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Nella famiglia di fatto, la casa familiare può essere assegnata alla madre?

Sono proprietario di un immobile al 100% e come garante per il mutuo c’è mia madre. Da qualche mese che convivo e da poco tempo la ragazza con cui convivo per l’appunto ha cambiato residenza e l’ha messa presso casa mia. Abbiamo scoperto che è incinta di quasi 3 mesi ma non siamo sposati. Le cose non vanno più bene assolutamente. Vorrei sapere se per la legge italiana corro il rischio nel caso molto concreto di cessazione del rapporto di convivenza che lei possa pretendere di restare a casa mia e che io debba andarmene anche se sono il proprietario? So che è un dovere morale ma in caso di nascita del bambino dovro provvedere al mantenimento? lo chiedo perchè sono in gravi difficolta economiche ( mutuo e finanziamenti vari). Chiedo infine consiglio per intraprendere magari preventivamente azioni che possano tutelarmi.

Nel Tuo caso non hai alcun dovere giuridico nei confronti della Tua convivente ma ne hai tanti nei confronti del bambino che sta per nascere.

Infatti, hai il dovere di mantenerlo, educarlo, istruirlo e ogni altro obbligo che si ha nei confronti dei figli.

Giustamente, anche prima della legge di equiparazione formale, il nostro ordinamento non faceva alcuna distinzione tra figli legittimi – ovvero quelli nati in costanza di matrimonio – e naturali – figli nati fuori dal matrimonio – e nei confronti di quest’ultimo si hanno i medesimi diritti e doveri che nei confronti dei figli legittimi.

Pertanto, se tu e la tua compagna deciderete di porre fine alla vostra relazione avrai l’obbligo di mantenerlo e il diritto/dovere di vederlo. Il fatto che Tu sia in difficoltà economiche non è una giustificazione per non mantenere tuo figlio.

Per quanto riguarda la casa familiare, la stessa può essere assegnata alla madre di tuo figlio in sede di regolamentazione dell’affido, del tutto analogamente a quanto avviene in sede di separazione per le coppie unite in matrimonio. Si considera, in questi casi, il superiore interesse del minore di poter continuare ad avere un’abitazione e un ambiente a lui familiare.

Per non perdere la disponibilità della tua casa, la cosa principale che puoi fare è cercare di definire consensualmente la crisi familiare, tramite la presentazione di un ricorso per affido di tipo congiunto, offrendo una soluzione alternativa alla tua ex compagna.

Per ulteriori dettagli, ti invito a leggere la nostra scheda sull’affido dei figli di genitori non matrimoniali.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

144 risposte su “Nella famiglia di fatto, la casa familiare può essere assegnata alla madre?”

infatti già che mi trovo vorrei chiedere quali siano le conseguenze di una nascita fuori dal matrimonio. Il caso : lui 48 anni funzionario pubblico con stipendio mensile di circa 6000 euro, lei 38 anni dietista con studio privato. Un bambino di circa un anno, a quanto ammonterebbe il mantenimento mensile, considerate anche le spese ordinarie, straordinarie, i conti correnti bancari etc….?

a mio parere è un sistema aberrante. sia perché molti uomini ingenuamente pensano che con la sola convivenza siano al riparo da obblighi patrimoniali, assegni etc…sia perché può verificarsi il caso di una coppia che litiga, poi lui incontra un’altra donna, temporaneamente, questa rimane incinta, lui riconosce il figlio ed a quel punto la compagna vera, si ritrova ad essere danneggiata, pur essendo stata tradita e ferita !. Anche perché a questi figli naturali vengono applicate le stesse normative dei figli voluti e concepiti all’interno di un matrimonio, quindi con la voglia espressa di costruire una famiglia. Quindi se per esempio lui è un funzionario pubblico si ritrova a dover pagare una marea di soldi. Mentre magari la moglie ed i figli di un operaio finiscono in mezzo ad una strada !. allora non è che questi bambini debbano essere abbandonati, ma a mio parere, non è nemmeno normale riconoscere ad un bambino (la cui madre lavora anche a nero) dei mantenimenti veramente eccessivi. La legge dovrebbe stabilire un massimo. anche perché di questo passo (ma già avviene da molti anni), qualsiasi signorina senza troppi peli sullo stomaco potrebbe decidere di circuire l’uomo di un’altra donna e farsi mettere incinta sapendo che quell’uomo riconoscerà il bambino. Pensiamoci !

È così da che mondo è mondo, spetta ai protagonisti di queste vicende farsi furbi per tempo. Il figlio una volta che è nato va mantenuto in proporzione al reddito del padre e alle circostanze.

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salve, non so se è offtopic ma vorrei sottoporvi una questione. Ho il sospetto che una ragazza conosciuta in discoteca, possa avermi “rubato” il seme dal fazzoletto(non c’è stato alcun rapporto vaginale). Nel caso fosse vero, come potrei tutelarmi? io sostanzialmente non ho reddito (29 anni) e vivo ancora con un genitore. Potrebbe comunque portare avanti una eventuale gravidanza e chiedermi un assegno di mantenimento per il figlio? pur non avendo io un reddito?
grazie anticipatamente

Mi sembra molto improbabile, e in ogni caso in diritto le ipotesi non hanno senso si può ragionare solo su fatti concreti. Mi pare ci sia un caso simile nella giurisprudenza inglese ma non saprei adesso dare i riferimenti, di seme preso dal preservativo.

Salve,convivevo con il mio compagno lui ha due figli che vivono con se la quale ha la patria potestà dalla nostra unione sono rimasta incinta..ma a 5mesi della gravidanza mi ha buttata fuori di casa e sono tornata a vivere a casa mia..lui nn si è presentato al momento del parto..è venuto in comune di a riconoscere il bambino..poi è sparito..ad oggi mio figlio ha 9mesi lui ha contribuito con 300euro fino ad oggi..ha comprato una casa x se è i suoi due figli…Posso chiedere in tribunale il 50%che venga messa intestata a mio figlio come danni morali??

La mia ex fidanzata mi dice di essere incinta
Lei nn lavora vive in casa popolare e nn paga da mesi l’affitto
Ha uno sfratto esecutivo
Come se nn bastasse da uso sporadicamente di marijuana e coca
Sono obbligato a ma tenere lei e il foglio?

Vorrei togliere il cognome a mio figlio di 5 anni perché con la madre non c’è dialogo, mi ha messo il bimbo contro e fa chiamare papà il suo nuovo compagno che ha portato dentro casa gia quando c’ero dentro ancora io. Premetto che non eravamo sposati. La procedura è solo presentare il modello compilato alla prefettura del comune di residenza? Una volto tolto il cognome devo comunque darle il mantenimento? Grazie

Mi sembrerebbe un eccellente sistema per salutare e dare l’addio definitivo alle tue palle…

Se la madre dei miei figli e il suo nuovo compagno facessero una cosa del genere, esattamente in questi termini, onestamente la mia prima idea sarebbe più quella di strangolare lei, tagliare i coglioni a lui e poi andarmene con mio figlio in Argentina, mentre non penserei mai a rinunciare a mio figlio.

Ma questo è solo il mio punto di vista, se proprio sei convinto, prova a fare la domanda di cambio del nome; chiaramente, quand’anche la Prefettura te l’accogliesse, il mantenimento dovresti continuare a pagarlo, per quest’ultimo aspetto dovresti chiedere al nuovo compagno della tua ex di adottare tuo figlio…

La madre gli ha fatto un lavaggio del cervello dicendo che io gli ho alzato le mani, facendomi una denuncia x minacce di morte quando non è assolutamente vero! Prima ho parlato con lei e le ho detto di voler togliere il cognome ma lei mi ha risposto che non firma ma che vuole portarmi in tribunale così sarà il giudice a decidere il da farsi, ma io lo so che vuole portarmi solo x far aumentare il mantenimento. Posso comunque iniziare io il procedimento per levare il cognome e patria potestà? Ormai sentire o vedere loro mi innervosisce soltanto..

Salve, ho avuto un figlio da una relazione extraconiugale. Voglio riconoscere il bambino, la madre però fa un po’ di problemi (non accetta che sia rimasto con mia moglie ed i nostri 2 figli), un giorno dice di si un altro di no. Se non volesse che io riconoscessi ed io per quieto vivere lasciassi stare, poi un domani cosa potrebbe succedere?
Inoltre se riesco ad effettuare il riconoscimento in accordo, come si calcola il mantenimento per il minore? La madre può rifiutare che il bimbo abbia rapporti con la mia famiglia? il bambino ha solo 13mesi posso portarlo con me, o devo effettuare le visite presso la sua abitazione?
Grazie Giulio

Io al posto tuo riconoscerei mio figlio anche contro il volere della madre, è sempre tuo figlio. Per il calcolo non ci sono criteri precisi, bisogna valutare in base alla situazione. Per tenerlo con te secondo me è ancora troppo piccolo, si vedrà magari più avanti. Fai regolare l’affido, mi raccomando.

