Ero dipendente di un’azienda che mi assunse in forza della legge 104 (sono invalido civile al 100%).
Licenziato per impossibilità da parte dell’azienda a reinserirmi a seguito dell’ accertata inidoneità alle mie mansioni lavorative. (dal centralino fui sbattuto in officina….) . Contestai il licenziamento.
Il Tribunale del lavoro di Livorno (Novembre 2015) condanna il datore di lavoro a corrispondermi una indennità pari alla retribuzione globale di fatto non percepita dalla data di licenziamento alla data di reintegrazione nel posto di lavoro. L’azienda si oppene e ricorre in appello. La corte d’Appello di Firenze (Gennaio 2017)conferma la sentanza di primo grado ed aggiunge gli interessi legali ed i contributi di legge. Pare che che l’azienda paghi (per evitare il decrteo inginutivo) ma ricorrerà in Cassazione. Con due sentenze favorevoli quali possibilità ci sono perchè gli Ermellini ribaltino le due sentenze?
È una domanda che purtroppo non ha il minimo senso, specialmente in un contesto come questo.
Si possono fare solo valutazioni generiche al riguardo di quello che potrà decidere un giudice, cassazione compresa, che peraltro, a volte, decide lo stesso caso in maniera opposta, come riportato in questo post.
Per fare queste valutazioni, è assolutamente indispensabile leggere quantomeno le due sentenze e i principali documenti contenuti nei fascicoli dei due gradi di giudizio.
Senza fare questo lavoro di approfondimento, sia pur minimo, non si possono fare valutazioni nemmeno generiche ed approssimative, ragione per cui comprendi anche tu come la tua domanda non possa purtroppo avere nessuna utilità.
La Cassazione potrà respingere il ricorso, nel qual caso diventerà definitiva la sentenza di appello, oppure potrà cassare, con o senza rinvio. Nel caso del rinvio, bisognerà fare un nuovo ed ulteriore giudizio, sempre davanti alla corte d’appello – in effetti sto scrivendo proprio in questi giorni l’atto introduttivo per un giudizio di rinvio a seguito di cassazione di una sentenza.
Purtroppo, i possibili snodi di un procedimento civile sono davvero tanti, e gli esiti non sono mai garantiti, né prevedibili se non in minima parte, ragione per cui è assolutamente indispensabile vivere con una adeguata polizza di tutela legale.
Se credi, puoi far fare questo esame e approfondimento ad un altro avvocato, così da avere una seconda opinione, ma per me sprecheresti solo del denaro, ti conviene lavorare con il legale che già conosce il caso e che ti ha seguito sino a qui, sempre che sia ovviamente cassazionista.