Ho 50 anni, ho avuto un figlio con una donna 9 anni fa, donna con la quale non mi sono sposato e con la quale non ho convissuto. Guadagno circa 2.200 netti al mese. Per il mantenimento del figlio minore sto pagando 420 euro al mese + il 50% delle spese scolastiche che ammontano a circa 200 mensili (quindi altri 100 euro mensili) per un totale di circa 520 mensili con adeguamento annuale ai canoni istat. Le sembra un giusto compenso? Inoltre, è giusto che io paghi anche la scuola, soprattutto perchè le spese scolastiche sono relative al 50% per la mensa e 50% per il prescuola e doposcuola (quest’ultimo faccio presente che il doposcuola lo vuole lei visto che lavorando a part time alle 13 finisce il lavoro e quindi è una scelta esclusivamente sua quella di non averlo a casa fra le 13.15 e le 17 – orario di uscita dal doposcuola)? Grazie per una eventuale risposta. (Claudio, mail)
Il riconoscimento del figlio naturale (quello nato, cioè, al di fuori di un vincolo matrimonale tra i genitori) comporta l’assunzione di tutti gli obblighi propri della procreazione legittima, ivi compreso quello del mantenimento e ciò a prescindere dalla circostanza che i genitori siano conviventi o dalle vicissitudini dei rapporti personali tra gli stessi.
La valutazione che mi chiedi di effetuare, sull’equità o meno della somma che devi corrispondere mensilmente alla madre di tuo figlio per il mantenimeto dello stesso, purttroppo, non può essere svolta con leggerezza da parte di chi non conosce la situazione complessiva. Tale valutazione, infatti, deve essere svolta tenendo presenti tante variabili, di cui non sono a conoscenza. La misura di contributo al mantenimento di entrambi i genitori, infatti, è proporzionale al loro reddito (comprensivo di redditi da lavoro e di redditi derivanti da proprietà mobiliari ed immobiliari) ed è relativo anche all’età del minore coinvolto.
In linea di massima, tuttavia, posso dirti che su uno stipendio di € 2200,00 un contributo di € 420,00 non mi sembra alto. A parte l’indicato contributo ordinario, poi, la contribuzione nella misura del 50% alle spese di natura straordinaria è assolutamente legittima, indipendentemente dal fatto che queste spese dipendano dal fatto che la madre non voglia (o non possa) occuparsi della bambina nel pomeriggio. Immagino che questa donna il pomeriggio non lo trascorra a divertirsi ma, molto probabilmente, al lavoro, quindi le spese per il doposcuola non credo possano essere contestate.
Se ritieni, comunque, che vi siano i presupposti per poter ottenere una diminuzione della quota da corrispondere alla madre, puoi sempre presentare al Tribunale un ricorso per ottenere una modifica dell’entità del mantenimento, presentando, necessariamente, idonea documentazione attestante una effettiva diminuzione patrimoniale a tuo svantaggio, oppure un sostanzieae miglioramento delle condizioni economiche della donna. In ogni caso, comunque, ti ricordo che, in qualità di genitore, anche se non convivi e non sei spostao con la madre di tuo figlio, dovrai comunque provvedere al mantenimento fino a quando lui non potrà mantenersi autonomamente, cosa che (se tuo figli deciderà di studiare) potrebbe avvenire quando avrà più o meno 25-28 anni.
63 risposte su “il mantenimento del figlio naturale”
Salve ho avuto un figlio naturale con una donna che vive a 200 km di distanza, noi non eravamo conviventi.
Lei percepisce un assegno di mantenimento dal suo ex marito di 700 euro mensili e non ha una casa, al momento vive ospitata in casa di una sua amica.
Io sono disoccupato al momento, ho un appartamento di mia proprietà dove vivo e un piccolo appartamento dato in locazione.
Volevo chiedere, oltre all’assegno di mantenimento di 250 euro, posso essere obbligato anche a cedergli il mio appartamento a madre e figlio?
Grazie mille
Direi proprio di no, si è trattato di un rapporto occasionale e non c’è mai stata né una famiglia né tantomeno una casa familiare.
Salve a tutti,
vorrei deporre la mia testimonianza. una storia molto simile a tante più o meno gravi che ho letto su questo blog. Ho 42 anni ed una figlia naturale di 10 anni avuta durante una convivenza cessata 6 anni fa per incompatibilità di caratteri e continui litigi su tutto (genitori, suocere, figlia, per qualsiasi argomento era una guerra). quindi non si tratta di tradimenti ma solo di vita ormai divenuta semplicemente impossibile. Per amore della bambina e per non farla assistere ai continui litigi che alle volte erano violenti con parolacce e ingiurie, incominciammo a parlare di separazione.
