1/3 alla moglie e il resto ai figli?
Sì, senza testamento sì. Al coniuge spetta anche il diritto di abitazione nella casa coniugale.
Con testamento le quote sono: 1/4 disponibile, 1/4 coniuge+diritto di abitazione, 2/4 figli.
Buongiorno Avvocati!
Mio marito, prima di passare a miglior vita, mi ha fatto delle donazioni nel 2008, esse non sono contenute in un atto pubblico, ma in un semplice giroconto bancario, con causale “accordi presi”.
Se questo giroconto superasse la quota riservata di legittima destinata a suo figlio, è da considerarsi prelevato dalla quota disponibile? è possibile che il figlio possa fare annullare la donazione?
Oppure, in questo caso, è una tacita scelta irrevocabile del de cuius??
grazie
lory
Mi dispiace, con poche righe in un blog è impossibile rispondere.
Inoltre, ti ricordo che noi in questa sede non forniamo assolutamente consulenze ma solo spunti generali. Tu hai bisogno di una consulenza vera e propria: puoi decidere se acquistarla da noi o da un altro legale sul territorio.
Buon giorno cari avvocati Antinisca Sammarchi e Tiziano Solignani. sono un ragazzo..di 63 anni..
Ho una seconda moglie di 40 anni e un figlio di 18 anni.
Per motivi logistici ho trasferito loro, tramite un semplice bonifico bancario, il mio capitale (es. 999) donatomi da mia madre 5 anni fa.
A mia moglie 666 (legittima+disponibile) a mio figlio 333 (disponibile).
Alla mia morte, se mio figlio studiasse ancora e non lavorasse, potrebbe chiedere un'azione di riduzione verso mia moglie?
come posso tutelarla?
grazie di cuore, complimenti per questo Vs. strumento, davvero molto utile!
correzione : a mio figlio 333 (legittima)
Sicuramente sarebbe opportuno fare un testamento.
Per il resto è difficile dare una risposta certa con poche righe su un blog, cosa che tra l'altro non facciamo in quanto lo scopo del blog è solamente quello di fornire spunti di riflessione giuridica.
Gentile Antinisca Sammarchi, siamo due sorelle e concorriamo per l'eredità con la moglie del de cuius (nostro padre).
Quest'ultimo ricevette una grossa donazione da nostro nonno pochi anni fa e a sua volta, fece, alla moglie, tre donazioni: una diretta via bonifico bancario, e due indirette sotto forma di assegni per l'acquisto successivo, da parte di lei, di beni immobili. Viste le somme ricevute, la coniuge viene esclusa dal testamento pubblico.
Il totale di queste somme (documentabili da estratti conto) superano di netto la quota di legittima, creando a noi figlie una disparità enorme con la moglie. Premetto che non esistono legati ne' clausole, ne' dispense da collazione in nessun atto.
Vista la grave lesione ed essendoci donazioni indirette possiamo far leva sulla collazione?
a)-Collazione in natura?
b)-Collazione per imputazione?
o meglio far leva con un'
c)-Azione di riduzione sulle donazioni?
Aspetto Sue notizie. A presto.
Azioni e iniziative come quelle che state valutando richiedono una disamina ed uno studio approfonditi del caso concreto e di tutti i documenti, a cominciare dalla configurabilità come donazioni dei passaggi di denaro tra vostro padre e la moglie, alla luce delle modalità con cui si sono verificati. Solitamente, poi, prima di qualsiasi iniziativa, anche negoziale, è utile fare un inventario dei beni ereditari, in modo da avere un prospetto preciso della consistenza reale o potenziale dell'asse.
Ricordatevi anche che questa materia è soggetta alla riforma della mediazione obbligatoria, quindi qualsiasi azione al riguardo dovrà essere preceduta dalla relativa fase di mediazione civile (http://wp.me/Pnf1-1rm).
Vi consiglio, visti i valori in gioco, di affidarvi prima possibile ad un professionista di fiducia esperto della materia.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6
scusami per il silenzio.
innanzitutto ti rispondo, è stato fatto un giroconto bancario per condizioni di separazione.
abbiamo richiesto, al tribunale, l'atto di separazione.
buongiorno a tutti, mio padre è da poco scomparso.
più di tre anni fa si separa dalla seconda moglie (con la quale non ha alcun figlio), senza alcun addebito per entrambi e scaduto il termine decidono di non divorziare.
in vita, come "liquidazione" ai fini della separazione, mio padre consegna alla moglie una cospicua somma (es. 600).
due settimane dopo il decesso io mia sorellina da poco maggiorenne, e la moglie di mio padre, siamo invitati dal notaio alla vidimazione per la pubblicazione del testamento olografo. il lascito, vista l'abbondante somma versata alla moglie, è diviso in due sole parti per noi figli (es. 300/2=150).
la moglie vuole impugnare il testamento avvalendosi della legittima, quindi di un terzo, di diritto, del patrimonio testamentario (es. 300/3=100).
vi chiedo se siamo tutelati per l'ingiustizia della richiesta della quota di legittima da parte della moglie, avendo gli estratti conti, appunto della "liquidazione" di tre anni fa, in separazione contestuale, chiedo inoltre se si può formulare una contestazione sull'ingente somma versatole, creando così un capitale comune a quello ereditario, quindi divisibile per tre (es. 600+300=900/3=300).
ringrazio anticipatamente, con stima.
Purtroppo, da quello che dici non è dato capire se la somma versata da tuo papà era una donazione, un assegno di mantenimento ovvero la divisione di beni comuni.
