salve avvocato.. sono proprietario di un pezzo di strada che confina con una strada pubblica in modo parallelo…la posa dei dissuasori sul confine mi puo’ essere negata dal comune per problemi di sicurezza stradale?…sulla strada privata non grava una servitu’ pubblica…e non avviene il transito delle persone ad eccezione della proprietaria di un garage antistante il pezzo di strada privata che per entrare agevolmente nel suo garage passa sul la mia proprietà sostenendo che la strada è privata ad uso pubblico..ed è parte integrante con la strada pubblica..è di questo parere anche il Comune…se non la lascio passare dalla mia proprietà intralcerebbe la circolazione stradale per le difficoltose manovre che dovrà effettuare..la mia domanda è questa: secondo lei ci sono i presupposti per cosiderare questa strada privata ad uso pubblico per il solo fatto di garantire la sicurezza stradale?..l’interesse pubblico della sicurezza stradale ha lo stesso valore del requisito rappresentato d al transito di persone da almeno 20 anni per usucapirla da parte del comune?..grazie mille..
Va fatta una premessa. Quando si parla di diritto di proprietà non sempre si può intenderlo nel suo significato più puro, vale a dire come diritto di escludere gli altri dal godimento della cosa.
A volte capita che, per esigenza pubbliche, beni dei privati vengano confiscati (rectius espropriati). Come avviene ad esempio tramite l’espropriazione per pubblica utilità.
Può anche succedere che una strada che nasce come privata finisca per diventare pubblica in quanto acquisita al comune perchè “urbanizzata”. Mi spiego meglio con un esempio: una strada di proprietà di Tizio (privata) sulla quale 20 anni prima si affacciava solo la casa di Tizio, 20 anni dopo potrebbe essere tranquillamente considerata pubblica perchè, ad esempio, nel frattempo sono state costruite sei case, 4 negozi, una palestra e un parco.
Venendo al Suo caso specifico è evidente come la strada sia sicuramente privata (infatti, mi pare di capire, non vi transita nessuno ad eccezione di Lei e della signora). Al massimo potrebbe parlarsi di una servitù di passaggio a favore della signora.
Il Comune dice che, esistendo un problema di sicurezza pubblica (stradale), la strada va considerata come privata ad uso pubblico. Ma questa considerazione è di per sè sufficiente?
La giurisprudenza afferma che per considerare una strada privata ad uso pubblico occorre che questa soddisfi una serie di requisiti tra cui: transisto continuo e costante del pubblico; inserimento nella toponomastica del comune; apposizione di numerazione civica; presenza di segnaletica stradale; presenza di aree di parcheggio.
In assenza di questi requisiti difficilmente la strada potrà essere considerata ad uso pubblico. Ancor meno se non esiste un atto pubblico del comune che serva a caratterizzare la strada come sevente al pubblico (ad esempio il suo utilizzo da lungo tempo come strada aperta al pubblico).
Direi che sussistono tutti gli elementi per presentare un ricorso al TAR.
72 risposte su “Il comune considera la mia strada privata come ad uso pubblico. Può farlo?”
IL gestore dell’acqua ( dopo una perdita riparata in un giardino di mia prorietà a monte del contatore ) sostiene ci sia l’obbligo di portare il contatore all’esterno per facilitarne la lettura: esiste davvero l’obbligo ( quali estremi di legge ) o posso oppormi allo spostamento ? serve la mia autorizzazione per portare all’esterno il contatore ? lo scavo di una buca su di una strada privata, fuori dal muro di cinta, per creare un pozzetto richiede la mia autorizzazione ?
Mi dispiace, ma è impossibile rispondere senza un adeguato approfondimento a partire dalla situazione e dalla collocazione dei luoghi. Non sono cose che si possano divisare in astratto, non ci sono leggi così generali, bisogna vedere in che comune abiti, che gestore hai, come è la situazione del tuo immobile e allora «forse» avrai una risposta. In generale ti consiglio di trovare una strada diversa, ma se proprio vuoi approfondire valuta di acquistare una consulenza, da qui https://blog.solignani.it/assistenza-legale/consulenza/
Buonasera,vi contatto in merito a un dubbio che mi è sorto dopo aver acquistato casa.
La proprietà confina con una strada pubblica,la casa però è stata costruita all’interno della proprietà lasciando circa 70/80 cm dal confine,che però non è segnalato.
Il vecchio proprietario ha fatto la recinzione al pari della casa,quindi questi 70/80 cm non sono segnalati in alcun modo.
Quando ho posto il quesito all’architetto,perché siamo a fare i lavori,mi ha detto che non vale la pena fare ne un marciapiede ne un muro per quello spazio,ma basta sapere che quel pezzo è nostro.
