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l’affidamento dei figli con doppia cittadinanza e il trasferimento all’estero

Salve vorrei sapere quante probabilità potrei avere, nel caso di divorzio da mio marito italiano, di ottenere l’affidamento dei nostri tre figli nel mio paese di origine (comunitario). Ora siamo residenti tutti in Italia. I nostri figli hanno la doppia cittadinanza. Non intendo proprio rimanere in Italia dopo il divorzio perchè qua non ho beni, mentre nel mio paese avrei anche una casa; vorrei arrivare ad una consensuale senza mantenimento per me. Ad un nostro amico è andata così: la moglie ha avuto l’affidamento all’estero, e lui i figli per le vacanze. Succede spesso? Com’è la casistica? Succede che vengano divisi i figli e sentiti in proposito? (Alberta, via mail)

Come abbiamo scritto recentemente anche per un altro caso, solo in piccola parte simile al presente, in materia di figli il diritto italiano, all’art. 36 della legge 218 del 31 maggio 1995, prevede che si applichi il diritto dello Stato di cui il minore è cittadino e, in caso di difformità, quelle disposizioni che sono più favorevoli al minore. In materia di separazione, gli artt. 29 e 31 della stessa legge prevedono che si applichi il diritto dello stato “nel quale la vita matrimoniale è prevalentemente localizzata”, ragione per cui se siete al momento “tutti residenti in Italia” la vostra separazione verrà fatta, come quella di qualsiasi cittadino italiano, davanti ad un Tribunale italiano e secondo il diritto italiano.

Per dare, poi, risposte concrete sulla possibilità di ottenere l’affido dei figli, bisognerebbe conoscere il caso nei suoi dettagli, in questa sede ci si può solo limitare a richiamare la circostanza per cui, anche dopo l’entrata in vigore della legge sull’affido condiviso, i figli continuano ad essere affidati, o comunque collocati, pressochè nella totalità dei casi a favore delle madri, con qualche rara eccezione.

Pertanto, in caso di separazione con affido a suo favore dei figli potrà, in seguito, se lo riterrà opportuno decidere di stabilire la residenza famigliare nel suo paese di origine, dovendolo comunicare al padre con lettera raccomandata così come previsto dalla legislazione italiana. Naturalmente il padre avrà il diritto di far loro visita e di tenerli con sè, anche se logisticamente la situazione di grande lontananza non favorirà l’esercizio di tali diritti. Una buona soluzione potrebbe essere appunto quella da lei accennata, cioè concentrare solo in certi periodi dell’anno i diritti di visita: le coppie separate e successivamente andate a risiedere in due stati diversi solitamente fanno in questo modo. In ogni caso, appunto per la particolare situazione logistica, bisognerebbe studiare per bene la situazione in modo da andare a separarsi presentando al Magistrato un progetto sensato e fattibile circa la gestione dei figli dopo la separazione e il trasferimento di residenza, che è la cosa più importante e che maggiormente può consentire un accoglimento favorevole del ricorso.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

12 risposte su “l’affidamento dei figli con doppia cittadinanza e il trasferimento all’estero”

oggi luglio2015 mi trovo davanti a un dilemma se qualcuno mi può aiutare: sono un papà di due bimbe una di tre anni e mezzo l’altra di due attualmente ho difficoltà con mia moglie peruviana cosa che non avrei mai immaginato di dover tutelarmi preventivamente per le due bambine visto la possibilità che possano partire per il Perù con la scusa di andar trovare la famiglia di mia moglie. Fino ad adesso ho consentito la firma per i loro passaporti ancora da consegnare ma difronte a consentire una DOPPIA CITTADINANZA cosa comporterebbe ADESSO o difronte anche a una FUTURA SEPARAZIONE. Io vorrei comportarmi lealmente con mia moglie ma non mi fido sulle sue decisioni future anzi se qualcosa ha già premeditato sulle bambine sicuramente me lo tiene ben nascosto. Aiuto!
(IL MIO TIMORE CHE AVALLO INCOSAPEVOLMENTE LA LORO PARTENZA DEFINITIVA IN PERU’).

Purtroppo non puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca, devi scegliere se fidarti di tua moglie, e lasciare andare, oppure no, e tutelarti. Andate da un mediatore familiare prima possibile.