Per capire se la seconda moglie di tuo papà partecipa all'eredità, e in che misura, è necessario capire prima questo.
era una donazione, per condizioni di separazione, siamo andati a verificare, visti accordi presi con il giudice che ha omologato la separazione. Cosa può cambiare?
Soprattutto mio marito con un testamento puo' lasciare il diritto di getione e di proprietà immobili e danaro fino alla mia morte solo a mè e a lei se non si presenta piu' assolutamente nulla? oppure il padre freun testamento a parte per lei visto il comportamento immorale nei riguardi del padre e delle sorelle? ci saran bene delle vie di uscita durante la vita per poter mettere i valori danari ecc in modo che non risultino di proprieta' del padre in tal modo cosa avrebbe da pretendere alla sua morte?
L'art. 463 cod. civi. disciplina i casi di indegnità ossia i casi in cui un erede legittimo (in questo caso la figlia) può essere escluso dalla successione del de cuius (in questo caso il padre) per cui rimando la lettrice all'articolo in questione.
Mi permetto una considerazione: dici che hai allevato questa ragazza come una figlia però basta una discussione e 4 mesi di silenzio per pensare, come prima cosa, a come escluderla dalla successione. Non mi sembra un gesto molto 'materno'.
Più che a come escludere questa ragazza dalla successione, io penserei a come ricucire un rapporto nell'interesse dell'intera famiglia.
Salve, io e mio marito ci siamo sposati ed ognuno di noi aveva una figlia ed insieme ne abbiamo avute altre due. dopo dieci anni che la figlia di mio marito ha abitato per il 90 per cento del tempo con noi e dalla madre andava pochissime volte perchè detta da lei non si trovava bene. quindi eravamo una bellissima famiglia.4 mesi fa' per una discussione la figlia di mio marito 18 enne ha preso su' alcune cose da casa e si è trasferita con sua madre che ha sempre infamato ecc, e da 4 masi non la si snte e non la si vede, và a casa dei nonni paterni e si nasconde se vede passare il padre, io e mio marito per anni l'abbiamo servita e reverita sempre per farla sentire bene stà di fatto che non voleva mai andare a casa della madre, inoltre il giudice ha tolto il mantenimento alla mamma visto che viveva con noi. ( qualche mese prima è morto il padre materno in un incidente stradale, oltre ad essererisarcita per la mrte del padre di una somma molto alta il padre le ha lasciato immobili e danaro( il nonno di mia figlia) quindi la ragazza ha visto che le condizioni economiche dall'altra parte eran diventate migliori, ha preso la piccola discussione di famiglia come la palla al balzo dicendo che aveva bisogno di riflettere abbandonando suo padre e le due sorelline di 17 mesi gemelliine che sembrava amasse tanto! 4 mei di silenzio totale nei riguardi di tutti noi. Chiedo visto che ha scelto di andarsene, casomai fino alla mrte del padre non si fà piu' sentire e arriva quando è il momento di ereditare, come possiamo fare per farle dichiarare che non fà piu' parte della famiglia per sua volontà quindi nè nel bene nè nel male, anzi danni morali nè abbiamo avuto tutti mai ci saremmo aspettati tutto cio'! poi siamo veuti a sapere che negli anni che ha vissuto con noi tutte le nostre cose personai che sentiva in casa perchè parlavamo liberamente considerandola parte della famiglia, lei lo riportava a mia suocera che lo ha sempre usato contro di mè e mio marito e noi nn capivamo come potesse sempre saper tutto non potevam credere fosse lei, e non solo riportava tutto alla sua mamma che lavora in un supermercato in paese dove lei diceva a tutti le nosre cose! ci siamo sentiti umiliati e messi in piazza veramente molto male!! In questo momento non sappiamo come comportarci solo che vorremmo tutelarci soprat mio marito vorrebbe lasciarmi tranquilla nel caso in cui mancasse lui di non farmi ritrovare di fronte a suoceri figlia ex moglie, io cn le mie bambine di sicuro ci metterebbero in difficoltà, per cui abbiamo bisogno di metterci al sicuro, vorremmo anche intraprendere un'attività in proprio ma abbiamo paura di avere problemi. Scusi del disturbo ma siamo sul disperato andante io e mio marito eravamo davvero tanto innamorati questo zunami ci stà debilitando perchè lo ritengo responsabile della sua bontà, per anni lo han fatto passare per quello che non sapeva mai niente e da quando ci siamo sposati ed ho iniziato a fargli fare i suoi interessi e la nostra vita senza bisogno di altri da quel momento ci siamo messi cntro tutti ma la vita è una e anche noi abbiamo diritto di serenità soprat le bimbe che son piccole e vivono per forza di cose momenti di tensione merito loro. abbiamo bisogno di un consiglio!!! nticipatamente la ringraziamo Ramona e Fausto
Non esiste nel nostro diritto l'istituto della «diseredazione», si può disporre per testamento della quota disponibile, ma io credo francamente che a voi non serva una «soluzione giuridica» ma l'assistenza di un mediatore, specialmente se questi fatti hanno messo in crisi la vostra unità come coppia. Magari mi sbaglio, ma questo sarebbe lo spunto che mi sentirei di darvi.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac http://bit.ly/gdi2ZX, http://bit.ly/gwjT6c, http://bit.ly/ie8rvv
Egrgio Sig. Avv. vorrei fare una domanda, venendo a mancare mia madre propietaria di un immobile al 50% con mio padre, dopo un anno della morte, mio padre dona tutto a me e a mia sorella, riservandosi l'uso frutto vitalizzio. A distanza di 2 anni si risposa , con una signora che nn ha figli. Dopo una decina di anni e' venuto a mancare anche mio padre, e adesso ho avuto domanda di lesione di leggitima da questa signora (madrigna) su un immobile di 150.000euro .Adesso io vorrei sapere come viene divisa la quota di leggittima, come si calcola e approssimativamente quanto va a prendere. cordiali saluti
Io non sono mica così convinta che la seconda moglie abbia diritto alla legittima in quanto il marito si era spogliato dei suoi beni prima del matrimonio. La questione è da valutare e studiare bene, anche in riferimento all'atto di donazione.
