Nella separazione tra coniugi con dei bambini minorenni, la ex-moglie, nel caso come probabile di assegnazione dei minori, può cambiare regione di residenza adducendo motivi familiari (tipo che da sola non ce la fa ed ha bisogno dell’aiuto dei propri genitori)? In caso positivo come può opporsi l’ex-marito che non ha più la possibilità di vedere i propri figli?
La domanda posta dal nostro lettore riguarda un figlio di genitori separati, ma le considerazioni da fare sono uguali per tutti i figli, anche di divorziati o di conviventi che non sono mai stati sposati tra loro, quindi la risposta vale per tutti i casi in cui un genitore, dopo la disgregazione famigliare, voglia trasferirsi altrove, anche all’estero.
La situazione è diversa a seconda che ci sia o meno l’accordo dei genitori.
A) In caso di mancanza di accordo sul trasferimento, non ci sono precise regole prestabilite al riguardo, salvo il fatto che per cambiare residenza, in caso appunto non vi sia l’accordo dei genitori, occorre l’autorizzazione del giudice, essendo questa considerata una modifica delle condizioni, specialmente nei regimi di affido condiviso, anche se con collocazione presso un solo genitore.
Così ad esempio si è espresso il «nostro» Tribunale dei minorenni emiliano, con riferimento ad una coppia di ex conviventi, ma esprimendo un principio valido anche per i figli di persone coniugate: «l’essenza dell’affidamento condiviso consiste in una totale, paritetica corresponsabilità e compartecipazione alla cura, all’educazione ed all’istruzione del minore, ed in tale regime, la decisione sul trasferimento di residenza del genitore presso il quale il minore è collocato rappresenta, indubbiamente, una decisione di “maggior interesse”, che deve essere presa di comune accordo, o, in difetto, essere rimessa al giudice a norma dell’art. 155-ter c.c..» (Trib. Minorenni Emilia-Romagna Dec., 06/02/2007, Famiglia e Diritto, 2007, 8-9, 813 nota di ARCERI; in materia V. anche, per una ipotesi di trasferimento in altra regione, Trib. Bari, 10/03/2009).
Questa autorizzazione sarà concessa o meno dal magistrato considerando l’interesse del minore, che solo di riflesso coincide con quello dei genitori. In altri termini, se il disagio della madre si riflette sui bambini e tale disagio potrebbe essere ridotto o eliminato con il trasferimento in altra regione, il giudice può acconsentire a tale modifica, dal momento che è interesse anche dei figli che la propria madre riesca a vivere serenamente e a gestirli in modo migliore, sempre che, tuttavia, il vantaggio che si avrebbe autorizzando il trasferimento possa essere considerato prevalente rispetto alle perdite che comunque parallelamente si avrebbero tra cui, sicuramente, lo sradicamento dall’ambiente in cui i minori hanno vissuto fino a quel momento (perdita, quest’ultima, che è tanto più grave quanto i bambini sono avanti con l’età) e la ridotta possibilità di incontri con il padre, che rimane una figura importante per loro, a causa della più difficoltosa situazione logistica.
Per questi motivi, è davvero difficile poter prevedere cosa possa decidere il giudice, è molto importante preparare, nel caso si dovesse appunto finire davanti al magistrato, una difesa puntuale e dettagliata, illustrante per filo e per segno quali sarebbero i vantaggi e gli svantaggi per i bambini di un trasferimento in un’altra regione, anche in relazione al periodo in cui saranno adulti e dovranno trovare occasioni di lavoro o di formazione.
B) Nel caso, invece, in cui i genitori siano entrambi d’accordo sul trasferimento, bisogna oggigiorno distinguere tra coppie che erano sposate e coppie che non sono mai state sposate, ma convivevano o avevano generato il figlio con un rapporto occasionale:
- nel primo caso, quello delle coppie che erano sposate, e che quindi sono adesso separate o divorziate, si deve fare un accordo in house o convenzione di negoziazione assistita per la modifica delle condizioni di separazione o divorzio; in questo caso, il controllo della rispondenza del trasferimento all’interesse dei figli verrà effettuato dal Procuratore della Repubblica.
- nel caso, invece, di figli di genitori non coniugati, bisognerebbe fare un ricorso congiunto al tribunale, anche se in tali ipotesi molti optano per una scrittura privata che, anche se di dubbia validità in quanto avente ad oggetto una materia indisponibile che dovrebbe sempre essere controllata dal giudice, almeno prova che c’era il consenso al trasferimento in un dato momento. Questo vale, ovviamente, per i casi in cui l’affido era già stato regolato, nei casi in cui non era mai stato normato conviene fare un ricorso al tribunale che a quel punto sarà destinato sia a regolare l’affido sia a decidere il punto specifico della residenza e del trasferimento.
384 risposte su “Il genitore separato con figli può trasferirsi?”
Ciao, volevo sapere una cosa.. Io abitavo con i miei genitori a verona, mi sono trasferita a pistoia per stare con il mio attuale compagno da cui ho avuto una figlia che ora ha 5 anni.. Con il mio compagno non e mai andata bene, anzi per nulla, ma ho resostito fin che ho potuto. Ora sono in depressione, lo vorrei lasciare e tornare a verona.. Ma ho paura che lui mi impedisca di portare con me la bambina.. Io sono senza lavoro qui, senza amici e a malapena riesco a sentire i miei genitori(me lo impedisce).. E tra l altro ho paura a dirgli che lo voglio lasciare per la sua reazione, non so come potrebbe reagire! Anche molto male temo.. Cosa posso fare?
Non ci sono soluzioni magiche e veloci per situazioni del genere purtroppo, devi prendere un bravo avvocato che ti sappia assistere nella gestione della problematica e che pian piano ti porti a un buon compromesso per la gestione della tua crisi che è sia familiare che personale. Se vuoi un preventivo da parte mia, puoi chiedermelo compilando il modulo apposito nel menu principale del blog. Un abbraccio, in bocca al lupo.
Salve.. Sarò breve (ci provo).. Mia figlia dopo 2 anni di convivenza è stata lasciata dal convivente col quale hanno un figlio di 3 anni…. Li ha praticamente buttato fuori di casa.. Ora vivono con me da poco.. In paese europeo… Abbiamo chiesto al papà del piccolo foglio dove dichiara di sapere dove vive il bambino.. Ma ancora non lo abbiamo ricevuto… Premetto che lui era a conoscenza di questo ed era consenziente… Ora però dubito di lui visto che son trascorsi già due mesi e senza questo foglio non posso far prendere residenza ne a mia figlia, togliendolo la possibilità di lavorare, ne al piccolo, togliendo la possibilità di frequentare la scuola e tutto quello che ne consegue
Non sapendo nemmeno che paese viviate non sono in grado di dire davvero granché, mi dispiace.
Vorrei sapere cosa può fare la mia donna in argentina, sposata separata, per trasferirsi in Italia con figlio di 5 anni… grazie aspetto risposta..
Sentire da un avvocato argentino?
Sono di cittadinanza europea sposata da più di 13 anni con un italiano, abbiamo un figlio di 8 anni adottato (quando aveva 14 mesi). Adesso mio marito sta considerando un divorzio, che per me significa trovarmi da sola in Italia. Nel mio paese 1600 km dal Italia (2 ore in aereo) ho tutta la mia famiglia, ma ovviamente sarò al inizio senza lavoro e dimora propria (dovrei al inizio vivere con I miei che hanno una casa grande), probabilmente una volta li, non sarà un problema trovare lavoro (qui in Italia lavoro tempo pieno). Non posso rimanere qui, mi sento già sola adesso, la città è piccola e psicologicamente ho bisogno di andare via, la separazione/divorzio non è scelta o desiderio mio!! Vorrei la mia famiglia, la mia casa, il mio marito, ma lui no. Abbiamo già fatto percorsi di terapia di coppia, ma senza risultato, stiamo arrivano al fine. E la mia domanda è:
Posso già trasferirmi all’estero durante il processo separazione (naturalmente con conseso del marito che dice che non me lo imperdisce?), non so se riesco rimanere qui durante il processo.
Se il padre da consenso posso trasferirmi all’estero con il figlio o qualcuno potrebbe impedirmelo? Visto anche che il bimbo è adottato con leggeri problem scolastiche?
Mi dispiace per la tua vicenda e per la tua sofferenza. Per il resto, è evidente che non ti posso micropilotare da qui per una cosa del genere, ti serve un intero progetto per la gestione della vita familiare tua e di tuo figlio dopo la disgregazione della famiglia, tanto più che c’è la complicazione per cui tu vorresti ritornare al tuo paese. Prendi al più presto un avvocato di tua fiducia, se vuoi un preventivo da parte nostra volentieri.
Buongiorno. convivo da molti anni e da questa convivenza è nata una bambina. siamo ai ferri corti . La casa in cui viviamo è di sua proprietà. nello stesso comune anche dall’altra parte della città vivono i miei genitori ,gli unici a cui mi sono sempre appoggiata per un aiuto con la gestione delle varie malattie figlio e lavoro..Vorrei trasferirmi da loro inizialmente prima di pensare ad una soluzione nostra(mia e della figlia) proprio per farmi aiutare con gli orari scolastici che non combaciano con l’orario pieno di lavoro e soprattutto anche perchè a breve la sede lavorativa si sposterà proprio in quella zona. Lui non vuole. Nell’interesse del minore,può un giudice limitare la mia libertà nonostante nessuno ostacolerebbe le visite col padre e quant’altro? Può costringermi a stare in quella casa arrecandomi così un danno alla mia salute visto che non ho mezzi per andare a lavoro e ci metterei ben due ore con quelli pubblici ad andare e due a tornare da lavoro per recuperare mia figlia a scuola? grazie mille
a mio giudizio, non ha senso chiedersi che cosa potrebbe decidere un giudice. Quello che ti devi chiedere nella tua situazione è che cosa sia meglio per tua figlia e in quale modo puoi farglielo avere dopodiché devi passare alla fase del fare per implementare quello che è il tuo progetto. ti consiglio comunque di iniziare prima possibile un percorso di mediazione familiare, in cui nutro da molti anni molta fiducia.
Salve, vivo in un paesino siciliano, che non offre nulla! Lavoro zero!
Se volessi trasferirmi con mia figlia, 1 anno e mezzo, e i miei genitori in alto italia, per cercare lavoro, il giudice mi darebbe il permesso?
Sto finendo un corso privato e le richieste di lavoro sono tantissime. Fra l altro i miei genitori salirebbero con me per tenermi la bimba e starci vicino. Se restassi qui, non troverei nulla, o un lavoro pagato 300€ massimo! Il mio ex compagno lavora e prende anche lui poco, forse cambierà lavoro, non si sa nulla ancora… so solo che restando qui non sarei indipendente e non riuscirei nemmeno a mantenere mia figlia! Lei che ne pensa?
Non si può sapere in anticipo cosa potrebbe decidere il giudice le basi sembrano esserci ma poi bisogna approfondire molto di più…
Sono una mamma di 43 anni ho un bambino di 7 anni mi sono separata dal mio compagno nel novembre 2016 e sono tornata nel Veneto a casa di mia madre. Da un anno mi frequento con un uomo diventato il mio nuovo compagno e vista la mancanza di lavoro abbiamo deciso di aprire un attività a Cervignano del Friuli e viene predisposto un contratto a tempo indeterminato per me dalle 8 alle 12.30 per poi stare con mio figlio dopo la scuola . Il mio ex compagno non vuole firmarmi il nullaosta per il
Cambio di scuola solo perché il bambino sarebbe ad un’ora in più di macchina. Premetto che per il bambino mi da solo 150€ e basta faccio fatica anche a farmi dare il50% delle spese perché ritiene di non dovermele. Per lui l’accordo Non cambierebbe perché rimane invariata viene modificata solo la locazione per motivi validi cioè il mio lavoro per dare una tranquillità economica a mio figlio . Può vietarmi questo trasferimento? Devo ritornare in tribunale?
Se non presta il consenso, a prescindere dalla situazione e dai motivi a tua disposizione, devi per forza ottenere l’autorizzazione del giudice.
Buonasera
Mi sono separata dal mio compagno il3 novembre 2017 per motivi di intromissione dei suoceri sentendosi proprietari del bambino e violando la mia privacy e sono ritornata dai miei genitori con mio figlio di sette anni ora, il 6 dicembre 17 mi sono dovuta presentare in tribunale perché denunciata per sottrazione di minore che è decaduta con la denuncia che avevo fatto a mio suocero per maltrattamenti dove comunicavo il mio trasferimento a spinea ve . E abbiamo fatto l’accordo di affido condiviso. Ora io non trovo lavoro e mi e sto aprendo un bar a Cervignano del Friuli con il mio attuale compagno per avere un contrattto di lavoro a tempo indeterminato ed un orario solo di mattina per poter gestire mio figlio nel pomeriggio. Ho parlato con il mio compagno e mi ha risposto che non è d’accordo sul trasferimento e che vada a lavorare in un bar . Lui mi da solo 150€ per il bambino. Io necessito di questo lavoro . Può vietarmelo o devo rivolgermi nuovamente al tribunale?
Marzia
Se non ti da il consenso ti serve l’autorizzazione del giudice.
Buonasera. Il mio ex marito vive a 280 km di distanza e vede le figlie due weekend al mese. Per andargli incontro ho deciso di accompagnare e andare a prendere le bambine a metà strada,ogni volta. Ora,(dopo quasi un mese che non le vede per sue esigenze)gli ho chiesto di anticipare di un paio d’ore l’appuntamento per un mio problema personale,ma ho capito che vorrà mettermi in difficoltà. Io so di non essere tenuta ad accompagnarle ogni volta così lontano,ma nel caso,sarei obbligata ad affidarle ai genitori di lui per il viaggio? (Opzione che mi mette i brividi e che le mie figlie non vogliono assolutamente attuare) Oppure l’onere di prelevarle è a suo carico esclusivo? Grazie
Bisognerebbe vedere il provvedimento ma facilmente é tenuto lui.
salve dopo 30 anni che mia moglie viveva in italia ha deciso di tornare con i figli uno di25 uno di 23 unodi19 è il più piccolo di 13 anni ha deciso di restare con me perchè non va d accordo con la madre adesso cosa può succedere se mia moglie se lo vuole portare dicendo che deve soffrire lontano da me
Salve, il mio compagno ha 2 bimbi minorenni con la ex moglie, la cui nella separazione dichiara di lasciarli al padre, è un anno che gli assistenti sociali ci obbligano a fare tutto quello che dicono loro. Sul decreto è anche stato scritto il falso ma l’avvocato di qui mi ha detto di non fare niente per il bene dei figli del mio compagno. I da un anno ho avuto i gemelli, io in questo progetto non volevo più entrarci e visto che ho una casa giù volevo stare lì con i gemelli,mi hanno obbligato e minacciato di tornare sopra. Sono salita ed io non volevo far nessun colloquio ne con l’assistente sociale ne con il psicologo,loro hanno detto testuali parole”o viene o le togliamo i gemelli”, per me questo è abbuso di potere, secondo voi io come dovrei muovermi?
Ti conviene investire su una consulenza di persona da un buon avvocato.
Salve , sono separata con 3 bambini uno di 17 anni , l altro di 12 e una di 9 anni .
Ho l affido condiviso , il mio ex potrebbe vedere in settimana i bimbi quando vuole ( ma non lo fa ) ed a fine settimana alterni, tenendoli con sé anche a dormire . Ho fatto denuncia per mancato mantenimento e solamente da un mese ha provveduto . In piu ha un arretrato di parecchi euro e avrei pototuto ricorrere al pignoramento . Io lavoro e percepisco uno stipendio è di 500 euro mensili e tirare avanti con 3 figli è difficile ( mi aiuta un pò mia mamma e la mia famiglia , ma pesa chiedere sempre ) . Il mio ex non vuole fare il cambio di residenza , ho fatto richiesta io al comune per lui , sotto consiglio dell avvocato , in modo da avere la cancellazione dallo Stato di famiglia , cosi da poter usufruire aiuti dallo Stato . Ma ad oggi non si è mosso ancora nulla . In Svizzera ho degli amici e il mio compagno , che potrebbero aiutarmi a trovare un lavoro dignitoso permettendomi di vivere dignitosamente con i ragazzi . I miei figli sarebbero contenti . Qui in ITALIA ho casa di proprietà, dove attualmente vivo con i ragazzi , nel caso l affitterei e userei quei soldi per le spese di viaggio per i ragazzi , permettendogli di vedere il padre almeno una volta al mese .
Le chiedo solo se per legge potrei farlo e se il giudice me lo consentirebbe .
Almeno li avremmo un futuro migliore è se il mio ex potrebbe opporsi a tutto ciò.
Non posso prevedere cosa deciderebbe il giudice, se credi sia un buon progetto per i tuoi figli non ti resta che provarci..
Salve
nel caso di affido condiviso, e, in fase di divorzio, il domicilio del figlio viene fissato presso la madre (non la casa matrimoniale), la stessa può cambiare unilateralmente residenza nell’ambito della stessa provincia ? Grazie
In teoria dovrebbe avere l’autorizzazione del giudice, poi dipende anche dalle circostanze.
Ciao sono uno padre di uno bambina di 6 e sono in fase di separazione solo che mia x moglie vuole che io cambio la residenza dal bambina da me visto che lei lasciato la casa dove viviamo prima e andata a vivere con uno suo nuovo compagno e in questi giorni la bambina e dalla nonna.io no ho problemi di cambiare la residenza del mia figlia da me solo che no voglio che la mia me crea problemi tipo ho sentito dalle assistenza.S che la mia x Po fare denuncia sottrazione di minore cosa devo fare
In situazioni di questo genere, la residenza anagrafica è uno degli aspetti meno importanti. Vi consiglio di andare prima possibile da un avvocato per far regolare l’affido, eventualmente frequentando anche lo studio di un mediatore familiare.
Salve io e il mio ex marito siamo già seguiti legalmente per il divorzio. Abbiamo due figli di 8 mesi e 4 anni. Affido congiunto con collocamento presso di mee lui vede i bambini 3 volte alla settimana e il maggiore dorme anche da lui una volta alla settimana. Io non lavoro abito in sicilia vorrei sapere se posso trasferirmi a 1000 km di distanza in toscana avendo trovato un lavoro li e se si come posso muovermi.grazie in anticipo
Come abbiamo detto dozzine di volte, occorre l’autorizzazione del giudice.
Ciao sono cittadina italiana che vive in spagna, sono nel bel mezzo di una separazione molto difficile, ho una bambina di 4 anni, ho ricevuto minacce maltratto spicologico abbandono económico sono senza lavoro sono scappata dal domicilio per paura mi stanno assistendo le assistenti social con un apartamento per donne maltrattate, mia figlia ha presenziato atti sessuali fra il mio ex compaño e la sua nuova coppia, mia figlia ha il passaporto spagnolo pero é registrata all’anagrafe italiana, per i tempi della giustizia spagnola il giudizio finale tardera almeno 1 anno e mezzo e nessuno mi garantisce che possa tornare in Italia con mia figlia mia figlia gia sará grande e credo impossibile possa tornare, il 6/06/17 ho le misure preliminari, sono disperata, se tornassi adesso in Italia, prima che il giudice decida il regime di visite, c’é qualche legge che mi tuteli dal secuestro internazionale, che dovrei fare e che pericoli corro? Grazie
dove ricevero la sua risposta, alla mia e-mail??
Mi dispiace molto, ma non sono in grado di poterti dare indicazioni con un certo grado di attendibilità non conoscendo il diritto spagnolo così bene, ti conviene rivolgerti ad un avvocato spagnolo di cui comunque hai bisogno dovendo gestire la separazione in quel paese.
Buongiorno, sono padre di un figlio piccolo che vive con la madre ed i nonni materni a 70km dal mio domicilio. Tra pochi gg si trasferiranno a 400km da casa mia, perché la madre di mio figlio ha trovato un nuovo lavoro lì, avendo perso quello precedente. Che posso fare per fermarla? Avendo perso il lavoro, ha dovuto pure lasciare la casa.
Saluti
Puoi solo tentare con un ricorso al giudice.
Buonasera sono il papà di uno splendido bambino di 4 anni avuto , la mia ex compagna di nazionalità rumena adesso mi chiede o di trasferirsi con il bambino in Romania dai suoi genitori ( so benissimo che poi lei rientrerebbe in italia per lavorare lasciando il bambino con i nonni ) oppure di tenermi il bambino con affidamento esclusivo minacciandomi che se non prendo una decisione mi lascerà il bambino e lei sparirà. Tenendo presente che il bambino è molto attaccato alla madre , non vuole fermarsi a dormire da me la notte e che lo vedo , lavoro permettendo , a fine settimana alternati come devo comportarmi ?
Ho il terrore di prendere il bambino e non trovarla più per me sarebbe molto complicato gestirlo con i miei orari di lavoro e tra l’altro ho un’altra famiglia adesso e la mia compagna non se la sente di gestire un altro bambino !! non so davvero come uscirne ! A cosa vado incontro ?
Vai prima possibile a fare alcune sedute di mediazione familiare o di consulenza di coppia.
Salve! Sono argentina, ho 46 anni ho un convivente italiano e abbiamo un figlio di 9 anni e mezzo, da poco abbiamo deciso di separarci, veramente l’ho deciso io quando mi sono resa conto che lui non mi ha presso mai sul serio ne lo farà in futuro; io sono da sola in Italia, ho provato tanto di trovare un lavoro, tanti mesi, ma purtroppo niente, sono sfinita…. lui non vuole lasciarmi andare con mio figlio….lui ha una pensione, non ha nessun problema anche di trasferirci volendo, io qua non posso piu vivere, sto male psicologicamente…..sono disperata, voglio solo andarmene, li prego di dirmi che c’è una speranza, che potrei portare con me mio figlio, lui puo venire se vuole anche in Argentina puo starli sempre vicino, io qua non ho piu una vita, mi sento completamente da sola. Un Giudice potrebbe darmi ragione?. Cosa devo fare?. Grazie in anticipo qualsiasi luce di possibilità, piccola che sia.