il problema è ad un certo punto, la madre di mia figlia decise (senza il mio consenso) di tornarsene improvvisamente con la bambina nella sua città di origine a 130 km dalla mia. Ll tribunale dei minori stabilisce un provvedimento provvisorio sulle visite e sull’assegno di 300,00 euro mensili che ho sempre versato regolarmente. Non ho mai fatto mancare la mia presenza a mia figlia nonostante gli impegni di lavoro e la distanza. Nel 2010, momento in cui stava esplodendo la crisi economica mondiale ed esattamente nel momento in cui mi licenziavo forzatamente dalla azienda in cui lavoravo, per il calo di lavoro verticale, mi arriva la tegola in testa dal tribunale dei minorenni che emette il provvedimento definitivo portando l’assegno da 300,00 a 500,00 euro al mese più gli arretrati di due anni (da quando ha depositato domanda senza dirmelo) ovvero 5000,00 euro spezzandomi letteralmente le gambe!!! nel frattempo trovo un lavoro da impiegato a 85 km da casa con uno stipendio di 1500 euro lordi al mese con contratto a termine. ricorro alla corte di appello, la quale non mi tutela per nulla rinviando l’udienza di sei mesi e asserendo che non potevano perdere tempo perché avevano casi più gravi del mio e mi esortavano a trovare un accordo con la madre (che mi ha sempre voluto vedere morto). la controparte ha una sentenza in mano e mi fa anche il decreto ingiuntivo. non è servito a nulla dimostrare la mia netta riduzione di reddito e le mie condizioni economiche precarie. Alla fine dopo sudate, sangue marcio e lotte di avvocati sono riuscito a chiudere con 400 euro al mese soggetti a ISTAT + 3800 euro di arretrati. una mazzata micidiale. al momento, dopo tre anni, sono ancora con quell’impiego. oltre a pagare 420 euro al mese, sostengo i costi dei viaggi per andare a prendere mia figlia e riportarla e pago quella cifra anche quando la bambina sta da me per due settimane. il rapporto con la bambina è semplicemente fantastico grazie a Dio e per me è la cosa più importante. ma questo per dire come i padri separati sono vessati dal punto di vista economico. la madre fa la libera professionista da 10 anni ed è sempre riuscita a dimostrare che non guadagna nulla, poverina!! vivo continuamente nel terrore di rimanere senza lavoro. Sto cercando un lavoro migliore, ma senza successo da tre anni. e nel frattempo ho avuto anche seri problemi di salute ed ho speso parecchi soldi di medici specialisti. ma questo posso raccontarlo solo sui forum, perché tanto in tribunale non leggono nemmeno le memorie. Barcate di soldi di avvocati buttati dalla finestra che invece potevo dare a mia figlia… e questo è quanto! auguri a tutti!
C’è davvero tanto, ma tanto di vero in questo racconto. È anche per questo che consiglio di andare in giudiziale solo in casi estremi, purtroppo con certe persone a volte non si può fare altrimenti.
buongiorno ho 42 anni ed ho un figlio di 11 mesi con il padre non conviviamo anche se era in programma , ora però scopro che non è nelle sue intenzioni non vuole legami , ma vuol provvedere al mantenimento del figlio. Vorrei avere un consiglio se possibile su come gestire la situazione , prima di scoprire che pure questa “promessa” possa andare nel dimenticatoio. Oggi sono disoccupata per crisi nel settore in cui lavoravo ed un paio di mesi dopo ho scoperto di essere incinta (all’epoca percepivo 30.000 euro all’anno) abito con mio figlio in casa di mia proprietà , lui percepisce circa 70.000 euro all’anno ed ha già due figli maggiorenni con già famiglia, non altri redditi ed ormai ho esaurito la scorta che avevo da parte. Lui mi ha dato fino ad oggi 500 euro per le spese relative al piccolo , ed io ho sostenuto il resto . Come mi devo muovere e quanto all’incirca potrebbe essere logico percepire per il mantenimento di mio figlio???
Per l’importo del mantenimento non ci sono criteri così precisi come si pensa solitamente, dipende da molti fattori e comunque la discrezionalità dei giudici è ampia. Direi che allo stato per te la cosa migliore sia cercare di presentare un ricorso di tipo congiunto al tribunale dei minorenni, in modo da regolamentare accuratamente tutti gli aspetti relativi all’affido di tuo figlio e i diritti/doveri del padre. Ti rimando, per approfondimenti, alla nostra scheda pratica sulla gestione della fine convivenza e al mio libro Guida alla separazione e al divorzio.
Da circa 3 mesi mi sono lasciato con la mia compagna,abbiamo un figlio di 4 anni,mi ha richiesto un assegno di mantenimento per nostro figlio di €400.Vorrei qualche notizia in merito se è un importo accettabile o posso versarle anche di meno non per mio figlio ma per come è finita grazie a lei.Io ho un lavoro full time guadagno all'incirca 1350+13° e 14° abito in una mansarda dove pago €320 mensili più le spese per le varie utenze,lei lavora 19 ore settimanali e guadagna circa €950 dove sono compresi gli assegni familiari del figlio avuto con ex marito (riceve come assegno €380) e di nostro figlio più 13° e 14°,abita in un'appartamento dove paga €550 più le utenze.Il bambino starà con me 3/4 gg a settimana e più 3 settimane complete quando avrò le ferie e le feste alternate.Nel periodo che mio figlio stà con me naturalmente mangia,gli compro giochi e abbigliamento.
Non ci sono criteri predeterminati per la quantificazione dell'assegno di mantenimento, ma solo alcune linee generali da adattare al caso concreto. Tra queste, l'unica cosa che posso dirti è che il motivo della cessazione della convivenza non ha nessuna rilevanza nelle famiglie di fatto, dove, a differenza che nel matrimonio, non ci sono obblighi giuridici, ma solo morali, alla coabitazione, fedeltà e così via. Quand'anche tuttavia la causa della rottura della famiglia rilevasse, la cosa sarebbe solo tra voi due genitori: infatti tuo figlio se la madre si è anche comportata male che colpa ne ha? Un'altra osservazione in generale che a mio giudizio è da fare è la considerazione del lavoro domestico che fa il genitore collocatario; l'altro genitore, come dici tu, può anche comprargli vestiti, però di solito il lavoro di lavaggio, stiraggio, sistemazione degli stessi viene fatto, quotidianamente, dal genitore con cui abitano principalmente i figli. Insomma, ci sono tante cose da considerare. Vi consiglierei di aquistare un'ora di tempo da un avvocato esperto di diritto di famiglia e consultarvi con lui, spiegandogli la situazione della vostra famiglia (ts)
Per quanto riguarda la somma erogata come mantenimento di mio figlio posso pretendere un rendiconto da parte della mia ex compagna di come vengono spesi quei soldi, perchè se vengono spesi interamente per mio figlio va benissimo, ma se vengono utilizzati per altri scopi mi darebbe alquanto fastidio.