Cosa ne pensa?
Non trova necessario delimitare la proprietà ?
Sarebbe preferibile per evitare potenziali conflitti o richieste usucapione in futuro.
Salve ho una casa che si affaccia su una strafa comunale senza uscita la mia è la penultima casa e appicicata alla mia ce un ultima casa posso mettere un separè di larghezza un metro tra il confine su strada comunale?
Sarebbe da approfondire in relazione allo stato dei luoghi…
Cioè?
Qual è la parte di quello che ho scritto che non è chiara?
Lei a detto di approfondire in relazione allo stato dei luoghi mi dica che particolare vuole sapere grazie.
Dovrei conoscerli tutti, approfondire significa questo, non certo conoscere un solo particolare…
Salve a tutti , ho un quesito per una situazione che sembrerebbe irrisolvibile.
Sto richiedendo un nuovo allaccio Gas , ed il Gestore (Italgas) deve scavare su una strada Privata (ad uso pubblico ) in cui il privato ( un consorzio di costruttori non più esistente) deve autorizzare lo scavo.
Il Comune dice che non può autorizzare , perchè sebbene abbia provveduto all’asfaltatura della strada dopo sentenza del Tribunale , quella strada non risulta in carico ufficialmente a loro.
il Mio amministratore di condominio , sebbene amministri il Consorzio che oggi porta lo stesso nome , non autorizza lo scavo su strada , ma solo sulle parti comuni dove sono allacciati gli altri condomini.
Risultato io sono 10 mesi che non ho il gas , ed il Gestore e comune si rimpallano la responsabilità.
Come posso sbrogliare la matassa ?
Può il Gestore fare lo scavo se il proprietario non esiste più ?
Il Geometra del comune mi ha detto che hanno rilasciato cmq un foglio non ostativo , dove però si impone il ripristino del manto stradale come da normativa vigente.
Grazie in anticipo
Il proprietario mi sembra il gruppo rappresentato nel consorzio, se nega il consenso non ti rimane che valutare un contenzioso.
STRADA PRIVATA INETERESSATA DA SCAVI DA PARTE DI UNA INCARICATA DA ENEL,
LASCIA LA STRADA PIENA DI BUCHI, SOSTENNGONO DI AVER RIPRISTINATO LO STATO ORIGINARIO MA NON E’ COS’, IL COMUNE NON PRENDE POSIZIONE, DEVO INCARICARE UN LEGALE PER FAR RISPETTARE I MIEI DIRITTI?
Sì ti tocca di fare questo doloroso passo…
Buongiorno a tutti.Sono proprietario di una strada privata che da qualche anno è diventata d’uso pubblico.Da premettere che suddetta strada è stata riconosciuta in un primo momento in seguito ad una sentenza del tribunale, di nostra esclusiva proprietà.La strada è per metà di nostra proprietà ed un terzo, di un’altra persona,gestore di un ildo privato,il quale possiede la parte finale del tratto stradale che porta al suo lido privato e che appunto lamentava la presenza di auto da sempre parcheggiate lungo il mio tratto stradale e che a suo dire intralciavano il passaggio,problema che in passato non è mai esistito,poichè i condomini parcheggiavano l’auto,lasciando circa 2 metri per il passaggio pedonale,senza creare disagi.Il comune è intervenuto ed in seguito ad una sentenza del tribunale sono riusciti ad ottenere l’uso pubblico,su tutto il tratto stradale,apponendo un cartello di divieto di fermata all’ingresso.Fin qui tutto ok,ma a distanza di un anno il comune concede al proprietario del lido di posizionare griglie e via dicendo per il parcheggio di motocicli e biciclette sul tratto di sua proprietà a ridosso della spiaggia ,che è collegato al nostro creando un’unica strada.Mi chiedo come sia possibile che un Comune posizioni un cartello di diveito di fermata,ma consenta all’altro proprietario del tratto finale di strada di poter inserire manufatti e griglie per parcheggi,mentre io in qualità di proprietario debba avere problemi a parcheggiare la mia auto nel mio tratto di strada.Il cartello di fermata era stato apposto in un primo momento anche in corrispondenza del tratto stradale del proprietario del lido,ma poi è stato rimosso.In finale chiedo,è possibile parcheggiare la mia auto in area privata destinata ad uso pubblico con diveito di fermata?E se è no,perchè l’altro proprietario del tratto finale di strada può far parcheggiare i motocicli dei clienti destinati al suo Lido senza alcun problema?Potrei richeiedere dato che sono proprietario di un condominio,l’autorizzazione di parcheggio per i soli miei clienti,poichè da anni in passato hanno sempre parcheggiato le loro auto?E’ possibile l’apposizione di fioriere lungo il mio tratto di strada?L’illuminazione della strada è a carico mio?Ho notato inoltre che la pulizia dell’intero tratto stradale comprensivo anche del mio pezzo,viene effettuata dai proprietari del lido e dai suoi bagnini,ma la pulizia e la manutenzione della strada ad uso pubblico non dovrebbe essere effettuata dal comune?
