https://twitter.com/#!/gmboccanera/status/89855018404020226
Un tweet del commercialista Gian Marco Boccanera evidenzia che con la manovra entrata in vigore il 6 luglio scorso è stato previsto il pagamento del contributo unificato anche per i procedimenti di famiglia, compresi separazione e divorzio anche quando basati sulla presentazione di una domanda congiunta e quindi in un contesto di consensualizzazione.
La somma è abbastanza ridotta, si tratta di 37 euro, ma comunque rimane un intervento privo di logica, specialmente laddove colpisce le soluzioni consensuali, che invece andrebbero favorite sotto tutti i profili. Va ricordato che la legge sulla mediazione civile obbligatoria riconosce vantaggi fiscali, anche se solo in forma di credito d’imposta, a chi raggiunge effettivamente un accordo; la stessa logica dovrebbe, a maggior ragione, valere per i procedimenti familiari, che a volte sono ancora più delicati e dove la mediazione e consensualizzazione possono essere ancora più fondamentali.
Può darsi che la disposizione venga mandata alla Corte costituzionale, che già in passato ha avuto occasione di sradicare disposizioni che prevedevano la tassazione di procedimenti di famiglia, come ad esempio la norma che prevedeva l’obbligo di registrazione dei provvedimenti in materia di separazione. Staremo a vedere, intanto bisogna pagare.
Ovvero che questo è il Governo che aveva solennemente promesso che non avrebbe introdotto alcuna nuova tassa, anzi che avrebbe dovuto, secondo il programma, addirittura abbassare la pressione fiscale. Sempre come osservazione «a latere», si potrebbe anche ricordare che la stessa Costituzione prevede che le imposte debbano essere ancorate alla «capacità economica» di chi le deve pagare e resta, dunque, il mistero di come mai una persona la cui famiglia si disgrega e che va, perciò, incontro ad uno dei periodi probabilmente più brutti della sua vita, possa essere ritenuto uno che ha appena «guadagnato». Tutto ciò senza istituire nemmeno un briciolo di servizio, che avrebbe in parte giustificato un aumento del carico, come uno sportello di indirizzo e orientamento alla mediazione, come è stato fatto, sempre grazie ai soliti volontari, a Lamezia terme.
2 risposte su “tassati anche separazioni, divorzi, procedimenti di famiglia, anche in caso di soluzioni consensuali”
non è una tassa, Tiziano, è un'imposta come l'iva sul frigorifero, suvvia!!
e poi ormai loro sono quasi tutti separati o divorziati. solo qualche ministra è andata controtendenza…
è un po' come la tassa di successione che qualche politico non voleva togliere. ma intanto, in quel periodo, fece già la sua stessa successione tra i figli…
vogliamo parlare della tassazione sulle polizze vita? dal 12.50% al 20%? sono anni che vogliono alzarla. io lo trovo folle.
La regola è che tutto ciò che appare folle prima o poi in Italia viene realizzato 🙂
Buona notte…
–?cordialmente,
tiziano solignani, da ? Mac http://ts.solignani.it (splash) http://goo.gl/p6Sb0 (libri)