Grazie
È una malinconia che hanno molti genitori tenuti al pagamento di un mantenimento per un figlio all'altro genitore, ma credo che non sia possibile proprio per le caratteristiche «strutturali» e la funzione dell'assegno di mantenimento, che è diverso da quello per le spese straordinarie. Mentre queste ultime sono singole spese ben individuate e circoscritte, come visite mediche, iscrizione a corsi, vacanze e così via, l'assegno di mantenimento va a coprire un insieme indefinito di esborsi, dal momento che serve sostanzialmente per dare da mangiare al minore, vestirlo, lavargli i vestiti, pulirlo, dargli una casa riscaldata e così via. Rendicontare queste attività significherebbe fare conti separati per la spesa, indicando ciò che viene acquistato per il figlio e ciò che viene preso per il resto della famiglia, inventariare bagni schiuma e shampoo, cotton fioc, pere, mele, e chi più ne ha più ne metta, luce elettrica, da dividere in proporzione, gas, acqua corrente, una cosa sostanzialmente impraticabile, per cui nella pratica si è ripiegato per un importo mensile che possa considerarsi più o meno corrispondente al fabbisogno, a volte sicuramente sarà maggiore dello stesso ma altre volte capita anche che sia inferiore, è un importo determinato presuntivamente.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac https://blog.solignani.it
Il bambino che non ha mai visto il padre avverte il bisogno di averlo vicino. Posso obbligarlo a vederlo anche in misura minima per evitare traumi psicologici? Io tra l'altro spesso mi trovo inabile al lavoro perchè ho molti problemi a lasciarlo a qualcuno. Insomma ho veramente bisogno di aiuto. Invece mi sento abbandonata sia dalla società che dalla giustizia. Per favore mi aiuti, sono disperata!
L'attività consistente nel «fare il padre» era tradizionalmente considerata incoercibile. Al giorno d'oggi c'è una nuova disposizione che potrebbe essere utile, il 709 ter cod. proc. civ., di cui parlo nella mia Guida alla separazione e al divorzio e diverse volte nel blog, in cui ti invito a fare una ricerca con il sito cerca.solignani.it
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac https://blog.solignani.it
9 anni fa il mio attuale marito ha avuto una storia di "una notte" con una donna dalla quale e nato un figlio, lui l'ha riconosciuto legalmente e da li hanno continuato i loro rapporti solo per il bene del figlio accordandosi tra loro e mai andando tramite avvocati o tribunali vari.
Quando io ho conosciuto mio marito ho insistito che almeno i soldi del mantenimento (accordato come dicevo prima tra loro due) gli fossero versati tramite assegno e non in contanti come erano ormai abituati a fare, giusto per avere una traccia e non trovarsi sorprese Piu in la magari che lei dica che mio marito non ha mai passato il mantenimento.
Anche per le visite diciamo che non ci sono giorni fissi o orari ma solo a seconda delle disponibilità reciproche.
Ora noi siamo sposati legalmente e stiamo aspettando il nostro primo figlio e vorrei che lui mettesse in chiaro la situazione non tanto perche cosi non va bene ma siccome puo succedere di tutto preferisco fosse tutto chiaro e per iscritto anche per il piccolo che sta x arrivare ma mio marito invece e un Po restio perche dice che cosi e sempre andata bene.
Mi dice perfavore a cosa possiamo andare
incontro se continuassero a gestire la situazione tra loro?
Ringrazio anticipatamente della risposta
Secondo me è meglio, come dico sempre, far regolare la cosa dal Tribunale dei minorenni, quindi io darei ragione a te. Anche se ha ragione in parte anche tuo marito nel senso che diventa difficile intervenire su una situazione già consolidata. Il mio consiglio sarebbe quello di cercare di muoversi con molta delicatezza per presentare un ricorso congiunto in cui magari semplicemente si cristalizzano le condizioni praticate sino ad oggi. Sarebbe una tutela in più per tutti, non solo per tuo figlio, ma anche per l'altro bambino.
Per ulteriori dettagli, ti rimando alla nostra scheda pratica /schede-pratiche/famiglia/separazione-dei-conviventi/ e al mio libro /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)
Dopo una lunga relazione, 5 anni fa sono rimasta incinta del mio fidanzato che alla notizia ha risposto che voleva lasciarmi e non voleva assolutamente avere figli. Con grande dispiacere ho deciso di portare avanti la gravidanza perchè lo amavo e speravo in un riavvicinamento e perchè sono contro l'aborto. Mio figlio adesso ha 4 anni, è stato riconosciuto con sentenza figlio naturale, porta il cognome del padre e ricevo un mantenimento da lui di ero 250. Premetto che mio figlio non ha mai visto il padre, io lavoro a contratti a tempo determinati e adesso sono disoccupata da sei mesi. Il padre ha sempre dichiarato di essere disoccupato e finora non ho prove concrete che non lo sia. La sua famiglia è molto benestante ma lui ha furbamente cambiato la residenza ovviamente falsa, in quanto vive ancora con i suoi e quindi è fuori dallo stato di famiglia del padre, a sua volta molto benestante. Non trovo giusto il mantenimento x mio figlio, assolutametente troppo basso. Mi potrebbe dare…
Per valutare la congruità dell'importo del mantenimento passato per tuo figlio, bisogna valutare la situazione familiare in tutti i suoi particolari, che nemmeno tu a quanto pare conosci con certezza. Direi che la prima cosa che tu debba fare siano indagini investigative per conoscere le reali condizioni economiche del padre, dopodichè si possono fare le valutazioni del caso. In bocca al lupo.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac https://blog.solignani.it
Mio fratello e mia cognata hanno un figlio e dopo 4 anni di convivenza si stanno lasciando.
mia cognata ha la residenza in toscana ed è nello stato di famiglia dei suoi genitori insieme al figlio.
mio fratello è residente in sicilia ed ha un altro stato di famiglia (tutti noi tranne mio padre che è morto, tot 4 persone). Mia cognata ha vissuto insieme al figlio nella casa di mio fratello. Adesso lei vorrebbe stare in Sicilia dove ha un lavoro partime non remunerativo e dovrebbe anche trovare una casa in affitto. Mio fratello ha un commercio. Voglio bene a mia cognata e vorrei non litigassero per il mantenimento, ma sarà inevitabile…ho sentito mio fratello parlare di 300 euro mensili, ma so che sono troppo pochi per il mantenimento dato che vorrà/dovrà affittare una casa…mi chiedo, dato che lei è residente in toscana ed è nello stato di famiglia dei suoi, mio fratello potrà servirsi di questo per rifiutare di contribuire alle spese di affitto? Poi, vorrei anche un consiglio per poter fare ragionare entrambi perchè una non chieda la luna e l'altro non offra polvere.