Grazie anticipatamente
Cordiali saluti
Non è facile rispondere a nessuna di queste domande proprio perché spalmare un uso pubblico su una situazione originariamente privata determina una situazione complessa con molti potenziali conflitti, alcuni dei quali appunto già verificatisi o comunque da te ipotizzati. Sarebbe necessario, per poter avere qualche cosa da dire in più, un approfondimento di una certa importanza e probabilmente alla fine l’unica soluzione auspicabile o percorribile sarebbe un approccio negoziale con l’ente comunale. Se vuoi valuta una consulenza, la vedo abbastanza ostica onestamente.
Buon giorno, vorrei una risposta al mio problema. Nel mio podere acquistato nel 2005 vedo dal catasto che passa una strada vicinale ad uso pubblico. Vedo dal catasto perché all’epoca non c’era, ma era stato impiantato un vigneto. Ho le fotografie aeree del 70 e già allora la strada non c’era. Dunque sono ormai 50 anni che non esiste più. Fra l’altro ad una estremità di essa il proprietario l’ha resa inagibile durante i lavori di nel suo fabbricato. La domanda è questa strada deve essere riaperta, oppure decadono le caratteristiche di vicinale ad uso pubblico?
Non esiste una risposta astratta, bisogna fare gli accertamenti del caso approfondendo adeguatamente la situazione sia in fatto che in diritto.
Sono proprietario di un parcheggio uso pubblico, il parcheggio ovviamente serve anche a noi per entrare in casa nostra.
Il Comune autorizza il confinante a costruirci sopra una parte
e il Giudice in I grado mi ordina di andarmene nella parte rimanente xkè occorre realizzare l’altra parte del nuovo progetto.
Il parcheggio è sparito. E noi come entriamo in casa?
Ovviamente, non sono in grado di dire alcunché di sensato o di utile sulla base di poche righe di descrizione per un caso così complicato è che si è già concluso con una sentenza di primo grado a quanto pare. Bisognerebbe studiare approfonditamente la documentazione, a partire dal provvedimento dell’autorità comunale e dalla sentenza. Mi dispiace di non poterti essere più utile se credi valuta di acquistare una consulenza.
Buona sera avvocato da circa sei mesi ho acquistato un appartamento in condominio spiego il mio quesito: l’entrata dell’abitazione è posta sulla via pubblica (esiste l’impianto dei lampioni numeri civici ecc.,mentre il mio box come altri sono in una strada privata (priva di illuminazioni nome della via ecc.. Le chiedo questo io ho bisogno dello spazio di manovra per entrare ed uscire dal box, ma regolarmente mi parcheggiano le auto difronte al box, ed ogni volta deve discutere con queste persone. La via privata è ancora intestata al costruttore. come posso risolvere questo problema?. Ringrazio per un sicuro vostro riscontro.
se le persone sono sempre le stesse, il primo passo per trattare il problema è far inviare loro da un avvocato una lettera di diffida. Se vuoi vedere la nostra offerta a riguardo, puoi consultare questa pagina https://blog.solignani.it/assistenza-legale/consulenza/
Un Comune dell’area metropolitana torinese nel 1965 ha definito un tratto di 700 metri di strada come “vicinale di uso pubblico”. Nonostante ripetute formali richieste (almeno 7 per raccomandata) non ha mai costituito il Consorzio “obbligatorio”. Nel 1986 ha riparato una frana sulla strada pagando il 50% della riparazione ed addebitando ai frontisti l’altra metà. Da allora il Comune tratta la strada come fosse comunale, senza più chiedere contributi o autorizzazioni ai frontisti (inghiaiatura occasionale, asfaltatura parziale, sfalci estivi, pulitura da neve in inverno, interramento di tubi del metano, dell’ENEL e dell’acqua). Dopo più di 30 anni, si verifica un’altra piccola frana, ma il Comune non la ripara perché la strada è vicinale e bisogna fare il Consorzio. Si noti che negli anni la strada è divenuta un collegamento abituale fra due frazioni dello stesso Comune e con altro comune. In sostanza la classificazione di una strada come comunale può avvenire di fatto per comportamento concludente?
vi consiglio di incaricare un avvocato di svolgere un’adeguata trattativa con il comune, la situazione può diventare di difficile gestione.
