Categorie
diritto

Antifurto: il proprietario è tenuto a installarmelo?

avendo da qualche hanno affittato un appartamento ammobiliato al primo piano, ieri nel prendere le scarpe sul balcone, per andare a lavorare, mi sono accorto che non cerano più , anche la tenda era stata manomessa. Chiamato il proprietario per fargli presente l ‘accaduto e, nel contempo invitarlo ad installare un antifurto al fine di tutelare, in primis, le varie serrande, porte e gli arredi interni di sua proprietà. il locatore mi ha risposto che non può, al momento affrontare la spesa. Avendomi locato un appartamento ammobiliato è tenuto ad installare l’antifurto.

Non credo.

Bisognerebbe vedere il contratto, ma l’obbligazione principale del locatore è consegnare la cosa oggetto del contratto e mantenerla in stato da servire all’uso cui è destinata, per cui ad esempio se si rompe la caldaia egli è tenuto ad intervenire, mentre la casa può benissimo essere abitata anche senza un impianto di antifurto.

Questo tipo di impianto, oggigiorno, si caratterizza più come una finitura eventuale delle unità immobiliari. Anche in zone particolarmente a rischio, non credo proprio ci si possa spingere sino a dire che un antifurto sia necessario per il godimento dell’immobile, per cui nel caso lo si desideri deve essere espressamente previsto nel contratto.

Una soluzione pratica potrebbe essere installare, a tue spese, un impianto che poi sia facilmente rimovibile e portabile presso la tua eventuale futura nuova casa un domani.

Se vuoi approfondire, valuta di acquistare una consulenza, ma non credo, onestamente, che possa valerne la pena.

Categorie
diritto

Vetro rotto nella casa in locazione: chi paga?

Ho un problema con l’appartamento che ho preso in affitto, ci abito da 3 settimane e una settimana fa rientrando in tarda serata a casa o trovato il vetro della porta scorrevole della doccia in mille pezzi (alla mattina uscita da casa era perfetto). L’idraulico dice che può succedere che si rompano anche dal nulla (può dipendere dal vetro stesso, dal montaggio, ecc) il box è stato montato nel 2008. Ora chiedo sono io a dover pagare per una cosa che non ho rotto io o il proprietario in quanto il vetro si è rotto per un problema di fabbrica se possiamo chiamarlo così? (per fortuna almeno non si è rotto mentre facevo la doccia).

[la risposta è nel podcast…]

Categorie
diritto

Se il mio inquilino mi dà un assegno fasullo posso denunciarlo per truffa?

ad agosto ho affittato un appartamento e a saldo del mese + l’anticipo mi è stato dato un assegno chiedendomi di aspettare qualche giorno per l’incasso però quando sono andata a versare l’assegno la banca non lo ha accettato in quanto, oltre ad essere a vuoto, il mio inquilino non poteva neppure firmarlo in quanto era già stato protestato. Adesso sono due mesi che mi prende in giro dicendomi entro fine settimana pago poi non paga mai. A questo punto mi rivolgerò a qualcuno per lo sfratto ma da Lei volevo sapere se ci sono le basi per denunciarlo per truffa?

A differenza di quel che accade di solito, dove i presupposti non ci sono e si tratta di vicende esclusivamente civili, in una situazione del genere potrebbero anche esserci i presupposti per truffa, anche se per verificarlo bisognerebbe conoscere meglio sia il fatto sia la sua dimostrabilità molto più in concreto e nel dettaglio.

In ogni caso, comunque, quand’anche questi presupposti ci fossero, comunque con una denuncia per truffa credo che risolveresti poco, ti conviene concentrare i tuoi sforzi sulla notifica dello sfratto, che è il sistema più rapido, o meno lento se vogliamo, per risolvere di fatto il problema.

Categorie
diritto

Per la garanzia nella locazione occorrono forme particolari?

Sono il proprietario di un appartamento e sto per fare un contratto di locazione che andrà regolarmente registrato e intestato ad una figlia il cui padre farà da garante. Quali sono le cose da fare per rendere efficace per me locatore questa clausola? Basta solo metterlo x iscritto nel contratto o devo fare una registrazione a parte, e quanto costerebbe?

Si tratta di una fideiussione, per la validità della quale la legge richiede che sia prestata in modo espresso, ma non sono richieste forme particolari, per cui basta scriverlo nel contratto stesso.

Ovviamente, per maggior sicurezza, si può incaricare un legale di valutare la formula migliore o quantomeno controllare il testo impiegato nella stesura del contratto, sia relativamente a questo aspetto che su tutti gli altri.

Categorie
diritto

Posso chiedere un indennizzo al proprietario se non ho potuto usare il posto auto?

