Vorrei esporre il mio caso di licenziamento per giusta causa, che purtroppo o perso perché il giudice ha rigettato il ricorso con rito abbreviato, lo scorso dicembre 2012. Non ho presentato appello perché disperato ho voluto accettare un rimedio, di un contratto di somministrazione, non piú rinnovato, dalla stessa azienda, purtroppo con il ricatto e senza dunque transazione. MA IO SONO STATO POCO PRIMA DEL LICENZIAMENTO UNA RSA. LA DOMANDA É QUESTA SI PUÒ APRIRE IL PROCESSO DEL LAVORO AVENDO DEI ELEMNTI NUOVI, COME DIRE CHE ERO UNA RSA, ANCHE SE IL MIO SINDACATO CHE RAPPRESENTAVO IN QUEL MOMENTO NON HA PROCEDUTO CON L’art. 28. PUÓ IL SINDACATO VOLENDO PROCEDERE CON L’art 28 A DISTANZA DI TEMPO PER FAR RIMUOVERE GLI EFFETTI SUBITI ?
A mio giudizio assolutamente no.
La sentenza è passata in giudicato e, dopo il passaggio in giudicato, i processi si possono riaprire solo per motivi gravissimi e del tutto eccezionali, con il rimedio della revocazione della sentenza.
I motivi di revocazione sono previsti dall’art. 395 del codice di procedura civile, secondo cui:
«le sentenze pronunciate in grado d’appello o in un unico grado, possono essere impugnate per revocazione:
1) se sono l’effetto del dolo di una delle parti in danno dell’altra;
2) se si è giudicato in base a prove riconosciute o comunque dichiarate false dopo la sentenza oppure che la parte soccombente ignorava essere state riconosciute o dichiarate tali prima della sentenza;
3) se dopo la sentenza sono stati trovati uno o più documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore o per fatto dell’avversario;
4) se la sentenza è l’effetto di un errore di fatto risultante dagli atti o documenti della causa. Vi è questo errore quando la decisione è fondata sulla supposizione di un fatto la cui verità è incontrastabilmente esclusa, oppure quando è supposta l’inesistenza di un fatto la cui verità è positivamente stabilita, e tanto nell’uno quanto nell’altro caso se il fatto non costituì un punto controverso sul quale la sentenza ebbe a pronunciare;
5) se la sentenza è contraria ad altra precedente avente fra le parti autorità di cosa giudicata, purché non abbia pronunciato sulla relativa eccezione;
6) se la sentenza è effetto del dolo del giudice, accertato con sentenza passata in giudicato.»
Nel caso delle sentenze di primo grado, per le quali è scaduto il termine per l’appello, i motivi di cui ai numeri 4 e 5 non sarebbero comunque invocabili, ma solo gli altri.
La circostanza che hai indicato non rientra assolutamente tra queste, ma era un fatto che avevi l’onere di allegare quando hai iniziato il giudizio e se non l’hai fatto la colpa è solamente tua, o del tuo avvocato, purtroppo.
11 risposte su “Posso impugnare una sentenza per cui sono scaduti i termini di appello?”
TROVO ECCEZIONALE tutto quanto e penso chissà quante persone vittime di sentenze ingiuste passate in giudicate e successivamente in possesso di prove non sanno cosa fare.
Se si trovano nuove prove, c’è il mezzo eccezionale della revocazione, ma devono essere prove che non potevano essere trovate prima per una ragione specifica, le sentenze non possono essere lasciate in balia eterna dell’arrivo indiscriminato di nuovi documenti, quelli che hai li devi versare nei termini dentro al processo.
Ho avuto una sentenza SFAVOREVOLE in data 10 Giugno 2010, per un errore del giudice, perchè nel ricorso che avevo presentato chiedevo l’esenzione dell’Invim spettante ai sensi dell’art. 1 del D.L. nr. 168 del 22/4/1982, mentre il giudice che ha esaminato il mio ricorso ha preso in esame l’accertamento valore dell’immobile che, non aveva nulla a che vedere con quanto chiedevo nel ricorso, cioè l’esenzione Invim. Quindi, è evidente l’errore in cui è in corso il giudice. Vorrei sapere se posso chiedere la revoca della sentenza passata in giudicato.
Non credo proprio, avresti dovuto impugnare nei termini, cosa te lo avrebbe impedito? Se vuoi si può approfondire, ma temo che butteresti altri soldi per nulla.