Buona sera , volevo sapere se una strada pubblica può essere declassata a privata e se ci sono dei problemi di costruzione manufatti in cemento sul confine , ma influenzano in negativamente restringendo la carreggiata , il comune non interviene e anzi risponde dicendo di risolvere tra vicini dopo aver dato concessioni , non controllando l’evidente intralcio alla circolazione .
Grazie Roberto
É una domanda campata completamente per aria, mi dispiace…
Buonasera avv
volevo un informazione.. un parcheggio privato ad uso pubblico( che si trova di fronte ad un locale e a servizio del bar stesso) da domani siccome il gestore affittuario del bar ha cambiato locale in un altra zona il proprietario decide di chiuderlo.
può farlo? Credo di si anche se ho un dubbio poiché il parcheggio è utilizzato ininterrottamente da circa 20 anni..
mi da questo chiarimento? grazie
Non ho capito quasi niente, in ogni caso sarebbe da approfondire ben di più.
Salve Avvocato.Parlo per la collettività da Parte dell’Associazione Alcamo marina.Nel golfo di castellammare ci sono 5 con trade,incluso Alcamo marina nel territorio di Alcamo (TP) Sicilia.La genti Vogliamo chiedere.Avendo costruito tantissime case e tantissime strade private negli Anni 65 e fino adesso queste strade sono adoperate ad uso pubblioco,perchè a ogni strada ci sono più di 5 appartamenti o case.Come si fa per queste strade farle diventare pubbliche,senza che il comune le espropria ?
Direi che l’unico metodo possibile sia quelle negoziale, almeno in prima battuta.
Domandona:
abito in una strada privata ad uso pubblico come da delibera di giunta del 1996. La proprietà della strada è solo di alcuni frontisti.
A chi spetta la manutenzione ordinaria?
A chi spetta la manutenzione straordinaria?
Chi è responsabile della strada i frontisti o il comune o i proprietari?
Ci sono sentenze, normative da consultare?
La prima cosa da vedere sarebbe proprio la delibera. Comunque direi probabilmente si applichi il regime delle strade vicinali.
abito in un vicolo cieco urbanizzato dal comune, fogna, acqua, illuminazione pubblica da 50 anni. chi deve fare manutenzione all’inmpianto di pubblica illuminazione? grazie!!
Dipende sempre dalla natura giuridica della strada…
Salve, vorrei porle una domanda. Sono proprietaria di una strada considerata privata con accesso ad uso pubblico, fino a qualche anno fa era solo privata, ora il comune ha cambiato la destinazione rendendola pubblica. Lo può fare? E cosa significa privata con accesso ad uso pubblico?
Vorrei capirlo anche io, non ho mai sentito questa formula. Io credo che tu abbia capito male qualcosa, per aiutarti dovrei vedere la documentazione relativa. Ti consiglio di approfondire perché potrebbe essere importante.
spett.avvocato ciò un grosso problema
sono proprietario di un lotto di terreno edificabile dove dove ho presentato un piano di lottizzazione convenzionale per la realizzazione di alcune villette.
premetto che sono dieci anni che combatto con il comune in questione perchè per questioni non so se burocratiche o meno ne aveva sempre una.
oggi finalmente il comune mi dice che e tutto a posto ma ce un problema.
per arrivare alla mia lottizzazione ce un pezzo di strada sterrata di circa 130 mt che al suo tempo l’anas a espropriato e frazionato con nuove particelle ma solo come asservimento con diritto di passaggio in quanto a realizzato una strada statale parallela.
quindi l’anas la espropriata con decreto del prefetto il 25/09/1995 e stata iscritta al ramo strade, ma di se non se le intestata ma si e preso solo l’asservimento quindi all’atto al strada risulta ancora al vecchio proprietario.
oggi il comune mi dice che per approvare il piano di lottizzazione del mio terreno io devo inserire questo tratto di strada e quindi renderlo fruibile con tutti i lavori che comprendono l’urbanizzazione.
il problema e che io dovrei chiedere al proprietario attuale di fare parte al piano di lottizzazione cosa che ho chiesto e mi e stato negato in quanto mi dice che a lui non interessa. ho parlato con l’anas e mi dicono che loro anno solo l’asservimento quindi non possono dare nessuna autorizzazione, il comune mi dice che non può fare niente.
quindi io le chiedo come mi posso muovere per io avere il diritto di poter edificare nel mio terreno.
L’unica è continuare a negoziare. Cerca un bravo, davvero bravo avvocato, con ottime capacità di mediazione e negoziazione.