Ciao sono una mamma di una bimba di 4 anni. Ho appena avviato le pratiche per la separazione e ho intenzione di trasferirmi a settembre da Taranto a Bologna per motivi di studio. Vorrei sapere se devo obbligatoriamente aspettare la decisione del giudice a ottobre oppure possono trasferirmi anche prima anche senza il consenso di mio marito dal momento che l’ho denunciato per abbandono di minore. Grazie.
Per me la denuncia non serve a granchè occorre sempre l’autorizzazione del giudice. Ma puoi chiederla in seno al procedimento già pendente.
Ma lei crede che il giudice posso darmi l’autorizzazione dal momento che intendo trasferirmi per motivi universitari e non per lavoro? Grazie.
Non ci sono motivi più validi in astratto rispetto ad altri dipende sempre dalla situazione concreta e dall’interesse del minore.
Salve,
ho un figlio di 16da una precedente relazione. Il padre l’ha riconosciuto, ma alcun i mesi dopo è sparito, non ha mai provveduto nè al mantenimento nè si è interessato della sua crescita, niente.
Abbiamo la possibilità di un bel lavoro all’estero e quindi trasferirci,
per partire abbiamo bisogno sia del suo consenso al rilascio del passaporto che il consenso all’espatrio, solo che quest’ultimo ha una validità di 6 mesi
C’è un modo per firmare un consenso all’espatrio più lungo…
Grazie in anticipo per la Sua gentile risposta
Elisa
Credo che dobbiate farvi autorizzare dal giudice.
Buonasera,
sono mamma di un bimbo di 15 mesi, in procinto a separarmi dal padre. attualmente sono borsista di dottorato in italia ma mi è stato offerto un trasferimento in america (in una città dove ho vissuto precedentemente presso una famiglia che mi darebbe sostegno) con la possibilità poi di continuare la carriera lì e avere uno stipendio 5 volte superiore a quello mediamente riscontrato qui in italia (inoltre qui in Italia è praticamente impossibile che io riesca a trovare il medesimo lavoro e quindi progredire nel mio campo). I miei genitori inoltre verrebbero ogni anno per qualche mese per aiutarmi. Il padre attualmente è restio al mio trasferimento con il piccolo, quante sono le possibilità che questo mio progetto vada in porto? Come devo muovermi?
La ringrazio
Martina
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Grazie.
Salve mi chiamo Enoisa ho 23 anni cittadina italiana con un bambino di 3 anni. Non sono sposata ne convivevo con il padre di mio figlio.
Io volevo sapere se per fare il mio passaporto italiano dovevo avere il consenso del mio ex compagno.
Perché devo andare a cuba per motivi famigliari e non so cosa potrei fare.
Puoi fare ricorso al GT.
Io sono il papà di due bambine una di 14 e una di 10, mi sono separato di fatto da mia moglie a causa di un suo tradimento e dopo un anno con una situazione economica e lavorativa quasi al collasso, ho deciso dì trasferirmi in Australia per garantire un futuro alle mie bimbe.
Il trasferimento non è stato semplice per la lingua, per i visto e per le possibilità lavorative limitate al mio visto così il contributo economico che mi potevo permettere è stato discontinuo così i rapporti con la mia ex e i suoi genitori sono diventati abbastanza tesi; così l’ambiente in cui le mie bimbe sono cresciute durante la mia assenza, di tre anni adesso, e intervallata da un paio di mesi in tre volte, le ha portate and avere un forte rancore nei miei confronti.
Purtroppo dopo il mio trasferimento la mia ex si è ammalata di cancro ed è deceduta qualche mese fa.
Io ho concesso lo tutela legale ai miei suoceri dopo la morte di mia moglie.
Il rapporto con le mie bimbe sembrava migliorare dopo la morte della mamma, ma il senso di proprietà sulle bimbe che ha colto i miei suoceri me le sta riallontanando.
Adesso potrei portarle in Australia e garantirgli una formazione adeguata e crescere in una famiglia normale dato che ho una compagna e aspettiamo un bimbo, ma non vorrei portarle via adesso, non vorrei toglierle dalla loro abitudinarietà e dal loro ambiente e dai legami anche se sarebbe un vantaggio esclusivo per il loro futuro ma purtroppo non vedo altra soluzione per tornare ad essere il loro padre a tempo pieno e non lasciare che il rancore e la gelosia coltivata in loro me le faccia perdere definitivamente.
Potrei avere un tuo parere su cosa leine pensa e se legalmente sia nelle mie facoltà revocare la tutela ai nonni e portarle in Australia.
Per me può essere un buon progetto, tutto quello che riguarda i minori può essere cambiato in ogni istante, poi è chiaro che in caso di opposizione le valutazioni spettano al giudice.
Mi sto separando ho tre figlie.Il papà vive all’estero e prima che arrivasse ho lasciato la casa natale e sono andata a vivere in casa affitto…ora lui andrà via ma due delle bimbe nn vogliono venire a casa nuova! Purtroppo io li ho spese esagerate a cui nn posso mantenere.Cosa si fa si torna indietro oppure le bimbe seguono la mamma nella nuova casa?
Non so cosa dirti, non dici nemmeno quanti anni hanno queste cristiane…
Salve SN la madre di due adolescenti minori,dovrei trasferirsi alla estero essendo separata quale documentazione dovrei esibire al comune di destinazione?
Come faccio ad averne anche una solo vaga idea se non so nè il comune dove andrai ad abitare nè lo stato in cui ti trasferirai?
Salve, da quasi 5 anni sono la compagna di un uomo separato che ha un bimbo che ora ha 11 anni. Convivo col mio compagno da 4 anni. Amo suo figlio come se fosse mio, lo vedo crescere e questa è una enorme gioia. Siamo una famiglia. Purtroppo il bimbo vive lontano e, dopo il ricorso in tribunale dove il giudice ha ratificato domicilio prevalente presso la madre, lo vediamo 3 weekend al mese. Non trovo da nessuna parte su internet come vengono tutelati i compagni delle persone separate con figli. Che diritti abbiamo? Ad esempio, la mia famiglia vive a Madrid e quest’anno mio compagno lavora per capodanno, vorrei portare con me il bimbo in Spagna qualche giorno, perché per la mia famiglia d’origine lui è a tutti gli effetti il cugino dei miei nipoti, il nipote di miei fratelli e di mia mamma. Stesso se un weekend estivo che mio compagno lavora e lo voglio portare al mare ad esempio…quali sono i miei diritti? Come veniamo tutelati i compagni dei genitori separati davanti ai bimbi e cosa possiamo fare e cosa no? Infine, invitarvi sabato 17 dicembre a Gallarate (VA), Teatro del Popolo ore 20,30 dove si proietta il cortometraggio “Mamma non Vuole” dove si tratterà la sindrome di alienazione genitoriale PAS, e avremmo in sala un giudice di minori di Milano, una mediatrice famigliare, un avvocato e il presidente dell’associazione Papà Separati Lombardia. Grazie dell’ascolto
La legge non prevede nessuna tutela, perché non esiste vincolo di parentela, può esserci di affinità nel momento in cui viene celebrato un matrimonio ma anche questo è poco rilevante. A livello giurisprudenziale ci sono sentenze che hanno riconosciuto la rilevanza di questo tipo di relazioni, come ad esempio mi pare una pronuncia che ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per la morte del figlio del marito alla convivente del medesimo, che aveva sempre vissuto con lui e con il quale c’era un profondo rapporto affettivo. Però in ambito familiare direi che l’unico modo di gestire adeguatamente queste situazioni allo stato sia la mediazione familiare. Grazie per l’invito, purtroppo siamo arrivati lunghi…
Buonasera,
Il mio ex compagno se ne è andato dalla casa in cui abitiamo io e i nostri due figli (2 anni e mezzo e uno), così. ..su due piedi. Io gli avevo chiesto di separarci ma organizzandoci e preparando soprattutto nostra figlia più grande. Lui se ne è andato il giorno stesso. Ora ha preso casa a 50 km di distanza e chiede di portare ogni tanto i bimbi da lui ma io sono in totale disaccordo, sia perché non è in grado sia perché cosi piccoli non voglio che stiano così lontano dalla mamma. Posso oppormi? Il fatto che sia andato via in questo modo è in qualche modo punibile? Grazie
Fai regolamentare l’affido dal tribunale e inizia un percorso di mediazione familiare.
Salve, sono una mamma cubana con cittadinanza italiana di due bimbe 7 e 10 anni cittadine italiane, dopo 10 anni mi sono stancata delle varie situazioni e le ho chiesto di separarci sono già circa 2 anni che siamo separati di fatto e quando sono in italia in casa comun con le bimbe, ma no legalmente perché lui dice che non li serve il divorzio e che se voglio posso farlo io(lui è avvocato). Per motivi di lavoro e in certa forma scapando del dover vivere in una situazione che mi è impossibile crescere le bimbe con serenità (abbiamo aperto un bar là cuba) in questi ultimi 2 anni sono stata a cuba 3-4 mesi sempre in video chat ogni giorn che manco e 2-3 i italia alternando i periodi con le bimbe e il lavoro a cuba. La questione è che vorrei fare la separazione e il divorzio ma vorrei poter trasferirmi a cuba portando con me le bimbe il mio lavoro m permette di crescerle ed stare il maggior tempo con loro, e sicuramente più sereni tutti, là ci stanno sia le scuole statali che quelle bilingue che sono quelle che frequenterebbero per i primi anni di adattamento. Delle bimbe una vuole andarsene e l’atra no anche perché senza di me ha tutta la libertà che no dovrebbe per la sua età, si possono fare ascoltare bambini e vedere le sue preferenze e il motivo. Quando io sono a cuba loro sono a casa con il padre ma solo la notte perché dopo la scuola sono sempre dai nonni, e spesso restano a dormire anche da loro. Lui mi dice che solo se vivo nella stessa provincia che abitiamo posso avere le bimbe, che lui mi aiuta con il fitto e tutto il resto, ma se in 10 anni è stato difficile trovare un lavoro qui e non posso andare da nessuna parte posso chiedere direttamente il trasferimento a cuba? Grazie della vostra risposta, anche se sono tante le domande i dubbi e la paura di perdere le bambine.
Devi fare necessariamente la pratica di separazione, in quella sede presenterai al giudice il progetto di vita per le tue figlie chiedendo se ritieni l’autorizzazione al trasferimento a Cuba.
buongiorno
sono una mamma ed ho un bambino di sei anni, mi sto lasciando con il mio compagno dopo 3 anni i di vera crisi per un suocero “padre padrone” che ha completamente rovinato il nostro rapporto, ha voluto sempre decidere su quello che dovevamo fare. il mio compagno sono sei anni che non lavora e quindi ci hanno mantenuto i suoi genitore con una casa in comodato d’uso di 40 mq. ora io non sono piu disposta a sopportare e vorrei ritornare nella mia citta di nascita dove ho una casa mia e vivrei con i miei genitori, visto che probabilmente a fine novembre rimarro senza lavoro. i miei suoceri non voglio lasciarmi portare mio figlio mi hanno detto che se ci provo in tribunale mi rovinano per potarmi via il bambino perche loro in questi sei anni hanno cresciuto. subisco minacce da parte loro tutti i giorni . vorrei sapere se i nonni hanno un reale potere o solo io e suo padre nonostante ci hanno mantenuto possiamo decidere o come dice il loro avvocato i nonni possono vietarmi di portarlo con me. attualmente vivo qa bibbiena arezzo e vorrei tornare con mio figlio a venezia, dove posso dare un futuro migliore a mio figlio ed io anche per il mio lavoro .
li a bibbiena non ci sono possibilita lavorative.
in piu io vorrei tornare perche i miei genitori hanno bisogno di assistenza, per un brutto male che e stato riscontrato a mio padre, vengo dai miei suoceri accusata di bugie anche su questo.
il padre di mio figlio accosente al trasferimento a venezia con la clausola di vederlo ogni 15 giorni.
posso diffidare mio suocere e tenerlo lontano dal bambino visto che gli chiede ogni giorno in che casa vuole stare e gli fa promesse di comprare trattori ruspe tutto cio che puo piacere al mio bambino.
C’è l’art. 317 bis ma in primis decidono i genitori. Appena puoi vai da un avvocato, la situazione è non facile e va gestita.
Buongiorno. Io sono straniera e ho la residenza qui in italia non sono sposata ma convico con il mio compagno. 2 mesi fa è nata la nostra figlia qui in italia. Vorrei tornare a casa mia fuori italia perché non abbiamo il tetto sulla testa non abbiamo casa cambiamo gli alberghi e io mon voglio vivere in una camera d’albergo come si può? La piccola è stressata di questa vita ma il mio fidanzato non vuole cambiare. Ormai è abituato così è più comodo per lui ma io voglio dare la casa alla mia figlia. Che devo fare a chi mi devo rivolgere se il mio non mi lascerà andare via? Grazie.
Devi fare un ricorso per la regolazione dell’affido e l’autorizzazione al trasferimento all’estero.
Buonasera avv.to, avrei bisogno di un consiglio.
Io sono separato dalla mia ex moglie da ormai quattro anni e abbiamo una bimba di 7 anni.
Abbiamo fatto una separazione con affido congiunto con domicilio della minore presso la madre e il mio diritto di visita tutti i giorni e tenerla con me per due week al mese.
Tra le tante cose ci sta scritto che le decisioni per la residenza della minore vanno prese di comune accordo e nel caso non si trovi dal Tribunale. Questo ovviamenete non è mai stato così nel giro di 3 anni la mia ex ha cambiato residenza per ben 4 volte spostandosi da un paese all’altro ma rimanendo però nell’arco di 10 km e quindi permettendo a mia figlia di frequentare sempre o quasi le stesse amichette e la stessa scuola.
Da agosto senza che io sapessi nulla e senza nessuna autorizzazione dal giudice si è trasferita a 400KM di distanza ( raggiungendo la famiglia del suo attuale compagno).
Ovviamente ne io ne la scuola abbiamo concesso il nullaosta e ho subito richiesto intervento del Tribunale che ci ha dato in prima data udienza a febbraio 2017 poi avendo richiesto anticipo in quanto la bambina così non avrebbe potuto frequentare la scuola ci hanno dato udienza per novembre (quando verrà discusso anche il nostro divorzio).
Adesso però la situazione è che io non riesco più a vedere la bambina e soprattutto che mia figlia che avrebbe dovuto frequentare la seconda non va a scuola e a nulla sono serviti i tentativi fatti anche con gli assistenti sociali per farla tornare indietro almeno fino alla decisione del tribunale in modo da poter fare frequentare la scuola alla bambina.
Cosa potrebbe accadere adesso? Cosa potrei fare io in attesa del Tribunale?
Non è grave che la bambina non frequenta la scuola?
Grazie
Non c’è molto da fare, hai fatto quello che era più indicato adesso non ti rimane che attendere l’udienza, chiaramente se nel frattempo ci sono condotte discutibili meglio contestarle per iscritto.
Buonasera,
la volevo aggiornare sulla situazione ieri era fissata udienza per il divorzio( tra l’altro chiesto da lei al quale io non ho mai fatto opposizione) nella quale si sarebbe anche dovuto stabilire il domicilio della bambina ma la mia ex moglie non si è presentata, inviando un messaggio al suo avvocato dove riferisce che a madre si è ammalata e non l’ha potuta lasciare, ovviamente non ha presentato nessuna documentazione in tal senso. Quindi il tribuanle in attesa che lei presenti giustificazioni ha rinviato tutto al 28/12/2016 e intanto mia figlia continua a non frequentare la scuola.
Mi potrebbe dire se nel frattempo posso fare qualcosa e se è giusto che lei non si presenta e intanto chi ci rimette è mia figlia?
Grazie
Potete tentare con un cautelare, ma va valutato molto attentamente.
Può una madre non separata legalmente allontanarsi di casa con 2 figli minori?
Dipende dalle circostanze, è una domanda generica che come al solito non ha purtroppo il minimo senso né utilità.
Ciao sono un papà di 2 bellissimi bambini uno di 4 anni e uno di 1 anno e 4 mesi purtroppo la mia compagna si è inamorato di un altro 2 mesi fa, e ho dovuto andarmene di casa perché già il giorno dopo avermelo detto uscivano mano nella mano, non riuscivo a soportarlo, il fato e che peopio oggi 2 messi dopo mi dice che si trasferisce da lui con i bambini e quindi serve la mia firma per la residenza perché sono minori, io sono contrario a questa cosa perché ad essere sincero sia per me che per i bambini e troppo presto un cambiamento del genere, io non so bene le leggi e in più il nuovo compagno ha altri 2 figli uno di 1anno e 6 messi e uno di 5, purtroppo sua moglie si è suicidata, aiutatemi per favore che non so più che fare grazie
Mi dispiace, sono situazioni davvero pesanti e dove vedere un po’ di luce è veramente difficile. L’unico consiglio che mi sento di darti è di regolare l’affido, per il resto conservare la casa potrebbe anche essere un’opportunità. Valuta anche la mediazione familiare.
Salve..!!!io sono una donna separata consensualmente con mio ex maritto..
Sono di origine rumena..ma ho la citadinanza italiana…i miei figli sono italiani..
Io con i bimbi viaggio tantissimo avedo dei parenti in Romania…Belgio..Inghiltera…
Lui in passato mi ha creato tantisdimi problemi e disaggi con vari documenti prima di partire per un viaggio solo per dispetto..
Adesse noi stiamo preparando i documenti per divorzio…
Fino adesso abbiamo avuto l’affido condiviso in tutto..bimbi..soldi..etc..
Invece per il divorzio io vorei cambiare..vorei chiedergli se si puo…al’afido exclusivo a me in quello che consiste varie documenti per expatrio..passaporto..senza strare a chiedere oggi volta a lui…e lui e d’acordo con questo
Però la sua richesta e decisione 50..50..per varie cose nefiche e scolastiche…
La domanda è..!!!..
Si può fare..??l’afido exclusivo a me..pero in una cara scrita dove lui pou prendere decisioni per la scuola e mediche..???
È una cosa che va fatta nel divorzio stesso, non con una carta separata, deve essere un affido condiviso con un accordo particolare per i viaggi all’estero. Vi suggerirei un accordo in house, più elastico a mio modo di vedere.
Buonasera sono una mamma divorziata con un minore di 13 anni affido condiviso ragazzo collocato da me . Il mio ec mia ha chiesto l’ autorizzazione per andare, x motivi di lavoro, temporaneamente in Cina . Mi chiedo perchè è necessaria la mia autorizzazione? Lo prevede la Legge ? Non sono io a trasferirmi con il minore….
Certo, essendo lui obbligato nei confronti del minore. Ovviamente in caso di tuo rifiuto potrebbe esserci un provvedimento di autorizzazione del giudice.
Buon giorno,
sono separata consensualmente da tre anni e sono in fase di divorzio, io ho due figli minori dal mio ex marito che vede regolarmente, attualmente vivo con il mio compagno dal quale ho avuto da poco un bambino e per motivi di lavoro avremmo intenzione di trasferirci a 150 km da dove abitiamo adesso, rimanendo nella stessa regione…. ci sono leggi che mi vietano questo trasferimento o come può ostacolarmi il mio ex marito?
grazie anticipatamente
Ci vuole l’autorizzazione del giudice se il padre non concorda.
Avvocato buonasera,
convivo con la mia Compagna a casa sua da quattro anni, mangiamo insieme ai suoi genitori e dormiamo nel nostro appartamento, abbiamo una Bambina di 2 anni e mezzo avuta con amore, dalla sua nascita non abbiamo più avuto rapporti in più si sono innescati dei giochi di gelosia e insopportazione reciproca che ci porta spesso a discutere e non parlare e condividere tacitamente le cose, per questo motivo vengo accusato di aver mandato solo io tengo a precisarlo solo io il rapporto a rotoli.
Da un po di tempo le chiedo di provare a recuperare il nostro rapporto ma lei non ne vuole più sapere anzi continua ad accurarmi di essermi dimenticato di lei in questi anni (e io purtroppo le dico la stessa cosa anche perchè credo che le responsabilità siano fifty-fifty) inoltre mi dice che con me è finita definitivamente mi considera un’amico, ma devo restare a casa sua per crescere insieme la figlia.
Se provo a dire che torno a casa mia rendendomi sempre disponibile per la Figlia, sia Lei che sua Madre mi accusano di non provare amore per la Figlia e di essere menefreghista.
Santo IDDIO COSA DEVO FARE????????? AIUTATEMI.
Grazie.
Massimiliano. (Pg)
Cell.: +39 348.2522406
Mandale un invito scritto per fare un percorso di terapia di coppia o mediazione familiare.
Salve sono padre di un figlio separato consensualmente con affido condiviso.dopo la separazione la mia ex moglie scappa in germania assieme ad un altro.abbandonando il suo propio figlio gia da due anni…ma lei continua ad avere la residenza in italia e risulta che vive abitualmente dai suoi cioe dai miei ex suoceri.ed io sono costretto ad prendere mio figlio dalle ore 18 alle ore 21 tutti i giorni.in quanto potrei farlo vivere con me visto che la madre non e presente. E se ne importa del propio figlio..come posso fare per chiedere la redidenza presso la mia abitazione che vivo con i miei genitori..ps…non voglio laffido esclusivo.voglio solo che vive con me in assenza della propia madre.
