Ho postato su Facebook la foto d.i una busta di biscotti che ho comprato al supermercato con data di consumazione scaduta da un mese. Dopo 20 giorni il supermercato mi ha mandato una raccomandata dal suo avvocato dicendomi di togliere il post da Facebook e riservandosi il diritto di farmi una denuncia penale o civile,io non ho più lo scontrino cosa rischio?
Purtroppo, non ho alcun modo di sapere se il supermercato deciderà di sporgere effettivamente denuncia o meno.
In queste situazioni, la cosa migliore è fare riscontrare la lettera di questo avvocato da un altro avvocato, è del resto un principio generale di buona gestione delle situazioni legali quello di far sempre vedere ad un avvocato le missive che si ricevono da altri avvocati, perché in quei casi la vertenza ha già raggiunto un determinato livello ed è inutile, e potenzialmente dannoso, cercare di gestire la cosa con il fai-da-te.
Ti consiglio dunque di incaricare un legale di riscontrare la lettera del supermercato e provare a negoziare un accordo che veda la rimozione del post da parte tua, e magari una lettera di scuse, con l’impegno da parte del supermercato a non presentare alcuna denuncia.
Se il procedimento, viceversa, dovesse andare avanti, ci sarà da definire la strategia difensiva, ma questa è una cosa alla quale penserai solo se appunto tale ipotesi dovesse verificarsi, al momento non vale la pena parlarne.
Se vuoi essere assistito dal nostro studio per questa cosa, chiama il numero 059 761926 e prenota il tuo appuntamento, oppure acquista direttamente da qui.
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La maggior parte della gente pensa che «mettere il sale sulla coda» a facebook quando compie violazioni e abusi nei tuoi confronti – come rimozione di contenuti, sospensioni, cancellazioni pagine e account e così via – sia difficile, se non impossibile.
In realtà, le cose non stanno così.
La società che opera per l’Italia nella gestione del popolare social network è Facebook Ireland e i giudici italiani hanno ritenuto di esser dotati di giurisdizione e quindi di poter intervenire nei confronti appunto di Facebook Ireland, a volte difendendo i cittadini e gli utenti italiani da abusi e soprusi perpetrati da questo social network, come cancellazione arbitraria di contenuti, pagine, profili, per lo più a causa di stupidi algoritmi e spesso senza nemmeno intervento umano e tantomeno preavvertimento.
Ti allego di seguito, ad esempio, un’ordinanza del mio tribunale di Bologna in cui il magistrato condanna facebook ad accogliere le richieste di un utente ed al risarcimento del danno.
Nella mia readingstrategy, devo dire che ho rivalutato i gruppi facebook: si trovano informazioni utili sugli argomenti che ti interessano e, comunque, sulle nevrosi delle genti, che é un argomento che mi interessa sempre
Ti piacerebbe poter seguire tutto quello che ti interessa di internet – tra siti, account social, pagine, microblog, gruppi, video di YouTube e altro ancora – dentro ad un’unica pagina o applicazione?
Allora continua a leggere.
Sai che sono da anni un convinto utilizzatore dei feed, che sono un primo modo per aggregare informazioni, per poter leggere tutto quello che di interessante viene man mano pubblicato su internet.
È una cosa abbastanza complessa, peraltro, per uno come me che ha molti interessi, anche molto eterogenei tra loro, spaziando dal diritto, al fitness, alla naturopatia, alla filosofia, ai linguaggi di programmazione e così via. Ma anche per la eterogeneità delle fonti all’interno della stessa rete internet: non ci sono infatti solo i blog, ma anche i social network, ognuno con una propria struttura e diverse modalità di funzionamento, i gruppi, i subreddit, come vedrai tra poco, i video e così via.
Per gestire tutte queste «fonti», si può usare un aggregatore, un servizio o software che mette insieme e raccoglie in un unico posto tutte le notizie che gli dici che ti interessano.
Pensa dunque all’aggregatore come ad un grande raccoglitore, una specie di «rassegna stampa», dove puoi andare a leggere i titoli di tutto quello che è stato pubblicato, per poi andare ad aprire, quindi leggere, infine eventualmente condividere e addirittura conservare, i contenuti che più ti interessano
Dall’applicazione che si usa per leggere i feed, puoi infatti anche salvare il contenuto che più ti interessa, in modo da essere sicuro di non perderlo più, ad esempio dentro dropbox, o google drive, in formato PDF.
Se vuoi dare un’occhiata per capire un po’ meglio come funzionano i feed, e magari fare qualche prova, dai un’occhiata a questa guida che ho scritto qualche tempo fa per il blog.