Abito in affitto e il mio vicino si rifiuta di pagarmi un indennizzo per avermi bloccato l’accesso alla corte dove parcheggio per 6 mesi. Posso chiedere l’indennizzo al mio proprietario di casa? Dovrebbe rientrare nei sui obblighi di proprietario… se devo andare in tribunale e pagare un avvocato, mi conviene cambiare casa!

Ovviamente, per poter dire se questo risarcimento possa essere posto a carico del locatore, bisognerebbe non solo esaminare con cura il contratto di locazione, ma anche avere tutti i dettagli del fatto concreto ad esempio capire da che cosa è stato cagionato questo blocco, se, sempre ad esempio, per fare dei lavori, a vantaggio di chi sono andati e così via.

Il codice civile non è un testo sacro contenente magiche soluzioni, e noi avvocati non siamo una casta di indovini o oracoli, in grado di fornire risposte azzeccate senza aver prima studiato adeguatamente la materia, sia nel fatto concreto che nelle norme applicabili.

Quanto all’andare in tribunale, molte vertenze, per fortuna, si riescono, spesso grazie proprio agli avvocati, a risolvere in sede stragiudiziale. Inoltre esistono da molti anni, per quelle ipotesi in cui proprio non si può fare a meno di andare in giudizio, le forme di tutela giudiziaria che mi sentirei di consigliarti, anche se ovviamente non ne potrai usufruire per questo problema.

Categorie
diritto

Se la casa presa in locazione fa acqua da tutte le parti

Io e la mia fidanzata siamo andati a convivere in un appartamento all’ultimo piano mansardato consapevoli che la caldaia era da “sistemare” e c’erano delle infiltrazioni dal lucernario. Ovviamente il proprietario ci ha fatto uno sconto sull’affitto da 450e a 350e.
La caldaia dopo l’attivazione del gas e dell’elettricità è risultata da sostituire e non da sistemare…ovviamente per viverci abbiamo fatto noi la sostituzione: 1660 euro. possiamo chiedere un rimborso?
Ultimamente ha incominciato a piovere e sono arrivate le infiltrazioni, peccato però che non sono solo dal lucernario ma un pò da tutto il tetto. Abbiamo messo delle pentole e bacinelle per arginare il problema, ma ogni paio d’ore bisogna svuotarle…Ci siamo informati tramite un esperto e ci ha comunicato che bisognerebbe rifare tutto il tetto.
Se il proprietario non vuole pagare cosa dobbiamo fare? a chi dobbiamo rivolgerci?

La prima cosa è fare una denuncia formale e per iscritto dei problemi che si sono riscontrati nell’unità immobiliare. Quindi dovreste formulare una diffida, da inviare tramite pec o raccomandata a ricevuta di ritorno al proprietario, indicando per filo e per segno i problemi che si sono riscontrati e chiedendone la eliminazione.

Questa diffida la potreste fare anche voi personalmente, ma sarebbe più sicuro farla scrivere ad un legale che possa inquadrare correttamente la situazione ed avvertirvi dei termini entro cui bisogna agire. Se non avete una tutela giudiziaria, tuttavia, il compenso del legale sarà a carico vostro (è vero che potrete chiederne il rimborso al proprietario, ma non è assicurato che poi lo conseguiate).

Una volta inviata la diffida, poi bisognerà rivalutare la situazione dopo che si sarà visto il riscontro che darà il proprietario.

Categorie
diritto

Si può non rispettare il termine di preavviso di due mesi per la disdetta della locazione?

Sono una studentessa universitaria, ho un contratto di natura transitoria in cui si specifica che in caso di mancata disdetta in forma scritta da una delle due parti almeno due mesi prima dalla scadenza il contratto si rinnova automaticamente. Ora, il mio contratto scade a fine agosto, io solo adesso ho la certezza di volermene andare, come devo fare? In termini legali, è proprio vero che si rinnova automaticamente, o deve essere comunque ri-registrato e quindi terminare alla fine di agosto, o vado incontro a qualche penale visto che eventualmente, il preavviso è di solo un mese anzichè due?

La registrazione non c’entra niente, se è previsto il rinnovo automatico salvo disdetta e tu non hai mandato la disdetta nel termine previsto, che peraltro è anche minore di quello solito di tre o sei mesi, il contratto si è automaticamente rinnovato, per sapere per quanto tempo bisogna vedere cosa dice sul punto il contratto e, se non dice nulla, significa che si sarà rinnovato per ugual durata. A questo punto, comunque, come conduttrice hai sempre il diritto di recesso, che è una cosa diversa dalla disdetta, che potrai esercitare tuttavia solo con un preavviso – di solito – di sei mesi.

