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Compenso avvocato e parametri: è giusto applicarli a causa del 2013?

Ho vinto una causa in appello con sentenza pubblicata nel gen. 2013. Il giudice ha condannato il perdente al pagamento delle spese legali oltre iva e cap ma il perdente non paga e quindi pago io.
Il mio avvocato mi manda oggi una parcella con l’importo liquidato aumentato del 82% rispetto a quello liquidato dal giudice e così composto: fase di studio 27%, fase introduttiva 22%, fase istruttoria 27%, fase decisionale 46% sempre rispetto all’importo liquidato oltre iva e cap. L’avvocato mi precisa:”secondo le vigenti tariffe ed al minimo di tariffa”. Mi chiedo “vigenti” oggi oppure nel 2013? Certamente dal 2013 ad oggi le tariffe sono aumentate e vigente significa oggi. Mi chiedo e vi chiedo: Non sarebbe più giusto ed onesto applicare le tariffe vigenti nel 2013, aggiungere iva e cap e poi calcolare interessi legali e rivalutazione? L’avvocato ha facoltà di scegliere il sistema di calcolo della nota spese?

Secondo l’art. 28 del Decreto Ministeriale 10 marzo 2014, n. 55, intitolato «Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense, ai sensi dell’articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247», «le disposizioni di cui al … decreto si applicano alle liquidazioni successive alla sua entrata in vigore».

Probabilmente, il legislatore ha voluto semplificare le liquidazioni evitando l’applicazione contemporanea di più sistemi di tariffazione, cosa che peraltro non avrebbe affatto garantito una determinazione più mite dei compensi, ma probabilmente avrebbe ingenerato solo confusione.

Per quanto riguarda il rapporto tra quanto liquidato dal giudice e quanto dovuto al proprio legale, come abbiamo detto ormai dozzine di volte si tratta di aspetti completamente slegati tra loro: il compenso dovuto al proprio avvocato non si determina in base a quello che stabilisce il giudice in tema di refusione delle spese, essendo quest’ultima cosa una statuizione relativa a quanto, sempre secondo il giudice, la parte «soccombente» (che tale può essere totale o, come molto più spesso avviene, anche solo parziale) può essere giusto sia tenuta a rimborsare all’altra parte.

Quindi non ha alcun senso parametrare, tanto meno in percentuale, il contenuto della condanna alle spese con quanto risulta dall’applicazione dei parametri.

Mi rendo conto però del problema che una situazione del genere determina in chi se ne trova vittima, pur avendo vinto la causa anche, o almeno, in secondo grado. Spero per questo motivo che tutte queste informazioni fossero state date al momento del conferimento dell’incarico.

Nel mio studio, per prevenire la possibilità di problemi di questo genere, pratichiamo forme di tariffazione di tipo flat per l’appello, ma anche quasi sempre per il primo grado, in modo che la parte assistita sappia sempre, almeno su base annuale, quanto va a spendere, mentre il recupero delle spese dall’avversario diciamo sempre ai nostri clienti che rappresenta solo una eventualità, come in effetti è.

Noi non facciamo da anni note spese basate sui parametri, davvero da anni, proprio perché preferiamo fare preventivi, sottoporli ai clienti e, solo dopo la loro approvazione, iniziare a lavorare. Io personalmente credo di non aver mai fatto una nota basata sui parametri.

Tornando al tuo problema, l’unica strada seriamente praticabile per te per mitigare un po’ il compenso è quella negoziale. Prova a chiedere un piccolo sconto, magari a fronte del pagamento immediato, o in poche e concentrate rate, di tutto quello che è dovuto.

Sotto un altro profilo, di tipo più preventivo di problemi simili in futuro, ti lascio due spunti da approfondire: la polizza di tutela legale e il contratto di protezione.

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Di Tiziano Solignani

L'uomo che sussurrava ai cavilli... Cassazionista, iscritto all'ordine di Modena dal 1997. Mediatore familiare. Counselor. Autore, tra l'altro, di «Guida alla separazione e al divorzio», «Come dirsi addio», «9 storie mai raccontate», «Io non avrò mai paura di te». Se volete migliorare le vostre vite, seguitelo su facebook, twitter e nei suoi gruppi. Se volete acquistare un'ora (o più) della sua attenzione sui vostri problemi, potete farlo da qui.

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