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Il Comune può espropriare la mia quota di proprietà di una strada?

sono uno dei 4 proprietari di una strada privata dove vi abitano n 10 unita abitative. Gli altri 3 proprietari hanno donato la loro proprietà bonariamente al comune . La domanda che vi pongo è la seguente: il comune può espropriare la parte, che si trova all’inizio della strada , di mia proprietà dando come motivazione .che siccome lui è ormai proprietario della restante parte che è maggiore della mia e che la maggioranza delle persone che vi abitano( 10 unita’) vogliono che la strada passi comunale. Anch’io ci abito ma non voglio che la strada sia comunale .

Certo che può espropriare.

In base all’interesse pubblico alla gestione delle strade, ma anche di qualsiasi altro bene che può avere interesse comune, ci sono leggi che prevedono il potere degli enti volta per volta competenti di compiere atti ablativi, cioè che tolgono diritti ai privati in vista di un interesse comune ed a fronte del pagamento di un’indennità.

Questi atti possono essere di espropriazione vera e propria, ma anche di costituzione di diritti reali, come tipicamente nel tuo caso le servitù o l’uso pubblico.

Non so quale sia la situazione in dettaglio dal punto di vista della fruizione della strada e quali siano in particolare i tuoi motivi di opposizione alla «pubblicizzazione» della strada ma ti consiglierei di assumere appena puoi un avvocato, mantenendo un approccio negoziale specialmente con gli uffici dell’ente comunale.

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Cosa faccio se chi ha diritto di passaggio mi distrugge la strada?

Possiedo una strada sterrata di proprietà’, con diritto di passaggio a piedi e con qualsiasi mezzo per i confinanti. Guest’ultimi hanno aperto dei parcheggi e c’è un via vai di macchine e camper non indifferenti e oltretutto rovinando anche la strada. P era evitare la polvere, hanno fatto buche , dossi , allagato la strada tutto a mia insaputa, con il rischio che qualcuno possa farsi del male. A mie spese ho ripristinato la strada, e hanno di nuovo fatto buche , dossi ecc. Possono fare tutto questo scempio? Devo far pagare loro le spese? Posso , come proprietario, farmi pagare il pedaggio delle macchine, in quanto il diritto di passaggio aè solo per i confinanti e non per tutte queste macchine? Non mi è stdato chiesto neanche il permesso per il transito di queste macchine. Oltretutto, sos tano in mezzo alla strada con le loro auto causando delle code

Bisognerebbe, per dare una risposta davvero utile, studiare in concreto la situazione della strada, a partire dal titoli giuridici che la interessano e in particolari quelli definitori della servitù.

In generale, si possono richiamare alcuni concetti che magari possono essere utili.

Il diritto di passaggio non consente anche la sosta, di solito, ma appunto solo il passaggio.

Ovviamente, il passaggio deve essere esercitato senza cagionare alcun danno al fondo servente, cioè alla tua strada, in caso contrario c’è responsabilità precisa per il risarcimento dello stesso.

Le spese, al di là dei danni, per la manutenzione della strada oggetto di servitù sono soggette ad un criterio previsto dal codice civile, anche se piuttosto generico e di non facile «concretizzazione». Ne abbiamo parlato diverse volte nel blog, per cui ti invito a fare una ricerca nei vecchi post.

Il «contenuto» di una servitù va ricavato per interpretazione, a partire dai suoi atti costitutivi, se ne esistono di scritti, o comunque dalle modalità di sua costituzione – a questo riguardo può essere utile esaminare il «possesso del passaggio» per come è stato sempre esercitato e così via.

Il primo passo che ti suggerirei di compiere è quello di far inviare una diffida da un avvocato ai responsabili dei danni e comunque ai titolari del diritto, sia per tutelarti che per aprire un canale di dialogo che magari conduca ad una soluzione bonaria.

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Quando si acquista una casa senza sapere che c’è un problema di passaggio.

Sto vivendo un problema che mi mette seriamente in angoscia. Ho acquistato nel luglio 2012 una casa, libera da diritti di terzi e da servitù (come viene indicato in atto notarile) ma nel settembre 2012 un signore amministratore di sostegno di una signora d 86 anni che io non ho mai conosciuto, mi chiede le chiavi del cancello di casa mia, in virtu del fatto che questa signora ha il fondo confinante al mio e che ha sempre utilizzato per transitare, anche se detto fondo ha i suoi accessi indipendenti, carraio e pedonale (mediante una scala in ferro). Mi vengono mosse accuse che io non so, di aver recintato la mia proprieta’ e di aver chiuso a chiave il cancello sulla mia proprieta’, anche se quel cancello è li dal 1996 data di costruzione. Sui progetti non figura alcun accesso pedonale a favore della signora, ora hanno agito in possessoria, ma io continuo a capirci ancora meno. La venditrice dice che la nonna passava un po’ dappertutto, ma ora da tutto questo cosa devo aspettarmi?

Onestamente, se vivessi con seria angoscia questo problema avresti già preso un appuntamento da un avvocato e non avresti certo scritto ad un blog ;-). Ad ogni modo, premesso che, specialmente se la controparte ha già agito in possessoria, devi comunque rivolgerti al più presto ad un legale, provo a fare qualche osservazione generale che magari può essere utile.

