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Vecchie parcelle di avvocati: devo ancora pagarle?

Fino al 2013 sono stato difeso da 2 avv.(stesso studio) separazione+altre 2 cause sempre contro la ex(in totale 5-6 udienze).Avevo 2 pignoramenti,così ho dato solo 1000.Gli avv. si dimettono, facendomi firmare 2 impegni di 7000+5000 euro.Mi hanno detto a voce che per ora non ti chiederemo i soldi. Per 5 anni niente più contatti con loro.Nel 2018 ho chiesto copia di una sentenza all’avvocato. Lui mi ha dato la copia e mi ha chiesto la vecchia parcella.Ho spiegato che prendo 1350 euro, meno 450 assegno per i figli+un pignoramento di 1/5.Nel luglio del 2020(io sono ivi residente ed abito a casa della mia compagna),ho ricevuto un avviso market 787 inviata dallo studio.Non l’ho ritirato.il 23novembre e’ arrivata un’altro avviso market 785 dallo stesso studio.Ho paura di ritirarlo,perché credo sia un decreto ingiuntivo dopo 7 anni. La prescrizione è di 3 anni? A marzo mi sono operato ed ho dato l’indirizzo della mia compagna. Può considerarsi residenza?

Ci sono molte cose che non sono chiare o comunque verificabili in questa sede per poter ricostruire esattamente la situazione.

Resta però il fatto che i tuoi avvocati hanno lavorato, hanno maturato il giusto compenso ed è altrettanto giusto che tu, nei modi in cui riuscirai, provveda a saldarlo.

Tra l’altro mi pare che l’atteggiamento dei tuoi ex legali non sia disprezzabile considerato il tempo che ti hanno lasciato.

È inutile parlare di prescrizione se non ritiri le raccomandate. A proposito non ritirare le raccomandate non è un comportamento strategicamente valido, perché dal punto di vista legale non cambia assolutamente nulla, esse producono gli stessi effetti che avrebbero prodotto nel caso in cui tu le avessi ritirate, mentre tu purtroppo non puoi sapere che cosa contenevano, per cui è un danno, in definitiva, che fai solo a te stesso. Non so quante volte ho dovuto ripetere questa cosa in venticinque anni di professione, ma non è colpa vostra, nessuno ve lo ha mai detto.

Credo che la cosa migliore sia innanzitutto andare a ritirare tutto quanto ancora ritirabile e, a prescindere da questo, cercare un accordo con i tuoi ex avvocati, attuali tuoi creditori, per vedere come gestire la situazione compatibilmente con la tua condizione finanziaria.

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Commerciante non consegna la merce: che fare?

ho inviato ad un commerciante una somma di denaro mediate ricarica post pay :si tratta di capi di abbigliamento che ho acquistato con più pagamenti e fino ad ora la merce mi è arrivata ma questa volta pare che il venditore non voglia spedirmi l’ultimo capo che mi era stato riservato ,premetto che il venditore possiede realmente un negozio di abbigliamento sito in Vibo Valentia (ab xxx)ed ha una pagina gruppo facebook col nome del suo negozio ;ho conservato la ricevuta del pagamento ;come devo procedere ?Fra l’atro quando mimha spedito la merce ha omesso lo scontrino fiscale quindi la merce risulterebbe venduta a <nero>cioè senza venir dichiarata e già questo è un reato ,come devo procedere?

Innanzitutto devi fare una valutazione dei valori che ci sono in ballo, cioè devi valutare se può valer la pena coltivare una vertenza di questo genere: parliamo, ad esempio, di una maglietta da 20 euro o di un abito da sposa da 4000? Le cose sono molto diverse.

Questa considerazione è assolutamente necessaria in special modo se non disponi di una assicurazione di tutela legale, perché in questo caso tutte le spese di assistenza legale dovrai anticiparle tu, senza alcuna garanzia né di esito positivo della vertenza né, anche in caso la stessa appunto avesse esito positivo, di recuperarle.

Fatte queste dovute riflessioni, il primo passo per trattare un problema di questo genere è far inviare una diffida da parte di un avvocato.

Ovviamente, potresti inviare una raccomandata anche tu personalmente, ma io lo sconsiglio, per svariati ordini di motivi.

Innanzitutto, il primo punto è che non sapresti esattamente che cosa scrivere nella lettera, come meglio formularla, con anche il rischio di scrivere cose che poi potrebbero essere utilizzate a tuo danno.

In secondo luogo, ed è questo l’aspetto più importante, una lettera inviata dall’interessato personalmente manda un segnale di debolezza alla controparte, a differenza di una diffida inviata, per conto dell’interessato, da uno studio legale, che è un antagonista un po’ più impegnativo.

Il prossimo passo, dunque, se decidi di procedere, è quello di individuare qualche bravo avvocato cui chiedere un preventivo per l’invio di una diffida e l’apertura della vertenza.

Se credi, la nostra offerta al riguardo la puoi trovare qui.

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Prescrizione delle raccomandate: dopo quanto si verifica?

mi capita questo: mi viene recapitata una raccomandata da un avvocato ad Agosto 2015, io rispondo tramite il mio legale a Settembre 2015, il mio legale non riceve risposta ,io neanche .Mi arriva un altra raccomandata il 2 febbraio 2017. Esiste una prescrizione per questa situazione?

Vedo, prevedo, stravedo… Mi viene in mente quella volta in cui un cliente ha portato in studio una busta chiusa per chiedere a noi che cosa conteneva.

Purtroppo, tuttavia, non sono in grado, nessun avvocato lo è, di sapere cosa contiene una busta senza prima averla aperta.

Analogamente, non ha senso parlare di raccomandate senza fare alcun cenno sia pure minimo alla situazione cui tali raccomandate si riferivano.

Sicuramente la prescrizione è un istituto previsto, per lunghissima tradizione, dal diritto civile italiano, ma i termini di durata sono diversi a seconda del tipo di diritto di cui si discute.

Soprattutto, a parte la diversità dei termini, per ragionare correttamente di eventuale prescrizione occorre studiare approfonditamente il caso, perché la prescrizione può essere interrotta da appositi fatti interruttivi, con la conseguenza che ricomincia a decorrere da capo, per il termine originario, ogni volta che se ne verifica uno.

Purtroppo è una domanda senza senso. L’unica direi sia chiedere direttamente al tuo avvocato.