Devi fare un ricorso per modifica condizioni, leggi la scheda relativa, nel tuo caso direi proprio che i presupposti potrebbero esserci.
Sono separata legalmente,ho un figlio di 10 anni e sono più di 7 anni che il papà nn si fa ne’ sentire ne’ vedere. Potrei trasferirmi in un’altra città senza il consenso del mio ex visto che nn so dove sia? Potrei trasferirmi anche fuori dall’Italia?
Meglio fare il rintraccio, per tanti motivi.
Ciao sono la mamma di un bambino di 12anni,e’stato riconosciuto dal padre ma nn se ne occupa da 11anni,ne alimenti e ne visite,nn ha interesse!!!ho dovuto fare delle denuncie .ora mi trasferisco in Germania ma visto che ha il suo cognome devo chiedere l’autorizzazione da questo signore che tra l’altro non risponde al telefono!!!! Come faccio??
Per un problema vecchio, complesso, delicato e per giunta mi pare trascurato per anni come questo ovviamente non ci sono soluzioni pronte. Puoi solo iniziare dal primo passo. E il primo passo è spedirgli una diffida.
Sono una nonna , ogni volta che chiedo a mia nuora di portare la bambina fai miei parenti ei mi nega sempre, inventando scuse, come posso fare per far vedere la nipotina ai miei parenti, in giornata sarei a casa in quanto dovrei fare due ore di viaggio. Ma lei nn vuole perché mi fa dispetti vorrei capire se come nonna avendo la bambina per un giorno io posso spostarmi senza dirle niente, grazie
È un diritto riconosciuto dal codice civile.
Hai diritto di vedere i tuoi nipoti.
Salve avvocato!Io ora sono in battaglia con il papa di mia piccola di 2 anni.Di cui noi con il mio ex non siamo mai stati sposati e mai abbiamo convisuto,Dopo un anno dalla nascita di nostra figlia il papa si sposa con un altra donna.Io sono straniera,ora mi trovo in tante dificolta lavorative e tante altre ancora.La mia domanda e :posso tornare nel mio paese di origine con la piccola? grazie.
Occorre l’autorizzazione del giudice. L’affido lo avete fatto regolare?
Si abbiamo l affido condiviso .Mi scusi come fatto regolare?Grazie.
Con un provvedimento della magistratura.
Buona sera avvocato.Vi prego spiegatemi meglio per favore.Quello che so io e un affidamento condiviso che e stato stabilito con un accordo fatto tra di noi in tribunale e firmato da tutti due davanti a un giudice.Grazie
Ok quindi l’affido è stato normato. La cosa migliore sarebbe però vedere il provvedimento.
Buongiorno, sono la mamma di una bimba di 17 mesi. Vorrei tanto lasciare il mio compagno e andare dai miei genitori con la bimba perché la situazione è diventata insostenibile. Non siamo sposati e non siamo andati nemmeno all’anagrafe a far stilare il nostro stato di famiglia, sia la bimba che io siamo ancora nello stato di famiglia dai mie genitori ed entrambe abbiamo residenza a casa dei miei, pur essendo domiciliate nello stesso paese a pochi km di distanza. Potrei essere accusata di sequestro di minore? La bimba porta il suo cognome. Grazie in anticipo.
Non direi, ma fai scrivere una lettera o diffida da un avvocato circa la tua intenzione di andartene e il luogo di destinazione. Vai da un mediatore familiare e fai regolare l’affido, quest’ultima cosa anche finita la fase di emergenza.
La mia ex moglie si è trasferita a Fiano Romano senza il mio consenso, negando anche contatti telefonici con il bambino, Lei vive con un’altra persona,e sta inculcando al bambino che deve rispettare più il suo compagno che me.
Infatti in alcuni colloqui telefonici con il bambino mi ha detto che: sono un papà di m…a.
In tutto questo gli assistenti sociali del posto aiutano lei invece che me..nonostante ci sia la querela per sottrazione di minore..
Help
Che cosa hai fatto tu oltre alla querela?
Salve, sono un padre con due bambini di 5 e 7 anni e da poco ho scoperto che mia moglie ha una relazione da ormai un anno con un’altro uomo che vive a Catania, anche lui sposato e con figli (lui è un avvocato) e la moglie ovviamente non sa nulla. Noi viviamo a Milano e stiamo pensando ad una separazione, visto che mia moglie non lavora e io non posso permettermi due appartamenti al momento siamo costretti a vivere insieme, ma lei mi ha detto che vorrebbe andare a Catania per stare da lui (è convinta che gli trovi un lavoro e gli fitti una casa, perché al momento lui non può separarsi) io sono innamoratissimo dei bambini e non mi vedo un solo giorno senza di loro, ho qualche possibilità di impedirgli di portare via i bambini , dato che è lei che ha tradito il tetto coniugale o la legge mi condanna ad accettare le corna e la perdita dei bambini, per me sarebbe devastante, non so se potrei continuare a vivere
Mi dispiace molto Francesco, ti capisco perfettamente e ti sono vicino. Purtroppo lo schema tipico delle separazioni in casi come il tuo è molto sfavorevole l’unica sarebbe tentare di ricucire con tua moglie. Fate in ogni caso subito un percorso di mediazione familiare. In bocca al lupo, di vero cuore.
Grazie per la risposta avvocato, ovviamente riconciliare a lei nn interessa, nella risposta il mio dubbio rimane, lei può mandarmi via di casa o trasferirsi a Catania senza il mio consenso?
Certo, mi sembra di essere stato chiarissimo. Vai anche da un avvocato prima possibile.
Salve gentile Avvocato.
Sono separata legamente e consensualmente da 2 anni, ho l’affido congiunto delle figlie.
Ho avuto una proposta di lavoro all’estero dove oltre che per me anche le bambine avrebbero un futuro migliore. Il mio wx marito non mi da tutta la cifra del mantenimento e non contribuisce alle spese extra che ci sono mensilmente.
Io attualmente abito in casa con i miei genitori e per ora loro contribuiscono alle spese.
Vorrei chiederle quali documenti devo portare davanti ad un giudice per dimostrare la mia situazione e come dimostrare un futuro alle bambine.
Premetto che solo al momento del mio trasferimento avrei un lavoro.
Gentilmente la ringrazio.
Cordiali saluti.
Maria
Non c’è un elenco standard dipende dalla situazione che è diversa volta per volta ad esempio dallo stato in cui vai dal paese da cui provieni e così via. Un’idea nel tuo caso sarebbe farsi fare una dichiarazione di disponibilità all’assunzione dal datore estero. Comunque sarà il tuo avvocato a dirti meglio e di preciso che documenti occorrono, ti farà la lista.
Ciao sono una mamna di 3 figli. Mi sono trasferita 14 anni dalla svizzera dove sono nata e vissuta con mio marito in Calabria ci sono problemi economici e da qui cerco da anni di ritornare in svizzera.ma lui si oppone. I primi due figli sono nati in svizzera e l’ultima in Calabria.,io e miei figli inoltre abbiamo la cittadinanza anche svizzera e italiana. Che fare se lui non vuole ritornare?i figli sono con me e l’aiuto l’avrei dai miei che sono in svizzera.il lavoro avrei delle proposte.come fare?grz sandra
Se tuo marito proprio non si convince, devi farti autorizzare dal giudice come c’è scritto nel post.
Salve.Sono una madre di una figlia di 6 anni.Con mio marito siamo in fase di separazione. Dopo 1 anno che ho vissuto nella casa con la bambina per motivi di una convivenza mi sono trasferita circa 20 km di distanza. Mio marito non mi ha fatto portare via la bambina e ora sta con lei in quella casa che a breve la cambierà. Volevo sapere se potevo chiedere di tenere la bimba con me.Visto che sono la mamma potrei avere questo diritto o la bambina deve rimanere per forza con lui solo perché li c’è la sua scuola.Sono disperata.Non voglio perdere la bambina. Sono una ragazza straniera…non ho nessuno qui.Ho paura che mi portano via anche lei. Per favore mi può aiutare?
Certo che puoi chiederlo ma bisogna far regolare l’affido. Se vuoi un preventivo compila il modulo apposito.
Salve,sono la madre di un bimbo di 13 mesi,io ed il mio compagno ci vogliamo separare(non siamo sposati)lui e d’accordo che il bimbo venga ad abitare con me all’estero,il bimbo ha gia il passaporto,pero le volevo domandare deve scrivere un consenso o qualcosa del genere?cosa dovrebbe scrivere lui(intendo l’autorizzazione per l’espatrio del figlio) in modo che in un futuro non ci siano problemi?
Dovrete fare una pratica presso gli uffici comunali per l’espatrio, per il resto dovete a tutti i costi a mio giudizio regolare l’affido.
Buongiorno sono la mamma di Giuseppe di quasi 5 anni ,ho intenzione di trasferirmi al Nord perché ho un compagno e possibilità lavorative nell insegnamento.Con il padre del bambino non c è accordo anche se affido condiviso,attendo decisione del giudice. Cerca di metterci in tutte le difficoltà possibili.In caso di trasloco posso portare via con me il mobilio??tenuto conto che a breve ci sarà un precetto alla banca perché non provvede nel versamento del mutuo?
Bisognerebbe vedere il titolo che regola la separazione o affido ma soprattutto capire di chi è la proprietà di quei mobili.
Ciao Antonella …cosa ha deciso il giudice?
Buongiorno,
Sono mamma di un bimbo di 5 anni e mezzo. Il padre l’ha riconosciuto ma non ha mai pagato gli alimenti e si è sempre interessato poco a vedere il bambino. Siamo stati al tribunale dei minori qualche anno fa ma la situazione non è cambiata. Ora non lo sento da quasi 3 anni. Ad ottobre io e il bambino ci siamo trasferiti, il cambio di residenza però non l’ho ancora fatto. Leggo ora dai vostri commenti che il padre potrebbe richiedere i danni per non aver ricevuto una comunicazione, é corretto? Ho letto che il cambio di residenza dev’essere di comune accordo. Cosa posso fare ora?
Almeno intanto comunicarlo con raccomandata al padre.
Signor Claudio,
Nessuno ha chiesto la sua opinione in merito, e sinceramente sono completamente disinteressata del suo modo di vedere le cose.
Ognuno conosce molto bene i propri problemi e se li deve risolvere, lei risolva i suoi e io i miei.
Se sua moglie e
una bugiarda, mi dispiace molto per lei, io sono fin troppo onesta caro mio, e lei non sa proprio niente.
anche pieno di madri che usano i figli come dice lei,ma decisamente non eQuesto paese sara
il mio caso .
il caso suo ben per lei, fa solo il suo dovere.Intendo precisare che in questo paese ci sono anche molti padri menefreghisti che non fanno assolutamente niente e si lavano le mani!
Se questo non e
Si astenga nel fare commenti su situazioni che non la riguardano e delle quali non conosce assolutamente nulla e pensi al suo di caso, oppure si iscriva in qualce trasmissione televisiva come critico che forse la prendono.
Egregio Signor Claudio,lei non e
affatto a conoscienza della mia situazione per permettersi di giudicare,inoltre io non sono una madre separata, in quanto non ho mai convissuto con il padre di mio figlio,proprio perche
quest’ultimo non era interessato a taluna operazione.Intendo soddisfare la sua curiosita
riguardante i suoi quesiti in merito a cio
che penseramio figlio in futuro,informandola che e
proptio il bambino che mi implora di rimanere a casa con me e di non voler stare con il padre,un padre negligente che la manda a scuola senza colazione e che non sa occuparsi dei compiti scolastici e chi piune ha piu
ne metta.Sottolineo che sono io a insistere per far si che si che lo veda, percio
non potra
assolutamente dire che la mia intenzione equella di toglierlo all'áffetto del papa
, che come dice lei ha il sacrosanto diritto di vivere vicino a suo figlio, inoltre ritengo opportuno informarla Signor Claudio, che un padre non ha solo diritti ma anche doveri, ai quali questo padre non provvede e non ha mai provveduto, e non intende provvedere.Ecco il motivo per il quale ritemgo che mio figlio si meriti una vita migliore di questa.
Ossequi.
Cara Cristal, la sua situazione sarà differente da quella di altri genitori separati, ma quello che scrive lei è ciò che scrivono il 90% delle madri.
Anche la madre di mia figlia dice che non mi occupo della bimba, che sono un violento, che la mollo alla nonna, che non la so gestire, etc.
Dice che mia figlia non vuole venire a casa mia, e che è lei a insistere: ma a me non sembra proprio.
Peccato che quando mia figlia sta poco bene, da scuola, chiamano me e non la madre, anche se la madre è a 300 metri dalla scuola ed io sono a lavorare.
Io credo che questo basti e avanzi.
E nel weekend in macchina, nelle mie 3 sedute per bimbi, siedono mia figlia e mediamente un paio di amiche, che le loro madri mandano in giro con me.
L’Italia è piena di madri che usano i figli come bancomat e che antepongono le loro esigenze a quelle che il bimbo vorrebbe, ma che spesso non riesce a esprimere.
E le leggi sono conniventi, i giudici menefreghisti, gli assistenti sociali in cerca di uno scoop.
Mi permetta, ma lei dice quello che dicono tutte, e forse per colpa delle altre, io non le credo.
Ossequi
Buon giorno avvocato,
avrei da chiederle un parere circa la mia situazione.
Ho un figlio di 6 anni riconosciuto dal padre, io e lui non siamo mai stati sposati ne ho mai convissuto,il bambino ha sempre vissuto con me e l’affido non e
mai stato normato, lui non ha mai provveduto al suo mantenimento,solo da qualche tempo mi da 50 euro, il bambino comunque lo vede , (anche se il piccolo non vuole andare mai),a week end altrni e un giorno a settimana.
al giudice.Negli ultimi anni purtroppo a causa della crisi, non riesco a sistemarmi con il lavoro, e mi ritrovo attualmente disocupata da molto tempo, non ho nessun aiuto economico o sostegno,il padre non fa nientedi niente per aiutarmi ,pur sapendo che il bambino vive una situazione di disagio economico molto grave, per questo motivo sto pensando di trasferirmi in Australia in quanto cittadina australiana potrei dare a mio figlio una vita migliore e un istruzione in una scuola bi-lingue , inoltre come cittadina avrei molti aiuti economici che in Italia non ho e potrei ricongiungermi con parte della mia famiglia che vive la.
Purtroppo il padre non mi da il consenso per espatriare con mio figlio, e per questo motivo
Sono stata da un legale per un consuto,dove inizialmente si decise di inoltrare richiesta al giudice per l'espatrio, in un secondo momento il mio legale mi informa che queste sono cose che richiedono un lungo periodo di attesa e che l'esito potrebbe essere negativo,aprendo un vortice di situazioni non indifferenti,allora mi consiglia, vista la situazione, di partire comunque,di sistemarmi la e nel frattempo inviare a lei documenti dimostranti la nostra sistemazione economico\scolastica ecc e poi lei a sua volta inviera la richiesta
Dice che in questo modo le tempistiche si riducono di molto e che il giudice vedendo che viviamo una situazione alla gran lunga migliore di quella attuale , difficilmente declinera
il permesso a restare la.
di agire in questo modo.Io sinceramente sono rimasta basita, e non sono cosi convinta circa la possibilita
Gentilmente avvocato, le chiedo, cosa ne pensa , e quali sono i rischi ai quali posso andare incontro facendo cosi`.
Ho nel frattempo un appuntaametno con un altro legale per sentire un parere diverso.
Grazie infinite
Anche a me sembra un po’ una cazzata, non è che uno possa fare quel che gli pare e poi andare a farsi dire che ha fatto bene in seguito da un giudice, se io fossi nel giudice sarei alquanto indispettito da questa condotta. In ogni caso il ricorso va intanto presentato poi al massimo uno potrebbe fare un’operazione del genere una volta che gli avessero fissato la prima udienza ad esempio dopo un anno e fosse stata presentata senza esito una istanza di prelievo…
La ringrazio per la sua risposta avvocato, nel frattempo appunto sono in attesa di ulteriori parei legali.
Prego. In bocca al lupo.
Come tutte le madri separate sostieni che il figlio non vuole stare dal padre.
Io sarei curioso di sentire tuo figlio cosa penserà quando sarà grande del fatto che vuoi togliergli la gioia e il sacrosanto diritto di vivere vicino a entrambi i genitori.
Buongiorno, io mi trovo nella seguente situazione.
Sono separato da 3 anni dalla mia ex compagna, abbiamo una bimba di 6 anni con la quale ho un ottimo rapporto. Siamo in affido condiviso e collocazione presso la madre.
Riesco a frequentarla molto, trascorre più tempo a casa mia che a casa della madre.
Abitiamo a 200 metri di distanza l’uno dall’altro.
Mia figlia frequenta bimbe e fa attività che sono pressoché appartenenti al mio “giro”, andrà nella scuola dietro casa.
La madre questo non lo vede di buon grado, alla madre non piace che la bimba abbia un legame forte con me, piuttosto preme perché abbia un legame forte con il suo nuovo compagno (il parentado della mia ex compagna spiega alla bimba che sarà il suo nuovo papà).
La mia ex compagna è originaria di una città a 200 km di distanza, fuori regione, e ultimamente, avendo perso il lavoro, quello che vuole ottenere è un trasferimento vicino ai genitori di origine, utilizzando la scusa del lavoro: infatti non cerca lavoro in zona, ma solo vicino casa dei suoi genitori.
Questo la agevolerebbe in futuro (aiuto in una già programmata nuova gravidanza), in quanto il fidanzato è un trasfertista che, guarda caso, adesso cerca sta lavorando per una azienda che ha sede nel comune limitrofo a quello dei miei ex suoceri e di cercare un lavoro qui, dove tutti e 4 siamo residenti, non c’è verso.
Infatti mia figlia riferisce che tra madre, fidanzato, nonni, etc, sta subendo un vero e proprio lavaggio del cervello su quanto sarebbe bello vivere nella città di origine della madre.
Tra l’altro la madre sta cercando di convincere la bimba che, nonostante a 200 km di distanza, vedrebbe il papà come adesso, ossia quotidianamente… (assurdo).
Ho invitato per iscritto nonni e madre a smettere di avere questo atteggiamento, perché la bimba è destabilizzata e ha diritto a una vita vicino ai genitori.
Nulla.
Ho invitato la madre a una mediazione genitoriale presso il Comune dove abitiamo.
Rifiutato.
Cosa posso fare? E soprattutto, in caso di trasferimento per lavoro della madre, io posso chiedere la collocazione della bimba a casa mia con l’accordo di far trascorrere alla madre tutti i weekend, ossia da quando finisce di lavorare il venerdì, alla domenica sera quando rientra nella città dove si trasferirebbe?
Aggiungo che ci sono già due procedimenti in corso tra me e la mia ex compagna: uno penale (nei suoi confronti) per aggressione, ed un’istanza al giudice tutelare in materia di vaccini.
Per questi atti contrari all’interesse del minore, consistenti nell’additare il nuovo compagno come figura paterna sminuendo la tua (mentre per le intenzioni finché non vengono realizzate non si può ancora far niente…), ci sarebbe il ricorso ex art. 709 ter cod. proc. civ.. È una misura un po’ estrema, ma se hai già fatto una diffida scritta e hai già mandato un invito per la mediazione che è stato rifiutato credo sia la carta che devi giocare adesso. Se vuoi un preventivo, puoi compilare il modulo apposito, per maggiori dettagli puoi chiamare anche la nostra infoline.
da parte di una madre che dice al padre che non deve venire al saggio di danza della figlia perchè non è suo giorno di visita, ci vorrebbe la lapidazione.
Prima o poi compro una sua ora e vengo a trovarla, credo che lei lo meriti per lo spirito che infonde e per il suo orientamento
Ma di solito i saggi sono eventi pubblici o la cui partecipazione ai quali non è rimessa all’altro genitore ma agli organizzatori quindi il padre dovrebbe essere liberissimo di andarci. Grazie comunque per il resto, ti vedrò volentieri nel caso.
Ciao sono la mamma di due bambine di 6 e 4 anni.sono separata a quasi tre anni ormai tornando a vivere con i miei genitori perché non trovo lavoro che possa darmi la possibilità di mantenere le mie figlie. ..il papà delle bambine é poco presente.lavora fuori città, spesso all estero e torna ogni 2/3 mesi per circa dieci giorni.qualche mese fa ho conosciuto un uomo fantastico che però vive in un’altra città. .io vorrei trasferirmi da lui con le bambine…inoltre avrei anche piu possibilità di trovare un lavoro adeguato.ma ho paura che il padre non mi concederà mai l autorizzazione al trasferimento…un giudice potrebbe concedermelo ??? Avrò anche io diritto a rifarmi una vita ??
Può darsi, visto che il padre tra l’altro è spesso all’estero… Resta da valutare il progetto.
Sono la mamma di un bimbo di 11 anni italoargentino nato da una convivenza durata 5 anni. Appena sono rimasta incinta mio ex-compagno ha iniziato a essere arrogante, la prima cosa che ha fatto è di impossessare del mio bancomat. Dopo la nascita di nostro figlio la cosa è diventata insopportabile lui ha ogni frase metteva in mezzo una parolaccia o una bestemmia. ho provato a andare via ma lui aveva pulito il mio conto bancario cosi non potevo permettermi neanche una notte via.
Con il tempo la cosa è peggiorata perche ha iniziato a picchiarmi fino a che un giorno ho dovuto chiamare i carabinieri a casa che mi hanno detto de andare al Pronto Soccorso per fare la denuncia ma io per paura non ho fatto.
