Categorie
diritto

Per debiti miei, possono pignorare anche beni dei miei familiari?

Ho 28 anni ed assieme a mia sorella (studentessa) viviamo a casa dei miei genitori, casa con mutuo chirografario intestato ad entrambi.
Nel novembre dello scorso anno ho aperto una mia attività come ditta individuale, fiscalmente redditizia: oggi ho ricevuto una situazione di imposte da pagare il prossimo anno molto gravosa e ho paura di non riuscire a sostenerla con la liquidità che dovrei avere dalla mia attività.
La mia domanda era se contraendo un eventuale debito (inps, irpef e di conseguenza equitalia ) posso creare dei problemi ai miei familiari che magari hanno qualcosa su conto corrente o libretto postale.
Devo rivolgermi a qualcuno per dichiarare l’estraneità dei miei eventuali debiti per tutelarli?

In linea di principio, tu e i tuoi familiari siete soggetti giuridici diversi, ognuno con un proprio patrimonio autonomo rispetto all’altro, con conseguente impossibilità per i creditori dell’uno di attaccare quello dell’altro.

Però ci possono essere, di fatto o di diritto, alcune eccezioni a questo quadro.

Innanzitutto, una responsabilità ci può essere nel caso in cui siano state prestate garanzie a tuo favore da uno dei tuoi familiari, come avviene frequentemente quando un’impresa vuole accedere al credito presso il sistema bancario, ad esempio tuo padre ha messo una firma per farti avere un’apertura di credito necessaria per la gestione della tua attività.

Questo, chiaramente, non riguarda i debiti di tipo fiscale, almeno nella fase iniziale del rapporto.

Un secondo profilo problematico può insorgere in caso di recupero giudiziale del credito da parte dei creditori con successivo pignoramento mobiliare presso la sede del debitore, cioè casa tua.

In questi casi, infatti, vale la regola per cui tutto quello che si trova presso quella sede viene presunto essere di proprietà del debitore, anche se è di terzi, salvo che non esiste un documento avente data certa che ne dimostra appunto la proprietà di altri. Fatture, scontrini, ricevute sono tutti documenti inutili a questo riguardo, perché privi di data certa.

In caso di pignoramento mobiliare, quindi, potrebbero essere presi anche beni dei tuoi genitori o di tua sorella.

Per evitare queste situazioni, che in fondo non sono nemmeno giuste, si ricorre a volte alla stipulazione di un contratto di comodato, alla lettura della scheda sul quale ti rimando.

Leggi anche la scheda sulla composizione delle crisi da sovraindebitamento.

Categorie
diritto

Come posso evitare che i debiti di mio marito defunto ricadano su di me?

Mio marito è deceduto dopo sei mesi di matrimonio. Un avvocato ci aveva consigliato la separazione dei beni per evitare appunto di dovermi accollare i suoi debiti contratti precedentemente al matrimonio e alla convivenza di fatto. Ma proprio in questi giorni ho saputo che sia stata con grande probabilità una falsa informazione. Ho alcune domande:
– erediterò i suoi debiti (equitalia che stava pagando finchè era in vita e altri debiti per una finanziaria)?
– aver fatto domanda per la reversibilità può precludermi la possibilità di rinunciare all’eredità se fosse necessario?
– la reversibilità è collegata all’eredità?
– Non aveva suoi beni personali e insieme non abbiamo acquistato nessun bene. Su cosa potrebbero rivalersi i suoi creditori?

Il regime patrimoniale che si sceglie per la famiglia ha in effetti poco a che vedere con i debiti personali di ciascun coniuge, ci sono alcune differenze ma non sono così importanti come forse ti avevano fatto credere.

Le informazioni a vanvera che uno riguarda come vere relativamente alla propria coppia dimostrano ancora una volta come non sia una idea poi così sbagliata per chi intende iniziare a vivere insieme e appunto a fare coppia acquistare una consulenza da un legale sulla forma da dare a questa convivenza e sul regime patrimoniale da scegliere, tutti aspetti che prima ancora che scelti vanno anche compresi adeguatamente per poi gestirli al meglio.

Venendo alle tue domande molto in sintesi.

Erediti se accetti l’eredità. Ne abbiamo parlato molte volte nel blog, puoi fare una ricerca tra i vecchi post.

Non credo proprio che la domanda di reversibilità importi implicita accettazione dell’eredità, anche se sul punto ti suggerirei di fare una ricerca giurisprudenziale, che potrebbe essere utile.

Per quanto riguarda i beni su cui potrebbero rivalersi i creditori, è un discorso molto lungo e articolato, che dipende in larga misura dalla rinuncia o meno all’eredità. Se i debiti sono molto ingenti, ti consiglio di ordinare una consulenza da un legale per analizzare in dettaglio la situazione e capire cosa è meglio fare.

Categorie
diritto

Che faccio se ho rinunciato all’eredità ma Equitalia mi continua a mandare cartelle?

il nostro problema e che il papà ha contratto un grosso debito con equitalia due anni fa e venuto a mancare ed io mia sorella e mia mamma abbiamo fatto dopo 30 gg un atto di rinuncia all’eredità, al che dopo tre mesi equitalia manda subito una cartella esattoria intestata al papà ed eredi chi per loro essi poi più niente, dopo due anni rimanda n°6 cartelle a testa in solido con intestazione col nome di mio padre ed il chiamato all’eredità ed il mio nome e idem con mia sorella e mia madre.
Come mi devo comportare?