Salve avvocato. Ho da porle una domanda. Sono 30 anni che abitiamo in un condominio. Da circa 15 anni hanno costituito un palazzo adiacente alle nostre mura. Qui c’è un piazzale per parcheggi auto, e sotto al palazzo ci sono 2 attività commerciali. Nell’ultima settimana, i condomini di quel palazzo hanno delimitato la strada (per creare parcheggi solo per loro) mettendo delle sbarre a metà parcheggio (cioè hanno delimitato il perimetro -area del loro palazzo) occupando 11 posti auto. Poi hanno afflisso dei manifesti dove c’era scritto che se qualcuno parcheggia in quell’area sarà multato. Mio padre ha comunque parcheggiato in quella zona (dove lo fa ormai da 30 anni) ma lasciando libera la zona con le strisce fatte da loro. Ieri notte un condomino ha cominciato ad urlare verso mio padre (lui 40 anni circa e mio padre 75) cogl…ne, bast…o, togli di qua la macchina, portala nella camera da letto, e poi altre offese e cose senza senso. (da premettere che ormai è conosciuto da tutti nel quartiere perché urla e insulta qualsiasi essere vivente parcheggia in quell’area). La mia domanda è: possono chiudere un’area a loro piacimento? Come posso controllare se é tutto regolare? E per le offese ricevute o se si dovesse comportare per l’ennesima volta in quel modo, cosa si può fare? Grazie
Fai scrivere una diffida da un avvocato. Leggi anche la scheda relativa.
sono un pensionato di anni 82/86 la moglie dove da circa 30 abbiamo acquistato una casa di formato a schiera in questa località in provincia di Venezia presso la comune di Eraclea venendo a vivere in via definitiva da circa 18 anni essendo stati emigrati all’estero per motivi di lavoro avendo strada privata (stretta) di una lunghezza di circa 50 metri x 2.50 senza uscita, composta di 4 abitazioni la quale e consentito l’accesso (la mia e la penultima) il caso riguarda i proprietari dell’ultima casa dove lasciano le loro 2 auto davanti la mia abitazione privandomi della libertà di poter scaricare la mia auto dopo aver fatto la spesa nel pericolo di caduta da parte di mia moglie invalida civile essendo poco illuminata, mi chiedo a chi mi devo rivolgere per quanto questi hanno chiuso la loro proprietà tramite un cancello e legittimo? vi ringrazio di una vostra risposta.
Devi incaricare un avvocato di scrivere una lettera di diffida. Leggi anche la scheda sulla diffida stessa per capire meglio come funziona.
salve avvocato,
20 anni fa ho acquistato una villetta avente accesso da una stradina cieca, che successivamente ho ceduto all’aqp al fine di consentire il passaggio delle acque bianche a cui io stessa mi sono allacciata. Ad oggi il mio vicino di villa sostiene che durante la realizzazione delle villette il costruttore ha utilizzato parte del suo terreno per ricavare la suddetta strada e avanza pretese nei miei confronti.
Lei che ne pensa?
Che finché la cosa non viene chiarita maggiormente, con una richiesta scritta da parte del legale del tuo vicino, ti conviene semplicemente ignorare la cosa.
egr. avvocato
vorrei sottoporle un quesito ed avere la Sua opinione:
i miei genitori, ultraottantenni, risiedono nel comune di Mirandola, zona colpita dal terremoto nel maggio2012. in occasione di quel tremendo fatto ho acquistato una roulotte usata in cui hanno vissuto per pochi mesi in attesa che la situazione si normalizzasse per quanto possibile. la roulotte in questione è situata nella ” strada privata ad uso pubblico ” , (così definita dal comune) . la strada suddetta lunga circa 100 metri e chiusa, è abitata da 5 famiglie con nessun problema di convivenza. ora la polizia municipale chiede ai miei genitori e ad un altro residente, pure lui in possesso di roulotte, di rimuovere entrambe per ordine di un decreto del Sindaco. Le chiedo cosa dobbiamo fare .RingraziandoLa anticipatamente porgo distinti saluti:
cristina
Bisognerebbe estrarre per prima cosa copia di questo decreto…
Buongiorno, possiedo un terreno, antistante i miei garage, che confina per tutta la lunghezza con la strada comunale; in pratica l’accesso ai miei garage avviene passando su detto terreno; la distanza tra garage e strada è di circa 3 m, tra strada e terreno è presente il marciapiede. Essendo tale area vicino alle scuole, ho il problema che i genitori dei bambini parcheggiano le loro auto su detto terreno, in pratica impedendomi di accedere ai garage. Ho richiesto autorizzazione al comune per installare un fittone dissuasore con catarifrangenti e con catene, in modo da delimitare la proprietà ma permettere comunque il transito verso i garage. Il permesso è stato concesso, però è stata apposta una nota, ove si segnala che è il proprietario del fittone ad avere le responsabilità civili e penali in caso di incidenti dovuti al nuovo elemento su mia proprietà (immagino se un’auto o un pedone lo urtino provocandosi danni). E’ corretto quanto da loro affermato, ossia in pratica per non correre rischi non posso delimitare la mia proprietà? La ringrazio
Il Comune ha voluto comprensibilmente fare a scarica barile ma questo non significa automaticamente che in ogni caso di danno tu sia responsabile…
grazie!