Nel 2007 mi sono gravemente malata ma quando lui ha saputo che io avevo il cancro mi ha nuovamente riempita di botte perche non voleva sentire parlare di malattie e io con la paura ho deciso de accettare tutto ma appena il mio oncologo ha detto che tutto era andato bene mi sono decisa di separarmi e per fortuna lui ha accettato e è andato via de casa.
Ancora oggi vivo nella sua casa dove lui entra e esci senza suonare ma usando una sua chiave e non ho nessun tipo di aiuto per nostro figlio che per peggiorare è invalido cosi vivo con 400 euro che guadagno facendo le pulizia perche il mio vero lavoro ho perso per eccesso de malatia a causa del cancro e 290 euro della invalidita di nostro figlio.
Lui essendo proprietario agricolo dici che posso fare quello que voglio che non dovra mai pagare niente per aiutare nostro figlio e che comunque lui ha gia 290 euro de pensione que devo fare bastare. Ma lui dimentica che io spendo 60 euro tutte le settimane di logopedia e 30 euro de psicomototricita perche la usl non passa piu di 20 sessione all’anno.
Non voglio soldi per me ma vorrei che nosso figlio fosse seguito bene facendo tutte le terapie necessarie.
Vorrei ritornare in argentina perche la avrei il supporto della mia famiglia e perche ho il terrore di riamallarmi e non aver il aiuto di nessuno come è gia sucesso ma lui non mi da il permesso.
ho gia provato la mediazione familiare ma lui non si è presentato
Vorrei chiedervi se ho la possibilita di riuscire a avere dal giudici la autorizzazione a portare mio figlio in Argentina dove entrambi riusciremo a vivere meglio e principalmente non passare necessità.
Nostro figlio può essere ascoltato dal giudice per dire dove preferisce stare?
Grazie di cuore
Sì certo, fai il ricorso illustrando tutta la situazione e i vantaggi del trasferimento e chiedendo che il bambino sia ascoltato. In bocca al lupo.
In una separazione consensuale ,la madre cambia la residenza del figlio dal suo domicilio a quello del padre poichè con lui passa quasi tutta la settimana, può la madre prendere il figlio e trasferirsi dopo?
Non ho capito niente.
Voleva dire che, se dovesse spostare la residenza del figlio a casa del padre – in virtù del fatto che il minore trascorre più tempo da lui piuttosto che da lei – in seguito la madre può trasferirsi e contestualmente far trasferire il minore (probabilmente in altra unità amministrativa).
La residenza non c’entra niente, a mio giudizio…
sono un papa che a avuto una bimba di 1 anno e otto mesi con una donna senza mai avuto la convivenza con lei oggi mi ritrovo a fare il pendolare con il treno o l’auto ogni due settimane per vedere la piccola e portare i soldi che servono anche se per me e molto dura affrontare le spese e ora mi trovo a corto di soldi dopo aver chiesto un prestito che …è gia finito tra viaggi in treno soggiorni in pensione per vedere la piccola e tutto quello che serve i nostri rapporti sono iniziati ad andare male dopo a 7 mesi che la bimba è nata vorrei sapere quali sono i diritti e i doveri per me pur avendo l,affidamento consensuale la mamma grazie
Se avete già regolato l’affido bisogna far capo al relativo provvedimento, altrimenti sarà meglio che lo fai regolare prima possibile…
grazie molte per la risposta ma l’affido è gia regolato dove posso rivolgermi oltre mettere un avvocato’? sono disperato grazie ancora
Devi incaricare un avvocato e basta, che sia bravo e degno di fiducia, penserà poi lì a fare le cose più opportune nel tuo interesse e in quello del minore.
grazie ancora
Sei il benvenuto.
Buongiorno,
vorrei trasferirmi all’estero con mia figlia e la nostra nuova famiglia. non sono mai stata sposata con il padre di mia figlia (coppia di fatto), vorrei sapere quale procedura devo seguire affinchè possiamo trasferirci all’estero.
grazie
Non saprei cosa aggiungere rispetto a quanto già scritto nel post qui sopra…
Salve la mia ex moglie con un SMS mi ha avvisato che per un periodo di tempo si è trasferita insieme a nostro figlio a circa 400km…però una settimana fa ha fatto il nullaosta per fargli cambiare scuola.
Ho l’affido congiunto.. Cosa posso fare?? I carabinieri hanno detto che lo può fare…PS IO NON HO NEANCHE SALUTATO MIO FIGLIO..
Che vergogna. Mi dispiace molto che accadano cose del genere. Comunque, in diritto, bisognerebbe innanzitutto vedere il titolo che regola la separazione. In ogni caso, una diffida e una contestazione la farei. Dopodiché c’è da valutare il 709 ter. Spero che un giorno possiate iniziare qualche seduta di mediazione.
Vola da un avvocato e non perdere tempo.
Mi dispiace che tuo figlio abbia una madre così.
Madre degenere. Molte donne non capiscono che i figli non sono loro appendici e considerano i padri meno di zero. Indice di poca intelligenza, poco tatto e assenza di amore per i figli
Buongiorno Avvocato, io ho una bimba di 5 anni con affido condiviso ( e collocataria la madre), che frequenta l’ultimo anno di asilo.
La madre di mia figlia, che è originaria di una città a 200km di distanza, sfortunatamente fino a un certo punto perchè ognuno è artefice delle proprie fortune, ha perso il lavoro e, invece di cercarsi da lavorare qui, se lo cerca nei dintorni di casa dei genitori.
Addirittura sta meditando, al posto di una occupazione, di iscriversi a un corso di 6 mesi nel Comune dove abitano i genitori.
Addirittura si reca a casa dei suoi genitori con la bimba facendole perdere giorni di asilo e le lezioni sportive. Fa tutto fuori dall’arco dei miei giorni di visita, ma la bimba comunque non frequenta l’asilo (ultimo anno, dovrebbe essere propedeutico).
Premesso che è tutto provabile per iscritto (mail, sms, etc), premesso che quando le fa ccio notare che nostra figlia perde l’asilo lei risponde che nei suoi giorni fa quel che vuole, e io le ribatto che nostra figlia è una persona e non un’appendice di sua madre, io posso mandarle una raccomandata di diffida per la piega che ha preso sui giorni di asilo e sull’atteggiamento che ha con il lavoro? Esiste una formulazione formale oppure è sufficiente il contenuto?
È sicuramente una cosa che puoi valutare, sicuramente per certi versi come genitore rientra anche nei tuoi doveri, per la formulazione non ti posso ovviamente micropilotare da qui, se proprio vuoi fare da solo fai riferimento ai contenuti come hai scritto qui, ma sarebbe molto meglio se tu ti facessi aiutare da un legale. Valuta però anche sempre la mediazione familiare, mi raccomando, che è lo strumento principe per affrontare situazioni come queste.
a me restano 450 euro per vivere, grazie ai giudici che giudicano con facilità e sono sensibili alle madri che piangono miseria e poi si rifanno il seno ed il naso, e soldi per un legale non ne ho.
Di mediazione familiare non ne vuol sentire parlare, dice che se viene a fare la mediazione, mettono nostra figlia in orfanotrofio per due mesi (questo è il livello). Ha rifiutato anche davanti alla scelta di fare la mediazione o prendersi una querela da parte mia per aggressione (mi ha preso a pugno davanti a scuola di nostra figlia), si figuri se viene adesso.
Mi dispiace molto, in bocca al lupo, per dire di più bisognerebbe leggere ed esaminare concretamente le carte relative al tuo caso.
salve sono un marito sposato con una brasiliana non sitamo vivendo un periodo bellissimo e abbiamo un bimbo di 5 anni. Lei vuole andare in brasile per tre mesi per capire se mi ama ancora come posso tutelarmi per mio figlio in caso lei decidesse di non piu tornare.
L’unica sarebbe tenerlo qui.
Salve sono mamma di un bambino di quasi 8 anni… Mi sono trasferita 7 anni fa da Roma a Lecce perché essendo da sola e i miei genitori stavano e sono a Lecce per non rimanere a Roma da sola ho comunicato in tribunale il mio trasferimento… Adesso ho un compagno che vive ad Ancona potrei trasferirmi di nuovo insieme a mio figlio? Se trovassi lavoro il giudice mi darebbe il consenso? E se rimanessi incinta?
Mah forse sì, ma hai provato a chiedere il consenso al padre intanto, che peraltro non dici nemmeno dove sta?
Ciao sono mamma di una bambina 20 mesi sono anche straniera ma in tutti documenti in regola;io e il suo papà (siamo solo convivente) non andiamo d’accordo e penso di andare al mio paese.come posso fare o dove devo andare per il aiuto di qualcuno??.grazie
Devi fare regolare l’affido, leggi la scheda relativa.
Ho un bambino di 3 anni. Mi trovo in germania da quasi 1 anno. E sono lasciato con la madre del bambino. Il mantenimento glielo do. Ma la madre sostiene che il bambino non puo salire qui da me. Ne meno per una settimana . E convinta che lei e la madre e io ho solo il docere di mandargli i soldi.. poi se voglio vedere a mio figlio devo scendere in italia..
Non so come comportarmmi. Ovviamente il prossimo mese scendero x vederllo. Ma credo che sia giusto che cresca con entrambbi i genitori.. mi fate sapere qual cosa ??
Sicuro, solo la situazione logistica non è facile.
È un po’ piccolo, ma magari dal prossimo anno si potrebbe iniziare a pensare di farlo. Comunque fai regolare l’affido altrimenti sei sempre nel limbo.
Buonasera. Vorrei avere un suo parere. Ho una figlia di 4anni ch ha sempre convissuto solo con me. Il padre la vede da gennaio di questo anno due we al mese e un pomeriggio alla settimana.io ho una storia co un uomo He abita all estero e vorrei trasferirmi con mia figlia. Ho proposto a suo padre di tornare in Italia ogni mese per un we. Lui non accetta. La.motivazione della mia richiesta e’ che là avrei una situazione economica più stabile, il mio compagno può trovarmi un lavoro, e potrei far vivere meglio mia figlia. Piuttosto cHe nella piccola cittadina dove stiamo ora che non offre nulla,lavoro non c’e’. Secondo lei, davanti ad un giudice potrei avere delle possibilità,considerando l età piccola della bimba, il fatto che il padre non vuole vederla più del minimo indispensabile, e che migliorerebbe la mia situazione economica. Grazie. Simona
Penso di sì, la tua disponibilità nei confronti del padre non è così male in fondo. Resta comunque un’incognita, ma se credi che sia la cosa migliore per te e tua figlia provaci.
Salve,il mio compagno e’ ormai separato da quasi 5 anni,ha 2 figli maschi di 13 e 15 anni,in questi anni non ha mai saltato un solo mese per gli alimenti per i ragazzi,premetto che noi ci siamo trasferiti a una 60km di dove abitano i bambini e nonostante cio’ il padre e sempre stato presente ogni 15 giorni andarli a prendere il venerdi’ all’uscita da scuola e riportarli a casa la domenica sera .Adesso il piu’ grande va alle scuole superiori e’ il sabato va a scuola e’ il ragazzino di 13 anni va in terza media quindi il sabato a scuola non va.Il padre ha chiesto alla madre di trovare insieme una soluzione per la situazione scuola perche’ lui gli ha chiesto di andare a prendere i ragazzi il sabato entrambi e lei gli ha risposto che non se ne parla ,che deve andare a prendere i ragazzi il venerdi’ e pretende che il ragazzino di 15 anni si svegli alla mattina alle 5 perche’ e’ il padre che deve portarlo a scuola .Adesso mi chiedo, e’ logico che che il mio compagno faccia avanti e’ indietro per tutto il periodo scolastico facendo alzare il ragazzo alle 5 perche’ la madre non lo vuole e non gliene frega niente che suo figlio faccia avanti e’ indietro come un pacco postale?secondo il mio compagno la soluzione piu’ logica sarebbe stata,che per tutto il periodo scolastico, ferie nataliezie ecc.escluse lui andava il sabato all’uscita di scuola e li prendeva entrambi appunto per evitare tutto questo sballottamento del figlio.una volta finite le scuole sarebbe tornato tutto alla normalita’ .Ma lei si oppone e dice che non e’ un problema suo perche’ lei ogni 15 giorni vuole stare tranquilla e libera di vivere la sua vita.Bene….. ma mi chiedo …vivere la sua vita a spese dei propri figli???? cosa puo’ fare il mio compagno per farle capire che e’ una cosa sbagliata ?
Magari può provare con qualche seduta di mediazione familiare…
salve sono un padre di una bimba di 2 anni,l’altro giorno la mia convivente,mentre io lavoravo,è scappata con la bambina a 800 km di distanza dai suoi genitori.mi ha fatto sapere che intende rimanere li con la bambina e io se voglio la posso andare a trovare.cosa devo fare?ci sono possibilità di riprendermi mia figlia?questo gesto puo compromettere l’affido a lei?oppure se riuscissi a provare tramite messaggi scritti da lei atteggiamenti sbagliati da parte sua tipo:instabilità emotiva,odio per i nonni paterni tale da ostacolare il rapporto con la nipote,situazione familiare instabile nella casa dove è scappata con mia figlia;infatti la nonna materna ha 2 divorzi alle spalle e nn ha saputo proteggere la figlia in quanto il suo secondo marito ha abusato della mia ex convivente;inoltre ha sempre ostacolato la permanenza della figlia con me,disprezzando tutto quello che facevamo!ci sono elementi che possono influire per un ipotetico affidamento della bambina nel posto in cui è nata?
cosa devo fare?
devo denunciarla?
devo rassegnarmi e chiedere un accordo reciproco controfirmato in presenza di avvocati da presentare in tribunale?
la ringrazio in anticipo
Per prima cosa, fai scrivere una diffida da un avvocato. Poi bisogna che lavori sulla regolamentazione dell’affido.
Vai alla svelta da un avvocato, secondo me non ha fatto una cosa intelligente nell’economia di una futura separazione
Buongiorno,
Vorrei una informazione per quanto riguarda il volere viaggiare all’estero per circa due settimane con il bambino che ha otto anni, il motivo del viaggio è che lui possa vedere i nonni materni e zii , essendo da parte mia, una famiglia numerosa.
Il piccolo è rimasto male quando ha saputo che non poteva viaggiare; visto che suo padre non vuole lasciarlo andare ( il motivo forse che sua madre “mia suocera” possa soffrire l’allontanamento del nipote, mio marito essendo figlio unico e unico nipote per lei…. chiarisco che conviviamo con sua madre), o forse ha paura che io rimanesi là; visto che qui non ho nessuno, anche è una cosa che non farei, “visto che il piccolo potrebbe soffrire non avendo la presenza del padre”, e non saprei come fare per affrontare il problema….lui mi ha tolto ogni documento per evitare il viaggio.
Devi fare ricorso al giudice per farti autorizzare, purtroppo non ci sono altre strade.
Buonasera, mio marito mi ha lasciato é andato via di casa Per sua sola decisione. Vorrei sapere quanto tempo ho prima di andare da un avvocato per legalizzare la separazione e se aspettare di farlo mi reca danno. Abbiamo una bimba piccola di 4 anni e vorrei non arrivare a litigare x gestire la sua vita! Vorrei trovare una soluzione tra di noi….pensa che sia possibile questo? Oppure conviene sempre stabilire con un giudice visite e residenza del minore? Ho paura dell’intromissione dei suoceri con i quali non sono mai andata d’accordo!! Possono loro pretendere che la nipote sia presa all’asilo tutti i giorni da loro? Grazie
La cosa migliore è fare la separazione in modo consensuale, senza giudice, ma tramite un accordo in house nello studio con due avvocati. Leggi la scheda relativa per maggiori informazioni.
Ciao ho un bambino . Mi trovo in germania per lavoto da 9 mesi. Con la madre di mio figlio non eravamo sposati. Ogni tanto facciamo la video chiamata e lo vedo dal pc.. ma la mia domanda e se mio fioglio potrebbe stare con me.. anche x 2 o 3 mesi.. poi sua madre li non lavora. E se andrebbe qui a scuola avrebbe un futuro..
Credo che ti serva un intero progetto per la gestione di tua figlio e della tua crisi familiare, non puoi limitarti ad un solo aspetto, ci sono dozzine di cose da valutare…
Salve ,sono una donna separata con una figlia minorenne , la piccola vive con me ! Posso ricevere un ordine di trasferimento in un’ altra sede distante 30 km ? C’è una legge che mi tutela essendo sola con una figlia minorenne ? Grazie
Non te lo so dire questo, magari prova a sentire da un sindacato, non vorrei che ci fosse qualche modifica legislativa che mi è sfuggita.
Ciao ho 19 anni e sono mamma di un bambino che ha nove mesi. Io e suo padre siamo sposati ma da un po di tempo litighiamo spesso e lui parla di divorzio. Se ciò dovesse accadere, visto che io non lavoro e mia madre non abita piu nella città dove vivo io, vorrei raggiungerla all’estero per avere il suo supporto e vorrei ovviamente portare con me il bambino anche perché le possibilità di avere un futuro migliore sono maggiori all’estero. Con il padre del bambino non ho mai affrontato l’argomento ma, essendo il bambino cosi piccolo quindi non va all’asilo e sta sempre con me nn lo lascio mai a nessuno, di conseguenza non soffrirebbe il distacco da niente, se il padre si oppone il giudice mi darebbe il consenso?
Non sono un indovino purtroppo, se sarà il caso fai il ricorso nel modo migliore possibile e questo è tutto quello che puoi fare…
Forse VOSTRO figlio soffrirebbe il distacco da suo padre, no?
Gent.mo Dott. Solignani e se nel caso di consensuale con affido condiviso di minore (4 anni) è il padre a volersi trasferire all’estero per qualche anno per scelte lavorative personali (non di necessità) ?
Valgono le stesse considerazioni secondo me.
Penso di essermi spiegata male. Io come madre che diritti ho? Lui nonostante un affido condiviso se ne va e chiaramente non può più onorare i giorni di visita e i Week end alternati. E per le decisioni urgenti riguardo alla minore? Devo chiedere un affido esclusivo temporaneo? Grazie.
Puoi chiedere un cambio della formula di affido per adattarla alla nuova situazione. Valuta se ne vale la pena, sarebbe corretto farlo ma è sempre costoso.
Salve e grazie in anticipo del suo tempo e della sua attenzione. Sono separata con rito giudiziale (non per mio volere) dal 2009 e mia figlia di 10 anni è affidata esclusivamente a me, il padre ha solo la patria potesta. Si è sempre interessato poco alla bambina che è stata cresciuta da me e la nonna (mia madre). Lui è molto rancoroso nei miei confronti e fa tutto in virtu’ di fare dispetto a me e non per il bene della bambina. Io mi sono rifatta una vita e a lui questo non va giu’. La domanda è se lui è tenuto a sapere quando vado via un week end in ferie con la bambina dove vado e dove dormiamo, quando in passato per anni non ha avuto nessun interesse al riguardo. Avendo io l’affidamento esclusivo, non credo lui possa intimarmi di rivolgersi alle autorità. Si comporta male e quelle rare volte che visita la bambina mi scredita e le dice che voglio il suo male. Ho provato ad avere rapporti civili con lui ma non è possibile. Sono seguita da un legale che dice di nn replicare alle sue provocazioni. Io le chiedo se devo comunicare dove vado con la bambina oppure no. Grazie di cuore. Mamma positiva
Essendo un esclusivo direi di no ma sarebbe meglio vedere il provvedimento. In ogni caso prova a invitarlo a fare un po’ di mediazione familiare.
Io non sono un avvocato, ma un papà separato con affido condiviso che, se sentiamo il parere della mia ex compagna, è uguale a quello che lei riferisce del suo ex marito.
Io, al suo posto, direi al suo ex marito dove va, dove dorme e cosa fa la figlia. Ne emerge che lo coinvolge e che non ha nulla da nascondere.
A quel punto, cosa può venirle a contestare?
Mi sono separata il 26 Aprile davanti al giudice di Modena.Lui ha una denuncia per maltrattamenti su di me e i 3 bimbi. Mi ha picchiata per l’ultima volta il 20 Gennaio.Ci sono di mezzo anche gli ass. Sociali. Può vedere i minori 3 volte a settimana.Ma adesso non vuole darmi il nulla osta per trasferirci in Sicilia. Come posso fare????? Aiutatemi
Ti devi far autorizzare dal giudice come c’è scritto nel post. In bocca al lupo.
Immagino che i tuoi figli siano entusiasti del fatto che vadano a vivere a 1.000km da loro padre che vedranno se va bene una volta ogni 3 mesi, ma magari nella stessa casa dei nonni materni.
Questo sempre nell’interesse dei bambini.
ma tanto un papà a cosa serve…
Buon pomeriggio, premetto che ho già un avvocato molto valido, ma vorrei sentire più voci ed esperienze diverse. Vivo con mio figlio di 11 anni in un luogo che non offre nulla dal punto di vista professionale e molto poco da quello umano (io ci sono cresciuta, ma negli anni è andato degenerando). Mi sono laureata 14 anni fa e qui non ho mai trovato un lavoro né qualificato, né stabile. Sono disoccupata da due anni e ho finito ogni risorsa, ho debiti con le spese di base (bollette, per intenderci) e da “accordi” non percepisco alimenti dal mio ex marito. Da tempo penso di spostarmi in una regione meno morta (a 200 km) e adesso che ho una relazione stabile con un uomo che si trova già là, voglio trasferirmi col bambino. Qui mio figlio dorme in cucina, non fa sport perché non potrei pagarne una parte e il padre non vuole sostenere le spese in toto, mentre là avrebbe intanto una casa vera, una cameretta e un giardino; ora finisce un ciclo di studi e non ha amici tra i compagni. Ha manifestato apertamente col padre l’entusiasmo per il trasferimento e lui ha reagito minacciando il bambino di non andarlo mai più a trovare, di non fargli mai più vedere la sorella nata dal suo nuovo rapporto e inoltrando a me una diffida. A parte gli altri dettagli, tipo che in sei anni non ci sono mai state visite del papà oltre a quelle rigorosamente scritte, quante probabilità abbiamo, secondo la sua esperienza, di avere il benestare di un giudice? Grazie, Viola Luce.