Avevo pensato di non procedere… esclusivamente perché avviare un rapporto con rabbie e risentimenti… non mi sembrava salutare per il bambino.
Per le visite mi trovo in difficoltà, non posso portarlo con me, ma neanche posso fargli visita, sto ricucendo il rapporto con mia moglie e questo sarebbe troppo per lei, dovendo già digerire tutto ciò che ho fatto. Quindi non c’è via d’uscita? Che CASINO ho fattooo….

Salve, sono una ragazza di 20 con un figlio di due. Il padre lo ha riconosciuto solo in un secondo momento e non ha mai versato un mantenimento se non la metà della quota dell’asilo nido mensile. Ora lui pretende di vederlo ogni settimana per almeno tre giorni, permettendo che non siamo ne conviventi ne sposati quanto dovrei farglielo veramente vedere? Che diritti ha su nostro figlio? Grazie per l’attenzione

Caterina 27/03/2015
Sono una madre affidataria del mio figlio quasi 14 anni . Padre biologico ex marito non paga mantenimento da circa 8 anni , sparito per lungo periodo , nessun interesse verso minore affetto da autismo . Da 5 anni sono risposata . Con mio marito ci occupiamo di ragazzo . Per favore chiedo informazioni se possibile togliere cognome del padre biologico e avere per mio figlio cognome mio e di mio attuale marito . (Entrambi siamo cittadini italiani) . Grazie

Buongiorno,
Ho 57 anni e ho finalmente conosciuto mio Padre, che ha ora 93 anni. Cosa posso fare per essere riconosciuto figlio naturale, non essendo , lui, in condizioni fisiche da poter intraprendere alcuna pratica ?

Volevo chiedere un informazione….io sono separata non legalmente da settembre ed ho un altro compagno da cui ho scoperTo pochi giorni fa di essere rimasta incinta…io con il mio ex marito ho due figli…lui essendo rimasta incinta di un altro può in qualche modo togliermi i miei figli ? vi prego rispondetemi pa

Salve 16 anni fa dopo una relazione di circa 7 anni ma quasi alla fine per vari motivi, nasce mia figlia, io l ho subito riconosciuta e per un brevissimo periodo abbiamo provato a stare insieme tutti e 3 ma si finiva spesso e volentireri per litigare quindi quindi ci siamo lasciati ed io ho continuato a fare lo studente in un altra città.(lei vive a roma ed io in calabria) non ci siamo mai rivolti ad un giudice perchè avevamo pensato per il bene della bambina di stare tranquilli e metterci d’accordo tra di noi. Per i primi anni ho iniziato a mandare un mantenimento di 500 mila lire circa in più spedivo pacchi pieni di omogenizzati pannolini creme e farmaci vari, a volte anche qualche regalino etc.. tutto questo con l’aiuto dei mie genitori, qualche anno fa siccome io non lavoro, abbiamo avuto qualche discussione perchè lei sosteneva che con i 400 euro che poi mandavo non riusciva ad andare avanti “premetto che lei è farmacista e lavora a tempo pieno ed ha casa di proprietà.” inoltre devo dire che per motivi suoi , non so se di odio verso i miei genitori, ogni volta che doveva mandare mia figlia in vacanza a casa mia, era sempre un problema, inventava mille scuse, premetto che sia alla comunione che al battesimo non ha invitato nemmeno i nonni e gli zii patreni, ha organizzato tutto lei, ha invitato i suoi parenti e pretendeva che io pagassi le spese. Per essere un pò più breve adesso è qualche mese che non riesco a mandare soldi, faccio quello che posso anche perchè non lavoro, mia madre si è sentita messa da parte e a volte anche umiliata quindi non mi aiuta più di tanto, mia figlia non mi risponde al telefono perchè la madre glielo vieta , in fine la cosa più grave è che sono venuto a conoscenza che quasi al 90% potrebbe non essere mia figlia naturale.In tutti questi anni non riesco più a essere me stesso, ancora a 40 anni non sono riuscito a laurearmi e non ho un lavoro. Mi sento ingannato cosa devo fare vi prego aiutatemi.

Avevo pensato già di rivolgermi ad un avvocato ma la mia paura è che se non è veramente mia figlia , come reagirà la bambina? Ho paura che possa subire un trauma. .. diciamo che mi sono abbastanza legato a lei però il fatto che la madre mi ricatta e pretende sempre più soldi non riesco mandarlo giù. Sto vivendo in un inferno. Sa

cioè consiglia in primis di chiarire direttamente con lui e in base alla sua risposta recarmi da un avvocato? diffida… per?
ma esiste una legge in Italia che tuteli le madre davanti ad un caso come questo? Voglio dire, lui può rifiutarsi di non legittimare il bambino? e se così fosse io non potrei oppormi?

Buona sera e buone feste.
Desidero avere un parere professionale in merito alla mia situazione.
Io sono italiana ed ero in una relazione con un uomo americano il quale si e’ presentato con intenzioni serie (conoscere genitori, legame ufficiale, convivenza) ed inoltre mi ha detto di non poter avere figli.
Circa un mese fa all’improvviso smette di cercarmi. Senza troppe spiegazioni mi ha liquidata. Fin qui tutto “normale” se non fosse che poco dopo, a rischio infarto, scopro di essere incinta del suo bambino. Curioso per un uomo che dice di non poter aver figli. Malgrado la mia condizione da single, lavoro precario e tutto il resto decido di tenere il bimbo tuttavia dopo giorni di calvario decido di comunicare a lui di stare attento in quanto PUO’ avere figli. Gli dico che non lo obbligo in nulla e che stia tranquillo, che sono a sua disposizione e bla bla bla. Lui mi dice che non mi lascerà sola e che vuol far parte della vita del bambino, mi rassicura che ci saremmo visti la settimana successiva. Non ci siamo più rivisti, non ha neppure risposto ad un mio messaggio di richiesta di info mediche sue personali necessarie alla mia ginecologa. La mia domanda e’ la seguente: la legge americana e’ diversa dalla quella italiana?posso pretendere che lui riconosca mio figlio? lui e’ un marine e mi chiedevo se comunicare quanto accade alla base in cui e’ di istanza puo rappresentare un valido percorso affinché partecipi al mantenimento? per adire eventuali vie legali, devo attendere la nascita del piccolo?
Grazie anticipatamente per la Sua risposta, se potesse dipanare la matassa sarebbe gia’ un aiuto per me.

Nessun parere professionale qui, solo qualche spunto. È evidente che ti serve un intero progetto per capire come gestire la situazione ma prima bisogna accertare definitivamente cosa vuol fare il tuo marine. Fagli scrivere una diffida da un avvocato.

salve sono una ragazza di 20 anni non ho mai lavorato poiché sono sempre andata a scuola fino al 2013 quando ho finito la mia formazione poi ho incontrato il mio compagno 3 anni fa. ho anche perso mio padre tragicamente e dopo 3 giorni dal sepolcro mio compagno mi disse che ha messo incinta una ragazza. dopo questo per amore lo perdonato e siamo andati a convivere 2 anni fa e sono rimasta incinta adesso fa 5 mesi e lui mi ha picchiata 2 giorni fa non vorrei dinunciarlo ^adesso^ ma vorrei sapere come far per farmi mantenere da lui visto che non lavoro fino a quando mio figlio avra almeno 6 mesi?
grazie e cordiali saluti

Salve,
Una bambina nata da un rapporto occasionale. La madre non permette al padre di passare del tempo da solo con la bambina perché dice che è piccola. Vorrei sapere se c’è una legge che stabilisce questo? Quanti anni deve avere un bambino per stare da solo con il padre biologico? Grazie

Buona sera volevo un informazione m sono da poco lasciata con il mio ragazzo non eravamo ne sposati ne conviventi.. volevo sapere una cosa c è probabilità che sono incinta e io non voglio dargli il suo cognome ma il mio perché comunque lui mi ha mancato di rispetto molte volte e la sua famiglia mi odia.. se io gli do il mio cognome lui può fare qualcosa tramite avvocato? Grazie in anticipo

Queste non sono buone motivazioni per far mancare ad un figlio la figura del padre e ovviamente sì lui potrebbe chiedere l’accertamento giudiziale della sua paternità, ti consiglio di riflettere più approfonditamente sulla situazione e magari fare qualche seduta di mediazione familiare.

Sono separato legalmente da più di tre anni e pago l’assegno di mantenimento per mia figlia che compirà il su diciottesimo anno di età tra pochi giorni. Io ho una relazione a distanza con una donna Ceca che vive a casa dei genitori. Lei attualmente è al terzo mese di gravidanza ( ci vediamo 3 giorni al mese). Vorrei sapere: Devo divorziare dalla mia ex moglie per non avere complicazioni legali? La mia ex Moglie può in fase di divorzio far rivedere l’assegno di mantenimento per mia figlia? La mia attuale compagna visto che partorirà nella Repubblica Ceca mi ha chiesto di firmare dei documenti prima della nascita di nostro figlio per il riconoscimento della paternità, in caso non fosse mio figlio posso in seguito evitare tutti i doveri legali nei suoi confronti?Infine Io non ho proprietà immobiliari e sono in affitto, se la mia nuova compagna decidesse dopo un periodo di convivenza di ritornare nel suo paese cosa le spetterebbe? Grazie
Nick

Il divorzio è sempre meglio farlo appena possibile. Quanto al resto, è un rapporto complicato dal fatto che potrebbe essere applicato il diritto ceco, da un tribunale sia italiano che ceco. Ti suggerirei di approfondire adeguatamente acquistando una consulenza sia da un avvocato italiano che da un legale ceco.

