Categorie
riflessioni

10 cose sull’assegnazione della casa familiare.

1) Quando si disgrega una famiglia con figli, il giudice ha il potere di assegnare la casafamiliare a quello tra i due genitori presso cui i figli sono collocati.

2) Il provvedimento di assegnazione può essere adottato sia nel caso di genitori sposati che in ipotesi di genitori conviventi, essendo previsto a tutela dei figli.

3) L’assegnazione dura non solo fino alla maggiore età del figlio, ma finché il figlio non diventa autosufficiente, cosa che oggigiorno, specialmente in caso di lunghi corsi di studi, può avvenire anche a 27/28 anni.

4) Per l’assegnazione non ha rilevanza la proprietà della casa: una casa di proprietà di un genitore, in tutto o in parte, può essere assegnata all’altro – con l’assegnazione, dunque, si superano le regole dominicali, valevoli cioè per la proprietà.

5) L’assegnazione comprende anche tutti i mobili e complementi che arredano la casa, che deve rimanere nello stato in cui si trovava in modo da «servire» come abitazione completa per i figli, senza che abbia anche in questo caso rilevanza di chi sono i mobili o chi li ha pagati.

6) Chi subisce un provvedimento di assegnazione della casa familiare può in linea di principio venderla a terzi, ma ben difficilmente riuscirebbe a trovare un compratore per la casa, dal momento che un eventuale acquirente non saprebbe nemmeno quando la casa diventerebbe disponibile.

7) Il provvedimento di assegnazione della casa familiare deve essere trascritto per essere opponibile a terzi: questo è assolutamente fondamentale, se hai ottenuto un provvedimento di assegnazione, chiedi al tuo avvocato di effettuarne la trascrizione.

8) Se non trascrivi il provvedimento e il tuo ex vende la casa, o gli viene venduta all’asta, chi acquista può sbattere fuori te e i tuoi figli.

9) Chi gode dell’assegnazione della casa familiare deve pagare le utenze, la manutenzione ordinaria e le spese condominiali ordinarie – l’amministratore del condominio deve essere informato a riguardo.

10) L’assegnazione si può prevedere anche in via consensuale nei casi in cui la separazione, il divorzio o l’affido si realizzano appunto sulla base degli accordi tra i genitori.

(1) Condividi liberamente questo contenuto, se pensi che possa essere utile ad altri (2) Iscriviti subito al blog, al podcast e al canale youtube e tiktok degli avvocati dal volto umano per ricevere altri contenuti gratuiti come questo (3) Se ti serve assistenza legale professionale, chiama ora il n. 059 761926 e prenota il tuo
appuntamento.

Categorie
diritto

Polizza di tutela legale: copre le case prese all’asta?

In un’asta ho acquistato un’abitazione occupata dall’ex titolare del diritto di abitazione, Questi ha fatto:
– “Ricorso per provvedimento d’urgenza ante causam”;
– “Reclamo ai sensi dell’art. 669 terdecies cpc”;
entrambi non sono stati accolti. Ho la “Tutela legale” e ho chiesto l’assistenza di un legale per la difesa della proprietà dell’abitazione stagionale.
L’assicurazione mi ha risposto: “La lite ha attinenza la liberazione di un immobile perché abitato da terzi che non intendevano rilasciarlo spontaneamente. L’immobile non era quindi nella disponibilità dell’Assicurata al momento del sorgere della controversia e pertanto non poteva costituire Sua abitazione”. La polizza art. 2.3 lettera m) esclude la garanzia per le vertenze non attinenti ad immobili non costituenti l’abitazione principale o stagionale dell’Assicurato.
Ci troviamo dunque costretti, nostro malgrado, ad archiviare il caso assicurativo.
Il mio problema rientra nei casi assicurati ?
Cosa posso fare ?

Credo che abbia ragione la compagnia.

Tutte le assicurazioni di tutela legale prevedono la copertura di tutti gli immobili «direttamente utilizzati» dall’assicurato, con questa formula o con formule analoghe.