FOMO
FOMO è acronimo di fear of missing out. È la paura di perdersi qualcosa, quel sentimento irrazionale che sarà capitato anche a te di provare qualche volte e che viene sfruttato dalle piattaforme che gestiscono i social network per tenerti «attaccato» al social e quanto più tempo possibile dentro la loro applicazione, in modo da poter mostrare le loro inserzioni pubblicitarie.
Ti è capitato ad esempio a volte di sentirti «stanco», senza nemmeno sapere bene perché, dopo una sessione di scrolling su facebook, ma di non riuscire a staccare per una sorta di curiosità di fondo inestinguibile?
Questo è poco funzionale per il tuo stato emotivo, perché – qui parlo da counselor – quando lasci scavallare libera la tua attenzione, dopo poco, massimo un quarto d’ora, di ritrovi più angosciato, preoccupato, stanco, intimorito; viceversa, quando resti focalizzato, dopo alcuni minuti ti ritrovi più sereno, felice, centrato.
Usare un aggregatore può essere utile per rimediare alla sensazione di «perdere» qualche contenuto tramite un tipo diverso di lettura, più focalizzata e consapevole.
Inoreader è il mio aggregatore.
Chiusa questa necessaria premessa, vengo al reale argomento di oggi che è il mio passaggio da feedly, di cui pure ero utente pro da alcuni anni, a Inoreader, un aggregatore a mio modo di vedere molto più avanzato di feedly, che pur essendosi rinnovato recentemente non riesce a fornire un servizio davvero completo ed usabile come inoreader.
Inoreader dunque non è solo un lettore di feed, ma un vero e proprio «aggregatore» di fonti diverse, tra cui ad esempio elementi che provengono dai social network, da siti come youtube e così via.
Con inoreader, non si possono quindi aggregare solo i classici feed, ma anche altre sorgenti di dati come ad esempio pagine facebook, account twitter, canali youtube.
Grazie a queste caratteristiche, inoreader non è solo un semplice lettore di feed, ma è un aggregatore di livello più avanzato dal momento che consente di tenere insieme diversi tipi di contenuti anche al di fuori e a prescindere dalla disponibilità di un feed rss.
Personalmente trovo molto comode se non addirittura fondamentali queste funzionalità di inoreader dal momento che mi consente di seguire anche le fonti meno robuste come le pagine facebook o gli account twitter con più continuità e all’interno di un solo programma.
Cosa si può aggregare e seguire con Inoreader
Seguire pagine facebook.
Perché è importante seguire pagine facebook con un aggregatore? Non si potrebbero seguire semplicemente usando facebook o la relativa applicazione?
In realtà, seguire le pagine con un aggregatore di feed è molto diverso che farlo direttamente su facebook.
In questo secondo caso, infatti, si è destinati a vedere solamente due o tre post ogni dieci che vengono pubblicati.
È facebook che decide cosa farti vedere delle pagine cui sei iscritto! Inoltre dipende dal momento in cui ti colleghi, da quando ti colleghi e così via.
Invece con un aggregatore non si perde neanche un aggiornamento, perché vengono tutti ordinati e affastellati pronti per essere sfogliati e, se ritenuti interessanti, aperti e visualizzati completamente. O addirittura archiviati, in PDF, dentro OneNote (come faccio io) o altro, per eventuale futura consultazione.
Per poter usare le pagine di facebook come fonti di notizie, bisogna collegare inoreader a facebook. Non si può fare dall’applicazione mobile, bisogna per forza farlo dall’interfaccia web aperta in un computer desktop – io ho ovviamente usato il Mac.
Una volta fatto il collegamento, per inserire una pagina facebook tra le fonti di notizie di Inoreader è sufficiente copiare e incollare l’indirizzo della pagina dentro alla casella di ricerca dei nuovi feed di Inoreader.
Questo mi consente di seguire finalmente alcune pagine che purtroppo dentro a facebook non riuscivo appunto a seguire decentemente, perdendomi molti contenuti e soprattutto non potendoli condividere adeguatamente, come faccio sempre quando trovo qualcosa che mi piace.
Purtroppo, non è ancora possibile seguire dei profili personali tramite Inoreader, solo pagine.
Twitter.
Si può anche collegare l’account twitter. Questo consente di seguire alcuni autori, liste e persino ricerche. Anche questa funzionalità mi piace molto, ci sono alcuni autori di cui voglio avere la sicurezza di non perdermi alcun aggiornamento e così finalmente posso farlo…
Anche qui, infatti, vale lo stesso discorso visto per facebook. Se usi twitter, all’interno della caotica timeline generale, rischi di perderti gli aggiornamenti degli autori che ti piacciono di più. Con Inoreader, invece, ti trovi tutti gli aggiornamenti ordinati e affastellati, pronti per essere letti.