Rimando la richiesta che è diventata urgente!
siamo 5 cugini nipoti di una zia senza figli (sorella di mio padre).
La zia possiede diversi immobili, e due cugini, tramite una compravendita, reale o fittizia non so, sono riusciti a farseli intestare, così come hanno la firma nel conto in banca.
Noi restanti tre cugini esclusi dalla questione, potremmo impugnare il testamento?
Rispondiamo alle domande del blog in forma totalmente gratuita e, pertanto, ovviamente, a tempo perso.
Per urgenze, come sempre, l'unica strada è acquistare una consulenza: http://consulenze.solignani.it.
Già. Chiedere una risposta non solo gratuita, ma anche «urgente» significa davvero fare molta confidenza nella «cortesia degli sconosciuti»!
Scherzi a parte, la nostra policy, e quella del blog, è proprio questa: rispondiamo, soprattutto qui nei commenti, a perso tempo e quando ne abbiamo voglia, facendo più che altro riferimento ai concetti di base della materia ai fini di fare divulgazione (non diciamo «cultura» che è una parola oggettivamente troppo impegnativa) giuridica. Se qualcuno ha bisogno di una risposta tagliata sul suo caso, e soprattutto urgente, deve incaricare un legale, se vuole incaricare noi la pagina è http://consulenze.solignani.it, come già indicato dalla collega.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it
~ book http://bit.ly/gwjT6c, ebook: http://bit.ly/ie8rvv
Buongiorno,
ho capito perfettamente anche senza la Sua reiterazione, grazie.
Il carattere di urgenza era semplicemente dovuto dal fatto che avevo posto il quesito la prima volta in ottobre 2010, ed era l'unico a cui non avevate risposto, mi domando il perchè.
Grazie comunque per il tempo dedicatomi a ripubblicizzare il Vostro sito di consulenza a pagamento.
Cordialmente
Con tutto il rispetto, secondo me non hai capito niente. Sei venuta qui a chiedere una consulenza a sbafo e per giunta con urgenza, senza offenderci e anche scherzandoci su ti abbiamo ricordato semplicemente che non ti dobbiamo assolutamente nulla e che al massimo se vuoi puoi acquistare una consulenza, da noi o da chi ti pare, la tua risposta e una polemica non molto intelligente su questo blog dove da anni facciamo cultura e divulgazione giuridica, solo perché ti abbiamo negato quello che non ti spettava. Ribadisco che noi non abbiamo nessun dovere verso di te e rispondiamo, a te come agli altri, solo se abbiamo tempo e voglia, nessuno può sentirsi legittimato a farci sopra dello spirito o della polemica, prova a chiamare un idraulico a casa tua e poi a polemizzare quando vuole essere pagato. Per quanto riguarda la nostra offerta di consulenza, ci farai un piacere se ti rivolgerai altrove, il nostro Paese strabocca di avvocati, molti dei quali anche più bravi di noi. Questa e la pubblicità che mi sento di fare, se la pensate come la nostra gentile lettrice state pure alla larga, anche se venite con i soldi in bocca. Grazie.
Scusi, ma io e Lei non abbiamo mai mangiato i fagioli assieme, quindi mi dia del lei e non del tu, grazie.
Inoltre, se Lei si arrabbia tanto, evidentemente ho ragione.
Cordialmente e tante cose.
Per piacere lasciaci in pace, trovati un altro blog.
Io rispondo a domande e commenti a tempo perso: quando il lavoro me ne lascia il tempo e, sinceramente, quando ne ho voglia.
Capita, quindi, che non risponda a commenti per i motivi più vari. Non me ne scuso perchè non ritengo che il mio sia un obbligo ma è un servizio che faccio quando voglio e posso.
Se non rispondo a commenti, chi lascia il proprio quesito può riproporlo cortesemente ma se una persona mi dice che è urgente io *non* rispondo per nessuna ragione al mondo perchè ciò che non tollero è la maleducazione: è un servizio che dei professionisti offrono a titolo gratuito, pretendere la risposta con tanto di 'urgenza' è maleducazione.
A questo punto, se si ha tanta urgenza che si vada da un avvocato, come è giusto che sia, pagandolo per il tempo che perde.
Giusto per chiarire, il mio dominus quando ha urgenze mi chiede se ho tempo, mi dice per favore e grazie, ed è il boss!
La cosa bella è che quando doveva scroccare un'informazione eravamo come se fossimo stati vecchi amiconi, quando invece le abbiamo ricordato come stanno le cose allora improvvisamente voleva farsi dare del lei e che non pensassimo di aver «mai mangiato i fagioli insieme» …
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac http://bit.ly/gdi2ZX, http://bit.ly/gwjT6c, http://bit.ly/ie8rvv
se una proprieta' e' intestata catastalmente nel seguente modo
1) 1/4 A- tizio
2) 1/4 A- caio
3)usufrutto parziale sempronio
4) 2/ 4 zeta
5) 2/4 x
usufruttuariio parziale y
1/4 B – TIZIOSEMPRONIO
1/4 B – CAIOTIZO
1/4 B- TZIOCAIO
ECCO SECONDO VOI COME SONO LE QUOTE IN PERCENTUALE DI QUESTA PROPRIETA'
???????????