Dovresti consigliare loro di seguire alcune sedute di mediazione familiare (http:///info/mediazione-famigliare/), molto utile per ridimensionare i termini dei conflitti che tipicamente ci sono nelle fasi di crisi della famiglia.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6
Buonasera mi chiamo barbara avrei bisogno di alcuni chiarimenti.
Dopo una convivenza di quasi sette anni ho avuto un figlio adesso ha due anni e cinque mesi fa il mio compagno da deciso di fare le valige e tornare dai suoi, premetto che non lavora e non ha nessuna intenzione di lavorare per non dare il mantenimento al figlio.
Io lavoro solo part-time perchè ancora non va all'asilo e poi non ho nessuno che mi aiuta i miei genitori lavorano e i suoi genitori da quando lui se n'è andato non mi parlano più, ho chiesto chiarimenti ma preferiscono stare nel loro quindi mi sono rivolta ad un avvocato per fare una causa sono in attesa di sentenza.
L'avvocato comunque mi ha detto che lui dovrà versare all'incirca 300 euro mensili cosa veramente squallida dal momento che io guadagno solo 800 euro e pago una rata di mutuo pari a 680 euro mensili praticamente il mio ex compagno se n'è andato lasciandomi da sola con il figlio, la casa da pagare, bollette e spesa.
I miei genitori mi stanno aiutando altrimenti sarebbe stato un disastro.
La mia domanda era com'è possibile che debba sostenere solo 300 euro mensili?
La casa è intestata a me ma comunque come mai ho dovuto metterla in vendita perchè nessuna legge mi tutela nel pagare metà mutuo entrambi?
Devo privarmi di un tetto? Poi dove vado con il bambino?
Grazie Barbara
Per valutare la congruità di un assegno di mantenimento, bisognerebbe capire anche il contesto sociale in cui vivete, perchè come sai l'Italia è un paese molto eterogeneo, con profonde differenze tra Nord e Sud: 300 euro per vivere a Milano sono pochissimi, per vivere in una provincia del meridione sono qualcosa in più.
A parte questo, immagino che il tuo legale abbia fatto una previsione di massima, poi bisognerà vedere cosa deciderà il Tribunale, sino a che non c'è una decisione è inutile rovinarsi l'anima con considerazioni ed ipotesi varie, può anche darsi che il Tribunale sia più generoso, in fondo si considera non tanto l'occupazione attuale quanto la capacità lavorativa.
Il discorso del mutuo è un po' diverso, la rata viene pagata per saldare il prezzo di una casa che poi rimane di tua proprietà, anche se è vero che comunque un'abitazione per tuo anzi vostro figlio è necessaria, una volta che l'avrai venduta dovrai prenderne una in locazione e di questa voce di spesa potrai chiedere conto al padre anche tramite tribunale che potrà se del caso aumentare il contributo dovuto mensilmente.
Per il resto, tutto quello che puoi chiedere è per tuo figlio come sai mentre a te non spetta nulla dal momento che a differenza del matrimonio la convivenza è una «unione libera» che può essere interrotta, nei confronti dell'altro partner, in qualsiasi momento senza che vi siano violazioni di legge.
In bocca al lupo.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6
La ringrazio di cuore per avermi risposto, io abito in toscana dove la vita è cara quasi come a Milano comunque la mia rabbia è che la casa che io ho acquistato nel 2007 era per noi intestata solo a me perchè lui avendo una piccola impresa aveva paura, in caso fosse andata male come poi è successo, che la banca potesse portarcela via. Io sono sempre stata contraria a questo acquisto ma ho avuto fiducia nella persona che amavo così mi sono accollata la baracca.
E' questo il mio tormento quello di essermi fidata di una persona sbagliata che ha voluto un figlio al quale non stà dando niente e poi il tormento di ritrovarmi a 39 anni con una vita tutta da rifare.
Mi scuso anticipatamente per il mio sfogo spero tanto che ci sia una giustizia per i padri non padri che lasciano soli i propri figli con la madre senza assumersi una minima responsabilità.
Cordiali saluti Barbara
Ma questi, se ti può consolare, sono i problemi che ci sono per tutte le persone le cui famiglie purtroppo si rompono: quando si è famiglia si fanno cose insieme, ci si fida reciprocamente, si fanno cose che non si farebbero se si sapesse già che la famiglia poi è destinata a disgregarsi. Ma il famoso senno di poi non ha molto senso: è andata così, è stato bello finchè è durato, l'importante è dare un nuovo assetto alla famiglia dopo la crisi che tuteli al massimo grado i suoi membri, prima di tutti i piccoli che sono i più deboli. Tutelati, e tutela tuo figlio, con più serenità possibile. In bocca al lupo.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6
ciao ho a tutti ho un figlio naturale di anni 8 riconosciuto da tre anni e guadagno 1500 euro al mese.