Tutti i casi e tutti i giudici sono diversi per cui questa domanda non ha né senso né utilità, io userei le energie disponibili per mettermi a fare il ricorso nel modo migliore possibile…
Salve sn un ex padre convivente separato da 1 mese, ho una bimba di 3 anni e la mia bimba vive su una casa nuiva cn la mamma .. io potrei rifiutarmi di firmare il nuovo domicilio di mia figlia . Grazie ciao
Non sarebbe comunque in quella sede che andrebbe affrontato il problema.
salve,
la mia ex compagna ha portato mia figlia di 8 anni (che vedo regolarmente e spesso, circa il 40% del tempo) in vacanza in francia nonostante io non fossi d’accordo. e per ottenere il documento da giudice credo abbia mentito dicendo che io non vedevo la bimba. cosa posso fare?
graz
Ti conviene per prima cosa andare a fare copia del fascicolo per vedere cosa ha fatto in concreto.
slave sono il papà di una bimba di 5 anni .
al momento con la mia exmoglie stiamo in fase di separazione.
Il problema è che già vedevo poco mia figlia adesso lei è andata a fare una supplenza fuori regione ed io sono già 3 settimane che non vedo mia figlia come posso fare?
ho detto alla ex mOglio se potevo andare a prendere mia figlia il venerdì e riaccompagnarla la domenica ma lei ha detto di no e che potevo andarla a trovare dove stava ma il fatto è che sta a 600 km di lontananza ed è assurdo che vado lo per vederla un paio d’ore.
cosa mi consigliate di fare
La cazzata è stata come sempre quella di non far regolare l’affido, oramai l’ho già detto centinaia di volte purtroppo… Comunque, oltre che mettere in cantiere questa cosa sul medio periodo, nell’immediato non ti resta che farle scrivere una diffida da un avvocato. La tua richiesta, avendo la bambina già 5 anni, mi sembra peraltro abbastanza ragionevole.
Io personalmente ho notato che il tormentone di tutti questi interventi è che molte madri vogliono rifarsi una vita e pur di fare ciò e sentirsi felici, metterebbero il figlio o figlia che sia in condizione di allontanarle dal padre, che “tanto può vedere il figlio ogni due mesi e a Natale ed in estate”.
Credo che ci sia molto egoismo e di riflesso poco amore per i propri figli.
Io vorrei che tante donne iniziassero a ragionare mettendosi nei panni del figlio che diventa pressochè orfano di fatto e che magari non gradisce più di tanto una permuta di padre, anche se magari tace ed annuisce.
Forse è un esercizio troppo difficile, forse non è semplice scindere l’interesse del figlio da quello proprio.
Allora proviamo a pensarla così: se il padre prendesse il figlio e lo portasse a 500 km di distanza, sareste felici?
Grazie per il tuo contributo e benvenuto nel blog.
Salve,
sono padre di una bimba di 5 anni, separato da un anno e mezzo dalla madre con cui avevo convivenza more uxorio.
Mia figlia e la mia ex compagna abitano nella casa dove costituivamo nucleo familiare ed io sostengo buona parte delle spese (proprietario all’80%, quindi mutuo, condominio, imu, etc), oltre che a versare il mantenimento.
Io abito a 200 metri da loro, con mia madre.
Abbiamo degli accordi omologati dal giudice che prevedono 3 giorni di visita infrasetttimanali e i weekend alternati, ma mia madre tiene la bimba anche alcuni giorni di spettanza della mia ex compagna.
La bimba è a casa con sua madre praticamente un solo giorno alla settimana.
Adesso la mia ex vorrebbe trasferirsi a 200 km di distanza, ossia ritornare nella città dove viveva con i suoi genitori e sta cercando lavoro in zona, nonostante un lavoro lo abbia già, anche se non molto redditizio, ma non cerca neanche altre soluzioni.
I rapporti sono tesissimi, siamo arrivati alle percosse in luogo pubblico (le ho subite ed ho depositato querela); ho provato a chiedere di seguire un rapporto di mediazione genitoriale, ma ha rifiutato.
Nonni materni e madre stanno facendo il lavaggio del cervello alla bimba dicendole che andrà ad abitare con loro; mia figlia è in confusione.
Abito in una città capoluogo di provincia la cui qualità della vita è considerata di ottimo livello.
Crede che il trasferimento possa essere una soluzione facilmente percorribile?
Io insisterei con la disponibilità alla mediazione familiare che può essere fondamentale e con l’invio di contestazioni e richieste scritte, che potrebbero essere molto utili se un domani come è probabile si dovesse tornare davanti ad un giudice.
La mediazione genitoriale è stata chiesta 2 volte tramite legale e lei si è sempre rifiutata.
L’avvocato ha anche segnalato alla collega che alla bambina viene detto che dovrà andare a vivere nella città dei nonni, ma la collega risponde che è la bimba stessa che esprime questo desiderio, io aggiungo cosa alquanto improbabile.
La ex compagna chiaramente sta pianificando il suo trasferimento, tenendomi all’oscuro; ma come si suol dire, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi
Forse puoi chiedere l’audizione ma dipende dal giudice e devi in ogni caso valutare bene.
Salve.Io sono bulgara separata con italiano e abbiamo una figlia di 7 anni.Senza matrimonio.La mia domanda e:ho diritto di portare la bambina a Bulgaria almeno per le vacanze,se il padre non mi da permesso.Qui sto sola,senza lavoro fisso e aiuto morale di nesuno.Grazie mille
Se il padre non presta il consenso devi fare ricorso al giudice.
Salve, sono il padre di una bimba di 18 mesi, ho l’affidamento congiunto della bimba e la vedo 3 Pomeriggi a settimana ed un pernotto come stabilito dal giudice. Qualche mese fa abbiamo firmato per il divorzio con la consensuale. Pago regolarmente il mantenimento ma aho seri problemi di dialogo con la mia ex. Ora mi minaccia che andrà all estero e porterà con sé la bambina. Lo può fare? Come posso tutelarmi? Se parte e lascia la bambina per un periodo può decidere di lasciarla a sua madre e non a me? Mar
Vai da un mediatore familiare.
Come faccio a diffidarLa Visto che già mi avvisa che la porterà con sé?
Mandale una diffida per iscritto tramite un avvocato.
Buonasera.
Ho una questione delicata da sottoporre.
Premetto che non parlo in prima persona ma per capire meglio la situazione del mio compagno, che si è lasciato con l’ex moglie a Luglio 2014.
A Settembre lei ha deciso di non voler vivere più in Italia ed è tornata a Londra con la loro bambina di 9 anni, dopo pochissimo ha scoperto di avere un cancro terminale.
Da quel momento il padre sale ogni 2 mesi per c.a. 5 gg a vedere la bimba.
Non hanno ancora parlato di divorzio o separazione perchè lui dice che non vuole far arrabbiare lei altrimenti lo riduce in “mutande”.
La mia domanda è:
– essendosene andata lei con la figlia dalla casa coniugale prima della separazione ha perso il diritto dell’assegnazione della stessa? (sono ignorante in materia, le informazioni le ho reperite su internet);
– quanto mantenimento può richiedere vivendo all’estero e percependo gia 1000 puond di sussidio dallo stato per il suo stato di salute, tenendo conto che il mio lui è un professionista ed un reddito minimo?
– se dovessero andare il causa, tenendo presente la situazione di salute terminale (non si sa a quanto…) quindi quando fa le chemio lascia la bimba 3 giorni da amici, il fatto che è a Londra in affitto non lavorando ma percependo solo il sussidio e tutte le complicanze che possono esserci per la bimba…. la affiderebbero a lei la bimba?
Grazie mille per chiunque possa darmi delle delucidazioni!!
Saluti
Il diritto all’assegnazione della casa coniugale, per le altre domande non esistono assolutamente risposte che siano almeno un minimo indicative. Suggerisco senz’altro un approccio di tipo negoziale.
Grazie mille per la sua celere risposta.
Tuttavia non mi è chiara una cosa: mantiene o perde il diritto dell’assegnazione della casa coniugale?
Grazie ancora
Perde, scusa, la risposta era venuta troncata.
Buongiorno avvocato.
Sono un giovane papà di un bambino di 1 anno e due mesi e di uno nuovo in arrivo.
La mia ragazza dopo la prima gravidanza è cambiata, è diventata aggressiva, non gli si può dir nulla che scatta con insulti e comportamenti violenti.
DOpo l’ennesimo litigio ha preso e se ne è andata a 80 km di distanza mentre io dormivo portandosi il bambino senza che io ne sapevo nulla avvisandomi con una telefonata quando era ormai sul posto. Dato che la legge prevede sempre la tutela delle donne anche quando magari perpepetuano delle violenze psicologiche nell’ambito familiare non del tutto indifferenti vorrei capire come possa comportarmi in caso non mi ascolti nel voler tornare a casa nostra.
La ringrazio.
Vai subito da un mediatore familiare.
Buongiorno avvocato, le volevo chiedere la sua opinione in merito.
La mia attuale compagna vive in Italia da quando è nata ma ha doppia cittadinanza poichè nata in uno stato estero (Rep. Ceca) e poi trasferitasi subito in Italia perchè figlia di padre italiano e madre ceca. Noi siamo insieme da più di un anno e lei è madre di un bambino avuto quasi tre anni fa da una fugace relazione con un ragazzo italiano. Hanno convissuto il periodo della gravidanza ed i primi 4 mesi di vita del bambino, poi si sono separati e sono cominciati i problemi. Dopo due mesi di minacce e tentati suicidi del padre, ha smesso anche di pagare un sostentamento prendendosi una denuncia con tanto di processo penale in corso. Da quel momento ha ricominciato a pagare il sostentamento senza però mai chiedere di vedere il bambino fino a 6 mesi fa quando, di fronte alla richiesta della mia compagna di affido esclusivo e richiesta di espatrio definitivo in rep. ceca, il suddetto abbia cominciato ad intraprendere una battaglia legale fatta di infamie nei confronti della madre (dubbi sulla paternità e sulle frequentazioni della madre etc etc.) e di tentativi di dimostrare di essere un buon padre (mandando sms chiedendo come sta il bambino). Il giudizio è fissato per il 18 giugno, nel frattempo sono passati attraverso un percorso mediativo con uno psicoterapeuta che però dopo 5 sedute non ha portato a nulla poichè all’ultima seduta ha ribadito di voler fare il test del DNA per verificare la paternità, rivendicando i suoi diritti come padre, il che è un controsenso visto l’atteggiamento mantenuto sinora. La mia compagna non ha mai voluto assecondare il discorso del DNA per non cedere tutte le volte alle loro richieste, ma ora è intenzionata a farlo proponendo di farlo a patto che condedano un permesso di espatrio almeno temporaneo. La mia compagna ha un appartamento di proprietà della madre in rep ceca ed ha un contratto di lavoro solo da firmare che le consentirebbe di mantenere da sola il bambino, mentre in italia è ancora in casa con i genitori e senza lavoro. Volevo sapere una sua opinione in merito su quale potrebbe anche essere l’esito della disputa, perchè qualora dovesse andare male, purtroppo non so come finirebbe la nostra storia dato che io vivo in rep ceca già da 4 anni ed ho un lavoro fisso e non so come potrei tornare in italia ed a quali condizioni.
E’ possibile che basti questo “finto” interessamento del padre a mettere a repentaglio tutto?
Grazie mille
Mi dispiace, ma non ho nessuna possibilità di poterlo prevedere, tantomeno senza vedere il fascicolo del processo. L’importante comunque è che facciate le cose al meglio sviluppando la difesa migliore con l’assistenza di un avvocato degno di fiducia.
Buongiorno avvocato, sono separata legalmente da circa 3 anni ed ho 2 splendidi bambini di 8 e 5 anni. Ho un buon rapporto con il mio ex marito e lui è un ottimo padre. La separazione è stata consensuale e l’affido condiviso,viviamo a poca distanza l’uno dall’altro e lavoriamo entrambi per una multinazionale per 9/10 h al giorno.Viviamo entrambi lontani dalle nostre famiglie di origine, ma anche dopo la separazione abbiamo scelto di vivere nella stessa città per dare ai nostri figli il diritto di vivere quotidianamente con entrambe i genitori. I bambini sono sereni ed anche noi genitori. Circa 1 settimana fa la mia azienda mi sottopone un trasferimento coercitivo presso la sede centrale (a 300 kg dalla nostra attuale residenza), ho sottoposto la questione ad HR, ma nella sede in cui lavoro attualmente non ci sono altri ruoli disponibili. Entro il 2 Maggio devo prendere funzione presso la sede centrale, altrimenti licenziarmi (o provvederanno loro x mia assenza sulla sede).Io non ho alcuna intenzione di allontanare i figli dal padre né tantomeno rinunciare a vivere io con loro. Procedere da subito con azione legale verso la mia azienda comporterebbe in ogni caso il mio temporaneo trasferimento sino a conclusione causa. Può darmi qualche indicazione su cosa presentare alla mia azienda per bloccare il trasferimento? Mi aiuti, sono seriamente preoccupata che tutto il lavoro fatto in 4 anni per mantenere equilibrio e serenità dei figli si bruci per la mia necessità di lavorare. Grazie mille.
Mi dispiace molto di questa situazione. Non ci sono formule magiche, al momento fai una lettera scritta in cui contesti tutto e fai presente anche le tue problematiche. Poi è chiaro che il provvedimento andrà valutato sotto il profilo della sua legittimità in base al tuo inquadramento, mansioni, contratto anche collettivo e c. Ti consiglio di sentire anche da un sindacato.
Buongiorno avvocato sono madre di un ragazzino di 12 anni separata da poco affido condiviso. Ho conosciuto un uomo con il quale sto bene, padre di una bimba ci stiamo frequentando, ancora i nostri figli non sanno di noi. È nostra intenzione aspettare ancora qualche mese. Vorremmo andare a vivere insieme non nell immediato. Aspetteremo mio figlio finisca il ciclo.delke scuole medie. Sicura n ente il mio ex marito si opporra’ .gli accordi della separazione consensuale sono che lui può vedere il bimbo a week end alternati e in settimana visite libere previo preavviso e consenso del bambino al momento Lo vede il sabato sera e durante la settimana va a vederlo agli allenamenti ma di preavviso nulla. Dice che degli accordi a lui non interessa nulla. Il mio nuovo compagno abita a 150 km.per ragioni di lavoro è impossibilitato a spostarsi . Per me sarebbe più facile ottenere un trasferimento. Fermo restando che spero che mio figlio sia d’accordo nel trasferirsi, se il mio ex marito dovesse opporsi, che possibilità avrei di ottenere l autorizzazione del giudice?
È una domanda che non ha né senso né utilità pratica, perché non lo può sapere nessuno, se ritieni davvero che tuo figlio stia meglio sistemato, sia pure a 150 km dal padre, comunque insieme a te e al tuo nuovo compagno fai del tuo meglio per dimostrarlo al giudice, spiegando per filo e per segno come sarebbe la sua vita dopo il trasloco, e poi aspetta la decisione.
Buongiorno avvocato, la ringrazio della disponibilità verso di noi. Ho appena avuto l udienza di separazione giudiziale,dove il giudice ha stabilito un affido condiviso (io chiedo esclusivo) con momentaneamente la possibilità del padre di vedere i figli con un educatore degli assistenti sociali un giorno a settimana. Questo perché hanno capito, fortunatamente, che ha il vizio del alcool ed è prepotente ed ostile (viene dall’est..). Ora spero anche che gli assistenti confermino, dopo questi suddetti incontri, che sarebbe migliore un affido esclusivo a me, dato anche che i bimbi hanno timore del padre. Mi da gentilmente una sua opinione? Il prossimo appuntamento con il giudice l abbiamo fra 4 mesi. Grazie ! Mamma preoccupata..
Secondo me va bene così.
Buona sera avvocato sono qua per conto di mia sorella.
sposata da 6 anni con tre figli,sta valutando la situazione della separazione per colpa anche dei soceri e di lui che è sempre attaccato al cordone ombelicale .i miei genitori abitano a 40 km da dove si trova mia sorella.chiedo se e possibile un suo rientro nel suo paese o cosa può fare visto che li si trova sola con 3 figli.grazie
Se non si accordano su quel punto lo deciderà il giudice c
Salve io stò procedendo per il divorzio e ho fatto anche richiesta di potermi trasferire negli U.S.A con i miei figli per motivi di lavoro . Il mio ex marito è daccordo per il trasferimento può in questo caso il giudice opporsi alla mia richiesta visto che tutto ciò è anche per l’interesse dei miei figli?
Nel tuo caso, come spiego nel post, non si va nemmeno davanti al giudice oggigiorno, ma si fa tutto con un accordo in house. In questo caso, il controllo sulla rispondenza all’interesse del minore del trasferimento è effettuato dalla Procura, che, in linea di principio, potrebbe anche «opporsi» e cioè non autorizzare, per cui il mio suggerimento è quello di rivolgersi ad un bravo professionista esperto di diritto di famiglia che illustri adeguatamente nel testo dell’accordo da depositare poi in procura il progetto di vita negli Stati Uniti dei vostri figli.
Buongiorno. .sono una mamma separata da tre anni con un bambino di sei.abbiamo l’affidamento congiunto del bambino ma il padre non ha mai esercitato questo ruolo di genitore. Si limita soltanto a passare il mantenimento stabilito dal giudice ma non ha nessun rapporto col figlio.. lo ha visto in quattro anni solo quando ero io ad accompagnarlo nel tabacchino do sua proprietà..quando il bambino mi chiedeva di velor vedere il papà. .adesso io vorrei trasferirmi in un’altra regione..vivo in un piccolo paesino dove ci sono pochissime prospettive e vorrei trasferirmi in una città dove ho la possibilità di trovare un lavoto e di garantire al bambino un avvenire migliore. In qiesta città vive il mio nuovo compagno col quale il bambino ha un bellissimo rapporto. Ho comunicato x lettere al mio ex marito questa decisione e lui vuole impedirmelo sostenendo che io gli vieto di vedere il figlio. La cosa non è vera in quanto ci sono lettere testimono ed altro che possono dimostarre il contrario e sono altresi disposta alla massima disponibilita nel far vendere il bambino al padre. Andando in tribunale x chiedere l’autorizzazione cosa potrbbe succedere dato il fatto che lui fin’ora non è mai stato presente? Aspetto consigli. Grazie.
È impossibile prevedere cosa potrebbe decidere il giudice, se credi che per te e per tuo figlio sia la cosa migliore trasferirsi fai questo ricorso illustrando i motivi e il progetto completo per la vostra vita dopo il trasferimento e poi vedi.
Salve, sono in fase di separazione consensuale con mia moglie e abbiamo un figlio di quasi due anni per il quale vorremmo l’affido condiviso.. Viviamo in due città diverse dove entrambi lavoriamo, mia moglie è residente in affitto a Roma ed io ad Ancona e siamo entrambi dipendenti pubblici.. Posso chiedere al giudice, in sede di udienza, il trasferimento della sede di lavoro da Ancona a Roma, atteso che per me è molto gravoso e dispendioso sia viaggiare che dormire in albergo (non ho parenti né casa di proprietà a Roma..)?
Grazie in anticipo per la risposta.
Il giudice della separazione non ha assolutamente alcun potere di intervento sul tuo rapporto di servizio con la pubblica amministrazione.
Buonasera! Dopo lunghe ricerche purtroppo non ho trovato situazioni simili alla mia è quindi vorrei spiegarle il mio problema. Ho un bambino di 18 mesi e io e il padre abbiamo chiuso la nostra storia da poco tempo. Lui non ha un lavoro e coltiva una volta passione da cui guadagna “a nero”. Quando scoprimmo di aspettare un bambino eravavamo felicissimi e lui mi disse che avrebbe cercato lavoro, ma non si curò di trovare una casa nè tantomeno un lavoro e così io gli proposi diverse alternative (andare a vivere nel mio appartamento a 1200 km di distanza dal suo paese di origine, farci affittare una stanza nella casa dei suoi genitori a 900 km di distanza oppure venire a vivere nell’appartamento che ci avevano sistemato i miei genitori a 30 minuti di distanza sempre dal suo paesino), tutte rifiutate perché lui voleva vivere coi suoi genitori, opportunità alla quale io mi sono opposta perché non c’erano possibilità di lavoro nè per me nè per lui se non questa passione… La mia famiglia cercò e trovò dei lavori abbastanza remunerativi ma lui rifiutò sempre perché un lavoro ce lo aveva già anche se non portava entrate! Intanto mia madre si ammalò di cancro e mio padre mi propose di rimanere al suo fianco per la durata della chemio e della radio e in cambio lui avrebbe pensato a me, mio figlio e il mio compagno, così accettai ovviamente dopo averne parlato col mio compagno. Quando il bimbo aveva 7 mesi lui non aveva ancora lavoro, e io gli chiesi se volevamo valutare l’opzione di partire, ma lui mi consigliò di partire da sola col bimbo per cercare io stessa un lavoro, perché lui voleva continuare con questa sua passione. Io allora rifiutai perché non ce l’avrei mai fatta… All’età di un anno del piccolo decidemmo di andare insieme all’estero, così chiesi a dei parenti in Germania un aiuto e loro trovarono lavoro per me e per lui, ma a settembre (età bimbo 13 mesi) quattro giorni prima della partenza lui mi disse che sentiva di stare male, che non ce l’avrebbe fatta a partire e che aveva consultato una psicologa che gli aveva consigliato di non partire e nuovamente mi chiese di partire da sola col bimbo, che lui mi avrebbe raggiunto due mesi dopo e stavolta non rifiutai. Ma non chiusi la nostra storia perché credevo ancora in noi… Non mi diede soldi e una volta arrivata in Germania lui iniziò a farsi sentire sempre meno finché durante una conversazione mi disse che io avevo cresciuto mio figlio coi miei parenti e lui si sentiva padre fino a un certo punto e che avevo preferito partire piuttosto che rimanere al suo fianco, e da lì iniziò a farsi sentire circa una volta al mese su Skype per vedere il bimbo una decina di minuti. A dicembre gli chiesi se aveva intenzione di contribuire al mantenimento del piccolo e finora mi ha mandato 300€ a dicembre e 300 a gennaio. Io intanto ho iniziato a lavorare, ho trovato casa e il bimbo va al nido. Lui intanto si è iscritto in palestra, al calcio e alla pallavolo. Intanto per vie traverse ho scoperto che ha frequentato altre ragazze e così ho posto fine alla nostra storia, ma ogni volta che mi ha chiesto di vedere il piccolo io prontamente gliel’ho fatto vedere. Coi suoi genitori non ho avuto problemi, ma da quando sono partita non mi hanno mai chiamato o scritto. Le domande che vorrei porle sono le seguenti:
_Può denunciarmi per sottrazione di minore? E i messaggi che ci siamo scambiati su Facebook valgono come prova che lui era d’accordissimo alla mia partenza?