GRAZIE PER LA RISPOSTA
Ma cos'è un Sudoku :-)?
–?cordialmente,
tiziano solignani, da Mac http://ts.solignani.it
~ book http://bit.ly/gwjT6c, ebook: http://bit.ly/ie8rvv
Vorreei sapere che garanzie puo avere una seconda moglie senza figli nel caso del marito che
( prima di sposarla) intesta tutti i suoi beni ai figli avuti dal primo matrimonio. ?
Niente immagino visto che verrebbe ad abitare da me e che contribuirebbe solo alle spese….Mi dia un idea su come tutelarmi in questo caso.Grazie.
Mi dispiace, ma è evidente che per un problema come quello che si può leggere nelle poche righe che hai scritto è necessario conoscere con precisione la vostra situazione come famiglia, vedere se vi sono esigenze di tutela a tuo favore e in che modo si può procedere, non sono certo aspetti che si possono trattare con uno scambio di battute tramite blog. Se hai dei dubbi al riguardo, è opportuno che li risolvi perchè la chiarezza è un bene fondamentale, specialmente all'interno della famiglia, considerato che molti nuclei vanno in crisi proprio per problemi non affrontati e per non aver saputo parlare adeguatamente e comunicare in modo efficace. Consultati con un legale, parla con tuo marito e vedete di impostare nel modo migliore, e più soddisfacente per entrambi, la situazione.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da Mac http://ts.solignani.it
~ book http://bit.ly/gwjT6c, ebook: http://bit.ly/ie8rvv
Buon giorno volevo chiedere delle informazioni per quanto riguarda una situazione molto particolare.
Mio suocero tempo fa ha sposato la madre del mio compagno, poi lei è morta, dalla loro unione è nato solo un figlio.
Dopo un po si è risposato ha avuto altri due figli, contemporaneamente a questo secondo matrimonio ha avuto una relazione, e ha avuto altri due figli.
Il punto è questo quando la madre del mio compagno era ancora viva con suo marito hanno comparato un terreno dove avevano incominciato a costruirci una casa, poi i lavori sono stati interrotti a causa della sua prematura morte, ma poi ripresi e portati a termine successivamente.
Adesso mio suocero dice che questa casa un domani la vuole vendere ricavandoci unmilione e trecentomilaeuro dove trecento li vuole x se e duecentomila sono per ogni figlio (5 figli).
Ora noi ci chiediamo se il mio compagno,figlio del primo matrimonio, non ha diritto a qualcosa in più, visto che quando il terreno è stato comprato e i lavori iniziati la madre era ancora viva,contribuendo anche lei ad alcune spese?
La ringrazio
Buongiorno,
siamo 5 cugini nipoti di una zia senza figli (sorella di mio padre).
La zia possiede diversi immobili, e due cugini, tramite una compravendita, reale o fittizia non so, sono riusciti a farseli intestare, così come hanno la firma nel conto in banca.
Noi restanti tre cugini esclusi dalla questione, potremmo impugnare il testamento?
grazie mille
Buongiorno,
siamo 5 cugini nipoti di una zia senza figli (sorella di mio padre).
La zia possiede diversi immobili, e due cugini, tramite una compravendita, reale o fittizia non so, sono riusciti a farseli intestare, così come hanno la firma nel conto in banca.
Noi restanti tre cugini esclusi dalla questione, potremmo impugnare il testamento?
salve, ho letto quanto segue in un sito :"…Al momento della morte di uno dei due coniugi cade in successione la metà indivisa di tutti i beni della comunione.
La comunione legale non si estende a tutti i beni dei coniugi ma esclusivamente sui beni acquistati da ciascuno di essi durante il matrimonio.
Sono quindi esclusi dalla comunione i beni di proprietà di ciascun coniuge prima del matrimonio e quelli ricevuti per donazione o successione."
Mia nonna morendo ha lasciato in eredità 1/3 al figlio1; 1/3 al figlio2; 1/3 al marito(mio nonno);
Dopo anni mio nonno si risposa senza avere alcun figlio e con la seconda moglie acquista una casa a palermo dove risiedevano; dopo 10 anni viene a mancare anche lui. Domanda: i beni che aveva ereditato mio nonno dalla prima moglie ( 1/3 menzionato prima) ossia mia nonna, saranno divisi in eredità anche con la seconda moglie?! oppure come da premessa, i beni saranno divisi solo in eredita da figlio 1 e figlio 2 ?! Domanda: la seconda moglie pertanto non dovrebbe partecipare all'eredità dei soli beni acquisiti durante il loro matrimonio? grazie
La seconda moglie parteciperà all'eredità di tuo nonno insieme ai figli, mentre quello che era il regime patrimoniale dei coniugi di primo letto non ha nessuna influenza, la seconda moglie eredita i beni che erano di tuo nonno indipendentemente dal fatto che fossero caduti o meno in comunione ma in quanto beni di tuo nonno alla cui successione partecipa.
—
cordialmente,
tiziano solignani, da iMac /tiziano-solignani/
~ il mio libro: /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/
salve! siamo due sorelle mio padre dal primo matrimonio ha acquistato un appartamento con mia madre,quindi rimasto vedovo si risposa con una moglie con 4 figli, quando nostro padre viene a mancare i loro figli possono ereditare una parte di questo appartamento?
