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Strada vicinale ad uso pubblico e mezzi pesanti: si possono vietare?

DOMANDA – abito in una strada vicinale ad uso pubblico facente parte del Consorzio Strade Vicinali del Comune di Pianoro. Il tratto terminale della strada, che conduce a 9 proprietà tra le quali la mia, ha una discreta pendenza ed è soggetto a cedimenti a valle, per una lunghezza di circa 50/70 metri, da sempre tanto che ogni due/tre anni viene riasfaltato. Alcuni frontisti vorrebbero limitare la portata dei veicoli a 3,5 tonnellate, nel tratto in questione, sostenendo che il regolamento consorziale lo ammette. La strada è l’unico accesso alle proprietà sopracitate; la mia domanda è: potrebbe essere posto tale limite in considerazione delle necessità dei residenti (fornitura gpl, legna/pellet, pulizia fognature, mezzi di soccorso, di protezione civile, antincendio ecc?)

— RISPOSTA – Il limite potrebbe forse essere posto in ambito privatistico, ma non varrebbe comunque per le forniture di servizi essenziali o pubblici, come quelli dei vigili del fuoco, le ambulanza, ma anche, più banalmente, quelli di servizio di operatori di servizi considerati di pubblica utilità.

Se, inoltre, sulla strada grava una servitù di uso pubblico, la questione diventa una questione relativa al contenuto della servitù, che, in mancanza di indicazioni provenienti dal titolo costitutivo della stessa, che nel caso delle strade vicinali manca quasi sempre, deve essere desunto dal modo in cui il titolo è stato sempre posseduto, cosa che a mio modo di vedere probabilmente depone a favore di un contenuto più largo, non essendosi mai vietata prima la percorrenza a mezzi superiori ad un certo tonnellaggio…

Insomma, la risposta sembra essere più negativa che positiva e l’utilità di fare una mossa del genere sembra dubbia, considerato che, in ogni caso, e qualunque inquadramento della situazione si giungesse ad adottare, ci sarebbero comunque le eccezioni dei servizi pubblici.

Probabilmente è più consigliabile cercare di intervenire a livello strutturale.

Se vuoi approfondire ulteriormente la questione, chiama ora lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente.

Puoi anche acquistare online direttamente da qui: in questo caso, sarà poi lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della nostra prima riunione sul tuo caso; a questo link, puoi anche visualizzare il costo.

Naturalmente, se vivi e lavori lontano dalla sede dello studio – che è qui, a Vignola, provincia di Modena, in Emilia – questo primo appuntamento potrà tranquillamente avvenire tramite uno dei sistemi di videoconferenza disponibili, o persino tramite telefono, se lo preferisci; ormai più della metà dei miei appuntamenti quotidiani sono videocall.

Guarda questo video per sapere meglio come funzionerebbe il lavoro con me.

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Auto alluvionata in officina: chi paga?

La mia auto era in officina per la revisione quando é venuta l’alluvione in Romagna. É stata sommersa completamente e occorrerebbero oltre 20.000€ per rimetterla in grado di funzionare di nuovo. Posso chiedere i danni a qualcuno o me li devo tenere?

Le officine sono tenute a rispondere dei danni ai mezzi che sono loro affidati, ci mancherebbe altro, ma qui c’è la forza maggiore che esclude la responsabilità.

Nessuna assicurazione, peraltro, copre le calamità naturali, é un rischio troppo diffuso e grave, una compagnia che lo facesse comunque andrebbe in fallimento e non riuscirebbe a pagare nessuno. Le assicurazioni funzionano solo fino a che c’è un determinato rapporto sinistri / premi.

La domanda di risarcimento va indirizzata, e ti consiglio di farlo appena possibile e nel modo giusto, agli enti che avevano obblighi di protezione circa la prevenzione dell’alluvione.

Per questo, una assicurazione di tutela legale come Arag, UCA, Das, che tu molto probabilmente non avrai, avrebbe aiutato molto.