Sei il benvenuto, buona giornata.
Avvocato, la strada è privata, così come è scritto sugli atti di compravendita di tutti i residenti. è vero che è sottinteso che il proprietario era colui che edificò in tutta quella zona, solo che appena costruì il grezzo e vendette non fece le opere di urbanizzazione, e la strada risulta griffata ad una abitazione, quindi uno di noi residenti potrebbe essere proprietario della strada senza saperlo, anche perchè sul suo atto non acquista certo la strada. Quindi anche se non sappiamo al 100% chi sia il proprietario, ma sappiamo con certezza che non è comunale, perchè per l ufficio lavori pubblici la strada è privata e infatti loro non se ne sono mai occupati. Quindi questo tizio con quale diritto s è preso con forza un diritto d accesso dalla nostra strada? Come posso risolvere la situazione? definitivamente?
Gli atti di compravendita sono solo titoli tra privati, non fanno testo sempre e comunque e vanno considerati ed esaminati nel contesto di tutti gli altri elementi, che appunto sono diversi e vanno adeguatamente approfonditi.
Salve, da circa 4 anni sto vivendo una situazione a dir poco assurda. Abito in una strada a fondo cieco, da sempre privata ma a uso pubblico, perchè noi 6 proprietari delle abitazioni che vi si affacciano non l abbiamo mai chiusa con un cancello, larga 10 metri e gli ultimi 20 metri larga solo 5 metri. Il comune l ha denominata 10 anni fa, con iiluminazione pubblica e i civici ci son sempre stati. Acqua e fogna li abbiamo messi noi a nostre spese 20 anni fa.. Oggi il fondo cieco e stato abbattuto per far edificare a nostra aderenza un condominio e il tratto finale allargato temporaneamente per i lavori nel cantiere. Ultimati i lavori è rimasto tutto abbandonato a se stesso. Chi ha edificato ha creato un cancello privato per accedere nei box auto, ma come si può creare un accesso privato al termine di una strada privata? e se non veniva allargata in modo simile come si poteva creare un cancello privato in un tratto largo appena 5 metri?
Impossibile dire qualsiasi cosa che abbia un minimo di senso senza accertare la natura della strada, cosa spesso non facile, e il titolo abilitativo in base a cui è stato costruito, mi dispiace.
Salve avvocato
sono proprietaria di un immobile confinante con un canale di scolo che trasporta acqua dolce, tempo fa ci era stato espropriato dal comune (senza alcun indennizzo che io sappia, ma purtroppo ero piccola e non saprei come risalire a tale informazione). La questione che vorrei sottoporle è questa: ormai da anni sono cresciute, all’esterno del mio muro di cinta, numerose canne infestanti (quelle che crescono lungo i fiumi per capirci) che hanno rovinato non solo il mio muro ma anche il terreno della mia proprietà, in quanto le radici delle canne hanno letteralmente intasato le tubature di casa mia.
Vorrei sapere se ho diritto a chiedere un risarcimento danni dal Comune della mia città e che procedura dovrei attivare eventualmente.
la ringrazio!|
Visto che la situazione proprietaria non è chiarissima, ti consiglierei di inviare una diffida con richiesta danni, trattandosi di un comune puoi farlo anche via pec. La diffida puoi farla anche tu, ma ti consiglierei di farti seguire da un legale.
olevo chiedervi un consulto per me di fondamentale importanza, vivo in centro abitato in una strada a a (Vicolo cieco) 40 anni fà erano presenti 3 o 4 case non di piu’, per il resto solo campagna, nel corso degli anni sono state costruite delle case sino a diventare una strada.
all’ interno de vicolo sono state costruite 2 palazzine composte da 8 famiglie e anche delle case private, premetto che la strada e di ridotte dimensioni dove è possibile parcheggiare in un solo lato, dove è possibile naturalmente. Il succo del discorso è questo: 3 famiglie hanno di proprietà 1/3 della strada, il restante e del comune, strada privata a d’ uso pubblico. spesso e volentieri la figlia di una persona anziana che vive nel vicolo parcheggia davanti al cancello del nostro palazzo a destra quindi nella’ lato opposto dei parcheggi normali, creando non pochi problemi, dopo aver litigato svariate volte insiste nel sostenere che quello è il parcheggio della madre, senza alcuna delimitazione senza niente, dato che la strada non è asfaltata, suo piacimento in pratica, alcune volte parcheggia più avanti a volte più indietro e ribadendo che la strada e privata. se la strada fosse privata ci passerebbe solo lei, mentre qui si parla di 8 famiglie tra cui bambini e anziani. Premetto che la signora non risiede nel vicolo, ma solo la mamma. arriva comoda e parcheggia davanti al portone della mamma dove davanti c’è il nostro cancello. Credo che almeno di aver diritto alla servitù di passaggio mi sia concessa, e casa mia e pago le tasse, perché devo chiedere alla Signorina di spostarmi la macchina per uscire di casa, oppure mille manovre e per entrare nel mio parcheggio.