Il padre dei miei figli sono 15 anni che non fa il padre mai una vacanza mai un week end mai un natale mai un compleanno come mi devo comportare?

Ciao sono arianna ho una figlia di 2 mesi la quale ho dato il mio cognome..il padre si è fatto vivo dopo 2 mesi e vorrei darli il suo cognome.. posso darlo?

Salve 🙂
Ho bambina di 3 anni , e convivo con mio convivente , la bimba e riconosciuta entrambi.
La cassa di propieta di (mio) compagnio… e adesso non andiamo d`accordo .lui mi dice che io devo andare via da casa e bambina resta con lui.e io possa venire a trovare.
E domanda :mi puo cacciare di cassa suo ?? Pure se ho stato di famiglia con lui e bimba?
Un altra domanda: posso chedere affidamento di mia figlia? ho devo andare in affitto?

Come riportato nel post, puoi chiedere l’assegnazione della casa familiare anzi può darsi che le circostanze consiglino di farlo nell’interesse di tua figlia. Ti suggerirei di assumere al più presto un avvocato, per essere tutelate in questo e molti altri aspetti.

Salve a tutti!
Io e la mia compagna…prima di tutto andiamo d’accordo 🙂
Conviviamo da 3 anni in un appartamento in affitto.
Sto pensando di comprare, da solo, un appartamento e di intestarlo esclusivamente a me stesso. Trasferitici, se avessimo un figlio, se lo riconoscessimo entrambi…
…ma se malauguratamente dovessimo poi avere problemi di coppia e separarci, so che lei avrebbe al 90% l’affidamento del bambino, in quanto donna. In questo caso, la mia domanda è:

“L’unica garanzia di poter restare, oltre che unico proprietario, anche unico utilizzatore dell’appartamento…è di non sposarmi?”

Vorrei sia chiaro che sarei pronto a pagare gli alimenti (in quanto genitore) e, eventualmente, a collaborare economicamente al fitto che dovrebbe sostenere la mia ex compagna (in quanto madre e affidataria di mio figlio).

Faccio questa domanda perché trovo ingiusto che mi venga negato l’uso del mio appartamento se si considera che ho chiesto l’affidamento (dalle mie parti si dice che sarei…”curnut e mazziat”).
Mi troverei nella condizione di pagare un “imprevisto” affitto oltre che un mutuo di una casa che, solo sulle carte, sarebbe MIA. Mi inorridisce la possibilità che in quella casa, possa trasferirsi un eventuale nuovo compagno della mia eventuale ex.

Nel caso in cui io sia per questo “costretto a non sposarmi” e a dover rinunciare a tutti i benefici che derivano dal matrimonio, l’illogicità della cosa credo è da imputare al fatto che in Italia non esistono ancora le “coppie di fatto”?

Grazie

Andrea, guarda che non hai capito niente… la casa familiare infatti può essere benissimo affidata alla madre anche nel caso di figli di genitori non coniugati. Procurati se credi una copia del mio libro Guida alla separazione e al divorzio, che trovi anche in biblioteca, e dagli una scorsa nelle parti che ti interessano, è ottimo anche per chi deve formare una coppia e deve scegliere la forma da dargli. Fai anche una ricerca nel blog.

Ciao Tiziano! Il tuo libro sembra interessante e magari lo comperò…ma intanto potresti darmi una risposta? 🙂
Come posso tutelare la mia proprietà nel vero senso della parola, cioè nell’abitarla…anche in caso di separazione? (senza matrimonio e con un figlio riconosciuto)

E allora perché la legge, a parità di condizioni culturali e sociali, non affida il figlio al proprietario dell’immobile visto che si rende disponibile all’affido, piuttosto che sottrargli un proprio bene che gli costa una VITA?

Infatti ho specificato “a parità di condizioni culturali e sociali”. Ma legga prima di farebattutine del cavolo.Sto solo dicendo che nonritengogiusto che io venga cacciato da casa mianonostante mi sia reso disponibileall’affido. Nonmi viene dato? E allora vorrei restare a casa mia, miamoglie e miofiglio se ne vanno e parteciperei, secondo delle giuste proporzioni calcolate, alle lorospese di vitto, alloggio e quant’altro…ma vorrei continuare a restare a casa MIA.

Inoltre, quello che mi sta dicendo è in contraddizione con quello che diceva nel primo “post” di questo blog, dove lei ha detto “…non hai alcun obbligo giuridico nei confronti della tua convivente…essendo la casa di tua proprietà non dovrai lasciarla ma, proprio perché non siete sposati, resterà nella tua completa disponibilità”… (?????)

Salve.ho un figlio di 11 anni nato da una convivenza poi risoltasi.la casa venne venduta e con la metà del ricavato ho versato l’anticipo x una nuova abitazione..succesivamente ho sposato una donna da cui ho avuto 2 bimbi..4 anni e 6 anni attualmente…quando l’ultima figlua aveva quasi un anno il matrimonio salta…la casa viebe assegnata a lei più il mantenimento per i 2 piccoli….praticamente il giudice ha messo fuori cada anche il mio primo figlio…poichéla casa é di mia proprietà ed ho l’affidamento congiunto dei bambini,non sarebbe dtato più giuto andasse via lei?cosi da non sconvolgere il mio primo figlio?in fase di divorzio converrebbe provare una rettifica visto che bel frattempo hanno ribadito che tutti i figli hanno stessi diritti?…

Non sono sicuro di aver capito bene dove stava il tuo primo figlio… Comunque, la modifica delle condizioni di solito è una cosa da valutare con attenzione, sul punto ti rimando alla nostra scheda pratica. Però se devi fare il divorzio, può essere un’occasione per chiederle, anche se nel divorzio non so se si possano sollevare questioni relative a rapporti di filiazione estranei alla famiglia di cui bisogna giudicare, ti consiglio comunque di porre il problema al legale che seguirà lo scioglimento del matrimonio.

Salve sn nuovamente io… Ho provveduto ad una tutela legale invitando l’ex ad un colloquio telefonico con il mio avvocato per vedere sul da farsi, stipulando eventualmente i rispettivi doveri… Ad oggi ha in carico una diffida in quanto non ho avuto riscontro positivo… Ha detto che data la distanza non sa se gli conviene o meno, visto che tra viaggi e mantenimento gli costerebbe troppo… Ora dico io, con tutta la buona volontà che una persona può metterci può un uomo del genere essere realmente un buon padre ? Perché la legge non valuta pure certe affermazioni! Cioè o lo riconosci o no, il resto sono solo conseguenze, ma se mi parli di convenienza come se fosse un investimento più o meno sbagliato, non meriti un figlio! Mi spiace non sono l’onnipotente e bando ai perbenismi, umanamente non si può ammettere una cosa del genere.

Salve ho un problema io sono sposato ho due bambini uno di 5 uno 10 venti anni fa uscivo con una ragazza polacca dopo pochi mesi che la frequentavo uscì incinta lei decise di andare in polonia per dirlo alla madre che era incinta e che stava qui in Italia con me lei parti e doveva ritornare dopo un mese ma invece lei non torno più io non la cercai perché ci rimasi male non avevo indirizzi perché quello che avevo era sbagliato così non la cercai io mi fidanzai con la mia a attuale moglie abbiamo due figli .dopo vent’anni il mese di dicembre ho ricevuto una lettera del tribunale della svezia che ho una figlia di 19anni e vuole la paternita mia moglie mi vuole lasciare stiamo in crisi e i bambini non vogliono accettare questa situazione come posso fare per rifiutare si può fare qualcosa non voglio rovinare la mia famiglia
La prego se mi poter aiutare e dare una risposta grazie

Se è tua figlia biologica non puoi ovviamente fare nulla contro il riconoscimento e credo che sia anche giusto così, nonostante il modo rocambolesco in cui si sono svolti i fatti e nonostante che io mi renda conto di come questa cosa sia molto difficile da gestire per te. La cosa va comunque approfondita nel modo migliore innanzitutto dal punto di vista legale, ti consiglio di rivolgerti subito ad un avvocato. Una volta accertato come stanno le cose sul piano giudiziario, si può vedere come gestire al meglio la cosa anche nella famiglia esistente.

