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con sidetaker i panni sporchi si lavano sul web

una lite famigliare...
una lite famigliare...

Oggi vi voglio parlare di un’altra applicazione web 2.0 per la gestione delle famiglie in crisi, dopo custody planner, che avevamo passato in rassegna qualche tempo fa.

Si tratta di sidetaker, un sito che funziona un po’ come una forma di mediazione collettiva e che  per la verità, a me fa un po’ pensare a tante orribili puntate di forum dove il popolo romano si pronuncia dicendo “per me cià raggione a siggnora” oppure “io credo che ciabbia raggione il siggnor luiggi”.

Comunque, se volete, lo potete provare: a differenza di custody planner non è dedicato solo alle coppie già separate, ma a quelle, praticamente tutte, che hanno avuto una discussione. Per utilizzare sidetaker, dovete fare così: andate sul sito e descrivete il vostro caso, insieme a quant’è secondo voi stronzo il vostro partner. Poi lo invitate a dire la sua. Lui, o lei, si collega e scrive la sua versione. Fatto questo, i due resoconti vengono dati in pasto al grande pubblico degli utenti del sito, i quali voteranno chi, secondo loro, ha ragione.

Personalmente, credo che una vecchia e sana discussione famigliare a base di piatti lanciati e rotti sul pavimento sia insostituibile e ci sia anche molto più gusto, ma se, per le vostre liti famigliari, avrete il giusto spirito notarile, potete provare a utilizzare sidetaker.

Una cosa che mi sento di dire, comunque, e che forse è la più importante è che tutti i problemi della famiglia, o comunque la quasi totalità, derivano sempre e comunque da un problema di comunicazione. Questo strumento non credo aiuti, se non nella fase iniziale in cui si deve mettere per iscritto la propria versione del fatto, a comunicare, ma possa anche pericolosamente ringalluzzire o meno la propria opinione. Sappiamo, infatti, come funzionano le elezioni: quando sono finite, hanno vinto sempre tutti e ognuno si gloria del numero di “voti” che ha preso.

Tutto questo mentre invece bisognerebbe imparare a capirsi reciprocamente. Inoltre suscita qualche dubbio anche il fatto che una persona possa riuscire a comunicare efficacemente con la generalità del pubblico, quando non riesce a farlo decentemente con la persona con cui condivide la propria vita.

Forse, al di là dello spirito notarile, si può provare ad utilizzare questo sito per divertimento, per curiosità, per raccogliere qualche parere e poi discuterne, quando le discussioni non sono troppo animate, però da qui a farne un vero e proprio metodo o punto di riferimento ce ne corre.

Buone litigate a tutti.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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