Vorrei sapere se al bambino spettano gli arretrati visto che la mamma ancora non mi chiede l'assegno di mantenimento
Sì.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6
ciao a tutti a breve avrò una figlia che nascerà da una situazione di neanche di convivenza.
io per scrupolo mi sono offerto volontario a riconoscere mia figlia,a donargli i diritti che gli spettano come giusta regola……….vorrei sapere se faccio bene ad avere una consulenza da un avvocato oppure posso decidere di mio di dargli dopo la nascita una assegno di 350 euro donati con il cuore…….il mio reddito annuo e di circa 22mila euro…….aspetto tue risposte………
È una figlia nata da un rapporto occasionale o in seno ad un «fidanzamento» senza convivenza, non è la prima nè sarà l'ultima. Non è questione di consulenza, ma di decidere se fare così, alla buona, o far normare il rapporto dal Tribunale dei minorenni. Il mio consiglio è *sempre* quello di far normare il rapporto dal Tribunale, non mi stancherò mai di ripeterlo, perchè i rapporti tra le persone cambiano, non ci si può mai far affidamento. Per ulteriori dettagli, puoi vedere questa nostra scheda pratica http://goo.gl/dRaL9. In bocca al lupo a te e alla tua bimba.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac http://bit.ly/gdi2ZX, http://bit.ly/gwjT6c, http://bit.ly/ie8rvv
ti ringrazio comunque ci tengo a dirle anche che dalla parte della donna la famiglia nn ha una vita stabile economica……..se nel caso un domani loro mi chiedono oltre per l'assegno posso anche avere l'affidamento della bambina in quanto ho un posto fisso e una situazione economica stabile……
Beh non è detto non necessariamente, bisogna considerare il complesso della situazione, alla luce dell'interesse di tua figlia.
È normale, nella tua situazione, avere ben più di qualche dubbio. Per questo, valuta di acquistare una consulenza specifica e tagliata sul tuo caso, se non da noi http://consulenze.solignani.it da un qualsiasi bravo legale sul territorio, la cosa ti consentirà di avere informazioni che ti saranno utili per gli anni a venire, sia a te che a tua figlia verso la quale capisco che hai nonostante tutto buone intenzioni.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac http://bit.ly/gdi2ZX, http://bit.ly/gwjT6c, http://bit.ly/ie8rvv
sono un padre separato, la storia è troppo lunga, e penso seriamente, (visto le vostre risposte sempre esaudienti) di parlarvene in altra sede al piu presto. Ma una domanda che penso serva a tutti è questa: io pago gli alimenti regolarmente, nell'atto di separazione c'è scritto che devo pagare il 50% delle spese straordinarie ( scolastiche e mediche non mutuabili) premetto che io x le mie figlie, ho, sempre fatto di tutto x non fargli mancare alcun chè, e andrei sotto i ponti a vivere, ma visto che ad oggi mi trovo pignorato dalla madre ed uno di questi motivi è proprio la mensa scolastica, io gentilmente vi chiedo; esiste una sentenza della cassazione che dice, che la mensa scolastica è compresa negli alimenti? se si, che n^ è? come faccio a portarla davanti a un giudice? Vi Ringrazio.
Tra breve pubblicheremo un articolo che fa il focus sulla questione della mensa scolastica, proprio grazie ad Alessandro che acquistando una consulenza sul punto ha «finanziato» anche questo approfondimento.
–?cordialmente,
tiziano solignani, da Mac http://ts.solignani.it
~ book http://bit.ly/gwjT6c, ebook: http://bit.ly/ie8rvv
ciao, vi scrivo per rassicurare voi donne con figli, sono una ragazza di 22 anni, a 17 anni ho avuto una figlia dal mio ex convivente, essendo un militare ho lasciato la mia casa dove vivevo con mia madre per seguirlo al nord..dopo pochi mesi di convivenza l ho tradito con il vicino di casa e sono scappata via…lui non mi ha denunciato anche perchè non eravamo sposati(IGNORANTE), cs gli anni son passati lui mi dava un assegno mensile di cui avevamo preso accordo scritto davanti ad avvocati…ma siccome ho sposato un altro uomo il fatto che mi si avvicinava a mia figlia e dunque per forza di cose anche a mè mi recava disturbo,decisi di cambiare abitazione senza dargli mie comunicazioni…così lui dopo tentativi di chiamarmi per vedere la figlia ha smesso di mandarmi gli alimenti sul conto ed io l ho denunciato…così lui inquanto militare ha avuto problemi inquanto denuncia penale!! ( INQUANTO VOLONTARIO IN FERMA BREVE PERDE IL LAVORO)ADESSO MI PAGA GLI ALIMENTI!!!OLTRE AL DANNO LA BEFFA
DONNE TRANQUILLE !!! SIAMO MOLTO TUTELATE!!
hai trovato un fesso……………..
sono padre di una piccola di 6 anni, di comune accordo cn la madre abbiamo deciso che la piccola deve trascorrere circa 20 giorni cn mè a casa mia, mi chiedo se devo cmq dare per intero la somma di manenimento mensile alla madrenonostante la piccola trascorra la metà di un mese cn mè?
per quanto riguarda
Sì certo, se fai una ricerca nel blog trovi un post che ti spiega tutto più approfonditamente.
—
cordialmente,
tiziano solignani, da Mac /tiziano-solignani/
~ il mio libro: /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/ / qui l'ebook: http://bit.ly/enOOYX
Grazie mille per la consulenza e per l'appoggio morale.
Le farò sapere come andrà.
Saluti
Coraggio 😉
ho 34 anni, una figlia di 6 anni e non convivo con il padre. Non sono mai ricorsa a avvocati o altro per non far soffrire la bambina e perchè non volevo e non voglio instaurare un rapporto conflittuale con il padre.
Ma ora non ce la faccio più!!
Devo mantenerla, e lo faccio perchè è la mia vita, ma vorrei ke il padre contribuisse anche solo con poco.
Questa mattina dopo 2 mesi e dopo essermi umiliata chiedendogli in continuazione mi ha buttato 100 € sul sedile come fossi una……l'ultima volta ke mi ha dato qulacosa risale a più di 2 mesi fa. Nel frattempo è cominciata la scuola: pago il mutuo, tutte le spese di casa,la mensa, le scarpe, il vestiario (tutto nuovo vista l'esigenza del primo anno scolastico) per poi non parlare di tutti i compleanni a cui è invitata…e poi ki ha una figlia sà quanto ancora ce ne siano.
Voglio sottolineare ke questi soldi ke gli stavo chiedendo erano per mandarli in piscina, ma come si può immaginare tra costume, abbonamento , iscrizione e ricetta medica neacnhe mi bastano.
Scontato ke dovrei andare da un avvocato ma non sò perchè ho paura, mi sento in colpa.