_Se non regolarizzo l’affido che succede? Ho paura di aprire un vespaio rivolgendomi ad un avvocato…
_Se vado in ferie nel mio paese di origine io glielo voglio dire per fargli vedere il bimbo, ma lui può opporsi alla mia partenza per tornare in Germania?
_Posso rifiutarmi di andare a casa dei suoi e dirgli che se vogliono vedere il piccolo ci incontriamo in un parco (ho paura per la mia incolumità e quella del bambino)?
La ringrazio in anticipo per i chiarimenti e a presto.
Aprirai un vespaio se NON ti rivolgi ad un avvocato, muoviti subito per trovarne uno, fare regolare l’affido e gestire tutti gli altri aspetti…
Salve avvocato sono mamma di una bimba di 5 anni non sto più con il papà praticamente dall inizio della gravidanza a parte qualche prendi lascia per qualche periodo siamo andati nel 2011 davanti al giudice per affido congiunto io abitavo ancora con i miei genitori e non lavoravo quindi è stato stabilito tot al mese e giorni stabiliti poco dopo ho trovato lavoro e sono andata a vivere da sola con mia figlia calcolando che pago bollette scuola privata (perché non l hanno presa al comunale) e tutte le spese di casa alimentare etc lui mi da 50 euro di meno da quello stabilito perché dice che io lavoro quindi lui mi deve dare di meno vabbe non è mai stato molto maturo . inoltre se la dovrebbe prendere due pomeriggi più un week end si e uno no ma non se la prende mai a dormire ma a volte solo un pomeriggio ma a me sta bene così la mia domanda è fino ad ora mi sono completamente occupata di lei ora ho da un anno ho conosciuto un ragazzo serio di altri tempi la mia domanda è lui può impedirmi di rifarmi una vita o comunque sia un giorno può impedire a questo ragazzo di vivere con me e sua figlia ? inoltre secondo lei devo riandare dall avvocato sul discorso dei soldi ? la ringrazio infinitamente
Non può. Per i soldi, devi valutare tu se coltivare la questione degli adempimenti parziali o meno. Per le frequentazioni, una diffida, anche per avere, un domani occorresse, una prova scritta, non sarebbe male.
buongiorno avvocato,
ho davvero bisogno di un consiglio.
sono una mamma di un bambino di 4 anni. Sono separata dal padre con consensuale da aprile 2014.
Da più di un anno ho un nuovo compagno tedesco residente a Monaco di Baviera.
Ho un lavoro a tempo indeterminato, ma part time, lo stipendio è bassissimo e spesso sono costretta a chiedere aiuto ai miei genitori, situazione oramai abbastanza insostenibile.
Il padre passa € 300 di alimenti mensili.
Secondo gli accordi di separazioni lui vede il bambino due sere a settimana da concordare secondo le esigenze di entrambi e fine settimana alterni, come per altro le ferie e le festività.
Ora chiedo la possibilità di potermi trasferire a Monaco e iniziare a convivere con il mio compagno. Per altro la mia azienda (tedesca) mi offrirebbe un posto di lavoro molto più remunerato in Germania. Il bambino vivrebbe si lontano dai nonni e dal padre, con tutti loro ha un buon rapporto, ma frequenterebbe una scuola bilingue privata che qui non potrei MAI lontanamente permettermi.
Mi impegnerei anche a portare tutti i weekend il bambino in visita al padre e di consentirgli più giorni di vacanza all’anno.
quando ho parlato con il mio ex è andato in escandescenza dicendo che non permetterebbe mai l’allontanamento di suo figlio e che sarebbe disposto a farsene carico (cosa secondo me improbabile visto che lavora dalle 8 alle 19 talvolta anche di sabato perchè in proprio, quindi mio figlio sarebbe parcheggiato sempre altrove, mentre in Germania avrei degli orari molto flessibili che mi permetterebbero di prendermene cura giornalmente molte più ore del padre).
Comprendo la frustrazione del padre. La mia intenzione non è affatto quella di allontanarlo dal figlio tanto che veramente visto che sono solo 4 ore di macchina lo porterei ogni settimana dal papà, ma di dargli anche una vita migliore, con un nuovo nucleo familiare (io e il mio compagno stiamo anche provando ad avere un altro figlio) e certamente una educazione migliore, un futuro migliore.
Io ritenterò un dialogo e di trovare magari una breccia, una conciliazione. Altrimenti non mi rimane che rivolgermi al giudice.
Volevo solo chiederle, se viste le premesse, lei considera secondo la sua esperienza, che io possa avere una possibilità oppure no.
grazie in anticipo del suo prezioso consiglio.
buona giornata
È impossibile da prevedere, anche se uno conoscesse in dettaglio la situazione, figuriamoci qui. In generale ti posso dire che a volte si dipanano situazioni molto intricate che inducevano al più pieno pessimismo. Insisti assolutamente sulla strada del dialogo e della mediazione, e vai da un mediatore familiare.
Salve, sono la mamma di una bimba di 5 anni
e sono separata consensualmente da marzo 2014, ma il mio matrimonio si è concluso ad ottobre 2013, quando di comune accordo sono tornata con la piccola (della quale abbiamo l’affidamento congiunto) a casa dei miei.
Circa un anno fa ho conosciuto un nuovo compagno, con il quale ora vorremmo consolidare
il rapporto andando a vivere insieme.
Il fatto è questo… io vivo in Puglia e lui in Toscana…
attualmente non lavoro e sono appoggiata, come dicevo, a casa dei miei…lui invece ha un lavoro stabile, una casa di proprietà e la possibilità di garantire a me e mia figlia una vita di tutto rispetto, ma il padre non accetta l’idea che io porti la figlia a km di distanza da lui…attualmente la vede a week end alternati , nelle festività natalizie una settimana (alternandole negli anni) come Pasqua ed altre feste…in estate poi lui può tenerla una settimana mettendoci d’accordo sul periodo…
Nella separazione è stato stabilito che entrambi i coniugi possono risiedere ove ritengono più opportuno.
La mia domanda è: posso trasferirmi in Toscana o lui può impedirmelo in qualche modo?
Premetto che sono disposta a ridurre per quanto possibile il distacco della piccola dal padre, perché lui è il padre e tale rimane, cercando di facilitare i loro incontri ( impegni scolastici della piccola e lavorativi del mio compagno permettendo) .
Per me, in caso di sua opposizione deve essere il giudice ad autorizzare il trasferimento. Fate comunque qualche seduta da un mediatore familiare.
La ringrazio
Prego.
Salve ho appena scoperto di essere incinta sto cn il mio ragazzo da meno di un anno e lui vive in america ma è di origine italiana….
sono venuta a trovarlo per un mese in america ed è succesto questo…solo che mi sono resa anche conto di non amarlo….nel caso in cui decidessi di tornare in italia e tenere il bambino cosa succede?
Mi tocca trasferirmi in america o potrebbe togliermi il bambino?
È un discorso molto lungo, prima di lasciarti andare alle ipotesi prova a parlarne con lui, dicendogli le cose come stanno, direi che sia la cosa migliore e che tu in fondo glielo debba anche. Questo peraltro potrebbe facilitare la soluzione sul piano legale, dando più possibilità ad una consensualizzazione.
Salve, sono straniera e ho una figlia di 4 anni con il mio compagno. Lui l’ha riconosciuta. Le cose tra noi non vanno più bene e abbiamo deciso che io non pretendo ai suoi beni e vado via con la bimba nel mio paese. Lui mi manderà soldi per mantenere la figlia, ovviamente sono i accordi fatti tra noi senza giudici. Visto che io devo andare a lavorare perché il mantenimento non basta neanche per pagare l’affitto ho deciso di immigrare per trovarmi un lavoro in Inghilterra, ovviamente con la bambina. Posso dopo avere problemi da parte del mio compagno? È una cosa legale se mi porto con me la bambina. Quando ho fatto il suo passaporto lui ha firmato il consenso. Grazie
Dovete assolutamente far regolare l’affido dal tribunale. In quella sede, metterete anche gli accordi circa il tuo trasferimento in Inghilterra. Leggi la scheda relativa per maggiori dettagli.
Salve volevo un informazione…sto vivendo davvero un inferno in casa mio “marito” ha deciso di far venire in casa nostra sua madre…a me e ai miei figli ci stanno davvero distruggendo psicologicamente…ora, da premettere che prima di salire “mia suocera” sono successe un bel po di cose tra cui mio marito ammalato io andavo nella sua tabaccheria per mandarla avanti quindi corri su e giù bambini casa lavoro scuola lavoro e lui in pessime condizioni…per fortuna si è ripreso e avevo deciso di prendermi un attimo di pausa (insieme ai miei figli,tra cui la più piccola è figlia di mio marito,il mio primo genito nato da un”altra relazione 12 anni fa con l affidamento esclusivo a me)andando giù in Sicilia dai miei genitori per una settimana….tra cui i biglietti sono stati regalati dai i miei genitori….lui era d’accordo e quindi questi biglietti sono stati confermati…ora arrivando al dunque (spero) ho scoperto che mia suocera andrà a casa sua due giorni dopo che tornerò dalla Sicilia….può lui appellarsi e non farmi partire con la bambina?? Io ho qualche possibilità di cacciare in qualche modo la suocera perché persona insostenibile psicologicamente ed economicamente non posso più tollerare….tra l’altro mio marito vuomo la separazione e a questo punto anch’io… cosa posso fare
Andate immediatamente da un mediatore familiare.
Buongiorno,sono un papa’ che ha ottenuto nel 2009 l’affidamento condiviso con residenza di mio figlio presso l’abitazione della mamma.Ad oggi mi trovo nella condizione di dover raggiungere mio figlio dopo due traslocchi clandestini senza il consenso del giudice,prima in una cittadina nell’interland di torino a 15 km e mi sono addattato.Ora invece mi ritrovo,se voglio vedere figlio a dover andare a 1500 metri in motagnia a 75 km da torino,ovviamente questa e’ stata per me una sorpresa perche’ mi e’ stato comunicato da mio figlio il 4 di giugno del 2014.Adesso,e’ piu’ di un mese che che non ci vediamo anche perche’ la mia vettura non sempre mi consente di andare su vista la sua eta’ e mi trovo costretto ad dover acquistarne una piu’ recente con dei costi ovviamente.Mi chiedo come sia possibile tutto questo!alla faccia della condivisione.
La saluto cordialmente,e le chiedo gentilmente un consiglio sul da farsi,grazie.
La madre avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione del giudice secondo me, ora potresti valutare cose come il 709 ter o la violazione delle disposizioni in tema di affidamento condiviso, ma devi valutare con molta attenzione e prudenza perché alla fine nel merito la scelta di tua moglie potrebbe anche essere giustificata che so da motivi lavorativi o altro.
Gentilissimo, sono italiana ma sto vivendo in Brasile. Non sono sposata e il mio compagno é aggressivo verbalmente e abusa di alcool e droghe. Mia figlia é nata e vorrei portarla in italia. Sto andando per passare vacanze, ma vorrei non tornare. Lui ne ha altre tre di figlie di cui due non vede e non paga alcun alimento. Cosa posso fare una volta in Italia x non agire illegalmente?
Mah, intanto dovresti vedere cosa fare secondo le leggi del Brasile. Poi una volta ritornata in Italia dovresti far regolare l’affido, sempre che ciò non sia già avvenuto in Brasile.
Il fatto é che sto giá rientrando e non c’é tempo sufficiente….mi chiedevo se lui potesse riprendersi la bimba se io rimanessi in Italia. Lei é giá italiana xché l’ho giá iscritta. Il fatto che mia madre non sta bene potrebbe essere motivo x io restare in italia con lei,visto che qui lui non ha lavoro e neppure io,mentre in italia potrei aver piú risorse x lei?la salute pubblica e la scuola pubblica in Brasile sono pessime,mentre in Italia no.
Intanto grazie mille…..
Purtroppo potrebbe metterci becco l’autorità giudiziaria brasiliana secondo il loro diritto
Vorrei trasferirmi a 30 km da dove vivo ora per motivi di lavoro e di interesse per i figli di 11 e 9 anni,viviamo in un paese di 80 persone dove non ci sono bambini,per i miei figli il trasferimento sarebbe un miglioramento di vita,avrebbero amici da poter frequentare,scuole comode ecc ma il padre si oppone perché dice che non vedrebbe più i figli come ora,premetto che il luogo dove vogliamo trasferirvi è sede del suo lavoro,lui ha diritto di visita tre volte a settimana ma è abituato a far prendere i bimbi dalla madre per portarlo a casa sua anche dalla mattina alla sera scuola ed io non mi sono mai opposta,ho sempre concesso di più del diritto di visita,ora vorrei sapere se questo si oppone dovrò comparire davanti al giudice e quanto tempo dovrò attendere prima di poter trasferire la residenza, isto che per motivi di contribuzioni avrei necessita di farlo quanto prima
Devi aspettare l’autorizzazione del giudice, i tempi sono i più variabili, per questo ti conviene fare ricorso prima possibile.
ma anche se mi trasferisco nella stessa provincia solo un differente comune?ho trovato un’occasione di un’affitto e temo di poterla perdere se non posso trasferire la residenza
Per me è sempre meglio farlo regolare da un giudice, specialmente nei casi in cui l’affido non è già stato regolamentato.
l’affido è congiunto la separazione è stata omologata nel gennaio 2010 e nel mese di giugno di questo anno abbiamo firmato il divorzio,sulle carte della separazione c’è scritto che i figli vivono presso la madre con il diritto del padre di visita tre giorni a settimana,un week end ogni due settimane ed io non ho mai mancato,anzi ho sempre concesso anche di più,.
Bene, questo è un fatto sicuramente positivo.
Sono norvegese e il mio compagno e italiano. Stiamo separando e il mio ex vuole evitare avvocati e giudici e quindi vuole dare il suo permesso per il trasferimento di nostro figlio con me al estero . Nel questo caso come e meglio fare?
Purtroppo per queste cose non si possono evitare né giudici né avvocati, sappiate però che avete e sono sincero tutta la mia comprensione.
Salve.Sono straniera(bulgara) e vivo a provincia di Napoli.Sono separata con mio compagno con quale abbiamo una figlia di 7 anni.Io non riesco di trovarmi lavoro qui.Lui ha bloccato il suo passaporto per non poter portarla nemeno al mio paese.Non lavoro e viviamo con 50€ alla setimana che lui da per la bambina.La mia domanda e:Posso trasferirmi con la bambina in altra citta se trovo lavoro e casa dove vivere con lei? Sto malissimo morale, sono sola senza aiuto e non so che fare.Sono disperata…
Devi fare un ricorso per farti autorizzare dal giudice. Se non hai mai regolato l’affido, cosa purtroppo non positiva, puoi far regolare l’affido e nello stesso tempo chiedere l’autorizzazione.
Buona sera vorrei un parere riguardo al fatto che sto per separarmi consensualmente,ho tre bimbi,uno di 8 anni,due gemelli di 4…mio marito mi passera 1000 euro circa tra cui550 andranno all affitto mensili,70 euro al mese di condomio.mi rimarebbero neanche400 euro con tre bimbi.non trovo lavoro perche quando sentono che ho tre bambini mi ridono in faccia…per lo piu almeno una settimana al mese uno dei tre si ammala quindi sarebbe pure difficile mantenere un posto di lavoro.abito a 1000 km dalla mia famiglia,qui non ho nessuno .invece nel paese mio d origine potrei ricevere aiuto dai miei genitori…con i bimbi,potrei trovare lavoro piu facilmente visto che avrei dove lasciare i bambini.il problema e che mio marito non mi da il consenso.cosa posso fare?
Ti serve un intero progetto per la vita dopo la separazione ed è evidente che non lo possiamo fare qui. Ti consiglio di cercare un bravo avvocato con il quale metterlo pian piano a punto, puoi chiedere qualche preventivo e magari vedrai che riesce a trovarne uno magari più giovane che con poca spesa riesce a seguirti. Ti consiglio inoltre molto caldamente di fare alcune sedute di mediazione familiare presso la struttura disponibile sul vostro territorio.
salve avvocato…io ho in affido mia figlia…lei da quattro anni nn paga alimenti ne spese al 50% gli ho fatto anche una denuncia.. ora lei a fatto richiesta di affido.. quanta possibilità di vincere lei? prometto che della figlia nn mai rispettato mai gli accordi mai comprato nulla d ecc
Non lo posso sapere ovviamente, specialmente senza conoscere molto più in dettaglio il caso. Continua a fare quel che devi fare per tutelare tua figlia poi si vedrà.
Salve, sono una donna di 46 anni con una bimba di11 anni avuta da una convivenza, attualmente siamo separati da 5 anni, vivo a bari, vorrei trasferirmi a roma per aprire un’attività, per lavorare, visto che sono disoccupata. chiaramente il mio ex non vuole e mi ha detto che mi farà la guerra, non vuole che nostra figlia si trasferisca, anche se gli ho spiegato che non posso continuare a vivere così, senza reddito e che la vita diventa veramente triste, sia per me che per mia figlia. Lui è agente di commercio, viaggia spesso e spesso non si tiene la bambina o quando la prende, spesso sta con la mamma di lui(la nonnna), d’estate che gli spettano 15 giorni consecutivi, al massimo se ne fa 1 settimana, senza avvisarmi ma me lo dice a cose fatte. Ora lui vorrebbe che gli lasciassi nostra figlia, divisa tra lui e la mamma, quando io trasferendomi a roma ho già pianificato tutto e dovrei finire di lavorare intorno alle 15 e mia figlia uscirebbe da scuola alle 14, con la possibilità di farla stare a scuola fino a quell’ora, si tratterebbe di 1 o massimo 2 ore, in più gli darei al padre la possibilità di dormire da me, quando verrebbe e m’impegnerei anch’io a scendere almeno una o due volte al mese.Non voglio lasciarla perchè è abituata a stare con me e lei è entusiasta della cosa. grazie
Mi sembra un buon progetto per tua figlia questo poi è chiaro che la cosa andrebbe vista più in dettaglio, sentendo anche l’altra «campana».
Ciao scrivo dal facebook di mia sorella..
mi presento mi chiamo maria e sono mamma di un bimbo di 8 mesi e vivo in germania nn sono sposata ma il mio ragazzo a riconosciuto nostro figlio e ora le cose tra noi non vanno bene vorremmo lasciarci ma io vorrei andarmene in italia con mio figlio e lui non mi da il consenso perchè non vuole e mi a detto che sensa il suo consenso non posso farlo..
cosa succede se me ne vado senza digli niente?
Credo che sarebbe meglio chiederlo ad un avvocato tedesco…
Ciao. Sono una mamma Modenese convivente da 4 anni col padre di una bimba di mesi 24.
Sono disoccupata e in via di separazione con il compagno.
Ho sofferto di depressione post partum con consrguente ricovero della durata di 28 giorni presso una clinica psichiatrica (non si e
trattato di TSO).
ostile e pesante a livello psicologico (abitiamo accanto ai genitori del mio ex-compagno) percheLa situazione in casa e
la mia presenza non e
gradita.Per legge, non potendomi cacciare di casa perche` madre della piccola, il tetto ce l’avrei comunque ma vorrei andarmene.
1) la bimba potrebbe stare con me?
2)avrei sussidi o aiuti dal comune per poter campare?
Grazie mille
Ti conviene sentire dai servizi sociali.
Ho paura di perderla
Non aver paura.
il mio ex coniuge è tenuto a sapere dove pernotto con le mie figlie, di 10 e 7 anni durante i miei weekend?(via, indirizzo…ecc). premetto che i miei spostamenti, quando avvengono sono sempre nel circondario, mai nè eccessivamente distanti , nè eccessivamente lunghi e non influiscono mai nelle sue giornate di visita alle figlie.
Opinabile. Solo se connesso con la responsabilità genitoriale o la tutela delle minori.