Vi prego potete darmi un consiglio per risolvere questo problema, vorrei evitare di mettere le mani addosso ad una donna che è l’ ultima cosa che farei al mondo, ma il giorno che magari mi trova velenoso non so come reagirei, passerei dalla ragione al torto.
Beh, la prima cosa da fare sarebbe mandare una diffida tramite avvocato, sia per ribadire i propri diritti sia magari per aprire una trattativa che consenta di arrivare ad una intesa.
ciao
ciao, salutiamoci 😉
Salve, avrei una domanda e vorrei un parere sulla questione se possibile.
Sono proprietario di una porzione di terreno all'interno di un'area con tre condomini, su questa area è presente anche un fabbricato unifamiliare confinante con il mio terreno.
i residenti (impiegati comunali) durante i lavori di ristrutturazione hanno realizzato una scala con partenza sulla mia parte di terreno senza chiedere nulla. dopo le "liti" hanno deciso di posizionare anche delle fioriere sulla nostra proprietà il tutto giustiifcandosi e dicendo che per il comune la strada era privata ma da considerarsi ad uso pubblico. noi proprietari, così come l'amministratore dei condomini eravamo "all'oscuro" di questa classificazione anche perchè le spese di asfaltatura, luce e manutenzione sono a nostro carico. sono intenzionato a fare causa ma ho qualche dubbio:
1) il comune può definire una proprietà privata ad uso pubblico senza comunicare niente ai propriatari?
2) detta porzione, insieme al resto dell'area condominiale, è recintata ed è possibile accedervi solo da un accesso che costituisce quindi una appendice alla Via Principale, non dovrebbe al limite essere considerata area condominiale poichè utilizzata solo da loro e non da un'intera colletività?
3) se viene confermato l'uso pubblico, posso io pretendere la rimozione delle fioriere e la demolizione della porzione di scala oppure deve essere il comune ad occuparsene?
cioè, il giudice potrebbe dire che non ho il diritto di chiedere niente in quanto strada privata ad uso pubblico?
Infine, essendo uno dei due residente un vigile urbano ha deciso di far intervenire i suoi colleghi e farsi fare una multa peri vasi, dimostrando così l'uso pubblico…
non vorrei oltre il danno anche la beffa…
fiducioso in un riscontro ringrazio anticipatamente.
;
non ho scritto che sulla parte che identifica la mia proprietà ci sono le piastrelle marmoree P.P., credo che un minimo di valore possano averlo
1) Diciamo che il comune può fare lo gnorri, sapere benissimo che ormai quella strada è diventata di uso pubblico, ma non intervenire con la manutenzione quando a farlo sono i privati; 2) il fatto che sia un'appendice non significa che non vi possano accedere tutti, ma bisognerebbe entrare nel dettaglio per essere più precisi, ma in sede di commento ciò non è possibile; 3) occorre comunque ricorrere al giudice
grazie per le risposte.
il mio timore principale era che essendo di uso pubblico non avessi più il "diritto" di chiedere nulla e che spettasse quindi al comune intervenire. quindi mi confermi che il passaggio successivo è ricorrere ad una causa civile.
Inoltre per il discorso strada, all'accesso del piazzale c'è il classico cartello proprietà condominiale, divieto di accesso ai non residenti, e nei parcheggi c'è il divieto ai non aventi diritto. può influire.
Per finire, abbiamo avuto accesso alla documentazione presentata dalla controparte, abbiamo segnalato che la scala è difforme dal progetto, infatti è stata autorizzata (tramite prescrizione) con forma e partenza diversa per non ledere altre proprietà e che le dimensioni riportate nelle aree date a scomputo degli oneri per i parcheggi sono "errate" e non di poco, con buona parte ricadente nella nostra proprietà (e quindi di uso pubblico). spero che anche questo "venga dalla nostra parte".
grazie in anticipo per le risposte che riceverò.
grazie mille per la risposta!
la strada diciamo che è urbanizzata da almeno 30 anni, però risulta ancora di proprietà privata.
in pratica mi dice che in questo caso il comune l'acquisce proprio per il fatto che ha migliorato la strada? anche se il privato non l'aveva richiesto? io credevo che almeno un rimborso per l'esproprio mi era dovuto…esproprio che di fatto non c'è mai stato…
a questo punto non posso fare nulla?
