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varie questioni su come gestire l’equa riparazione

Nel 1995 io e mio marito in comunione dei beni abbiamo promosso in qualità di attori una causa civile presso il Tribunale di Vicenza. Dopo 9 udienze e il cambiamento di più giudici nel 1997 veniva passata alla sezione stralcio. Dopo il cambio ancora di giudici la causa veniva trattenuta in decisione all’udienza del 28 giugno 2005 e la sentenza datata 27 luglio 2005 venne depositata in cancelleria il 20 Dicembre 2005. Poichè siamo stati parte soccombente abbiamo proposto nei termini previsti ricorso in secondo grado A Venezia e attualmente la causa si trova ancora in sentenza e non abbiamo a tutt’oggi notizie al riguardo. La domanda è questa, possiamo chiedere l’equa riparazione sia per il primo grado che per il secondo? In che termini? Sappiamo che Trento è la sede competente territorialmente per la richiesta di equa riparazione, sapreste indicarci cortesemente a quale legale rivolgerci tenuto conto che sicuramente avrete dei colleghi che collaborano con Voi in altre sedi? Saremmo interessati a provvedere al pagamento delle competenze utilizzando la quota lite. Ultima domanda, la Legge Pinto può riguardare anche i procedimenti presso i Giudici di Pace? Perchè anche lì abbiamo una causa aperta da 6 anni.

Rispondo per punti, seguendo l’ordine delle domande.

Quasi tutti i procedimenti delle sezioni stralcio, che avrebbero dovuto «velocizzare» il vecchio contenzioso, finiscono in equa riparazione…

L’equa si può chiedere certamente sia per il primo grado per il secondo, nel vostro caso si presenta un ricorso unico. Quando, poi, sarà terminato il secondo grado si potrà, se ve ne saranno i presupposti, presentare un ricorso ulteriore per quella porzione di “ritardo” che non sarà stata nel frattempo risarcita.

I termini dell’equa riparazione sono i soliti, per cui vi rimando alla nostra scheda esplicativa.

Noi seguiamo direttamente procedimenti di equa riparazione in ogni parte d’Italia, appoggiandoci al nostro network. A Trento abbiamo già un procedimento pendente. Il mandato, comunque, viene conferito a noi, poi siamo noi a trovare un referente sul territorio.

Sicuramente si può scegliere un regime tariffario basato sulla quota lite; la maggior parte delle pratiche di equa riparazione che abbiamo si basa su questo tipo di opzione tariffaria. Una volta fatto il contratto con noi, i rapporti con il nostro referente sul territorio saranno curati da noi stessi e anche i relativi pagamenti.

Si può chiedere il risarcimento anche per la causa che avete dal Giudice di Pace, visto che supera il termine di durata ritenuto congruo di 4 anni.


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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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