È possibile chiedere la revocazione di una sentenza di primo grado già passata in giudicato ,la quale mi ha visto soccombente di circa 10.000€ di spese legali ,resa sulla basa di una sentenza della corte di appello di una altra causa dipendente nella quale si discuteva della tardività o meno dell’appello proposto dalla controparte .la corte di appello erroneamente non ha dichiarato l’appello tardivo mentre la Corte di Cassazione ha eccepito in seguito l’errore del giudice di appello per la mancata rilevazione di tale tardività dichiarando tardivo l’appello proposto dalla controparte.Per motivi di tempistiche processuali il processo di primo grado si è concluso in seguito alla sentenza di appello ma prima della sentenza della Corte di Cassazione che finalmente mi ha dato ragione.Posso ora chiedere la revocazione della sentenza di primo grado resa sulla base di una sentenza di appello rilevatasi errata in seguito alla sentenza della Corte di Cassazione,e chiedere che mi vengano restituite le spese legali?
Grazie in anticipo
I presupposti potrebbero esserci, ma la cosa va approfondita, la revocazione è un mezzo di impugnazione assolutamente eccezionale e non va assolutamente proposta a vanvera, anzi tutto al contrario va valutato con la massima attenzione. Se vuoi procedere con questo lavoro, ti possiamo fare un preventivo, considera che ci sarà da tirar fuori tutta la documentazione almeno nei suoi elementi essenziali.
Buongiorno, nel 2004 sono stato coinvolto in un gravissimo incidente stradale per il quale ho subito circa 12 iperché ? i solo negli arti inferiori, a dista, nza di 11, abbiamo fatto anni si conclude la causa a Luglio 2015 e danno torto al 100% a me che ho invaso la corsia, ma dagli accertamenti tecnici (CTU) risulta si che ho invaso la corsia frenando (a 90 km accertati ed entro il limite) ma dove impattavo era una corriera che correva a 110km accertati lasciando una frenata marcata di 35 metri e facendomi percorrere all’ indietro 18 metri e poi impattare e sfondare un gard rail.
In un primo momento il tribunale aveva deciso di dare il concorso di colpa poi come per magia (dopo tante perizie e visite mediche da parte del CTU ) mi hanno dato torto abbiamo fatto ricorso solo che è anche al ricorso mi hanno dato torto, ma non sono stato informato per poter andare in cassazione a distanza di di 15 mesi circa mi arrivano le spese della sentenza,
ho contattato il mio avvocato è mi ha detto che hanno provato a chiamarmi ma non rispondeva nessuno (non e’ vero perché rispondo sempre o al massimo richiamo),
quando sono andato a ritirare la sentenza ha detto che ha avuto gravi problemi in famiglia e che sarebbe stato un fallimento andare in cassazione.
Sono disperato vorrei sapere come devo muovermi per riaprire il caso ed andare in cassazione.
Attendo la Vostra preziosa risposta e grazie in anticipo Carlo.
Mi dispiace per la tua vicenda, non credo proprio però che dopo 15 mesi tu possa impugnare ancora. Resta solo la revocazione della sentenza, ma è ammissibile solo in casi gravissimi. In ogni caso avrei bisogno di vedere le due sentenze e buona parte del fascicolo. Se vuoi è un lavoro che potrei fare, ma onestamente ti sconsiglio perché facilmente butteresti altri soldi.
Salve,
mio padre invalido civile con l’accompagnamento, in seguito a visita di revisione gli hanno sospeso quest’ultimo. abbiamo fatto ricorso e opposizione sempre negativa. ho rifatto la domanda amministrativa e ùvala positiva. mio padre è deceduto e la sentenza è del 10/06/2014 non posso recuperarla in alcun modo? lo so, sembro scontata ma mio padre davvero aveva il diritto all’accompagnamento perchè aveva serissimi problemi di salute e non poteva deambulare e ne svolgere atti quotidiani come vestirsi, allacciarsi le scarpe ecc. da solo.NON E’ GIUSTO!!!
Dovrei vedere la documentazione del caso.
[…] Un mezzo di impugnazione che si può esperire anche dopo il passaggio in giudicato di una sentenza, quindi una volta scaduti i termini, nel tuo caso, per il ricorso in cassazione, è la revocazione delle sentenze, di cui abbiamo già parlato in questo precedente post. […]