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7 vantaggi di avere un avvocato maschio.

1) Di solito é meno preparato, cosa che nella pratica legale si traduce quasi sempre in un vantaggio perché lo fa propendere per una definizione amichevole della vertenza il prima possibile, in modo da poter tornare velocemente a dedicarsi a ciò che gli preme davvero.

2) A differenza delle donne, non ama i conflitti, che non lo fanno «sentire vivo», ma che sono un fastidio cui é piacevole porre rimedio appena possibile: anche questo é un vantaggio.

3) Se un concetto richiede quattro parole per essere illustrato, ne utilizza di solito quattro e non ottomiladuecentocinquantasette.

4) Gli avvocati maschi di solito sono molto più pigri delle donne, questo significa tuttavia che tendono a ingegnarsi molto di più per trovare soluzioni intelligenti e poco faticose per i problemi che sono loro affidati.

5) Un avvocato maschio non dipende dal giudizio altrui, che é invece il principale difetto tradizionale delle donne: questo conferisce alcuni vantaggi, e magari anche qualche ruvidità, nei tuoi confronti come cliente.

6) I legali maschi tendono a vedere tutto intero lo spettro di sfumature che presenta ogni singolo caso o situazione, mentre le avvocatesse tendono a ragionare in maniera più binaria di ragione / torto, specialmente dopo che hanno «approfondito» le questioni sottostanti oppure – e questa spesso é una tragedia – trovato la sentenza di Cassazione che agognavano.

7) Un avvocato maschio é estremamente più disordinato nel management, ma finisce per compensare questa pecca con un’ottima padronanza degli strumenti informatici, che, attraverso gli strumenti dell’OCR e della ricerca per stringa ad esempio, consentono a chiunque oggigiorno di ritrovare velocemente il documento che serve.

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diritto trattare i problemi legali

10 cose sulla diplomazia.

1) La diplomazia consiste nel sapersi relazionare con garbo, tatto e delicatezza con altre persone in situazioni difficili in modo da perseguire i propri scopi, che dipendono sempre almeno in parte dalla collaborazione altrui, in modo molto più efficace.

2) La diplomazia, nonostante quello che molte persone pensano, é probabilmente la dote più importante per un avvocato, che non deve essere bravo a litigare ma a comporre o risolvere i litigi.

3) La diplomazia é un’arte resa difficile dal fatto che la maggior parte delle volte va praticata con persone con cui ti verrebbe molto più facile comportarti esattamente all’opposto.

4) Con la diplomazia, si passa dal «io dico sempre quello che penso!», oggi sfortunatamente molto di moda, al suo esatto opposto e cioè al «io penso sempre a quello che dico», scoprendo che nelle relazioni funziona di gran lunga di più il secondo metodo del primo.

5) Se un avvocato non sa praticare l’arte della diplomazia anche solo un minimo deve immediatamente cambiare mestiere e in mancanza dovrebbe essere sbattuto fuori dall’ordine perché può produrre danni molto grossi per i suoi clienti e non solo.

6) Chi cerca il celebre «avvocato con le palle» finisce quasi sempre col ritrovarsi un c@@@@one di avvocato, cioè una persona che confonde l’occuparsi in modo funzionale ed efficace dei problemi legali con la maleducazione, l’insistenza, l’alzare la voce e la radicale mancanza di tatto e delicatezza e, ancora più a monte, della consapevolezza della loro utilità.

7) Va ricordato che l’avvocato é solo, in fondo, un intermediario: può trattare con la controparte per raggiungere un accordo; se non lo si trova deve rivolgersi ad un giudice e in questo secondo caso é sempre il giudice che decide, mai l’avvocato – di conseguenza, l’avvocato non è mai in una situazione che gli possa consentire di comportarsi anche un minimo da prepotente…

8) La diplomazia richiede molta più intelligenza, sia logica che emotiva, del suo contrario e si giova anche dell’autorevolezza e fama di serietà che un professionista si è guadagnato dopo tanti anni di lavoro svolto secondo certi criteri e metodi e non altri.

9) Nei conflitti ci sono spesso le miserie umane di tutti coloro che ne sono protagonisti, é più raro che in un conflitto ci siano un netto colpevole e un’altrettanto netta vittima, per cui l’avvocato che vi si accosta deve farlo iniziando a praticare la delicatezza, la diplomazia e la maieutica proprio nei confronti del suo stesso cliente.

10) Per la pratica della diplomazia é necessaria l’arte dell’ascolto dell’altro, che deve essere completo, non giudicante, focalizzato – per questo per ogni avvocato sono fondamentali le pratiche di crescita personale, tra cui ad esempio banalmente la meditazione.