Si senz’altro… Nostro… Infatti non voglio fargli perdere i diritti come padre biologico… Solo che per me non voglio sia legittimo… A parte che l’ho sentito ieri dicendogli che comunque dovevamo ricorrere ad un legale per l’aspetto economico del figlio…e sa cosa mi ha risposto? “Prima faccio il test del DNA ” cioè se non gli faccio storie se lo prende a scatola chiusa se per ovvie ragioni chiamo il legale, dubiti? Questo mi fa pensare che lo vuole a convenienza… Già per quello che ho conosciuto sono sicura che se non regolarizzo la cosa per via legale lui faccia un pò il padre come gli pare …. E poi gli ho chiesto “ma provi ad immaginare come gestirai la cosa da giù” e lui mi fa “me lo porterò via qualche giorno” cosaaaa? Ma della serie che stai a dì… Non é mica un pupazzo?! Mi creda non sarà facile…io parlo di legale per la tutela dei diritti e lui va sulla difensiva… Non mi pare normale…

Non esistono i «diritti come padre biologico»… Ribadisco il mio giudizio, un po’ hai ragione, un po’ sbagli metodo per il problema. Perché non lo inviti a fare qualche seduta di mediazione familiare? Ricordati che con questa persona dovrai collaborare, volente o nolente, almeno per altri 25 anni, corrispondenti al periodo necessario per l’acquisizione dell’autosufficienza di vostro figlio.

Io ho la medesima situazione Io ho un buon lavoro e una famiglia meravigliosa lui una vita instabile droga puttane sono al 6 mese e da 1 sett sono a casa di un fratello posso mantenere ma a bimbo posso escluderlo anche se volesse riconoscerlo? Lui non è affidabile e mio figlio sarebbe secondo me in pericolo..

Io lavoro e sono in maternità lui è in prova conduce una vita non molto decorosa sia con amici che con donnacce questo è quello che ho scoperto negli ultimi gg
no gli lascerei mio figlio nemmeno 1 secondo data inaffidabilità dimostata
E lui è pieno di debiti con il mutuo sulle spalle
Potrebbe avere ripercussioni anche sul bimbo in caso di debiti vero?
Cioè Se lui è messo male io devo mantenerlo?il compagno dico
E visto che la casa è sua è io sono fuori casa al momento se nasce potrebbero Affidarlo a lui
Volevo anche dirle che io non mi sono mai trasferita li la mia residenza non risulta a casa sua anche se è un anno.

Si ma guardo anche l aspetto pratico della cosa… Anche la distanza…non voglio lasciare mio figlio da solo con lui…oltretutto lui non ha una situazione familiare stabile alle sue spalle poi fa un lavoro per il quale non ha possibilità di gestirsi come vuole…penso che un figlio non è solo quando è venuto al mondo… Questo figlio sarà sballottato di continuo…da aggiungere che quel poco che sono stata in gravidanza ed abitavo con lui mi ha sempre trattato come la merda ..l(scusando il termine ma per rendere la cosa più concisa) non preoccupandosi del mio stato… Scontrandosi con me come se mi avrebbe messo le mani addosso da un momento all’altro…

Guarda, secondo me un po’ hai ragione e un po’ hai delle balle, come diciamo qui a Modena con un’espressione che spero tu capisca. Non dico che hai torto e in parte ti capisco ma dovresti riconsiderare la situazione, rifletterci sopra un po’ di più. Non si tratta di «tuo», ma di «vostro» figlio.

Buongiorno sono al quinto mese di gravidanza… Lui mi ha lasciata da circa un mese… Non siamo sposati e la convivenza è durata solo qualche mese… Io sono tornata dai miei in veneto, lui sta nel Lazio …. Sto in maternità anticipata, ma ho un contratto di lavoro che scade a febbraio quindi adesso posso ovviare alle spese un domani non lo so… Lui ha detto che vuole riconoscerlo mentre io non voglio dare il suo cognome… Non pretendo neanche i soldi avrà il suo diritto come padre biologico… Ho capito che la legge non tutela la dignità umana, ma come può avere la pretesa un uomo di volere il suo cognome se ha abbandonato il figlio ancor prima di nascere? Oltretutto non preoccupandosi di ovviare alle spese sanitarie ed eventuali acquisti per il nascituro?

Non è una cosa che puoi decidere tu, se lui lo vuole riconoscere come figlio, con tutte le conseguenze quantomeno di legge, lo può fare. Inoltre, quest’uomo ha sicuramente abbandonato te, ma non è detto che abbia fatto altrettanto con vostro figlio che nascerà, per il quale potrà fare il padre, sia pure con tutte le difficoltà del caso. Credo che dovresti rivalutare tutta la situazione, questa ovviamente è solo la mia opinione.

Ho avuto un figlio da un uomo che precedentemente ha avuto una relazione convivenziale da cui è poi nato un figlio che adesso a 8 anni e che passa 500 euro al mese,lui percepisce 1400 euro e un mutuo di 700 euro.vorrei sapere se è giusto che al Primo figlio gli spettino 500 euro ?(non sono mai andati davanti un giudice ma la deciso la ex) e quanto aspetta al mio figlio se dovessimo lasciarci? Potrebbero intervenire i suoi genitori nel caso non riuscisse a mantenere economicamente i figli?

Generalmente, i giudici non ritengono la sopravvenienza di un nuovo figlio motivo sufficiente per diminuire il mantenimento al figlio preesistente. Ti consiglio comunque di far normare il rapporto, se doveste lasciarvi.

Salve, mi chiamo Massimiliano ed ho una bambina con la mia ex ragazza, non abbiamo mai vissuto assieme e nostra figlia non possiede il mio cognome in primis perché quando nacque la mia ex mi ingannò dicendo che avrebbe ricevuto un assegno familiare (cosa mai avvenuta) durante questi due anni è mezzo put essendo disoccupato ho provato a mantenere mia figlia anche se lei non me la faceva vedere spesso, non mi permetteva di farla incontrare con i miei genitori, la bambina non ha mai dormito a casa mia, l’ho sempre incontrata in sua presenza. Ho provato più volte a chiedere alla mia ex di farmi riconoscere la bambina senza iniziare un inutile causa, ma lei costantemente inventa mille scuse. Questa situazione ha influito molto sulla mia salute psicofisica, ed alla fine da qualche mese ho sposato una ragazza americana e penso di trasferirmi in America prossimamente. Ho il cuore spaccato a metà per tutto questo che avrei voluto evitare , cosa mi consigliate.
Grazie

Guarda, non esiste un consiglio giusto in una situazione di questo genere, posso solo dirti che io al posto tuo mi sarei incazzato e avrei fatto causa per ottenere il riconoscimento giudiziale. Tu hai diritto di essere considerato il padre di quella bambina, e lei ha il diritto di identificarti come padre. A te ora valutare, puoi benissimo trasferirti in America e continuare ad essere un buon padre se nelle non così frequenti occasioni in cui vi vedrete il vostro tempo insieme sarà di qualità.

Buona sera,
Avrei bisogno di avere alcune informazioni su come procedere in una situazione veramente critica. Da circa un anno convivo con il mio compagno,alcuni mesi fa abbiamo avuto un bambino che lui ha riconosciuto e da diversi mesi ho spostato la residenza presso la casa del mio compagno. Ho ricevuto una lettera anonima in cui si afferma che il mio compagno mi tradisce…(inoltre ho scoperto che frequenta nightclub, mentre nelle sue uscite serali affermava di svolgere un lavoro “poco onesto” per arrotondare..), questa lettera non è più in mio possesso in quanto mi è stata sequestrata dal papà di mio figlio. Dopo questo episodio, approfittando di una mia uscita, il mio compagno ha sostituito i codici d’ingresso della casa(di sua proprietà) e mi ha sbattuto fuori con il bimbo aggiungendo inoltre che potrò ritornare a recuperare le nostre cose quando mi darà il permesso. Come mi devo comportare per poter tutelare il mio bambino?a chi mi devo rivolgere? È una situazione assurda

Nel tuo caso direi sia da valutare innanzitutto una denuncia penale, poi ci sono tante altre cose da fare in sede civile. Vista la delicatezza e importanza della situazione devi rivolgerti prima possibile a un avvocato, se non hai soldi per pagarlo puoi chiedere il patrocinio a spese dello Stato.

A chi mi posso rivolgere per avere un avvocato?(a mie spese s’intende) prima di andare dai carabinieri vorrei avere ben chiaro e con precisione cosa fare

Salve, sto per sposare una donna che ha una figlia di 9 anni avuta da una precedente relazione. La donna in questione non e’ mai stata sposata ne ha convissuto con il padre della bambina, che provvede comunque al versamento di un piccolo assegno di 200 euro alla mamma per il mantenimento della bambina (regolarmente riconosciuta). La donna non ha lavoro a tempo indeterminato ma presta solo collaborazioni saltuarie compensate con questi nuovi voucher. La mia domanda è la seguente:
“Il padre naturale sara’ tenuto a continuare a provvedere al mantenimento della bambina anche dopo il matrimonio della donna con me che ho un reddito regolare? O sarà libero da qualsiasi vincolo nei confronti della bambina?”
Scusate la franchezza

buona sera ho avuto due bambine da un ecuatoriano, lui è gia stato condannato per non avermi versato gli alimenti, sono 8 anni che non dà niente. Ho gia cambiato quattro avvocati che con il gratuito patrocinio non hanno fatto niente.Fà gli incontri protetti due volte al mese e denigra mia figlia più grande( ha 10 anni),l àssistente sociale mi ha detto che al giudice non interessa mà essendo il padre sono obbligate a VEDERLO.