Canali YouTube
Una cosa poiché mi piace molto è poter aggregare anche i canali di YouTube. I video infatti sono una cosa molto pesante nella mia strategia di lettura perché richiedono un ambiente in cui poter diffondere un audio o in alternativa l’utilizzo delle cuffie e comunque un’attenzione più focalizzata per alcuni minuti, a differenza delle cose che si leggono e basta come i testi scritti.
Ricevere dunque i nuovi video tramite mail, o ancora peggio tramite notifica, a me non piace, mi piace trovarli tutti bene allineati in fila uno dopo l’altro dentro ad inoreader, in maniera da poterli guardare quando ho tempo e sono nell’ambiente giusto per farlo.
Trucchetti per YouTube
Si possono anche importare tutte le sottoscrizioni di YouTube in Ino una volta per tutte Just go here: https://www.youtube.com/subscription_manager?action_takeout=1 and save the subscription_manager.xml file somewhere (it may ask you to log into your Google account before giving you the file).In Inoreader click the cog icon -> Preferences -> Import/Export and in the “OPML import” section click “Choose file” and select the “subscription_manager.xml” you downloaded earlier. Then click the Import button.
Spedire roba via mail a InoReader.
Un’altra funzione che mi piace moltissimo di Inoreader è che puoi mandargli dei contenuti anche via mail, lui li infilerà sotto una «tag» dove poi li ritroverai dentro a Inoreader stesso.
In sostanza, Inoreader espande il concetto di «aggregatore», che è la funzionalità per cui erano stati sviluppati originariamente questo tipo di programmi, chiamati appunto aggregatori, solo che appunto in origine erano limitati ai siti web – che del resto all’epoca erano le fonti principali. Attualmente, può capitare di avere contenuto interessante preso dai social, magari da un profilo personale facebook e non una pagina, oppure anche semplicemente da una mail o da un sito al quale non ci ci vuole iscrivere e di cui si vuole fare copia e incolla di un singolo articolo.
In questi casi, si può mandare il contenuto tramite mail a Inoreader.
Dentro a Inoreader, puoi creare delle «tag» – ad esempio benessere, informatica, counseling, diritto, ecc… Per ognuna di queste tag, Inoreader rende disponibile un indirizzo email segreto che, dopo averlo inserito nella propria rubrica, si può usare per inviargli il contenuto che si vuole leggere più tardi ed eventualmente conservare, appunto spedendovelo via mail.
Subreddit
Reddit è una piattaforma dove si trovano sempre contenuti interessanti. È suddivisa in subreddit, dedicati ciascuno ad un determinato argomento. A me ricordano i gruppi della vecchia usenet, ma personalmente li trovo molto più utili.
Con Ino, si possono aggregare anche i subreddit. Se trovi un ottimo subreddit in cui le persone condividono contenuti intorno all’argomento di tuo interesse, sei fortunato perché puoi semplicemente copiare l’URL e incollarlo su Inoreader, che genererà automaticamente un feed RSS per quel subreddit.
Le regole o filtri.
Un’ulteriore funzionalità molto interessante di questo aggregatore sono le regole, con cui ad esempio si possono filtrare le fonti di notizie, anche semplicemente per ricevere una notifica quando una delle fonti che si seguono pubblica un contenuto che menziona un certo argomento…
Io ad esempio ho impostato una regola per ricevere una notifica ogni volta che uno dei blog o altre fonti di notizie che seguo pubblica qualcosa sul mio telefono, il Samsung Note.
Salvare pagine web.
Puoi anche salvare pagine web mentre stai navigando in InoReader. Dopo le ritrovi in una apposita sezione chiamate Library. Anche da cellulare.
Quindi inoreader non funziona solo come aggregatore automatico di contenuti, ma anche come servizio del genere «read it later» come pocket, instapaper ed altri.
Praticamente, dunque, mentre stai navigando sul web se incontri una pagina che ti interessa e che vuoi leggere all’interno di inoreader, che rappresenta magari il tuo punto centrale per la tua reading strategy, cioè il posto dove vai a leggere, quando hai tempo, tutte le cose che ti interessano, se trovi qualcosa che ti interessa, dicevo, la puoi mandare ad Inoreader o con la condivisione di sistema o anche tramite mail come ti ho fatto accennato prima.
Automazione di Inoreader.
Per chi, come me, è appassionato di automazione, InoReader è molto ben fornito.
Dentro ad IFTTT, una delle più diffuse web application di automazione, i trigger disponibili sono molti.