Provo molto dolore a sapere di danni del genere. Durante i giorni dell’alluvione pensavo al mio Volkswagen t5, che ho acquistato da un proprietario di Lugo… Mi piace pensare di averlo in qualche modo «salvato».

Se vuoi approfondire ulteriormente la questione, o incaricarmi già di fare la richiesta danni, chiama ora lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente.

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7 cose sugli ordini di protezione.

1) Gli ordini di protezione sono stati introdotti in Italia con la legge n. 154 del 5.4.2001 agli artt. 342 bis e 342 ter del codice civile e 736 bis del c.p.c..

2) Rappresentano un calco dei restraining orders dell’esperienza anglosassone: hai mai sentito, in un film o serie tv USA, che un ex coniuge aveva il divieto di avvicinarsi a meno di tot metri
dall’altro?.

3) Appunto con gli ordini di protezione puoi ottenere che un familiare violento sia allontanato e debba mantenersi sempre ad una certa distanza da te.

4) Dunque gli ordini di protezione servono quando si teme che un familiare possa diventare violento o più violento, col pericolo di gravi danni.

5) Per chiedere un ordine di protezione servono presupposti gravi, seri e ben comprovati, trattandosi di un intervento pesante nella vita delle persone.

6) Purtroppo molti ricorsi di questo genere vengono presentati senza adeguate basi fattuali, istruttorie e giuridiche in situazioni di semplici crisi familiari e relazionali.

7) É evidente che nelle situazioni di crisi familiare c’è sempre tensione e non sono mai gradevoli ma se non c’è una minaccia concreta e grave di violenza non ha senso richiedere un ordine di protezione.

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diritto

Polizza di responsabilità civile del capo famiglia: 10 cose da sapere

1. **Cos’è la polizza responsabilità civile capofamiglia?**\
È una copertura assicurativa che tutela il capofamiglia e i suoi familiari da eventuali danni involontari causati a terzi.

2. **Chi è coperto dalla polizza?**\
La polizza copre il capofamiglia, i familiari conviventi e talvolta anche gli animali domestici.

3. **Cosa copre la polizza?**\
Copre danni involontari a persone, cose o animali causati dal capofamiglia o dai suoi familiari.

4. **Quali danni non sono coperti?**\
La polizza non copre danni volontari, causati da guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

5. **Come funziona il risarcimento?**\
In caso di danno, l’assicurazione provvede al risarcimento del terzo danneggiato, fino al limite massimo stabilito dalla polizza.

6. **Qual è il massimale della polizza?**\
Il massimale è l’importo massimo che l’assicurazione si impegna a pagare in caso di danno. Varia in base alle condizioni contrattuali.

7. **È obbligatoria la polizza responsabilità civile capofamiglia?**\
No, non è obbligatoria, ma è consigliata per proteggere la famiglia e la casa da eventuali richieste di risarcimento.

8. **Come scegliere la migliore polizza?**\
Confronta diverse offerte, valuta i massimali, le franchigie e le esclusioni. Tieni presente anche il costo del premio annuale.

9. **Come funziona la denuncia di un sinistro?**\
In caso di sinistro, bisogna informare tempestivamente l’assicurazione e fornire tutte le informazioni e i documenti necessari.

10. **È possibile ottenere sconti sulla polizza?**\
Sì, alcune assicurazioni offrono sconti in base a particolari condizioni, come l’assenza di sinistri pregressi o l’installazione di sistemi di sicurezza.

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Fatti una assicurazione del capo famiglia.

Da decenni predico la necessità per tutti, specialmente se sono genitori o, più semplicemente, hanno animali, di munirsi di una copertura assicurativa per i danni che possono essere cagionati dai membri della famiglia, animali compresi.

Costa, in media, 150€ all’anno; si tratta dunque di una spesa molto contenuta.

Purtroppo, in Italia questa forma di assicurazione al momento non è obbligatoria, ma riesci a pensare ai danni che può fare un bambino piccolo, che non ha ancora sviluppato la prudenza e l’oculatezza di cui dispone di solito un adulto, o un cane magari di grossa taglia che sfugge al tuo controllo?