Ti frega i bimbi hai firmato la tua condanna di non vedere i tuoi bimbi semplice e poi che motivo c’è di fare doppia cittadinanza quale lo scopo semplice in caso di separazione o di allontanamento senza preavviso non puoi dire nulla perché tu hai consentito …… Firmato ciao ciao fatele minacciare quanto volete se vi inducano a firmare la doppia cittadinanza perché se fuggono sono rovinate…. A vita occhio ai lupi errare è’ umano perseverare è diabolico non cascate

Nessuno può capire come ci si sente. Lasci il certo lavoro e casa per un amore. Nascono figli ma poi per qualcosa il rapporto non va (il mio beve fino a vomitare). Se si è ai culi dei lupi dove non ce lavoro per donne (caso mio) allora l’unica soluzione tornare a casa. Alla famiglia d’origine che da una mano.

Vergognatevi. Come vi permettete di decidere di negare ai vostri figli la possibilitá di avere una famiglia normale? Per motivi economici? Per comoditá vostra? Com'e' facile chiudere una relazione, fregandosene di quello che costerá a figli e coniuge, invece di lavorare per riuscire a ripararla. Come i vestiti, al giorno d'oggi si butta via tutto e non si ripara nulla.
Io vengo da famiglia con genitori separati, e non lo auguro a nessuno.
Mi fate schifo, e vi auguro di soffrire tutti i problemi e la tristezza che il vostro egoismo causerá ai vostri figli e a vostro marito.

Bavo, sono perfettamente d'accordo con te! le donne di oggigiorno sono spietate ed egoiste, pensano solamente a loro stesse e sono molto abili nel nascondersi dietro la maschera delle "mammine". la mia ex- ha portato via mio figlio da un giorno all'altro al suo paese di origine quando lui aveva tre anni e mezzo e si è concentrata nel rifarsi una vita lasciando mio figlio in balia della nonna creandogli un sacco di problemi. la legge italiana tutela più i cani che i bambini.

ma sicuramente se ne vogliono andare per disperazione e non x comodita solo che ne dici?se nn hanno un lavoro una casa nn hanno soldi per andare avanti visto e considerato che le straniere in una citta sono sempre guardate in un altro modo.siete bravi vuoi uomini a giudicare senza pensare al caso che magari potrebbe essere veramente unica speranza a una madre di anadare avanti con suo figlio

Buongiorno, mi chiamo Sabrina e ho un figlio di 16 mesi.Sono nata e cresciuta in francia ma dispongo della doppia nazionalità e quindi logicamente, mio figlio l'ha anche lui. 5 anni fa, mi sono sposata in sicilia con un siciliano e ci siamo sistemati là, ma purtroppo il nostro rapporto non funziona più. C'è un problema : in sicilia non sono mai riuscita a trovare neanche un lavoro stabile quando invece in francia ho sempre lavorato anche da studente.
Quindi se divorzio non ho la minima possibilità di trovare un lavoro, e non è con la somma di mantenimento (lui lavora per 1200 euros mensili) di mio marito che riuscirò a sopravvivere. Infine, non ho appoggio morale (i miei familiari sono in francia). Purtroppo con l'affidamento condiviso, il mio avvocato mi ha detto che le possibilità di tornare in francia sono minime e non penso un minimo istante lasciare mio figlio in Italia per partire sola in Francia. Voi pensate che ho possibilità di poter tornare in Francia per lavorare o le speranze sono poche? Grazie.

Ciao Sabrina, la mia situazione è identica alla tua, è trascorso moto tempo da quando l'hai descritta, per favore fammi sapere come hai risolto.
C.

Sono separata da 8 anni da convivenza con un figlio. Ho dovuto totnare nel mio paese (comunitario)dopo 4 anni di tentativi di riuscire da solo mantenere mio figlio. Suo padre non ha mai passato niente. Ora da 4 anni viviamo nel mio paese e finalmente abbaimo trovato la serenita e possibilita di vivere modestamente

Non sono stata sposata, separata da qualche anno dal padre italiano dei miei figli ho dovuto decidere per il ritorno nel mio paese d'origine (comunitario) assieme ai miei figli che hanno la doppia cittadinanza. Ovviamente il padre prova ad ostacolarci in ogni modo, nonostante la possibilità di vedere i figli spesso. Noi andiamo avanti per la nostra strada.

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