Quando vostro padre viene a mancare, eredita in ragione di 1/3 del patrimonio la sua attuale moglie. Quando anche quest'ultima verrà a mancare, questo terzo sarà ereditato dai suoi quattro figli. Quindi un domani potreste trovarvi in questa situazione voi due sorelle con 1/3 ciascuno e il «terzo 1/3 » in capo ai quattro figli della seconda moglie di vostro padre.
—
cordialmente,
tiziano solignani, da iMac /tiziano-solignani/
~ il mio libro: /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/
Salve vi scrivo per avere un consiglio.
Mio padre, anziano, si vorrebbe risposare. E' pero' proprietario di alcuni piccoli appartamenti, alcuni intestati solo a lui, altri anche a noi figli. Lui vorrebbe sposarsi rendendo gia' chiaro che alla sua morte un appartamento dovra' andare alla seconda moglie mentre il resto dovra' rimanere a noi figli. Come e' possibile mettere nero su bianco le sue volonta' ? E' necessario il testamento oppure la validità di questo documento, come sento, e' molto relativa ?
E' preferibile fare un contratto prematrimoniale da un avvocato, se ha validità ?
Ogni consiglio e' benvenuto.
Non sappiamo quale sia la strada giusta da seguire per avere tutto chiaro subito, per non avere problemi in futuro.
Grazie mille sin da ora
Emilio
Ad una domanda del genere è praticamente impossibile rispondere: bisognerebbe capire esattamente cos'ha tuo padre per poter poi 'fare due conti'.
In ogni caso, i contratti prematrimoniali nel nostro ordinamento sono nulli. I testamenti, invece, sono assolutamente validi purchè non si vadano a ledere le quote di legittima degli eredi necessari (coniuge e figli).
In linea di massima, tuo padre, nella redazione del testamento, dovrebbe tenere presente che:
-> al coniuge spetta 1/4 dei beni del de cuius oltre al diritto di abitazione della casa coniugale con tutti i beni ivi contenuti;
-> ai figli (due o più figli) spetta 1/2 del patrimonio del de cuius
-> la quota disponibile (che può essere liberamente lasciata al coniuge, uno o più figli, un amico, un ente benefico, …) è pari ad 1/4 del patrimonio del de cuius.
In alternativa, si potrebbe valutare la donazione della nuda proprietà di X beni prima del matrimonio ai figli, con usufrutto al genitore.
Grazie mille, prendero' in considerazione la donazione, o perlomeno tentero' di convincerlo a farla lasciando cmq una proprieta' alla futura moglie.
Salve io vorrei chiedere un chiarimento…mia mamma si è sposata con un uomo e non vorrebbe lasciare nulla a lui ma tutto a me…lei ha fatto la separazione dei beni…tutto ciò che possedeva prima del matrimonio lo può lasciare a chi vuole o vi è comunque la quota di legittima? Lei con lui non ha comprato nulla ma ha paura per ciò che aveva prima del matrimonio….se lascia un testamento olografo con scritto che lascia tutti i suoi beni a me…lui ne verrebbe escluso da tutti i suoi beni prima del matrimonio? La ringrazio davvero tanto questa cosa ci sta mettendo in grande difficoltà…spero che lei ci possa aiutare le lascio la mia mail se potrà rispondermi vivian.kathe@yahoo.es
C’è comunque la quota necessaria.
salve, sono un vedovo con 4 figli, avendo avuto degli immobili in eredità da mia moglie, desidero sapere nell'eventualità di seconde nozze se c'è modo di potere cautelare i miei figli facendo in modo che ciò che mi appartiene vada sicuramente nelle loro mani. grazie
distinti saluti
È un discorso molto complesso che riguarda le regole sia in materia di famiglia, che di successioni che di donazioni e che purtroppo non si può certamente affrontare in questa sede. Conviene, se vuoi approfondire il tema, che chiedi una consulenza approfondita ad un legale.
Sono divorziato con 1 figlio dal primo matrimonio. Tra poco mi sposo con una donna divorziata con una figlia (dal suo primo matrimonio). Nel caso di mio decesso, come verrà diviso il patrimonio (in assenza di testamento)? Grazie
Il patrimonio verrà diviso tra i figli e il coniuge. Al coniuge spetterà poi il diritto di abitazione della casa coniugale con tutto quello ivi contenuto.
Mia nonna dal primo matrimonio ha avuto tre figli.Rimasta vedova si è risposata senza avere figli. Prima del secondo matrimonio aveva dei terreni. Ora che mia nonna è morta l'eredità va anche al secondo marito nella misura di 1/3? Grazie
Il secondo marito naturalmente eredita almeno la quota di legittima. Per sapere la percentuale di quota bisogna anche sapere se è stato fatto o meno un testamento.
no ha fatto nessun testamento
Mio padre si é divorziato dalla prima moglie dalla quale ha avuto me e mia sorella e adesso vorrebbe risposarsi con un altra donna ,da cui ha avuto un altro figlio per lasciarle la pensione una volta venuto a mancare! solo che mio padre non vorrebbe lasciarle anche la legittima…..in quel caso lui cosa potrebbe fare? sò che un testamento che lasci tutto ai figli serve a poco perchè lei potrebbe impugnare il testamento e chiedere la legittima. Però lei invece potrebbe rinunciare alla legittima lasciando un qualcosa di scritto tramite notaio anche prima del matrimonio che dice che rinuncia? o deve essere, se può essere fatto,solo dopo il matrimonio? spero che le mie richieste siano chiare….