Molto semplicemente, bisogna mandare copia dell’atto di rinuncia dell’eredità ad Equitalia tramite pec, chiedendo che in virtù della rinuncia la smettano di inviare cartelle esattoriali, quantomeno a voi che avete rinunciato.

Se vi trovate in imbarazzo per redigere e spedire questa comunicazione, potete ovviamente incaricare un avvocato.

Categorie
diritto

Cosa devo fare se mio marito è morto con un enorme debito con Equitalia?

sono sposata con divizione dei beni da 5 mese,senza figli. Mio marito e morto dal tumore pocco fa.ha lasciato una ‘storia”vecchia dal 1990 debbito aquitala .che ne anche e vera ,perche e stata una truffa con la carta d’identtita.pero loro continuavano mandare la notifica.adesso tocca me da pagare???sono 14 milioni di evro.non mi bastano ne anche 14 vita.cosa devo fare?sono molto preoccupata.

La prima cosa che naturalmente viene in mente in questi casi è la rinuncia all’eredità.

Ma è assolutamente evidente che con problemi di questo genere, e con valori di questo tipo, devi incaricare al più presto un avvocato che studi e approfondisca adeguatamente la situazione, dandoti i consigli migliori per tutelarti.

È importante sottolineare che potresti compiere atti che implicano accettazione implicita dell’eredità, ragione per cui non devi assolutamente toccare nulla dell’asse ereditario prima di esserti consultata con un professionista.

Categorie
diritto

Posso attivarmi sinché mio padre è ancora in vita per evitare di ereditare dei problemi?

I miei genitori sono divorziati, ho 3 fratelli di cui uno è minorenne. Vivo in Francia da 2anni,ma risulto ancora residente in Italia a casa di mia madre.
Mio padre, con il quale non ho più relazioni, ha dei debiti (credo con equitalia e con terzi)dei quali non so molto (entrambi i genitori non ci hanno mai detto nulla, distorcendo la realtà, facendo credere che tutto vada bene).
Voglio quindi informarmi e agire per conto mio, ma non so ancora come ed a chi rivolgermi.(servizi sociali,caaf e federcommercio del mio comune non sanno cosa devo fare..)
Ora, mi preoccupo per quello che succederà quando mio padre verrà a mancare:
come funzionerà per l’eredità?
Io sono disposta a rinunciarvi, ma cosi facendo, potro’ evitare di ereditare i debiti?
Sono anche disposta a cambiare nazionalità se necessario.
Mi hanno detto che, in caso, il Tribunale si occuperà di mio fratello minorenne, quindi per questo sono tranquilla, ma come possiamo tutelarci noi fratelli maggiori? grazie in anticipo

Non ha il minimo senso preoccuparsi adesso di quello che succederà quanto tuo padre verrà a mancare, perché non puoi sapere che situazione ci sarà quando succederà, ad esempio se tuo fratello sarà ancora minorenne o quale sarà la situazione patrimoniale.

Non hai nemmeno diritto di informarti sul patrimonio di tuo padre, che potrebbe benissimo opporsi, dal momento che la tua qualità di eventuale e futura erede non ti conferisce la possibilità di esaminare la situazione di nessuno, finché è ancora in vita.

Quando si sarà aperta la successione, cioè quando tuo padre sarà morto, valuterai che cosa fare in base alla situazione esistente in quel momento. In caso di problemi, puoi sempre rinunciare all’eredità oppure accettare con beneficio d’inventario.

Categorie
diritto

quando si hanno dei debiti che non si riesce a pagare chi sceglie il tipo di pignoramento?

ho dei debiti presso due finanziarie per entrambe di due finanziamenti e due carte di credito per un tot di tutto di 29000€ (sarebbero più o meno 15000€ per finanziaria). Lavoro a tempo indeterminato con stipendio netto al mese di 850€, inoltre sono comproprietaria del 30% dell’abitazione causa successione per morte di uno dei genitori. Fra qualche mese non riuscirò più a far fronte ai miei debiti e sono preoccupata su quello che posso andare in contro. Leggendo sui vari siti posso andare incontro ad una cessione del V da parte del giudice (che sinceramente andrebbe benissimo per me) ma la mia preoccupazione più grande è quella del pignoramento della casa e che mi possano lasciare “senza tetto”. Come posso muovermi? Che consiglio mi potete dare?

La scelta della forma di pignoramento spetta al creditore, purtroppo. In compenso vedo improbabile che il creditore, per una somma di questo genere, scelga di pignorare una quota di proprietà del 30% di una abitazione che, come tale, è assai difficilmente collocabile sul mercato – a fronte di spese necessarie per l’esecuzione molto alte. Direi che sia più probabile il pignoramento dello stipendio, in fondo, anche se non può certo esserci sicurezza al riguardo.

Prova a dare un’occhiata alla «nuova» legge sulla composizione delle crisi da sovraindebitamento, che trovi anche in questo blog. Io, ad oggi, devo ancora studiarmela per bene, ma può darsi che ci trovi qualcosa che ti può essere utili.