Se vuoi, si può provare un ricorso per modifica delle condizioni, coperto dal patrocinio a spese dello Stato, ma la situazione andrebbe verificata un po’ meglio per vedere se ce ne sono i presupposti.

Buongiorno, anni fa ho conosciuto una ragazza italiana (io sono argentino)dopo esere rimasta incinta andava tutto bene fino al ultimo giorno ,prima di partorire….(eravamo andati insieme dalle ginecologa a fare la visita e dovevano fare nascere il piccolo con un parto indotto perche aveva poco liquido amiotico) poi l’ho portata da i suoi genitori per tornare al mio lavoro (non convivevamo perche i suoi genitori non lo volevano) da quel momento e sparita e non l’ho piu sentita fin che non l’ho trovata , sono andato comunque in ospedale a vedere se gli trovavo , una volta trovati ho scoperto che nel parto aveva dichiarato padre ignoto e il bimbo riportava il suo cognome.
dopo 6 mesi di stare alle loro condizioni sono riuscito a portarli a casa mia (in affitto) a vivere, lei non ha mai portato la residenza da me .. le cose sono andate non molto bene anche se ho fatto pratticamente da servo per quasi un anno ( anno che conservo foto e video di ogni giorno col bimbo e lei (dopo lavoro) credendo che tutto andava bene. un giorno torno a casa e mi trovo che lei era andata via in sicilia (suo paese originario, io abito a trento)e si era portata via anche il bimbo, dopo questo ha provato a chiedermi scusa e usare mio figlio per convincermi a perdonarla.
magari un giorno chiedeva scusa e l’altro mi insultava. poi ho visto tramite facebook che era la con un altro uomo,
sinceramente mi sono buttato nel mio lavoro e ho preferito aspettare a vedere come vanno le cose. (visto che non mi aspettavo niente di buono ormai)
anche perche avevo fatto debiti in banca per poter fare il matrimonio che voleva e invece i soldi li avevo speso in dare a loro tutto quello che lei mi richiedeva in quel anno e i conti sono arrivati tutti insieme.
questo e sucesso nel anno 2010.

ho deciso che anche se aveva il mio unico figlio in mano. non potevo perdere la possibilità di rimanerle vicino non pagando i debiti e perdendo il mio unico lavoro a causa della situazione e stato d’animo.
premetto che sono qui assolutamente solo, ho solo un negozio in affitto che mi tiene in piedi. e non ho nessun parente qui. non uscivo alla sera , ne bebevo percxhe dovevo risparmiare e poi volevo godermi mio figlio dopo lavoro, e portarlo al lettino.(non ho mai avuto problemmi penali) ne multe per violenza o ubriachezza) e non ho mai alzato un dito a lei ne le ho fatto mancare nulla (anche perche altrimenti se ne andava via dai suoi di nuovo) e ogni volta il ricatto era quello di… o cosi o altrimenti andiamo via (ora che e pasato il tempo vedo quanto Stup… sono stato)

ora mi e arrivato una lettera che secondo un mio amico (un po più italiano e istruito 🙂 ) risulta (nella lettera della procura) che io nel periodo di convivenza con la mia (coniuge cosi scritto ) la pichiavo , tornavo ubriaco alla sera, che lei si chiudeva in cammera a dormire x terra col bimbo,che non gli mantenevo,che non ho voluto presenziare al parto, che dopo che lei se ne e andata non ho piu mantenuto mio figlio e anche che avrei un secondo figlio nato a sicilia e che non ho mai voluto riconoscerli. (lei e tornata da poco col suo nuovo compagno siciliano e 2 bimbi in più oltre a mio figlio) che a vedere nelle foto su facebook e da voce da chi mi conosce e gli vede (perche io gli evito per non farmi male) i altri due bimbi somigliano al compagno. (non il primo che e uguale a me)

loro non lavorano e abitano in casa data dalla provincia. (itea)

ora che ho riassunto la situazione chiedo….

puo chiedermi il mantenimento lei? puo chiedermi il mantenimento dei bimbi che dice che non ho mai riconosciuto,, invece era lei che non voleva darle il mio cognome (cosi diceva col primo e diceva che non voleva che lo vedesse se soltanto provavo a riconoscerlo x vie legali) e questo ce ancora il suo sms nel mio telefonino)

non so cosa fare. perche da una parte vorrei dimenticare tutto, dal altra e mio unico figlio e solo a rivedere le foto mi sento male, dal altra parte ho paura di tornare a essere schiavizzato (per dire) di nuovo .. visto che quel piccolo lo usa per causarmi sofferenza. dal altra parte ho mia madre ( in argentina che stA male e volevo andare a rivederla prossimamente se riesco a mettere via i soldi visto che da 10 anni che non torno in argentina… puo bloccarmi il passaporte questo fatto? sono titolare di normale permesso di soggiorno.

grazie di cuore se vi prendete il tempo di aiutarmi a capire… veramente

Quello di poter tornare in Argentina direi che in fondo sia il problema minore, devi prima di tutto verificare qual é lo stato di tuo figlio e, se non risulta tale, a mio giudizio dovresti riconoscerlo o promuovere un giudizio di accertamento della paternità, poi ti devi difendere nel procedimento penale originato dalla querela presentata dalla madre. Ricordati che un conto é tuo figlio e un conto la madre, puoi (e anzi dovresti) essere un eccellente padre per lui anche senza stare insieme alla madre, non é mica un “pacchetto completo”. Ovviamente, se vuoi un preventivo non hai che da chiederlo, se invece hai reddito basso puoi chiedere il patrocinio a spese dello Stato. Buona domenica, intanto 😉

buongiorno sono sonia e ho 24anni vivo con il mio convivente da 11mesi in casa sua ma lui nn ha voluto ke spostassi la residenza abbiamo un bambino di 26mesi ke ha la residenza da lui ma il piccolo è sempre stato con me dalla nascita fino adesso ora sono nuovamente incinta e lui vuole buttarmi fuori casa e mi minaccia di tenersi il mio bambio puo farlo?visto ke io ho la residenza da mia madre e nn sono economicante stabile? ce qualcosa ke posso fare per rimanere lì in casa sua con i miei bambini almeno fino a quando il secondo nasce e va all’asilo e io potrò cercarmi un lavoro. con il primo bambino ha fatto uguale e ho dovuto fare la gravidanza e il primo anno di vita del bambino da mia mamma poi si è ravicinato l’ha riconosciuto e mi ha chiesto di spostare la residenza del bambino da lui xke aveva comprato casa e cosi avendo il bambino nel suo nucleo familiare prendeva tutto il denaro ke da la regione come aiuto quando compri una casa. cordiali saluti Sonia.

Ti consiglio di rivolgerti prima possibile ad un legale e presentare subito un ricorso al tribunale dei minorenni, se non hai reddito puoi chiedere il patrocinio a spese dello Stato e così non devi pagare l’avvocato.

sono ala vengo dalla moldaivia bonasera ho bisonio di un iformazione stavo con un ragazo ecstracumunitario e sono rimasto in cinta vorei sapere se io decidesi di dargli il mio nome. Di non farlo riconoscerla lui come il suo babo come poso fare se ce una legge

Salve, ho un figlio con una ragazza Argentina che ora vive con lui in Argentina. Non siamo sposati ma io lo riconosciuto. Ora non stiamo più insieme e io sono in Italia. Volevo sapere se devo mantenerlo come se il bambino fosse italiano o mandare i soldi secondo la legge Argentina? (il bambino è nato in Argentina e non abbiamo fatto nessuna carta per farlo diventare Italiano).

Il bambino probabilmente è anche cittadino italiano, essendo tuo figlio, ad ogni modo devi assicuragli cura, istruzione e mantenimento sufficiente per il suo ambiente di vita, non sono quindi tanto le leggi di un paese piuttosto che dell'altro da considerare, ma il contesto in cui vive tuo figlio.

Volendo far normare la situazione dal Tribunale, credo che si possa andare indifferentemente al Tribunale dei minorenni italiano o ad una corte argentina.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da ? Mac
splash http://ts.solignani.it
ebook http://goo.gl/pUJx6

salve, convivo da dieci anni a casa della mia compagna con la quale ho avuto due bimbe, una di tre anni e l'altra di un'anno. io ho un lavoro stagionale ( estivo ) e la mia compagna ha un negozio sempre stagionale.
in questi ultimi due anni il negozio è stato chiuso per necessità.
quali obblighi ho verso la mia compagna nel caso che ci dovessimo lasciare visto che avrà un disagio nel doversi trovare un lavoro annuo con due bimbe da curare?
grazie anticipamente.
ezio vasini.

Discorso molto complicato che non si può certo affrontare nè tantomeno esaurire in uno scambio di battute sotto ad un post di un blog.

Ti consiglio di leggere, comunque, la nostra scheda pratica sulla separazione dei conviventi per avere almeno qualche spunto.