I rogiti di acquisto non fanno testo nei confronti di terzi circa l’assenza di servitù. Se il tuo venditore te l’aveva garantito, potrai al massimo fare rivalsa sul venditore stesso, ma è evidente che una pattuizione tra tu e lui non può vincolare un terzo eventuale titolare di diritto. Per non dire del fatto che potrebbe trattarsi, come spesso avviene, di una clausola di stile (per dirlo con sicurezza, ovviamente bisognerebbe leggere il compromesso).

La nostra legge, poi, tutela, oltre che il diritto di servitù, anche il possesso corrispondente, per cui una persona potrebbe anche non essere titolare di alcuna servitù, ma tu ugualmente non puoi impedirle di esercitare un possesso corrispondente, se l’ha sempre esercitato.

Ovviamente, per tali motivi, a questo punto la questione diventa una questione di fatto, dove saranno molto importante le prove e soprattutto i testimoni che ognuno di voi porterà a dimostrazione delle rispettive tesi.

Il mio consiglio sarebbe quello di non sottovalutare affatto questa situazione e di tutelarti innanzitutto nei confronti di chi pretende di avere un diritto di passaggio. Una volta sistemato questo problema, potrai poi eventualmente valutare le iniziative da prendere nei confronti del venditore (che, comunque, andrà diffidato formalmente sin da subito).

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Che fare se un frontista fa lavori sulla strada che rendono più difficile il passaggio?

Sono proprietaria di una villetta in campagna il cui viale di accesso è sterrato ed in comune con altri privati che da lì accedono ai propri terreni e abitazioni. Una parte di questo viale è limitata ad entrambi i lati da muri di proprietà privata, il cui proprietario ha anch’egli diritto di passaggio. Recentemente ha tinteggiato i muri e, nel fare ciò, ha allontanato dal muro le erbacce e le pietre che, in questo modo, hanno formato un piccolo cordolo che visibilmente e fattualmente riduce la larghezza del viale e costringendomi a sobbalzi con l’auto tutte le volte che attraverso il viale. mi chiedo se la pulizia e la manutenzione, in questo, ma in generale spetta al proprietario dei muri o a tutti coloro che hanno il diritto di passaggio.

La prima cosa da fare è chiarire l’esatta natura giuridica della strada, che tu stessa non riferisci correttamente. Non si capisce infatti se si tratti di una strada oggetto di proprietà comune a tutti i frontisti o comunque abitanti della zona interessata, oppure di una strada di proprietà di un solo soggetto sulla quale gli altri hanno solo un diritto di passaggio.

Il quadro, peraltro, vista la situazione, sempre per come la descrivi, relativa ad un gruppo di abitazioni site in campagna, potrebbe essere ulteriormente complicato. Infatti, in casi come questi non è raro che le strade abbiano natura vicinale. Le strade vicinali, di cui mi sono occupato molte volte, anche recentemente, sono strade oggetto di proprietà privata in comunione tra i frontisti, ma sulla stessa è «spalmato» un diritto di passaggio non a vantaggio di una persona determinata, ma della collettività in generale, cioè un uso pubblico. Ciò comporta che nella loro manutenzione possa, ed in alcuni casi anche debba, metter becco il Comune nel cui territorio si trova la strada.

Le strade vicinali sono, in base ad una legge molto risalente, censite in un apposito elenco tenuto dal Comune di riferimento, per cui suggerirei di vedere innanzitutto, presso l’ufficio tecnico o quello della viabilità, se la strada in questione vi fosse ricompresa o meno. Per gli altri profili, invece, occorre consultare i titoli di acquisto e chiarire bene la condizione giuridica della strada.

Una volta accertato lo stato in diritto della via, si può capire come muoversi nella maniera più corretta per eliminare il problema.

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si può mettere un cancello ad una strada gravata da servitù di passaggio consegnando le chiavi?

Ho comprato una casa che concedo una servitù di passaggio sul mio terreno alla vicina di casa che ha un ingresso principale sul un’altra via e questo come ingresso secondario. L’anno scorso volevo mettere il cancello di chiusura di stradina e consegnare le chiave a lei. La signora ha proibito chiudere la mia proprietà, dicendomi che sulla causa che ha fatto in precedenza con il vecchio proprietario, il passaggio deve essere libero e lasciato cosi come era in precedenza.  Nel verbale del tribunale, allegata una mappa delle case e descrizione della stradina. La mia domanda: Posso mettere il cancello? Se posso: quale, manuale o obbligatorio automatico.

È una vecchia questione, su cui i giudici la pensano in modo abbastanza diverso a seconda dell’occasione: secondo alcuni, si può chiudere con un cancello la strada gravata da diritto di passaggio, purchè si consegnino le chiavi al titolare del diritto di passo, secondo altri, invece, questo comporta una compressione eccessiva del diritto di passaggio. Le differenze negli orientamenti dipendono anche molto dalle diversità dei casi concreti: in alcune situazioni, per via della conformazione dei luoghi, la chiusura con consegna di chiavi può essere eccessivamente penalizzante per il titolare della servitù, pensiamo ad esempio a quelle ipotesi in cui si tratti di una lunga strada di accesso ad una abitazione, quella del titolare del passaggio, che deve essere frequentata anche da amici, fornitori e così via.

Detto questo, nel tuo caso è assolutamente fondamentale esaminare la sentenza, che rappresenta il «titolo» giudiziale e quindi giuridico che regola in concreto la vostra situazione e che, se è stata regolarmente trascritta, è valida e opponibile anche nei tuoi confronti. Ti consiglio di chiedere una consulenza ad un avvocato, cui far esaminare innanzitutto la sentenza.