Provare non costa nulla, ma temo che non riuscirà ad ottenere granchè. Il fatto è che il bene comune viene considerato superiore rispetto al bene individuale. Comunque può sempre provare a chiedere un indennizzo slmeno per recuperare parte delle spese sostenute per le migliorie, sostenendo che per merito suo il comune ha risparmiato nella manutenzione. Difficile ma possibile
Salve, vorrei porle una domanda: possiedo una proprietà di cui la strada al catasto risulta mia privata. il comune 30 anni fà è passato l'ha asfaltata, illuminata, fogne, segnaletica e quanto altro….ma non ha stipulato nessun atto scritto ne di esproprio ne di cessazione.
Non credo sia stata una cosa regolare, a distanza di tempo posso richiedere un esproprio? posso far valere i miei diritti oppure il comune ha tutte le ragioni di passare sulla mia strada?
Dal punto di vista burocratico non posso dirle se l'amministrazione ha seguito l'iter previsto però è altamente probabile che la zona sia oggi "urbanizzata" e di conseguenza sia stata acquisita dal comune il quale vi ha apportato delle migliorie. Se si tratta di una strada frequentata per necessità da un numero considerevole di cittadini (per parcheggiare, per transitarvi, per accedere alle attività economiche…) allora sarà difficile poter fare qualcosa di concreto. Occorrerebbe comunque conoscere nel dettaglio la situazione.
grazie mille per la risposta, come immaginavo.
Si, la strada oramai diciamo che è urbanizzata da almeno 30 anni, anche se non risulta nessun atto scritto e non ci è stata mai espropriata, io credevo di avere almeno qualche rimborso per l'esproprio….proprio per il fatto che la strada al catasto risultava ancora nostra.
quindi lei mi dice che il comune la acquisisce per il fatto che l'ha migliorata anche senza richieste del privato, giusto?
Salve, io sono proprietario di un appartamento all'interno di un condominio che affaccia su una strada privata. Questa strada era fino al 2001 del Comune, che a seguito della richiesta congiunta di tutti i frontisti, ha stipulato una scrittura privata con gli stessi in cui rinunciava all'uso pubblico della strada vicinale, a favore dell'utilizzo esclusivo della stessa strada da parte dei soli frontisti, in cambio di una somma di denaro e facendo ricadere sui frontisti ogni tipo di manuntenzione della strada e di responsabilità in caso di violazione di diritti di trerzi. Tale accordo è stato poi approvato dalla giunta. E' legale un atto del genere? Ad oggi il Comune dice che la strada non risulta nemmeno più come tale, sarebbe uno stradello ed è impossibile che torni ad essere pubblica. Questa strada inoltre, ad un certo punto trovandosi sul confine tra due comuni, cambia nome e non è più di competenza del Comune di Modena, ma di Formigine (che afferma essere per quel tratto privata), mentre dovrebbe essere pubblica.
I frontisti attualmente sono circa 20. E' posssibile farla divenatre comunale? Ci sono i presupposti per fare ricorso ed impugnare la scrittura tra il comune ed i vecchi frontisti?
Probabilmente l'accordo tra i frontisti e la giunta comunale è legale, ma per dare una risposta definitiva bisognerebbe consultare tutta la documentazione del caso.
—
cordialmente,
tiziano solignani, da iMac /tiziano-solignani/
~ il mio libro: /libri/guida-alla-separazione-e-al-divorzio/
Salve, io sono proprietaria di un appartamento all'interno di un condominio che affaccia su una strada privata. Questa strada era fino al 2001 del Comune, che a seguito della richiesta congiunta di tutti i frontisti, ha stipulato una scrittura privata con gli stessi in cui rinuncia all'uso pubblico della strada vicinale, a favore dell'utilizzo esclusivo della stessa strada da parte dei soli frontisti, in cambio di una somma di denaro e facendo ricadere sui frontisti ogni tipo di manuntenzione della strada e di responsabilità in caso di violazione di diritti di trerzi. Tale accordo è stato poi approvato dalla giunta. E' legale un atto del genere? Ad oggi il Comune dice che la strada non risulta nemmeno più come tale, sarebbe uno stradello ed è impossibile che torni ad essere pubblica. Questa strada inoltre, ad un certo punto trovandosi sul confine tra due comuni, cambia nome e non è più di competenza del Comune di Modena, ma di Formigine (che afferma essere per quel tratto privata), mentre dovrebbe essere pubblica.
I frontisti attualmente sono circa 20. E' posssibile farla divenatre comunale? Ci sono i presupposti per fare ricorso ed impugnare la scrittura tra il comune ed i vecchi frontisti?