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Note dell’episodio.
In questo episodio, ti parlo di quello che devi fare se vieni sottoposto ad un esame volto a verificare il consumo di sostanze stupefacenti e l’esame fornisce un risultato positivo, ma tu di fatto non hai consumato stupefacenti da molto tempo.
Riferimenti.
Di seguito, alcuni precedenti post del blog, o puntate del podcast, menzionati durante l’episodio o comunque aventi ad oggetto tematiche collegate a quelle trattate in questa puntata, che ti consiglio di consultare.
– blog.solignani.it/2007/08/29/conviene-la-perizia-medica-di-parte/ Conviene la perizia medica di parte? | Tiziano Solignani
blog.solignani.it/2008/01/25/colpa-medica/ Medico legale: necessario per capire se c’è malpractice …
2 risposte su “Esame anti droga… stupefacente: che fare?”
Buongiorno, mi permetto di aggiungere alcune delucidazioni da Tossicologo forense. E’ fondamentale, per poter rispondere in modo corretto alla domanda posta dall’ascoltatore, essere a conoscenza di ogni aspetto tecnico che riguarda il caso. Innanzitutto “chi” e “perchè” ha richiesto l’analisi. E’ importante soprattutto per inquadrare la normativa di riferimento e valutare come eventualmente fare ricorso e/o richiedere le analisi di revisione. E’ necessario sapere inoltre quale matrice biologica è stata utilizzata, se è stato prelevato un controcampione per le analisi di revisione (non avviene sempre) e da chi e per quanto tempo verrà conservato. Infine serve sapere chi ha effettuato le analisi e con quale tecnica e se è stata effettuata l’analisi di conferma in spettrometria di massa. Nello specifico le analisi di screening forniscono solamente un risultato presuntivo (soggetto anche a falso positivo) e per questo deve seguirsi sempre una analisi di conferma con l’utilizzo di una metodica specifica che fornisca la difendibilità legale del risultato. Esistono linee guida nazionali ed internazionali e norme giuridiche che disciplinano il settore e vanno rispettate, purtroppo non è sempre così.
Il primo step comunque è sempre avere più informazioni possibili (il…”positivo non so a che cosa” è inconcepibile, il laboratorio deve fornire un referto che contenga tutte le informazioni necessarie!) il secondo è la richiesta di controanalisi, a cui hanno diritto di assistere, in tutte le sue fasi, oltre al soggetto, anche il legale di fiducia e l’eventuale consulente tecnico. Sconsiglio infine di rivolgersi ad un medico legale, semplicemente perchè non è il suo mestiere…
Grazie, buona giornata.
Grazie di cuore Daniele, sapevo che ci avresti illuminato. Grazie.