Salve avrei bisogno di un consiglio
Secondo gli accordi di separazione il mio ex dovrebbe dormire tutti i giovedì sera con la figlia, puntualmente la lascia o dai nonni o rientra da me perché’ la ragazzina di quasi 15 anni non ha accettato la sua compagna,quindi, lui non dorme con la figlia dai nonni come e’ sempre stato perché’ dice che la figlia deve andare a dormire presso altra abitazione,della quale non so nulla,può’ farlo’? Può’ andarsene adducendo come scusa che la figlia e’ plagiata da me? Oppure deve rispettare gli accordi? Ovviamente non fa più’ vacanze con la figlia ne la settimana di natale n’è i giorni di pasqua……mi chiedo se pur fosse plagio ha il diritto di non rispettare gli accordi e soprattutto ricattare la figlia nel senso che o va a dormire non si sa dove è penso come madre di avere diritto a saperlo oppure non avrà’ più’ un padre……e soprattutto può’ questa compagna dire a mia figlia o dormi qua oppure vedi tuo padre ogni 15 giorni?
Grazie
Lui dovrebbe rispettare gli accordi.
Gentile avvocato,
le sarei davvero grato se potesse rispondermi. Mia sorella ha fatto un divorzio congiunto con affidamento condiviso del figlio che oggi ha 15 anni e vive con lei. A natale mia sorella dovrà trasferirsi in Germania per lavoro (dove lavora il figlio più grande) e vorrebbe (di comune accordo sia con l’ex che con il figlio) lasciare quest’ultimo a vivere dal padre. Lei tornerebbe ogni volta che le sarà possibile e spera di portare in Germania anche il figlio piccolo ma al compimento della magg. età. le ripeto che sembra, ad oggi, non esserci alcun motivo di preoccupazione, solo che lei vorrebbe fare le cose per bene. E’ sufficiente, nel suo caso magari mettere per iscritto che nn rinuncia ad alcun diritto/dovere sul figlio e che cercherà di assicurargli la sua presenza in ogni modo possibile? la ringrazio davvero tanto
È materia indisponibile, purtroppo bisogna passare dal tribunale, essendoci un minore non si possono nemmeno fare gli accordi in house…
la ringrazio tanto per aver risposto….quindi dovrà per forza incaricare un avvocato x far si che il trib. cambi gli accordi presi in sede di divorzio? nn c’è altra soluzione….
.(+ economica!!)…grazie ancora se vorrà darmi la conferma…
Gli accordi in house si possono usare solo senza figli da gestire purtroppo.
buongiorno a tutti. sono una donna svedese di 46 anni separata da una convivenza di 7 anni.. Abito in italia da 1999 e ho un figlio di 10 anni. secome non sono mai stata sposata ma ho il obbligo di crescere mio figlio….purtroppo senza lavoro o sto facendo le ore in nero di pulizie che sono ormai 7 anni cosi….adesso sto pensando di tornare in svezia per trovare lavoro e anche stare un puo con i mie genitori che sono ormai a una certa eta. il padre del mio figlio non lascera mai andare via con me italia per andare a vivere con me in svezia……ma io nello stesso momento non so piu come andare avanti. qui in Italia non ce piu niente quanto riguarda lavoro e la sicurezza so
ciale o aiuto economico non esiste. il padre dell mio figlio dice se vai in svezia ti tolgono il diritto di vedere mio figlio….io dico vado da un avvocato e spiego la situazione che non sia un abandono di mio figlio ma una sopravivenza per me come mamma e donna in un paese dove trovo lavoro fisso in svezia. il mio figlio possa vedermi e sentirmi tutti giorni e poi venire a trovarmi e io vengo da lui….. ma questa cosa me spaventa……cosa devo fare…..i mie diritto e il mio figlio…..
Devi far regolare l’affido e poi chiedere l’autorizzazione al giudice per il trasferimento.
Gentile Avv. Solignano,
Innanzitutto la ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi.
Io e mia moglie ci siamo trasferiti, pochi mesi prima del nostro matrimonio, in una città distante circa 600 Km dalla nostra di origine. Ora abbiamo un bimbo di circa 6 mesi.
Mia moglie purtroppo non è riuscita ad adattarsi a questa nuova città ed alla distanza dalla sua famiglia. Tale malessere l’ha portata a problemi di depressione, o meglio, hanno ampliato la probabile depressione post parto che ha avuto.
Per tale motivo è ritornata nella nostra città d’origine dai suoi familiari, rendendomi chiaramente impossibile poter vedere nostro figlio.
Aggiungo che sarà molto improbabile che una terapia possa farle cambiare idea in merito alla città. Ciò nonostante mia moglie non vorrebbe separarsi.
Io mi rendo conto che la situazione di mia moglie sia complicata a causa di una forte depressione, ma allo stesso tempo mi ritrovo lontano dalla mia famiglia, da mia moglie e da mio figlio. Chiaramente il lavoro non mi permette di tornare nella mia vecchia città. Realmente non so se e quanto possa andare avanti una situazione del genere.
Cosa può consigliarmi? Posso tutelarmi in qualche modo per il futuro?
La ringrazio e la saluto
È una decisioni che devi prendere tu, non c’è molto di giuridico da dire al riguardo. A livello generale, provate magari a fare qualche seduta di mediazione familiare, a volte può essere utile a capire i veri motivi che ci sono dietro a certe scelte magari dati per scontati. Il discorso della tutela andrebbe invece approfondito con una consulenza mirata, ma non so onestamente se ne possa valer la pena in una fase come questa.
Salve sign avvocato sono una madre di una bimba di 4 anni convivevo fino a 3 anni fa con il padre di mia figlia.ci siamo lasciati per colpa sua e non è un padre presente in quanto la prende solo ogni 2 fine settimana e non provvede al mantenimento.ora io ho una relazione con un altro uomo convivo e sono incinta di 6 mesi in quanto vivo in Puglia e c’è un disagio economico avevo pensato a settembre di trasferirmi in Germania in quanto potrei offrire a mia figlia un futuro migliore e anche al nuovo nascituro…vorrei sapere cosa fare perché è piuttosto urgente.grazie mille
Se non hai regolato mai l’affido, quella è la prima cosa da fare, avresti dovuto farlo subito ma meglio tardi che mai. Nella stessa sede potrai chiedere al giudice l’autorizzazione a trasferirti all’estero, in mancanza di consenso del padre. Se la cosa è urgente, ti consiglierei di metterti subito alla ricerca di un avvocato da scegliere per fare queste pratiche.
Si si l affido lo regolato a settembre scorso concordando che la bambina fosse con me è lui la può solo vedere un fine settimana ogni 15 giorni.secondo lei fare così il giudice mi acconsente?
Impossibile prevederlo purtroppo, fai il ricorso nel modo migliore possibile poi vedi. In bocca al lupo.
buongiorno sono una mamma separata legalmente il giudice per motivi molto seri decise che io dovevo essere l’unica affidataria sono 5 anni che mi sono trasferita la distanza è di circa due ore ora mi ha denunciata per chiedere l’affidamento comune tutto questo da quando ho fatto la denuncia per mancato alimenti vorrei sapere se la vecchia causa possa essere cambiata
Certo.
Buona sera. La moglie di mio cugino ha fatto firmare con l’inganno il foglio per andare in un’altra città per 4 giorni, in realta sono passati 4 mesi e lei gli ha fatto anche una restrizzione che nn può avvicinarsi neanche a un km da dove stanno. In più nn gli fa sentire le bimbe.chiede soldi e basta. Lui gia gli passa un bel po di soldi, cheblei spende in stupidaggini. Cosa può fare? Quando dura questo foglio? Grazie
La prima cosa da fare sarebbe vedere esattamente di che «foglio» si tratta. Anche perché questi aspetti sono considerati dalla legge materia indisponibile e quindi, ad esempio, non validamente regolabili per scrittura privata. Credo che tuo cuggggggino (con tutte queste “g” apposta) farebbe meglio a rivolgersi ad un avvocato.
salve sono una mamma spagnola con un figlio nato a spagna de 3 anni tra un mese , con padre italiano . Noi abitamo in un paise de varese e il padre in un paise di monza e brianza , la mia domanada sarebe , posso per lavoro transferirme in altra regione ??? ho bisognio della firma dell padre ?? a quanti km , mi posso alontanere senza la sua firma ???grazie dovre dire , che il allontanamento e’ per episodio di violenza per parte dell padre.
L’affido del bambino l’avete mai regolamentato?
salve!sono una mamma con un bimbo di 9 anni,il padre del mio figlio lo ha riconosciuto ma non se ne ha mai occupato, non lo ha mai venuto a vedere da grande solo poche volte da piccolo fino ai due anni di età, non mi passa gli alimenti anche se è stato deciso dal giudice la cifra da darmi al mese, sono state veramente poche le volte che lui mi ha dato qualcosa per suo figlio, lui si è anche sposato da circa 4 anni, io sono attualmente fidanzata e prossima a sposarmi a Dicembre ma il mio fidanzato si è trasferito in America in California e ovviamente vorrei trasferirmi, lui ci tiene a mio figlio e si interessa per lui e alla sua educazione, mio figlio parla già due lingue (spagnolo e italiano) e impararebbe anche l’inglese,il lavoro che io faccio in italia è molto richiesto in America e quindi staremmo bene, mio figlio ha sofferto molto la mancanza di un padre e il mio fidanzato si vuole prendere tutte le responsabilità del caso, hanno anche un buon rapporto, comunque anche dopo sposati ci vorrà ancora un po di tempo perche possiamo trasferirci del tutto, sarà anche una cosa abbastanza graduale, andremmo in america tutti gli anni per 3 mesi in estate come farci una vacanza e imparare la lingua finchè non escono i documenti (in torno ai due anni), e ovviamente anche il mio futuro marito verrà in Italia almeno due volte all’anno.Sono sincera che sono quasi sicura che il padre di mio figlio non mi farà dei problemi per il trasferimento ed è probabile che accette firmare qualsiasi documento pur di non avere più a che fare con suo figlio o che gli chieda dei soldi, ma la mia domanda è: questa cosa si può fare??? posso far fare un documento da un avvocato e farmelo firmare da lui dando la sua autorizzazione?o è solo il giudice che deve decidere??fino adesso io ho sempre fatto dei viaggi da sola con mio figlio all’estero senza nessun problema perche sul passaporto lui ci ha messo pure la sua firma quindi io ci sono sempre uscita del paese senza problemi.
per favore spero Lei mi riesca ad aiutare! graziemille!
Dovete fare una modifica delle condizioni di affido, il ricorso può essere anche congiunto, cioè firmato da tutti e due. Se vuoi un preventivo, puoi compilare il solito modulo.
Salve,
sono una mamma di due bambine di 11 e 9 anni, separata da 5 anni con una consensuale. Premetto che ho un ottimo rapporto con il padre delle mie figlie, tanto che agli occhi di persone estranee sembriamo un’allegra famigliola.
Bene da tre anni frequento, e convivo da uno e mezzo, con un ufficiale dell’esercito, le mie piccole non hanno problemi a riguardo; il quale per motivi di lavoro si dovrà trasferire all’estero per tre anni ed io e le mie piccole vorremmo seguirlo.
Ne ho già parlato con il padre, durante una cena, ma per il momento si rifiuta di rilasciarmi i passaporti delle piccole.
Lì avrei la possibilità di trovare lavoro ed avere una casa degna al tenore di vita delle mie piccole, benefit a loro vantaggio, ect.
Bene, concludo chiedendo se e quale possibilità ho di poter riuscire nel mio intento senza danneggiare e fare guerre a nessuno.
Grazie
Invitalo ad una serie di sedute di mediazione familiare e solo se non riesci a concludere niente deposita il ricorso per essere autorizzata dal giudice.
Ciao Stefania come puoi pensare di portare via le tue figlie senza recare un danno al padre. Prova ad un attino ad immaginare quanto saresti felice e contenta se fosse lui a portarle via e tu non potessi vederle? Se lui vuole avere il sacrosanto diritto di vederle, non ti resta che la ‘guerra legale’ e anche questa, si sa, fa danni. Tanto ve le danno vinte tutte, la legge Italiana die di tutelare i minori, ma in realtà vi consente di fare praticamente quello che volete. Questo non è giusto. Vai a vivere all’estero col tuo nuovo compagno e lascia le figlie a loro padre. Sarai te, ogni tanto, a venire a trovarle e/o ospitarle. Scusa sai, ma dietro la tua apparente bontà, ci leggo ben altro!
Che delusione avere un’altra conferma di che tipo di persona sei, Stefania. Sono la figlia dell’ufficiale dell’esercito in questione. Caro Ugo, avrei tante altre cose da raccontarle, sante parole le sue.
Buongiorno. chiedo per conto di un amica, ha concepito il figlio in brasile con il compagno andato la in vacanza, poi il piccolo è nato in italia, ora non vanno d’accordo, lei ha trovato casa per conto suo, vuole tornare in brasile, dove ha altri due figli (8 e 4 anni) avuti con il primo uomo. lui non vuole che vada in brasile col piccolo, riconosciuto come suo figlio, ma non sono sposati. dice che gli toglierà il figlio se và in brasile. il piccolo ha 10 mesi. cosa deve fare la ragazza? un Vs. parere? ringrazio e saluto facendo i complimenti per il sito.
La cosa migliore è rivolgersi subito ad un avvocato per far regolare l’affido dal tribunale e in quella sede chiedere al giudice l’autorizzazione a tornare in Brasile.
buongiorno, per la mediazione familiare, sono molto propensa, pultroppo non ho molti soldi da spendere per pagare, dove posso rivolgermi per la mediazione?? devo sentire uno psicologo, un avvocato, usl oppure degli assistenti familiari ??
mi scusi se faccio tante domende ma non so’ come fare, grazie mille
Ci sono dei centri del tutto gratuiti senti presso il tuo Comune anche vedendo sul suo sito web.
sono separata da 2 anni ho un nuovo compagno e vorrei col bimbo trasferirmi da lui il bimbo frequenta la 3 elementare, il mio ex marito dice di lasciare che il bimbo decida lui dove stare e con chi stare mi accusa che il bimbo avra’ dei problemi, affidamente e’ congiunto ma lui passa molto tempo all’ estero e vede il bimbo solo due volte l’ anno, il bimbo passa molto tempo con i nonni paterni per via del mio lavoro, in piu’ da quando ci siamo separati ha problemi ha pagare il mantenimento del bimbo, che strada posso prendere x il bene del bimbo senza fare una guerra inutile che vada a colpire il bimbo??
grazie
Fate alcune sedute di mediazione familiare.
Sono una ragazza di 22 anni e ho un bimbo di 2 anni da poco ho deciso di lasciare il mio compagno perche non mi ha mai aiutato con il bambino e continuavamo a litigare tutti I giorni ed e stato dissocupato x 2 anni senza prendere le sue responsabilita e facendosi mantenere da me e mia mamma . Per natale sono andata all estero con mio figlio da sola e mi sono trovata molto bene avrei il desiderio di andare a vivere la ovviamente senza il mio piccolo non mi muovo volevo un consiglio aiutatemi
Molto semplicemente, devi presentare un ricorso per la regolamentazione dell’affido, nel cui seno verrà affrontata anche la questione della residenza tua e di tuo figlio, sostanzialmente chiederai al giudice di autorizzarti ad andare all’estero e lui deciderà. Se vuoi un preventivo, puoi compilare il modulo apposito.
Ti ringrazio. Per l affido mi hanno detto che devo fare quello congiunto dato che non siamo sposati adesso la legge prevede cosi. Anche se lui viene a prenderlo solo le domeniche ma per farlo vedeee a sua mamma dato che lui non se ne mai interessato. Io preferirei fare l affidamento alla madre perche ha anche una famiglia con precedenti penali e non sono molto tranquilla per il futuro di mio figlio.
Spero di riuscire a proteggere mio figlio.
Grazie per I consigli
Sì certo. In bocca al lupo.
Salve, vorrei un consiglio se è possibile. Sono separata da 5 anni, due figli di 18 e 14 anni. Io sono disoccupata e lavoro saltuariamente, il mio ex lavora e dovrebbe passare un mantenimento che tarda o non arriva proprio. Abbiamo l’affido congiunto. Ho deciso di trasferirmi in un altra città dove avrei più possibilità di lavoro e dove le spese di una casa potrei dividerle con il mio compagno che conosco da 4 anni. I miei figli adorano il mio compagno ma non se la sentono di lasciare la loro città dove hanno gli amici e gli affetti. Sono disperata……non ci riesco più a mandare avanti tutto…ma allo stesso tempo mi sembra di abbandonarli, anche perchè il padre è sempre stato pochissimo presente!! Ho tentato di convincere la più piccola a seguirmi ma dice di non farcela proprio nonostante il grande amore per me. La prego mi dia un consiglio…..grazie!
Non può essere un avvocato ad aiutarti a prendere questa decisione, mi dispiace. Devi valutare tutti i pro e i contro e poi vedere cosa vuoi fare. Un avvocato ti potrà solo aiutare a metterla in pratica in caso di problemi.
Avvocato buona sera, vorrei porle un quesito, io sono divorziato da 4 anni, dal mio matrimonio sono nati due bambini che adesso hanno rispettivamente 12 e 9 anni.
Io è la madre viviamo nella stessa città e il nostro rapporto è molto sereno, i bambini ormai grandi, vivono liberamente con entrambi.
Da Giugno di quest’anno ho una relazione con una donna che si è legalmente separata nel gennaio del 2012′.Dal suo matrimonio é nata una bambina che ha 3 anni.
La mia attuale compagna ha intenzione di trasferirsi da me (circa 1500km di distanza dall’attuale residenza) , lei ha un lavoro a tempo indeterminato nel luogo dove vive, ma visto che abbiamo scoperto che è incinta e purtroppo la gravidanza è a rischio vorremmo accelerare i tempi del trasferimento in modo che io possa aiutarla. Ovviamente il padre della bambina non è d’accordo.
La casa dove si trasferirebbero ,la mia,e sicuramente più grande ed accogliente rispetto a quella dove vivono attualmente la bimba e la madre. Inoltre sicuramente il cambio di clima aiuterebbe la bambina che soffre di adenoidi e raffreddori continui.
Sicuramente sarebbe un cambio per il bene della bambina e per riunire la nuova famiglia, visto l’arrivo del nostro bambino.
Può il padre opporsi? Basta fare una raccomandata al padre o bisogna chiedere autorizzazione preventiva al tribunale dei minori?
Io proverei a trattare la cosa, con una lettera scritta. Poi in caso di contestazioni, mi farei autorizzazione che è sempre preferibile.
Ho letto molti articoli e purtroppo ‘noi’ genitori commettiamo un grosso errore. Parliamo dei figli mettendo sempre le nostre esigenze davanti. Loro ‘subiscono’ questi cambiamenti senza poter far niente. Non solo vedono il Babbo e la Mamma che non si amano più ma si ritrovano a volte tra l’incudine ed il martello. Io cerco di gestire l’affidamento condiviso con molta elasticità. Quando la Madre vuole fare qualcosa coi figli io mi assicuro che a loro vada bene, non mi metto di traverso per partito preso. Facendo questo ho notato che anche lei, col tempo, è migliorata da questo punto di vista e le cose vanno meglio. Se volete rispetto, date rispetto. Se volete essere amati, amate. Se ci tenete ai figli allora metteteli davanti a tutto. Lo so che è dura, durissima. Io non rinuncerei a loro per nessuna cosa al mondo ma ho sempre gioito quando hanno trascorso tempo con la Madre e si sono divertiti. Quando sono con loro cerco di fare del mio meglio affinché possano tornare dalla Madre col sorriso. I figli vanno aiutati in questo e non lasciamo che sia un Giudice a decidere per la nostra famiglia. Avvocati, Giudici, sono tutte figure che dovremmo usare ma SOLO per formalizzare gli accordi presi e stabiliti tra noi Genitori. Un giorno, quando saranno adulti, voglio che si rendano conto che il Babbo e la Mamma hanno fatto del loro meglio per far vivere loro una vita comunque serena, appagante, divertente e questo nonostante i grossi problemi legati alla separazione. Come ho detto di recente alla Madre dei miei figli, prendili pure la vigilia di Natale e il giorno di Natale se hai voglia di farli stare con la tua famiglia. Troviamo il modo, ad un certo punto, di farli stare anche con me magari il pomeriggio del 25 e il 26. Questo per divi che, da una banale discussione, spesso, nascono le ritorsioni più incredibili che fanno solo del male a chi si trova nel mezzo, i nostri figli. Usate la testa ma anche tanto il cuore perché è da li che vengono le risposte migliori, SEMPRE!
Ottimo intervento, Ugo, invito tutti a rifletterci sopra, sia mamme che papà. Benvenuto nel blog!
Buongiorno, sono una mamma di una bambina di 11 anni separata legalmente da quasi 4 anni con affido congiunto, volevo porle una domanda: ho un nuovo compagno da quasi un anno e capita nei week end che resti a casa sua, ora il mio ex vede sua figlia tutti i week end senza problemi, ma capita che a volte resta con me ma lui non vuole che la porti a dormire a casa del mio compagno (anche se la bimba è consenziente e ci sta bene), la mia domanda è questa: può impedirmi di farlo minacciandomi di chiamare gli assistenti sociali?
Direi di no, anche se per poterlo dire con più sicurezza bisognerebbe ovviamente vedere i dettagli del caso.
salve, ho due bambini di 7 anni, e io e il mio ex marito ci siamo lasciati 6 anni fa. ho ottenuto il divorzio l’anno scorso e quest’anno mi sono risposata. i bimbi stanno frequentemente con il papà, che però non ha un lavoro stabile e pertanto non può darmi gli alimenti stabiliti in sede di divorzio. io faccio fatica a far fronte a tutte le spese, ho dovuto comprare un’appartamento da sola e il mutuo è molto alto. ci sarebbe la possibilità di trasferirsi vicino ai genitori del mio attuale marito, che potrebbero aiutarci economicamente in quanto potrebbero far lavorare mio marito nel negozio di proprietà della famiglia.Sono sempre nella stessa città ma in un comune più lontano (circa 40 km) da dove sono ora. Essendo sempre la stessa città, il papà potrebbe comunque opporsi? l’affido è condiviso con residenza presso la mamma (io). grazie per l’eventuale risposta. saluti
Non capisco bene il concetto di stessa città differente comune, comunque dovete sempre far capo all’interesse del minore e in ogni caso non ha senso parlare di ipotesi, valuta il problema dopo averne parlato con il padre e vedere che cosa ne pensa.