Per di più sono strasicura ke lui quei soldi, ripeto ke non chiedo kissà ke cosa!!lui non me li darà mai quindi questo mi comporterebbe altre spese legali??
lui lavora, quanto dichiara non lo sò, sò solo ke quei maledetti soldi finiscono tutti nei VIZI…e questo mi fa ancora più rabbia!!!!regalare i soldi x godere la tua vita e rovinarti la salute e non riuscire a dare 100 euro al mese a tua figlia?
Ma è giusto ke oramai la cocaina padroneggi e si mangi tutto????
Io ti posso solo confermare che sì, devi andare da un avvocato.
L'avvocato, peraltro, non sempre utilizza un approccio rigidamente conflittuale, almeno all'inizio si fanno sempre dei tentativi di consensualizzazione della situazione tramite l'invio di lettere e inviti a raggiungere un accordo. Quindi puoi rivolgerti ad un legale esporgli i tuoi timori e la tua situazione e sentire cosa ti consiglia, concordando insieme a lui le iniziative da adottare.
In generale, i rapporti tra ex conviventi non andrebbero mai lasciati privi di normazione, proprio nell'interesse dei figli minori. Ricordati che quello che farai non lo farai per te stessa, ma per tua figlia.
—
cordialmente,
tiziano solignani, da iMac /tiziano-solignani/
~ il mio libro: /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/
ho un figlio di 11 anni con la mia ex convivente, ho convissuto x 6 anni la storia è finita 4 anni fa, da 4 anni mio figlio è sempre stato con me io non ho mai chiesto il mantenimento alla madre, adesso sono sposato ho altri 2 figli con mia moglie. se il bambino di 11 anni decide di andare a vivere con sua madre, io che obbligo ho , tenendo conto che adesso non lavoro?
Non è certamente una decisione che può prendere vostro figlio di 11 anni, quella di andare a vivere con la madre. Potrete sicuramente consultarlo ma poi dovrete valutare voi se può rispondere al suo interesse un cambiamento di questo genere, in mancanza di accordo naturalmente la decisione sarà presa dal giudice che quasi sicuramente deciderà di sentire il minore. Se andrà concretamente con la madre con maggiori tempi di permanenza probabilmente ti verrà imposto un obbligo di mantenimento, per la misura naturalmente occorrono molti più dati relativi al caso concreto e già comunque sarebbe difficile «indovinare» cosa potrebbe decidere concretamente il giudice con precisione.
—
cordialmente,
tiziano solignani, da iMac /tiziano-solignani/
~ il mio libro: /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/
Sono una nonna di una splendida bambina di otto anni, che è la gioia mia, e di tutta la nostra famiglia; l'unica cosa bella che mio figlio e la mia ex nuora sono riusciti a fare in circa sette anni di matrimonio.
La bambina ha accettato, sembra abbastanza bene la separazione dei genitori, che hanno ottenuto l'affidamento congiunto e che permettono ai nonni, soprattutto per motivi di lavoro, di trascorrere equamente molto tempo con l'unica nipotina. Tutto bene… direte.
No!!! Perchè i genitori continuano a litigare, a farsi dispetti e ripicche, a rivendicare pretese assurde e a questionare sempre e su tutto (assegno, giorni di vacanza, spese scolastiche e non, acquisto di vestiario, festività, regali di compleanno,….), e la bimba si dimostra molto più intelligente e giudiziosa di loro.
Dimenticavo di dirvi che oltre a una nonna molto felice ed orgogliosa di esserlo sono anche un'insegnante da ben 37 anni e, anche nel campo lavorativo, ho maturato una semplice convinzione: molti pseudo genitori farebbero meglio a soddisfare il proprio esiguo e sporadico spirito materno/paterno comprando un bel bambolotto di quelli che sembrano veri che potrebbero cullare per dieci minuti e poi accantonare in un angolo, senza l'impegno di doverlo mantenere, curare, ascoltare, educare, crescere.
sono una ragazza croata di 24 anni, incinta da 28 settimane e studentessa a torino. il mio ragazzo nn voleva sentire per il bambino i primi 4 mesi della gravidanza. adesso è interessato solo al mantenimento del bimbo e con me ha tagliato tutti i contatti. lui lavora in banca e il suo salario è di 1500 euro al mese. io sono disoccupata e nn ho la cittadinanza italiana. penso di partorire in croazia e di rimanere a vivere qui. quali diritti ha il nostro bambino? quanto, come minimo, dovrebbe pagare il mio ex ragazzo per il mantenimento del bimbo sapendo che vivo in croazia e che lo standard di vita è piu basso? il bimbo avrebbe la cittadinanza italiana anche se nn nasce in italia?
grazie mille
Ci sono molti aspetti da vedere, ti consiglio di leggere la nostra scheda pratica sulla separazione dei conviventi e, soprattutto, di acquistare una consulenza con un legale di fiducia che ti dia le informazioni e i consigli che ti servono per poter programmare adeguatamente la tua vita e quella del tuo nascituro figlio.
grazie della risposta
voglio approffittare ancora: se la mia (a questo punto) ex convivente non vuol lasciare la casa che mi e' stata assegnata dall'azienda perche' non si puo' permettere un affitto suo costringendo me ad abitare in affitto, cosa posso fare?
in caso di mio trasferimento in altra sede mi verrebbe assegnata un altra abitazione, per cui la mia ex dovrebbe lasciare libera quella attuale: cosa puo' fare lei per avere un tetto per se' ed il nostro bambino?
il mio stipendio e' di circa 1,800.00 nette al mese, pago un assegno di mantenimento alla mia ex moglie di 210 € al mese, se spendo 500.00 € al mese + spese di affitto, non ho altri averi se non la casa paterna, a quanto potrebbe ammontare l'assegno di mantenimento per mio figlio comprese le spese x l'asilo, baby-sitter e quant'altro?