Se vorrai poi approfondire, non ti rimarrà che bere l'amaro calice dell'acquisto di una consulenza da parte di un avvocato 🙂

Scherzi a parte, in bocca al lupo.

–?cordialmente,

tiziano solignani, da Mac http://ts.solignani.it

~ book http://bit.ly/gwjT6c, ebook: http://bit.ly/ie8rvv

Buongiorno, da tre mesi convivo con una ragazza ecuadoriana e abbiamo deciso di sposarci. Lei ha con se (in Italia) una bambina di 8 anni che vive con noi, il cui padre naturale mantiene mensilmente con circa 250 euro stabiliti da avvocato. La mia compagna inoltre ha un figlio di 16 anni in Ecuador, riconosciuto ma non mantenuto dal padre naturale, che vive con la mamma di lei (la nonna).

Quali saranno i miei doveri nei confronti dei figli della mia compagna? Il padre della bambina dovra continuare a mantenerla o potrebbe avere la possibilità di "lavarsene le mani" (nonnè per niente affezionato a lei)? Se il bambino in Ecuador dovesse raggiungerci in Italia dovrei mantenerlo?

Sono domande dettate da possibili difficoltà economiche e non da cattive intenzioni.

Grazie a chi puo rispondermi.

Federico

ma il codice civile non prevede comunque che il compagno abbia il dovere di mantenere anche i figli nati al di fuori del matrimonio?

ripeto è solo per essere consapevole di oggni aspetto della nostra scelta di sposarci.

grazie.

Convivo con una ragazza alla quale ho detto chiaramente che non voglio sposarmi ne tanto meno avere dei figli;è del mio stesso parere alla data di oggi, però se dovesse rimanere incinta sono costretto,nonostante il mio parere contrario,a mantenere il figlio e a passargli dei soldi x quest'ultimo? sono separato e ho già un figlio, la casa in cui viviamo è di mia esclusiva proprietà. cordiali saluti paolo

Ho una bambina di 9 mesi naturale lui quando ha saputo che ero incinta mi ha abbandonato ora però ha riconosciuto la bambina la vede quando vuole non gli ho mai negato ogni sua richiesta un week si e uno no ora lui mi chiede di tenerla a dormire a casa sua vive con i genitori però sò che lui non è presente per tutta la notte in quanto lavora nei locali notturni e prima delle 5 del mattino non è a casa non trovo giusto lei si sveglia spesso di notte e mi cerca là troverebbe i nonni e non è abituata è giusto?io gli ho chiesto di aspettare ancora un pò che lei sia un pò più grande e sia più tranquilla ma lui non ne vuol sapere Dimenticavo di dire anche che lui per me non porta nessun rispetto incolpandomi che non era il momento di farlo padre io ho 23 anni lui 24 che devo fare non ho possibilità economiche da rivolgermi a un tribunale e un avvocato d ufficio non ho diritto in quanto abito con i miei genitori e sorelle e supero il redditto. grazie se può rispondermi.

Dopo 9 anni di convivenza (lui però non ha mai trasferito la residenza, era solo domiciliato) mi ha lasciato, e dalla nostra relazione è nato un figlio che ora ha 4 anni, io ho trovato casa in affitto e un lavoro con un reddito medio, ma ho unaltro figlio minore a carico,cosa dovrei fare per avere un aiuto economico per il mantenimento del piccolo? visto che lui si nega, ha un reddito molto alto, vive da solo e non ha altri figli.?

Buongiorno,
sono padre di un bambino di 22 mesi, la mia conpagna il a gennaio 2010 è andata via di casa trasferendosi dalla madre. Abbiamo preso i seguenti accordi:
1) martedì e giovedì lo tengo io dalle 16.00 alle 21.00
2) lunedì e mercoledì lo accompagno io all'asilo
3) un week si ed uno no rimane a dormire da me (da venerdì alle 15.00 a domenica alle 15.00)
4) il venerdì che non lo tengo vado a riprenderlo all'asilo
5) gli passo 300,00 al mese per le spese (escluse spese particolarmente grosse) + 200 euro per l'asilo
6) le vacanze estive sono state divise 5 settimane lei e 5 settimane io.

Gli accordi sono stati presi senza giudici ne avvocati. Per ora le cose vanno abbastanza bene.

1) Vorrei sapere, posso pretendere di più? ad esempio mi piacerebbe allungare il mio week fino al lunedì mattina. Oppure potrebbe dormire da me in un giorno in mezzo alla settimana?
2) Premettendo che non lo farò, ma visto che andata via lei non avrei nessun diritto ad ottenere che mio figlio viva da me e non dalla madre?
3) se aandassimo davanti al giudice è possibile che restinga il tempo che passo con mio figlio?

saluti e grazie

E' impossibile dire, senza alcuna conoscenza del merito della questione, se puoi ottenere di più

Tuttavia, finchè le cose vanno bene è rose e fiori, ma se un giorno le cose non dovessero andare più bene ad uno di voi salterebbero fuori i problemi per cui, a mio avviso, è sempre opportuno far normare le condizioni al Tribunale per i minorenni.

Se andate davanti al Giudice con le condizioni che hai illustrato, questo si limiterà a confermarle nell'interesse del minore.

Per il fatto che lei è andata via di casa, questo non influisce sui tempi di visita e permanenza del minore.

Ti consiglio, poi, di leggere anche la nostra scheda pratica:
https://blog.solignani.it/schede-pratiche/separazi

Grazie mille per la risposta, purtroppo temo ci sia stato un equivoco, mia figlia è figlia naturale, non ero sposata con il padre, lui l'ha riconosciuta e la bambina di comune accordo è stata affidata a me. Lui a me non ha mai dato niente, io ho sempre lavorato a tempo pieno per mantenerci, lui versa il mantenimento stabilito dal tribunale per la figlia. Quindi a questo punto forse la questione cambia, io non ho più genitori e ho dovuto sempre arrangiarmi da sola a seguire nostra figlia nella malattia, lei all'età di 13anni ha cominciato a soffrire di annoressia, è stata devastata dalla malattia per anni, passando da un centro di cura all'altro, seguita da psicologi e psichiatri, ma lui non si è mai interessato delle cure, non ha mai parlato neanche con un medico, si è trasferito all'estero e dopo pochi mesi dall'enesimo abbandono del padre mia figlia ha rischiato di morire! Per fortuna si è salvata, ma suo padre neanche dopo questa tragedia si è fatto senire o vedere, anzi, mi ha lasciato completamente sola a combattere per salvare la ragazza da questa terribile malattia e non si è mai più fatto sentire, sono passati 2 anni. Per fortuna trovando la struttura giusta e con molta forza d'animo siamo riuscite ad uscire dal tunnel, la ragazza è ancora in cura ma sta molto meglio, ha ripreso gli studi con successo e affronterà la maturità tra pochi mesi. Lo dico a tutte le famiglie che combattano con questa terribile malattia, tra l'altro molto in aumento tra gli adolescenti e poco conosciuta, non bisogna arrendersi, mettendosi nelle mani di professionisti (e non sempre si trovano nel privato, anzi!!!) si può guarire, ma ci vuole molto tempo. Alla fine non voglio niente da questa persona, nessun risarcimento potrebbe cancellare quello che abbiamo dovuto passare, vorrei solo proteggere mia figlia da eventuale ricadute, il suo equilibrio psicologico è ancora molto fragile e dover affrontare il padre in tribunale potrebbe cancellare mesi di cure. Dall'altra parte ha diritto al mantenimento, lei ha voglia di studiare e con il mio solo stipendio da impiegata sarebbe difficile. Io, anche se lui adesso guadagna 3 volte di più di prima, 8000 euro tax free al mese, non voglio chiedere modifiche al provedimento, so, che se lui lo vuole fare, il tribunale competente sarebbe quello della residenza della figlia, è corretto? Quindi gli toccherebbe venire dalle Seychelles per le udienze. Come sono i tempi adesso per questo tipo di procedimento, spero che passi almeno qualche mese? Avrei ancora una domanda, nel frattempo, le spese universitarie (la retta, i libri di testo, la trasferta o eventualmente la stanza che dovremmo affittare, essendo l'Università a 150km) sono da considerare spese scolastiche? L'attuale provedimento dice che lui deve pagare 2/3 delle spese scolastiche (incl. libri di testo), lui potrebbe opporsi e dire che non è mensionata l'università? Se ci costringe ad affrontare la causa, posso chiedervi un preventivo per essere difeso, mi piace molto la serietà e soprattutto l'umanità che leggo nelle vostre risposte – grazie e complimenti Marina

Salve,
le mie domande sono due:
1. in Italia finalmente, e per fortuna, il maltrattamento e l'abbandono degli animali costituisce reato, come mai è permesso abbandonare i figli, in più quando sono gravemente ammalati e contro questi genitori non si può fare niente???
2. Questo è successo a mia figlia (figlia naturale) quando ancora era minorenne, il padre insieme all'attuale moglie e altri 2 figli si è trasferito alle Seychelles, paradiso fiscale, dove adesso è residente e con nostra figlia gravemente ammalata da 2 anni ha interrotto ogni contatto. Versava soltanto il mantenimento stabilito dal giudice. Ora la ragazza è maggiorenne e lui mi ha avvertito con una lettera RR che nel frattempo ha avuto un 3.figlio e che, appena mia figlia ha finito gli esami di maturità, da agosto vuole diminuire l'assegno di mantenimento! Domanda, l'ultimo procedimento risale a sett.2005, adesso, per la modifica tocca a mia figlia, nel frattempo maggiorenne, a fare causa al padre? Questo le creerebbe sicuramente dei grossi problemi psicologici, in più, per affrontare le spese legali saremmo costrette a chiedere un finanziamento, mia figlia vorrebbe frequentare l'università, quindi il mantenimento le serve, ma non abbiamo la possibilità economica, ogni volta che il padre decide, di affrontare una causa. Esiste legalmente la possibilità di chiedere per il periodo degli studi una specie di "liquidazione una tantum", così almeno può stare tranquilla ed ogni uno va per la propria strada? Chiaro che, se mi dovesse succedere qualcosa, essendo io l'unico parente, mia figlia avrebbe diritto di chiedere assistenza al padre e penso che questo non si possa "liquidare", ma vorrei trovare una formula definitiva, almeno per i prossimi 5-7 anni di studi, prima dell' indipendenza economica, per assicurare la tranquillità a mia figlia. Grazie.

