In questi giorni sto ricevendo, un po’ dappertutto, domande di
chiarimenti sul green pass. Il tema è molto sentito, le persone e le
aziende hanno bisogno di informazioni e, in qualche caso, di
assistenza concreta.
Così ho pensato di scrivere alcune brevi istruzioni per l’uso in modo
da canalizzare meglio sia le richieste di informazioni che le
risposte, in modo che queste ultime vadano a beneficio di tutti,
distinguendo anche, per dovuta chiarezza, tra cose che faccio
gratuitamente, per liberalità e aiuto disinteressato, ai cittadini e
cose, invece, a pagamento.
Allora, se vuoi qualche chiarimento, informazione, spunto, puoi
contattarmi tranquillamente. É gratuito e non si spende assolutamente
niente.
Può darsi che, in alcuni casi, il problema che mi poni non sia
semplice come pensi e sia necessario un lavoro di approfondimento per
capire meglio la situazione: in quei casi, sarò io a dirtelo,
facendoti presente il lavoro di approfondimento che sarebbe necessario
e indicandotene il costo, dopodiché valuterai liberamente se vuoi fare
la spesa relativa.
Per tutti i chiarimenti e le informazioni gratuite ti chiedo solo di
scrivermi qui sul blog, dal modulo dei contatti, e di non usare nessun
altro canale. Non usare cioè facebook, messenger, whatsapp, mail e
così via. Ti colleghi al modulo dei contatti, di cui ti lascio di
seguito il link nei riferimenti, lo compili veloce ed è fatta.
Un altro modo per ottenere risposte e chiarimenti gratuiti é quello di
lasciare un commento sotto ad un post del blog inerente al problema
specifico.
Alcune persone leggono i post e poi mi chiedono chiarimenti via
WhatsApp o Messenger relativamente al contenuto del post. Questo non
va bene: mi lasci invece un commento sotto al post, così la risposta
che scrivo sarà utile per tutti quelli che leggeranno il post.
Veniamo adesso alla parte a pagamento.
Ci sono situazioni in cui la raccolta informazioni non serve più a
niente, ma bisogna agire.
Ad esempio, hai ricevuto una lettera dal tuo datore di lavoro che ti
intima di presentare il green pass.
Qui non ci sono cazzi, bisogna approfondire e rispondere per iscritto.
Prendi appuntamento con me.
Se sei vicino a Vignola, o comunque disposto a venire di persona,
l’appuntamento sarà in studio. Viceversa, sarà via Skype.
Ma dobbiamo partire da un appuntamento.
Per prendere l’appuntamento, chiami il numero dello studio 059761926 e
chiedi della mia assistente; é lei che mi gestisce l’agenda, grazie a
Dio.
Quanto costa l’appuntamento?
Al momento io lavoro a 100€/ora, valuta tu quante ore vuoi prenotare,
di solito si comincia con un’ora e poi si vede, salvo che la
situazione non si presenti sin da subito particolarmente complessa.
Riassumendo.
Se vuoi per il momento solo prendere qualche informazione, chiarimento
e spunto, sono disponibile a fornirteli del tutto gratuitamente, così
come del tutto gratuitamente scrivo questo blog tutti i giorni da
oltre vent’anni.
Sarà per me anzi un piacere darti una mano, quindi scrivimi tutte le
volte che vuoi sei davvero il benvenuto.
L’unica cosa che ti chiedo é di scrivermi sul blog o tramite il blog e
non altrove:
– compilando il modulo di contatto;
– lasciando un commento sotto ad un post inerente (non ovviamente ad
un post qualsiasi che non ha niente a che vedere con la tua domanda).
Se invece hai bisogno di o vuoi assistenza da parte mia, allora
diventa lavoro a pagamento, sulla base almeno di un costo chiaro e
determinato con precisione prima di iniziare il lavoro.
Puoi acquistare una consulenza on line (ti lascio anche questo link
tra i riferimenti) oppure chiamare il mio studio per avere un
appuntamento: in entrambi i casi ci sarà comunque un appuntamento, in
presenza o tramite Skype (o altri sistemi di videoconferenza).
Segui sempre queste istruzioni e nessuno si farà male.
Evviva noi.
Riferimenti
blog.solignani.it/schede-pratiche/strumenti/la-lettera-o-diffida-stragiudiziale-dellavvocato/
blog.solignani.it/2021/06/01/sistemi-di-videoconferenza-qual-e-il-migliore/
Conclusioni
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pensi che questo post possa essere utile o interessante per qualcun
altro, condividilo, in tutti i modi che preferisci, anche via mail o
sui social, mi fa solo piacere.
6 risposte su “Difesa dal green pass: guida all’uso di blog e studio.”
La ringrazio, avvocato, gentilissimo! Purtroppo nel mio caso è difficile trovare un medico che certifichi qualcosa perché, grazie a stile di vita alimentazione ed integrazioni, io praticamente ora non ho nulla: comunque aspetterò sue ulteriori comunicazioni e cercherò di persona. Un’altra domanda: secondo lei, visto che posso farli a solo 10 euro l’uno, che ne dice se, per un periodo, in attesa di tempi migliori, faccio un tampone ogni 2 giorni per il Green pass, come scritto anche sul decreto? Grazie per la risposta.
Grazie a te Luca, sei il benvenuto. Sì certo l’unica altra alternativa é il tampone periodico.
Scusi, avvocato, vorrei un suo parere: sono un insegnante di ruolo in scuola statale, non voglio fare il vaccino ma così sarò sospeso senza stipendio (con una laurea in lettere che non dà alternative e con famiglia sulle spalle non posso essere sospeso). Una decina di anni fa sono quasi morto per gravissima emorragia interna dovuta a problemi autoimmuni ed altro (ho anche una forma di trombofilia), ma poi ho risolto quasi tutto con dieta paleo stile di vita ed integrazioni naturali: adesso i medici dicono che, non avendo problemi rilevanti (che in effetti non ho più! In pratica mi restano un paio di centimetri quadrati di psoriasi, una cosa ridicola che nessun medico sano di mente accetterebbe per l’esenzione), la via dell’esenzione quindi non è percorribile. Però non vorrei vaccinarmi perché comunque sono a rischio. Non so cosa fare, sto pensando di farmi il tampone ogni due giorni per avere il green pass, ma non so fino a che punto è fattibile. Lei cosa mi consiglia? A chi eventualmente posso rivolgermi? La ringrazio in anticipo per la risposta (sono veramente preoccupato).
Il mio consiglio nella tua situazione al momento é sentire il parere di più di un medico senza fermarsi al primo, anche nella pratica medica gli orientamenti sono molto diversi. Comunque resta sintonizzato perché sto cercando di organizzarmi con medici più sensibili alla causa free vax, ovviamente sempre a condizione che ci siano adeguati presupposti.
È vero che solo il titolare dell’attività può controllare i Green pass e che quindi il cliente può rifiutarsi di mostrarlo alle forze dell’ordine in caso di controllo?
Chi l’avrebbe detta una boiata del genere?