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Usi immagine altrui nei social? È reato di sostituzione di persona.

ho usato per un po di tempo un profilo falso su Twitter ma con nickname di fantasia e con una foto di donna trovata su google, senza sapere chi fosse. Questo mio account era totalmente inoffensivo lo usavo solo per parlare con più persone delle mie passioni, sport calcio etc. Circa una settimana fa un conoscente della persona ritratta in foto mi ha minacciato di denuncia se non toglievo la foto, io ho subito levato la foto e riconoscendo il mio errore il giorno successivo ho anche eliminato dal social quel profilo. Non ho tratto vantaggi, se non qualche follower in più e non ho creato danni o diffamato. Ammetto di avere paura. Cosa rischio se sporge denuncia?

Il reato è quello di sostituzione di persona previsto dall’art. 494 cod. pen. che punisce «chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici».

Di questo reato abbiamo già parlato in questo precedente post e, per un’ipotesi particolare, in quest’altro.

La concretizzazione di questa figura di reato in chi utilizza «attribuzioni» proprie di altre persone sui social network (non solo nomi, soprannomi, nomi d’arte ma anche immagini o altro, riferibili ad una determinata persona) è stata riconosciuta dalla Cassazione in diverse pronunce, l’ultima delle quali è quella della sezione quinta, 16.6.2014, n. 25774, che puoi trovare gugolandone gli estremi.

Altre sentenze al riguardo sono Cass. Pen., Sez. V, Sent. n. 46674 dell’8 novembre 2007, dep. 14 dicembre 2007, e Sez. V, n. 18826 del 28 novembre 2012 – dep. 29/04/2013.

Bisogna però vedere se questa denuncia viene effettivamente presentata, sono sempre di più le denunce minacciate di quelle davvero inoltrate.

Inoltre hanno rilevanza anche gli «scopi» e l’attività effettivamente svolta, che andranno accertati più in concreto.

Per quanto riguarda il cosa rischi in concreto, è una valutazione che dipende da molti fattori, tra cui anche l’assenza o meno di precedenti penali, ed io la farei solo se la cosa dovesse andare avanti.

Magari tra qualche mese deposita una istanza ex art. 335.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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