1) Riporto un estratto dal libro che sto scrivendo (/libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/) che forse può esserti utile: "«Il genitore convivente col figlio portatore di handicap grave può chiedere ex art. 709-ter, n. 3, c.p.c. il risarcimento del danno subito, esclusivamente nell'arco temporale compreso tra l'inizio del procedimento e il compimento della maggiore età del figlio, a causa della dolosa, grave e reiterata violazione da parte dell'altro genitore del dovere di occuparsi del figlio, di vederlo e tenerlo con sé, e di collaborare alla gestione quotidiana del minore (nel caso di specie, la madre di un ragazzo portatore di handicap grave, divenuto maggiorenne nel corso del giudizio divorzile, ha ottenuto il risarcimento del danno non patrimoniale, liquidato in euro 15.000 e commisurato alle limitazioni sofferte nell'organizzazione della propria vita)» (Trib. Reggio Emilia Sez. I Sent., 06/11/2007, in Fam. Pers. Succ., 2008, 1, 74). Sempre secondo questa sentenza, «il diritto alla visita attribuito ad un coniuge assume altresì la connotazione di dovere anche nei confronti dell'altro coniuge; deve pertanto ravvisarsi una lesione del diritto di quest'ultimo qualora il mancato rispetto del regime di affidamento e visita da parte di un genitore, per la sua gravità, per la sua dolosa reiterazione e per la sua diretta incidenza anche sulla vita dell'altro coniuge, arrechi direttamente un pregiudizio a quest'ultimo determinandone l'impossibilità o la grave difficoltà ad organizzare la propria vita in assenza di quel supporto che la regolamentazione della visita intendeva dare»."

2) No se tua figlia vive ancora con te siete legittimate tutte e due a chiedere la modifica delle condizioni o comunque ad agire contro il padre, c'è una legittimazione concorrente. Quindi puoi agire anche tu per suo conto. Se non avete soldi potete forse chiedere il patrocinio a spese dello Stato (https://blog.solignani.it/gratuito-patrocinio)? La capitalizzazione del mantenimento non è prevista dalla legge per i figli (ma solo per i coniugi in sede di divorzio, anche se la giurisprudenza la ritiene applicabile anche in caso di separazione), si può chiedere un sequestro se il padre ha ancora dei beni in Italia oppure può essere una cosa che forse e dico forse si può praticare in via negoziale (bisogna vedere però che cosa ne pensa il giudice). Comunque il padre non può ridursi autonomente l'assegno, deve prima ottenere un provvedimento di modifica delle condizioni.

Non capite che il divorzio non è stata una conquista se non del nostro stupido egoismo e del non voler prendersi le responsabilità delle proprie azioni.Capisco in situazioni di gravità e violenza certa possa essere previsto un allontanamento.In caso di pericolosità dell’uno o l’altro coniuge,ma qui spesso tale libertà ci ha fatto diventare più cinici ed egoisti solo al servizio dei nostri capricci .Questo prendere e lasciare moltissime volte eseguite con facilità non ne beneficiano i figli che sono il frutto e il motivo più bello e giustificato per rinunciare alle proprie debolezze.l’unico motivo per non smettere di tentare a mantenere saldo e in piedi nel rispetto reciproco anche in mancanza di un amore che col tempo si spegne.Vale la pena buttare tutto all’aria e far si che un figlio non sieda più a tavola con i propri genitori o quando rientra da scuola trova l’uno ma non l’altro e spesso addirittura un altro che molto probabilmente potrebbe accadere la stessa cosa e si ricomincia un altra separazione .Tutto questo per una legge fatta su misura per il nostro egoismo adulto e che ci giustifichi.Vale la pena per i nostri figli buttare tutto all’aria?

Anche io mi sto lasciando con il mio convivente ed ho un bambino di pochi anni. Ho saputo da diverse fonti che "..in caso due conviventi con figli minori, o maggiorenni, ma non economicamente autonomi, cessassero la loro convivenza, il Tribunale può affidare l’abitazione al convivente affidatario dei figli. (si applica la stessa regola dei coniugi separati). L’abitazione può essere quindi affidata al genitore che non è titolare dell’immobile solo perchè gli sono stati affidati i figli.."..ma mi sembra che lei dica invece il contrario…potrebbe chiarirmi le ideee in merito? ho diritto ad avere alla casa dove crescere mio figlio anche se non sposata?

Sì hai diritto (sempre che nel caso concreto ce ne siano le condizioni) all'assegnazione della casa familiare, l'art. 155 quater cod. civ. si applica, per espressa disposizione della legge 154/2006, anche ai figli naturali, di genitori non sposati. Anche prima della legge 154, comunque, la giurisprudenza andava in questa direzione.

Mi scusi, ma non ho capito la sua risposta, datata 19/03/2010 at 3:04 pm. Non chiedo mantenimento dal suo padre e soltanto come tutelare mio figlio da un padre totalmente assente che si è disinteressato attualmente di suo figlio per più di 16 anni.

La ringrazio.
Michela

Buongiorno.
Ho un figlio di 17 anni, nato fuori dal matrimonio. Suo padre è sparito quando mio figlio aveva qualche mese. Non ho mai chiesto alimenti e, sentendo un avvocato 13 anni fa, mi è stato detto che il padre, dopo 5 anni, perdeva automaticamente la patria potestà. Tutto ciò non mi risulta attualmente, quando per rifare il passaporto mio e di mio figlio, mi serve ancora la sua firma. Non so nemmeno se lui ha mai dichiarato il figlio sapendo che ha sempre viaggiato indisturbato e senza nessun vincolo. Qualche amica mi ha avvisata che da poco mi sta cercando e che si trova in una situazione pietosa. Io sono attualmente sposata e non vorrei dare un dispiacere a mio figlio e tanto meno a mio compagno che l'ha cresciuto come un vero figlio. Suo padre non si è mai interessato di lui e non ha mai partecipato al suo mantenimento e alla sua educazione, istruzione. Ho dovuto badare a tutte le spese e quando mio figlio è stato malato, al suo capezzale si è sempre trovato mio marito. Cosa posso fare per tutelare mio figlio di un padre che risulta tuttora suo? Può suo padre richiedere a mio figlio, quando sarà economicamente indipendente, di occuparsi di lui in caso che è malato?
La ringrazio tanto.
Michela

Ciao,
ho un bambino di quasi 5 anni e da quasi 3 abbiamo interrotto la convivenza.Avevamo stipulato un anno fa (prima non c'è mai voluto andare) delle "regole" sulla base della mia cassa integrazione.Ora ho ripreso il lavoro a tmepo pieno e lavorando tutto il giorno vedo il bambino solo la sera, mentre lui tutti i giorni il pomeriggio andandolo a prendere pure prima all'asilo.L'avvocato aveva detto che il bimbo doveva dormire da lui il mercoledì, ma ora mi sa troppo in quanto io vedendolo solo la sera lo rivorrei (lui lo vede tutti i giorni) e un fine settimana si e uno no.Ho cambaito avvocato e lu perchè lui non me lo vuole ridare. Sottolinenado pure il fatto che sta da 3 anni con una appena maggiorenne e convivono in una delle sue case con una sola camera…non paga nulla nè di affitto nè di altre bollette perchè da quasto lato è mantenuto dai genitori pur avendo una sua attività che gestisce con orari suoi. Ho notato ultimamente cambiamenti in mio figlio, lui me lo sta allontando strumentalizzandolo.Io lavoro a tempo pieno per arrivare a fine mese e non posso fare part time per stare di più con mio figlio…cosa posso fare?
grazie in anticipo
Saluti

Il Tuo lungo sfogo, è poco chiaro.

Innanzittutto, bisogna verificare la legge applicabile.