In questi giorni purtroppo la cronaca ci offre l’esempio di una persona anziana che sfortunatamente ha perso la vita in seguito ad un incidente in bicicletta causato da un bambino di 5 anni, con conseguente responsabilità del padre, che – si noti bene – non è solo penale, ma anche civile: il padre dovrà risarcire del danno gli eredi della donna.

Se il padre non è munito di assicurazione del capo famiglia, dovrà risarcire il danno con denaro proprio.

Dai retta al tuo amichevole avvocato di quartiere:

1) fatti una assicurazione del capo famiglia;

2) fatti una assicurazione di tutela legale (altra polizza non obbligatoria, ma che invece dovrebbero avere tutti);

3) collegati e iscriviti subito al blog degli avvocati dal volto umano per ricevere altri preziosi consigli «salva deretano» come questo, che nessun altro ti dà: 👉 blog▫️solignani ▫️it

4) salva i tuoi amici e i tuoi familiari: manda loro una copia di questo post in modo che possano proteggersi adeguatamente anche loro.

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Commercialista che sbaglia: chi paga?

anni addietro ho effettuato tramite commercialista la compilazione del modello 730
A distanza di 9 anni mi arriva la richiesta di un risarcimento da parte di agenzia delle entrate in quanto il 730 è stato compilato in maniera errata (sul foglio del verbale vi è l’annotazione dello studio che ha effettuato il modulo)
La domanda è……devo pagare io? posso richiedere un risarcimento allo studio? deve pagare direttamente tutto lo studio?
  1. La prima cosa da fare è identificare le responsabilità in merito alla compilazione errata del modello 730.
  2. A tal fine, è necessario prendere visione del verbale e valutare se il commercialista/studio abbia effettuato una compilazione scorretta o se vi siano state indicazioni errate da parte dell’utente.
  3. In caso di compilazione scorretta da parte del commercialista/studio, sarà opportuno valutare la possibilità di avviare un’azione legale per chiedere un risarcimento.
  4. Infatti, l’utente potrebbe aver subito un danno patrimoniale a seguito della compilazione errata del modello 730.
  5. Inoltre, l’utente potrebbe avere diritto ad un risarcimento in caso di responsabilità del commercialista/studio.
  6. Tuttavia, è necessario considerare che la legge potrebbe prevedere un limite massimo di cinque anni per la richiesta di risarcimento del danno.
  7. Pertanto, l’utente potrebbe non avere più diritto al risarcimento a causa del decorso del tempo.
  8. A tal proposito, è opportuno effettuare un’attenta valutazione della situazione, anche in considerazione della possibilità di riapertura dei termini di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
  9. In ogni caso, l’utente potrebbe presentare una richiesta di rimborso allo studio, nella quale indicare la possibilità di un risarcimento in caso di compilazione errata da parte del commercialista/studio.
  10. Infine, l’utente dovrebbe verificare con l’Agenzia delle Entrate la possibilità di una definizione agevolata della controversia in caso di compilazione errata del modello 730.

Quando hai i documenti, se vuoi procedere chiama lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente; altrimenti, puoi acquistare direttamente da qui: in questo secondo caso, sarà lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della riunione.

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Quando il danneggiato temporeggia.

Mio figlio 24 anni l amico 27 scherzando tra ragazzi involontariamente gli ha spezzato mezzo dente . Da subito mio figlio gli ha detto te lo faccio sistemare .ora premetto che il ragazzo essendo figlio del xxx .ha iniziato: vado con mio padre .il dente me lo hanno sistemato però devo fare vari lavori in più può esse fra dieci anni devo rifarlo. Ci senbra che voglia un po’ ” tenerci sulle corde ” anche perché avevamo proposto di andare subito dal nostro dentista. Comunque assolutamente è stato un incidente e come dobbiamo comportarci?

In questo caso, la cosa migliore è parlare con il figlio dell’amico e spiegare loro che l’incidente è stato assolutamente involontario e che si vuole essere pronti a prendersi tutte le responsabilità del caso.