La previsione di formule che circoscrivono il rischio in questo modo serve a calibrare esattamente il prodotto assicurativo sul patrimonio, anche immobiliare, del singolo assicurato. Pensa ad esempio ad una persona, e ce ne sono, io ne conosco diverse, che ha una cinquantina di appartamenti e di conseguenza alla mole di contenzioso che può sviluppare nel corso di un anno assicurativo… Questa persona non è giusto che paghi ad esempio lo stesso premio di 200€ che paga un altro assicurato che ad esempio ha solo un immobile, la prima casa di abitazione.

Naturalmente, poi, la polizza di base può essere estesa anche alle abitazioni ulteriori alla prima, ma in questo caso il premio si adegua, per essere calibrato sul patrimonio dell’assicurato e sulla conseguente probabilità o potenzialità di sviluppo del contenzioso in regime di polizza. Cioè, pagando un premio più alto si possono coprire anche le seconde case, eventualmente quelle acquistate per metterle a reddito concedendole in locazione e così via.

Se non si sottoscrivono queste estensioni speciali, la polizza rimane confinata e circoscritta alla tutela dell’abitazione principale dell’assicurato, cioè alla «situazione standard» su cui è stato calibrato il prodotto assicurativo, quello di una famiglia con una casa di abitazione. Ricordo che oggigiorno un prodotto del genere costa 150/200€, non è pensabile che possa essere esteso ulteriormente rispetto a questa ipotesi di base.

Tra l’altro tu parli di «abitazione stagionale», lasciando intendere che questa che hai acquistato all’asta sarebbe per giunta un’abitazione ulteriore rispetto alla tua prima e nelle tue intenzioni destinata a servire come seconda casa.

Non credo, per questi motivi, ci sia nulla di utilmente esperibile.

Se il problema sono le spese legali che immagino il giudice abbia compensato o che comunque non sono recuperabili dalla controparte, prova eventualmente a negoziare un po’ con il tuo avvocato, vedrai che un pochino almeno sarà disposto a venirti incontro. Puoi anche far fare un controllo ad un altro legale circa la regolarità delle parcelle che ti sono state presentate, giusto per maggior sicurezza.

Categorie
diritto

Quanto posso chiedere di mutuo alla banca?

ho acquistato una casa all’asta e devo richiedere il mutuo. poiche l’immobile ha valore di mercato pari a 180000 euro mi sa dire quanto posso richiedere di mutuo? considerato che l’ho pagata 80000 ed ho effettuato gia il saldo al tribunale poiche non coincidevano i tempi di erogazione mutui

Non ci sono disposizioni legislative o altri riferimenti giuridici in materia, tutto è lasciato alla libera negoziazione tra le parti, cioè sarà la banca a decidere che importo di mutuo concederti, e ovviamente anche tu a valutare che importo ti conviene.

Questo tipo di cose non ha, diciamo, a che fare con gli avvocati, può diventarlo solo in caso si verifichino patologie gravi come clausole vessatorie, mancato rispetto di disposizioni al riguardo, oppure tassi applicati superiori a quanto previsto dalla legge, ma nella fase iniziale tutto è lasciato alla libera contrattazione.

Categorie
diritto

Posso evitare che la mia casa venga messa all’asta per dividerla?

La casa dei miei genitori sara’ messa all’asta nonostante mio padre sia comproprietario, sulla casa non ci sia nessun tipo di pendenza o debito e loro ci abitano da sempre con il consenso degli altri comproprietari (fratelli di mio padre) . Ora loro chiedono che mio padre li liquidi per poter essere l’unico proprietario e rimanere nella casa ma lui essendo pensionato ha optato per versare loro una quota mensile che loro non hanno accettato. Non avendo raggiunto un compromesso tra le parti il legale dei miei genitori ha detto che la casa sara messa all’asta. Ora vorrei sapere nel caso la casa fosse venduta quanto tempo hanno i miei genitori per trovare un altro alloggio???? E’ possibile evitare che la casa sia messa all’asta?

È una vendita all’interno di un procedimento di divisione.

I tempi sono abbastanza lunghi, può essere che sia necessario anche qualche anno.

Circa la evitabilità della divisione, non ci sono altre strade che continuare a tentare di negoziare con gli altri comproprietari, purtroppo.