ringrazio fin d'ora
oscar
ho 56 anni e da tre convivo con una donna di 20 anni piu' giovane da cui ho avuto un figlio che ora ha 2 anni e mezzo. viviamo in una casa messami a disposizione dall'azienda per cui lavoro in un posto turistico molto rinomato. si profila un mio trasferimento altrove con relativa assegnazione di altra abitazione. la mia compagna non vuole seguire questo mio trasferimento e vuole restare a vivere col bambino nel posto attuale. per evitare continui litigi e discussioni davanti al bimbo, da un mese mi sono trasferito in un altro appartamento di cui pago personalmente l'affitto (500 euro al mese) e le spese x lasciare a loro la casa aziendale: lei ha trovato lavoro part-time da meno di un mese e quindi non puo' permettersi un affitto, che da queste parti e' piuttosto elevato! ora lei continua a dirmi che e' mio obbligo provvedere al mantenimento del bambino (e di questo sono d'accordo) con almeno 500 euro al mese (ne guadagno circa 1.800 netti al mese) e che devo provvedere a dargli anche una casa. la mia casa vera e' in tutt'altro posto, sicuramente non turistico e lei non ci vuole andare. che devo fare? se vorrete rispondermi e darmi consiglio vi ringrazio infinitamente fin da ora. oscar
Beh è una situazione complicata che non puoi certo affrontare con qualche spunto come quelli che puoi raccogliere nei commenti ad un post di un blog.
Genericamente, il problema a questo punto non è più solo la casa visto che non siete più conviventi, ma la crisi della vostra famiglia.
Se questa crisi non sarà ricomposta, il Tribunale dei minorenni potrà importi di pagare un mantenimento nei confronti di tuo figlio, ma non anche di garantirgli concretamente una casa.
Sono convivente con una donna disoccupata, sono stato sempre avverso ad avere figli a causa della precaria situazione economica e glie lo ho sempre riferito; ora lei mi riferisce di aver sospeso la contraccezione di sua iniziativa ed il test della gravidanza è positivo. Purtroppo sono stato messo difronte al fatto compiuto. Tra l'altro a causa di una patologia cronica che mi attanaglia da qualche anno con terribili dolori e che limita la mia capacità deambulatoria sono costretto ad assumere farmaci che possono portare deformazioni al feto. Di questo il Primario aveva messo al corrente direttamente la mia convivente. Il figlio oramai c'è e non trovo etico l'aborto. Dalla sua famiglia non ho avuto mai aiuti economici. Non so cosa fare… Non mi fido più di lei… Ho paura che possa portarmi via la casa che ho messo su con tanti faticosi risparmi… Datemi qualche consiglio…
A livello legale non ci sono molti consigli da dare, per quanto riguarda gli aspetti medici di salute del bambino potrete fare gli esami del caso e in ipotesi valutare l'aborto terapeutico, anche se sarà solo la madre comunque a poterlo decidere, a te non rimane se nascerà che riconoscerlo ed esercitare per quel che ti sarà possibile i tuoi doveri di padre e vedrai che magari il tuo bambino ti conquisterà… In bocca al lupo.
Donne che per un loro "bisogno biologico" mettono al mondo figli e pretendono di farli mantenere anche a chi non li vuole! Complimenti.leggendo certe cose mi vergogno di essere una donna ! A quei padri "infinocchiati" da donne ipocrite..fossi in Voi li manderei a quel paese loro e quei figli che hanno deciso di mettere al mondo…. perchè nel 2010..certe cose non capitano..siamo noi donne a farle capitare..altro che Amore… e la legge tutela queste IPOCRITE ! e poi pretendiamo che nel mondo ci sia rispetto !!
i figli che colpa hanno da meritare di essere mandati a quel paese?
Mi piacerebbe dire a Barbara e, ribadisco che a me sembbra la perfetta compagna del sopraindicato\”Andrea\” che e\’ una vergogna quello che ha detto… perche\’ qualsiasi figlio messo al mondo oggi… ci viene perche\’ si e\’ amato qualcuno, pero\’ a me sembra che i figli si debbano togliere di mezzo … perche\’… perche\’ qualcuno nn puo\’ andare a comprarsi un paio di scarpe in piu\’ al mese???? Le donne che decidono di mettersi cn un uomo che aspetta un figlio da un\’altra… nn mi resta che dire…. cosa ne diresti se a tua figlia succedesse lo stesso??? Ma che tipo di educazione avete ricevuto voi due???? Con che coraggio si chiama ipocrita una donna che mette al mondo un figlio???? Qua gli ipocriti ci sono, ma nn e\’ certo la donna che mette al mondo i figli!!!!
Rimango molto perplessa e INCREDULA a leggere un racconto come quello di "Andrea" che sembra molto più solo una Sua pura fantasia e di cui penso che dovrebbe vergognarsi a scrivere quelle oscenità su "persone innocenti" come quella di una sua bambina, sangue del suo sangue che di colpe non ne ha e non ne avrà mai ma che questa bimba dalla vita potrà solo dire che ha un padre che a Lei non ha mai provveduto moralmente dato che si diverte anche a sparlarne pubblicamente !!!! ….Non credo neppure a importi di assegni di mantenimento elevati da versare come da cifra indicata da Lei scritta; innazitutto un Giudice quando assegna il Rateo dovuto al Minore non gioca a tirare numeri a casaccio e sparare alto, ma si basa su precisi accertamenti con polizia tributaria, Guardia di finanza, Agenzie dell'Entrate, Conservatoria, Catasto, Datore di lavoro, verifica su cartaceii fiscali scritti, nero su bianco, dei reali redditi e frutti ,economici e patrimoniali e con un preciso criterio di valutazione che esiste per legge si riunisce in camera di consiglio composta da più persone dove viene esaminato il tutto, da tutti quanti presenti ed emesso successivamente dopo attenta valutazione a tutela del Minore provvedimento di Sentenza sempre tutelando e proteggendo i diritti del Minore ma di cui forse ad oggi non esiste ancora un indenizzo di cifra corretta che possa realmente coprire l'affetto morale e materiale di un padre che come Lei disprezza una innocente bambina.