Salve sono luigi non vado d accordo con mia moglie .ho intenzione di separarmi
Ho una bimba di tre anni e mia moglie dice che se ne va al nord (Torino) che se la voglio vedere devo andarci io insomma tra alimenti e assegni e viaggi per vedere mia figlia ckme faccio a vivere con uno stipendio di 1400 euro abito in Calabria
Secondo lei il giudice può decidere questo
Certo, non si può escludere. Ovviamente, bisogna valutare l’intera situazione familiare, alla luce dell’interesse di tua figlia. Ti consiglio di assumere al più presto un bravo avvocato di fiducia.
gentile avv
le spiego la situazione. mia sorella ha avuto un figlio da un ragazzo ma non si sono mai sposati. si è sempre occupata lei di tutto stante la quasi totale assenza del padre. vive in affitto. non essendo più in grado di pagare l’affitto e stando per perdere il posto di lavoro, ha comunicato per scritto al padre del bambino l’intenzione di trasferirsi ad appena 50 km di distanza dove ha una casa e non pagherebbe l’affitto. mia sorella si è impegnata a non modificare i termini di visita del padre, preoccupandosi di accompagnare il bambino dal padre stesso, senza pretendere che fosse lui a venirlo a prendere. in pratica non c è nessuna modifica o lesione per i diritti del padre. stante il silenzio del padre e la non lesione dei suoi diritti, mia sorella ha provveduto a far prendere la residenza al bambino e a iscrriverlo a scuola. ora minaccia azioni legali. dubito che il giudice neghi il trasferimento o addirittura affidi a lui il bambino. mia sorella teme di poterlo perdere. è una paura infondata?? lei che ne pensa.
la ringrazio
Direi che possa stare abbastanza tranquilla, però l’affido va regolato dal tribunale, altrimenti per qualsiasi cosa siete sempre daccapo.
Gentile avvocato.. Le spiego la situazione. Mi ha sorella ha avuto un figlio da un ragazzo ma nn si sono sposati..si è sempre occupata lei di tutto stante la quasi totale assenza del padre. Nn essendo più in grado di pagare l affido e stando per perdere il lavoro, ha comunicato al padre del bambino l intenzione di trasferirsi a 50 km da casa dove ha una casa e non pagherebbe l affitto. Il padre nn ha risposto e solo dopo 2 mesi ha dichiarato tramite avv di non prestare il consenso al trasferimento. Mia sorella si è impegnata a non modificare i termini di visita del padre , preoccupandosi di accompagnare il bambino dal padre stesso. In pratica nn c e nessuna modifica per i diritti del padre. Stante il silenzio del padre e la non lesione dei suoi diritti, mia sorella ha provveduto a far prendere la residenza al bambino e ha iscriverlo a scuola. Ora minaccia azioni legali.. Quali potrebbero essere le conseguenze per mia sorella?? Dubito che il giudice neghi il trasferimento o addirittura affidi a lui il bambino.. Lei che ne pensa?? La ringrazio
Francesco, 13 settembre 2013
Gentile avvocato, sono sposato con un figlio di 15 mesi, la convivenza con mia moglie è diventata difficile, poiché oltre ad un’incompatibilità di carattere, da quando siamo sposati (circa 2 anni) sono costretto a convivere nella casa coniugale per circa una settimana al mese con i miei suoceri che vivono in un’altra città a 180 km di distanza, inoltre mia moglie si sposta col bambino contro la mia volontà nella città dei genitori per 4 giorni al mese, per le feste,per le vacanze per stare con la sua famiglia di origine. A casa sono molto collaborativo, lavo,stiro, cucino,insomma faccio l’uomo e la donna, so accudire mio figlio. Durante i nostri litigi, mia moglie continua a dirmi che, in caso di un’eventuale separazione, di volersi trasferire nella città dei genitori, minacciandomi di portare con se il bambino. Le faccio presente che io e mia moglie lavoriamo stabilmente nelle vicinanze della casa coniugale. Il mio matrimonio sembra un continuo ricatto,tale situazione ha alterato il mio equilibrio psico-fisico. Mi chiedo: la legge può tutelami? dopo quanti giorni si può parlare di sottrazione di minore? E soprattutto può trasferirsi in un’altra città col bambino minore contro la mia volontà privandomi della dignità di padre?
Grazie.
Cordiali saluti.
Onestamente? Sono tutte domande le risposte alle quali non hanno alcuna utilità per te. Quello che ti serve sono alcune (forse anche molte) sedute di mediazione familiare. Convinci prima te stesso, poi tua moglie, e iniziate a farle prima possibile.
Salve avvocato,
Sono una mamma di 2 bimbe (4 e 2 anni), dopo 5 anni di matrimonio ho deciso di separarmi perché dopo vari avvenimenti, e molte incomprensioni ho ritenuto fare la scelta di separarmi, ho lasciato la casa coniugale e mi sono trasferita dai miei. Per la fine di settembre dovrei avere la separazione consensuale dopo solo 5 mesi. Volevo chiederle se dopo averla avuta posso trasferirmi fuori dalla mia regione per lavoro. Tenendo presente che il padre anche accettando dopo vari conflitti di firmare. Anche se a voce mi ha già mi ha riferito che non può darmi la cifra pattuita (350€) per le figlie, e che non può vedere le bimbe durante la settimana. Ancora non ne ho parlato con lui di questo mio trasferimento, ma so che lui è molto condizionato dalla madre, la quale passa quasi tutto il tempo con le bimbe. Mia suocera ha sempre cercato di degradarmi come mamma ritenendomi inadatta al ruolo.
Mio marito un anno fa è stato per quasi 3 mesi agli arresti domiciliari perché incolpato di fare da guardia del corpo ad un ex detenuto, anche se non più agli arresti è ancora in corso di giudizio. Lui è amante delle armi. Posso usare questo a mio vantaggio e allontanare le bimbe da lui perché se dovesse vincere la sua causa potrebbe riprendere possesso delle armi al momento sequestrate?
Come posso fare per non far intromettere mia suocera sulle scelte del figlio?
Grazie per avermi ascoltata.
Cordiali saluti.
Scusa, ma non è una partita a scacchi dove puoi tirare fuori delle strategie da usare o escludere delle pedine… Se il trasferimento è conforme all’interesse delle tue bimbe è tutto quel che ti serve e che ti manca se non lo è. Io suggerisco sempre di fare apposito ricorso al giudice, ma se non hai ancora fatto l’udienza presidenziale parlane col tuo avvocato magari si riesce a vedere la questione in quella sede, con risparmio di tempi e costi.
salve, sono la mamma di un bimbo di 3 anni e mezzo, ho lasciato il mio compagno e sto per andare a convivere con un ragazzo belga in belgio, volevo sapere se il papà di mio figlio può opporsi a questo. io a lui ho proposto di vedere il bimbo ogni giorno su skype e di portarglielo ogni due mesi per una settimana finchè non inizia la scuola e quando inizierà la scuola di fargli fare tutte le vacanze, e inoltre gli ho detto che quando ha le ferie lui, se vuole può venire da noi in belgio e stare con lui quanto vuole.
Sei stata molto disponibile per quanto riguarda le visite, ma devi anche, almeno secondo me, capire che sia per tuo figlio che per il padre non possono non esserci alcuni disagi vista la lontananza reciproca. Non so se il vostro affido è stato normato, comunque se non lo fosse sarebbe bene farlo e, soprattutto in caso di opposizione, far decidere al giudice circa il trasferimento all’estero.
Sono un babbo ho 40 anni e sono separato da un anno. Ho due bambine di 7 e 4 anni, quando sono con me, le posso portare fuori regione in vacanza o devo chiedere l’autorizzazione alla madre?
Secondo me non serve l’autorizzazione per questo tipo di spostamento (temporaneo e «domestico»). Per sicurezza sarebbe opportuno leggere le condizioni di separazione.
salve avvocato ho bisogno di un consiglio. questo mercoledi devo partire con mia figlia di 4 anni in vacanza x 3 giorni a livono. proprio il mercoledi il papa della bambina ha il diritto di visita dalle 17 alle 22. ho avvisato lui del fatto che la bambina non ci sara e ha minacciato di denunciarmi x sotrazione di minore 0.o .chiaramente gli ho detto che avrebbe recuperato la visita nei giorni seguenti ma nulla da fare.io non ho mai avuto la liberta di fare qualche giorno fuori con mia figlia perche lui non da il consenso.. non x scritto, ma verbalmente,… c`e anche da dire che nonostante un provvedimento del giudice ( abbiamo l`affidamento bigenitoriale) non ripetta molto spesso il diritto di visita e non la mantiene come stabilito. come mi devo comportare x questo breve viaggio? non sono libera di passare 3 giorni con mia figlia…. lavoro tutto l` anno e credo che la bambina lo meriti
Ma cosa prevede il provvedimento del tribunale in materia di ferie? In ogni caso, vi consiglierei un percorso di mediazione familiare perché non è possibile litigare su cose del genere.
Buongiorno,
il mio compagno ha due figli ed è separato dalla moglie ma non divorziato. Innanzitutto preciso che il loro affidamento è congiunto ma nonostante ciò, lui deve versare una somma di 350 euro per i figli, e informandomi ho riscontrato che nei casi di affido congiunto, ognuno pensa ai figli in rapporto al tempo che trascorrono con ciascun genitore. (spero di aver capito bene).
Il punto è che il figlio più grande di 10 anni vorrebbe vivere con il padre, lo ha chiesto più volte ma dalla madre gli è sempre stato risposto “se vai da tua padre, non mi vedrai più!” Ogni volta che deve tornare dalla madre, è triste, addirittura ha paura della madre, cosi come il figlio più piccolo di 9 anni.
Lei è una donna che non cura minimamente i figli, li manda in giro sporchi e malandati.
inoltre impedisce ai bambini di stare liberamente con il padre, comprandoli con false promesse che non mantiene mai. Parla sempre male di me e del padre davanti a loro e puntualmente i bambini ce lo raccontano.
una cosa secondo me molto grave è che quando sono da lei, fanno sempre la pipì a letto..
Ora, io anche se non c’entro nulla, vedo il mio compagno soffrire molto per questa situazione e provo pena per questi due bambini !
vorrei sapere se è possibile, tramite un giudice, far ascoltare i bambini di modo che possano scegliere di stare con il padre liberamente visto che non si trovano bene con lei oppure c’è un limite di età??
Grazie mille,
Fabiola
Il limite di età è di 12 anni, ma il giudice può sentirli anche se più piccoli e di solito li sente, specialmente se hanno già sui 10 anni. Potreste valutare di fare un ricorso per modifica delle condizioni, chiedendo la audizione dei minori. Ma va pensato molto bene prima di partire, per tanti motivi.
salve mia cugina vive a napoli sposata con 4 figli di 9 anni(gemelli)in fase di separazione fissata x il mese di giugno ,volevo sapere se poi era possibile potersi trasferire a milano x verie questione in primis lavorativa xche quello stabillito con i loro entrambi avvocati ,e basato su 1100 al mese,pagandone solamente 700di affitto,+spese e lei non lavora,non sa come potrebbe fare.mi dice quale sarebbe la cosa da dire in tribunale in quanto con lui non si puo tassativamente parlare.
Non ho capito bene, comunque se c’è l’udienza di separazione a giugno è bene dire al giudice quali sono le intenzioni e chiedere allo stesso un’autorizzazione in tal senso, anche se sarebbe stato sicuramente preferibile inserire il discorso relativo già nel ricorso.
Salve.
Ho una bimba di due mesi nata da una storia turbolenta.
Ho deciso di lasciare il mio compagno dopo l ennesimo litigio.
Prima di avere la bimba avevamo già avuto molti problemi ma nn so perché
Lo perdonavo sempre per gesti che non avrei dovuto mai accettare.
Ora dopo una gravidanza orribile e un parto per me e la mia bimba molto difficile non provo piu
Fiducia. Dentro di me sento che devo proteggerla.
Io ora sono da mia mamma xche la casa dove vivevo con lui ( convivenza)
è sua ed ogni volta mi cacciava via in malo modo e la distanza è di
Circa centoquaranta km.
Cosa devo fare ora?
Come mi devo comportare?
Devo andare da un avvocato?
Grazie.
Angie
Visto che tua figlia è così piccola, dovresti almeno provare a fare qualche seduta di terapia di coppia o mediazione familiare, prima di gettare la spugna.
Se invece ritieni che non ci sia nessuna possibilità di far tornare a funzionare la coppia, il mio consiglio è sempre quello di far regolamentare la cosa dal tribunale. Quindi sì, dovresti secondo me andare da un avvocato. Se hai un reddito basso, puoi chiedere, per pagarlo, il patrocinio a spese dello Stato.
Purtroppo abbiamo già provato ogni tipo di metodo ma è come se avessi a che fare con due persone diverse un giorno viole una cosa il giorno dopo vuole il contrario.
E prima che ci esco di testa preferisco gettare la spugna.
Dove devo recarmi per chiedere un avvocato d ufficio
Ci hai provato da sola o ti sei fatta assistere da un esperto? Se sei andata da sola, non puoi dire di averci provato davvero, in queste cose serve uno specialista (psicologo, mediatore familiare, terapeuta, ecc.).
Per il patrocinio a spese dello Stato (che non c’entra niente con gli avvocati d’ufficio), puoi compilare il nostro modulo, se credi.
Terapeuta e anche dal cav della mia città.
Si vorrei credo che uno dei due deve iniziare a essere maturo.
Purtroppo.
Io credo che ora io debba pensare a mia figlia e non avendo residenza e quant altro
per le visite e per avere un pediatra è tutto più complicato.
Vorrei che lei non si renda conto di nulla.
Ho già abbastanza sensi di colpa e tristezza per la gravidanza che vederla cosi serena mi rincuora. È stato proprio un brutto periodo.
Capito. Bene (si fa per dire), allora non ti resta, almeno al momento, che andare avanti col Tribunale. Se credi, compila il nostro modulo e inizieremo a fare qualcosa. Niente di esaltante, sicuramente, almeno all’inizio, ma un passo dopo l’altro ti faremo uscire, almeno in parte, da questa situazione.
Dove posso trovarlo il modulo?
Tramite smartphone riesco a fsrlo io non ho il pc.
Il modulo è dentro alla nostra pagina sul patrocinio a spese dello Stato, basta fare clic. Onestamente, non so se funziona da mobile, se non riesci a compilarlo puoi contattarmi da qui http://scrivimi.solignani.it, un altro modulo più semplice che dovrebbe andare anche da mobile (non pubblico la mia email per evitare lo spam).
Grazie. Sei gentilissimo.
Di niente, in realtà è il mio lavoro. Se ti danno il patrocinio e ti seguo io, mi paga lo Stato (anche se regolarmente dopo anni).
Mi sa che ora supero il reddito ma io lavoro x lui quindia a breve non ne avro piu.
Quindi posso compilare comunque il modulo?
Sì, compilalo. Se risulta che non hai i requisiti ti farò un preventivo per assisterti in libera professione. Il preventivo è ovviamente gratuito e sarai libera, altrettanto ovviamente, di accettare o meno.
Buongiorno, ho un figlio di 6 anni nato da una convivenza; la convivenza e la relazione con la mamma del bambino è finita da piu di 2 anni; abbiamo sempre avuto un buon rapporto con la mia ex e non siamo mai andati da un giudice per regolarizzare l’ affidamento; ho sempre visto mio figlio tutti i week end fino a quando la madre di mio figlio senza dirmi nulla si è trasferita a 500 km di distanza per andare a convivere con un altro uomo; in pochi giorni ha cambiato scuola e residenza al bambino senza che io ne fossi a conoscenza communicandomelo a fatti avvenuti; anche perche non ne poteva farne a meno dato che vedevo mio figlio tutte le settimane; adesso non riesco piu a vedere mio figlio come prima..e non so cosa fare..come posso intervenire? puo un genitore fare questo e decidere tutto sul bambino senza dire nulla all’altro? dove stanno le leggi che tutelano in minori in Italia? Aiutatemi..Grazie mille..
Il primo errore é stato quello di non regolamentare l’affidamento, cosa che va sempre fatta, specialmente sinché si é d’accordo. Ma puoi farlo adesso, meglio tardi che mai, chiedendo anche al giudice di pronunciarsi sulla legittimità del trasferimento. Sappi che ti capisco e ti sono vicino, é una situazione che non augurerei a nessuno.
grazie per la tempestività della risposta..non capisco come mai una madre senza avere la totale potestà sul minore documentabile o una sentenza del giudice, possa cambiare residenza e scuola al figlio senza che il padre ne dia il consenso o possa fare nulla per impedirlo..penso ci vorrebbe un proposta di legge per evitare azioni del genere di impossessamento della prole da parte di un solo genitore…
No, bisognerebbe solo che le persone si svegliassero un pochettino e anzichè fidarsi sempre andassero in tribunale a far regolare gli affidi. Guarda io ti capisco, persone che vanno a fiducia ne vedo tutti i giorni, e le capisco anche, però purtroppo non funziona così, bisogna tutelarsi e tutelare i propri figli.
Bsera, mio fratello ha una figlia di 4 mesi con una ragazza (che e’ stata a Milano negli ultimi 6 anni anche per lavro) con cui ha avuto una breve storia, poi e’ rimasta incinta, hanno deciso di convivere x tutto il tempo della gravidanza e poco piu (1 anno esatto) in una casa in affitto a Milano dove la bambina ha residenza. Erano decisi a prendere un’altra casa in affitto piu grande, ma lei si e’ opposta poiche non vuole cointestarsi il contratto di affitto poiche “non si fida se succedesse una separazione”, nonostante mio fratello l’abbia rassicurata sul fatto di aiutarla a pagare anche la sua parte essendo lei in maternita. Premettendo che una settimana fa avevano in mente di rafforzare la “famiglia”, che lui ha un contratto a tempo determinato, che lei e’ in maternita’ ed ha un lavoro a tempo indeterminato, l’agezia di case si e’ stupida della reazione della ragazza ed e stata perentoria per via dei lavori, consigliando che il contratto fosse intestato ad entrambi (lei e piu stabile). Ma la ragazza non vuole, ha fatto una borsa ed e scappata con la bimba dai suoi genitori che abitano a mezz’ora da Bologna. La ragazza dice che si cerchera’ un lavoro a Bologna part time, lasciando la bimba in un nido (i genitori fanno gli insegnanti) e che mio fratello potra’ vederla ” quando vuole”…..
Mio fratello ha un lavoro che lo impegna dal lunedi al venerdi, a volte anche il sabato: la ragazza puo’ portare la bimba cosi lontana da lui? Considerando che starebbe a piu di 200km, lavorano entrambi, che mia madre (che abita a Milano) si e’ resa totalmente disponibile a stare con la bimba, e che ANCHE io ho una bimba di 4 mesi (cugine) e potrei occuparmi della loro se necessario, e che mio fratello le ha detto di aiutarla a pagare una casa in affitto per lei e la bimba ma a Milano oltre che altre spese, puo la ragazza puo’ andare a vivere in un’altra citta perche e’ dispettosa??!
A tuo fratello conviene proporre prima possibile alla madre della figlia un ciclo di sedute presso un mediatore familiare, se queste non aiutassero a trovare un accordo sarebbe preferibile non attendere oltre a presentare un ricorso al tribunale affinché sia decisa la regolamentazione dell’affido della bambina e quindi anche dove deve essere la residenza principale.
buonasera,
sono mamma di un bambino di 6 anni e mezzo, separata da circa due anni.
vorrei sapere se secondo lei è possile ottenere un consenso del giudice di trasferimento in costa rica.
mi spiego. io ho la possibilità di potermi trasferire in centro america, con un lavoro che mi permetterebbe di stare con mio figlio tutto il giorno, in un posto dove l’istruzione è garantita da scuole private e bilingue, dando così la possibilità di crescere parlando tre lingue, offrendogli possibilità che non tutti possono avere di vivere in una realtà totalmente naturale e di grande insegnamento. cosa che qui in italia non avrebbe. qui io sono tutto il giorno fuori casa per uno stipendio che ci permette di sopravvivere, in una società che non ci offre proprio niente. perchè privare una cosa del genere? pe vedere il padre un fine settimana ogni due? se sommiamo i giorni all’anno che sta con suo padre qui sarebbero meno dei giorni che starebbe con suo padre se noi fossimo dalla’altra parte del mondo.. potrebbe stare con il padre nei mesi estivi e per natale… io voglio capire se c’è un modo che mi permette di dare una vita migliore e di qualità a mio figlio senza l’impedimento del padre.
un altra cosa. a quanti anni mio figlio avrà potere decisionale su dove vivere e con chi?
ringrazio infinitamente per l attenzione.
A 18 anni ovviamente, dopo i 12 il giudice deve sentirlo ma non è obbligato ad ascoltarlo. Il tuo è un bel progetto, ha del senso, puoi provarci secondo me.
si era ovvio, pensavo che a 12 potesse già esprimere la sua volontà…
io tento… anche se sono molto sfiduciosa, so che in condizioni non estreme non danno questo consenso… una mia amica non ha otte