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La parcella dell’avvocato

Ho letto la vostra informativa a riguardo, e mi auguro di non andare fuori tema.., nel caso indicatemi come comportarmi.. se pagarvi o altro..; vengo al dunque: ho ricevuto un atto di precetto che mi intima di pagare una somma di 2.988€, a fronte di un importo del decreto ingiuntivo di 2.298€ (1580 somma iniziale + 380 spese + 338 interessi); mi chiedo: è possibile che nel giro di 3 mesi dal decreto ingiuntivo, la somma sia stata considerevolmente aumentata di altri 690€? Tra le voci compaiono spesso diritti esame, diritti copia, diritti richiesta, ecc.., del valore di 11€ e altre voci di spese legali, iva, cpa ecc., che sembrano messe a bella posta per far lievitare la somma dovuta. È lecito un aumento del genere?

Purtroppo gli interessi si producono anche se, a occhio, € 338 mi sembrano tanti. Le altre voci sono tariffe dell’ordine degli avvocati e attengono attività che sono state svolte dal legale.

Per quanto riguarda in particolare iva e cpa si tratta di tasse che l’avvocato deve pagare e che quindi non intasca se non per versarle successivamente.

Onestamente risulta difficile contestare una parcella di un professionista. L’alternativa è fare opposizione al precetto.

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Di Emanuele Roli

Sono nato nel 1975, vivo a Casalecchio di Reno (BO) e collaboro con lo studio Solignani dal 2005

9 risposte su “La parcella dell’avvocato”

non so se vado fuori argomento, nel qual caso chiedo anticipatamente scusa…la mia domanda è questa: a quanto può ammontare la parcella di un avvocato per una pratica di opposizione ad un atto di precetto?
grazie mille!
caterina

Non è fuori argomento, ma purtroppo è impossibile rispondere perchè dipende dal valore della causa, cioè in sostanza dai soldi che dovevano essere pagati in base al precetto, e dalle attività svolte nel corso del giudizio di opposizione, che possono essere le più varie. Per capire come funziona il sistema di tariffazione in base alle tariffe forensi, vedi le nostre schede che ti spiegano tutto, in particolare ti rimando a questi due articoli precedenti:
https://blog.solignani.it/2009/12/03/quando-la-par
https://blog.solignani.it/2009/11/27/come-funziona

Non gliela perdoni al Trap, eh Avv.? 🙂

eddire che Lui come voi si fa pagare sia che le cose vadan bene sia che le cose vadan male.

eh… 😀

Pregiatissimo io lavoro in un Tribunale non le dico… c'è il segreto… ma una domanda gliela faccio perchè non si chiede chi fa le leggi in parlamento e che lavoro per la maggior parte faceva prima di essere eletto? Il legislatore è per la maggior parte avvocato, notaio e magistrato e allora? Di cosa parliamo?
Potrebbe essere una dritta a me il mio avvocato ha detto una cosa giustamente per lui pratica quanto al tema pressapoco questo di seguito: ti hanno mobbingato, dequalificato e demansionato però dobbiamo provarlo e sentire i testimoni e poi tu lavori in un ambiente chiuso quindi? A me dai 2000€ ma se perdi dovrai ridare a chi ti ha messo in questa schifosa situazione almeno e dopo aver vinto un concorso pubblico per titoli ed esami addirittura, 5 volte la cifra che ti ho chiesto? Vuoi continuare ti fermi? Devo dirtelo perchè prima di tutto ti sono amico e chi giudica rientra fra cloro che in dieci anni hanno fatto come ilo struzzo ovvero: evita di guardare di là e se poi qualcuno mi dice di guardarci allora… vabbè vediamo quando e cosa faremo se accadesse questa detta circostanza!!! Nel frattempo il mio lavoro e le mie funzioni penali e civili le fa un ex co co co di 'famiglia' esterno e io sono finito con la stanza in uno scantinato umido vicino all'odoraccio di muffe e io sono anche un po sofferente, poi mi troveranno una altra sistemazione sicuro… In questo paese chi fa onestamente e bene il suo lavoro viene isolato ed emarginato diciamo, non è utile alle carriere dirigenziali difendere il diritto e i diritti procapite, allora e alla brunettiana pazzia generazionale che dobbiamo accapigliarci, cioè quella di far passare l'indecenza per buoni risultati pur sempre rispettando il fatto che non si deve mai dire che struttura, il software , quel progetto o, le leggi , le preleggi o altro non funzionano come previsto, paghi quindi la cifra e eviti secondo me di farsi domande, ringrazi semmai l'avvocato, le lungagini hanno sempre un senso negli ambienti di giustizia, si pensi che la trattazione di un risarcimento danni che dura da 7 anni circa , e non è neppure cominciata ancora nel merito e che forse vedrà prima la morte sopragiungere per l'attore che la soluzione del caso, dico al sud ma al nord paventato di buone pratiche non va proprio meglio, hanno solo preso atto prima degli altri dell'esistenza dle sito 'mettiamoci la faccia' per prendere premi dal nulla!!!. Fare opposizione ai precetti le richiede altro denaro? Saluti

L'atto di precetto costituisce un altro atto giudiziario, successivo al decreto ingiuntivo, con cui viene ingiunto al debitore di pagare sia le spese come indicate nel decreto ingiuntivo sia le spese relative al lavoro svolto dal legale per la redazione dell'atto di precetto. Le voci indicate per le competenze del professionista sono indicate in un tariffario approvato legalmente e che fissa l'importo di ogni singolo adempimento dell'avvocato anche a seconda del valore della causa, ossia dell'ammontare del debito come da decreto ingiuntivo. Quindi, più alto è il debito, maggiore è il costo dovuto al professionista per ogni singolo adempimento. …che va pagato perchè è lavoro. La realtà è che si fa molta fatica a far comprendere che il compenso della prestazione di un avvocato non è frutto di una indicazione casuale degli importi, ma riviene dalla applicazione di tariffe approvate e che indicano tassativamente il valore di ogni singolo adempimento. Fa meno fatica un idraulico o un elettricista a ottenere il pagamento di quanto dovutogli….

Tempo addietro, il mio avvocato ha fatto, per mio conto, la richista di una somma che mi era dovuta e a tale somma aveva aggiunto le spese legali. Ebbene, sembra per Legge, il mio creditore mi ha pagato soltanto quanto a me dovuto, escludendo le spese che avrei sostenuto per l'avvocato.Il mio avvocato mi ha poi confermato che il creditore è obbligato a pagare il debito documentato ma non le spese sostenute per il recupero di tale credito. Mi date conferma?
Un cordiale saluto

È una vecchia e controversa questione, non ci sono risposte sicure nè a favore dell'una nè dell'altra tesi, nella prassi se il debitore non ti paga le spese quasi sempre rinunci e ti accontenti del capitale. L'alternativa sarebbe fare una causa di esito incerto. Per le transazioni di tipo commerciale, il famoso decreto legislativo prevede espressamente che le spese di recupero siano da addossare al debitore, ma anche l'applicazione di questa disposizione non è sempre stata lineare e univoca.

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