Diventa quindi molto facile creare delle routine automatiche. Una che ho creato, ad esempio, è una routine che, ogni volta che taggo un post che trovo interessante, me lo spedisce al gruppo telegram della redazione del blog, per vedere se qualche membro della redazione vuole farci un articolo sopra… Ma le possibilità sono davvero tante, anche da questo punto di vista Ino si rivela un prodotto molto ben ingegnerizzato e adatto agli usi più avanzati.
Per interagire con gli sviluppatori di inoreader, si può utilizzare come spesso avviene con gli strumenti tecnologici anche l’account Twitter a questo indirizzo InoReader.
Quanto costa?
Lo svantaggio di Inoreader per me è che è a pagamento, sulla base di un modello di business che prevede un pagamento annuale, mentre per me Feedly era gratuito, essendo diventato utente pro anni fa con un pagamento una tantum.
Inoreader comunque non costa molto e sono previsti diversi piani, che puoi consultare sul sito. Nonostante il costo, ho deciso di fare comunque il salto perché i vantaggi offerti da Inoreader sono così rilevanti per la mia produttività da giustificare tutto.
Concludo ricordando che per esperienza so che nessuno capisce bene come funziona un feed finchè non lo prova, è un argomento difficile da spiegare a parole, bisogna provare, e farlo per un certo periodo, per vedere il salto di comodità che si fa e soprattutto di produttività con un aggregatore di notizie.
Conclusioni
– se vuoi che ti aiuti a configurare il tuo aggregatore, prenota un’ora di coaching contattandomi in privato dalla pagina dei contatti o facendo clic sull’icona di whatsapp qui a fianco: un’ora è più che sufficiente e ti garantisco che usando uno strumento come questo diventerai sia molto più produttivo che molto più sereno sul lavoro e nella vita privata;
– se vuoi provare il counseling, contattami senza impegno per concordare un primo incontro di partenza.
La riterrei una cosa poco intelligente e poco rispettosa di tutti quegli amici che possono seguirmi solo colà, cui non posso chiedere il disturbo di installare altre applicazioni o raggiungermi altrove.
Inoltre, proprio adesso che molte persone di orientamento simile al mio stanno abbandonando la piattaforma, ritengo ancor più importante restare qui a proporre un punto di vista diverso con cui guardare il mondo.
Non si testimonia la bellezza o comunque non si testimoniano le proprie idee chiedendo a chi ti deve ascoltare di raggiungerti dove vuoi tu, ma si deve andare, o restare, dove le persone sono già.
Non ho mai avuto difficoltà a sopportare e ignorare le critiche di qualche idiota e non le avrò adesso, nemmeno se dovessero aumentare di numero.
Piuttosto, c’è un altro aspetto molto più importante di questo.
Per via delle cose estremamente esplicite che scrivo, molto poco in linea con il mainstream, sappi che il mio account, come già successo più volte in passato, può essere cancellato da facebook.
Per questo ti chiedo di iscriverti al mio blog, perché è l’unico modo di avere la sicurezza di restare in contatto o collegamento con me.
Se mi dovessero rimuovere l’account, ne creerò uno nuovo, dando le indicazioni sul blog per tutti quelli che vorranno riconnettersi.
Mai come in questi giorni, in cui tanta gente, tra cui anche diversi intellettuali, si spertica a sostenere la bontà delle inammissibili, liberticide, ipocrite e disgustose censure di facebook e twitter, torna in mente la considerazione di un celebre antifascista, uno vero, non di allevamento come quelli di oggi, secondo cui il fascismo è «l’autobiografia di una nazione».
Si tratta di Piero Gobetti, morto in esilio a Parigi dove aveva trovato rifugio dalle persecuzioni del regime.
Questo è tanto vero che gli antifascisti a costo zero di oggi con le bandierine arcobaleno, quelli che odiano l’odio, ma solo quando rivolto verso di loro, lo testimoniano in modo estremamente chiaro ed esplicito quando sostengono le censure di cui sopra, ricordando un’altra nota osservazione, estremamente vera e fondata, per cui «in Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti» (Ennio Flaiano).
Quelli che dicono che facebook e twitter sono aziende private e quindi possono censurare chi vogliono, come e quando preferiscono, da che parte del seggiolone sono caduti da piccoli?
Se laureati in Giurisprudenza, cosa facevano durante le lezioni?
Sarebbe come dire che un quotidiano, o un settimanale, potrebbe censurare a piacimento solo perché non dello Stato, ma di proprietà privata.
Prescrivo un urgente ma approfondito ripasso dei concetti di libertà di stampa e di manifestazione del pensiero e delle norme relative nella costituzione italiana e in quelle dei principali paesi del mondo.
Con facebook e twitter che censurano gravemente esponenti politici che, a prescindere dal merito, sono comunque importanti e godono di vasto seguito, gli Stati Uniti si stanno allineando sempre più alla Cina