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ancora sugli effetti della separazione dei beni

Io e il mio compagno stiamo x sposarci di comune accordo con rito civile in chiesa. Avendo avuti molti appoggi dai suoi genitori, questi ci daranno i lconsenso al matrimonio solo nel caso scegliessimo per la separazione dei beni, i ncaso contrario, non solo non darebbero il loro consenso, ma han detto che non avremo più possibili aiuti in futuro da parte loro. Ora, partendo dal fatto che io ritengo squallida una cosa del genere e che per me il matrimonio Ú comunione in tutti i sensi, sia nella buona che nella cattiva sorte, quali diritti avrei io se facessi la separazione dei beni? Abbiamo un figlio di 17 mesi e un altro in arrivo, per cui io per ora non posso lavorare e quindi mantenermi, la casa che abbiamo Ú stata comperata dai genitori del mi ocompagno e intestata interamente a lui, così come tutto il resto che arriverà non vogliono venga diviso. Ora, io non voglio pensare alla separazione prima ancora di essermi congiunta, ma! se davvero dovesse succedere ho dei diritti in quanto moglie anche con la separazione dei beni? oppure rimango nullatenente e con due figli da mantenere? Ora stiamo arredando casa, e non abbiam ancora fatto la separazione, tutto quello che compero io con relative fatture appartiene a me oppure se viene messo nella casa di proprietà del mio compagno rimane di sua proprietà ? e se volessimo comperarci qualcosa e cointestarlo si può?e come si fa? quali sono i lati positivi e negativi della comunione piuttosto che delal separazione dei beni? come e dove bisogna farla la separazione dei beni?

Se vi sposate in Chiesa, il matrimonio è concordatario e non civile, che è quello che si celebra in Municipio. Per quanto riguarda l’adozione del regime di separazione dei beni come imposizione da parte dei genitori, sinceramente io non la metterei su questo piano, sicuramente dal punto di vista emotivo è una cosa poco piacevole, però credo che atteggiamenti di questo genere, in un contesto come il nostro dove purtroppo statisticamente un matrimonio su due finisce negativamente, si debba essere previdenti. Fosse per me, come ho già scritto altre volte, io adotterei addirittura la logica del contratto prematrimoniale diffuso e ampiamente utilizzato negli USA ma non praticabile, perchè illegale, qui da noi. La realtà infatti è che accanto agli aspetti sentimentali, nel matrimonio, ci sono anche tante conseguenze di tipo patrimoniale e, visto che le statistiche remano contro, non è male regolare le cose per l’ipotesi che qualcosa vada storto, nell’interesse sia della coppia sia dei figli. Poi se le cose andranno bene, tanto di guadagnato, ma se l’unione dovesse sciogliersi ci si risparmiano tante liti inutili e snervanti. Un po’ di sano pragmatismo non fa mai male e non impedisce nemmeno di vivere il matrimonio come si vorrebbe, con romanticismo e trasporto, a ben pensarci.

Comunque, a parte questi discorsi, non c’è poi una gran differenza tra comunione e separazione, come abbiamo già detto altre volte Sicuramente la comunione tutela un po’ di più la donna, ma alla fine è un regime confusionario, tanto che molte coppie, specialmente di estrazione sociale medio alta, che comunque hanno intenzione di gestire di comune accordo i loro introiti, si gestiscono volta per volta, magari intestando la seconda casa interamente alla moglie, che pur non lavora, in riconoscimento del suo lavoro domestico, mentre la prima casa rimane intesta al marito e così via. In sostanza, con la separazione si possono fare le stesse identiche cose della comunione, solo che si può decidere volta per volta come meglio fare, tenere separati i beni soprattutto se uno o entrambi i coniugi hanno delle attività, per cui quando c’è armonia e le cose filano in modo equo per entrambi conviene quasi sempre la separazione. Essendoci, poi, nel tuo caso già dei figli, comunque gli stessi sarebbero, ad esempio, eredi di tuo marito qualora questi dovesse mai venire a mancare, quindi loro sarebbero già pienamente tutelati. Tu stessa, in caso di separazione o divorzio, indipendentemente dal regime patrimoniale in essere tra voi, con ogni probabilità otterresti l’affidamento dei figli e conseguentemente della casa coniugale, nonostante la situazione proprietaria in capo a tuo marito, quindi io non mi incancrenirei tanto sulla questione separazione / comunione, anche se sicuramente l’atteggiamento dei tuoi suoceri di primo acchito può risultare antipatico, cerca di apprezzare quello che fanno per voi che, al giorno d’oggi dove nessuno ti dà niente per niente, è già qualcosa, anche se pure in qualche modo si vogliono tutelare. Un domani, poi, se vorrete cambiare regime patrimoniale potrete farlo con una convenzione matrimoniale, che però avrà effetto solo per gli acquisti effettuati dopo la stessa. In bocca al lupo per tutto.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

6 risposte su “ancora sugli effetti della separazione dei beni”

una separazione consesuale a fini illeciti,nel caso in oggetto fatta per ledere i diritti ereditari del figlio spurio e’ validaa? puo esseere annullata su istanza di una delle parti?

ciao io e il mio ragazzo ci dobbiamo sposare l'anno prossimo ..lui ha una bimba di 5 anni avuta da un'avventura ..pensavo al fatto della comunione o separazione dei beni …cosa mi covverrebbe fare ..che vantagi a la figlia e sua mamma ?

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