Grazie mille
La quota di legittima è volta a tutelare determinati soggetti (coniuge e figli) in sede di successione ereditaria.
Ciò significa che non è possibile escludere questi soggetti dall'eredità (salvo i casi di indegnità ex art. 463 cod. civ.).
Inoltre, non è possibile rinunciare preventivamente all'eredità perchè non c'è ereidtà fintanto che non si apre la successione.
In sostanza, ora voi non potete far nulla, quando vostro padre non ci sarà più, se la sua seconda moglie lo vorrà (ma non le può essere imposto in alcun modo) potrà rinunciare all'eredità.
Una cosa che , tuttavia, si può valutare prima, è la donazione – prima del matrimonio – dei beni immobili con riserva di usufrutto per tuo padre.
Ho due figli avuti dalla compagna con cui ho convissuto e che è deceduta 11 anni fa.
Ora ho intenzione di sposarmi con una donna straniera,però prima voglio fare donazione ai miei figli della casa in cui abitiamo ed eventualmente di un appartamento.
Domanda:la futura moglie in caso di mia morte potrà impugnare la donazione fatta prima del matrimonio ed avanzare diritti su di essa?
Ringrazio anticipatamente
Se le donazioni vengono fatte prima del matrimonio va tutto bene, sorgono dei problemi se vengono fatte successivamente.
Salve Antinisca,
avrei anche io una domanda e la ringrazio in anticipo per la sua grande disponibilità.
Dunque mio padre dopo la morte di mia madre si è risposato. Da questo matrimonio non sono nati figli. Se mio padre dovesse venire a mancare sua moglie avrebbe diritto di abitazione nella casa conuigale, minimo 25% di legittima sulla proprieta di mio padre ecc ecc..
Se dovesse venire a mancare prima la moglie di mio padre, egli sarebbe ovviamente erede in quanto coniuge.
Ora la differenza tra questi due casi dal mio punto di vista sta nel fatto che se dovesse venire a mancare prima sua moglie anche noi figli diventeremmo alla morte di mio padre ciascuno per una certa quota eredi delle ex proprietà di sua moglie. Premetto che sua moglie non ha figli ma tanti fratelli e sorelle.
Se invece dovesse venire a mancare prima mio padre, sua moglie erediterebbe almeno la quota di legittima e poi al momento del suo decesso noi, figli di suo marito, non saremmo eredi in alcun modo.
Ho capito bene?
Esatto, salvo che la seconda moglie di Tuo padre non disponga per testamento a favore di uno o di tutti voi figli del marito.
Diciamo che questo cambia – e di molto – le cose.
Se il bene lo erediti Tu entra comunque nella Tua successione e vale, quindi, tutto quello detto sopra.
Se, invece, i Tuoi genitori lasciano il bene a Tuo figlio e Tu non impugni il testamento per lesione della Tua quota di legittima, allora il bene sarà interamente di Tuo figlio.
Ho avuto un figlio dal primo matrimonio e nessuno dal secondo. Il mio secondo marito ha diverse proprietà immobiliari a lui intestate. Posso fare testamento ed intestare il mio appartamento a mio figlio, per evitare che un domani, se io manco prima di mio marito, mio figlio si trovi in difficoltà abitative? Se sì, in che forma? Una donazione? grazie mille
Nulla Ti vieta di donare l'immobile a Tuo figlio. Attenzione, però, alla lesione della quota legittima: se ciò avviene, alla Tua morte, Tuo marito può chiedere che l'immobile donato rientri nell'asse ereditario.
Io valuterei, piuttosto, un testamento in cui lasci a Tuo figlio la quota legittima e la quota disponibile e a Tuo marito solo la legittima.
quindi, supposto 100 % il valore dell'immobile, mio figlio avrebbe la quota di legittima + la quota disponibile, ossia il 75% , e mio marito il restante 25% di legittima?
Nel caso invece io doni il bene a mio figlio, quali sarebbero le percentuali?
In ultimo, è preferibile lasciare un testamento olografo o depositarlo presso un notaio?
grazie mille
Le percentuali ereditarie non cambiano: Tuo marito avrà sempre diritto alla stessa quota di legittima sia che l'immobile resti in Tuo possesso sia che Tu lo doni a Tuo figlio.
Attenzione ad una cosa però: se l'immobile in questione è la casa coniugale, allora Tuo marito avrà il diritto di abitazione.
Per il testamento puoi regolarTi come meglio credi: anche olografo va benissimo, ma se hai paura che vada smarrito allora forse Ti conviene depositarlo presso un notaio. Ma queste sono considerazioni Tue personali.
Grazie per la precisazione. Purtroppo non sono a conoscenza di quanto sia la percentuale della quota di legittima di marito/figlio nè della percentuale della quota cosiddetta disponibile.
La mia casa non è la 'casa coniugale', in quanto anche dopo il matrimonio vi risiediamo soltanto io e mio figlio, mentre mio marito ha mantenuto la residenza nel suo appartamento in altro comune.
Ti rimando a questa pagina molto chiara sulle quote ereditarie:
http://www.studiamo.it/dispense/diritto-commercia…
la pagina è molto chiara, grazie.
A questo punto, se ho capito bene, per far sì che mio figlio riceva il mio appartmento al 100% e non solo al 66%, tra legittima e disponibile, mi conviene intestarglielo finchè sono in vita?