Se vai via dalla casa, dunque, potrai farlo esercitando il recesso e sarai tenuta a pagare le mensilità corrispondenti al preavviso.

Direi che ti convenga cercare di trovare una soluzione negoziale con la proprietà.

Categorie
diritto

Chi deve pagare le utenze se una coinquilina lascia la casa?

Sono una studentessa e nel Settembre ’12 ho preso un appartamento in affitto composto da due camere di cui una occupata da un’altra ragazza che , regolarmente e con preavviso di tre mesi, ha risolto il contratto nell’Aprile di quest’anno. Mi chiedevo, a partire dal mese di Maggio c.a. , a chi spetta il pagamento delle utenze (luce, gas, acqua e TARSU) ora che sono rimasta l’unica conduttrice? Vorrei far presente che la maggior parte delle volte arrivano bollette riguardanti consumi stimati e non effettivi e che il mio consumo mensile, da quando sono rimasta sola, è davvero esiguo e, dunque, non corrispondente alle spese da pagare. Inoltre nel momento in cui ho preso in affitto la camera l’ho fatto con la consapevolezza che le spese sarebbero state divise.

Molto banalmente, le spese toccano a entrambi sino ad aprile, dopodiché, visto il regolare recesso da parte della tua coinquilina, spettano solo a te, almeno sino a che non trovi un’altra con cui condividerle.

Il problema, dal lato pratico, è capire le bollette o fatture che arrivano a quale periodo debbano essere imputate, cosa che è complicata spesso dall’esistenza di consumi presunti e relativi conguagli.

Credo che la cosa migliore sarebbe cercare un accordo con la tua ex coinquilina, con il solito approccio negoziale.

se il locatore omette di allacciare la casa alla rete di fornitura del gas posso recedere?

Sono in affitto con un contratto transitorio, tramite agenzia. Nella casa, appena ristrutturata ho trovato gli impianti pronti e ho fatto le volture a mio nome di acqua e luce (nel precontratto dell’agenzia il proprietario si impegnava ad alzare la fornitura elettrica da 1.5 a 3KW, cosa poi non avvenuta). Dentro la casa l’impianto del gas era completo (caldaia, termosifoni, allaccio al piano cottura) ma, a locazione in corso, il proprietario è stato più chiaro, mancava ancora l’allaccio alla rete comunale. Ad oggi, nonostante ripetute richieste, non sono riuscito ad avere un sistema alternativo di riscaldamento e siamo ancora in attesa del contatore del gas. Aggiungo che dal tetto con la pioggia ho uno scolo di acqua sul letto. In queste condizioni, dopo tre mesi, la casa continua ad essere inutilizzabile e ho mandato una raccomandata al proprietario chiedendo la rescissione del contratto. E’ un mio diritto?

Per averne la certezza, bisognerebbe esaminare il contratto di locazione che avete stipulato, ma in generale direi che il recesso ci stia tutto. Una delle obbligazioni principali del proprietario di casa è quella di consegnare un immobile idoneo all’uso cui è destinato, nella tua situazione a mio giudizio questa idoneità non può esserci, dal momento che manca addirittura l’impianto di riscaldamento. Bisogna senz’altro fare anche i complimenti all’agenzia che è intervenuta a livello di intermediazione, a mio modo di vedere.

come rescindere dall’avvallo in un contratto di locazione

Mio figlio ha sottoscritto assieme a un suo coetaneo un contratto d’affitto (4+4 no studenti) in appartamento a Bologna. Il proprietario al momento della sottoscrizione ha voluto una lettera di avvallo che è stata firmata congiuntamente da me e da un amico di famiglia dell’altro ragazzo. Con la lettera io e l’altra persona ci siamo impegnati come coobbligati solidali a fianco dei conduttori. Ora mio figlio per cause di forza maggiore sopraggiunte è costretto a rinunciare all’appartamento. Il contratto prevede 6 mesi di preavviso con raccomandata. Vorrei sapere se è possibile a lui solo dare la disdetta senza che anche l’altro decida di rinunciare all’appartamento e soprattutto se alla scadenza dei 6 mesi anche io potrò ritenermi libera dall’obbligo cosolidale o quali altri passi debbo fare per non dover continuare a rispondere personalmente per l’affitto di un appartamento che non verrà più utilizzato da mio figlio. 

Non è possibile liberarsi da una garanzia prestata senza il consenso della persona garantita, in questo caso il padrone di casa. Per sapere se uno dei due conduttori può intimare la disdetta indipendentemente dall’altro bisogna vedere cosa prevede sul punto il contratto e cioè se i conduttori sono obbligati in solido tra loro o meno.