……..Se così fosse come Lei dice dal racconto mi meraviglia che dato i numeri tirati a casaccio a Suo danno non abbia proposto immediato Appello alla Corte d'appello Sezione dei Minori per gli errati criteri che quel collegio secondo Lei ha fatto …………….Le auguro di trovare molto più serenità nel dare amore anche a questa figlia che fino ad oggi disprezza , però forse quel giorno sarà questa figlia che non vorrà più Lei….., Per una Sua stima se vuole essere tenuto in considerazione dall'oppinione pubblica, eviti di raccontare ogni particolare intimo avuto con la madre anche perchè noi leggiamo solo la sua versione e non sappiamo l'altra verità della madre, anche perchè alla visione lasciata scritta da Lei si deduce solo che Lei ha usato la madre anche per tutti i suoi comodi capricci di sfoghi …………….Ossequi
Andrea sembra un nome di fantasia per nascondere l'ipocrisia di certe persone… anch'io ho una figlia che nel 2008 aveva cinque anni e la persona li presente con moglie e figlia amata e l'altra sfortunata… Caro Andrea vergognati… i codardi dicono che e' colpa delle donne… non sei stato capace di tutelare te stesso in quel rapporto di poco conto? I figli si fanno in due e con coscienza non con incoscienza… che tu paghi 820 euro e' una grande bugia…. metti il tuo vero nome confrontati con la realta'…. magari ti becchi da parte del giudice un denuncia per diffamazione…. Poverino hai una figlia sfortunata… che sicuramente e' fortunata a non avere vicino un codardo per padre! Cosolati l'amore quello vero vive con poco… accontentati gioia hai l'amore… DUE CUORI E UNA CAPANNA AUGURIIIIIIIIIIIIIIIII.
Sì nell'assegno di mantenimento è compreso anche il vestiario, insieme a tutto ciò che riguarda le sue necessità quotidiane e ordinarie.
corrispondo alla mia ex convivente un assegno di mantenimento per nostro figlio di 300 € mensili. il bambino è stato affidato a lei e sta con me una decina di giorni al mese (fra fine settimana e giorni infrasettimanali). quando dorme da me chiedo alla mia ex di mandarmi i vestiti necessari per quei giorni, ma lei dice che devo comprarglieli io. nell'assegno di mantenimento non è compreso anche il vestiario del bimbo? grazie, saverio
In effetti il mantenimento mi sembra davvero troppo alto: il consiglio che mi sento di darTi è di rivolgerTi ad un legale per ottenere la riduzione di detto assegno.
Inoltre, dato che la bambina in questione è Tua figlia hai tutto il diritto di vederla e di tenerla con Te almeno un giorno a settimana e un week-end alternato.
Sono papà di una splendida bimba di 4 anni avuta e voluta con mia moglie.
Purtroppo qualche tempo prima di costruire la mia famiglia ho avuto una brevissima relazione con una ragazza che per mia stoltaggine e sua bugia ha portato al mondo una sfortunata figlia naturale.
In quelle poche settimane di frequentazione lei insisteva per avere rapporti non protetti perchè diceva di prendere la pillola anticoncezionale, su tre rapporti i primi due erano comunque protetti per mezzo del preservativo il terzo invece no.
Dopo qualche giorno da quell'ultimo incontro misi fine a quel rapporto inutile privo di amore.
Dopo però qualche mese la ragazza mi contattò per mettermi a conoscenza della gravidanza e della SUA decisione di tenere il bambino e per impormi l'accettazione del nascituro, la mia opinione NON CONTAVA assolutamente NULLA.
Incredulo e sopraffatto dalla LEGGE, mi trovo a mantenere da 5 anni una figlia che non ho mai visto e non volevo per l'impossibile cifra di 820 euro al mese malgrado il mio stipendio fosse di 1.250 euro al mese all'epoca dei fatti.
Con forti e sempre più difficili problemi economici da risolvere per mantenere la mia vera famiglia che amo, e con nessuna prospettiva di miglioramento per il futuro.
Un uomo che ha conosciuto il vero potere delle donne.
Se hai tradito devi pagare purtroppo non è la legge di un tribunale a deciderlo ma la tua coscienza se davvero ce l'hai!!!!!!!!!!!!!!
Esatto, con la recente riforma anche le questioni in materia di mantenimento di figli naturali sono passate nella competenza del Tribunale dei minorenni (mentre prima erano del Tribunale ordinario, anche se spesso venivano decise da quello dei minorenni se le parti o il pm rinunciavano a sollevare la questione di competenza).
Tribunale ordinario se i genitori erano/sono sposati, Tribunale di minorenni se i genitori erano semplicemente conviventi.
il ricorso per lamodifica dell'entità del mantenimento va presentato al Tribunale Ordinario o al Tribunale dei minorenni nel caso in cui sia stato quest'ultimo a stabilire l'entità dell'assegno?
Non posso che concordare con lei, Nora, e auspicare una maggiore coscienza in tutte quelle persone che, spesso, risultano genitori solo di nome, e non di fatto. Credo che, come me, tanti colleghi rinuncerebbero volentieri a tutto il lavoro che tali problematiche necessariamente ci porta, pur di vedere finalmente un po' di serenità in tante famiglie, soprattutto per il bene dei figli che, purtroppo, altro non sono che oggetto di contesa per scopi meramente patrimoniali.
… Noto come sempre che le persone quando devono mettere al mondo dei figli fanno veramente in fretta, ma poi per il mantenimento di essi, fanno grandi difficoltà e molte questioni economiche….
Ma i bambini hanno dei diritti??? Si………..
I bambini hanno mille diritti:
all'amore dei genitori,
alla serenità,
alla loro infanzia,
a mangiare,
all'istruzione,
dalle spese mediche,
ai vestiti,
alle scarpe,
allo sport, etc…..
Invece di pensare a come pagare meno gli alimenti ai propri figli, secondo me, bisogna iniziare a pensare a come costruirsi un rapporto con loro, perchè domani i figli saranno adulti.