Buongiorno, sono sposato da 10 anni circa e ho una figlia di 5 anni. Mia moglie dopo aver lavorato in una azienda come dipendente per qualche anno ora ha cambiato lavoro e guadagna come libera professionista un quarto di quello che guadagnava prima e solo a provvigione (anche un quarto piu’ o meno del mio stipendio attuale). La casa dove viviamo – pur avendo contratto il matrimonio in regime separazione dei beni – è intestata ad entrambi. In caso di separazione, quali sono le condizioni in cui mi troverei, relativamente al mantenimento della bambina e di eventuali assegni per la moglie (sia in caso di separazione consensuale che giudiziaria). La casa di default rischia di essere assegnata alla moglie o è possibile giungere ad una soluzione per la vendita della stessa (conta il fatto che per l’acquisto io abbia contribuito per 2 terzi e lei il rimanente?). In questi casi il giudice come determina l’importo dell’assegno di mantenimento, considerando anche la presenza della bimba – supponendo affidamento congiunto e le mie “necessità” per il pagamento di un affitto ecc? Cordialmente (Marco, via posta elettronica)
Per quanto concerne entità dell’assegno Ti rimando a questa pagina qui.
Supponendo un affidamto congiunto, l’entità dell’eventuale assegno di mantenimento tiene conto del tempo di permanenza del minore presso ciascun genitore, dell’età del minore e delle sue attività, della città di residenza, del reddito di entrambi, … I parametri sono tanti per poterli indicare in modo esaustivo qui.
Per quanto riguarda la casa coniugale, nulla vieta che voi genitori troviate un accordo diverso (ad es.: vendita e divisione del ricavato), in caso di disaccordo la decisione spetta al Giudice che decide tendendo in considerazione solo le esigenze dei figli minori. Non ha rilevanza chi di voi abbia contribuito economicamente in maggior misura all’acquisto dell’immobile: infatti, immobili intestati anche ad un solo coniuge, possono essere assegnati all’altro.