Attenzione: vale quanto detto sopra per la lesione di quota di legittima.
non sono stata del tutto chiara: l'appartmento che definisco 'mio' è in realtà dei miei genitori, e diverrà un bene ereditato. Potrebbe essere un escamotage dire loro di intestarlo direttamente a mio figlio?
mio nonno era sposato con mia nonna con la quale aveva una casa e della terra, e venuta a mancare mia nonna e così si è risposato con una donna la quale aveva già due figli suoi,in secondo tempo è nata unaltra figlia, io vorrei sapere i beni come verranno divisi grazie
In sostanza ciascun figlio erediterà dal proprio genitore: i figli della seconda moglie di Tuo nonno erediteranno solo i beni della madre, i figli di Tuo nonno erediteranno solo i beni del padre. Il figlio di Tuo nonno e della seconda moglie, ovviamente, erediterà i beni di entrambi.
Nulla spetta ai figli di Tuo nonno dei beni della sua seconda moglie e, s'intende, nulla spetta ai figli della seconda moglie di Tuo nonno sui beni di Tuo nonno.
grazie per la risposta..le posso chiedere una cosa quando si dice usofrutto non e possibile mettere nell'atto solo uso natural durante senza che usofrutto . eppoi vorrei sapere se della data del matrimonio con la seconda moglie deve passare del tempo per essere effetiva la quota di leggittima o decorre da subito grazie per le delucidazione
Il diritto alla quota di legittima decorre dal matrimonio.
Quanto alla Tua domanda sull'usufrutto non ho capito cosa vuoi sapere: spiegaTi meglio.
e morta mia madre noi siamo 7 figli mio padre si vuole risposare con una donna vedova pure lei a5 figli premetto che quando e morta mia madre sia stata fatta la succesione io vorrei sapere cosa puo vantare la seconda moglie e
i suoi figli in che misura grazie
La seconda moglie ha sicuramente diritto alla quota di legittima (le quote dipendono anche dal fatto che Tuo papà faccia o meno testamento).
I figli della seconda moglie non hanno alcun diritto sull'eredità di Tuo papà.
Resta inteso che voi non potete vantare alcunchè sull'eredità di questa signora anche nel caso in cui lei erediti da Tuo papà (quindi: Tuo papà viene a mancare -> la moglie eredità la legittima -> lei viene a mancare -> suoi eredi sono solo i figli).
salve a tutti. da poco tempo e vunuta a mancare mia sorella possessore di un appartamento di 80 metri quadri e io so ereditaria di 1/6 vorrei sapere quanti metri quadri sono è il valore in euro che vado ad ereditare. vorrei saperlo prima di avere il confronto diretto con mio cognato.tanti saluti.
Ma come possiamo noi sapere il valore del Tuo immobile??? Dovrai far fare una perizia ad un tecnico, chiedere ad una immobiliare, … ma non certo a noi!
salve desideravo porre una domanda, mio padre si è sposato in seconde nozze con divisione di beni. ora è venuto a mancare e nel testamento oleografo ha lasciato dei soldi a me e mio fratello figli del primo matrimonio, alla seconda moglie ha lasciato ( con cui non ha figli ) ha lasciato la casa aquistata prima del matrimonio. io mi chiedo se il testamento è impugnabile e se abbiamo diritto anche noi figli di una quota della casa del valore complessivo superiore all'ammontare di denaro lasciato da mio padre a noi figli.
ringrazio anticipatamente.
Separazione e comunione dei beni hanno rilevanza solo tra vivi: con il decesso queste forme patrimoniale non hanno alcune rilevanza.
Detto ciò, Tuo padre con testamento può disporre liberamente dei suoi beni tutelando però le quote di legittima. Le quote di legittima si possono così riassumere:
-> coniuge: 25% + diritto di abitazione
-> figli: 50% (quota che dovrà essere divisa in parti uguali tra i figli)
-> disponibile: 25%
Detto ciò, io non posso sapere se ci sono i presupposti per impugnare il testamento (parli genericamente del fatto che la casa vale di più) ma dovrai valutare il tutto con un legale.
Naturalmente, dovrai considerare che Tuo papà poteva ben lasciare la quota disponibile, come in effetti pare aver fatto, alla moglie.
Se vuoi un preventivo per valutare la situazione puoi contattarci.
Ho avuto un figlio dal primo matrimonio. Mia madre possiede vari appartamenti. Sono divorziata da 15 anni e ora mi risposo con una persona abbiente che possiede quattro appartamenti. Un domani mio figlio, nel caso morissi prima io, potrà ereditare qualcosa dal mio secondo marito? Vale con la comunione dei beni?
grazie
Se Tu verrai a mancare prima del Tuo secondo marito, Tuo figlio non avrà alcun diritto all'eredità di Tuo marito. Tuo marito potrà, tuttavia, decidere di lasciare la quota disponibile a Tuo figlio facendo testamento.
Diverso il caso se venga a mancare prima Tuo marito: in tal caso Tu erediterai parte dei beni di Tuo marito che un domani passeranno a Tuo figlio.
Nelle successioni, comunione o separazione dei beni non hanno rilevanza.
Le percentuali non cambiano a seconda che gli eredi siano i figli del primo o del secondo matrimonio: sono tutti eredi legittimi.
Alla moglie spetta un terzo della massa ereditaria (oltre al diritto di abitazione nella casa coniugale) e ai figli i 2/3 dell'eredità (che dovranno dividere in parti uguali).
Per quanto concerne l'appartamento lasciato al figlio, si potrà impugnare tale lascito se lede le quote di legittima.