Comunque, partiamo dal presupposto che si applichi la legge italiana.

In ogni caso, non essendo sposati, il Tuo compagno ha doveri solo nei confronti dei figli e non anche nei Tuoi.

Per l'ammontare dell'eventuale assegno di mantenimento come detto più volte in questa sede non possiamo assollutamente fare previsioni.
https://blog.solignani.it/2008/11/02/le-domande-im

ho un banvino 17 mesi da 3 anni abitiamo insieme pero la casa del mio compagno e anche dela ex moglie lui me tradice io lo scoperto lui adetto io sono fato cosi se buoi batene. che poso fare.

Io posso solo ricordarTi che in caso di separazione dal Tuo compagno, non hai diritto nè all'assegnazione della casanè ad un assegno di mantenimento per Te in quanto non coniugati. Potri chiedere, al Tribunale dei minorenni compentente, il mantenimento per il minore se il bambino sarà collocato presso la Tua abitazione.

Ho una figlia nata fuori dal matrimonio, avendo il mio ex-compagno sempre negato la partenità ho fatto ricorso al tribunale dei minori ottenendo il riconoscimento .
Dal 2009 una sentenza del tribunale civile ha riconosciuto l'assegno di mantenimento a carico del mio ex-compagno.
Io non riesco a contattare il mio ex-compagno e ho difficoltà nel dichiarare all'Azienda dove lavoro la percentuale di detrazione per figlio a carico.
Cosa prevede la legge?
Posso detrarre al 100% dato che possiede la potestà esclusiva su mia figlia?
Grazie dell'attenzione
Carla Zerbone

Il mio fidanzato e' in fase di sepaeazione dalla prima moglie. Ora io aspetto un bimbo e sono gia' al settimo mese.
Il mio fidanzato per timore di liti con la ex moglie sta accetando una consensuale capestro: 1500 euro al mese per mantenimento del figlio.
Tale cifra e' assoluitamente eccessiva e non ci consentirà di spendere la stessa cifra per la figlia che porto in grembo .
Esiste un qualche criterio di equità nell' assegno di mantenomento dei figli legittimi e nati fuori dal matrimonio? Non reputo giusto che mia figlia sia trattata diversamente dal figlio naturale. Io nn voglio niente di piu' ma neppura nulla di meno.

L'affidamento va chiesto al Tribunale dei minorenni, cosa che si può fare solo tramite un avvocato, quindi dovete rivolgervi per prima cosa ad un avvocato.

Non è una iniziativa così facile, ma sono d'accordo anche io che sia sicuramente più conforme all'interesse del minore vivere con il padre e con i fratelli consanguinei, quindi ci si può provare.

Se volete un preventivo, non avete che da chiederlo, mandatemi una mail privata specificandomi la provincia dove siete localizzati, a solignani@solignani.it

MI SCUSI AVVOCATO,..LE DO UN CONSIGLIO CAMBI LAVORO….LEI E’ PROPRIO UNO SQUATTRINATO QUANTO LE SERVE? PER LEVARSI DALLE PALLE!!!

salve grazie x aver risposto, alla mia domanda, sull'affidamento del figlio se ne è discusso x mesi,tutti insieme in famiglia e si è arrivata alla conclusione che x il bene del bambino ,è bene che cresca in un ambiente sano! a chi deve rivolgersi mio marito x ottenere l'affidamento? può rivolgersi al tribunale dei minori ? o direttamente ad un avvocato? lei non intende lavorare praticamente usa questo bambino come un conto corrente sempre aperto! per i suoi problemi (discoteca,vestiti ecc… birra) questo crediamo non sia giusto per il bambino ! grazie tante saluti daniela e franco

cioè tu vorresti togliere un figlio alla madre? Non è vendicandoti sull’ ex-amante di tuo marito che otterrai vendetta. La verità è che avresti dovuto avere il coraggio di lasciare tuo marito saputo del tradimento da cui è nato un figio. Ora quel figlio non appartiene alla tua famiglia. E’ di quella donna, e tuo marito se vuole può vedere il bambino, e se ti ama davvero non si riavvicinerà a quella donna. Pensa alla morale e non ai tuoi interessi.E pensa al bimbo che allontani dalla madre naturale. Stiamo parlando di una donna che va a ballare magari per svagarsi perchè la sua vita è stata segnata a quella di ragazza madre. Certamente ama il proprio il figlio come tu ami i tuoi. Pensa se ti avessero portato via i tuoi figli….

brava….condivido pienamente e notate l’avvocato come li spinge per guadagnare!!!!merda te merda l’avvocato e quello schifoso di tuo marito..Ci sto passando io il tribunale gli ha messo gli incontri protetti con tanto di psicologo!!!ma quando riuscite a togliere in figlio a una madre!!!!pura follia!!!

Ricordatevi che se vi mettono a voi in mano quel bambino….lo rovinate!!!perchè i pazzi siete voi.. FALLITI TUTTI E DUE E RIDICOLI

Ti consiglierei di dedicarti ai tuoi di problemi, che da quel che scrivi non sembrano proprio sciocchezze, piuttosto che giudicare situazioni che non conosci quando non sembri riuscire a gestire nemmeno quelle che conosci. Poi magari hai ragione tu, e gli altri sono tutti delle merde o dei folli, non discuto.

la signora ha perfettamente ragione !. anche io mi trovo in una situazione simile per un tradimento del mio fidanzato, (con cui non ho figli). Abbiamo litigato e dato che è un funzionario pubblico (magistrato) con uno stipendio molto alto, non ha avuto difficoltà a trovare un’altra che si è fatta mettere incinta. Ora noi due siamo in contatto, più che altro telefonico. Non mi interessa tanto il discorso del tradimento e del perdono, quanto l’indole approfittatrice di questa furbetta del quartierino, che penso si sia fatta finanziare anche lo studio privato (di dietista). Il mio fidanzato è sulla cinquantina, non bellissimo, sono convinta che se invece di fare il magistrato avesse fatto l’operaio metalmeccanico, questa qui non l’avrebbe guardato nemmeno in faccia !. Ora io non dico di toglierle il figlio, di cui non mi occuperei mai (dato che io non ne ho), però credo che togliere ad un uomo 2000 e passa euro da uno stipendio, per una relazione temporanea, sia peggio che legalizzare la prostituzione con tanto di pagamento delle tasse, anzi quelle donne là che esercitano la prostituzione palesemente, sono sicuramente più serie di queste altre !!!

– non deve mantenere la donna, è stato solo un rapporto occasionale, nemmeno una convivenza;
– suo marito potrebbe, volendo, richiedere l'affidamento del figlio, naturalmente sarebbe una iniziativa da valutare molto bene prima di intraprenderla.

salve, sono venuta a conoscenza da qualche mese, che mio marito ha avuto una relazione extraconiugale con una donna polacca ,dove e' nato un figlio (4 anni),che lui ha riconosciuto,volevo chiedere,oltre al mantenimento del figlio (600 euro) con varie spese extra,deve mantenere anche questa donna? preciso che noi abbiamo altri tre figli all'università,fuori città ke complessivamente ci costano 1000 euro a figlio .può questa donna pretendere il mantenimento? può mio marito fare richiesta al tribunale dei minori per chiedere l'affidamento?certa di una risposta porgo cordiali saluti daniela

L'ex convivente non deve in alcun modo essere mantenuta proprio perchè non eravate sposati.

Per quanto riguarda l'ammontare del mantenimento questo è determinato dallo stipendio che entrambi i genitori percepiscono, dall'età del bambino e dalle sue necessità.

buongirno
la mia domanda e' la seguente
ho un figlio ma non siamo mai stati sposati,devo mantenere anche la madre in qualche modo o no?
e come viene calcolato il mantenimento del figlio?
cordiali saluti

Non ho ancora letto la sentenza per esteso per cui non riesco a risponderti con assoluta certezza.

Tuttavia, mi pare alquanto difficile che un Giudice possa concretamente assegnare la casa all'ex compagna soprattutto in virtù del fatto che non si hanno obblighi assistenziali nei confronti della ex.

Per quanto riguarda la 'scappatoia' da Te proposta mi sembra solo un modo per non assumersi delle responsabilità per qualcosa che si è contribuito a creare. Inoltre, il problema sarebbe presto risolto dato che basta iniziare una causa per il riconoscimento e il rifiuto di sottoporsi al test di paternità può essere valutato dal Giudice.

buongiorno mi inserisco nella discussione avendo da poco approfondito l'argomento.
1. recentemente la corte costituzionale si è espressa favorevolmente sull'estensione del diritto all'assegnazione della casa familiare ex 155c.c. anche all'affidatario di prole naturale;
quindi in questo caso se la madre fosse riconosciuta affidataria del bambino potrebbe richiedere l'assegnazione della casa familiare al proprietario….??è esatto?
2. In ordine a questa considerazione se dovesse risultare veritiera l'unica "scappatoia" per il padre sarebbe quella di non riconoscere il figlio…

Confido in un chiarimento che risolva il dubbio sorto leggendo l'articolo.
distinti saluti
complimenti per l'utilissimo lavoro

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