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Facile, ma può servire a chi inizia adesso a usare slpct per il pct

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Mamma mia quanto mi piacciono le udienze da remoto ??????

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Fare l’avvocato è una pena accessoria della vita

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Che gli avvocati siano i nuovi poveri di soldi lo sanno già tutti, invece che siano anche poveri di spirito è più per intranei

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La tragedia più grande che possa capitare ad …

La tragedia più grande che possa capitare ad una persona é quella di amare il suo lavoro, specialmente se é un avvocato

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La mia struttura mentale è inadatta a fornire consulenze, ma io lo ignoro e continuo a farne ad una tariffa variabile dai 100 agli 800 euro all’ora ?

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Avvocato specialista? Anche no

«Ci sono due tipi di musica: la buona musica e tutto il resto» (Duke Ellington)

Per quelli che mi chiedono cosa penso della figura dell’avvocato specialista…

man in black holding phoneEnnesima cazzata inutile e addirittura controproducente.

La differenza tra un avvocato e l’altro non la fa certamente la preparazione in diritto, anche perché, per fortuna, la maggior parte delle vertenze non viene definita tramite applicazione di norme giuridiche.

Quello che fa la differenza sono, ormai l’ho detto mille volte, le qualità dell’essere: che sia una persona con un certo grado di evoluzione innanzitutto come tale, cioè come persona, perché poi possa essere anche un buon professionista.

Una persona onesta, altruista, non egocentrata, animica, non giudicante, ma compassionevole, in grado di ascoltare, accogliere, manifestare e impegnare empatia. Un professionista in grado di essere un bravo diplomatico, un negoziatore nato, capace di usare garbo e tatto nel modo e misura giusti…

Questo vale peraltro per qualsiasi genere di libero professionista.

Oggi c’è la mania della tecnica e della scienza, che poi sono due forme di superstizione perché quando vai poi ad approfondire vedi che con la scienza e con la tecnica spesso non risolvi niente e finisci solo per incartarti.

Sono decenni che si critica l’approccio specializzante, ad esempio, in medicina, a favore di un approccio olistico e cioè basato sulla considerazioe generale della persona, perché si è ben notato che chi si concentra su un dettaglio spesso perde una visione d’insieme…

Gli avvocati, quando tutte le altre professioni stanno abbandonando questi approcci troppo coi paraorecchie, ci si dovrebbero tuffare anima e corpo?

Più che sbagliato è addirittura ridicolo.

Che cosa dovrebbe fare un avvocato specialista di diritto di famiglia nel momento in cui dovesse curare la separazione di una coppia il cui asset principale è costituito da una società che ha a sua volta per oggetto beni immateriali come marchi, brevetti e cose del genere?

Le persone non ripuliscono e squadrano mai i loro problemi, ma te li portano tali e quali sono, spetta a te come avvocato sbrogliarli per quelli che sono.

Pensa anche solo ad una situazione di abuso edilizio, che può avere risvolti civili, penali, amministrativi.

Tutti i giorni ho anche fare con avvocati umorali che non valgono niente e il rimedio per questa gente che fa solo danni nella pratica forense sarebbe quella di prevedere la possibilità di diventare «specialista»? Ma questa gente ha studiato anche troppo, non è facendola studiare ancora che si risolve il problema, anzi, così facendo, lo si aggrava ancora di più: li si rende solo ancora più presuntuosi, aridi, inaccessibili, narcisisti.

Quello di cui avrebbe bisogno la maggioranza degli avvocati è un bagno di umiltà, non certo un altro percorso di studi privo di significato ed utilità e un diploma da appendere al muro.

Questa bella fola dell’avvocato specialista servirà solo a far guadagnare, come al solito, i professionisti della formazione, mentre nè per gli avvocati nè per i clienti rappresenterà alcun valore aggiunto.

Se sei un avvocato con un certo numero di anni di iscrizione all’albo, soprattutto se sei un giovane, stai bene alla larga da queste perdite di tempo e di denaro.

Concentrati sul miglioramento oggettivo della tua pratica forense e sull’attività di lead generation per renderla più sostenibile giorno dopo giorno.

Ci sono due tipi di avvocati: quelli bravi e utili da un lato e tutti gli altri dall’altro.

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https://blog.solignani.it/2020/08/10/a-scuola-di-pratica-forense/

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L’avvocato che fa diritto penale scopre prest …

/nL’avvocato che fa diritto penale scopre presto immancabilmente una strana verità: che gli unici rimasti ad essere onesti sono i delinquenti.