Si dovrebbe poi offrire di pagare le spese mediche dell’amico per curare il dente e risarcirlo per qualsiasi altro danno arrecato.

Se l’amico insiste sull’idea di attendere dieci anni prima di rifare il dente, si dovrebbe essere pronti ad accettare le sue condizioni, ma anche essere aperti al dialogo e a cercare una soluzione più rapida e soddisfacente per entrambe le parti.

Suggerirei di fare seguire la trattativa ad un avvocato.

Se vuoi procedere chiama lo studio al numero 059 761926 e prenota il tuo primo appuntamento, concordando giorno ed ora con la mia assistente; altrimenti, puoi acquistare direttamente da qui: in questo secondo caso, sarà lei a chiamarti per concordare giorno ed ora della riunione.

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Figlio che si fa male all’asilo: che fare?

Buonasera possibile su informazioni per favore mio figlio caduto all’asilo Poi è aperta sopra l’occhio un po’ sono andata al Pronto Soccorso e sono fatto la colla per chiudere la bocca e voler sapere posso prendere la separazione o no

La domanda non è chiara, se intendi dire se puoi richiedere il risarcimento del danno la risposta è probabilmente positiva, anche se bisognerebbe capire meglio come sono avvenuti i fatti.

Di solito, ci sono due polizze assicurative attivabili, una della scuola e e una volontaria che le scuole fanno sottoscrivere ai genitori per avere una tutela in più.

Il primo passo, comunque, è far valutare il danno subito da tuo figlio da un medico legale, che potrà apprezzarlo solo una volta che sarà intervenuta la guarigione: solo in quel momento, infatti, si potrà vedere cosa residua e che cosa no.

Intanto, si può fare la lettera di richiesta danni, anche per conoscere le generalità della o delle compagnie assicurative e iniziare la trattativa con le stesse.

Se vuoi procedere con la richiesta danni, chiama lo studio al numero 059 761926 e concorda il tuo primo appuntamento, che ovviamente potrà essere anche in videochiamata se vivi e lavori lontano dalla nostra sede; oppure acquista direttamente da qui, in questo caso sarà il mio ufficio a contattarti per concordare giorno ed ora dell’appuntamento.

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In caso di frana: sono responsabile?

Note dell’episodio.

In questo contenuto, rispondo alla seguente domanda di un utente:

«Sono in procinto di acquistare un terreno agricolo su in lato si affaccia su una scarpata dove il terreno appartiene ad un privato oltre questa striscia abbiamo un fiume. Il dislivello fra il mio terreno e il fiume è circa 35/40 metri. Il geometra aprendo il mappale mi ha fatto vedere che una parte del terreno come tutta la costa segue il fiueme per diversi km ? stato indicato come franoso da moltissimi anni anche se a parte qualche piccolissimo cedimento non si notano fenomeminnacoscopici. Mi chiedo Acquistando il terreno in caso di frana che interessi il mio terreno e quello del proprietario sottostante il cui appezzamento dovrebbe essere indicato come boschivo sono obbligato sl ripristino e al consolidamento del terreno nel caso mi venga fatta esplicita richiesta ?Oppure in caso di frana essendo terreni sottostanti praticamente inagibili lo stato degli stessi potrebbe essere lasciato al suo corso naturale di assestamento del fronte franoso.»

Riferimenti.

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Mandorle troppo dure che spaccano un dente: cosa fare?

Note dell’episodio.

In questo episodio ti parlo di sicurezza dei prodotti e di che cosa si può fare quando si rimane vittima di un prodotto che ha causato un danno.

A partire come sempre dalla domanda di una nostra lettrice:

«Buongiorno, ho avuto un problema con delle mandorle molto molto dure acquistate in coop, mentre la stavo masticando mi è saltata via la capsula, si è rotta e non decementata come pensato inizialmente e la mandorla è rimasta intatta. La domanda è questa:posso far denuncia alla cooperativa per le spese dentistiche a cui andrò incontro? Grazie della risposta»

Mandorle

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