Vi consiglio di rivolgervi ad un legale affinchè vi illustri al meglio tutta la situazione e vi assista nella divisione dell'eredità.
scusi il disturbo posso sapere in che percentuale l'inps dividera la mia pensione in caso di mia mancanza?
non ci sono altri beni da dividere solo la mia pensione
mio suocero e rimasto vedovo della prima moglie, avendo avuto 6 figli. In seguito si risposa, avendo un figlio dalla seconda moglie. Lui è proprietario di due appartamenti. al suo decesso ne lascia uno al figlio avuto dalla seconda moglie. Quali sono le percentuali spettanti agli eredi della prima moglie e quello della seconda, ma alla seconda moglie spetta qualcosa? grazie infinite-
la sorella di mia madre rimasta vedova e senza figli si è risposata in seconde nozze, anche lui vedovo con due figli, il 2° marito è morto, lei è rimasta nella casa dove abitava con il marito unico proprietario, nella successione ci sono sia i 2 figli sia mia zia, ora è morta mia zia, la casa spetta solo ai due figli o anche ai fratelli di mia zia, non avendo avuto figli nè dal primo nè dal secondo marito?
I figli ereditano solo dal padre deceduto, non sono eredi della seconda moglie.
Stesso discorso vale per i fratelli did Tua zia: ereditano solo dalla sorella e non anche dal secondo marito di lei.
Immaginavo, grazie per avermi chiarito il dubbio.
volalina
Ciao Volalina!
Se il padre -al momento del decesso della seconda moglie- è in vita può decidere di rinunciare ad impugnare il testamento in quanto è lui l'erede legittimo estromesso dall'eredità.
In tal caso il figlio non può che prendere atto della decisione del padre.
Mi domando, potrebbe impugnarlo il figlio del primo matrimonio il testamento che di fatto toglie al padre una quota che potenzialmente potrebbe diventare sua alla morte del padr??
grazie
Puoi fare testamento a favore delle Tue figlie, se Tuo marito non lo impugna per la violazione della quota di legittima è perfettamente valido.
Sono la seconda moglie di mio marito. Abbiamo la separazione dei beni. Mio marito ha un figlio dal primo matrimonio e due figlie dal ns secondo matrimonio. Stiamo acquistando una casa al 50%. In caso di mia morte vorrei che tutto il mio 50% della casa andasse alle mie figlie, perchè voglio che i miei guadagni e il lavoro di una vita vadano alla fin fine alle mie figlie. La logica mi dice che la quota legittima che andrebbe a mio marito alla sua morte andrà in parte anche a suo figlio, che si è sempre dimostrato ostile. Cosa potrei fare ? Grazie.
Ti chiedo la cortesia – e la chiedo a tutti i lettori – di formulare le domande utilizzando l'apposito format e non di metterli come commento perchè sennò facciamo fatica a rispondere a tutti.
A maggior ragione nel caso di volalina abbastanza complicato.
Una volta che ci perverrà la domanda porvvederemo a risponderTi nel minor tempo possibile.
Grazie
La mia è ancora più complessa: mio padre passa a seconde nozze, due figli dal primo matrimonio due dal secondo. Muore un figlio del primo matrimonio, ora muore lui: lascia un testamento, la disponibile la lascia ai due figli di seconde nozze, alla seconda moglie oltre a circa il 50% del patrimonio complessivo la legittima del 25%. Morale alla seconda famiglia circa il 90% del totale complessivo alla prima un decesso e tanta sofferenza. Cosa posso fare per modificare questa sperequazione per non dire profonda ingiustizia.
L'eredità doveva essere divisa in parti uguali tra la madre e il fratello in caso di assenza di altri parenti.
Grazie per i complimenti!
Gentilissima Antinisca Sammarchi,
grazie per la risposta anche perche' non ho spiegato in modo chiaro la questione. Ho capito che se la seconda moglie di mio nonno fosse morta prima del suo unico figlio l'eredita' sarebbe andata a lei. Ma e' accaduto il contrario cioe' e' morto prima il figlio (secondo figlio di mio nonno avuto dalla seconda moglie) Lei, cioe' la seconda moglie e' morta un mese fa. IL FIGLIO MORENDO HA LASCIATO SOLO A SUA MADRE L'EREDITA' O PER CASO ANCHE A MIO PADRE CIOE' SUO FRATELLO (figlio nato dal primo matrimonio di mio nonno?) Grazie ancora gentilissima Antinisca (Bellissimo nome!!!) se potra' rispondermi Silvia
Allora, per quanto riguarda l'eredità della seconda moglie di Tuo nonno è suo erede solo il figlio.
Per quanto riguarda Tuo zio – figlio di seconde nozze di Tuo nonno – essendo deceduto senza lasciare figli nè moglie ereditano i genitori insieme ai fratelli e/o sorelle.
In caso in cui Tuo padre sia morto prima di Tuo zio erediti Tu la quota di Tuo padre – insieme ad eventuali fratelli o sorelle – ma non Tua mamma in quanto subentrano all'eredità solo i discendenti.
Scusi il disturbo ma vorrei capire cio' che e' giusto.
Mio nonno si e' spasato due volte poiche rimasto vedovo ed e' morto nel giugno del 1971. dal 1° matrimonio e' nato mio padre ed e' vivente mia mamma.
Dal secondo matriminio di mio nonno e' nato un figlio che e' morto senza aver avuto figli ne' moglie, aveva soltanto la madre (cioe' la seconda moglie di mio nonno) che e' appena mancata.
Qusto secondo figlio di mio nonno aveva come erede la madre? o anche mio padre (primo figlio di mio nonno)? e la seconda moglie appena morta a chi lascia in eredita'? Grazie anticipatamente
Silvia
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